La risposta al problema è sempre quella, nel momento in cui la IAEA si deciderà su quali vincoli porre per evitare la proliferazione delle armi nucleari...e di conseguenza non verrà più osteggiata la costruzione di reattori veloci autofertilizzanti il problema sarà spostato di un paio di secoli almeno. Intanto si sarà dimostrata giusta la scelta di non aver ancora interrato le scorie, per separare U238 e recuperare tanto combustibile.
Può sembrare un processo lungo ma credo che nel giro di 5 anni ci saremo, anche perchè il petrolio costa 80 dollari al barile...
Sono assolutamente favorevole e non concordo sul fatto dei costi, perchè siamo in grado di produrre energia utilizzando sostanze come il deuterio ed il trizio, due isotopi dell'idrogeno che si trovano nel mare e pertanto sono inesauribili....
Sono assolutamente favorevole e non concordo sul fatto dei costi, perchè siamo in grado di produrre energia utilizzando sostanze come il deuterio ed il trizio, due isotopi dell'idrogeno che si trovano nel mare e pertanto sono inesauribili
Ehm, deuterio e trizio si usano nella fusione. Per inciso il Trizio costa (parecchio), perchè si produce dal Litio nei reattori a fissione o negli acceleratori.
La risposta al problema è sempre quella, nel momento in cui la IAEA si deciderà su quali vincoli porre per evitare la proliferazione delle armi nucleari...e di conseguenza non verrà più osteggiata la costruzione di reattori veloci autofertilizzanti il problema sarà spostato di un paio di secoli almeno
A livello pratico quanto si ha, riguardo a quella tipologia di reattori? Qualcosa di stabilmente funzionante, o siamo a livello piú teorico/di laboratorio che altro? :stralol:
P.S.: comunque, temo che sarebbero lo stesso osteggiati, anche se di meno, nel timore di traffici illegali.
Per inciso il Trizio costa (parecchio), perchè si produce dal Litio nei reattori a fissione o negli acceleratori
E l'isotopo del litio che serve è scarso, quindi si sposta solo il problema.
A livello pratico quanto si ha, riguardo a quella tipologia di reattori? Qualcosa di stabilmente funzionante, o siamo a livello piú teorico/di laboratorio che altro?
Funziona(va)no benissimo fino a quando è cominciata l'avversione. Ad esempio il superphenix in Francia è stato chiuso da poco, ma il controllo sicuro è realtà da anni.
Hai qualche dato in merito, qualche materiale? A memoria, mi era stato detto che era piú il tempo di spento rispetto a quello di acceso, causa problemi vari :stralol:
I problemi più che altro sono stati politici; la costruzione è terminata poco prima che il presidente americano (non ricordo quale) cominciasse ad osteggiare i breeder per la questione della proliferazione...poi ha subito un attacco missilistico da un gruppo di ambientalisti. Raffreddamento a sodio e comunque è un fastbreeder e quindi del funzionamento abbiamo già parlato.
Sembra che il futuro reattore finlandese abbia costi e tempi decisamente maggiori di quelli previsti: secondo una "notizia che a fine dicembre ha dato la Reuters circa l’unico nuovo reattore, da 1600 MW, in costruzione in Europa e precisamente in Finlandia [...]. La sua messa in esercizio era stata garantita dalle due ditte costruttrici, la francese Areva e la Tedesca Siemens, per il 2009, ma soprattutto a detta del governo finlandese questa centrale avrebbe garantito ai finlandesi energia elettrica a basso costo. La notizia che la nota agenzia ci da è che nel 2009 non entrerà in funzione nulla, perché la messa in esercizio è stata posticipata al 2011 e soprattutto che i KWh che questa centrale produrrà costeranno molto cari visto che il costo della centrale è lievitato in pochi anni dai due ai tre miliardi di euro, più o meno quattro volte il costo di una centrale a gas metano a ciclo combinato di pari potenza" (da http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=11381).
Ci sono non una, ma ben due cose sbagliate.
Primo, non è l'unico reattore in costruzione in Europa dato che c'è un modello simile in costruzione a Flamanville, in Francia.
Secondo il costo maggiore della costruzione non andrà ad incidere sul kWh perchè è prevista una vita operativa molto maggiore.
Per completezza riporto a blocchi (e commento) l'articolo per mettere in risalto le mostruosità che sono scritte:
A sostegno della tesi che sconsiglia l’uso della fonte nucleare, come alternativa alle fonti fossili, questa volta non vorrei portare le solite ragioni strutturali, relative alla sua intrinseca insicurezza, qualunque sia la generazione o quelle ben più consistenti relative al fatto che ancora non si sa come smaltire le scorie radioattive che una centrale produce durante il suo funzionamento
Sicurezza intrinseca e Ciclo chiuso del combustibile sono risposte esistenti (leggasi Francia e Giappone in primis)
Mi basta solo riferire una semplice, ma assai significativa, notizia che a fine dicembre ha dato la Reuters circa l’unico nuovo reattore, da 1600 MW, in costruzione in Europa e precisamente in Finlandia (a Olkiluoto, nella foto). La sua messa in esercizio era stata garantita dalle due ditte costruttrici, la francese Areva e la Tedesca Siemens, per il 2009, ma soprattutto a detta del governo finlandese questa centrale avrebbe garantito ai finlandesi energia elettrica a basso costo. La notizia che la nota agenzia ci da è che nel 2009 non entrerà in funzione nulla, perché la messa in esercizio è stata posticipata al 2011 e soprattutto che i KWh che questa centrale produrrà costeranno molto cari visto che il costo della centrale è lievitato in pochi anni dai due ai tre miliardi di euro, più o meno quattro volte il costo di una centrale a gas metano a ciclo combinato di pari potenza.
La parte riportata da Mornon, già detto sopra.
Dunque, a parte le ragioni strutturali, che dovrebbero però bastare a convincere chiunque, compreso un personaggio come l’onorevole Casini, che la scelta nucleare rappresenta un’avventura che solo degli irresponsabili stranamore possono proporre alle popolazioni, oltre a queste l’esperienza finlandese ci comunica che questa tecnologia costa anche troppo cara e ci vuole troppo tempo a metterla in funzione rispetto alle necessità immediate di ridurre le emissioni climalteranti. Dunque sarebbe il caso che giornali e televisioni smettessero di raccontare frottole alla popolazione, dando spazio e accreditando la tesi dei nuclearisti che solo l’atomo può garantire una efficace sostituzione delle fonti fossili.
Vorrei capire, quindi tutto il mondo è irresponsabile e stranamore MA paga l'energia molto meno cara di quanto invece la paghiamo noi (esempio..ancora la Francia). L'atomo garantisce una efficace sostituzione, sia che parliamo di fissione termica o di fissione veloce.
Quante volte senza alcun contraddittorio ci siamo sentiti raccontare da politici e da pseudo scienziati che il nucleare costa poco e non emette CO2? In realtà il KWh da nucleare ha un costo talmente elevato da non essere competitivo neppure con il petrolio a 100 dollari a barile. Ma soprattutto la fonte nucleare non è efficace neppure per quanto riguarda le emissioni climalteranti, in quanto se da un lato è vero che questa fonte non emette gas serra, dall’altro i tempi di costruzione di una centrale sono troppo lunghi per garantire la riduzione delle emissioni che invece serve subito.
Il kWh nucleare è molto inferiore e risente al 1-5% del costo del combustibile, al contrario delle centrali a combustibile fossile che risentono fino all'80%. Tempi di costruzione delle centrali: Francia 4 anni, Corea del Sud 2 anni. Non sono poi tanto lunghi.
In realtà l’unica alternativa praticabile in grado di sostituire le fonti fossili è quella di puntare sulle fonti rinnovabili, inserendo fra queste anche la principale e cioè la nostra intelligenza che può garantire un uso dell’energia efficiente e soprattutto razionale.
E’ augurabile che l’esperienza finlandese aiuti l’Europa ad uscire dalle ambiguità e quindi ad escludere, dalla prossima direttiva, la fonte nucleare fra quelle consigliate per ridurre le emissioni climalteranti.
Le rinnovabili non offrono la potenza di picco necessaria, sono troppo aleatorie, comunque i verdi in Italia osteggiano le torri eoliche (e quindi non si capisce cosa si possa fare). In effetti il nucleare non riduce le emissioni ma le azzera. L'unica cosa decente di tutto l'articolo è: la nostra intelligenza che può garantire un uso dell’energia efficiente e soprattutto razionale.
Ottime risposte blackfyre! :huh:
Avevo già dato il mio assenso, in caso contrario mi avresti messo più di una pulce nell'orecchio!
Vorrei capire, quindi tutto il mondo è irresponsabile e stranamore MA paga l'energia molto meno cara di quanto invece la paghiamo noi (esempio..ancora la Francia)
Attento a una cosa: l'Italia paga tanto per una politica energetica che ha puntato su poche risorse, non per la mancanza del nucleare in sé; e l'EDF, almeno per il settore nucleare, mi risulta essere in rosso ogni anno o quasi, e lo Stato paga per ripianare i buchi, quindi non mi pare un ottimo esempio per sostenere la convenienza economica del nucleare; convenienza su cui comunque permangono ancora dubbi, se non altro perché l'unico articolo che ho trovato in cui sono stati messi numeri arriva a un risultato diverso (vedi l'articolo di Coiante riportato su Fonti di Energia).
Il kWh nucleare è molto inferiore e risente al 1-5% del costo del combustibile, al contrario delle centrali a combustibile fossile che risentono fino all'80%. Tempi di costruzione delle centrali: Francia 4 anni, Corea del Sud 2 anni. Non sono poi tanto lunghi
Però il nucleare risente molto del costo d'arricchimento del materiale, almeno al momento, ed è una spesa non da poco; senza contare i costi a fine vita operativa.
Sui tempi (a parte che almeno su quelli della Corea andrei cauto, mi piacerebbe sapere quanti dati ci sono su quelle centrali, anche in quanto a sicurezza), mi fa pensare che quella centrale, costruita anche da una ditta francese, abbia subito ritardi; al 2011 quanti anni saranno che sarà in costruzione? E, soprattutto, quante centrali nucleari costruite in quattro anni esistono, attualmente?
Noi paghiamo tanto perchè produciamo troppo da combustibili fossili, punto. Il nucleare conviene, e l'articolo di Coiante, scusami, ma è una buffonata..ho fatto il calcolo del kWh nucleare a lezione a fine novembre..
Il costo dell'arricchimento (che poi non è così alto) e del decomissioning è già considerato perchè viene ammortizzato nei primi 30 anni di servizio della centrale.
Per quanto riguarda le centrali, nel mondo "libero" ovvero esclusa la Corea del Nord, gli ordini per le centrali nucleari sono fatti ad Areva, Toshiba-Westinghouse e poche altre..la sicurezza non è in discussione.. e i tempi di costruzione sono principalmente dati dal numero di ore lavorative. In Corea magari lavorano come dei disperati..ma in Francia non mi pare abbiano una settimana molto diversa dalla nostra.
Per inciso la Cina ha piazzato ordini per 16 centrali nei prossimi 20 anni..e per fortuna che il nucleare era in declino.
Noi paghiamo tanto perchè produciamo troppo da combustibili fossili, punto. Il nucleare conviene, e l'articolo di Coiante, scusami, ma è una buffonata..ho fatto il calcolo del kWh nucleare a lezione a fine novembre
Noi paghiamo tanto anche da prima che i combustibili fossili costassero cosí cari, perché abbiamo fatto delle scelte energetiche tali da garantirci poca elasticità; sicuramente l'uso di combustibili fossili è importante, ma è una questione strutturale che va indietro nel tempo.
Per i costi del nucleare, potresti argomentare, con relazione all'articolo, perché sarebbe una buffonata, e riportare i calcoli cui fai riferimento, con fonti/motivazioni dei dati? Come già detto, è l'unica fonte in cui ho visto numeri, oltretutto motivati da ragionamenti, invece di semplici "costa tanto" "costa poco".
Il costo dell'arricchimento (che poi non è così alto) e del decomissioning è già considerato perchè viene ammortizzato nei primi 30 anni di servizio della centrale
Coiante fa il calcolo del costo totale, per poi vedere quanto viene a costare il chilowattora, quindi non dovrebbero esserci errori di questo tipo, a memoria.
Per quanto riguarda le centrali, nel mondo "libero" ovvero esclusa la Corea del Nord, gli ordini per le centrali nucleari sono fatti ad Areva, Toshiba-Westinghouse e poche altre..la sicurezza non è in discussione.. e i tempi di costruzione sono principalmente dati dal numero di ore lavorative. In Corea magari lavorano come dei disperati..ma in Francia non mi pare abbiano una settimana molto diversa dalla nostra
Restano i dubbi espressi: «al 2011 quanti anni saranno che sarà in costruzione? E, soprattutto, quante centrali nucleari costruite in quattro anni esistono, attualmente?».
Per la Cina: a quanto ne so, sono diversi anni che si sente della sua intenzione di costruirne diverse decine; questa intenzione si è concretizzata in quante centrali, attialmente?
Le centrali attualmente funzionanti funzionano a Uranio giusto? Ma essendo l'uranio uno degli elementi più rari, non è che tra un po' di tempo si ripresenterà il problema di trovare una nuova fonte? Anche perchè a leggere quello che c'è scritto in giro le stime sulla reale produzione di energia tramite la fusione parlano di qualcosa come 40 anni a essere ottimisti...E con 40 anni non intendo che tra 40 anni sia possibile la produzione di energia con la fusione su larga scala, ma che sarà (forse) dimostrata la fattibilità...
Qui invece parlo a difesa del nucleare: l'uranio raro è l'isotopo 235, il 238 dovrebbe essere molto piú presente, e i reattori di quarta generazione permetterebbero di usarli; quindi, è vero che a breve il 235 finirebbe, ma è anche vero che nel frattempo si stima che saranno arrivati i reattori di quarta generazione (che tra l'altro dovrebbero anche poter "bruciare" le scorie).
Per la fusione, se non ricordo male si parla di avere un reattore funzionante nel 2040, tenendo però presente che la data è già stata posticipata di una quarantina d'anni, rispetto alla precedente; attualmente la fusione dovrebbe già essere stata fatta, "semplicemente" la reazione non si auto-sostiene ancora, e ci sono problematiche legate al plasma da risolvere.
Il tutto, ovviamente, "correggetemi se sbaglio" :huh:
Sulla fissione: nel parlare di nucleare avevo considerato (e se ne era parlato) l'inquinamento prodotto dalla costruzione, però non avevo ragionato su quello prodotto dal combustibile, inteso nel suo intero ciclo e non solamente nel reattore, ciclo che consumando combustibili fossili ovviamente emette anidride carbonica; mi è stata indicata qualche informazione in tal senso (http://www.ecoblog.it/post/4895/non-e-vero...missioni-di-co2 e http://www.e-gazette.it/0/14_pag/14_pag_at...;seg=&P04=1, l'articolo indicato nel primo), che non sembrano molto rincuoranti, ma purtroppo la documentazione in materia sembra essere ancora scarsa, al momento. Comunque, effettivamente mi pare logico pensare che l'intero ciclo emetta anidride carbonica, che penso andrebbe considerata nel parlare di energia nucleare; avete qualcos'altro in merito?