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Eccesso di politically correct?
M di Metamorfo
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Phoenix
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Inviato il 10 marzo 2021 13:22

Poteva usare l'orribile direttora :excl:

 

2 ore fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:

«Io mi sono stufato di chi fa il processo agli altri sulla base di questi elementi linguistici. Penso che sia ora di ragionare con un po’ più di tolleranza su questi argomenti».

 

Standing ovation! 



Maya
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Inviato il 10 marzo 2021 13:46

Va detto che Beatrice Venezi non era tenuta a fare la precisazione "voglio essere chiamata direttore ecc." Lo ha fatto ritenendola una questione di principio e, per conto mio, ha fatto benissimo a voler fare una precisazione per lei evidentemente importante. D'altro canto c'è chi, analogamente per principio, si è sentito autorizzato a considerare le sue dichiarazioni e contestarle.

 

Per me ci stanno entrambi gli atteggiamenti.


"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

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Jacaerys Velaryon
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Inviato il 10 marzo 2021 14:41

Cito un'altra dichiarazione del presidente della Crusca:

 

Cita

“Ognuno ha il diritto di essere chiamato come vuole nell’ambito della pluralità degli usi esistenti nella lingua italiana: scegliendo la definizione ‘direttore’ Beatrice Venezi ha adoperato un maschile cosiddetti inclusivo o non marcato. Una soluzione tradizionale, ben nota alla lingua italiana e che viene considerata tuttavia come una bestia nera da taluni, perché a loro giudizio non riconosce o occulta gli avanzamenti del dibattito di genere.“ 

[...]

Beatrice Venezi aveva tre possibilità per definirsi: “una più tradizionale (direttore) che però taluni accusano di essere ideologicamente arretrata; una declinata al femminile (direttrice) ed una più innovativa (direttora). Ognuno ha quindi il diritto di fare la propria scelta, ma non può pretendere di imporla agli altri in maniera assoluta, nè può pretendere che lo faccia qualche istituzione”.

 

"Venezi si fa chiamare 'direttore'? Definizione legittima": la Crusca sulla polemica di Sanremo | L'HuffPost (huffingtonpost.it)


Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.

Enrico Berlinguer

 

What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.

George R. R. Martin (A Game of Thrones)

 

The measure of a life is a measure of love and respect,

So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect

Neil Peart (The Garden)

 

Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.

Andrew Kevin Walker (Seven)

 

In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.

George Orwell (Nineteen Eighty-Four)

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Inviato il 10 marzo 2021 17:21
2 ore fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:

una declinata al femminile (direttrice) ed una più innovativa (direttora)

 

Che poi non capisco perchè si debba inventare di sana pianta una declinazione femminile quando ne esiste già una... mah!


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Inviato il 21 marzo 2021 15:35

Nuova polemica dagli stati uniti: le poesie della gorman (nn so che valore hanno ma mi

sembra sia famosa solo

perché nera e chiamata da biden) , nuovo baluardo dei dem, possono essere tradotte solo da donne, attiviste e nere...in olanda la traduttrice siccome bianca ha dovuto rinunciare chiedendo addirittura scusa per l’appopriazione culturale...

ma mi chiedo la cultura europea deve piegarsi a queste follie americane? Se la loro società ha sensi di colpa se li tengano loro. Ma qui stiamo arrivando a dei livelli assurdi e x me pa cosa sarà controproducente in quanto si continua a fare distinzione su sesso e colore della pelle. Parlano di razzismo ma poi si comportano allo stesso modo.


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Inviato il 21 marzo 2021 20:12

La notizia è di qualche settimana fa, ma mi pare di ricordare che la traduttrice olandese sia stata scelta proprio dalla Gorman, cosa che aggiunge una vena quasi comica all'intera faccenda.

 

Chissà se la Gorman si è dovuta scusare pure lei di qualcosa...


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Inviato il 22 marzo 2021 12:23

questo dettaglio nn lo sapevo...

ma quindi in america da adesso se sei in giro e hai un malore e il medico è bianco non può aiutarti?? vai dal meccanico e deve essere della tua etnia?

a me sembra veramente folle. poi un traduttore penso fa il suo lavoro in maniera oggettiva. l'importante sia bravo. chissene se è bianco nero uomo donna.

 


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Inviato il 22 marzo 2021 14:03

Anche il traduttore spagnolo della Gorman è stato criticato (poi uomo, oltre che bianco! Terribile...) e si è visto ritirare l'incarico, solo che a differenza della collega olandese ha chiesto (polemicamente, e giustamente) se potrà ancora tradurre Shakespeare pur non essendo lui un britannico vissuto nel Cinquecento, od Omero anche se lui non è greco.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 22 marzo 2021 16:07

si avevo letto. non l'ho citato perchè mi sembrava più assurdo caso olandese visto che la donna si è pure scusata per appropriazione culturale...al che deduco che ogni volta che un americano cucina la pasta ci offende culturalmente...

il bello che poi questo movimento (non so come chiamarlo) da un parte parla di diritti ecc siamo tutti uguali e via discorrendo. ma poi fa l'esatto opposto. esempio del cinema dei cinecomic: black panther regista nero, wonder woman o captain marvel regista donna, ecc... o la polemica che personaggi gay o trans debbano essere fatti con attori appunto gay o trans. praticamente vogliono un apartheid culturale/sociale. 

e alla fine tante polemiche ma di concreto mi sembra si faccia poco. ma come quasi tutte le polemiche o altro che passano sui social. si fanno che ne so post su ig o fb di solidarietà o vicinanza ma poi le persone nella realtà non gli frega niente.



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Inviato il 23 marzo 2021 10:24

Nella realtà, se vogliamo parlare di quella, il settore dell'editoria è in assoluto uno dei più razzializzati e discriminanti. Soprattutto in Europa, la percentuale di traduttori ed editor di colore o appartenenti a minoranze è ridicola.
Se anche solo la protesta della Gorman riuscirà a portare alla luce questa stortura, sarà una protesta meritoria.
Certo ci sarà da mettere in conto il frignare continuo della maggioranza WASP che vedrà come intollerabile abuso discriminatorio il fatto di essere tolta dal piedistallo e messa allo stesso livello degli altri, ma va messo in conto.

Che poi la Gorman non ha mai detto che chiunque traduca un autore di colore debba essere di colore a sua volta. Ha detto che siccome le sue opere sono estremamente connotate politicamente e vicine ai movimenti come BLM, ritiene che per tradurle sia meglio affidare il compito a qualcuno che possa meglio entrarci in sintonia e cogliere quegli aspetti particolari.


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Inviato il 23 marzo 2021 14:24
3 ore fa, joramun ha scritto:

Certo ci sarà da mettere in conto il frignare continuo della maggioranza WASP che vedrà come intollerabile abuso discriminatorio il fatto di essere tolta dal piedistallo e messa allo stesso livello degli altri, ma va messo in conto.

 

Quindi l'essere scartato dall'assegnazione di un lavoro su basi razziali è frignare se lo scartato (che in altre epoche avremmo definito "discriminato") è un bianco, dunque un Oppressore per definizione che manco Darkseid nei fumetti, mentre siamo all'abuso e alla segregazione se il discriminato è un non-bianco (o una donna, un'omosessuale o un'appartenente a qualsiasi tipo di minoranza).

 

E questo dovrebbe essere progresso... :stralol:

 

 


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Inviato il 23 marzo 2021 15:17

 

Io continuo a dire che i freddi numeri sono la cosa migliore in questi casi, in una situazione ottimale l'ascendenza di autori ed editori dovrebbe risultare simile a quella che è la varietà etnica della società (e di qualsiasi altra caratteristica si possa prendere in esame), ovviamente con una certa elasticità/errore statistico ma in ogni caso, riprendendo l'esempio di joramun, la sovrarappresentazione dei WASP non è ottimale, che il ridimensionamento debba avvenire per naturale avvicendamento o artificiosamente è un'altro paio di maniche su cui si può discutere. Il discorso vale anche da noi: gli europei di origine africana costituiscono circa il 2% della popolazione europea (e quasi la metà è concentrata in Francia), per quelli di origine asiatica i numeri sono doppi se non tripli e si assiste alla stessa frammentazione tra paesi europei, il rischi di sovrarappresentare eccessivamente queste minoranze è concreto, poi potrà anche andare bene per sensibilizzare, ecc... ma sarebbe meglio impostarla in questi termini.



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Inviato il 23 marzo 2021 16:11
1 ora fa, Menevyn ha scritto:

Quindi l'essere scartato dall'assegnazione di un lavoro su basi razziali è frignare se lo scartato (che in altre epoche avremmo definito "discriminato") è un bianco, dunque un Oppressore per definizione che manco Darkseid nei fumetti, mentre siamo all'abuso e alla segregazione se il discriminato è un non-bianco (o una donna, un'omosessuale o un'appartenente a qualsiasi tipo di minoranza).

 

E questo dovrebbe essere progresso...

 

Nel momento in cui fai parte di una maggioranza il cui tasso di assunzione è mediamente più alto si, stai solo frignando, inconsapevole dei privilegi che l'appartenere ad uno specifico gruppo etnico ti ha sempre garantito.

Infatti la prendi a ridere, ovviamente, essendo dalla parte giusta della barricata.

 


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Inviato il 23 marzo 2021 16:15

io ho riportato l'episodio singolo. poi sulla classe dei traduttori come è composta non entro nel merito che è un mondo che conosco poco.

rimango basito perchè chi si fa paladino delle lotte su diritti e discriminazioni, poi si ritrova a fare lo stesso. quindi la traduttrice olandese non può fare suo lavoro perchè bianca e anzi deve pure chiedere umilmente scusa come se avesse fatto qualcosa di grave. boh questo è razzismo x me. ma come altri ambiti non è che si ha la parità facendola pagare ai discendenti di chi ha avuto una posizione di "supremazia" x tanto tempo. il passaggio è invece che uno fa un lavoro, ottiene una carica ecc... senza dovere guardare al colore della pelle o cosa ha in mezzo alle gambe. queste cose dovrebbero essere semplicemente delle caratteristiche fisiche tipo alto, basso, biondo, ecc...

interessante poi il caso della gorman perchè fa capire il potere di social e media. da sconosciuta a grande poetessa del ns tempo. ma intendo come analisi sociale e impatto dei media


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Inviato il 23 marzo 2021 16:43
24 minuti fa, joramun ha scritto:

 

Nel momento in cui fai parte di una maggioranza il cui tasso di assunzione è mediamente più alto si, stai solo frignando, inconsapevole dei privilegi che l'appartenere ad uno specifico gruppo etnico ti ha sempre garantito.

Infatti la prendi a ridere, ovviamente, essendo dalla parte giusta della barricata.

 

in tante discussioni sono spesso d'accordo con le tue opinioni. ma in questo tipo di tematiche come diritti razzismo ecc ammetto di fare fatica a capire la tua posizione. più che altro non capisco questo pensiero che sembra quasi che noi "bianchi" dobbiamo pagare x la ns storia. come se dobbiamo lasciare spazio ad altri solo appunto per le cosidette colpe dei bianchi. mi sembra tutto una grande semplificazione di questioni molto complesse e sfaccettate.

sul fatto di essere privilegiato per il colore della pelle non mi sembra una tematica nostra. cioè un conto è la società americana con la sua storia, un altra è la ns dove solo da pochi anni ci sono dei gruppi etnici un minimo rilevanti. 

 


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