Faure, P., La vita quotidiana delle armate di Alessandro Magno, Rizzoli, Milano 1993.
Fox, R.L., Alessandro Magno, Einaudi, Torino 1981.
Frugoni Settis, C., La fortuna di Alessandro Magno dall'antichità al Medioevo, La Nuova Italia, Firenze 1978.
Levi, M.A., Alessandro Magno, Rusconi, Milano 1977.
Radet, G., Alessandro Magno, Mondadori, Milano 1985.
Sisti, F., Alessandro Magno, Giunti, Firenze 1988.
Sordi, M. (a cura di), Alessandro Magno tra storia e mito, Jaca Book, Milano 1984
Mossé, Alessandro Magno. La realtà e il mito, Laterza, Roma-Bari 2003
Poi ci sono diversi autori che ai loro tempi hanno documentato le imprese di Alessandro Magno: Callistene, Onesicrito, Clitarco, Tolemeo, Nearco, Aristobulo. Trovi le loro opere in qualunque libreria fornita.
Per le facce degli attori, è quello il punto: perchè il regista ha scelto autori americani e cmq volti moderni anzichè cercare l'attore più adatto? La risposta mi sa che è perchè erano belli e famosi, quindi con il loro nome richiamavano gente e facevano cassa, ecco il motivo...
A parte la Jolie io avrei scelto in europa !! Ce ne sono molti molto bravi anche quì da noi !! Dopotutto la Passione di Cristo aveva un cast quasi completamente italiano ed europeo ed è uscito una favola !!!
Grazie Iskall
Alessandro, insieme a Napoleone e Cesare, è stato il più grande personaggio che la storia ricordi: si è spinto in luoghi che prima di lui nessuno aveva osato nemmeno sognare. La sua non era megalomania, non era un pazzo, sapeva che le sue azioni gli avrebbero dato ciò che ciascuno desidera, la gloria immortale. E l'ha ottenuta.Io non ho mai detto che Alessandro, Cesare o Napoleone fossero pazzi !! Ho usato il termine malati per indicare la loro ossessione e le loro smanie di grandezza. Sono indubbiamente grandi uomini, che hanno reso grande la storia, ma una volta diventati "immortali", sono rimasti abbagliati dalla loro stessa magnificenza e sono rimasti vittime delle loro stesse smanie e della loro megalomania !!! Non volevo mettere indubbio la loro grandezza !!! Ciao
Piccolo OT
A dire il vero non vedo quando la megalomania abbia colto Cesare....proprio lui che rifiutò più volte la nomina di dittatore(anche se è pressocchè ovvio che lo abbia fatto per venire apprezzato dall'opinione pubblica,ancora impreparata alle conseguenze della proclamazione della dittatura....)
Fine piccolo OT
Visto un'oretta fa... che dire... sette meno gli darei.
Non riesco a fare una recensione profonda del film sinceramente. Il film secondo me è partito bene, cresce poi costantemente (con un eccellente Colin Farrell che mi ha davvero sorpreso) fino al momento in cui la campagna va verso l'india, forse il momento in cui comincia la parabola discendente è dopo il matrimonio di Alessandro.
Questo da un punto di vista prettamente cinematografico.
Quoto in pieno Iskall per quanto riguarda gli attori, non c'era un generale di Alessandro che non fosse almeno almeno da copertina di Playgirl. Clito emblematico, anche se buon attore e non poi così assurdo come aspetto.
Le motivazioni di tutto questo le vedo anche io nella necessità di sbancare il botteghino, così come interpreto in questo modo le battaglie che vengono presentate (assolutamente troppo confusionarie, capisco che sia effettivamente così durante una guerra ma chi guarda deve essere aiutato credo , sacrificando quello che avrebbe voluto essere il vero obiettivo del film: la personalità di Alessandro.
E secondo me in questo senso sono stati tralasciati e trascurati alcuni passaggi importanti che riguardano la sua educazione (Aristotele compare una sola volta, per 3 minuti in tutto il film. Direi un po' pochino ) e il rapporto con la madre, soprattutto nell'età più giovane di Alessandro.
L'educazione in particolare credo avrebbe dovuto avere una parte più rilevante se, come sono convinto, la grandezza di Alessandro è insita anche nella sua capacità di allontanarsi dal pregiudizio che voleva nella Grecia una cultura irraggiungibile e inavvicinabile da tutte le altre. La sua capacità di integrarsi, accettare ed apprezzare le società che finivano sotto il suo dominio è qualcosa di così incredibilmente moderno da essere ciò che davvero distingue Alessandro Magno da ogni suo contemporaneo.
La sua visione era unica e non condivisa da nessuno (come dice anche l'Hopkins/Tolomeo in chiusura di pellicola) proprio perchè era così imperscrutabilmente moderna.
Per tutto questo il 7meno, il film è riuscito solo per metà, imho.
Non vedo grandi colpe storiche perchè non credo che si possa davvero rappresentare fedelmente la storia e contemporaneamente vendere questo ad un pubblico che possa capire il non-adattamento. Ma dopotutto arte eccelsa ma che nessuno capisce è ancora arte?
Questo in generale, di certo questo Alexander non sfiora neanche tale livello.
Vorrei poi precisare una cosa sulla megalomania: per essere dei giganti fra gli uomini bisogna credere di poter sfiorare vette non comuni, altrimenti non si compirà mai nessun gesto eccezionale o ritenuto impossibile. Questo non era un difetto di Alessandro e Napoleone, ma il loro più grande PREGIO. I cambiamenti che hanno portato nel mondo sono dovuti soprattutto alla loro immensa fiducia nei propri mezzi e nella convinzione profonda di avere qualcosa da donare alla storia.
Ciauz
Ok, il film non era certo il massimo.
Ho fatto anch'io il classico e vedere un papiro vergato con scrittura inglese in finto stile ellenico mi ha fatto cadere le braccia, tra le altre cose.
...però c'è da dire che tra Efestione e lo schiavo danzatore il film non è stato così pesante da seguire, americanata o no... ^_^
insomma... è vero tutto quel che dice Iskall, gli attori non erano affatto adatti a quel ruolo e durante l'addestramento del piccolo Alessandro sembrava di vedere un kindergarden tedesco.. tutti biondi e crucchi...
Ma c'erano davvero dei pezzi di manzi da antologia.
(ah, la cultura... sottomessa così dagli ormoni... )
Vorrei poi precisare una cosa sulla megalomania: per essere dei giganti fra gli uomini bisogna credere di poter sfiorare vette non comuni, altrimenti non si compirà mai nessun gesto eccezionale o ritenuto impossibile. Questo non era un difetto di Alessandro e Napoleone, ma il loro più grande PREGIO. I cambiamenti che hanno portato nel mondo sono dovuti soprattutto alla loro immensa fiducia nei propri mezzi e nella convinzione profonda di avere qualcosa da donare alla storia.
Perfettamente d'accordo con Damien: è stata la loro "megalomania", come vi piace definirla, a dar loro la forza di compiere ogni azione che poteva essere considerata folle; se non si è pronti a rischiare tutto ogni volta e a vedere in ogni ostacolo una sfida, non un pericolo, non si potrà mai conquistare il mondo.
Vorrei poi precisare una cosa sulla megalomania: per essere dei giganti fra gli uomini bisogna credere di poter sfiorare vette non comuni, altrimenti non si compirà mai nessun gesto eccezionale o ritenuto impossibile. Questo non era un difetto di Alessandro e Napoleone, ma il loro più grande PREGIO. I cambiamenti che hanno portato nel mondo sono dovuti soprattutto alla loro immensa fiducia nei propri mezzi e nella convinzione profonda di avere qualcosa da donare alla storia.
Ciauz
Io non nego la loro grandezza, e sono daccordo con ch dice che la megalomania sia un pregio, sta di fatto che una volta diventati "Immortali" fra gli uomini, i grandi personaggi come Alessandro e Napoleone ( tanto per fare alcuni esempi ) sono stati accecati dalla loro stessa magnificenza e dai loro sogni di gloria. Basti guardare come andò a finire la campagna in india di Alessandro. Solo un parziale successo !!! Rimangono comunque degli uomini straordinari !!!
E col senno di poi Dio creò il mondo perfetto
E poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata
Ciauz
Appena visto, un film maestoso. Non un capolavoro, ma un ottimo film, che nonostante qualche parte un pò lenta non finisce mai per annoiare. Avrei preferito qualche battaglia in più, ma alla fine per me tutte le critiche d'oltreoceano sono abbastanza immotivate. Bravo Colin Farrell, attore che avevo già dimostrato le sue doti in Tigerland, superbo Kilmer, mentre un pò troppo "esagitata" la Jolie, che comunque con le sue grazie recupera sempre punti.
L'ho visto questa sera e devo dire che Jaqen H'ghar ne ha ha fatto una recensione pefetta.
Film lento e prolisso (soprattutto nei dialoghi) incredibilmente trascura l'episodio dall'oracolo di Siwa da cui Alessandro avrebbe ricevuto la conferma dell'idea di essere figlio di Zeus instillatagli da Olimpiade ...
Insomma secondo me merita un giudizio di sufficienza scarsa
Alexander orribile...............................
baci Ginevra
Sono pienamente d'accordo con Italo...... la morale sessuale dell'epoca classica non era rigida come la nostra: avere rapporti omosessuali, specie nelle classi aristocratiche, era nella norma
Sono d'accordo... come ha detto una volta la prof. di filosofia...
<< Il concetto di normalità, o per meglio dire, CONSUETUDINE, cambia con l'evolversi della società. Infatti, tutto ciò ke esiste è di per sé normale, ma è la sua diffusione che lo rende consueto e di conseguenza ben accetto dalla società... >>
a me è piaciuto molto
A volte il ritmo narrativo era un po' lento, e va bhè sono state tralasciate alcune cose su Alexander ma nel complesso il film mi è proprio piaciuto e credo che lo dovrò andare a vedere.
Forse sono un po' di parte ^^' il mio giudizio è molto soggettivo (ma se è un giudizio deve esserlo) visto che Efestione ed Alessandro sono una coppia che mi è sempre piaciuta
io l'ho visto ieri sera..e devo dire che nel complesso mi è piaciuto....
anche se presenta certe lacune....
cmq da quello che avevo sentito dire in giro mi aspettavo ben di peggio