Bah, questi pseudo drammi sono importanti solo se non c'è tempra.
embé, i serial killer non hanno tempra, è gente con gravi disturbi e insicurezze
Ma a quel punto qualsiasi cosa è in grado di complessare, per cui tanto ci può essere un evento effettivamente traumatico, quanto una sciocchezza, semplicemente si viene traumatizzati perchè si è traumatizzabili, ossia c'è la predisposizione.
falso.
sono le persone dal carattere granitico e dalla gamma di emozioni di una pentola (come evidentemente è il tuo) ad essere abbastanza rare, non viceversa.
quasi tutti (per non dire tutti) hanno traumi sotterranei potenzialmente devastanti.
solo che ci sono un sacco di "correttivi"... la famiglia, gli amici, l'educazione, le legge e la paura della punizione, delle esperienze positive, la fede eccetera.
però a qualcuno capita di imboccare una brutta strada... fortunatamente in pochi, ma è ben possibile che da qualcosa di apparentemente insignificante come una scatola di pastelli scaturisca una serie di "sfortunate coincidenze" (all'asilo non riesce a trovare amici perché lo prendono in giro perché piange per i pastelli, alle elementari viene escluso perché leggermente asociale, alle medie trova una brutta classe e dei maestri pessimi e nel frattempo i genitori divoriziano, alle superiori invece di diventare un bel ragazzo diventa un ce**o che le ragazze non si filano neanche per sbaglio eccetera).
non vedo perché un bravo scrittore, che vuole indagare le motivazioni dell'agire di un serial killer, non debba citare i traumi infantili, se poi da questi sono derivate le tragiche conseguenze che si vogliono descrivere.
ovviamente come "causa scatenante" sarà molto più importante il fatto di essere un emarginato e uno sfigato, ma non è che la scatola di pastelli sia irrilevante. Tutt'altro.
la storia dell'anima Tuc e dell'anima Baggins è un emerita stronzata dal punto di vista psicologico.
ovviamente in un libro per ragazzi è una splendida trovata, ma non innalziamo 'ste sciocche e simpatiche favolette a metro di paragone per l'introspezione psicologica, per favore.
i capitoli di Cersei sono eccessivi (nel senso che la sua salute mentale "precipita" un po' troppo rapidamente per essere proprio credibile) ma profezie e traumi come quelli di Cersei da ragazzina, possono (improbabile, ma possibile) portarne ad altri. E ancora. E a quel punto sei fottuto, se non hai un bravo psichiatra.
Gravi disturbi ed insicurezze... quindi chi ha gravi disturbi ed insicurezze diventa serial killer? boh. Ci sono non so quante ricerche sulla genetica (materia ovviamente invisa ai sociologi in quanto si basa su correlazioni "dimostrabili" matematicamente), che lo spettro delle reazioni è codificato. Per cui, in base alle proprie caratteristiche, si è in grado di farsi attraversare o no dai traumi, da quelli più leggeri (la scatola di colori non comprat non è un problema), a quelli più pesanti (violenze fisiche/mentali). Poi ovviamente ci sono molti fattori che possono influire positivamente, ma sempre in relazione alla propria predisposizione a saperli recepire. Perché se per predisposizione non si è in grado di recepirli, aivoglia a comunità e altre cose simili. E si torna al punto di prima, la scatola di colori è un sintomo o la causa?
Se si pensa che è una causa, bene, abbiamo gettato al vento decenni di ricerca genetica. Per ricerche di questo tipo nell'unione sovietica si finiva nei gulag. Non è un caso.
Gravi disturbi ed insicurezze... quindi chi ha gravi disturbi ed insicurezze diventa serial killer?
no, chi è un serial killer ha gravi disturbi e insicurezze. E' diverso.
non è che chi ha talento e coordinazione diventa necessariamente un pallone d'oro di calcio (può non praticare calcio, infortunarsi, non avere la forza di volontà per eccellere eccetera eccetera, miliardi di variabili), ma un pallone d'oro ha necessariamente talento e coordinazione.
Il pianto disperato del bambino che non ottieni i pastelli imho è:
- per la maggior parte delle persone, diciamo "normali" è solo un capriccio da bambino che passa senza tante tracce.
se scrivi un romanzo su questa persona, il pianto sui pastelli non ha ragione di essere
- per la maggior parte delle persone "geneticamente predisposte a farsi traumatizzare", un sintomo della loro fragilità. Ma che poi fortunatamente viene "curata" o tenuta sotto controllo dai correttivi di cui parlavo
se scrivi un romanzo su questa persona, magari puoi citarlo come ricordo doloroso, ma senza spacciarlo per "causa" di eventuali comportamenti strani
- per qualcuno, la causa, in quanto inizio di una sfortunata spirale negativa di coincidenze e comportamenti che lo porteranno ad avere gravi comportamentida sociopatico
se scrivi un romanzo su questa persona, non vedo perchè, oltre a sottolineare la sua "intrinseca fragilità", non si possa citare l'episodio dei pastelli come una delle cause dei propri disturbi, se non proprio l'effetto butterfly
non capisco perché negare a priori l'esistenza della terza categoria... insomma prendiamo Hitler. Ammettiamo che fosse una persona "mal predisposta"... e che i suoi comportamenti giovanili un po' strampalati fossero "sintomi".
Poi, durante la prima guerra mondiale, si salva da una bomba in modo che lui miracoloso. In realtà era un evento abbastanza ordinario, ma lui si convince di essere stato salvato da Dio, e quando la guerra è persa, rimane ossessionato dalla sconfitta della Germania. Milioni di persone, austriaci e tedeschi "hanno perso la guerra", anche qui un evento ordinario, ma lui la prende malissimo.
Ora, chissà quanti soldati "fragili" sono usciti mezzi pazzi dalla guerra. Chissà quanti hanno avuto semplici botte di fortuna ma le hanno interiorizzate nei modi più strani... e chissà quanti erano ossessionati dalla sconfitta; però sono rimasti dei veterani un po' suonati, e stop.
Hilter no... Hitler ha cominciato la sua inarrestabile ascesa, sorretto dalla sua idea di predestinazione e motivato dalla sete di rivalsa su coloro che avevano determinato la sconfitta della grande germania (ebrei, comunisti e compagnia).
Ora, il suo aver "interiorizzato" da pazzo fanatico il suo "miracolo" e la sconfitta, è un sintomo della sua "fragilità emotiva genetica". Come migliaia di altri ex-soldati.
Però, nel caso di Hiler, questa interiorizzazione patologica è anche stata la causa di futuri comportamenti: fondazione del partito nazista, sovversione, perpetrazione di violenze inimmaginabile per raggiungere i propri scopi
quindi, volendo scrivere un romanzo introspettivo u Hitler, non vedo perché la sua reazione all'episodio del "miracolo" e alla umiliante sconfitta della Germania e dell'Austria non possa essere presentanto anche come causa della sua futura e nefasta condotta.
Ragazzi, si parla della versione cinematografica dello Hobbit, non so se avete presente. -_-
Un piccolo excursus su altri argomenti correlati è tollerato ma non esageriamo, altrimenti tanto vale aprire un'altra discussione (ad es. sulla caratterizzazione dei personaggi fantasy e/o della letteratura in genere).
Ultimo avvertimento.
L'effetto butterfly, o anche caos deterministico, è un esempio di quanto dico. Il sistema è già instabile per natura, adesso per impercettibili variazioni delle condizioni iniziali (i valori assunti dalle variabili di stato all'inizio dell'osservazione del fenomeno), si ottiene che osserviamo un risultato o un altro. Ma, cosa bella, due sistemi fatti così si possono sincronizzare. In questo caso la classica farfalla che sbatte le ali non c'entra un fico secco, perché insieme alla farfalla che sbatte le ali c'è stato un lieve aumento dell'umidità, una persona ha starnutito e non so quante altre cose, tranquillamente modellabili come eventi con lo stesso peso. E qui è applicabile il teorema centrale del limite. Per cui, il sistema è intrensecamente deterministico, solo che è molto difficile da modellare (anche se è studiato e si sono ottenuti diversi risultati). In questo frangente il singolo episodio c'è o non c'è cambia praticamente nulla, si può tranquillamente pervenire allo stesso risultato.
Se interessa, ho ampia e approfondita documentazione su attrattori strani, circuiti di Chua e altre amenità.
PS Lyra, perdona l'ot, quando ho cominciato non c'era ancora il tuo commento. Se Balon vuole continuare ci si può spostare altrove.
ok, si può continuare qui, basta magari aggiungere un sottotitolo alla discussione, tipo "e psicologia in generale"
Cominciano a circolare le prime immagini e fotografie del film delle Hobbit di Peter Jackson (lo stesso regista della trilogia del Signore degli Anelli per i pochissimi che non lo ricordassero). Il film sarà diviso in due parti e la prima arriverà nelle sale a Natale del 2012 (fine del mondo permettendo >_> )
Cmq eccovi il link per ammirare i tredici nani, direi che se queste sono le premesse cominciamo bene:
http://www-images.theonering.org/torwp/wp-content/uploads/2011/07/DwarvesFinal.jpg
ndLyra: unita a discussione già esistente
Gil Galad - Stella di radianza
proprio f***i i nanetti!!! poi io personalmente sono molto contento che ci sia Evangeline Lilly (miss Lost :wub: ) a fare da elfa!!