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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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Eddard Seaworth
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Eddard Seaworth
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Inviato il 14 settembre 2008 16:31

Mezz'ora di 300...una delle più madornali cavolate che fosse possibile mandare sugli schermi...!!!!


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Inviato il 14 settembre 2008 23:55
I morituri, di Bernhard Wicki, con Yul Brynner, Marlon Brando, Wally Cox, Janet Margolin. Disertore tedesco durante la seconda guerra mondiale viene costretto, ricattato, dagli Alleati a compiere una pericolosa missione su una nave nazista, il cui comandante non si trova molto d'accordo con l'ala più estrema della Gestapo. Avvincente film di spionaggio che mescola introspezione psicologica e azione, con un finale tutto dedicato alla fisicità possente di Brando. Merito nel non risultare prevedibile, con evoluzioni per nulla scontate e che regalano al film il rango di "originale". Il buon Marlon svolge il suo compito con mestiere, affiancato da un Brynner in grandissima forma. Peccato per qualche lungaggine e incongruenza in fase di sceneggiatura, ma difetti di poco conto. Abbordabile. Voto 3 / 5 &gt;_&gt;<img alt=" /><img alt=" />
Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 15 settembre 2008 22:53
Jack del Cactus, di Hal Needham, con Ann Margret, Kirk Douglas, Jack Elam, Arnold Schwarzenegger, Foster Brooks, Ruth Buzzi. L'imbranato fuorilegge Cactus Jack viene ingaggiato da un uomo d'affari affinchè derubi la figlia di un suo socio durante il viaggio di ritorno verso casa. Ma la ragazza (avvenente e "ninfomane") è accompagnata da un ingenuo e muscoloso straniero. Riadattare le avventure di Willy Coyote in versione western e per lo più con un interprete d'eccezione quale Douglas senior era senza dubbio una grande idea, peccato che il tutto finisca per riverarsi fin troppo monotono. In 80 minuti infatti si alternano divertentissime gag ad altre fotocopia o di resa comica minore, con un finale eccessivo anche per una pellicola di tal genere. Curioso però vedere come Douglas se la cavi benissimo, con una mimica e gestualità adattissime all'humour proposto, e anche osservare uno Schwarzy alle prime armi nei panni di un imbecillone dal cuore d'oro. Simpatico ma ripetitivo. Voto 2.5 / 5 &gt;_&gt;<img alt=" /><img alt=" />

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Inviato il 16 settembre 2008 1:42
La montagna sacra, di Alejandro Jodorowsky, con Alejandro Jodorowsky, Horacio Salinas, Ramona Sanders. In un immaginario mondo alla deriva, corrotto e marcito dalle guerre, compare un uomo dalle sembianze di un nuovo Gesù. Accecato dalla bramosia e la cupidigia, viene salvato da un fantomatico santone e con l'aiuto dei Nove Potenti dovrà scalare la montagna sacra per raggiungere l'immortalità. Un film filosofico basato sui principi cardine dell'alchimia e denso di alti significati filosofici, quasi sempre trasmessi attraverso immagini surreali, a tratti disturbanti, ma affini allo scopo prefissato, quello di far pensare uno spettatore Intelligente. Anticlericale e antiborghese, quasi una versione "horrorifica" ed estremizzata del cinema bunueliano, con La montagna sacra probabilmente Jodorowsky firma la sua opera più sentita, tesa e vibrante dalla prima all'ultima scena. Il finale si rivela inaspettato e tra i più intensi della storia della Settima Arte. Fantastico. Voto 4.5 / 5 &gt;_&gt;<img alt=" /><img alt=" />

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Inviato il 17 settembre 2008 17:15
The Warlords, di Peter Chan, con Jet Li, Andy Lau, Kaneshiro Takeshi, Xu Jinglei. Il generale Pang è l'unico superstite di una cruenta battaglia. Accolto da una banda di briganti, li convince a combattere per l'esercito e a difendere i più deboli. Instaura un forte rapporto, un legame di sangue, con i due capi della banda. Ma l'amore di Pang per la compagna di uno dei due complica inevitabilmente le cose. Ancora inedito in Italia, il film di Chan è un sontuoso ed epico affresco storico, che abbandona i virtuosismi pirotecnici degli ultimi wu-xia pian per dedicarsi una bellica violenta e cruda, con scene cariche di realismo e battaglie incredibili da mozzare il fiato. L'intreccio storico è potente, così come la fratellanza che lega i tre protagonisti, interpretati magistralmente da Jet Li, Andy Lau e Kaneshiro. Musiche maestose, ricostruzione storica accurata, splendidi paesaggi, fanno di questa pellicola un prodotto immancabile per ogni amante dell'epica pura e dei film in costume di matrice orientale. Imponente. Voto 4.5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

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Inviato il 17 settembre 2008 19:20
Questa è la mia vita, di Jean-Luc Godard, con Anna Karina, Sady Rebbot, Gilles Queant. Nana, una giovane commessa, diventa una prostituta a causa di problemi finanziari. Trova un protettore, Raoul, che finge di trattarla amorevolmente solo per illuderla. Disilluso e tragico apologo sul mondo della prostituzione, firmato in tipico stile Godard, carico di parole e significati profondi intrisi in esse. Non mancano le classiche citazioni, da quelle letterarie di Poe a quelle cinematografiche, con due graditi omaggi a La passione di Giovanna d'Arco di Dreyer e Jules e Jim dell'amico Truffaut. Diviso in 12 quadri, con scritte che preannunciano gli avvenimenti, ognuno dedicato a un diverso lato sociale e morale della protagonista e della società francese. Una pellicola che sopravvive ancora oggi attuale nella sua, crudele e realistica, visione di un mondo sotterraneo e brutale. Incisivo. Voto 4 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />
Modificato il 05 July 2024 17:07

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sharingan
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Inviato il 20 settembre 2008 15:59

Good Night, and Good Luck di George Clooney con David Strathairn, George Clooney, Frank Langella, Patricia Clarkson

Un giornalista della CBS viene a conoscienza che il senatore McCarthy, con la scusa della lotta al comunismo negli Stati Uniti, perseguita cittadini americani senza che su di essi gravINO particolari indizi di colpevolezza. Edward Murrow, il giornalista in questione, denuncia questo sistema in televisione e contribuisce alla caduta del senatore. Tipico film di denuncia sociale diretto con grande perizia tecnica da George Clooney, il quale interpreta anche un ruolo d'attore, seppur non protagonista. Del film non colpisce nulla di particolare, quanto piuttosto la visione d'insieme: regia molto tecnica e tradizionale, recitazione di livello di tutti i personaggi ma con lode a Strathairn, ottima fotografia in bianco e nero, sceneggiatura efficace che rende il racconto sempre piuttosto lineare, chiaro e senza sbavature. Importante anche il messaggio politico-morale che esalta la libertà di stampa e ci offre il modello del giornalista che non si piega al potere. VOTO: 3,5/5

Modificato il 05 July 2024 17:07

 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 21 settembre 2008 14:30

Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata di Luigi Zampa con Alberto Sordi, Claudia Cardinale, Riccardo Garrone

Un italiano, immigrato in Australia, vorrebbe sposare una connazionale. Aiutato da un prete riesce a mettersi in contatto con una prostituta calabrese, inviandogli però la foto dell'affascinante amico. La donna accetta e si reca in Australia per conoscere l'uomo. Cosa succederà adesso? Un classico di Alberto Sordi, una commedia molto simpatica, briosa e divertente. Pur non essendoci momenti di particolare ilarità il ritmo del film rimane sempre sostenuto e lo spettatore si diverte sempre, senza soffocarsi mai dalle risate. I due attori Sordi e Cardinale sono magistrali. VOTO: 3+/5

Modificato il 05 July 2024 17:07

 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 21 settembre 2008 23:05
Cowboy, di Delmer Daves, con Jack Lemmon, Glenn Ford, Anna Kashfi. Un timido e impacciato commesso d'albergo si imbarca in un lungo viaggio con un duro e spietato cowboy diretto in Messico. La sua vera missione è quella di ritrovare la donna amata, messicana e di alta famiglia. Western di formazione, che gioca piu le sue carte sul fattore psicologico che sulla pura azione. Il rapporto che si viene a instaurare tra i due protagonisti finisce per assumere a tratti una sorta, leggera, di vampirismo psichico, con uno scambio dei ruoli alquanto inaspettato ma di ottimo effetto. In questo caso perfetti i protagonisti, Ford nella parte del classico cowboy che ha interpretato, degnamente, per anni, e un Lemmon sorprendente in un ruolo a lui insolito. Buona la fotografia, si pecca ogni tanto in qualche forzatura di sceneggiatura, niente che intacchi comunque un prodotto onesto. Schietto. Voto 3 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />
Modificato il 05 July 2024 17:07

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xaytar
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Inviato il 22 settembre 2008 0:55

Mi sono visto:

 

Grande, grosso e verdone: 4/5

Verdone mi piace sempre... i suoi classici personaggi in due ore di risate: mai troppo grasse, mai troppo volgari. Mi piace nella sua quasi ripetitiva comicità, finchè continuerà ad avere quella voce per me potrà fare film tutti uguali e io me li godrò ! <img alt=" />

 

Hancock: 1/5

 

avevo buone aspettative ma sono rimasto deluso... la prima parte del film è superflua, la seconda parte quasi ridicola... gli sceneggiatori devono essersi fumati qualcosa di pesante, non so... questo film non mi è piaciuto per niente <img alt=" />


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Inviato il 22 settembre 2008 1:17
Spider Lilies, di Chou Zero, con Rainie Yang, Isabella Leong, John Shen, Jay Shih, Chen Yi-han, Hsieh Ping-han. La storia di due ragazze: Jade, la più giovane, vive da sola con la nonna e sopravvive facendo spettacoli sexy su internet, Takeko lavora in un negozio di tatuaggi. Entrambe hanno perso una parte della loro famiglia durante il terremoto di sette anni prima, e un incontro del passato che torna alla memoria fa emergere nuove sensazioni. E' un film struggente, carico di malinconia e sofferenza in ogni fotogramma, con un solo flebile alito di speranza verso la fine. Tragico nel narrare due diverse solitudini, quella di Jade dovuta alla mancanza della madre fuggita in Giappone, quella di Takeko imposta dalla morte del padre e dalle condizioni mentali del fratello, malato di mente. E' la storia di un amore tutto al femminile, di un sentimento che travalica il puro contatto fisico ma si trasforma in una sinfonia decadente di due cuori spezzati. Il tatuaggio protagonista, lo spider lily appunto, rappresenta il fiore della Morte, simbolo crudo e crudele delle esistenze dannate di due anime affini. L'antefatto della storia (giocata su svariati flashback) è basato sul vero terremoto che devastò Taiwan nel 1999. Un prodotto duro e aspro, difficile e commuovente, ma i cuori più deboli meglio stiano alla larga. Senza sconti. Voto 4 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />
Modificato il 05 July 2024 17:07

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Eddard Seaworth
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Inviato il 22 settembre 2008 10:34

Pirati di Roman Polansky, con uno splendido Walther Matthau - antesignano "serio" del film di Verbinski con Johnny Depp....: quando i film meritavano quel nome.

voto 4/5


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Inviato il 23 settembre 2008 19:02
Il ladro dell'arcobaleno, di Alejandro Jodorowsky, con Christopher Lee, Peter O'Toole, Omar Sharif. Il nipote di un ricco ed eccentrico miliardario è l'unico erede dell'immensa fortuna della famiglia. Ma le sue condizioni mentali instabili lo portano a vivere nelle fogne con un simpatico ladruncolo e un pupazzo di un cane. Quando lo zio muore dopo anni di coma, la situazione prende pieghe inaspettate. E' sicuramente il film più convenzionale (e probabilmente anche più costoso) di Jodorowsky, una fiaba bizzarra insolita per i canoni cui ci aveva abituato. Vede la prestazione straordinaria dei due protagonisti, un O'Toole perfetto nei panni di un gentleman svitato e disilluso e Omar Sharif bravissimo nel craratterizzare il suo ladro pasticcione, senza dimenticare un gustosissimo cameo di un sempre grande Cristopher Lee. Di grande effetto l'inondazione finale, realizzata si vede con grandi mezzi e dove si raggiunge il climax di tutto il film. Il resto è un pò sgangherato, con personaggi secondari cari a Jodorowsky, dai nani ai giganti e delle gag non sempre riuscite. Il prodotto meno graffiante e riuscito della sua cinematografia, solo discreto. Infruttuoso. Voto 2.5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

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Inviato il 23 settembre 2008 22:59
L'uomo del fiume nevoso, di George Miller (I), con Tom Burlinson, Kirk Douglas, Jack Thompson, Sigrid Thornton. Un giovane montanaro dopo la morte del padre si reca a lavorare sotte le dipendenze di un ricco allevatore. Si innamora, ricambiato della figlia, e si rivela un bravissimo domatore di cavalli. Western all'australiana, giocato per lo più sulla bellezza dei paesaggi. La storia infatti è banale, con tanto di amore giovanile, e rimanda al marchio Disney, produttrice del film. Non mancano comunque momenti intensi, soprattutto nelle scene di inseguimento a cavallo, veramente coinvolgenti in più di un occasione. Protagonista fin troppo anonimo, bravo Douglas senior in una doppia parte nei panni dell'allevatore e del suo bizzarro fratello. Per una serata relax e buoni sentimenti non delude le attese, ma nulla più. Saltuario. Voto 2.5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />
Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 24 settembre 2008 1:51
The Railroad, di Park Heung-Sik, con Tae-yeong Son, Seon-yeong Ahn, Jong-hak Baek, Seo-won Cha, Su-Jeong Eom, In-gi Jeong. Hanna è laureata in letteratura tedesca e ha una relazione con un professore sposato. Man-Soo è un macchinista della metropolitana che riceve spesso le visite di una ragazza che, senza mai rivelargli il suo nome, gli regala qualcosa da mangiare. A causa di una tempesta di neve che mette in ginocchio Seoul, Hanna e Man-Soo una notte si incontrano... Lento nella prima parte, altrettanto intenso nell'ultima mezzora, con tocchi di grande delicatezza che arrivano a raggiungere un pathos drammatico verso la fine, riuscendo a creare una sincera commozione. Bellissima la fotografia, soprattutto per ciò che concerne la nevicata notturna che si ritrova a essere metaforicamente specchio dell'esistenza tormentata dei due protagonisti. Il finale, che ha un che di liberatorio, stona in parte con l'atmosfera cupa e decadente vista precedentemente, ma non rovina comunque una pellicola di grande fascino, forse troppo "slow" per chi non abituato al cinema orientale, ma di indubbio interesse per chi lo sia. Vellutato. Voto 3.5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

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