sono vere tanto quanto sono false
Anche fosse cosí, nella possibilità che sia vero ha senso rischiare sulla pelle di terzi?
Eppure facciamo esperimenti su cavie inconsapevoli. E non mi riferisco solo agli animali.
sono vere tanto quanto sono false
Anche fosse cosí, nella possibilità che sia vero ha senso rischiare sulla pelle di terzi?
Come ho detto secondo me sarebbe stato meglio discuterne ancora un po', invece di buttarsi in questa maniera. Ma tant'è e non vedo prove che mi inducano a pensare che il bambino soffrirà per certo.
Ciauz
Sicuramente NO all'adozione.
Non sono favorevole alla crescita dei bambini in coppie anomale (che poi possono essere tranquillamente migliori di molte famiglie "normali", sia chiaro).
Sul matrimonio, è più difficile. Così d'istinto direi no, però non è una decisione di cui mi sento sicuro.
Ciao a tutti
Dal momento che il 3d sta riprendendo quota volevo sottoporre alcune riflessioni in particolare a coloro che sono favorevoli al matrimonio tra gay. Anche se non penso ci sia bisogno (io stesso, alcini post fa ho votato sì) vorrei sottolineare il fatto che le cose che scriverò non hanno _alcun_ intento polemico; sono solo riflessioni personali che desidero condividere visto il grado di maturità presente in questo forum
Va bene, i gay hanno conquistato un altro _diritto_, cioè quello di contrarre matrimonio _acattolico_. Così si definisce ma in _sostanza_ è un matrimonio religioso (di chiara matrice cristiano-cattolica), in quanto l'unica differenza è puramente formale e consiste nella figura del celebrante.
Ora, io - ripeto - sono favorevole ma non capisco alcune cose. I gay si battono in nome della laicità dello Stato per ottenere il riconoscimento di un istituto fortemente influenzato dalla morale cattolica
Voglio dire un ateo, il quale dovrebbe (corregettemi se sbaglio) negare sia l'esistenza di un Dio sia quella conseguente della Chiesa (e, quindi, delle sue regole e della sua morale) perchè si _accontenta_ di avere un matrimonio uguale a quello che ha un _fervente_ religioso
Per esempio, è giusto (mi sto sforzando di ragionare nell'ottica atea per cui potrei anche sbagliare, non si arrabbino gli atei ) imporre la monogamia, l'obbligo di fedeltà, gli impedimenti esistenti tra parenti e affini, ad un ateo
E' giusto cioè imporre limiti di natura religiosa ad un ateo . Perchè, ad esempio, ad un ateo gay (ma il discorso potrebbe essere paradossalmente esteso anche agli etero) dovrebbe essere impedito di sposare un cugino/a
Non so se sono riuscito a farmi capire.
Un'altra cosa che non so: come vengono considerati i transessuali
Mi piacerebbe conoscere i vostri pareri anche sulla seconda domanda del sondaggio (a cui ho risposto no per le ragioni già esposte)...perchè limitarsi all'adozione perchè non anche, in alternativa o cumulativamente, la fecondazione artificiale nelle sue diverse forme
Infine, una sola ed ultima considerazione sul divorzio breve: nell'ottica laica e quindi in un matrimonio gay ha senso una tale previsione; ma _se e solo se_ non siano coinvolti dei figli.
p.s.: ragazzi, qui ci sono 38 gradi e non ho il climatizzatore in casa per cui potrebbero essere benissimo i vaneggiamenti di un folle...anche se qualcuno una volta disse che le parole dei folli sono le idee del domani
Si vede che fa caldo
Si potrebbe dire che il concetto di matrimonio di stampo cattolico è quello che ha preso piede in Europa, fino a determinare il concetto di famiglia, e quindi a non permettere lo sviluppo di concezioni differenti anche in ambito non-religioso.
Potrei però anche sbagliarmi, dal momento che non so nulla di quelli che erano i vincoli familiari nell'antica Roma, o nella Grecia classica, o nelle tribù celtiche... Quindi forse l'impronta non è solo cristiana ma anche precedente...
Si potrebbe dire che il concetto di matrimonio di stampo cattolico è quello che ha preso piede in Europa, fino a determinare il concetto di famiglia, e quindi a non permettere lo sviluppo di concezioni differenti anche in ambito non-religioso.
Potrei però anche sbagliarmi, dal momento che non so nulla di quelli che erano i vincoli familiari nell'antica Roma, o nella Grecia classica, o nelle tribù celtiche... Quindi forse l'impronta non è solo cristiana ma anche precedente...
puoi fare di meglio, mio lord
ad ogni modo, che io sappia già il matrimonio monogamo, che vieta l'incesto, ecc. era già presente nella civiltà ebraica...
A parte questo credo si possa ragionare lo stesso su i miei interrogativi
lord lupo:
son d'accordo sulla prima cosa, penso che la cosa migliore sia chiedere una sorta di unione civile...poi però ci sono i gay cristiani che sicuramente vivono male la loro situazione...
e poi la "massa" dei gay, quelli che come tutte le persone normali conoscono nemmeno troppo le differenze tra matrimonio religioso e quello civile, alla fin fine son cose entrate nella nostra tradizione, questo probabilmente spiega il perchè della richiesta di un matrimonio di stampo religioso altrimenti potrebbe pur essere un'incoerenza di fondo, oppure non vogliono la laicità dello stato ma una riforma del sistema religioso che accetti anche loro ci vorrebbe qualche "intellettuale" gay per poter approfondire :P
lord lupo:son d'accordo sulla prima cosa, penso che la cosa migliore sia chiedere una sorta di unione civile...poi però ci sono i gay cristiani che sicuramente vivono male la loro situazione...
e poi la "massa" dei gay, quelli che come tutte le persone normali conoscono nemmeno troppo le differenze tra matrimonio religioso e quello civile, alla fin fine son cose entrate nella nostra tradizione, questo probabilmente spiega il perchè della richiesta di un matrimonio di stampo religioso altrimenti potrebbe pur essere un'incoerenza di fondo, oppure non vogliono la laicità dello stato ma una riforma del sistema religioso che accetti anche loro ci vorrebbe qualche "intellettuale" gay per poter approfondire :P
hai ragione xay, ci vorrebbe un gay intellettuale...
però qui più di una persona invoca la laicità dello stato e compagnia cantando ed a me piacerebbe capire se esiste (come dovrebbe) una morale 'laica' a cui fare riferimento e quali sono le caratteristiche. Questo non per polemizzare ma per capire qual'è il modello alternativo alla morale 'cattolica' necessario per compiere quelle scelte consapevoli che tanto decantiamo
Non mia ha risposto sulla questione dei figli, se non sbaglio tu eri tra i si
Lupo, il mio matrimonio civile non ha nulla a che fare con quello religioso.
Il matrimonio religioso coinvolge la coppia una parte della comunita' nel suo essere religiosa ed un essere divino.
Il matrimonio civile coinvolge la coppia e la comunita' civile con le regole civili.
Poi nessuno impone niente a nessuno. Il fatto che due gay possano unirsi in matrimonio civile non significa che siano obbligati a farlo.
Se lo fanno operano una scelta che prima non potevano operare.
E' lo stesso per me.
Nessuno mi ha obbligato a sposarmi ma ho potuto operare una scelta.
Ed io non sono affatto influenzato dalla morale cattolica.
Quindi su questo aspetto non vedo proprio il punto.
Poi un riferimento scientifico per tutti: "fruitless Splicing Specifies Male Courtship Behavior in Drosophila", Cell Vol 121, 785-794, June 3, 2005.
In questo articolo si studia il gene fruitless (fru) in D. melanogaster.
Questo gene puo' essere trascritto in piu' forme ma una e' specifica dei maschi ed una delle femmine.
Se artificialmente si fa esprimere la forma femminile di fru nei maschi questi assumono comportamenti sessuali femminili e perdono interesse per le femmine cioe' sono sensibili agli altri maschi.
Viceversa se si esprime il fru maschile nelle femmine queste assumono comportamenti maschili e tentano la copula con altre femmine.
Non sono parole mie gettate al vento...tutto comprovato nel riferimento che ho dato.
Ciao a voi le conclusioni
però qui più di una persona invoca la laicità dello stato e compagnia cantando ed a me piacerebbe capire se esiste (come dovrebbe) una morale 'laica' a cui fare riferimento e quali sono le caratteristiche. Questo non per polemizzare ma per capire qual'è il modello alternativo alla morale 'cattolica' necessario per compiere quelle scelte consapevoli che tanto decantiamo
Allora, mi pare un po' incasinata la cosa. Lo STATO è laico, nel senso di non schierato in maniera ideologica, la GENTE, le PERSONE, sono quello che vogliono. Ognuno con il suo credo, le proprie convinzioni, la propria visione della vita. Che il loro modello sia "perfettamente cattolico", "parzialmente cattolico", di "matrice cattolica" poco importa ai fini delle scelte di ognuno. Ognuno fa i conti con se stesso e con le proprie idee e sceglie. Non esiste una morale "laica" (è proprio questo il punto, non esiste un'istituzione che decide quali leggi morali siano giuste o sbagliate).
Ognuno di noi può ritenere comunque importante la promessa legata al matrimonio, anche aldilà del fatto che sia pronunciata davanti a "Dio onnipotente". Questa è la differenza tra i due matrimoni, quello "acattolico", d'altronde, c'era anche in un tempo più antico di quello di Cristo quindi:
Così si definisce ma in _sostanza_ è un matrimonio religioso
questo è vero per te, perchè non vedi come potrebbe (avrebbe potuto ) essere altrimenti in una tua eventuale (già compiuta ) scelta.
Ciauz
Probabilmente ni sono spiegato male...
tu dici che il tuo matrimonio non ha niente a che vedere con la religione ma il rito da te usato è lo stesso che usavano gli ebrei cristiano 3000 anni fa!
Perchè una coppia di atei deve essere vincolata all'obbligo di fedeltà oppure al divieto di incesto che sono principi mutuati dalla religione.
Perchè non dovrei - se ateo e gay, nel nostro caso - sposare mio cugino
Qui è il punto.
E finora sull'adozione nessuno mi ha risposto
però qui più di una persona invoca la laicità dello stato e compagnia cantando ed a me piacerebbe capire se esiste (come dovrebbe) una morale 'laica' a cui fare riferimento e quali sono le caratteristiche. Questo non per polemizzare ma per capire qual'è il modello alternativo alla morale 'cattolica' necessario per compiere quelle scelte consapevoli che tanto decantiamo
Allora, mi pare un po' incasinata la cosa. Lo STATO è laico, nel senso di non schierato in maniera ideologica, la GENTE, le PERSONE, sono quello che vogliono. Ognuno con il suo credo, le proprie convinzioni, la propria visione della vita. Che il loro modello sia "perfettamente cattolico", "parzialmente cattolico", di "matrice cattolica" poco importa ai fini delle scelte di ognuno. Ognuno fa i conti con se stesso e con le proprie idee e sceglie. Non esiste una morale "laica" (è proprio questo il punto, non esiste un'istituzione che decide quali leggi morali siano giuste o sbagliate).
Ognuno di noi può ritenere comunque importante la promessa legata al matrimonio, anche aldilà del fatto che sia pronunciata davanti a "Dio onnipotente". Questa è la differenza tra i due matrimoni, quello "acattolico", d'altronde, c'era anche in un tempo più antico di quello di Cristo quindi:
Così si definisce ma in _sostanza_ è un matrimonio religioso
questo è vero per te, perchè non vedi come potrebbe (avrebbe potuto ) essere altrimenti in una tua eventuale (già compiuta ) scelta.
Ciauz
Imho non è così perchè in tal caso lo stato dovrebbe permettere a _tutti_ di fare _tutto_. Non ci sarebbe alcun limite _morale_, appunto. In questo modo io potrei sposare anche mia figlia o - se gay - mio figlio.
Sul matrimonio: il rito che abbiamo è di _chiara_ matrice cristiana per alcune caratteristiche che contempla, a prescindere da ciò che penso io.
http://www.repubblica.it/2003/j/sezioni/sp...icro/micro.html
Questo e' un articolo che potrebbe interessare circa la morale laica...
http://www.uaar.it/chi/07.html
Questo e' un sito dove potete trovare informazioni e link
http://www.arteraku.it/pagine/buddismo_etica.htm
Qui trovate una definizione buddista....heheheh
ti prometto che lo leggerò attentamente ma mi piacerebbe conoscere anche la _tua_ opinione
Imho non è così perchè in tal caso lo stato dovrebbe permettere a _tutti_ di fare _tutto_. Non ci sarebbe alcun limite _morale_, appunto. In questo modo io potrei sposare anche mia figlia o - se gay - mio figlio.Sul matrimonio: il rito che abbiamo è di _chiara_ matrice cristiana per alcune caratteristiche che contempla, a prescindere da ciò che penso io.
Le leggi dello stato che riguardano la morale pubblica sono, in democrazia, espressione della maggioranza. Se la maggioranza vorrà in un futuro, per i motivi più disparati, permettere il matrimonio tra consanguinei così sarà (cosa di cui dubito fortemente, sia per problemi psicologici sia per altri di natura biologica). Il fatto che ora non siano contemplate come possibilità è solo espressione di quello che è il tenore morale della maggioranza degli italiani (anche il mio, ad esempio).
Matrimonio: su questo ti sbagli, imho. Il RITO non ha origine cristiana. Il rito matrimoniale nasce da solo in un gran numero di culture diverse dalla nostra ed ha caratteristiche diverse da un posto all'altro. Il fatto che il nostro rito civile abbia delle cose in comune con quello cattolico dipende dal fatto che anche chi non è cattolico (come me), in Italia, risente fortemente dello stampo cattolico della nostra cultura. Il che si riflette in quel tipo di matrimonio civile. Che però, non è per questo meno CIVILE e più CATTOLICO (anche perchè non è soggetto a uno dei vincoli cardine: il giuramento davanti a Dio).
Ciauz