magari c'è già, ma guardarmi 24 pagine di topic è troppo.....
vorrei porre una domanda: sto leggendo ora la prima parte del terzo libro (Memorie di ghiaccio), tra l'altro pure questo bellissimo. il "problema" che ho riguarda i vari nomi... ce ne sono tantissimi che non so come pronunciare (es: 5b322d11be29b5d0386bb5714e592340'5b322d11be29b5d0386bb5714e592340
Tattersail
)...
voi come li leggete??
ciao
Ce ne son talmente tanti che è difficile rispondere. In generale all'inglese, come quello che hai messo sotto spoiler. Però ce ne sono veramente tanti che pronuncio come si leggono...
C'è poi un problema grande come una casa con Coty perchè mi rifiuto di leggerlo alla francese per ovvie e drammatiche associazioni mentali.
Vorremo mica fare il topic della lettura dei nomi?
Per Erikson, i nomi Malazan sono esplicitamente inglesi, soprannomi più che nomi, ed è quasi un peccato che non siano stati tradotti in italiano, ma forse sarebbe stato pacchiano (Fiddler = Violinista?, Hedge = Siepe?). Per nomi di altri popoli evito accuratamente di leggerli all'inglese. Gradirei cmq aver avuto indicazioni linguistiche, come con Tolkien.
Nei casi in questione: /co.'till.i.on/ ben scandito e /tätt.´r.séil/ all'inglese.
fiddler nemmeno sapevo volesse dire violinista
poi ce ne sono alcuni che leggo come scritti (boruk, anomander rake, kallor....)
Eh, nemmeno io ci avevo fatto caso a prima lettura, ma Fiddler si porta sempre un violino (fiddle... per esempio, hai presente Demons&Wizards, A fiddler on the green?) agganciato alla schiena, e in Memorie di ghiaccio si racconta qualcosa della sua storia.
Notare il mio avatar... ">Eh, nemmeno io ci avevo fatto caso a prima lettura, ma Fiddler si porta sempre un violino (fiddle... per esempio, hai presente Demons&Wizards, A fiddler on the green?) agganciato alla schiena, e in Memorie di ghiaccio si racconta qualcosa della sua storia.
Io piu che con le pronuncie inglesi, faccio difficoltá con i nomi apostrofati. Non ho mai capito perché nel fantasy si usino cosí tanto. Forse perché danno un tocco esotico a nomi e luoghi? Boh.
È un peccato perché interrompendo le parole con apostrofi, si va a contorcere la fonetica naturale usata dalle lingue indoeuropee. Addirittura, per rendere piu marcante la divisione, spesso, sia prima che dopo l'apostrofo troviamo una consonante, tipo, che so, Dol'khmer (la cittá di Pdor ">). ">
Per questo motivo ben vengano i nomi di stampo inglese (o anche francese), che sono, di norma, facilmente pronunciabili.
Per questo motivo, tanto di cappello a Martin, che non ci complica la vita con accenti e apostrofi, e anzi, usa dei nomi di persona, molto vicini a nomi gia conosciuti (Eddard -> Eduard, Jon -> John, Catelyn -> Catrin ecc.). In questo modo semplifica la lettura, e soprattutto rende i suoi personaggi piu realistici.
Ma qui sto andando OT. ">
Fonetica naturale delle lingue indoeuropee? " />
L'unica cosa che mi aveva dato veramente fastidio è Darujhistan. Usa il suffisso sanscrito -stan che indica la terra di un popolo per dare il nome a una città, e ci ficca una sillaba come "jhi" che in quel sistema fonetico non esiste.
Io preferisco le scelte di Erikson, i nomi inglesi (i soprannomi sono una cosa diversa) sono troppo legati al mondo reale, e rendono meno credibile il fatto che la vicenda si svolga in un altro mondo.
Le pronunce. Scusa la pignoleria ma stanno girando cose come "proseguio" al posto di "prosieguo" nel forum e finirà per venirmi l'orticaria. " />le pronuncie inglesi
Mi dispiace, ma essendo per me l'italiano una seconda lingua (io essere tetesko), ogni tanto mi capitano questi erroracci. ">Le pronunce. Scusa la pignoleria ma stanno girando cose come "proseguio" al posto di "prosieguo" nel forum e finirà per venirmi l'orticaria.le pronuncie inglesi
Peró, sí, é vero, sei una pignola! ">
E qui che c'é di sbagliato??? Intendevo dire che nomi di luoghi o di personaggi con un apostrofo divisorio (spesso accentuato dall'uso eccessivo di consonanti a fine/inizio parola), suonano in modo snaturato per chi parla una lingua di origine latina o germanica.Fonetica naturale delle lingue indoeuropee?
Mi dispiace, ma essendo per me l'italiano una seconda lingua (io essere tetesko), ogni tanto mi capitano questi erroracci.
Peró, sí, é vero, sei una pignola!
Guarda, un bel po' di gente dovrebbe diventare madrelingua teteska se questo vuol dire parlare così bene l'italiano.
E sì che son pignola, in queste faccende reagisco come con le zanzare. " />
Stavo solo pensando che anche il sanscrito è indoeuropeo e quanto a fonetica ha le consonanti cacuminali che a noi farebbero piangere più degli apostrofi divisori, eppure è una lingua più imparentata con quelle europee rispetto alle lingue di Erikson. " />Fonetica naturale delle lingue indoeuropee?
E qui che c'é di sbagliato??? Intendevo dire che nomi di luoghi o di personaggi con un apostrofo divisorio (spesso accentuato dall'uso eccessivo di consonanti a fine/inizio parola), suonano in modo snaturato per chi parla una lingua di origine latina o germanica.
Mi è venuto un dubbio: non è che Erikson mette quell'apostrofo per evitare un fenomeno di assimilazione? In pratica per la nostra pronuncia è come se le due parole fossero separate... Se no una cosa come Dol'khmer penso finirebbe pronunciata Dokkmer, Pan'potsun diventerebbe Pampotsun.
Giusto una nota delle mie: dol khmer, dol è una parola della lingua khmer. Panpotsun, città dello Shaanxi.
Mi è venuto un dubbio: non è che Erikson mette quell'apostrofo per evitare un fenomeno di assimilazione? In pratica per la nostra pronuncia è come se le due parole fossero separate... Se no una cosa come Dol'khmer penso finirebbe pronunciata Dokkmer, Pan'potsun diventerebbe Pampotsun.
Credo proprio che tu abbia colto nel segno.
In effetti mi hai fatto ricordare una cosa: anni fa, il nostro presidente della repubblica (era Scalfaro, all'epoca) andò in visita negli USA, incontrando il loro presidente di turno (non ricordo assolutamente di chi si trattasse).
Gli assistenti del presidente USA avevano preparato per lui una documentazione pratico-informativa per evitare gaffes nella pronuncia dei nomi ecc. e, cosa che mi aveva colpito, il nome del nostro presidente era stato reso più o meno così "Skahl'fahroh", utilizzando l'apostrofo per enfatizzare le pause fonetiche e le "vocali+h" per rendere comprensibile la necessaria pronuncia piatta e aperta a un anglofono.
Erikson, imho, ha probabilmente seguito una logica fonetica simile, il che mi fa pensare che, nomi inglesi del MBotF a parte, su tutti gli altri la nostra naturale pronuncia latina si avvicini molto di più a quel che l'autore aveva in testa rispetto a una storpiatura anglofona di vocali e accenti.
Quindi secondo voi, alcuno nomi apostrofati sono vicini alle pronunce usate con l'italiano? Boh, a me non sembra. ">
"> Toh, ho azzeccato una parola vera! E che vuol dire?Giusto una nota delle mie: dol khmer, dol è una parola della lingua khmer.
L'altro giorno invece, riguardando le piantine de la dimora fantasma, mi sono accorto di alcuni nomi di origine gaeliche (tipo il mare di 'Skara').
Secondo me ne troveremo una quantità immensa di nomi che hanno un corrispettivo reale, basta solo frugare un po' con le rispettive conoscenze. " />
La pronuncia con o senza apostrofo non cambia, semplicemente evita l'errore dell'assimilazione. Mi viene in mente l'italiano panpepato che ha finito per essere pronunciato "pampepato". Erikson lo scriverebbe pan'pepato. " />Quindi secondo voi, alcuno nomi apostrofati sono vicini alle pronunce usate con l'italiano? Boh, a me non sembra.
Io escludo che si pronuncino all'inglese, per esempio Kruppe è vicinissimo al tedesco e tu lo sentirai senz'altro meglio di me. Baruk è un parente stretto del ben più famoso Barack. Rake è il rastrello in inglese e lo pronuncio quindi all'inglese, ammazzando un po' la figosità del personaggio.
Skara non è sul mare, è un po' nell'entroterra, quindi è come se fosse il mar di Bologna. " />
Ne possiamo trovare tantissime altre. " />
La cosa buffa per me è che in tutto questo mi erano sfuggiti Violinisti, Siepi e quant'altro. Pearl però non mi è sfuggito, nono! " />
Ho terminato ieri Maree di Mezzanotte.
Erikson lascia x il momento la storia dei Malaz e ci propone invece la storia dei Tiste Edur e dei Letherii. Non si fa nemmeno in tempo a dispiacersi x il cambio di ambientazione (e per la mancanza dei consueti pg dei romanzi precedenti) che ci si ritrova immersi fino al collo nelle vicende e negli straordinari personaggi nati ancora una volta dalla penna di questo sorprendente autore....
...e il risultato?? Beh il risultato a fine libro è lo stesso di tutti gli altri capitoli de "La caduta di malazan". Un profondo senso di perdita sapendo di aver finito una storia che non potrai più rileggere.
...e quasi quasi adesso mi dispiace dover tornare alle vicende dei Malaz!!! " />
Maree di mezzanotte è uno dei libri migliori di Erikson. Forse il migliore sotto alcuni punti di vista! Le ultime 100 pagine sono ciò che qualsiasi lettore di fantasy vorrrebbe leggere. " />
Bry " />
io ho terminato la seconda parte del terzo libro (memorie di ghiaccio).
questo libro (inteso come entrambi i volumi) è nettamente superiore ai prmi due sia come trama, che come caratterizzazione dei personaggi.
a questo punto, considerando anche ciò che ha scritto Bry qui sopra, non vedo l'ora di cominciare il quarto " />" />" />
Memorie di ghiaccio è a mio parere il migliore tra i primi 5.
Anche io sto rileggendo Maree di Mezzanotte; la parte dei Tiste Edur non mi piace, li trovo tutti un po' emo :P ma adoro le vicende della città di Letheras, tra Tehol, Bugg, Ublala Pung (" />) e Shurq Elalle... " /> dopo la prima lettura l'ho trovato il libro più divertente finora, grazie a questi personaggi.