Ho votato SI senza nemmeno leggere gli altri post.
Scusate ma che senso può avere essere contrari al nucleare considerando che non siamo autosufficienti ad energia e siano costretti a comperarla da altre nazioni a noi confinanti che la producono così?
E vi ricordo che la Francia ne ha diverse vicine al nostro confine...
Premesso che non ho letto tutti i post precedenti, vorrei fare una domanda molto seria. Il nucleare mi pare fattibile.Ma ne abbiamo bisogno?
Abbiamo veramente bisogno di incrementare l'offerta energetica?
O forse basterebbe razionalizzare meglio la domanda ed evitare sprechi?
Considerando lampadine normali (sarebbe meglio usare quelle a risparmio energetico: costano di piú, ma consumano un quinto e durano dieci volte), acqua (quanti hanno un economizzatore idrico?), lucine varie in televisori e simili, luci lasciate accese quando inutile e altro, sicuramente la domanda sarebbe molto minore, anche se non ho i mezzi di quantificare la diminuzione; quello che mi lascia piú perplesso, cosa scoperta ieri, è lo spreco che si fa nel riscaldare le case: energia media usata per riscaldare una casa in Italia, 220 kWh/m²·anno; potenza massima usata in Germania, 60 kWh/m²·anno; minimo, 15 kWh/m²·anno (con un limite massimo legale di 70 kWh/m²·anno). Ossia, il massimo in Germania, grazie a come sono costruite le case, è il 27% della nostra media :wacko:
posso chiederti cos'è un economizzatore idrico???
non ne ho mai sentito parlare.......
ciao :wacko:
mi sembra molto difficile, ad essere ottimisti, una reintroduzione del nucleare in italia nei prossimi anni
Se dicessero "da domani niente più elettricità" io penso che la gente ci penserebbe un po' di più...
Riguardo ad eventuali sprechi, come è già stato detto possiamo parlare di lamapadine, acqua, lucine lasciate accese ecc. Ma la VERA spesa è riscaldare l'acqua in ogni salsa essa sia usata. Allora o smettiamo di usare acqua calda o usiamo altre cose per lavarci (ma soprattutto per far girare le turbine delle centrali elettriche). Questo è il problema produrre energia elettrica "costa" tanto in termini di energia primaria da inserire visto che non è una conversione diretta ma ci sono una serie di passaggi, e visto che i cicli termodinamici hanno solitamente rendimenti bassi ne consegue...ne consegue che con i prezzi del petrolio fra poco torneremo a bruciare legna o non bruceremo più nulla...e regaleremo alle fidanzate anelli con gocce di petrolio invece che diamanti...
Possiamo avere tante iniziative, senza dubbio utili e che vanno decisamente promosse, ma se vogliamo combattere i consumi con il risparmio energetico non si può fare. Ci sono degli studi che indicano che oggi in Italia con il risparmio energetico (che è stato avviato ma non a livello di costruzione edificio come dice Mornon) si è riusciti a EVITARE un aumento spropositato dei consumi, ma non a evitare un aumento a o ridurre addirittura il consumo (come molti "santoni" vogliono far credere). E stessa cosa per gli altri paesi, con il risparmio si tampona la crescita...ma se guardiamo quanti condizionatori nuovi vengono montati ogni estate allora capiamo subito che sostituendo lampadine non si può fare molto.
posso chiederti cos'è un economizzatore idrico?
Riduce il flusso dell'acqua, facendone usare di meno; si applica tra il doccione e il tubo (o dopo il rubinetto) :unsure:
la VERA spesa è riscaldare l'acqua in ogni salsa essa sia usata
Se fatto elettricamente, sí; a gas, dovrebbe già costare di meno (anche perché non ci sono i passaggi in centrale di mezzo).
ne consegue che con i prezzi del petrolio fra poco torneremo a bruciare legna o non bruceremo più nulla
Attualmente l'uso del petrolio per generazione elettrica, in Italia, è sceso enormemente rispetto al passato, questo a vantaggio del gas; al momento, la quota di energia elettrica derivante dal petrolio dovrebbe essere inferiore al 20%. Non che questo elimini i poblemi derivanti da un'eventuale carenza di petrolio.
Ci sono degli studi che indicano che oggi in Italia con il risparmio energetico [...] si è riusciti a EVITARE un aumento spropositato dei consumi, ma non a evitare un aumento a o ridurre addirittura il consumo [...]. E stessa cosa per gli altri paesi, con il risparmio si tampona la crescita...ma se guardiamo quanti condizionatori nuovi vengono montati ogni estate allora capiamo subito che sostituendo lampadine non si può fare molto
Sai qualcosa in piú su questi studi?
Sui risparmi, onestamente non so quanto inciderebbe, né dico che sarebbe la soluzione ultima, però ci sarebbe da chiedersi quanti abbiano lampadine a risparmio energetico, per esempio; certo, tra una lampadina e un condizionatore ne passa, però prendiamo tutte le lampadine che ci sono in Italia, sommiamo i loro consumi, e dividiamo per cinque... direi che il risparmio energetico non sarebbe male.
Se fatto elettricamente, sí; a gas, dovrebbe già costare di meno
Intendevo dire un'altra cosa...ovvero l'acqua calda nel nostro mondo è fondamentale...e paradossalmente l'acqua è molto più difficile da riscaldare rispetto a, per esempio il ferro...intendevo dire che - vada come vada - dell'acqua calda abbiamo necessità...e questa necessità costa...e il costo è legato ad una caratteristica fisica dell'acqua, che non si cambia nè con decreti nè con leggi nè con proteste di piazza.
Attualmente l'uso del petrolio per generazione elettrica, in Italia, è sceso enormemente rispetto al passato, questo a vantaggio del gas
Già..e ora il prezzo del gas crescerà a dismisura visto che ANCHE il mercato dell'auto viene spinto potentemente in quella direzione. Si tratta sempre dello stesso discorso...il problema è solo spostato geograficamente (non più di tanto) e temporalmente (anche qua non di tanto).
Sai qualcosa in piú su questi studi?
Avevo beccato un sito...se lo ritrovo lo segnalo
però prendiamo tutte le lampadine che ci sono in Italia, sommiamo i loro consumi, e dividiamo per cinque
Teniamo però presente il fatto che le luci più potenti, come illuminazione pubblica o per edifici molto grandi, sono già usate praticamente ovunque lampadine a risparmio energetico. Immagina ora gli stessi edifici che sono tutti dotati di condizionatore spesso usato in maniera ignobile mi permetto di aggiungere...Tipo in dipartimento all'università è mantenuto a 22 gradi...stessa temperatura del riscaldamento invernale...
Vogliamo fare un bel risparmio energetico? Caro governo fai mettere i condizionatori negli uffici pubblici a 28 gradi e non a 22 e poi vedi il risparmio vero...
il prezzo del gas crescerà a dismisura visto che ANCHE il mercato dell'auto viene spinto potentemente in quella direzione. Si tratta sempre dello stesso discorso...il problema è solo spostato geograficamente (non più di tanto) e temporalmente (anche qua non di tanto)
Vero e vero.
Teniamo però presente il fatto che le luci più potenti, come illuminazione pubblica o per edifici molto grandi, sono già usate praticamente ovunque lampadine a risparmio energetico. Immagina ora gli stessi edifici che sono tutti dotati di condizionatore spesso usato in maniera ignobile mi permetto di aggiungere...Tipo in dipartimento all'università è mantenuto a 22 gradi...stessa temperatura del riscaldamento invernale...Vogliamo fare un bel risparmio energetico? Caro governo fai mettere i condizionatori negli uffici pubblici a 28 gradi e non a 22 e poi vedi il risparmio vero
Oppure parliamo di quegli uffici dove tengono il condizionatore acceso anche di notte, perché si mantenga la temperatura...
Riporto in cima la discussione visto che in un topic parallelo ho riaperto il dibattito
Non so, d'impatto direi no, ma sono cosciente del fatto che è abbastanza inutile visto che ce ne sono in Francia...
Tuttavia sono assolutamente pro a qualsiasi tentativo di ottimizzare il consumo ed energia alternativa. Tuttavia se questo non fosse sufficiente sarà NECESSARIO il nucleare, previa risoluzione del problema delle scorie.
Rispondo NO per tutti i motivi che ho già detto:
- costi di costruzione centrali molto elevati
- limitato uso temporale delle centrali
- problemi nello smantellamento di una centrale in disuso
- enormi quantità di scorie che non si sa dove mettere
- danni per l'ecosistema e la biodiversità delle acque dolci enormi a causa di prelievi e rilasci d'acqua
- pericoli in caso di incidenti
- l'uranio è destinato a finire entro 50 anni
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
Non so, d'impatto direi no, ma sono cosciente del fatto che è abbastanza inutile visto che ce ne sono in Francia...
Tuttavia sono assolutamente pro a qualsiasi tentativo di ottimizzare il consumo ed energia alternativa. Tuttavia se questo non fosse sufficiente sarà NECESSARIO il nucleare, previa risoluzione del problema delle scorie.
Rispondo NO per tutti i motivi che ho già detto:
- costi di costruzione centrali molto elevati
- limitato uso temporale delle centrali
- problemi nello smantellamento di una centrale in disuso
- enormi quantità di scorie che non si sa dove mettere
- danni per l'ecosistema e la biodiversità delle acque dolci enormi a causa di prelievi e rilasci d'acqua
- pericoli in caso di incidenti
- l'uranio è destinato a finire entro 50 anni
Invito entrambi a leggere i post di questa discussione, potrete avere chiarimenti su molte cose...soprattutto i motivi dati per i no sono praticamente tutti sbagliati...
Rispondo NO per tutti i motivi che ho già detto:
- costi di costruzione centrali molto elevati
La Lituania sta mettendo in atto un progetto di costruzione di una centrale nucleare che terminerà prima del il 2015. Costi previsti: 3-4 miliardi di dollari.
Fonte: http://www.paginedidifesa.it/2006/pdd_060307.html
La centrale Yankee Rowe del Massachussets, chiusa nel 1991, fu costruita nel 1960 a un costo, in dollari 1993, di 186 milioni
Fonte: http://www.greenpeace.it/archivio/nuke/stato.htm
- limitato uso temporale delle centrali
Vero durano per 50-60 anni.
- costi nello smantellamento di una centrale in disuso
Negli USA, dal 1986 ad oggi, le stime dei costi dello smantellamento delle centrali nucleari, condotte delle aziende elettriche private, sono stabilmente cresciute del 20-25% all'anno. Ad esempio, l'American Electric Power, che nel 1989 stimava un costo dello smantellamento di una centrale da 2200 MW di 155$ per kW, riaggiornando la stima nel 1992 la ricalcolava tra 260 e 550$ per kW.
La Nebraska Public Power District nello stesso periodo triplicava la stima dei costi per lo smantellamento di una centrale da 836 MW, portandola a 1380$ per kW. Altre stime si aggirano sui 1000$ per kW (pari a circa 1600 miliardi di lire per una centrale da 1000 MW).
La centrale Yankee Rowe del Massachussets, chiusa nel 1991, fu costruita nel 1960 a un costo, in dollari 1993, di 186 milioni; lo smantellamento completo prevede una spesa di 370 milioni di dollari, quasi il doppio di quanto speso per costruirla.
Fonte: http://www.greenpeace.it/archivio/nuke/stato.htm
la centrale nucleare Usa di Maine Yankee negli anni '60 sono stati investiti 231 milioni di dollari correnti. Recentemente questa centrale ha terminato il suo ciclo produttivo e per smantellarla sono stati allocati 635 milioni di dollari correnti.
Soltanto per smantellare le quattro centrali nucleari italiane l'International Energy Agency ha stimato un costo pari a 2 miliardi di dollari.
Fonte:http://www.ecoage.it/ambiente.asp?404;http://www.ecoage.it/ambiente/nucleare/energia-nucleare-costi.asp
- enormi quantità di scorie che non si sa dove mettere
Le scorie radiottive attualmente vengono conservate in contenitori di cemento vicini ai reattori nucleari: la massima parte è ammassata in depositi provvisori perché non si è trovata ancora una soluzione definitiva sicura ed economica. Nonostante sia un punto molto controverso, i sostenitori del nucleare affermano che la soluzione dello smaltimento sotterraneo permanente delle scorie - un'idea che diversi paesi hanno preso in considerazione - sia ben testata e provata; fanno notare che l'esempio naturale di Oklo, il deposito naturale di scorie radioattive, dove le scorie sono confinate da circa 2 miliardi di anni con una contaminazione minima dell'ecosistema circostante. Tuttavia, il deposito sotterraneo statunitense della Yucca Mountain in Nevada, costruito dopo un lungo percorso di 20 anni e costato al governo federale 8 miliardi di dollari, progettato per essere a tenuta d'aria e a prova di infiltrazione per 10 000 anni, già adesso non lo è più, come accertato dall'Epa
Fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Abbandono_dell'energia_nucleare#Le_scorie_radioattive
- danni per l'ecosistema e la biodiversità delle acque dolci enormi a causa di prelievi e rilasci d'acqua
Potrei parlarti di tutto il mio corso di ecologia delle acque interne. Inutile dire che per alcuni microrganismi sono letali anche solo variazioni di qualche grado. Inutile dire che se scompaiono alcuni microrganismi si altera la catena alimentare e porta a cambiare tutti gli equlibri dell'ecosistema. Inutile dire che i microrganismi hanno un ruole trofico e di biodegradatori fondamentali anche per degrade tutto lo schifo che noi ci buttiamo nei fiumi. Ma come sempre, da ormai 5 anni, mi sento rispondere: tanti problemi per dei bagarozzi di fiume :D
-
pericoli in caso di incidenti
1999, 18 Novembre, Scozia. Centrale di Torness, un tornado precipita a meno di 800 metri dall’impianto.
1999, 13 Dicembre, Russia. Centrale Zaporozhe, fermato reattore.
2000, 5 Gennaio, Francia. Centrale di Blayais, una tempesta costringe a fermare 2 reattori per allagamento.
2000, 15 Febbraio, USA. Reattore Indian Point 2, fuga vapore radioattivo.
2001 Germania. Esplosione di una parte dell'impianto di Brunsbuettel.
2004, 9 agosto, Giappone. Nel reattore numero 3 nell’impianto di Mihama, 350 chilometri a ovest di Tokyo, una fuoriuscita di vapore ad alta pressione, con una temperatura superiore ai 200 gradi, è costata la vita a quattro operai. Altri sette operai sono in condizioni molto gravi. Si è trattato del più tragico incidente nella storia dello sfruttamento dell'energia nucleare a fini civili in Giappone. L’azienda Kansai Electric Power, che gestisce la centrale, si è affrettata a comunicare che non c’è stata contaminazione radioattiva.
2004, 9 agosto, Giappone. altra centrale non precisata. A quanto ha riferito l'agenzia Kyodo, le fiamme sono divampate nel settore dove vengono smaltite le scorie, adiacente al reattore numero 2, in un impianto situato nella prefettura di Shimane. Anche in questo caso non c’è stata alcuna fuga radioattiva.
2004, 9 agosto, Giappone. Incidente nella centrale nucleare della Tokyo Electric Power Company (Tepco), la più grande impresa produttrice di energia in Giappone. La società ha comunicato che il generatore dell’impianto di Fukushima-Daini è stato fermato per una perdita di acqua.
Tanto per dirne alcuni. Ci può essere l'errore umano, ci può essere la sfiga, ci può essere quelle che volete. Ma ci può essere.
Fonte: http://www.fisicamente.net/index-1065.htm
- l'uranio è destinato a finire entro 50 anni
Un altro problema delle centrali nucleari è dovuto al progressivo esaurimento del combustibile nucleare, con i ritmi attuali si stima che l'uranio presente sia in grado di assicurare circa 50 anni di attività delle centrali nucleari. Questo problema viene considerato meno critico dei precedenti dato che l'utilizzo di reattori autofertilizzanti potrebbe innalzare significativamente l'efficienza di utilizzo dell'uranio portando dal 5% degli attuali reattori ad un teorico 99% di reattori autofertilizzanti di nuova generazione. Difatti vi sono molti studi su questa nuova generazione di reattori che il progressivo esaurimento dell'uranio potrebbe rendere convenienti.
Per far fronte a questo problema sono state sviluppate delle centrali nucleari che utilizzano il torio al posto dell'uranio come combustibile nucleare.
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
costi di costruzione centrali molto elevati
I costi rapportati all'energia prodotta sono più bassi rispetto alle altre centrali
durano per 50-60 anni
Scusa..ti sembrano pochi 50 anni di funzionamento?
- enormi quantità di scorie che non si sa dove mettere
Le scorie possono essere riprocessate e ribruciate in reattori di nuova generazione, con conseguente diminuzione del volume di scorie e con tempi di decadimento di circa 30 anni. Trenta anni per cui il confinamento dalle radiazioni è molto semplice
- danni per l'ecosistema e la biodiversità delle acque dolci enormi a causa di prelievi e rilasci d'acqua
I danni alle acque dolci...ci sono per ogni tipo di centrale raffreddata ad acqua, inoltre ci sono delle norme di legge che prevedono il salto massimo di temperatura fra entrata e uscita. Il problema non è delle centrali nucleari.
pericoli in caso di incidenti
I pericoli ci sono per qualunque incidente in qualunque tipo di centrale. Solo che nel nucleare i sistemi di sicurezza sono migliaia di volte migliori.
1999, 13 Dicembre, Russia. Centrale Zaporozhe, fermato reattore
Inutile dire che "fermato reattore" non è un incidente...
nuova generazione di reattori
Nuova generazione dove non è necessario bruciare uranio...uranio 238 che PUO' finire in tempi non lunghi. Può essere prodotto uranio 233, che oltretutto "brucia" meglio dal torio 232 che è presente in quantità enormi sulla Terra. Le stime degli esperti di settore parlano di risorse per migliaia di anni.
torio al posto dell'uranio
No, reattori con torio all'interno che viene riprocessato a uranio 233 il quale sarà poi successivamente usato come combustibile.
Purtroppo wikipedia contiene spesso errori su questi argomenti
Scusate la lunghezza del messaggio, ma ho voluto commentare anche i singoli "incidenti" riportati, visto che erano già usciti, e onestamente non vedo cosa ci sia d'incidente in alcuni casi, d'incidente nucleare negli altri. Si tratta di informazioni distorte, utilizzate per dare impropriamente contro al nucleare: Chernobyl è un incidente nucleare, un reattore correttamente spento dai sistemi di sicurezza per evitare che ci fossero problemi no.
- costi di costruzione centrali molto elevati- limitato uso temporale delle centrali
- problemi nello smantellamento di una centrale in disuso
- enormi quantità di scorie che non si sa dove mettere
- danni per l'ecosistema e la biodiversità delle acque dolci enormi a causa di prelievi e rilasci d'acqua
- pericoli in caso di incidenti
- l'uranio è destinato a finire entro 50 anni
Alcune cose già dette nell'altra discussione:
Attenzione: non dico che il nucleare non abbia problemi, ma non mettiamoci ad attribuirgli problemi che non sono suoi, ad attribuirli solo a lui come se le altre tecnologie ne fossero immuni, o a fornire dati parziali.
Sui dati di Greenpeace, se non altro mantengo il dubbio: sia perché ho letto di tutto e di piú, anche dati non riscontrati nelle fonti fornite, sia perché Lovelock e uno dei fondatori di Greenpeace hanno indicato il nucleare come l'unica fonte sostenibile (almeno attualmente) per limitare le emissioni, oggetto di un timore dovuto non alla realtà dei fatti, ma a storie.
Sui costi, consideriamo anche una cosa: se almeno attualmente la fissione fosse l'unica fonte attuabile per generazione di massa a basse emissioni (dovute solo alla costruzione), è da mettere davanti il costo o l'ambiente? O l'uno o l'altro, ma se si scegliesse il costo... che non ci si lamenti delle emissioni.
Inoltre, da vedere anche il costo del chilowattora.
Sui microorganismi che muoiono anche in presenza di piccole variazioni di temperatura, rispondo in un semplice modo: cosa c'entra il nucleare? Nel senso, anche le normali centrali riscaldano l'acqua. Ma senza le une e le altre possiamo scordarci l'elettricità. Accetto il discorso sui microorganismi, non lo accetto riferito unicamente alla fonte nucleare, visto che non è un problema solo di tale fonte.
[1] 1999, 18 Novembre, Scozia. Centrale di Torness, un tornado precipita a meno di 800 metri dall’impianto.[2] 1999, 13 Dicembre, Russia. Centrale Zaporozhe, fermato reattore.
[3] 2000, 5 Gennaio, Francia. Centrale di Blayais, una tempesta costringe a fermare 2 reattori per allagamento.
[4] 2000, 15 Febbraio, USA. Reattore Indian Point 2, fuga vapore radioattivo
[5] 2001 Germania. Esplosione di una parte dell'impianto di Brunsbuettel.
[6] 2004, 9 agosto, Giappone. Nel reattore numero 3 nell’impianto di Mihama, 350 chilometri a ovest di Tokyo, una fuoriuscita di vapore ad alta pressione, con una temperatura superiore ai 200 gradi, è costata la vita a quattro operai. Altri sette operai sono in condizioni molto gravi
[7] 2004, 9 agosto, Giappone. altra centrale non precisata. A quanto ha riferito l'agenzia Kyodo, le fiamme sono divampate nel settore dove vengono smaltite le scorie, adiacente al reattore numero 2, in un impianto situato nella prefettura di Shimane. Anche in questo caso non c’è stata alcuna fuga radioattiva
[8] 2004, 9 agosto, Giappone. Incidente nella centrale nucleare della Tokyo Electric Power Company (Tepco), la più grande impresa produttrice di energia in Giappone. La società ha comunicato che il generatore dell’impianto di Fukushima-Daini è stato fermato per una perdita di acqua
1) Un tornado non è un incidente nucleare, e non ha fatto danni. Il reattore è progettato con schermi e schermi di acciaio e calcestruzzo, quindi è da provare che avrebbe fatto qualcosa.
2) Un reattore fermato non è un incidente nucleare, ma una dimostrazione della funzionalità dei sistemi di sicurezza.
3) Due reattori fermati... come sopra.
4) Vapore radioattivo: fuga dove? Nell'ambiente o nella centrale, magari in ambienti adatti? E che danni ha fatto?
5) Danni? Cosa è esploso? È stato contenuto dai sistemi di sicurezza? Solo quanto da te scritto non significa né implica nulla.
6) Il vapore esiste anche negli impianti non nucleari, ed esiste in situazioni di temperatura e pressione piú estreme. Non solo non è un incidente nucleare, ma sarebbe potuto capitare, e anche piú grave, in impianti normalissimi. Non è un incidente nucleare, non attribuiamolo a tale tecnologia come se da essa dipendesse.
7) Ottimo: lo chiamo "perfetto intervento dei sistemi di sicurezza", non "incidente nucleare". Prova che quella centrale è sicura, non che il nucleare sia pericoloso.
8) Tale perdita avrebbe causato danni legati alla natura nucleare dell'impianto? Inoltre, come sopra: ottimi sistemi di sicurezza, non pericolo dell'impianto nucleare.
Di nuovo, come già detto: si verifica un problema, come conseguenza l'impianto di sicurezza, perfettamente funzionante, risponde come da progetto e ferma il reattore. Questo non è un incidente nucleare, è solo un ottimo funzionamento dei sistemi di sicurezza.
Tanto per dirne alcuni. Ci può essere l'errore umano, ci può essere la sfiga, ci può essere quelle che volete. Ma ci può essere
Vero; però oltre a tutti gli esempi portati potresti portarne qualcuno che (1) sia legato alla natura nucleare dell'impianto, (2) non sia stato fermato dai sistemi di sicurezza, (3) abbia causato danni rilevanti? Possibilmente, (4) non dipenda da impreparazione del personale, visto che oggi si prendono ingegneri e non tecnici generici, e visto che anche tu dici che può capitare; ma bastano anche i primi tre. Perché sarà "tanto per dirne alcuni", ma al momento hai portato solo o incidenti non nucleari, o perfetti interventi del sistema di sicurezza, o nulla di fatto (il tornado). Questi non sono incidenti nucleari, e classificarli come tali non è altro che malainformazione e/o propaganda; e, onestamente, un "L'impianto di sicurezza è intervenuto perfettamente, evitando ogni problema" difficilmente riuscirà a convincermi di quanto dici. Da notare che non si è detto "Non capitano guasti", ma "I sistemi di sicurezza intervengono ed evitano problemi".
Per provare che nella storia ci sono stati tanti incidenti nucleari... potresti portare esempi di incidenti nucleari?
Questo problema viene considerato meno critico dei precedenti dato che l'utilizzo di reattori autofertilizzanti potrebbe innalzare significativamente l'efficienza di utilizzo dell'uranio portando dal 5% degli attuali reattori ad un teorico 99% di reattori autofertilizzanti di nuova generazione
Reattori che potrebbero bruciare: uranio 235; uranio 238; plutonio; scorie (sí, addio al problema scorie); ecc.
Inoltre, potrebbero produrre plutonio, per poi bruciarlo.
Entro oggi cercherò di mandare il sunto sul costo del nucleare, cui facevo riferimento nell'altra discussione.
Vero, ma grandi potenze prodotte;
per curiosità perchè ignoro completamente la cosa e non ho il tempo di andare a informarmi mi sapresti dire in quanto tempo si riassorbono i costi di costruzione e di smantellamento di una centrale?!
Affrontabili;
Infatti noi abbiamo ancora 4 centrali sul nostro territorio ancora piene di rifiuti. Va bè ma si sa l'Italia è un caso a parte.
Problema trattabile, soprattutto se si svilupperanno le tecnologie dei reattori veloci, che permettono di bruciarle;
SE si svilupperanno nuove tecnologie. Ritorniamo al punto di partenza. Intando quelle di adesso non sappiamo dove metterle. E crescono, crescono.....
Il prelievo d'acqua dipende dalla potenza, non dal tipo di centrale, e inoltre ci sono leggi che limitano la differenza di temperatura tra entrata e uscita;
Non ho mai detto che gli altri tipi di centrale non impattano l'ambiente. Ma quando consideri un nuovo progetto non puoi limitarti a dire "questo impatto non lo considero tanto lo fanno anche gli altri".
Come in tutto, ma in questo caso con sistemi di sicurezza estremamente ridondati; infatti, a parte Chernobyl, dove fu errore umano da parte di persone impreparate con un reattore instabile e senza sistemi di sicurezza, non ci sono altri incidenti rilevanti;
Vuoi sapere di disastri che hanno fatto migliaia di morti come Chernobyl?! No non ce ne sono stati. Quelli che ho riportato io non sono disastri ma semplici "incidenti". I morti si sono fermati a 4-5 operai, povere vittime del lavoro. Probabilmente sono più i muratori che muoiono cadendo da un'impalcatura. Esplosione di parte di una centrale? Fuga di una nube di vapore? Incendi nei magazzini di stoccaggio scorie? Operai che risultano contaminati da radiazioni? cosa sono?!?!? Il problema è che basta che una e una sola volta vada male qualcosa, perchè nulla è infallibile. E per quella volta, magari accade 1 ogni 100 anni, i danni non si contano sulle dita della mano, non ti bastano nemmeno quelle dei piedi.
Sui dati di Greenpeace, se non altro mantengo il dubbio: sia perché ho letto di tutto e di piú, anche dati non riscontrati nelle fonti fornite, sia perché Lovelock e uno dei fondatori di Greenpeace hanno indicato il nucleare come l'unica fonte sostenibile (almeno attualmente) per limitare le emissioni, oggetto di un timore dovuto non alla realtà dei fatti, ma a storie.
Patrick Moore è uno dei padri fondatori di Greenpeace che sostiene il nucleare. Peccato che lui lavori da 15 anni nell'industria nucleare. Fu allontanato dall'associazione nel 1985 perchè perorava il taglio a raso della foresta primaria tra Usa e Canada: si scoprì che lavorava per l'industria del legno. :D
Sui costi, consideriamo anche una cosa: se almeno attualmente la fissione fosse l'unica fonte attuabile per generazione di massa a basse emissioni (dovute solo alla costruzione), è da mettere davanti il costo o l'ambiente? O l'uno o l'altro, ma se si scegliesse il costo... che non ci si lamenti delle emissioni.
Inoltre, da vedere anche il costo del chilowattora.
Costruire centrali nucleari non vuol dire chiudere tutte le altre centrali. Per cui non solo mi tengo le emissioni e con quelle già è previsto che moriremo tutti molto presto, ma in più mi aggiungo le scorie radioattive, che SE la ricerca non mette a punto presto questi reattori che le riciclano, si accumulano e la vita si accorcia sempre di più. Allora prima risolviamo il problema delle scorie, che tra tutti è quello che veramente più mi preoccupa, e poi diamo via libera al nucleare.
Sui microorganismi che muoiono anche in presenza di piccole variazioni di temperatura, rispondo in un semplice modo: cosa c'entra il nucleare? Nel senso, anche le normali centrali riscaldano l'acqua. Ma senza le une e le altre possiamo scordarci l'elettricità. Accetto il discorso sui microorganismi, non lo accetto riferito unicamente alla fonte nucleare, visto che non è un problema solo di tale fonte.
Non l'ho mai riferito solo al nucleare ma è uno dei suoi impatti. Il nucleare non ha impatti sull'atmosfera, non ha emissioni ma ha un altro impatto sull'ambiente. L'acqua calda che viene rilasciata (come per altre centrali) e le scorie.
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.