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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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Blindevil
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Inviato il 09 giugno 2008 13:31

Fuori Orario, di Martin Scorsese, con Rosanna Arquette, Verna Bloom, Griffin Dunne, Will Patton. Un tranquillo tecnico di computer conosce per caso in un bar una ragazza, che lo porterà a vivere la notte più pazzesca della sua vita. Ormai un cult, "Fuori orario" è uno dei più grandi esempi di dark comedy girati con classe e perizia, capace di divertire e inquietare (sarcasticamente parlando) allo stesso tempo. Situazioni surreali, anche tragiche nei loro epiloghi, lasciano spazio anche a approfondimenti più profondi sullo status della società americana. Ottimi gli attori che circondano il protagonista Griffin Dunne, da una sensuale Rosanna Arquette alla coppia sadomaso Linda Fiorentino - Will Patton. E la regia di Scorsese, attenta a ogni minimo dettaglio, è pressochè perfetta. Entusiasmante. Voto 4.5 / 5 &gt;_&gt;<img alt=" /><img alt=" />


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Erin
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Inviato il 10 giugno 2008 23:02

Appena finito di vedere Polar Express (lo ammetto, leggermente fuori stagione <img alt=" /> ). Tuttavia un pò di spirito natalizio non è mancato. Ottimo film natalizio, dedicato a chi vuole ancora crederci. Per chi inizia a dubitare del natale...attenzione...la notte della vigilia potrebbe arrivare davanti a casa vostra un polar expresse con Tom Hanks in versione motor capture a portarvi fino al polo nord per farvi vedere la città di babbo natale. Occhio, il viaggio non è certo tranquilissimo <img alt=" /> a volte pare di essere tra le montagne russe!

 

Ottimo prodotto...certo...vi consiglio di aspettare mesi più freschi per vederlo <img alt=" /> Un buon film per tutta la famiglia durante le vacanze di natale

 

Voto 4/5

 

Ps: voglio anche io i camerieri che mi servono la cioccolata ballando!!!! <img alt=" />


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Inviato il 12 giugno 2008 8:16

Unbreakable - Il predestinato

 

Regia di M. Night Shyamalan. Con Bruce Willis, Samuel L. Jackson, Robin Wright Penn, Spencer Treat Clark.

Il protagonista David Dunn (Bruce Willis), é l'unico sopravissuto di un terribile scontro di treni. È successo un miracolo - per l'ennesima volta. Infatti David Dunn é gia sopravissuto a parecchi incidenti, sempre miracolosamente. Inoltre David Dunn non é mai stato malato, neanche una volta.

Un giorno viene contattato da Elijah Price (Samuel L. Jackson), il suo alter-ego, chiamato l'uomo di vetro, perchè affetto da una grave malattia, in cui le ossa del corpo sono fragili come vetro. Il misterioso appassionato di fumetti ha dei progetti contorti per David Dunn...

L'elemento paranormale entra nel film piu volte, ma viene sempre smentito, fino al finale scioccante. È un film triste, buio, e tuttavia riesce a catturare l'attenzione fin dal primo momento.

A Samuel L. Jackson riesce benissimo la parte del psicopatico. Io personalmente ho trovato un po deludente Bruce Willis, ma dopotutto il suo ruolo é quello del bisteccone triste.

Bella anche la sottotrama della vita affettiva del protagonista, che aggiunge un po di spessore al film.

Voto 3,5/5 <img alt=">


 

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Inviato il 12 giugno 2008 23:04

The Kingdom, di Peter Berg, con Jamie Foxx, Chris Cooper, Jennifer Garner, Jason Bateman, Jeremy Piven, Danny Huston, Richard Jenkins. Dopo un attentato all'interno del "Regno", una zona per occidentali in Arabia Saudita, una squadra del FBI si reca sul posto per indagare, ostacolata dal fanatismo della popolazione. Se la prima parte è tutta giocata sul contrasto / rapporto tra le due diverse culture, nell'ultima metà il film di Berg decolla verso i lidi dell'azione pura tipica da blockbuster, spezzando in parte l'alone introspettivo precedentemente introdotto. Riesce comunque nel suo scopo, si passano 100 minuti di intrattenimento, ma i rimandi allo scontro di civiltà son analizzati, per quanto pur adatti al profilo della pellicola, fin troppo superficialmente. Bravi gli attori, bella la fotografia e la regia di ispirazione televisiva, in questo caso non un male. Calibrato. Voto 2.5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />


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Inviato il 13 giugno 2008 2:29

La cinese, di Jean-Luc Godard. con Jean-Pierre Léaud, Anne Wiazemsky, Michel Samenisko, Lex De Bruijn. In un appartamento quattro ragazzi preparano un piano per rovesciare il governo francese, rifacendosi alle teorie del comunismo Maoista. E' un film che anticipa i moti del '68, in pieno stile Godard. E' uno dei suoi parti più profondamente politici, laddove in ogni fotogramma o parola traspare il suo pensiero ideologico. E' un susseguirsi di discussioni e scene surreali più o meno insensate, ma nonostante la sua connotazione fortemente schierata, colpisce per lo stile di regia, che incolla allo schermo per novanta minuti. Godard è Godard, o lo si ama o lo si odia. Ma in entrambi i casi non lascia indifferenti. Frenetico. Voto 3 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />


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Inviato il 15 giugno 2008 10:58

Visto 2 film:

 

Cardiofitness di Fabio Tagliavia con Nicoletta Romanoff, Federico Costantini

Donna di 27 anni si innamora di ragazzino di 15 anni. Dispiace dover mettere il voto minimo ma di questo film non si salva praticamente nulla: è una banalissima commedia semiadolescianziale con cadute di stile evidenti, stereotipi ridicoli e dalla piatta emotività. Davvero brutto brutto brutto. VOTO: 1/5

 

E venne il giorno di M. Night Shyamalan con Mark Wahlberg, Zooey Deschanel, John Leguizamo

Un virus prodotto dalle piante contamina le persone inducendole al suicidio.

Dopo le recenti delusioni, Shyamalan si risolleva con quest'opera a metà tra la denuncia ambientalista e il thriller puro. Molto buono l'inizio, inquietante e potente quando si pensa che il virus sia la conseguenza di un attacco terroristico. Il regista conferma la sua bravura hitchcockiana nel tener viva la tensione per tutta la durata del film senza ricorrere a sistemi scontati e banali. Attori tutti molto bravi. La punta dolente è però la scenegiatura. Vistosi i buchi narrativi che vengono di sovente risolti in modo affrettato. Il finale è il punto peggiore: inspiegabile e assurdo, tronca improssivamente la storia e lascia allo spettatore un senso di incompleto. Spicca la sequenza in cui i protagonisti si ritrovano "ospitati" in casa di una simpatica vecchietta. VOTO: 3/5


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 15 giugno 2008 23:25

Gli implacabili, di Raoul Walsh, con Clark Gable, Robert Ryan, Cameron Mitchell, Jane Russell. Due fuorilegge si accordano con un facoltoso uomo d'affari, con il quale condurranno una mandria di 5.000 capi fino in Texas. E una donna creerà forti contrasti tra i novelli "soci". Western classico di ottima fattura, con una storia solida ed efficace, resa ancor più piacevole da un gusto comico intriso di dolcezza. Bellissima fotografia, e strepitosa la magnificenza di alcune scene di massa con il bestiame. Perfetti gli attori, dalla coppia che scoppia Gable-Russell, al cinico Ryan e alla testa calda Mitchell. Frizzante. Voto 3.5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />


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Inviato il 16 giugno 2008 2:07

Elegia dalla Russia, di Aleksandr Sokurov. Il regista russo ci accompagna attraverso immagini e suoni in un contesto dilaniato e struggente dedicato al suo Paese. Piu un quadro che un film, è fatto di immagini che come cartoline dal passato riemergono con tutto il loro struggente e mai sopito dolore, e i video dei cinegiornali della prima parte del secolo scorso tagliano brucianti, con i loro violenti atti di azione belligera. Strano, a volte anche irritante per la sua lentezza esasperata, è comunque un'opera coraggiosa e sentita di un Maestro che ben ha carpito la lezione di Tarkovsky. Oggetto non identificato. Voto 3 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 16 giugno 2008 23:11

L'eroe di Sparta, di Rudolph Maté, con David Farrar, Diane Baker, Barry Coe, Ralph Richardson, Richard Egan, Diane Baker. L'eroica resistenza di 300 soldati spartani, guidati dal prode re Leonida, contro l'infinito esercito di Serse, alle Termopili. Quarantacinque anni prima di 300 di Zack Snyder, vedeva la luce la prima trasposizione su grande schermo della battaglia delle Termopili. Niente mostri e fantasticherie (tratte queste dall'opera cartacea di Frank Miller), ma solo l'eroica ed epica impresa di un gruppo di soldati soverchiati nel numero. Gli anni si fanno in parte sentire, ma grazie a un comparto sonoro d'eccezione e a delle coinvolgenti scene di battaglia, il film di Matè non si fa disprezzare e non perde il confronto con la pellicola più recente. Peccato per una recitazione non uniforme, anche se comunque su livelli discreti, e per una fotografia non sempre all'altezza dei luoghi. Comunque, da non disprezzare. Veemente. Voto 2.5 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />


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Timett figlio di Timett
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Inviato il 17 giugno 2008 14:36

No country for old man (non é un paese per vecchi)

 

Regia di Ethan e Joel Coen. Con Tommy Lee Jones, Josh Brolin, Javier Bardem, Woody Harrelson e Kelly McDonald.

Non voglio gridare al miracolo, perchè il film ha vinto l'Oscar, e perchè i fratelli Coen sono sempre garanti di ottime pellicole (p. es. The Big Lebowski, IMHO loro imbattuto capolavoro), ma No country for old man é un bellissimo film.

I fratelli Coen spaziano da scene crude e violente, degne del miglior Tarantino, ad altri episodi, che richiamano il nostro Sergio Leone, facendo di No country for old man un film con poco dialogo e molta atmosfera.

Il bracconiere Llewelyn (Josh Brolin) trova i una borsa con due milioni di dollari, e decide di tentare la fortuna, e rubarli. Pessima idea, perchè poco dopo si ritrova alle calcagna und Killer spietatissimo (Javier Bardem, davvero da paura), che commette vere e proprie stragi per recuperare il bottino.

Lo sceriffo Ed Tom Bell (Tommy Lee Jones) segue la scia di sangue per proteggere Llewelyn e per catturare il Killer. La tragedia si consuma cadavere dopo cadavere, portando ad un finale che annichilisce lo spettatore. Dopotutto non é un paese per vecchi...

Voto 4/5


 

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Inviato il 19 giugno 2008 23:01

L'incredibile Hulk di Louis Leterrier con Edward Norton, Liv Tyler, William Hurt, Tim Roth

Si tratta di una via di mezzo tra il film di qualche anno fa diretto da Ang Lee e un film nuovo di zecca. Il risultato è soddisfacente seppur senza troppe pretese. Si tratta in sostanza di un film d'azione e in questo il livello è buono. La recitazione è sufficiente: buono Norton, onesta Liv Tyler, fuori parte Hurt, discreto Roth. Scarsa l'introspezione psicologica dei persoanggi così come la trama è volutamente scarna. La figura di Hulk ricreata in CGI è poco credibile con il suo effetto pupazzo. Un film con molti difetti quindi ma che preso com'è è sicuramente godibile. Da vedere il finale che getta luci (o ombre?) sul futuro. VOTO: 3/5


 

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Hal Jordan
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Inviato il 21 giugno 2008 13:26

Non è proprio l'ultimissimo film visto ma...

Batman Begins la vita cinematografica, come quella fumettistica, dell'uomo pipistrello ha avuto molti alti e bassi ma dopo i capolavori di Tim Burton i film su Batman avevano perso molto in mordente nonostante i nomi degli attori chiamati in causa non fossero proprio dei pivelli(si spazia da Tommy Lee Jhones a Jim Carrey passando per George Clooney e Vad Kilmer)..Poi non si sa bene perchè, a parte per la grana ovviamente, Warner e Dc decidono che i tempi sono maturi per riportare Batman nelle sale ma gettando un nuovo punto di partenza piuttosto che puntando a qualche non precisato sequel..

A riportare Batman sul grande schermo dovenao pensarci i fratelli Matrix(al secolo Lawrence e AndrewvWachowski) ma per impegni loro la regia andò a Christopher Nolan..

Nolan vuole staccarsi dai flop tipo Batman e Robin ma vuole al contempo far capire che i Batman di Tim Burton possono finire in soffitta(col benestare pacifico o meno dei fan di Burton). Questo il regista lo fa ispirandosi a due fumetti sull'uomo pipistrello. Le storie sono Batman: Sciamano che ripercorre le origini della maschera e il viaggio di Bruce Wayne alla ricerca di se stesso..l'altra storia chiamata in causa è una pietra miliare dei fumetti e cioè Batman Anno uno scritto da un certo Frank Miller..

Batman Begins mostra come nasce Batman, come impara a combattere e come diventa eore. Tutto in maniera coerente coi fumetti, col personaggio e con l'idea che i fan hanno di Bats..

Insomma la prova che i film tratti da fumetti non fanno essenzialmente schifo..

voto 5/5


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Inviato il 22 giugno 2008 19:56

La classe operaia va in Paradiso di Elio Petri con Gian Maria Volontè, Mariangela Melato, Salvo Randone

Operaio metalmeccanico deve mantenere due famiglie, ha una fallimentare vita sociale ed è uno stakanovista del lavoro e sostenitore del lavoro a cottimo. Per questo motivo è amato dai padroni e disprezzatto da operai e sindacalisti che lo vedono come un "traditore". Però la sua vita cambia a causa di un'infortunio sul lavoro. Da allora entra in contatto con il mondo dell'estremismo studentesco e diventa quindi un paladino operaio. Un'ottima realizzazione cinematografica dei meccanismi e le regole che sono caratteristiche del mondo operaio in generale e di un'epoca storica in particolare, quella del 68 e delle lotte studentesche e operaie. Il merito del regista è quello di non essere troppo indulgente con nessuno: nè con i padroni cinici e immorali, nè con gli studenti presuntuosi ed elitari, nè con i sindacalisti approfittatori. Il quadro che se ne ricava è comunque desoalante per gli operai: il loro destino rimane quello ed è un destino drammatico ed alienante. Il punto forte del film è comunque la straordinaria performance di Gian Maria Volontè che ben rende la condizione dell'operaio sfruttato e frustrato. Esemplare soprattutto la scena finale in cui Volontè racconta ai suoi compagni operai un sogno che ha fatto. VOTO: 4/5


 

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Inviato il 23 giugno 2008 15:15

Casablanca

 

Regia di Michael Curtiz. Con Humphrey Bogart, Ingrid Bergman, Paul Henreid e Dooley Wilson.

Film che ha vinto tre Oscar nel 1944 e che é diventato un classico del cinema, tanto che su IMDB é ancora tra i top ten dei film piu belli di sempre.

La trama. Casablanca, città del marocco, sotto occupazione francese, durante la seconda guerra mondiale é un centro di raccolta per fuggiaschi politici, in fuga dalla guerra e dal terzo reich. Da Casablanca i malcapitati tentano di raggiungere Lisbona, e poi le americhe, ma partire da Casablanca non é facile, come arrivarci.

Nel film viene così ricreato un ambiente di lusso e di disperazione. I ricchi europei fuggiaschi si vedono costretti a vendere i gioielli di familia a dei prezzi ridicoli, per cercare di acquistare un visto per il Portogallo sul mercato nero.

Il locale di Rick (Humphrey Bogart) é un punto d'incontro per tutti gli affari di questo tipo. La prima impressione che si ha di Rick, é di trovarsi di fronte ad un uomo freddo e calcolatore. Da un lato si astiene daigli affari facili, che offre il mercato nero e dall'altro lato, spreme gli ultimi soldi e le ultime speranze ai fuggiaschi, facendoli giocare nelle sue sale da gioco illegali.

Rick, si destreggia abilmente nei giochi di potere di Casablanca, corrompe i francesi e convince della sua assoluta neutralità i tedeschi.

Tutto procede secondo i suoi piani, finchè un giorno, un tale Victor Laszlo (Paul Henreid) ricercato dai tedeschi per aver organizzato una resistenza al nazismo entra nel suo locale in compagnia di Ilsa Lund (Ingrid Bergman), il grande amore del passato di Rick.

Da questo incontro piano piano si scopre il passato di Rick. le circostanze misteriose del suo amore pre Ilsa e le sue idee politiche affiorano pericolosamente e tenersi alla larga dagli intrighi dei franceso e dei tedeschi diventa sempre piu difficile, e il protagonista si ritrova presto a dover scegliere da che parte stare...

 

Per essere uno dei film piu vecchi che ho visto, Casablanca mi é piaciuto moltissimo. L'atmosfera di lusso, disperazione e claustrofobia che domina la città di Casablanca é resa benissimo. Tutto il film si svolge praticamente nel locale di Rick, quindi il set non é particolarmente complicato. Questo mette in risalto le performance degli attori, Humphrey Bogart é un mostro di carisma, così Anche Dooley Wilson, che interpreta Sam, nelle vesti di pianista e consigliere di Rick.

Una cosa che non mi é piaciuta per niente invece, sono alcune frasi del copione, che mi hanno fatto accaponare la pelle. Probabile che siano state inserite per bisogni commerciali dell'epoca, quasi costruite per attirare il pubblico femminile (ricordate che la societá americana del 1940 era ancora molto maschilista). Frasi del tipo:

- ti guardo negli occhi, piccola (detto in modo melenso e con sguardo innamorato)

- baciami, baciami, come se fosse l'ultima volta (idem)

e la frase finale:

- questo sarà l'inizio di una grande amicizia.

stonano nel contesto degli altri dialoghi, sempre molto realistici e piacevoli.

 

Voto 4,5/5


 

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Inviato il 27 giugno 2008 23:24

Luna di fiele di Roman Polanski con Hugh Grant, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Peter Coyote

Su una nave da crociera una coppia di turisti inglesi si trova a che fare con un'altra coppia formata da uno scrittore americano fallito e invalido e una ballerina francese a tempo perso. Fra i quattro si instaura uno strano rapporto perverso e morboso. La vicenda è sostanzialmente divisa in due momenti diversi. Uno di questi è contemporaneo e racconta le vicende che si svolgono sulla nave, l'altro è composto da vari flashback che, mediante il racconto dello scrittore, ci illustrano la sua travagliata vita sentimentale con la moglie francese. Film decisamente bizzarro, particolarmente oscuro e pessimista, decisamente "decadente". Interessante il personaggio di Hugh Grant molto diverso da quelli che siamo abituati a vedergli cuciti addosso. Il maggior pregio del film è probabilmente è la costruzione d'insieme della vicenda e la potenza evocativa delle immagini molto forti e incisive che rendono al meglio il marciume morale dei personaggi, tutti molto ben costruiti. Forse c'è qualche eccesso qua e là e a volte la trama può apparire ripetitiva ma si tratta comunque di un buon film. VOTO: 3+/5


 

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