a neutroni veloci (anziché termici) e raffreddati a metalli pesanti
Una parte consistente del Generazione IV si basa sui metalli pesanti e sui neutroni veloci.
Sul Torio, il Torio 232 può essere usato come materiale fertile per ottenere Uranio 233 che è fissile. Attualmente l'India sta perseguendo questa filiera.
Sul Torio, il Torio 232 può essere usato come materiale fertile per ottenere Uranio 233 che è fissile. Attualmente l'India sta perseguendo questa filiera.
ipotesi se non erro scartata in passato in quanto ciò precludeva la produzione di plutonio bellico da Uranio 238...
Perché alcune affermazioni fatte non mi trovano d'accordo, e quindi sto approfondendo la questione.
e allora tanto varrebbe aprire un topic indipendente dove parlare solo degli incidenti nucleari degli ultimi 50 anni... :lol:
e allora tanto varrebbe aprire un topic indipendente dove parlare solo degli incidenti nucleari degli ultimi 50 anni
Non condivido: il discorso è solo su uno di questi incidenti, ed essendosi sviluppata questa discussione sul nucleare in generale, incidenti compresi, una discussione dedicata, magari agli effetti solo a Three Mile Island, sarebbe un doppione; se non ti interessa il discorso specifico, libero di non leggere e di non rispondere, ovviamente.
Sul torio, ricordo che in passato la discussione era stata affrontata, ma dovrei ricercare le pagine...
ipotesi se non erro scartata in passato in quanto ciò precludeva la produzione di plutonio bellico da Uranio 238
No..non mi risulta..
Il processo con cui si ottiene Uranio 233 dal Torio 232 è lo stesso con cui si ottiene Plutonio 239 dall'Uranio 238 ma i processi non sono in alcun modo collegati. Semplicemente dipende dall'elemento che si sceglie.
si, infatti, era quello il discorso, si accantonò il progetto del torio perché all'epoca faceva comodo il plutonio militare.
Ah ok..non avevo capito :lol:
Comunque la strada Torio 232 -> Uranio 233 per il momento è stata intrapresa solo dall'India
idealmente potrebbe essere una soluzione in quanto autofertilizzante oppure anche il torio è una risorsa abbastanza limitata?
Il Torio è molto più abbondante dell'uranio, senza dubbio è una soluzione valida e da considerare.
A quanto detto in passato, aggiungo due domande: quanto rende energeticamente l'uranio 233 rispetto al 235? E il passaggio da torio a uranio che effetto avrebbe sul rendimento energetico globale del ciclo nucleare?
Bene o male le fissioni rendono tutte allo stesso modo, la massa che diventa energia è molto simile in quanto la massa di partenza è praticamente la stessa.
Alla seconda domanda non è possibile rispondere in maniera semplice: dipende. Dipende da come si fa la fertilizzazione del Torio. Se si usano dei reattori veloci e si fertilizza il Torio il gioco può reggere abbastanza bene secondo me, se invece si fa la fertilizzazione del Torio in maniera a sè stante credo che non sia economicamente sostenibile.
Se si usano dei reattori veloci e si fertilizza il Torio il gioco può reggere abbastanza bene secondo me, se invece si fa la fertilizzazione del Torio in maniera a sè stante credo che non sia economicamente sostenibile
Non chiedevo da un punto di vista economico, ma energetico; ossia, fatta 1 la resa energetica dell'intero ciclo nucleare classico, la resa energetica di quello del torio si sa quanto sarebbe?
Non chiedevo da un punto di vista economico, ma energetico; ossia, fatta 1 la resa energetica dell'intero ciclo nucleare classico, la resa energetica di quello del torio si sa quanto sarebbe?
la risposta te l'ha già data
Bene o male le fissioni rendono tutte allo stesso modo, la massa che diventa energia è molto simile in quanto la massa di partenza è praticamente la stessa.
praticamente un reattore al torio funzionerebbe come un reattore veloce autofertilizzante FBR alimentato a MOX?
la risposta te l'ha già data
Non me l'ha data, altrimenti non l'avrei chiesta :stralol: Le fissioni renderanno tutte allo stesso modo, ma faccio notare che io ho chiesto la resa energetica dell'intero ciclo nucleare; in altri termini, compresi estrazione, arricchimento (uranio 235), conversione (uranio 233), ecc. Se le due fissioni rendono all'incirca lo stesso, ma per ottenere uranio 233 spendi il doppio di energia che per ottenere uranio 235, la resa energetica sarà la metà.
la tua domanda non è sulla resa energetica allora, è sul bilancio delle spese.
E come già detto non arricchisci l'Uranio 233, che è prodotto di fissione del Torio 232, arricchisci il Torio così come si arricchisce l'Uranio 235.
Come già detto da Blackfyre la questione del vantaggio sta tutta nel decidere se separare il ciclo di produzione Torio 232->Uranio 233 dalla fase di consumo dell'Uranio ottenuto nei reattori. Nei reattori a "circuito chiuso" dove si ha un ciclo continuo tra fissione del Torio e combustione dell'Uranio le spese sia in termini energetici che economici sono indubbiamente minori di un sistema a fasi separate.
la tua domanda non è sulla resa energetica allora, è sul bilancio delle spese
Ma saprò cosa voglio chiedere :stralol: Se ho chiesto la resa energetica (col significato esplicitamente specificato), allora volevo chiedere la resa energetica: la resa energetica si può calcolare sull'intero ciclo, comprendente ogni cosa (a stretto rigore anche la costruzione della centrale) sia necessaria a far uscire l'energia, ed è questo che mi interesserebbe sapere, ed è questo che ho chiesto. Detto in altri termini, con riferimento alle fonti fossili, se per estrarre un barile di petrolio ne spendo due c'è qualcosa che non torna.
E come già detto non arricchisci l'Uranio 233
La cosa interessante è che ho detto "arricchimento (uranio 235)" proprio perché arricchisci l'uranio 235; avessi voluto dire che si arricchisce l'uranio 233, avrei detto "arricchimento (uranio 233)"; mi pare abbastanza lineare :stralol:
Nei reattori a "circuito chiuso" dove si ha un ciclo continuo tra fissione del Torio e combustione dell'Uranio le spese sia in termini energetici che economici sono indubbiamente minori di un sistema a fasi separate
Né io l'ho mai messo in dubbio, del resto, ho solo chiesto quale sia la resa energetica in rapporto al nucleare classico.