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LO HOBBIT
L di Lewyn Martell
creato il 23 aprile 2004

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Ser Balon Swann
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Inviato il 14 febbraio 2011 12:08

questa volta sono d'accordo con i Tolkeniani.

 

che del Toro vada a innovare da qualche altra parte, e che caspita.

 

come mi sentirei io se arrivasse qualche regista mezzo folle e trasponesse le cronache mettendo ai posti dei metalupi tigri dai denti a sciabola, al posto della Barriera un mega finestrone di plexiglass trasparente e via discorrendo? Già è bastato un corno di unicorno per scatenare il finimondo, non sono solo i tolkeniani a voler difende la purezza della propria opera preferita.

 

e poi non credo sia giusto. Lo Hobbit è lo hobbit, e se Del Toro ha questa ammirevole pulsione irrefrenabile di innovare il mondo fantasy, che si crei il suo mondo e la sua storia.

altrimenti è uno sfregio gratuito; il cambiamento e la "visionarietà" fine a sé stessi sono peggio del conservatorismo più zelante.


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Exall
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Inviato il 14 febbraio 2011 12:11

Io invece penso che abbiano ragione in quanto buona parte delle "innovazioni" che ho letto sono alquanto pacchiane e non rispecchiano per nulla il mondo dello Hobbit. Se piacciono cose del genere, semplicemente ci si può rivolgere a altri settori.

Del Toro è stato chiaro, quel mondo non lo appassiona. Ma ci sono fior di fan che invece ne sono appassionati. Per cui, le introduzioni apportate con ogni probabilità non avrebbero avvicinato altri fan e avrebbero allontanato quelli che si aspettavano aderenza all'originale.

Del resto basta vedere i commenti che ha rilasciato. Troppo bianco/nero il signore degli anelli. Se è per questo l'hobbit mi sembra anche di più rispecchiare tale caratteristica.

Poi il drago deve avere quattro zampe perché in natura non c'è nessun animale con sei?... se è per questo non ci sono nemmeno animali che sputano fuoco. Quindi?

Il troll che si appallottola? Ma che bisogno c'è di cose come queste?

Dai, non era proprio regista adatto al tipo di film. Già un pò dubitavo della scelta, adesso sono proprio convinto che è cosa buona che se ne è allontanato.

 

PS "morgan" freeman????? :excl: :excl: :excl:

 

PS Ser Balon, abbian scritto in contemporanea comunque son pienamente d'accordo con il tuo intervento. Le innovazioni proposte vanno a stravolgere un mondo ben plasmato.



joramun
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joramun
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Inviato il 14 febbraio 2011 12:52
Le innovazioni proposte vanno a stravolgere un mondo ben plasmato.

Non stravolgono assolutamente nulla....

"come mi sentirei io se arrivasse qualche regista mezzo folle e trasponesse le cronache mettendo ai posti dei metalupi tigri dai denti a sciabola, al posto della Barriera un mega finestrone di plexiglass trasparente e via discorrendo"

....questo è stravolgere.

Fare il drago più simile al serpente,piuttosto che riproporre l'ennesima copia stile Dragonheart,ai fini della storia non ti cambia assolutamente nulla......cosi come mettere il troll che rotola.Ha solo l'effetto positivo di aggiungere nuovi elementi all'immaginazione e farti dire "cavolo,questo non l'avrei mai immaginato".

E non confondete la creatività col surrealismo.Sono due cose diverse....

Lo Hobbit è lo hobbit, e se Del Toro ha questa ammirevole pulsione irrefrenabile di innovare il mondo fantasy, che si crei il suo mondo e la sua storia.

Assolutamente d'accordo.Se si vuole proporre una visione innovativa è sempre più giusto e più saggio partire da zero,piuttosto che riadattare opere altrui.


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Inviato il 14 febbraio 2011 13:36

Oh, vedo che ci arrocchiamo sulle singole cose. Bene, ecco perché quel regista non è proprio tagliato:

Parlando di Tolkien, aveva spiegato: Non sono mai stato un fan del Signore degli Anelli. Lo Hobbit è meno bianco-e-nero. I mostri non sono pura crudeltà, sono anche divertenti, seduttivi, ammalianti. Smaug è un tizio incredibilmente intelligente!. Il regista, successivamente, aveva spiegato che avrebbe inevitabilmente imposto la propria sensibilità sopra al materiale originale: E come sposare una vedova. Cerchi di rispettare il ricordo del marito morto, ma poi arriva sabato sera… bam.

 

E, sulle singole cose, sul drago più simile al serpente niente da eccepire, ma la frase sul fatto che non ci sono animali a sei zampe di grandi dimensioni sulla terra... fa veramente dubitare, in quanto viene in mente facilmente che non ci sono proprio draghi, e tantomeno bestie che sputano fuoco. Quindi niente draghi?

Sul troll che si appallottola... sul fatto di dire "cavolo non ci avrei pensato"... a quest'ultima frase aggiungerei cavolo che me ne frega, non c'entra proprio nulla. Stessa cosa per il troll a palla, è semplicemente pacchiano, nemmeno surreale. Peggio del metalupo coi denti a sciabola (però lì si tocca Martin e da fastidio >) ).

 

Sull'associare il nome del nano alle spine e quindi ficcargli in testa improbabili elmi con spunzoni... è evidente il livello di approfondimento che ha fatto sui personaggi e sull'opera che descrive. La motivazione per l'innovazione è quantomeno superficiale, in quanto il nome del nano porta ben altri riferimenti. Per cui qui siamo abbondantemente nello stravolgere, e direi anche di più di mettere i denti a sciabola.

 

Altro esempio, quello riferito al cielo che era troppo normale nel signore degli anelli. Bene, francamente vedere il cielo colorato darà anche atmosfera, ma un tipo di atmosfera adatto a film come 300 o altre cose simili. Parafrasando 300:

QUESTO E' L'HOBBIT!


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Ser Balon Swann
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Inviato il 14 febbraio 2011 13:45
Fare il drago più simile al serpente,piuttosto che riproporre l'ennesima copia stile Dragonheart,ai fini della storia non ti cambia assolutamente nulla......cosi come mettere il troll che rotola.Ha solo l'effetto positivo di aggiungere nuovi elementi all'immaginazione e farti dire "cavolo,questo non l'avrei mai immaginato".

 

mah... non saprei, come dice exall il mondo tolkeniano ha uno stile ben preciso e definito, classico... mettere Troll rotolanti e draghi strampalati sarebbe un po' come far indossare le vans a James bond...

 

insomma, non che "in sè" draghi strani e troll rotolanti (cos'è, ha pensato che l'etimologia di troll fosse "trolley"?) siano in male... ma se applicate allo hobbit secondo me stonerebbero parecchio... magari non stravolgerebbero, ma darebbero una sensazione di "straniamento" che mal si adatta a una simile opera.


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Inviato il 14 febbraio 2011 13:53
cos'è, ha pensato che l'etimologia di troll fosse "trolley"?

:excl: :excl: :excl: direi che è altamente probabile :D



joramun
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Inviato il 14 febbraio 2011 15:22
Sul troll che si appallottola... sul fatto di dire "cavolo non ci avrei pensato"... a quest'ultima frase aggiungerei cavolo che me ne frega, non c'entra proprio nulla.

Mah,sai..."immaginazione" e "creatività" sono sinonimi di "fantasia",e dal momento che il genere si chiama "fantasy" ho pensato che avesse una sua importanza.

Sull'associare il nome del nano alle spine e quindi ficcargli in testa improbabili elmi con spunzoni... è evidente il livello di approfondimento che ha fatto sui personaggi e sull'opera che descrive.

Passi lo strafalcione sull'etimologia....come si fa a parlare di "opera stravolta" solo perchè un tipo ha in testa un elmo con le spine piuttosto che uno con un altra forma?

E non è integralismo questo?

insomma, non che "in sè" draghi strani e troll rotolanti (cos'è, ha pensato che l'etimologia di troll fosse "trolley"?) siano in male... ma se applicate allo hobbit secondo me stonerebbero parecchio... magari non stravolgerebbero, ma darebbero una sensazione di "straniamento" che mal si adatta a una simile opera.

Boh...può essere;anche in questo rientra il discorso che si innova meglio con un opera prima che adattando quella di altri....

Io contesto il fatto che la cosa sarebbe stata sicuramente pacchiana,perchè chiunque abbia visto i film di Del Toro sa che non è un regista pacchiano,proprio per nulla.

E mi dispiace anche constatare,cosa abbastanza paradossale se ci pensi,che proprio il genere che più di tutti dovrebbe essere sinonimo di fantasia e creatività,alla fine si ritrovi con i fan più conservatori di tutti... -_-


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Inviato il 14 febbraio 2011 15:43

Boh, forse non ti è chiaro. Non è la questione dell'innovazione e della creatività in se che si criticano, ma si critica in relazione allo stravolgimento di un'opera ben precisa. L'hobbit è un'opera che si porta dietro una rappresentazione del mondo ben precisa e strutturata. Andare ad agire su aspetti già delineati di questo mondo lo porta a uno stravolgimento. L'esempio bello fresco? Quello del cielo. Troppo normale!?! Bene, proprio qui si capisce che il regista non è entrato nel mondo, perché se ritiene noioso lasciare il cielo così com'è e sente bisogno di dare una sterzata ai colori, significa che non ha compreso quel mondo.

Così scorci pittorici tranquillamente definibili come visionari in un film come 300 ci stanno benissimo, così come ci stava tranquillamente quel tizio che decapitava con le braccia a forma di lame.

Ma nell'Hobbit no. Non c'entrano niente soluzioni di questo tipo, significa andare a snaturare un'opera. E in questo contesto alcune cose diventano pacchiane. Gli spuntoni su elmi strani sono di per se pacchiani? No, ma in quel contesto si. Sbagliati per la motivazioni e inadatti al personaggio.

E se la questione continua a non suonarti, eccoti l'autore stesso che dice di aver calacato la mano:

"Il regista, successivamente, aveva spiegato che avrebbe inevitabilmente imposto la propria sensibilità sopra al materiale originale: “E’ come sposare una vedova. Cerchi di rispettare il ricordo del marito morto, ma poi arriva sabato sera… bam.”"

Ecco, queste se il suo approccio è quello di andare con una vedova, io sono contentissimo che sia andato via, perché è insita nella sua descrizione l'idea di stravolgere, che lasciare l'opera così com'è è noioso.

E sul fatto del fantasy... un corno di unicorno fa molto più fantasy di quello di un cervo. Ti dice niente?


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Inviato il 14 febbraio 2011 16:41

Ma su cosa vi state accapigliando visto che tanto lo dirige Peter Jackson? :D


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Ser Balon Swann
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Inviato il 14 febbraio 2011 18:34
E mi dispiace anche constatare,cosa abbastanza paradossale se ci pensi,che proprio il genere che più di tutti dovrebbe essere sinonimo di fantasia e creatività,alla fine si ritrovi con i fan più conservatori di tutti...

 

non c'entra, qui si tratta di un adattamento... una trasposizione da opera letteraria a opera cinematografica.

 

credo che il "conservatorismo" in questi casi sia comune a ogni genere... il desiderio di non vedere stravolta un'opera che si ama e si ritiene importante.

 

personalmente, ritengo che questo sia l'atteggiamento migliore (sia pur con un minimo di flessibilità)

 

per citare esempi recenti, non mi sembra che il Sherlock Holmes di Guy Ritchie o l'Alice di Tim Burton siano granché. L'immaginazione galoppante, visionaria e/o dissacrante dei suddetti registi (categoria di cui Del Toro è uno dei massimi esponenti) ha prodotto roba mediocre, che non rende giustizia all'originale. Anzi, si può dire che dell'originale si è conservato davvero poco... il nome, l'ambientazione e poco altro. Si è fatto leva sulla fama dell'originale per poi fare qualcosa di completamente diverso. Ecco, in primis non è onesto (se dici di fare "lo hobbit" fai "lo hobbit", altrimenti lo chiami in un altro modo) e in secondo luogo i risultati sono tutto fuor che esaltanti.

 

invece tra gli adattamenti seri, ponderati, rispettosi dell'originale ma che comunque hanno portato nuova linfa, citerei il batman di Nolan, 300 e lo stesso LOTR di Jackson. Tutti buonissimi film.



joramun
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joramun
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Inviato il 14 febbraio 2011 20:10
per citare esempi recenti, non mi sembra che il Sherlock Holmes di Guy Ritchie o l'Alice di Tim Burton siano granché. L'immaginazione galoppante, visionaria e/o dissacrante dei suddetti registi (categoria di cui Del Toro è uno dei massimi esponenti) ha prodotto roba mediocre, che non rende giustizia all'originale. Anzi, si può dire che dell'originale si è conservato davvero poco... il nome, l'ambientazione e poco altro. Si è fatto leva sulla fama dell'originale per poi fare qualcosa di completamente diverso. Ecco, in primis non è onesto (se dici di fare "lo hobbit" fai "lo hobbit", altrimenti lo chiami in un altro modo) e in secondo luogo i risultati sono tutto fuor che esaltanti.

 

invece tra gli adattamenti seri, ponderati, rispettosi dell'originale ma che comunque hanno portato nuova linfa, citerei il batman di Nolan, 300 e lo stesso LOTR di Jackson. Tutti buonissimi film.

Sono d'accordo....il fatto è che io ritengo che la versione di Del Toro sarebbe potuta tranquillamente rientrare in quest'ultima categoria.Ovviamente non avrò mai la controprova.

Boh, forse non ti è chiaro. Non è la questione dell'innovazione e della creatività in se che si criticano, ma si critica in relazione allo stravolgimento di un'opera ben precisa. L'hobbit è un'opera che si porta dietro una rappresentazione del mondo ben precisa e strutturata. Andare ad agire su aspetti già delineati di questo mondo lo porta a uno stravolgimento.

Ho capito.....il punto è che per me il drago simile a un serpente,il troll rotolante e il nano con l'elmo con gli spuntoni non sonoun stravolgimento o uno "snaturare" l'opera.Quindi viene a cadere tutto il ragionamento successivo....

E sul fatto del fantasy... un corno di unicorno fa molto più fantasy di quello di un cervo. Ti dice niente?

Onestamente no....nopn ho capito che vuoi dire... :unsure:


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Inviato il 14 febbraio 2011 20:39

Dice che non ci vuole niente a stravolgere il significato che si vuole dare (prova a considerare le polemiche seguite alla famosa traduzione di unicorno invece che cervo). Adesso, se prendiamo per esempio singole cose, tipo il troll rotolante, magari possono anche passare come esempio di fervida fantasia. Il problema invece è diverso, questi sono esempi di un atteggiamento volto a snaturare l'opera: "Il regista, successivamente, aveva spiegato che avrebbe inevitabilmente imposto la propria sensibilità sopra al materiale originale: “E’ come sposare una vedova. Cerchi di rispettare il ricordo del marito morto, ma poi arriva sabato sera… bam.”"

E, se questo è il principio, quella del troll rotolante non è altro che una conseguenza, anche piuttosto blanda. Per cui siamo traquillamente nel campo degli esempi posti da Ser Balon con l'Alice di Tim Burton. E l'altro elemento è la questione dei colori.

Per cui, quello del troll rotolante è proprio l'esempio, il sintomo, di una non aderenza all'opera originaria. E, questa fissazione per mettere le mani sopra opere altrui perché trasporle semplicemente è noioso non mi piace per niente.


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Inviato il 14 febbraio 2011 22:39

Non è affatto detto che degli adattamenti debbano essere fedeli all'originale, anzi. Possono essere anche molto diversi dall'opera originaria e risultare all'altezza. Kurosawa ha adattato diverse opere di Shakespeare trasferendole in Giappone, tanto per dirne una. Anche i vari adattamenti di Kubrick non mi pare fossero esattamente delle copie dei libri da cui la storia è ispirata. Parlando di LOTR, anche qui Peter Jackson qualche libertà se l'è presa; basti pensare alla Arwen che nel primo episodio combatte o allo stesso finale che presenta più che una differenza rispetto al libro. Esempio

nel libro Gollum strappa il dito a Frodo con l'Anello e precipita direttamente nella lava. Nel film i due lottano e poi cadono insieme. Non è un particolare da poco: nel primo caso Frodo non ha alcun ruolo nella distruzione dell'Anello, nel secondo si adombra un riscatto dell'hobbit.

.

 

Ovvio poi che tutti tendiamo a volere il massimo rispetto dell'opera a cui teniamo, ma chi fa un film ha tutto il diritto di maneggiare e rimaneggiare il testo se ritiene che sia necessario.


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 14 febbraio 2011 23:53
Ovvio poi che tutti tendiamo a volere il massimo rispetto dell'opera a cui teniamo, ma chi fa un film ha tutto il diritto di maneggiare e rimaneggiare il testo se ritiene che sia necessario.

 

nessuno questiona il diritto del regista di fare i film come meglio crede.

 

semplicemente, "innovare a tutto spiano" non sempre è la soluzione migliore. Ci sono un sacco di "rivisitazioni originali" che sono pessime, e tante "riproduzioni fedeli (fedeli, non pedisseque)" che sono ottime. Ovviamente vale anche il contrario, ma è più raro.

 

 

per lo hobbit secondo me il secondo approccio è il migliore, visto che tutta l'opera di Tolkien (diversamente da Shakespeare o Nabokov) si basa sull'ambientazione, sulla creazione di un mondo fortemente caratterizzato. Se arriva il Del Toro di turno che ci mette i suoi colori e le sue forme, di Tolkien rimane veramente poco.

 

E poi c'è da considerare che lo Hobbit si pone come prequel della trilogia cinematografica... ci sono perfino gli stessi attori. Un radicale cambiamento di stile sarebbe un po' strano.

 

Gandalf-Ian-McKellen arriva a Gran Burrone e, sotto un cielo rosso sangue, lo accoglie Elrond-Weaving a petto nudo vestito come faraone egizio... insomma dai sarebbe una scelta discutibile.

 

 

 

 

 

 

 

comunque

 

imho Frodo che distrugge l'anello è una cagata pazzesca, l'intera opera perde di significato.

 


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Inviato il 15 febbraio 2011 21:24

Allo spoiler... direi che non l'ha fatto lui :)

 

 

PS Sharingan, per me l'adattamento va benone, ma non lo si chiami l'hobbit.


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