The Life of David Gale di Alan Parker con Kevin Spacey, Kate Winslet, Laura Linney.
Film non del tutto riuscito, indeciso fra il privilegiare l'aspetto dell'impegno sociale contro la pena di morte oppure quello del "giallo con complotto" dal finale non del tutto imprevedibile.
La bravura di Kevin Spacey (qui non al meglio delle sue possibilità) e di Laura Lynney lo portano ad un livello di mera sufficienza; Alan Parker ha decisamente fatto di meglio.
3/5
L'avventura impossibile, di Raoul Walsh, con Ronald Reagan, Errol Flynn. Un bombardiere della RAF viene abbattutto in Germania. I cinque sopravvissuti dovranno cercare il modo per rientrare in Inghilterra senza essere catturati dall'esercito tedesco. Avventura bellica dalle forte connotazioni comiche, soprattutto per ciò che riguarda la caratterizzazione dei soldati del Reich, rappresentati come imbelli anche nelle situazioni loro più favorevoli. Non c'è però da stupirsi, visto che la pellicola era chiaramente di propaganda (anno 1942, a guerra ancora in corso) e offre una rappresentazione del conflitto quasi ludica, con eroi invincibili e cattivi deboli e stupidi. Ma se si passa sopra a questo, e si gode il film per quello che è, ci si può anche divertire. Flynn è come sempre perfetto nei panni dell'abile capo senza macchia e paura, Reagan (il futuro presidente USA) è una buona spalla. Goliardia belligera. Voto 2.5 / 5 " />" />" />
Halloween il remake di Rob Zombie.Bella la prima parte quando analizza l'infanzia di Michael,inquietante e ben riuscita,poi si perde nel horror generico la seconda parte.
i bambino è davvero inquietante anche vederlo su schermo era disturbante.
harold&maude, commedia vecchiotta ma carinissima, era da un po' che un film non mi faceva ridere. Indimenticabili la scena del finto suicidio con la benzina e quella della fuga con l'albero
consigliato, anche a chi abbia pregiudizi sui film stagionati (è del 1971)
L'imperatore del Nord, di Robert Aldrich, con Ernest Borgnine, Lee Marvin, Keith Carradine. Nel periodo della Grande Depressione in America, vi erano dei vagabondi (chiamati hobos) che si spostavano di città in città viaggiando gratis sui treni, prendendoli in corsa o nascondendosi nei vagoni merci. N. 1 è il migliore, ma ha davanti un duro avversario nello spietato "controllore" Shack, che non esita ad uccidere, e in più deve svezzare un giovane ragazzo. Avventura insolita, sicuramente originale, un pò monotona in quanto l'azione si svolge tutta sui treni, ma con delle scene di grande impatto. Sembra una sfida per determinare la leadership, una lotta per la sopravvivenza, per dire di aver fatto qualcosa nella vita. Perfetto Lee Marvin nei panni di N.1, così come il suo accerrimo nemico Borgnine. Ferrovie infernali. Voto 3 / 5 " />" />" />
Rivisto con piacere sabato scorso "La Storia Infinita", film legato all'infanzia della Dama (non tanto quanto il libro, ma parecchio, comunque)... Gradevole sorpresa: per una volta pare che la mediaset si sia astenuta dai tagli arbitrari di pochi minuti di film...
Il film in realtà si occupa solo della prima parte del libro (la missione di Atreiu per salvare Fantàsia e l'Infante Imperatrice), e, ovviamente, opera comunque grossi tagli sulla storia, ma nel complesso sa rendere abbastanza l'atmosfera fantastica del libro e decisamente merita di esser visto... 4,5/5
Io sono appena tornato dal cinema,ho visto I AM A LEGEND,molto carino ma si discosta di molto dal romanzo di Matheson
Io sono appena tornato dal cinema,ho visto I AM A LEGEND,molto carino ma si discosta di molto dal romanzo di Matheson
Anche io sono appena stato a vedere IO SONO LEGGENDA, e concordo solo in parte con Iranon:nel senso che il film stravolge completamente il significato e l'atmosfera del libro:quello di Matheson è un libro di grande finezza psicologica,con una malinconia di fondo sempre presente;quello di Will Smith è un Neville che invece divente il classico super-uomo della cultura Hollywoodiana con un po di tristezza in piu.Senza contare che il finale stravolge totalmente quello del libro,con tutte le letture che questo offriva.Solo un guardabile film d'azione.
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Stavo per scrivere le stesse cose, è stato esattamente quello che mi aspettavo ">
Peccato, perchè a parte il finale gli altri adattamenti, fino a tre quarti del film diciamo(*), non avevano snaturato poi molto la storia e l'atmosfera, solo modernizzato e adattato quello che proprio non si poteva trasporre; secondo me l'attore era anche capace di poertare fino in fondo il personaggio nell'interpretazione originale.
Triste...Mi vengono in mente almeno tre strade che potevano portare alla conclusione del libro proseguendo da lì e seguendo la trama 'adattata': la mia impressione, fortissima, è stata quella di un finale imposto dal produttore come a volte accade ad Hollywood, soprattutto in film di questo genere.
Scelta pessima per noi che conosciamo il libro. Gli altri ci vadano tranquillamente: c'era gente che saltava sulal sedia, gente che piangeva...dimostrazione che il film in sè non è affatto da buttare.
(*)
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da quando la tizia lo convince che c'è una colonia di sopravvissuti e che tutto è un piano di Dio...da lì alla fine è proprio deragliato in discesa.
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Se c'è un dio nella storia originale, sta dalla parte della nuova società di 'mostri' :P. Ed il senso originalissimo del titolo era tutto lì.
Ho visto l'altro ieri Flags of Ours Fathers, il film di Clint Eastwood sulla battaglia di Iwo Jima della WW2. Sostanzialmente diverso da come me lo aspettavo. Io pensavo ad un film di guerra tout court, una sorta di Soldato Ryan (non per la trama, quanto per l'aspetto), invece è un film dalle sfaccettature molteplici. Certo, una delle facce è quella del war movie, ma Estwood ci mischia la politica, il dramma e la commedia. E tutto che gira intorno a quella foto perfetta che fa apparire grandioso un momento in realtà quasi insignificante.
Per quanto mi riguarda, Clint Eastwood si conferma essere migliore dietro la macchina da presa che davanti.
Il mio voto è un 4.5/5
"TH NUMBER 23" ti tiene in tensione fino alla fine, con moltissimi colpi di scena che ti lasciano senza fiato....ve lo consiglio
L'inferno è per gli eroi, di Don Siegel, con Bobby Darin, Steve McQueen, Fier Parker, Bob Newhart. Seconda guerra mondiale: una pattuglia di pochi uomini è costretta da ordini superiori a tenere un luogo strategico, e deve badare all'esercito tedesco che immane. Tra di loro vi è un sergente, degradato a soldato per un passato di alcoolismo. Il film di Siegel è secco, sporco e incisivo, come il personaggio di McQueen:un antieroe disilluso dalla vita. La pellicola funziona, alternando nel migliore dei modi psicologia e azione, con una scena finale indimenticabile. Si dipinge la guerra in tutta la sua brutalità, senza sconti retorici o buonisti. Tagliente. Voto 3.5 / 5 " />" />" />
Leoni per agnelli di Robert Redford con Robert Redford, Tom Cruise, Meryl Steep
Il film è strutturato attraverso 3 storie diverse che si alternano sul schermo: 1. Un senatore americano si fa intervistare da una giornalista per spiegarle in anteprima quali sono le prossime mosse del Governo USA per vincere la guerra in Afghanistan. 2. Due soldati americani intraprendono una missione in Afghanistan contro i Talebani 3. Un professore universitario cerca di convincere un suo studente a proseguire un progetto che è stato abbandonato da degli studenti(che poi sono proprio quelli partiti per il fronte). Il film non brilla per trovate registiche ma piuttosto per la rigorosa sceneggiatura molto asciutta e che sa rendere comprensibili diversi temi che spesso non sono facilmente accessibili alle masse(tattiche militari, giochi di potere, etc) e rende il tutto molto scorrevole(dura appena 1 ora e venti minuti). Ottimo l'apporto degli attori sui quali svetta su tutti Meryl Streep; meno convincente Tom Cruise. Apprezzabile anche la morale del film che non corre nell'errore spesso abusato di presentare i governanti come persone senza scrupoli e immorali in contrasto con il popolo giusto e onesto esente da ogni colpa... invece in questo caso si vuol mettere in evidenza che tutto sommato l'uomo è artefice del proprio destino e che il continuo piangersi addosso incolpando i governanti per le proprie colpe non fa che rafforzare questi governanti che fanno conto proprio sulla debolezza e l'indifferenza delle popolazioni... insomma la morale potrebbe essere un po' questa ''Sei libero di fregartene della politica ma ricordati che la politica si fregherà di te''... nonostante gli indubbi meriti la lentezza e la ripetitività di alcuni momenti narrativi non rendono il film un vero capolavoro... VOTO: 3/5
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Ho appena visto Profumo. La storia di uno psicopatico assassino nella Francia dell'800. Mi è piaciuto, ottima la fotografia e ottimi i costumi, buone anche le prove degli attori. La storia è ben congegnata, ma non aspettatevi un film pieno d'azione, perchè il ritmo è sempre piuttosto lento, ma mai noioso.
Gli do un 4/5
Tenacious D e il Destino del Rock.
Secondo film di Jack Black alle prese con la musica Rock. Nettamente inferiore come trama e come colonna sonora (in School of Rock c'era veramente tutto il meglio del meglio). Il film comunque spicca per alcuni special guest non da poco (Ronnie James Dio, Meat Loaf, Dave Grohl) e ha alcuni spunti veramenti divertenti.
Purtroppo peró la maggior parte del film é parecchio "americana", sia come comicitá che come bassezza di alcune scene (ma il rocker amico di Jack doveva per forza essere un perdente, pelato e grasso, ma dái... )
Voto 2/5