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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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Blindevil
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Inviato il 24 marzo 2009 0:47
L'isola nel cielo, di William A. Wellman. Con John Wayne, Lloyd Nolan, Walter Abel, Andy Devine. Quando un aereo e il suo equipaggio si trovano dispersi tra i ghiacci della Groenlandia, subito partono le operazioni di soccorso. Solo grazie alla forza morale del capitano gli uomini continuano a credere nella salvezza. Dramma intenso ma prevedibile, che beneficia di splendide sequenze aeree e di una carismatica interpretazione di Wayne. Per il resto la monotonia la fa alla lunga da padrona, nonostante una buona caratterizzazione dei personaggi. Insopportabile la voce narrante fuori campo, che si rivolge melensamente allo spettatore. Convenzionale. Voto 2.5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

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Alex Nimerya
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Inviato il 25 marzo 2009 12:10

LA LETTERA SCARLATTA 1995 di Roland Joffè

 

Precedendo il marito Roger, Hester Prynne giunge nella cittadina puritana di Salem, nel New England, dove conosce il giovane reverendo Arthur Dimmesdale e se ne innamora. Tra i due nasce una forte passione e quando Hester apprenderà della morte del marito, gli si concederà totalmente. Dalla relazione nasce una bambina, Pearl. Non volendo rivelare agli abitanti della comunità il nome del padre, Hester viene costretta ad indossare una "A" scarlatta cucita sugli abiti, quale segno di riconoscimento per il proprio adulterio.

Buon film d'epoca con una strepitosa Demi Moore

voto 7/10


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sharingan
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Inviato il 28 marzo 2009 13:43

Diverso da chi? di Umberto Carteni con Luca Argentero, Claudia Gerini, Filippo Nigro, Francesco Pannofino

Piero (Luca Argentero), giovane politico omosessuale del nordest, si trova per caso a essere il candidato sindaco di un partito di centrosinistra contro il sindaco uscente di destra, il populista Galeazzo. Per bilanciare la sua candidatura i vertici del partito gli affiancano come vice la conservatrice, centrista e bigotta Adele (Claudia Gerini). I conflitti tra i due sembrano insormontabili, finchè non nasce in loro una reciproca attrazione sessuale. Divertente commedia dell'esordiente regista Carteni, che si caratterizza per la brillantezza della narrazione e la capacità interpretativa degli attori. La tematica omosessuale viene affrontata con spirito e credibilità, senza mai scadere nel banale e nel già visto e senza sconfinare nel machiettistico. Notevole l'alchimia dei personaggi, soprattutto i due principali, che mostrano una gran padronanza dello stile comico, ma in particolar modo Claudia Gerini dà vita a una delle sue migliori performance. Simpatico anche il personaggio di Galeazzo, sindaco di destra della città, che sfrutta il problema della criminalità per conquistare voti con trovate repressive ma che non possono che far sorridere, pensando anche alla realtà politica italiana. In effetti l'aspetto politico è un'altro dei punti a favore del film. Questo tema seppur banalizzato e semplificato, è compreso del tutto dagli autori, che con esempi banali e didascalici riescono pienamente ad illustrare la realtà del Paese, anche con riferimenti piuttosto espliciti. La parte conclusiva perde leggermente vigore e il finale appare un po' troppo veloce e forzato. Complessivamente comunque la valutazione è positiva. VOTO: 3,5/5


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Timett figlio di Timett
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Inviato il 30 marzo 2009 8:53

The Wrestler (2008)

 

Regia di Darren Aronofsky. Con Mickey Rourke, Marisa Tomei.

 

Randy 'The Ram' Robinson (Mickey Rourke), é un wrestler, che da tempo ha passato l'apice del suo successo. I suoi incontri diventano sempre piu patetici e faticosi. Per tenere alta l'attenzione, e non riuscendo piu a raggiungere i livelli atletici di un tempo, 'The Ram' é costretto a mettere in scena numeri sempre piu cruenti e disgustosi.

Purtroppo, a seguito di un attacco di cuore dopo un incontro, Randy deve rinunciare alla lotta, ed é costretto a costruirsi un altra vita. Riprende con fatica il rapporto con sua figlia, tenta una relazione con la ballerina Cassidy (Marisa Tomei) e accetta un lavoro come commesso in uno squallido supermercato.

Insomma, la sua nuova vita si rivela un fiasco totale. Di conseguenza, Randy molla tutto, se ne infischia della sua salute, e ritorna a fare quello che sa fare bene, il wrestler.

 

Grande ritorno in scena di Mickey Rourke, (nominato anche come miglior attore per gli academy awards), che ci mostra il lato piu squallido e piu povero deglla realtá negli stati uniti.

Il personaggio di Randy 'The Ram' Robinson, ha una grandissima forza interiore, e si costringe a fare cose veramente umilianti (con il filo spinato sul ring, imho ha toccato il fondo), pur di conservare il suo status di beniamino di un pubblico di aficionados.

Particolari le inquadrature (solite anche ai film di Michael Mann), nella quali la telecamera "segue" il protagonista, e che ti fanno sembrare piu reale il personaggio.

Film toccante, semplicemente grandioso il finale. Da pelle d'oca.

Voto 4/5

Modificato il 05 July 2024 17:07

 

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Team Greyjoy

 

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#SaveSerBalzo!

Fondatore del comitato di quelli che venerano Nina Gold :ninja:

Co-ideatore del comitato pro-mozzarelloni headbangers (in cerca di nuovo mozzarellone headbanger) :huh: 

Appartente al comitato di protesta: Merret Frey stava solo bevendo!! >_>

 

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Skie Lannister
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Skie Lannister
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Inviato il 05 aprile 2009 13:13

Kuro obi... non so il regista, nè l'anno...sob

 

è un film di karate, sul karate, sulla vita e sul modo di viverla "marzialmente". la storia è breve, anzi, stilisticamente potremmo dire quasi banale: giappone 1932: sullo sfondo della politica del periodo, 3 allievi di karate di un grande maestro si ritrovano ad essere coinvolti con l'esercito e le sue trame. uno dei 3, taikan, dopo la morte del maestro, si allontana dagli insegnamenti ricevuti, e si immischia con l'esercito. il secondo, giryu, rimane il "duro e puro", mentre il terzo e meno dotato, choei, rimasto invalido, diviene il custode della cintura appartenuta al mestro, e dovrà consegnarla a colui che choei stesso sceglierà come successore del defunto sensei. qst in breve.

la cosa migliore del film, ovviamente, sono le scene di combattimento. però, avvertenza, non aspetatevi un film alla van damme, per intenderci. qui le tecniche sono vere, essenziali, di spettacolare c'è solo la velocità e l'efficacia che traspare da ogni singolo movimento. gli attori sono bravissimi tecnicamente, essendo 3 veri maestri di karate, stile gojo ryu, un 6^, 5^ e 2^ dan. sono anche molto bravi come attori, direi.

 

il voto lo dividerei in 2: il voto al film come storia: 6/10

il voto al film come amante del karate:9/10


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Timett figlio di Timett
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Inviato il 06 aprile 2009 10:41

L’ultima Legione (2007)

 

Regia di Doug Lefler. Con Colin Firth, Ben Kingsley, Kevin McKidd, Thomas Sangster.

 

L’utlimo imperatore romano, il bambino Romolo Augusto (Thomas Sangster), viene deposto da Odoacre, il re dei goti, ed esiliato in un palazzo a Capri. Il centurione Aurelio (Colin Firth) e i suoi uomini della legione ‘nova invicta’, riescono a liberarlo e a fuggire verso la Britannia, dove dovrebbe prestare ancora servizio la nona legione romana.

Arrivati in Britannia, i fuggitivi scoprono che la nona legione si è disgregata gia da tempo, e che il paese è terrorizzato da Vortgyn, un capo guerriero degli Angli.

I goti, sotto il comando di Wulfila (Kevin McKidd), che hanno inseguito Romolo Augusto fino in Britannia, si alleano con Vortgyn, mentre Aurelio è intento a rialluolare i legionari romani.

I due eserciti si scontreranno in un’epica battaglia, dalla quale dipende la vita dell’ultimo imperatore e la nascita di un mito.

 

Film tratto dall’omonimo romanzo di Valerio Massimo Manfredi, l’ultima legione unisce in modo originale la fine dell’impero romano alla saga di re Artú.

Purtroppo nella trasposizione dal libro molte cose sono state tralasciate, come p. es. l’incontro con il leggendario Siagrio, inoltre alcuni personaggi sono stati cambiati (stravolta in questo caso la figura di Mira). Per colpa dell’alta aspettativa di chi, come me ha letto il libro, di una produzione mediocre, e di un cast ancora piu mediocre (Colin Firth non calza per niente nei panni di Aurelio), il risultato finale è un film piu che deludente, a tratti perfino grottesco.

Consigliabile forse, a chi non ha letto il libro e si vuole passare una serata di intrattenimento no brain, con un film volutamente squallido.

Voto 1,5/5

Modificato il 05 July 2024 17:07

 

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Team Greyjoy

 

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Inviato il 07 aprile 2009 0:47
Viva Zapata!, di Elia Kazan. Con Anthony Quinn, Marlon Brando, Jean Peters, Alan Reed. Città del Messico: Emiliano Zapata diventa ben presto il leader della rivoluzione contro il dittatore Diaz. Tra tradimenti ed epici scontri diventa un eroe nazionale. Sontuoso affresco di un personaggio che ha fatto la storia del Messico, qui tratteggiato in maniera solenne, quasi divina, pur mostrando più l'uomo che il mito. Merito soprattutto di una superba interpretazione di Brando, cui fa da eccellente spalla Quinn, qui vincitore dell'Oscar. Alcune scene sono cariche di una forte potenza visiva, e rendono questa pagina storica, seppur inattendibile per vari vizii di trama, una pellicola intensa e spettacolare. Maestoso. Voto 4 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />
Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 07 aprile 2009 1:09

Nessuna verità, di Ridley Scott. Con Leonardo DiCaprio, Russell Crowe, Mark Strong, Golshifteh Farahani, Oscar Isaac. Roger Ferris è un agente della Cia in missione in Medio Oriente, e mantiene i suoi contatti con i piani alti tramite l'amico e supervisore Ed Hoffman, a Washington. Ma i segreti di una così grossa operazione governativa non tendono a svelarsi, e le bugie ben presto metteranno a rischio la vita di molte persone. Sulla carta le aspettative erano alte: un regista ormai consacrato nell'Olimpo hollywoodiano come Scott senior e un duo di protagonisti d'eccezione come la coppia di Caprio - Crowe. Pur non realizzandole in pieno, il film comunque offre due ore di azione godibili ed avvincenti, pur approfondendo al minimo la tematica socio-razziale che sembrava prefiggersi in un primo momento. Se si escludono infatti alcune, nel finale anche disturbanti, scene di tortura, rimane poco spazio al lato drammatico in favore di una tensione tipica da action movie a stelle e strisce. Un progetto ambizioso riuscito solo nel suo lato più ludico, ma comunque avvincente quanto basta. Interpretazioni di tutto rispetto, su cui spicca un ottimo Strong. Diligente. Voto 3 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

 

I nomadi, di Fred Zinnemann. Con Peter Ustinov, Robert Mitchum, Deborah Kerr, Glynis Johns, Dina Merrill. Una famiglia di origini irlandesi è in continuo viaggio per l'Australia, lavorando come mandriani. La moglie vorrebbe un posto stabile dove vivere per sempre, ma lo spirito selvaggio del marito crea forti discussioni. E' un film di ampio respiro, a volte anche eccessivo. Più di due ore ricche di splendidi paesaggi (ottima la fotografia) ma che peccano di varietà, scadendo in una monotonia a tratti esasperanti. Le scene emozionanti non mancano, ma non bastano da sole a risollevare una pellicola che cerca di riprendere le atmosfere fordiane senza riuscirvi. La coppia Mitchum - Kerr è assolutamente irresistibile. Esteso. Voto 2.5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 07 aprile 2009 15:19

Run Fatboy, Run (2007)

 

Regia di David Schwimmer. Con Simon Pegg, Thandie Newton, Hank Azaria.

 

Dennis Doyle (Simon Pegg) ha piantato sua moglie (Thandie Newton) davanti all’altare, e ha passato il resto della sua vita pentendosene. Dennis realizza che é arrivato il momento di cambiare vita e di tentare di riconquistare la sua ‘Libby’. Peccato che quest’ultima si stia finalmente sistemando, con quello che lei reputa l’uomo perfetto, un tale di nome Whit (Hank Azaria). Whit é bello, muscoloso, ha successo sul lavoro, ma la cosa peggiore é che corre le maratone per beneficenza.

Per dimostrare a Libby che é cambiato, Dennis decide di partecipare alla prossima maratona. Aiutato dal simpatico e panzone vicino di casa, Mr. Goshtashtidar, nonché dal suo fido amico Gordon, Dennis inizia ad allenarsi seriamente per la sua grande sfida personale.

 

Simpatica commedia all’inglese senza troppi effetti speciali un con gag di buon gusto, consigliato a tutti quelli che hanno apprezzato ‘Hot Fuzz’ e ‘Shaun dei morti’ (l’attore protagonista é lo stesso). Fa ben sperare l’esordio cinematografico del protagonista di Friends (David Schwimmer), nel ruolo di regista

L’ideale per una serata di disimpegno.

Voto 3/5

Modificato il 05 July 2024 17:07

 

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Qhorin Halfhand
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Inviato il 07 aprile 2009 23:31

Live! - Ascolti record al primo colpo, con Eva Mendes.

 

Nell'era dei Reality Show, fin dove si può spingere l'insana voglia della gente di farsi gli affari degli altri?

 

E' quello che si chiede Katy, ideatrice di programmi TV per un'emittente americana, alla ricerca della super idea che faccia decollare gli ascolti e che ridia prestigio ad un rete che vedeva vacillare il suo indice di gradimento.

Nelle sue riflessioni, ricorda come ai tempi dell' Impero di Roma il Colosseo fosse pieno di gente asultante, ansiosa di assistere alla morte di schiavi e gladiatori, e di come le piazze in cui venivano ghigliottinati i regnanti di Francia dopo la Rivoluzione fossero ghermite di gente.

Quindi perchè non mostrare il volto della morte anche al pubblico odierno.

Mette così in scena una vera e propria roulette russa, in cui chi vince guadagna una valanga di soldi.

E in cui chi perde, muore...

 

Mi ero quasi deciso a prendere questo film per una boiata e considerarlo di conseguenza, ma alcune scene cruciali mi hanno fatto ripensare a comportamenti che nella realtà accadono di frequente, quindi sono ancora molto indeciso.

 

Comunque un film che fa riflettere, voto 3.5/5


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sharingan
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Inviato il 11 aprile 2009 19:30

Shakespeare in Love di John Madden con Joseph Fiennes, Gwyneth Paltrow, Geoffrey Rush, Colin Firth

Il giovane drammaturgo William Shakespeare è in preda a una crisi creativa. L'incontro con la bella Viola De Lesseps lo aiuterà a superare questo blocco e lo porterà alla realizzazione della celebre tragedia "Romeo e Giulietta". Durante la lavorazione dell'opera ci saranno innamoramenti, beffe, inganni e quanto altro e lo sviluppo del dramma ricalcherà di volta in volta le esperienze di Shakespeare. Film che spicca per l'originalità della trama, la freschezza della narrazione e il comparto recitativo, ma che forse è leggermente sopravvalutato (ha vinto ben 7 Oscar battendo rivali quali "La sottile linea rossa" e "Salvate il soldato Ryan"). Appare buono come svago ma non mi sembra possa rientrare nella categoria dei "Grandi film". Interessante però l'aspetto metateatrale e Judi Dench nel ruolo della regina Elisabetta I. VOTO: 3/5


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 12 aprile 2009 10:59

Two Lowers di James Gray con Joaquin Phoenix, Gwyneth Paltrow, Vinessa Shaw, Isabella Rossellini

Leonard, un'uomo affetto da disturbo bipolare, tenta il suicidio in seguito ad una delusione amorosa. Quando la sua vita sembra irrimediabilmente stabilizzata verso una tranquilla esistenza a fianco dei genitori egli incontra due donne: la prima, Sandra, è fortemente attratta da lui ed è sponsorizzata dai suoi stessi genitori ; la seconda, Michelle, è innamorata di un'uomo sposato e prova verso Leonard un sentimento di amore fraterno. Lui si destreggerà, non facilmente, tra le due donne. Questo film sarà ricordato come l'ultimo interpretato da Joaquin Phoenix; l'attore infatti ha dichiarato di essersi ritirato dal mondo cinematografico per intraprendere la carriera di cantante rapper. C'è chi dice che in realtà la storia del ritiro sia una farsa architettata da Phoenix e devo dire che spero proprio sia così. Gran parte del film, in effetti, è retto dalla sua singolare interpretazione piena di sfumature e che rende il suo personaggio da un lato come un derelitto in preda alla depressione, dall'altro non manca di intelligenza e furbizia, sia pure a un livello infantile (mi ha ricordato Robet De Niro in Taxi Driver). Ma comunque l'intero film regge bene, soprattutto la sceneggiatura. VOTO: 3,5/5


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 12 aprile 2009 22:33

Anatomia di un rapimento di Akira Kurosawa con Toshiro Mifune, Kyoko Kagawa, Tatsuya Nakadai, Tatsuya Mihashi

Tratto dal romanzo noir "Due colpi in uno" di Ed McBain. Gondo, importante industriale che sta per rilevare la quota di maggioranza di un'azienda, riceve una drammatica telefonata: suo figlio è stato rapito. In realtà il rapitore ha sbagliato vittima e ha catturato il figlio dell'autista di Gondo. La polizia cercherà di venire a capo della vicenda. Il film può essere diviso in due parti abbastanza diverse l'una dall'altra: nella prima vediamo Gondo (Toshiro Mifune) alle prese con il dilemma etico riguardante la minaccia del rapitore e il conseguente riscatto da pagare; nella seconda invece centrali sono le indagini della polizia e il suo tentativo di catturare il rapitore. Inoltre è possibile individuare come all'aspetto più propriamente "thriller" del lungometraggio (comunque realizzato con efficacia) si affianchi un'altra componente di natura squisitamente sociale: simbolo di questo è la villa di Gondo, posta su una collina che domina l'intera città di Tokyo in cui invece predominano la povertà e la droga come metafora terrena di Paradiso e Inferno. Il giudizio sul film non può che essere positivo. VOTO: 4/5


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
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Inviato il 14 aprile 2009 21:20

Chiamata senza risposta di Eric Valette con Shannyn Sossamon, Edward Burns, Ana Claudia Talancon, Ray Wise

Il cellulare squilla, il malcapitato risponde, sente la propria voce provenire dal futuro e nel giorno e nell'ora indicati sul display morirà. Una serie di persone muoiono con queste particolarità e ovviamente la polizia non crede ad alcun intervento soprannaturale. Beth ,un'amica delle vittime, e un'altro poliziotto (uno più intelligente) sono di un'altro avviso e conducono così un'indagine non ufficiale da soli. E' il remake dell'horror giapponese "The Call" ma non so se la sua bruttezza sia causata dalla storia originale o sia invece un'esclusiva del remake. E' un'horror che non mette nè paura nè tensione con un trama improbabile e degli attori neanche troppo coinvolti nel loro mestiere (forse nemmeno loro riescono a fingersi spaventati da un cellulare). Diverse scene trash ma una spicca su tutte: il tentativo di esorcizzare un telefonino. <img alt="> Vedrò anche il film giapponese per capire di chi è la colpa. Unico pregio: il film dura solo 1 ora e 1 quarto. VOTO: 1/5


 

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Eddard Seaworth
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Eddard Seaworth
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Inviato il 15 aprile 2009 19:10

Zulu del 1964, di Cy Endfield, sceneggiato da John Preeble, con Michael Caine e Richard Burton tra gli altri attori: film storico segnalato come ottavo nei Cento migliori film di guerra in Gran Bretagna.

racconta la battaglia di Rorke's Drift, tra un battaglione gallese dell'esercito inglese e gli Zulu nel corso della guerra Anglo-Zulu del 1879. Quando i film definiti "colossal" lo erano davvero....

voto 5/5


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