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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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Erin
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Inviato il 22 maggio 2008 10:41

Io sono leggenda con Will Smith

 

per quanto non sia proprio il mio genere l'ho apprezzato parecchio. La storia forse era a tratti scontata, invece il finale mi è piaciuto davvero molto. Non è durato molto, e questo ha evitato di farlo diventare troppo noioso. Questi film oltrecatastrofe rischiano di cadere nella ripetizione, ma di certo non è questo il caso.

Bravo anche Will Smith e ottima la ricostruzione dei flashback

 

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Drogon
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Inviato il 22 maggio 2008 15:32

Svegliati Ned!:nella tranquilla cittadina irlandese di Tullymore,l'anziano Ned muore subito dopo aver saputo di essere il vincitore di un astronomica fortuna:7 milioni di sterline (circa 20 milioni di euri se non erro).

 

7 milioni di sterline erano venti miliardi di vecchie lire.

col cambio attuale sono quasi 9 milioni di euro.... <img alt=" />


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Inviato il 22 maggio 2008 17:32

Arca Russa, di Aleksandr Sokurov, con Maria Kzsnetsova, Leonid Mozgovoy, Alexander Chaban, Sergej Dreiden. Un uomo senza ricordi si ritrova catapultato nel palazzo dell'Hermitage di San Pietroburgo, in una sorta di sospensione del tempo che fa convivere passato e presente nello stesso spazio temporale. Ad accompagnarlo durante il suo viaggio uno strambo diplomatico del diciottesimo secolo, capitato anch'egli senza saperne il perchè in quel fantastico luogo. Sokurov osa e realizza un film che consiste in un unico piano sequenza di novanta minuti, realizzato con una speciale videocamera digitale. In questo percorso tra le varie stanze dello stupendo palazzo, analizza il rapporto d'amore e odio col proprio Paese, la Russia appunto, mettendolo più volte in contrasto con le teorie europeiste del suo compagno di viaggio. L'idea di non mostrare mai il protagonista, che diventa occhi e anima dell'inquadratura, e di concedergli la voce fuori campo, sia nei pensieri che nelle parole, è a dir poco riuscita, e dona alla pellicola una sorta di struggente, malinconica poesia. L'eleganza dei costumi, lo sfarzo delle scenografie (con tutte le opere, sculture e quadri, e la magnificenza delle immense stanze) e la bravura degli attori, che avevano un solo "tentativo" come in ambito teatrale, conferma il genio di Sokurov e la bellezza di un film da provare, un'esperienza che non lascia indifferenti. Regale. Voto 4.5 / 5 <img alt=" />;)<img alt=" />

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 22 maggio 2008 20:24

Il porto delle nebbie, di Marcel Carné, con Jean Gabin, Michel Simon, Michèle Morgan, Pierre Brasseur. Un soldato disertore, giunto a Le Havre, si innamora di una giovane ragazza che vive con un bizzarro tutore, invischiato in giri di malavita. Il giovane dovrà decidere tra l'amore o la fuga dalla Francia. Ottant'anni e non sentirli: è il 1938 quando vede la luce questo capolavoro di Carnè, una perla assoluta del cinema d'Oltralpe. Una storia drammatica, ricca di personaggi strampalati e facili da amare, con intrighi, complotti e una romantica storia d'amore. La regia, disillusa e volutamente annebbiata, fa uso di inquadrature d'effetto sul porto al sorgere dell'alba, perchè come dice la giovane ragazza "ogni volta al sorgere del sole ci aspettiamo sempre qualcosa di bello, ma al venire della notte tutto è come prima". Non vi sono personaggi senza macchia, ognuno dei protagonisti ha dei segreti da nascondere, e questo loro renderli imperfetti li trasforma in entità vive e pulsanti, non semplici attori ma potenziali persone vere. In questo grande merito alle interpretazioni, soprattutto uno straordinario e giovane Jean Gabin nei panni di un uomo provato dalla vita e pieno di rimpianti. La colonna sonora decadente e il finale tragico, permeano quest'opera di un sapore ancora più magico pur nella sua, veemente, tragicità. Incantevolmente doloroso. Voto 4.5 / 5 <img alt=" />;)<img alt=" />

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 22 maggio 2008 22:55

La pistola sepolta, di Russell Rouse, con Allyn Joslyn, Glenn Ford, Broderick Crawford, Jeanne Crain, Russ Tamblyn. Un tranquillo droghiere in un piccolo paese del west, è in realtà un bravissimo pistolero, ma da anni ha deciso di abbandonare le armi e dimenticare il passato. Le coincidenze vorranno che debba tornare a impugnare una pistola, quando un fuorilegge decide di sfidarlo dopo aver sentito narrare delle sue gesta. Western dalla forte connotazione psicologica, questa volta sul tema della vanità e della fama, che attanaglia un uomo solo perchè bravo a sparare e chiunque vorrebbe diventare famoso per averlo ucciso. Dopo quattro anni di silenzio e di segreti però il protagonista non riesce più a trattenere la sua indole, e stufo di esser preso in giro da tutti per il suo quieto stile di vita, dimostra di che pasta è fatto in realtà. Poche sparatorie, tanta introspezione, e un'ottima prova di un ancora giovane Ford. Un pò troppo retorico a tratti, ma comunque interessante. Svelatore. Voto 3 / 5 <img alt=" />;)<img alt=" />

Modificato il 05 July 2024 17:07

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texdionis
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Inviato il 24 maggio 2008 18:22

Orgoglio e pregiudizio

 

Non ho letto il romanzo della Austen, il film però mi è sembrato ben fatto, in due ore mi è sembrata un risultato valido per essere una trasposizione filmica.

Insomma mi è piaciuto, è stato anche toccante in certi punti. Non l'avrei creduto. Forse è stato un bene che l'abbia visto prima di leggere il libro, altrimenti il giudizio sarebbe potuto essere ben diverso.

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sharingan
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Inviato il 24 maggio 2008 19:29

La febbre di Alessandro D'Alatri con Fabio Volo, Valeria Solarino

Giovane geometra vuole aprire locale con i suoi amici; nel frattempo ottiene anche un posto in comune e conosce una bellissima ragazza. Commedia agrodolce di pregevole fattura si dipana sostanzialmente tra due sottotrame: la vicenda lavorativa di Volo che diventa anche paradigmatica della pratica della raccomandazione e della disonesta dei funzionari politici e la vicenda amorosa con una cubista la quale però è in partenza per gli Stati Uniti. Nel complesso tutto si articola molto bene, la trama è scorrevole e Fabio Volo interpreta con la giusta misura il ruolo del ragazzo medio italiano, succube del sistema familiare iperprotettivo su cui spicca la madre, rimasta vedova del marito, che si occupa a pieno tempo del figlio trentenne ancora non-laureato. Su tutto aleggia un velo di disincanto ma non manca l'elemento propositivo. VOTO: 3,5/5


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Blindevil
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Inviato il 25 maggio 2008 23:30

Nella valle di Elah, di Paul Haggis, con Tommy Lee Jones, Charlize Theron, James Franco, Susan Sarandon, Jonathan Tucker, Frances Fisher, Jason Patric, Josh Brolin. Padre va alla ricerca del figlio, di cui si sono perse le tracce dopo il ritorno da una missione in Iraq. Ad aiutarlo un'ispettrice di polizia, che dovà vederci chiaro in una faccenda con fin troppi misteri. Il film di Haggis è un commosso, profondo film americano, per quanto sia chiaramanente avverso alla politica di Bush e alle faccende militari. E' patriotico ma mai eccessivo, e riesce a dosare bene la carica drammatica presente fin da subito, con una sobrietà d'eccezione. In questo bravissimi Lee Jones e la Theron a delineare due protagonisti molto diversi ma dallo spirito affine. Decadente. Voto 4 / 5 <img alt=" />;)<img alt=" />


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Timett figlio di Timett
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Inviato il 27 maggio 2008 10:42

Indiana Jones e il teschio di cristallo

 

Regia di Steven Spielberg. Con Harrison Ford, Cate Blanchett, Karen Allen, Shia LaBeouf.

Ammetto che é stato emozionante vedere la sagoma di Indiana Jones, che si mette il suo famoso cappello, sentendo in sottofondo il celebre pezzo di colonna sonora, che ha accompagnato i primi tre film, di Indiana Jones.

È cosí che inizia il film. Indiana Jones, quasi trenta anni dopo, ancora in attivitá, sia come professore (part-time), che come archeologo, viene rapito dal KGB. Insieme si infiltrano nell'Area 51 alla ricerca di un misterioso sarcofago. Da qui in poi gli eventi si succedono con velocitá fulminea. Il vecchio Indy, si trova alle prese con un esplosione di una bomba atomica, un inseguimento in moto in biblioteca, a combattere con indigeni in piramidi precolombiane, e ad un inseguimento nella giungla, inoltre incontrerá la sua vecchia fiamma e suo figlio, Henry Jones, III. per arrivare infine a scoprire il mistero del teschio di cristallo.

 

Complimenti a Harrison Ford, che per i suoi 65 anni é davvero in forma. Bravo anche Shia LaBeouf, che non é stato così irritante come in Transformers.

Degno di nota anche la produzione, che ha rinunciato dove poteva alla CGI (a parte nella sequenza della giungla, molto pacchiana e molto finta), e cercato il piu possibile di mantenere il flair dei vecchi film.

In complesso é soprattutto un buon film di intrattenimento, vagamente nostalgico. Purtroppo é venuta a mancare la spiritualitá, che aveva valorizzato il terzo film della serie (per forza, dovendo scambiare un sobrio Sean Connery, con un leccato Shia La Beouf).

Voto 3,5/5 <img alt=">


 

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Team Greyjoy

 

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#SaveSerBalzo!

Fondatore del comitato di quelli che venerano Nina Gold :ninja:

Co-ideatore del comitato pro-mozzarelloni headbangers (in cerca di nuovo mozzarellone headbanger) :huh: 

Appartente al comitato di protesta: Merret Frey stava solo bevendo!! >_>

 

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Inviato il 27 maggio 2008 20:45

Ho visto in due giorni Indiana Jones e Iron Man.

 

Indiana Jones: sufficienza stentata. Esagerato in molte situazioni, trama troppo povera e lineare, mi è mancata quella sensazione di viaggio e scoperta che c'era negli altri film della saga. Qui sembra tutto semplice semplice,l a cosa che stupisce semmai è perchè nessuno abbia mai scoperto il segreto prima, dopo mille anni di ricerche. Harrison Ford e Shia Lebeuf se la cavano bene, anche se avrei preferito un Indiana Jones più consapevole della propria età, cosa che emerge troppo poco secondo me. Cate Blanchett non è male, ma il personaggio è debole, caratterizzato in modo così esagerato da apparire come una parodia, senza contare il doppiaggio pessimo. Gli altri personaggi (Mac, Oaxley) sono sostanzialmente inesistenti come caratteri e quasi inutili per lo svolgimento. Karen Allen è invecchiata malamente ed è più dannosa e fastidiosa che altro. Non posso dire che il film fa schifo (ma vorrei farlo), ma sono uscito dal cinema con un po' di amaro in bocca.

 

In compenso Iron Man l'ho trovato molto più soddisfacente. Divertente al punto giusto, mai una caduta di tono, con un protagonista veramente irresistibile nel suo essere odioso, effetti speciali ben realizzati e una trama equilibrata. Per quanto mi riguarda uno dei migliori film di supereroi che io abbia mai visto...


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Inviato il 27 maggio 2008 22:59

Lonely Hearts, di Todd Robinson, con John Travolta, James Gandolfini, Salma Hayek, Jared Leto, Laura Dern, Scott Caan. Poliziotto della omicidi è da tempo in crisi professionale dopo il suicidio della moglie. Si intestardirà perciò su un caso molto complicato, chiamato dei Cuori Infranti, su una coppia di amanti che, fingendosi fratello e sorella, deruba e uccide vedove di guerra. Uscito in Italia direttamente sul mercato dvd, è un noir moderno che attinge più agli stilemi dei polizieschi televisivo che a quelli del cinema nero d'un tempo. Questo però non gli impedisce una buona atmosfera, grazie soprattutto a una storia delirante (ispirata a dei fatti veramente accaduti) e alquanto perversa. Strepitosa la prova di Salma Hayek, giocata soprattutto sulla follia del suo sguardo, accompagnata degnamente da Jared Leto, e ostacolata da un bravo e sobrio Travolta. Qualche contaminazione stucchevole e banale è presente, così come un montaggio a tratti superficiale, ma Lonely Hearts ha comunque dei buoni momenti, e non è da sottovalutare. Quando la realtà supera l'orrore. Voto 3 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />


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Rhaenys
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Inviato il 28 maggio 2008 16:13

Ieri sera ho visto A SCANNER DARKLY, veramenete particolare, è un film del 2006 ma non ne avevo mai sentito parlare.

Tra i protagonisti Keanu Reeves e Winona Ryder.

Il film è una via di mezzo tra un film con attori in carne ed ossa ed un cartone animato.

 

Consiglio di vederlo, mi è piaciuto molto!!!!!

 

Voto: 5/5


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Inviato il 29 maggio 2008 17:22

Il matrimonio di Tuya, di Wang Quanan, con Yu Nan. Tuya è una donna della Mongolia che vive col marito, ormai invalido da diversi anni per colpa di un incidente. Quando anche lei subirà un trauma fisico, che gli impedisce di lavorare assiduamente come prima, in accordo col marito deciderà di divorziare. Chi sarà il nuovo marito prescelto, visto che lei comunque pone la clausola di non abbandonare l'ex compagno? L'Orso d'Oro a Berlino 2007 è un film di contenuti e paesaggi, una storia semplice ma dalle grandi complicazioni emotive, delineate perfettamente con personaggi sfaccettati per quanto molto diversi dal nostro modo di di vivere e pensare. Bellissima fotografia nello splendore dei paesaggi, distese enormi e montagne, sui quali si muove, bravissima, la protagonista, unica attrice professionista, con la grazia e la bravura di una novella Gong Li. Un esperienza da provare, fino allo struggente e in parte enigmatico finale. Esotico. Voto 4 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 29 maggio 2008 23:08

La notte dell'agguato, di Robert Mulligan, con Gregory Peck, Robert Forster, Eva Marie Saint. Un ex guida dell'esercito incontra sulla sua strada una squaw bianca e suo figlio. La donna, catturata dieci anni prima dagli indiani, è inseguita dal padre del bambino, un temibile e sanguinario Apache. La guida proteggerà la donna a costo della sua vita. E' un western nettamente diviso a metà: la prima più introspettiva, con la nascita del rapporto tra i due protagonisti e il ritorno della donna alla vita normale tra mille difficoltà, la seconda più tesa e d'azione col confronto finale tra i due antagonisti. Non tutto funziona, e la monotonia è a tratti eccessiva, ma il film di Mulligan ha comunque il suo fascino, grazie anche al carisma di Peck e all'azzeccata colonna sonora. Incombente. Voto 3 / 5 &gt;_&gt;<img alt=" /><img alt=" />

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Inviato il 30 maggio 2008 2:42

Bande à part, di Jean-Luc Godard, con Anna Karina, Claude Brasseur, Sami Frey, Louisa Colpeyn, Chantal Darget, Ernest Menzer. Due giovani balordi, grazie all'aiuto di una loro amica inquilina di una villa, tentano il colpo della vita. Ma qualcosa non va come previsto... Non è mai facile definire un film di Godard, per lo stile praticamente unico del Maestro francese. Non fa eccezione Bande à part, ennesimo calderone di citazioni, gag più o meno riuscite, lunghe considerazioni sul senso della vita. Unito però a un'atmosfera più divertita e scanzonata del solito, senza troppi accenni politici di sorta, ci regala una divertente commedia surreale, e anche più "facile" rispetto ai canoni del suo cinema. Indimenticabile la finta sparatoria nei primi minuti, vero e proprio cult. Pazzerello. Voto 3 / 5 &gt;_&gt;<img alt=" /><img alt=" />

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