La promessa dell'assassino di Cronenberg 4/5.
Nell'attesa del probabile film-culto dell'inverno 2008 (There will be blood di Anderson), mi sono proprio goduta l'ultima creazione di Cronenberg. Se vi era piaciuto il suo precedente A History of Violence, con questo gongolerete sulla poltroncina. Attori strepitosi, uso della fotografia e del colore (il non-colore della Londra invernale spezzato dagli interni in un sontuoso trionfo di rosso e nero, il tutto azzurro dell'ospedale ecc.) che parla da sé, realismo brutale che sfocia in almeno un paio di scene davvero da antologia.
La mafia russa nella sua feroce normalità, tra prostituzione, violenza e incapacità di rinnovamento dietro il paravento del lusso e della rispettabilità.
Note dolenti: il doppiaggio italiano è davvero imbarazzante e, per quel che riguarda la trama, alcune cose fondamentali le intuisci fin da metà film, giocandoti qualsiasi effetto sorpresa.
Detto questo, questo film è straconsigliato a tutti quelli che non hanno animo e stomaco sensibili.
Assolutamente da vedere. " />
Bianco e nero di Cristina Comencini con Fabio Volo, Ambra Angiolini.
Storia di amore e razzismo. Lei(Ambra) lavora come mediatrice culturale per l'Africa e cerca di trasmettere la sua ''vocazione'' anche al marito(Volo) costretto a partecipare a incontri sul tema africano senza un briciolo di interesse. Poi tutto cambia quando incontra Nadine, donna senegalese e se ne innamora.
La storia ha 2 finalità. La prima è la semplice storia d'amore con lo spettatore che vuole sapere come andrà a finire, la seconda che è poi il vero fulcro del racconto è il tema dell'integrazione razziale nell'Italia del XXI secolo. Il film è molto gradevole e si fa apprezzare soprattutto nel voler parificare i due ''gruppi di scontro'': immigrati e italiani. Entrambi sono pervasi da pregiudizi, entrambi prediligono la chiusura verso l'altro piuttosto che l'apertura e vengono trattati dalla regista con una sorta di par-condicio culturale: prima un difetto vostro, poi uno nostro e così via... Da segnalare la buona prova degli attori compresi quelli secondari cosa che nei film italiani accade di rado. VOTO: 3+/5
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Ho appena visto Stardust. Mi è piaciuto davvero tantissimo, un film fantasy molto ben riuscito a mio avviso, e una storia non banale. E poi c'è anche un cast di tutto rispetto: Robert De Niro, Michelle Pfeiffer, Peter o' Toole, giusto per citarne alcuni " />
Voto: 5/5
La settimana scorsa ho visto "Io sono leggenda" e, nonostante mi sia spaventata molto perchè non sapevo che ci fossero i vampiri, devo dire che mi è piaciuto davvero molto. Gli dò un 4,5 e spero, quanto prima, di leggere anche l'omonimo libro.
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American Gangster,finalmente un film che nn fosse tratto da un libro o da un remake,bellissimo benche nn frenetico grandiosi Denzel Washington nei panni del Gangster ma anche Russel crow in quelli dell'poliziotto!
è un film imperdibile per tutti gli amanti del genere o anche solo per vedere la ricostruzione della new york degli anni 70!
4.5/5
American Gangster, di Ridley Scott, con Russell Crowe, Denzel Washington, Chiwetel Ejiofor, Cuba Gooding Jr., Josh Brolin, Ted Levine, Armand Assante, John Ortiz, John Hawkes, Ruby Dee. Frank Lucas è stato uno dei più grandi boss della droga, il primo di colore. Questa è la storia sua e del poliziotto Richie Roberts cui venne affidato il suo caso. E' un film di personalità: una figura potente, sicura e con un codice d'onore come quella di Lucas, l'altra onesta, sull'orlo del tracollo ma sempre carica di orgoglio nel caso di Roberts. Personaggi che senza due grandi attori non avrebbero avuto lo stesso impatto, Washington e Crowe si sfidano in una gara memorabile di bravura, laddove ogni singolo, impercettibile gesto diventa pura estasi attoriale. La regia di Scott è carica di stile, memorabile, e le quasi due ore e mezza passano veloci, riuscendo a mantenere un ritmo sempre costante, che tra intrighi e sparatorie dipana una grande epopea. Forse un pò forzato, e scontato, in certi rapporti emotivi tra i personaggi, ma American Gangster rimane un gran film. E dall'America, oggigiorno, è sempre più raro trovare oro in mezzo alla me**a dilagante. Intenso. Voto 4.5 / 5 " />" />" />
AMISTAD di Steven Spielberg
Siamo nel 1839:53 schiavi neri di un vascello spagnolo, l' “Amistad”, in viaggio verso Cuba, riescono a liberarsi e,impossessatisi della nave,vorrebbero tornare verso l'Africa, ma sono bloccati da una nave americana e mandati sotto processo per pirateria e l'assassinio dell'equipaggio.Qui pare che il destino degli schiavi sia gia segnato:saranno restituiti alla Spagna per essere giustiziati..........
Opera carica di vibrante umanità,AMISTAD non è un film sulla schiavitù,nè sulla liberta:è un film che attraverso la ricostruzione di una storia di schiavitù e libertà,vuole giungere a definire la creatura-uomo,i suoi bisogni piu elementari e le sue aspirazioni piu alte;nel far questo Spielberg usa sia il pugno di ferro (nelle scene iniziali e nel flashback di Cinque),sia il guanto di velluto (nel confronto culturale tra gli schiavi e gli americani abolizionisti)e offre,nel complesso,una prova di ottima regia .Grandissime anche le prove offerte dagli attori:Morgan Freeman,Matthew McConaughey (davvero ottima la sua prova),Anthony Hopkins (poco presente,ma grandissimo),Djimon Hounsou(Cinque).
Un film che coinvolge sia a livello emotivo che intellettivo:ci si commuove,poi ci si ferma a riflettere,poi ci si commuove di nuovo.Capolavoro!
VOTO:5/5
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Rivisto La città proibita, già ampiamente recensito qui alla sua uscita al cinema...
http://www.everyeye.it/cinema/articolo.asp?id=5870
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Mi é sparito un post... ">
Vabbé riscriviamo:
Una notte al museo
Di Shawn Levy, con Ben Stiller, Robin Williams, Carla Gugino.
Commediola poco impegnativa, l'ideale dopo una giornataccia al lavoro. Ben Stiller é alle prese con un museo archeologico/naturale, nel quale di notte si risvegliano tutte le attrazioni, tra le altre un manichino di Attila e uno scheletro di T-Rex.
Chi conosce Ben Stiller comunque sa di che tipo di film aspettarsi. Interessante vedere Carla Gugino (che recitó nuda in Sin City) nel ruolo di una storica secchiona.
Voto 3/5
A hero never dies, di Jhonnie To, con Leon Lai, Ching Wan Lau, Fiona Leung, YoYo Mung, Henry Fong, Shi-Kwan Yen. Martin e Jack, membri di gang rivali, sono legati da una vecchia e solida amicizia. Durante uno scontro a fuoco tra le due opposte fazioni, vengono entrambi feriti. Uno perde entrambe le gambe, l'altro sopravvive a un tentativo di omicidio nel quale però la sua ragazza rimane orribilmente sfigurata. Quando si reincontreranno, cercheranno insieme la vendetta contro i loro ex-capi. Esaltante e commuovente, il film di To è un vero e proprio must tra i polizieschi di Hong Kong, e non a caso il regista può considerarsi il degno erede di John Woo. In questo A hero never dies, targato 1998, infila poi una componente drammatica intensa, con dei caratteri psicologici molto ricercati. Dal povero Martin, storpio, a Jack che deve occuparsi della fidanzata con turbe interiori per colpa dei danni subiti dal suo corpo per colpa del fuoco, le tematiche emotive riescono a toccare nel profondo, aiutate anche da una colonna sonora molto coinvolgente e malinconica. E le sparatorie, realizzate con uno stile stupefacente, inquadrature imprevedibili e di grande fantasia visiva, oltre che una fotografia pressochè perfetta. Gli attori, calati appieno nella loro parte, sono l'ennesimo pregio di un capolavoro del genere. Da vedere. Voto 4.5 / 5 " />" />
Film fantastico, shakespiriano come pochi altri nel suo intreccio di tempi dilatati ed emozioni distruttive e grandioso dal punto di vista visivo. Sinceramente il mio preferito della trilogia cappa e spada di zhang yimou.Rivisto La città proibita, già ampiamente recensito qui alla sua uscita al cinema...
E gli attori sono strepitosi.
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Elizabeth - The Golden Age, di Shekhar Kapur, con Cate Blanchett, Geoffrey Rush, Clive Owen, Rhys Ifans, Jordi Mollà, Abbie Cornish, Samantha Morton. La regina Elisabetta deve fare i conti prima con Maria Stuart, intenzionata a tradirla per appoggiare la nuova religione cattolica, e in seguito con la Spagna e la sua invincibile Armada. In tutto questo un'amicizia intima ma platonica con un "pirata" inglese. Il secondo capitolo delle avventure elisabettiane firmate Kapur fa sfoggio di scenografie e costumi stupendi, di musiche maestose e di un'attrice magnifica quale Cate Blanchett (candidata ai prossimi Oscar per questa interpretazione). Ma a volte il tutto sembra così platinato che non sempre ci si riesce a calare anima e corpo nella storia, lasciando qualche momento di, soave, noia. La seconda metà invece, incalzante e spettacolare, risolleva in pieno la pellicola, con scene navali imponenti e una Blanchett sempre più strepitosa. Owen non si fa disprezzare, mentre nota di merito per un'ottima Samantha Norton nei panni di Mary Stuart. Un film non del tutto riuscito, ma con dei grandi momenti che ne fanno consigliare la visione. Regale. Voto 3.5 / 5 " />" />
Fuoco Fatuo, di Louis Malle, con Jeanne Moreau, Maurice Ronet, Yvonne Clech, Lena Skerna. Le ultime ore di vita di un uomo che, dopo essersi disintossicato dall'alcool in una clinica, non trova più una ragione per vivere nel mondo di fuori, e decide così di suicidarsi. Tutto questo però non prima di rivedere i vecchi amici per sperare di trovare una ragione per vivere ancora. Drammatico, verboso, analizza la psiche umana nel profondo, e cattura inquietudini e paure di un qualsiasi uomo in crisi, talmente reale a tratti da superare la realtà stessa. La folle corsa del protagonista alla ricerca di uno scopo, appare come una lenta e inesorabile morte dell'anima, e lo spettatore finisce per soffrire con lui. Uno strepitoso Maurice Ronet nei panni dell'uomo sull'orlo della tragedia, che riesce a delineare con ogni singolo gesto o sguardo tutta l'inquietudine del personaggio. Cameo per Jeanne Moreau. Un'opera particolare, affascinante nella sua struggente decadenza, sicuramente insolita ma dannatamente riuscita. Esistenziale. Voto 4.5 / 5 " />" />
American Gangster di Ridley Scott con Denzel Washington, Russell Crowe
Davvero un bel film che permette a due grandi attori come Crowe e Washington di potersi esprimere al meglio. La trama in sè è ordinaria e non racconta un granchè ma l'apporto dei due attori la rende godibile. Regia onesta ma non eccelsa. 2 pecche: 1. Lo scarso approfondimento psicologico dei personaggi il cui carattere appare già ben formato dall'inizio 2. Qualche eccesso gore in alcune scene. Comunque un film importante anche per il genere gangster che nel nostro secolo non ha prodotto grandissimi capolavori(forse solo The Departed). VOTO: 4-/5
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »