In matematica non sono forte ma in compenso me la cavo bene con lingua, linguaggio e semantica.
Per “esproprio” si intende la sottrazione della proprietà di un bene - a fronte di un pagamento stabilito di solito unilateralmente - motivato di solito da un prioritario interesse pubblico. In un simile caso, il primo intestatario perde in tutto o in parte la possibilità di godere del bene in questione e vengono a decadere oneri e onori per la parte oggetto di esproprio.
Un prezzo calmierato è invece un prezzo il cui tetto massimo è fissato dall’amministrazione di riferimento. Viene applicato per l’acquisto e il consumo di beni e servizi ritenuti socialmente rilevanti e normalmente punta a dare maggiore tutela ai consumatore e alle consumatrici.
Ora, io non so quale sia l’idea di Schlein perché non ho sentito né letto nulla di prima mano in merito a questo tema. Tuttavia prima di indignarmi penso sarebbe sempre meglio farlo, no?
In effetti, nell'articolo postato da Euron a parlare di esproprio è Mulè, e a rilanciare mi pare siano stati quasi unicamente media e giornalisti di destra ("Scappate, arrivano i marxisti!!!"), quindi di concreto abbiamo solo la proposta del programma della Schlein, che parla "banalmente" di intervenire sugli affitti. Che poi a destra gli venga la schiuma alla bocca all'idea che sia lo Stato a dirti fino a quanto puoi chiedere è un'altro discorso - e il punto è proprio quello.
Quindi parlare di espropri "proletari" (che poi storicamente erano ben altra cosa) e addirittura di URSS mi pare un pelo esagerato...
Che poi, se capisco, si parlerebbe di applicare questa soluzione nel caso di immobili mantenuti a lungo sfitti, non di un intervento da applicare in modo diffuso ecc. Devo però studiarne di più in merito.
Mozione a supporto della candidatura della Schein: pagina 12 del pdf.
https://www.ellyschlein.it/partedanoi/mozione
CitaUn nuovo contratto sociale vuol dire rimettere al centro della nostra azione politica il diritto fondamentale alla casa. Dobbiamo occuparcene in tutte le sue declinazioni, a partire dal rilancio dell’edilizia residenziale pubblica, con un piano di investimenti di medio-lungo periodo, facendo leva sulla manutenzione e gli interventi di rigenerazione urbana a consumo di suolo zero per aumentare anche l’offerta di alloggi a canone sociale e migliorare la vivibilità delle periferie urbane. E necessario rafforzare gli aiuti per chi è più in difficoltà a pagare l’affitto, a partire dal rifinanziamento del Fondo sociale affitti e del Fondo morosità incolpevole, che il governo Meloni ha azzerato. E poi servono politiche innovative e coraggiose di intermediazione pubblica per recuperare al mercato degli affitti medi e lunghi una parte del patrimonio privato sfitto, per aumentare la disponibilità di alloggi a canone calmierato e rispondere alla domanda di quella fascia intermedia che non ha i requisiti per accedere alle case popolari ma non riesce a vivere agli alti prezzi del libero mercato. Una politica per la casa che guardi a sostenere i giovani e i loro percorsi di autonomia. E che miri a coniugare la questione sociale e quella ambientale, puntando alla riqualificazione energetica e alla creazione di comunità energetiche per abbassare insieme le bollette e le emissioni.
Che significa recuperare? Cosa intende con "intermediazione pubblica"? Una persona proprietaria di una seconda casa sfitta non ha il diritto di tenerla in questo modo per mille e uno motivi legittimi pagandoci già le imposte previste, imposte (salate) che già di per sé dovrebbero alimentare il welfare? In generale, "come" (cit. Calenda) intende affrontare la Schlein dal punto di vista pratico i vari problemi enunciati nella mozione? Domanda retorica, perché so non esserci una risposta.
1 ora fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:Che significa recuperare?
Mah... rendere disponibili?
Cosa significa rendere disponibili?
Mah... rivedere i...
1 ora fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:requisiti per accedere alle case popolari
... così da agevolare chi...
1 ora fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:non riesce a vivere agli alti prezzi del libero mercato.
Tutto questo non significa espropriare i privati, ma obbligarli - questo sì, eventualmente - a recepire nuovi parametri decisi dallo stato.
E' in Spagna che si sta discutendo una legge per espropriare le case sfitte dei privati e farle gestire agli enti pubblici. Ma mi sembra che la Schlein proponga un'altra cosa.
4 ore fa, Menevyn ha scritto:E' in Spagna che si sta discutendo una legge per espropriare le case sfitte dei privati e farle gestire agli enti pubblici. Ma mi sembra che la Schlein proponga un'altra cosa.
Solo che l'attuale governo socialista spagnolo sembra visto come un modello dalla suddetta e da un pezzo del suo partito. Fra l'altro non sapevo neanche di una simile iniziativa da quelle parti
6 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:Mozione a supporto della candidatura della Schein: pagina 12 del pdf.
Mi pare già una base di dibattito più adeguata rispetto ad un articolo di "ItaliaOggi" dal titolo clickbait basato sull'interpretazione che Mulè fa delle parole della Schlein.
Allora...
CitaIl prezzo chi dovrebbe pagarlo? O metterci la differenza dato che è calmierato?
Lo Stato. Perchè sua funzione fondamentale è la tutela delle fasce meno abbienti e degli ultimi della società.
CitaSempre di mettere le mani nelle proprietà private su tratta, perché le proprietà private sono il male!!
No, la speculazione è il male. E ormai ci sono decine di inchieste ed analisi che ci dicono quanto il mercato immobiliare di molte città sia diventato qualcosa di assolutamente insostenibile, con fitti che sfondano il tetto dei mille euro e case che vanno in vendita a oltre 5000 euro al metro quadro. Il rischio è quello che le città italiane facciano la fine di Londra, con una gentryficazione selvaggia dei quartieri precedentemente considerati popolari (a Roma e Milano è già cominciata) e gli investimenti dei magnati indiani, russi, cinesi e americani, che acquistano a prezzi fuori mercato interi stabili che poi lasciano vuoti perchè i prezzi a cui dovrebbero fittarli o venderli per rientrare dell'investimento sono fuori dalla portata di pressochè chiunque. Ciò ha portato a un mercato completamente uscito di senno, con il paradosso di interi quartieri desertificati e parallelamente una enorme platea di nuclei familiari di ceto medio e medio basso che non riesce ad accedere a soluzioni abitative adeguate.
Ovviamente le conseguenze di fenomeni del genere non si fermano solo ai danni al mercato immobiliare in sè. Si estendono anche alla sicurezza, perchè più un quartiere è vuoto e disabitato e meno è sicuro; coinvolgono l'urbanizzazione, perchè questa impossibilità di acquistare case in zone anche solo semi-periferiche spinge le città sempre più in là, creando nuove periferie-dormitorio che gioco forza sarà necessario rifornire con mezzi di trasporto per i pendolari e servizi per le loro famiglie; interessano, di conseguenza, anche discorsi di tipo ambientale, sia perchè una città che si espande vuol dire consumo del territorio, sia perchè un esercito di pendolari forzati vuol dire veicoli che si spostano, inquinamento e smog.
6 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:Che significa recuperare?
Potrebbe voler dire banalmente che lo Stato, le Regioni, i Comuni potrebbero approcciarsi a imprenditori edili e locatari che in passato hanno costruito ettari di casermoni poi rimasti sfitti e convincerli che piuttosto che continuare a tenerli sfitti potrebbe essere più vantaggioso accettare un acquisto da parte dello stato.
6 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:Cosa intende con "intermediazione pubblica"?
Esattamente quello che sembra. Quando il mercato raggiunge dimensioni speculative talmente paradossali e tossiche per la comunità, lo Stato ha il dovere di intervenire e regolarlo.
6 ore fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:Una persona proprietaria di una seconda casa sfitta non ha il diritto di tenerla in questo modo per mille e uno motivi legittimi pagandoci già le imposte previste, imposte (salate) che già di per sé dovrebbero alimentare il welfare?
Per chi è già proprietario di un immobile si può fare poco e nulla, se non una contrattazione. Per chi inizia oggi a costruire, fossi nella Schlein farei una proposta di legge per introdurre una clausola di acquisto agevolato da parte dello Stato dopo X anni che la casa è rimasta sfitta o vacante.
1 ora fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:Solo che l'attuale governo socialista spagnolo sembra visto come un modello dalla suddetta e da un pezzo del suo partito.
Beh, io qualche mese di governo Sanchez qui in Italia lo proverei volentieri, sinceramente.
Ah, quindi alla fine si parla delle case popolari... immaginavo si arrivasse lì.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
20 ore fa, Maya ha scritto:In matematica non sono forte ma in compenso me la cavo bene con lingua, linguaggio e semantica.
Per “esproprio” si intende la sottrazione della proprietà di un bene - a fronte di un pagamento stabilito di solito unilateralmente - motivato di solito da un prioritario interesse pubblico. In un simile caso, il primo intestatario perde in tutto o in parte la possibilità di godere del bene in questione e vengono a decadere oneri e onori per la parte oggetto di esproprio.
Un prezzo calmierato è invece un prezzo il cui tetto massimo è fissato dall’amministrazione di riferimento. Viene applicato per l’acquisto e il consumo di beni e servizi ritenuti socialmente rilevanti e normalmente punta a dare maggiore tutela ai consumatore e alle consumatrici.
Ora, io non so quale sia l’idea di Schlein perché non ho sentito né letto nulla di prima mano in merito a questo tema. Tuttavia prima di indignarmi penso sarebbe sempre meglio farlo, no?
Francamente più che pavoneggiarmi, mi interrogavo sul prezzo calmierato. È chiaro che se io potessi affittare la mia casa a un certo prezzo, col prezzo calmierato imposto da altri ci perderei. Chi mi rimborserebbe la perdita? Lo Stato? Coi miei soldi quindi? Nessuno?
Ed ecco quindi che la situazione è molto simile all'esproprio laddove mi tolgono un bene, qui diciamo un'opportunità, in modo unilaterale.
Tuttavia essendo a cavallo tra le 2 situazioni viene a definirsi una situazione in cui io proprietario pago le tasse, mi viene requisito il bene che io potrei affittare o vendere a un prezzo deciso da me per darlo via a prezzo calmierato, ci perdo.
Naturalmente tutto a livello ipotetico, ma anche solo ipoteticamente non è una situazione che mi entusiasma.
Sarà perché Grande Inverno è grande e come immaginerete i castelli sono costosi da mantenere.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
@Lyra Starkmi sembra che in altri interventi siano state ben spiegate la logica e il funzionamento del “prezzo calmierato” nelle sue possibili applicazioni e logiche conseguenze. Non credo di poter fare di meglio.
Non dubito comunque che ci sia anche ampia letteratura disponibile online per avere ulteriori informazioni, esempi, ecc. Puoi trovare ulteriori info rileggendo, ad esempio, la più recente copertura mediatica sui prezzi calmierati per l’energia (anche lì si parla di un “bene” per cui lo Stato fissa un tetto massimo al prezzo di vendita) oppure quella relativa ai prezzi calmierati per le mascherine FFP2 (idem come sopra). La logica è la stessa ma applicata al gas, alle mascherine, all’immobile.
Poi come in dettaglio si vorrebbe che fosse introdotto in questo caso, con quali eventuali strumenti compensativi definiti per chi ha la proprietà del bene… temo sia necessario chiederlo a Schlein perché purtroppo questa è un’equazione a più variabili e quindi, cambiando l’ordine degli elementi , il risultato cambia, e di molto.
15 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:È chiaro che se io potessi affittare la mia casa a un certo prezzo, col prezzo calmierato imposto da altri ci perderei. Chi mi rimborserebbe la perdita? Lo Stato? Coi miei soldi quindi? Nessuno?
Ed ecco quindi che la situazione è molto simile all'esproprio laddove mi tolgono un bene, qui diciamo un'opportunità, in modo unilaterale.
Tuttavia essendo a cavallo tra le 2 situazioni viene a definirsi una situazione in cui io proprietario pago le tasse, mi viene requisito il bene che io potrei affittare o vendere a un prezzo deciso da me per darlo via a prezzo calmierato, ci perdo.
Tralasciando la totale incapacità di ragionare in una logica di "noi", di interessi di comunità e di benessere collettivo (è tutto un "IO ci perdo", "i MIEI soldi" "chi MI rimborsa")....
Trovo assolutamente singolare questa cosa che si sta ogni due per tre a sbraitare contro la sinistra "radical chic", a cui importa solo degli asterischi, ormai incapace di intercettare i bisogni dei ceti popolari... e quando poi quella stessa sinistra avanza proposte che realmente puntano ad intercettare i bisogni delle classi meno abbienti (con un'efficacia che dipenderà ovviamente da come tali proposte saranno concretamente formulate), c'è la più proverbiale delle reazioni pavloviane al grido di "espropri proletari" e "giù le mani dalla proprietà privata!!".
Abbiamo visto in questi anni varie declinazioni del concetto di noi e di quanto si intende per rispetto di una comunità applicate concretamente a contesti che tutti ben conosciamo proprio da insoliti sospetti.
Peraltro capita molto spesso che anche quelli che parlano di rispetto e comunità poi finiscono per infangare quella di cui fanno parte e fomentare. Sarà l'incoerenza del genere umano, cosa vuoi che ti dica.
Comunque non ho mai detto di essere comunista, anzi ho sottolineato varie volte di non tifare per quell'ideologia quindi non vedo di che ti stupisci.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Tutto come previsto, sigh! Alla fine Cutro è stata poco più di una passerella.
https://www.ilpost.it/2023/03/10/decreto-meloni-migranti/?amp=1
43 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:Comunque non ho mai detto di essere comunista, anzi ho sottolineato varie volte di non tifare per quell'ideologia quindi non vedo di che ti stupisci.
Quindi ragionando in un'ottica di interesse di comunità e di bene comune automaticamente si è "comunisti".
Okkei.