Successo di Erikson tra i giovani lettori? Non direi proprio, al contrario mi sembra che i lettori di Erikson siano spesso molto più maturi ed esperti rispetto ai lettori di Martin...
Non mi pronuncio sulle somiglianze tra Erikson e Dragonball, perché non ho mai visto il secondo e so solo vagamente di cosa parla, ma mi sembra molto riduttivo paragonarlo a Erikson...
Peccato che non ti sia piaciuto " /> la prima parte è veramente indigesta, ma superata la metà diventa interessante e a partire dal secondo libro bello davvero. È vero che lo stile di scrittura è molto difficile, ma i contenuti sono IMHO grandiosi a sufficienza per compensare.
Io ho sempre odiato Dragon Ball e in generale non guardo cartoni dei tempi dell'infanzia, ma mi piace Erikson e mi sembra su un livello diverso " /> Tra i ragazzini mi sembra assai poco conosciuto.
E' vero però che spesso evoca anche a me un'atmosfera un po' anime/manga. Ci sono tutti quei personaggi con l'aspetto strano, questo impiego ampio di magia un po' strana... Poi i dialoghi e i movimenti spesso sembrano "a scatti". Mi viene da associarlo stilisticamente un po' ad Angel Sanctuary (l'unico manga che abbia mai letto), anche se a un livello qualitativamente superiore.
La scrittura di pesante ha il fatto che spesso non ti spiega bene la situazione e non ti fa capire adeguatamente le cose (a volte ciò è fastidioso e IMHO Erikson dovrebbe essere più chiaro), ma è asciutta e soprattutto ha la capacità di renderti delle immagini in poche parole (l'ambientazione di Erikson è molto curata, ma per fortuna lui non ci mette decine di pagine per descrivere un paesaggio come fa Tolkien " />).
Le ultime decine di pagine dei Giardini secondo me perdono colpi, ma il secondo libro è decisamente meglio. Però se non ti piace per niente questo scrittore probabilmente non ti piacerà nemmeno quello.
paragonarlo a Dragon Ball non direi proprio....
Inoltre io di ragazzi giovani che leggono Erikson non ne ho mai visti, anche perchè tutto si può dire, ma complicato lo è di certo, anche per come è scritto.
Sicuramente poi non è un fantasy per quelli ''alle prime armi'' se così vogliamo chiamarli, ma, come accennava il khal, un po' più maturo
Sono stato un grande Fan di DragonBall anni fa. Probabilmente se avessi preso in mano Erikson in quel periodo non sarei mai riuscito ad apprezzarlo. No Erikson non c'entra nulla con DragonBall.
Forse il primo libro può non essere valido come gli altri, ma dal secondo in poi l'autore riesce a creare una delle saghe più belle degli ultimi anni. Erikson ha pochi rivali...continua la saga,texdionis, e sono sicuro che ci darai ragione. Basterà il secondo libro x farti innamorare dell'autore...La dimora fantasma è fantastico!!
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Magari il paragone con Dragonball è un pò esagerato, comunque quello che sto trovando piuttosto deprimente dei personaggi è che hanno davvero pochissimo spessore, più che persone sembrano... appunto... fumetti. Mentre dei personaggi di Martin ti colpisce l'evidente umanità e il collegarsi a situazioni che possono trovare un corrispettivo nella nostra realtà, è l'assoluta mancanza di contatto con la realtà invece dei personaggi di Erikson che trovo spiazzante e quantomai ostica. Va bene , è high-fantasy e a questo ero preparato, però avrei gradito almeno un tentativo, anche minimo, di spiegazione di tutta questa magia così onnipresente, invece tocca accettarla così com'è, non so se più avanti sarà chiarificato qualcosa. Non nego che l'universo di Erikson sia molto più vasto e potenzialmente ricco rispetto a Martin, però ho sempre quell'impressione che l'autore ti voglia stupire con effetti speciali che alla fine sono invece privi di sostanza.
Comunque proverò a leggere anche il secondo, speriamo...
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I personaggi di Erikson non sono nulla di speciale (almeno fino a dove sono arrivata io, cioè il terzo libro). Sono carini, talvolta carismatici, talvolta un po' bizzarri, ma come vicinanza umana al lettore e spessore non spiccano. Martin è sicuramente su un livello superiore (e i suoi sono anche tra i più bei personaggi che abbia mai visto nella letteratura di genere).
I punti forti di Erikson sono altri.
Il finale del primo libro secondo me è troppo pasticciato e mi ha dato un po' l'aria di "magia incasinata e troppi effetti speciali di cui il senso non è nemmeno tanto chiaro".
Il secondo libro tale calo non ce l'ha e in generale per me ha più momenti emozionanti.
Bè, direi che Erikson punta anche palesemente all'approfondimento dell'ambientazione e delle vicende politiche e sociali piuttosto che a quello dei personaggi, che appunto mi pare che nei suoi libri siano sì protagonisti della storia, ma tutti subordinati agli eventi e all'ambientazione.
Io ho letto Il Dominio della Regina subito dopo avere finito La Casa delle Catene e la prima differenza che ho notato è stata proprio a livello di profondità e accuratezza dell'ambientazione. La caratterizzazione di Dorne fatta da Martin fa acqua da tutte le parti e la cosa mi ha irritata molto, però è un maestro nella caratterizzazione dei personaggi. Però io personalmente do moltissimo peso alla struttura sociale delle ambientazioni.
A me Gardens of the Moon piacque abbastanza, anzi direi che per i miei standard l'ho letto anche abbastanza in fretta XD Insomma, leggendo un libro che so essere il primo di una saga mi sembra uno spreco di energie tentare di capire tutto, l'unica cosa che non mi è piaciuta di GOTM è stato il fatto che la trama è sbilanciata, lenta all'inizio e frettolosa alla fine.
Ma io amo anche Felisin e il finale della Casa delle Catene, quindi forse non faccio testo XD
Io guardo molto di più i personaggi e sicuramente preferisco Martin.
L'ambientazione per me è secondaria, ma quando è così ben fatta e per di più originale non posso che apprezzare. Leggere le suggestive atmosfere di Erikson (per nulla pompose e lunghe, rese in brevissimi paragrafi) è un vero piacere.
Felisin piace anche a me, è l'unico personaggio che fino ad ora ho trovato interessante. Anche se SPOILER DIMORA989e7b45140cf9b5236f46eb848671a2'989e7b45140cf9b5236f46eb848671a2
alla fine del libro la sua trama e la sua figura hanno preso una piega più magica e divina, a me queste cose piacciono poco.
Gli altri... alcuni cool, altri simpatici, altri entrambe le cose insieme... ma niente oltre a questo.
I Giardini della Luna anche a me piacciono abbastanza.
Abbastanza, appunto, non molto " />
Si,
SPOILER DIMORA FANTASMA c5b38d0994469d272432951405336160'c5b38d0994469d272432951405336160
Felisin dopo perde molto, per me è un pò la Daenerys di Erikson, all'inizio interessante, poi perde un sacco. Ma all'inizio è davvero un personaggio fatto meravigliosamente.
Coltaine invece mi colpisce sempre perchè il suo carisma buca le pagine, nonostante non parli mai e sia descritto in 2 parole. Per tutta la Dimora viene descritto quello che fa e basta, ma come si fa a non amare un personaggio simile?
Infatti anche in Dany non amo questi aspetti.
Coltaine non mi dispiace, ma fa anche lui parte di quei personaggi che sono f***i, con cui posso anche simpatizzare... ma niente altro, appunto. Ritengo l'approfondimento una cosa molto importante: un personaggio deve proprio essere psicologicamente interessante.
Però è anche vero che un po' più degli altri mi piace Aspalar. Non credo sia chissà cosa come personaggio nemmeno lei, semplicemente è il mio genere " />
vabbè, non siete arrivate a maree di mezzanotte per i pg :P.
Però certo che sentirvi liquidare così in breve anche Karsa e quelli (nuovi e ripresi) di Memorie di Ghiaccio mi fa strano ">
in generale comunque è verissimo che i pg di Martin si 'sentono' molto più vicini, anche perchè sono molti molti di meno, hanno i pov e spiccano appunto sull'ambientazione più piatta...però tex provalo almeno il secondo libro, fino alla fine.
Neshira ha colto in pieno " /> Erikson ha la pecca dei personaggi, ma in Maree di Mezzanotte si riscatta pienamente... Tehol e Bugg sono un duo comico che neppure Matt Groening... " />
Anzi, forse li ha messi proprio per far capire che è pure capace di fare personaggi interessanti, ma che non è questo l'intento della sua saga: con una marea di personaggi e una mitologia così complessa, il suo interesse si concentra su altro. Certo, questo rischia di fargli perdere un pò di appeal da parte di una frangia di lettori, ma anche di raggiungere una sua originalità e una profondità di ambientazione fuori dal comune " />
Io ho appena finito l'ottavo Toll the Hounds, forse un po' lento all'inizio, ma ragazzi, che finale! uno dei più belli, strati di emozioni uno sopra l'altro.... incredibile!
Sto leggendo la seconda parte di "Cacciatori di Ossa", è semplicemente splendido *___*
ci sono parti che mi ricordano molto i discorsi tra Tehol e Bugg. Cioè i dialoghi tra Kalam e Ben Lo Svelto che sono divertentissimi.
Chissà alla fine chi vincerà la guerra tra gli Dei...
Magari il paragone con Dragonball è un pò esagerato, comunque quello che sto trovando piuttosto deprimente dei personaggi è che hanno davvero pochissimo spessore, più che persone sembrano... appunto... fumetti. Mentre dei personaggi di Martin ti colpisce l'evidente umanità e il collegarsi a situazioni che possono trovare un corrispettivo nella nostra realtà, è l'assoluta mancanza di contatto con la realtà invece dei personaggi di Erikson che trovo spiazzante e quantomai ostica
Trovo che sia esattamente il contrario.
Martin fa parlare i suoi personaggi, li fa interagire come fossero attori di una complicata soap opera incredibilmente emotiva e quindi da un taglio soggettivo alle interazioni umane.
Dopotutto ha a che fare con UMANI.
Erikson introduce la variante razziale... perchè mai un drago dovrebbe pensare e quindi comportarsi come un uomo? ed un T'lan Imass o una Forkul Assail ? non credo sia assenza di spessore, alcuni personaggi esprimono con una o due frasi, un cenno della testa, perfino un grugnito un caleidoscopio di sentimenti, sensazioni, emozioni.
Sta al lettore capirle e svelarle, proprio come le trame.
Vogliamo parlare di Rake? di Korlat? di Whiskeyjack? di Icarium? personalmente trattengo il fiato non appena entrano in scena loro.
Li trovo decisamente migliori rispetto ai personaggi martiniani.
(ecco, adesso sarò linciata, gia lo so )