Proprio la settimana scorsa ho acquistato la Fortezza, e ho anche ordinato i primi 2 libri, spero che siano ancora disponibili, vero? se no
Così appena mi arrivano posso iniziare con la lettura
Io il primo l'ho trovato, pochi giorni fa, alla Mondadori vicino al Duomo (Mi); ora è lì sul comodino: attende il suo turno; da quando frequento il forum la gestione delle code sta diventanto sempre più impegantiva...
Questa sera mentre compravo il Portale (nella stessa libreria) ho controllato la situazione, la fortezza c'era ma i primi due no; quindi ho chiesto, mi hanno risposto che in questo periodo non li hanno, ma che in genere ci sono...
Secondo me se li hai ordinati... li trovi di sicuro!
*fiduciosa
I libri sono sicuramente ancora disponibili.
Il solito problema: il passaggio della distribuzione da Editrice Nord a Gruppo Longanesi ha fatto sì che venissero ritirati dalle librerie i primi due volumi. Questo ha causato la loro rara apparizione sugli scaffali delle librerie. Ma la casa editrice li ha disponibili.
Peccato per la diffusione: chi acquista il terzo romanzo di una trilogia e basta? :-/
Ragazzi mi avete proprio incuriosito!
Segno anche questa trilogia tra i libri da leggere!!!
Quindi Andrea/Negróre i primi 2 libri editi dalla Longanesi sono ancora disponibili?
Se li ordino non dovrebbero esserci problemi?
Grazie
Polgara
In effetti sì se li ordini non ci sono problemi! L'autore è Andrea D'Angelo.
I titoli sono:
LE SETTE GEMME
L'ARCIMAGO LORK
LA FORTEZZA
Buona lettura!!!!!
Tiz
Bella notizia ragazzi, l'importante è che siano disponibili, aspetto volentieri anche due settimane.
Anche a me come a Jeyne è capiatato che da quando frequento questo forum i libri da leggere e da comprare sono aumentati a dismisura!!
Il problema è il poco tempo e soprattutto il poco denaro... ... so che per un Lannister non dovrebbe essere un problema ma sapete, è un periodoin cui mi trovo un po lontano da Castel Granito e mio padre e Cersei non ne vogliono sapere di prestarmi neanche un cervo d'argento!!
GRAZIE TIZ!
Polgara
Ieri ho ultimato la lettura de La Fortezza!!!
E' un libro, diverso dai precedenti due, c'è molta più azione e suspance.
Organicamente la trilogia è strutturata in modo tale da far combaciare solo alcuni tasselli. L'epilogo, è un susseguirsi di emozioni, infatti, mi ha trasmesso un'urgenza di leggere incredibile. Mi ha emozionato tanto. La fine poi è geniale
E il seguito.... ????
Troppi interrogativi, troppe domande senza risposta.
Complimenti vivissimi e spero che ben presto l'editore si decida a farti firmare per il seguito.
Auguri
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Anagromis ancora vivo!?!?!
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Tiz
Anzitutto, come sempre, grazie per avermi letto. Sembra una frase che scrivo in automatico, lo so, ma credimi che è sentita.
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Sono felice tu abbia apprezzato il crescendo che ho tentato di imprimere alla trilogia; quando Viviani (allora editore unico dell'Editrice Nord) si stava ancora domandando se pubblicarmi o meno, pensando che vi fosse poca azione nella trilogia, gli spiegai proprio questa caratteristica dei tre libri... il crescendo. L'Epilogo del Principio (titolo significativo, che dici? è praticamente solo azione e sono buone 100 pagine di fila. Era così che lo volevo: palpitante di vita, concitato e drammatico.
Almeno con te, Tati, da quanto hai scritto, sono riuscito nell'intento.
Relativamente al finale, dico solo una cosa: punto molto su di esso, perché spesso nelle mie letture fantasy è stato proprio l'epilogo a deludermi. Non volevo fosse così anche per la mia trilogia, volevo che si vedesse tutta la costruzione che c'è dietro, ma nel contempo volevo che il finale fosse in qualche modo inaspettato (anche se preannunciato da numerosi dettagli sparsi qua e là... che forse ora, a fine lettura, riconoscerai).
La trilogia.
Dunque, la trilogia nasce con due obiettivi ben precisi: recuperare le Sette Gemme dell'Equilibrio, sconfiggere Lork. In un modo o nell'altro entrambi gli obiettivi sono stati centrati. Questo per dire che, dal punto di vista dell'autore (me , la trilogia è completa.
Poi, ovviamente, avendo pianificato molti seguiti (ulteriori 14 libri, ma diciamo più direttamente ulteriori 6... il resto è troppo lontano per essere scorto dopo questa prima trilogia) è inevitabile che io abbia costruito delle solide basi per quanto avverrà. Descrivere soltanto l'azione dei protagonisti non è il mio stile e mi spiace se si resta delusi per gli interrogativi rimasti senza risposta (sono un bastardo, in fondo, lo so... ma adoro giocare con i lettori .
Che Viviani mi faccia firmare il seguito sono il primo a sperarlo, credimi!
Ad ogni modo, ora sto scrivendo un romanzo a se stante, avulso al contesto de "La Triade" (la saga di 17 libri di cui questa trilogia è l'inizio), perché per ideare nei dettagli la prossima trilogia (e quindi iniziare a stenderne il testo) prima devo fare un lavoro immane: non sono il tipo di scrittore che sforna romanzi giusto per sfornarli e mi parrebbe un delitto rovinare il grande lavoro fatto con questa prima trilogia. Voglio il massimo da me e per i miei lettori (nel contempo, devi pensare che purtroppo sono "solo" un semi-professionista e che a mia disposizione ho mooolto meno tempo di chi è scrittore a tempo pieno).
Ti farà piacere sapere, comunque, che Viviani mi ha già anticipato di contattarlo non appena ho il quadro più chiaro sulla prossima trilogia, il che significa che almeno di partenza è interessato.
Anagromis? Eheheh...
Questo è forse il "retroscena" che più amo di tutta la trilogia. Chissà a che conclusioni sei arrivata?
s p o i l e r
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Le sette Gemme sono state riunite e Lork sconfitto! Ma restano numerosi misteri.
ll mistero Anagromis.... mi sovviene un dubbio, nella saga l'abbiamo incontrato? Forse sì... e poi che fine ha fatto il libro? e quegli esseri ultraterreni? e l'anima di Burk? e Jonah la talpa? e quella bottiglietta che
Lork ha nascosto?
Firma quanto prima sono curiosissima....
Penso che rileggerò l'intera trilogia.... sono curiosa di cercare le tracce che hai lasciato nei 3 volumi!!!
Tiz
IO lo firmo anche domani un contratto per una nuova trilogia... ma prima deve arrivarmi!
A parte questo piccolissimo dettaglio, il modo migliore per avere la continuazione è far sapere all'editore d'aver apprezzato quanto ha pubblicato di Andrea D'Angelo.
Non mancherò di far sapere all'editore quanto abbia apprezzato questa trilogia ... puoi contarci!
Un abbraccio
Tiz
Ieri, finalmente, ho finito di leggere la trilogia (ho tempi strettissimi ultimamente).
"Devo fare i complimenti all'autore perchè mi è piaciuta" mi son detto e quindi:
Complimenti Andrea D'Angelo.
Ne ho letto gran parte durante le notti di una "bestiale" trasferta di lavoro e mi ha fatto evadere bene dal resto.
Appena iniziato a leggere "le sette gemme" devo confessare che ho pensato che non l'avrei finito " bah ... troppi maghi e magie facili non è il mio genere" evidentemente sbagliavo in qualcosa.
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2 o 3 critiche posso fartele? Sono bonarie, mie impressioni dettate da miei gusti e che quindi possono valere come il due di bastoni.
I libri mi son piaciuti te l'ho detto ma io ho un pò del Ratan, stò migliorando ma sono sempre un rompip.... per partito preso e a proposito propio lui dovevi far morire?
-"Le sette gemme", secondo mè è il più acerbo via via sei andato migliorando.
-"L'arcimago Lork" le parti di riflessione/insegnamento di Tarko dal Baldar non mi son piaciute (un pò per questo, un pò per quello ... o forse è solo il mio gusto)
-Nel "La Fortezza" ho notato spesso che non c'è nemmeno una righa a dividere l'azione di punti diversi, ad es. stò leggendo di Tarko e mi ritrovo con l'azione del Grassatore, senza uno stacco è un pò spiazzante come cosa.
-Fadejuìn e le due lune e le albe e i tramonti Xmè ne usi troppo, e simile anche se in maniera diversa il ricordo sempre ripetuto di Burk, che per noi lettori è stato un personaggio secondario o quasi (voglio dire es. non era Gandalf, eppure per proseguire le loro azioni i compagni fanno sempre riferimento al suo sacrificio, anche nel terzo volume)
-Una morte un pò più truculenta o pirotecnica per Lork alla fine mi sarebbe piaciuta.
Il finale in sè è cmq bello con Librek e Shine da una parte, i compagni dall'altra (propio Ratan?), Mja Dell sconsolato ad osservare, il grassatore mezzo morto e Procax che entra nella Fortezza (a proposito dopo Procax Vs Grassatore, vedremo Grassatore pro Procax? Le 2 bestie unite?) e gli altri? Insomma tutto finito e tutto in sospeso/tutto da finire.
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Scusa la lunghezza ma mi son fatto prendere un pò la mano.
E complimenti ancora ... (anche da parte della mia ragazza che è a metà dell"Arcimago")
P.s.: Posso chiederti quanto tempo hai dedicato alla trilogia? Perchè sò che la cosa più difficile è forse propio quella, lo scrivere, nel senso di sedersi e finire.
Ieri, finalmente, ho finito di leggere la trilogia (ho tempi strettissimi ultimamente).
"Devo fare i complimenti all'autore perchè mi è piaciuta" mi son detto e quindi:
Complimenti Andrea D'Angelo.
Grazie per aver letto l'intera trilogia, Jubal.
Il concetto di magia che applico al mio mondo non è poi così scontato. Le magie cui hai assistito sono per pochi, come avrai capito nel prosieguo della vicenda, e quei pochi sono davvero grandi e non eguagliabili.
Gli altri? Ma quale magia... addirittura c'è ancora posto per lo scetticismo (Ratan? . La magia, insomma, non è una cosa diffusa. Personalmente, per spiegare il concetto di magia che ho applicato alla saga uso sempre lo stesso paragone.
I maghi veramente potenti del mio mondo sono come gli astronauti nel nostro: esistono, ma sono persone particolarmente dotate e che hanno impiegato la vita per raggiungere quegli obbiettivi. E sono davvero pochi in rapporto alla popolazione.
Rispondo qui al tuo P.S., prima degli spoilers.
La trilogia mi è costata molta fatica. Vi ho lavorato quasi nove anni (tenendo conto dell'ultimo anno e mezzo).
La stesura in sé è la minima parte; "La Fortezza" l'ho scritto in due mesi. Il grosso del lavoro è stata la costruzione dell'ambientazione e la revisione del testo, soprattutto poiché la trilogia che hai letto anticipa altri 14 libri e volevo gettare inequivocabilmente le basi dei seguiti (da folle quale sono, ho sempre lavorato sperando di pubblicare un giorno - mi è andata bene, ma se mi fosse andata male non ci sarebbe stato nulla di strano... un pazzo! -; il mio pensiero è sempre stato lo stesso: "Nessuno potrà dirmi che i seguiti, se mai li pubblicherò, saranno uno sfruttamento di idee vecchie e/o di un eventuale "successo" ").
L'ideazione e la cura dei particolari e l'eliminazione delle incogruenze sono state, in pratica, un lavoro enorme. Per lo stesso motivo, la prossima trilogia ha bisogno di un lungo periodo di preparazione... spero di far uscire un libro singolo, frattanto, avulso al contesto del Mondo Interno.
SPOILERS
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Le critiche sono sempre ben accette quando oneste (come nel tuo caso): sono un'occasione per crescere (e non sto dicendo tanto per dire).
Tecnicamente "Le sette gemme" è il più acerbo non soltanto secondo te, ma anche secondo l'autore. Come devo aver detto già in altre occasioni (mi scuso se sono ripetitivo), i libri sono stati scritti ad anni di distanza l'uno dall'altro (cosa poco lungimirante). Il primo è stato rivisto 13/14 volte dopo la sua prima stesura... e come uso sempre dire, non si può costruire una buona casa dalle sue macerie.
Quando apro "Le sette gemme" (tento di evitarlo, a dir il vero) non mi sento affatto bene; dal mio punto di vista la storia è perfetta e la difenderò sempre con le unghie e coi denti, ma la narrazione... Nel contempo mi consolo: sono felice che la trilogia sia un crescendo di qualità, da questo punto di vista.
Ratan doveva morire, mi è parsa la cosa più naturale. Forse sono sadico, ma mi è sembrata la conclusione perfetta della sua evoluzione interiore. Inoltre, cosa non di secondo piano, far morire proprio colui il quale non aveva voluto quel maledetto viaggio, rende più presente e drammatica la realtà della storia che ho raccontato nella trilogia.
Non mi piace il buonismo, non mi piacciono le storie che terminano con "...e vissero felici e contenti" dopo una malia infinita e spesso tragica: sono disumane.
La Congregazione era strumento e tale si è rivelato alla fine, più ancora con la morte di Ratan. Strumento non in senso negativo, bensì in senso cattolico, se vuoi (non sono cattolico, preciso): per salvare i più, i meno devono essere strumento e come tali sono in balia degli eventi.
Tarko/Emjariah: c'è chi ha amato quella parte, c'è chi l'ha trovata noiosa e/o qualcos'altro di negativo.
Era previsto.
E' il nucleo di un qualcosa di più grande e come tale doveva essere curato al limite del tedio. Poi, quanto viene espresso lì, oltre a essere una parte del mio pensiero reale, è ovviamente soggettivo e non condivisibile.
Poi, parlando della storia, era assolutamente necessario e più concentrato di così non avrei potuto farlo (per quanto volevo dire).
Separazione tra le scene ne "La Fortezza": lo stesso problema c'è anche ne "L'arcimago Lork". Non è una mia scelta, bensì un errore/scelta della casa editrice.
Credi, danno più fastidio a me che a te.
Sole e lune: critica che mi è già stata avanzata. In futuro tenterò di frenare la mia passione per gli astri del Mondo Interno.
Sulla citazione troppo frequente di Burk non sono d'accordo.
Il fatto che per il lettore sia un personaggio quasi secondario non conta. Quello che conta sono i personaggi e il loro modo di vivere e sentire.
Quando scrivo, i miei personaggi vivono, sono miei amici e quasi indipendenti nell'agire, nel pensare e nel sentire. Sarei un pessimo scrittore se non li lasciassi vivere di vita propria. E, credimi, il dolore per la perdita di Burk dopo una vita passata assieme sin dall'infanzia è talmente grande che li flagella e li flagellerà per sempre.
Ignorare questo sarebbe equivalso a rendere i personaggi inverosimili.
Ti ho risposto nei limiti del mio scarso tempo libero di questi giorni. Se hai qualcos'altro da chiedermi oppure ho saltato qualcosa non esitare a chiedere e/o a farmelo notare. Mi sento sempre molto fortunato d'aver lettori e la gratitudine, fin dall'inizio, l'esprimo con il massimo della disponibiltà: non ho altro mezzo.
Come sempre sei molto disponibile con noi lettori Andrea, e dato che ci troviamo in argomento voglio approfittarne per dire 2 paroline.
SPOILER "L'ARCIMAGO LORK"
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Tarko nel villaggio dei Baldar è forse la parte che ho apprezzato di più. In effetti non è semplice descrivere come funzionano gli equilibri, ma proprio per motivo mi è piaciuta. Ho avuto l'impressione che il personaggio debba imparare qualcosa che gli è naturale, ma non è consapevole di questa sua conoscenza. Un banale esempio... il bambino che impara a camminare: il bambino non sa che per camminare deve mettere in movimento una serie di muscoli e tali muscoli sono comandati da impulsi celebrali! Il bambino, provando e riprovando, impara a camminare ed è naturale. Tarko impara a usare gli Equilibri in modo naturale. Chissà se sono riuscita a spiegarmi...
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Tiz