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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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Blindevil
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Inviato il 19 dicembre 2007 23:04

Le giubbe rosse del Saskatchewan, di Raoul Walsh, con Shelley Winters, Alan Ladd, Robert Douglas. Gli indiani sono sul piede di guerra. Un tenente delle giubbe rosse inglesi cercherà di evitarla, essendo cresciuto lui stesso un'una tribù. Godibilissima avventura vecchio stile, carica di tutti i pro e i contro del genere. Azione, un pizzico di romanticismo, qualche sprazzo comico e il cocktail è pronto: ci si diverte, con una storia leggera ma coinvolgente pur nelle sue ovvie banalità. Intrepido. Voto 3 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />


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Inviato il 20 dicembre 2007 1:47

La voce solitaria dell'uomo, di Aleksandr Sokurov, con Tat'jana Gorjaceva, Andrei Gradov. In Russia uomo rimasto traumatizzato dalla guerra civile ha dei forti problemi psicologici che avranno influenze anche sul rapporto con la giovane moglie. Non è un caso se alla fine del suo primo film, Sokurov nei titoli di coda inserisce un sentito ringraziamento ad Andreij Tarkovskij. Infatti l'autore di capolavori assoluti come Stalker e Solaris è stato ben più di una semplice ispirazione per Sokurov, e anche nel suo primo parto Aleksandr mostra di aver appreso bene la lezione del "Maestro". Un lirismo esasperato, lunghi silenzi, la ricerca delle immagini, la quale ognuna trasmette un significato profondo. Ovviamente il comparto tecnico è grezzo, ma come opera prima dimostra già un'enorme potenza poetica, poi simbolo della cinematografia di Sokurov. La divisione tra il corpo e l'anima viene analizzata brutalmente, in maniera dura ma ricca di un fascino arcano. L'uso dei colori, forti e sempre in netto contrasto tra di loro non fa che confermare la genesi di un ennesimo genio del cinema russo. Esistenziale. Voto 4 / 5 <img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />


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Inviato il 24 dicembre 2007 23:51

Il verdetto, di Sidney Lumet, con James Mason, Charlotte Rampling, Paul Newman. Avvocato fallito e alcolizzato si trova per le mani una facile causa. Decide però di complicarla rinunciando ai soldi promessigli dalla difesa, per cercare di far emergere la verità e la giustizia. Solida pellicola giudiziaria, che se a volte pecca di un'eccessiva lentezza (soprattutto nella prima parte) si fa perdonare per il coinvolgimento delle scene in'aula, e soprattutto per l'intensa interpretazione di Newman, abilmente sfidato da un'altra vecchia gloria quale Mason nei panni del'avvocato difensivo. Si evita il rischio, inizialmente palesato, di finire nello stucchevole, e anzi diventa anche un sobrio e attento ritratto psicologico di un uomo pronto a risorgere dalle proprie ceneri. Fenice. Voto 3.5 / 5 &gt;_&gt;&gt;_&gt;&gt;_&gt;


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sharingan
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Inviato il 25 dicembre 2007 11:20
Il rosso segno della follia di Mario Bava. Un film anomalo nella carriera di questo maestro del genere horror. Le scene più propriamente splatter sono poche mentre si pone l'accento sul tormento interiore del serial killer, uno stilista che uccide solo donne che si stanno per sposare... in particolare lo spettatore entra direttamente nella mente dello psicopatico e vede ciò che il killer vede, e non sempre questo corrisponde alla realtà... le allucinazioni, le visioni e i pensieri stessi del personaggio ci sono mostrati come reali ma spetta a noi capire se lo sono per davvero... la sceneggiatura non è perfetta ma nel complesso è un buon film anche se non eccezionale... VOTO: 3/5

 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 25 dicembre 2007 15:17

L'age d'or, di Luis Buñuel, con Gaston Modot, Lya Lys, Max Ernest. La storia di un uomo e una donna che vengono divisi dal caso e dal destino, attraverso situazioni paradossali. Ad un anno di distanza da Un chien andaleu (1929) Bunuel, con la collaborazione del fido amico Salvador Dalì, crea una nuova opera simbolo del surrealismo. Si posson vedere da subito i punti forti della sua cinematografia: dalla forte carica anticlericale (stupenda la scena dei vescovi scheletrificati) fino all'assalto contro tutti i principi della borghesia. Scene a tratti incomprensibili, ma dalle diverse interpretazioni, fanno da sfondo a una storia che è mero accessorio per la carica visionaria del regista. Un film dai trascorsi burrascosi, vietato e ostracizzato, ma di grande importanza storico/cinefila. Istrionico. Voto 4.5 / 5 &gt;_&gt;<img alt=" /><img alt=" />


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xaytar
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Inviato il 27 dicembre 2007 1:14

ne ho visti tanti di film in questi giorni... cerco di ricordarmeli e di metterli in ordine da quello che mi è piaciuto di meno a quello che mi è piaciuto di piu...

 

L'uomo medio più medio - 4/5 bei colpi di scena, interessanti riflessioni per chi conosce un pò di marketing e comunicazione politica...

 

Le Crociate - 5/5 bellissimo! finalmente un film di impianto storicistico che cerca di placare gli animi invece che fomentarli, e Orlando è più che sopportabile!

 

The prestige - 6/5 semplicemente favoloso, già lo adoro, un capolavoro <img alt=" />

 

I griffin - il film 10/5 cosa si può volere di più dai griffin, se non un film sui griffin? <img alt=" />

 

Ok non me ne ricordo altri, ho dei problemi di fosforo... è grave... mi ricordo solo quelli visti ieri e oggi... sono gravissimo... &gt;_&gt;


^
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Inviato il 27 dicembre 2007 9:55

CRAZY

Film fatto bene e piacevole, tematica non banale e neanche facile (omosessualità di un figlio e problemi di droga di un altro figlio negli anni 70), ma trattata in modo adeguato e senza scendere nei luoghi comuni.

 

3.5/5


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Inviato il 27 dicembre 2007 15:15

giorni fa PURTROPPO:natale in crociera....non penso ci sia bisogno di un commento.

 

l'esercito delle 12 scimmie

spettacolare come sempre!!più lo vedo più mi piace!:)

 

prossimamente mi vedrò....

-qualcuno volò sul nido del cuculo

-I ragazzi della 56ª strada

 

...adoro le vacanze!XD


T
Timett figlio di Timett
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Inviato il 28 dicembre 2007 8:32

The Guardian

 

un film di Andrew Davis, con Kevin Costner, Ashton Kutcher. Questo é un film che ha superato le mie aspettative, (forse perché rasentavano lo zero :)). Sono coinvolgenti le scene dell'addestramento delle guardie costiere, e la concorrenza che c'é tra loro e la marina. Il bisteccone Costner riesce a sfoggiare un po di stile. Fortissimo il giovane Ashton Kutcher (quello del Butterfly Effect).

Il film perde nella seconda parte, quando si passa all'azione, e precipita in un finale decisamente scontato e deludente. Bellissime le (poche) immagini dell'Alaska. :)

Voto 3/5


 

greyjoy.jpg

Team Greyjoy

 

image.png

 

#SaveSerBalzo!

Fondatore del comitato di quelli che venerano Nina Gold :ninja:

Co-ideatore del comitato pro-mozzarelloni headbangers (in cerca di nuovo mozzarellone headbanger) :huh: 

Appartente al comitato di protesta: Merret Frey stava solo bevendo!! >_>

 

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Inviato il 28 dicembre 2007 17:59

in questi giorni stanno ritrasmettendo tutta la saga di fantaghirò, uno per mattina (oggi hanno fatto il 3) e ovviamente non me ne sto perdendo uno..... fortuna che ci sono le vacanze.. ;)

che volete farci, non saranno il top, ma è come ritornare indietro nel tempo :):)<img alt=" />;)


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Blindevil
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Inviato il 29 dicembre 2007 1:24

Exiled, di Johnny To, con Nick Cheung, Roy Cheung, Josie Ho, Suet Lam, Francis Ng, Richie Ren, Anthony Wong Chau-Sang. Quattro killer devono uccidere, per conto di un boss, un loro collega e amico di vecchia data. Decidono però di ribellarsi al suo volere, e cercheranno una via di fuga. Violenza stilisticamente perfetta, esemplare, con un impatto visivo di grande fascino. Certamente esagerata, ma mai rocambolesca, con alcune scene d'azione degne dei migliori prodotti del genere. Johnny To si conferma ancora una volta maestro nel delineare con acuta e lucida riflessione, il decadimento di una società "nera" ormai alla sua fine. E se l'onore e l'amicizia riemergono come valori portanti e fondamentali dell'intera pellicola, non si può fare a meno di notarne tutta la loro tragicità. Una tragedia malinconica, che viene ripercorsa dal continuo susseguirsi di foto di gruppo, e che riesce, pur senza risultare stucchevole, a toccare le corde emotive. Amara apoteosi. Voto 4.5 / 5 :):)<img alt=" />


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*Lyanna Stark*
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Inviato il 29 dicembre 2007 12:15

in questi giorni stanno ritrasmettendo tutta la saga di fantaghirò, uno per mattina (oggi hanno fatto il 3) e ovviamente non me ne sto perdendo uno..... fortuna che ci sono le vacanze.. ;)

che volete farci, non saranno il top, ma è come ritornare indietro nel tempo :)<img alt=" />;);)

 

li sto riguardando anch'io!! :) è troppo carino!

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sharingan
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sharingan
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Bannato
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Inviato il 30 dicembre 2007 16:35
Essi vivono di John Carpenter. E' la storia di un operaio edile che per caso trova degli occhiali da sole che gli rivelano un'atroce verità: il mondo è dominato da una razza aliena, degli scheletri, che hanno assunto sembianze umane e ora comandano gli uomini tramite i mezzi di comunicazione di massa. E' un film politico che vede negli alieni il simbolo del capitalismo tiranno del mondo occidentale e nel protagonista una specie di operaio-sindacalista che cerca di aprire gli occhi ai suoi simili... L'idea è buona ma sviluppata male con pesanti buchi di sceneggiatura e un contorno politico che appesantisce notevolmente la struttura e la trama della vicenda. Spesso eventi importanti vengono risolti in modo troppo semplicistico e non si ha mai la sensazione che il protagonista della vicenda prenda la sua disavventura sul serio. Sarebbe ottimo come manifesto di un partito politico di estrema sinistra. VOTO: 2,5/5
Modificato il 05 July 2024 17:07

 

« I met a traveller from an antique land
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Stand in the desert. Near them on the sand,
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And wrinkled lip and sneer of cold command
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Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
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zack86sq
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Inviato il 31 dicembre 2007 12:23

E' da parecchio che voglio consigliarvi un film, anche se mi aspettavo che qualcun altro ne avrebbe parlato prima di me.

 

August Rush - La musica nel cuore. Di Kirsten Sheridan. Con Robin Williams, Freddie Highmore, Keri Russell, Jonathan Rhys Meyers, Terrence Howard.

 

Quando l'ho visto non mi aspettavo molto. Sinceramente fui costretto da un'amica che credeva che il suo bel Jonathan Rhys Meyers fosse protagonista di una pellicola su un chitarrista. Per fortuna il film in questione è ben altro, tanto che alla fine a lei non è piaciuto molto, visto lo spazio dedicato all'attore.

 

Come nella migliore tradizione dei vecchi film Disney, August Rush è una splendida favola che ben si abbina all'aria natalizia. Il giovane Highmore presta il volto ad un orfano che dopo varie vicessitudini, si ritrova a suonare per le strade di New York e cerca disperatamente i genitori che ha perso alla nascita.

Lo spettatore già dai primi venti minuti sa come la trama andrà a svolgersi, però non vi è delusione in questo, nè rammarico per uno script non proprio impeccabile. La musica originale di Mark Mancina riesce a creare un ponte tra le emozioni degli attori e una continua tensione emotiva che sostiene, dove più se ne sente la mancanza, la trama.

La scelta di trattare sbrigativamente il dramma della vita di strada potrebbe, infatti, far storcere il naso ad alcuni, ma ciò da più spazio alle emozioni dei tre protagonisti, tanto che più volte Kirsten Sheridan riesce a toccare lo spettatore aiutata anche dall'ottima fotografia di John Mathieson.

Gli attori sono bravi, specialmente Freddie Highmore. Tra i comprimari una nota di merito a Robin Williams, che dà spessore ad un personaggio che, grazie alla sua interpretazione grottesca, non sarà facile dimenticare.

 

Una favola antica piena di buoni sentimenti, resa in poesia e musica. 8/10 <img alt=" />

Modificato il 05 July 2024 17:07

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lysmaya
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Inviato il 31 dicembre 2007 16:56

"La Bussola d'Oro", tratto dal romanzo di P. Pullman...

Bello, ben fatto, anche se, almeno alla Dama, ha dato un po' l'idea di una corsa, come se si volesse raccontare tutto, tutto insieme, senza soffermarsi mai su nulla, ma lasciando che le vicende scorressero sullo schermo, quasi inseguendosi...

Strana la scelta di invertire alcuni fatti, per cui, in effetti, le cose paiono prendere una certa inconcludenza...

Nel complesso, bellino, però... 3.5/5


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