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GoT - Mentori ed Evoluzioni Parte I: Jon Snow
di Iceandfire
creato il 22 novembre 2019


Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 29 novembre 2019 14:08 Autore

Aemon non lo sa ma sta consigliando Paternamente uno degli ultimi Targaryen 


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

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Lyra Stark
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Inviato il 29 novembre 2019 16:45

Difatti! Ma non solo paradossalmente anche grazie ai suoi insegnamenti l'ultimo erede sarà quello che metterà fine alla casata ponendo un freno alla sua deriva più brutale e distruttrice. 

Comunque mi è venuto un flash proprio pensando a questo: non è che Rhaegar, la profezia e quant'altro parlassero di distruzione generale senza specificare? Forse il compito di Jon Azor Ahai era proprio quello di porre rimedio ma non tanto alla minaccia dei WW quanto a quella potenzialmente rappresentata da Daenerys. Ancora meglio la minaccia dei WW avrebbe provocato a cascata la comparsa di un'altra minaccia, cioè la regina dei draghi (continuo a pensare che la comparsa dei WW e i draghi non siano casuali). Non a caso Rhaegar cerca qualcuno del Nord in grado di mitigare i bollenti spiriti Targaryen per generare un erede. Un campione che però proprio per via del sangue anche Targaryen sia in grado  di cavalcare draghi ma al tempo stesso sia meno "focoso" e dittatoriale.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 

Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 29 novembre 2019 17:44 Autore

Che la canzone del ghiaccio e del fuoco sia Jon in una sola persona credo che non ci piova anche perché il ghiaccio Stark ( inteso anche come onore ,sacrificio di se stessi ,rispetto di regole etiche Etc ) serve a temperare il fuoco Targaryen.

Ribadisco che se si rivedono le stagioni di GoT adesso che la serie ha avuto quell’epilogo di capisce che Daenerys spesso sbroccava di brutto scatenando fuoco e sangue e taccio del rogo Tarly improvviso,affatto lungimirante ,ordinato come sempre di pancia.Ergo non era la principessa buona e caritatevole che voleva far credere (e ci aveva creduto pure Tyrion ...)

La tua ipotesi per me ci può stare perché forse non è stato capito che Daenerys aveva intenzione di sottomettere tutti i popoli del mondo e quelli riottosi (la maggior parte credi )ovviamente sarebbero finiti arrosto .

E a conti fatti con Drogon lei è veramente una minaccia nucleare da sventare 

E la butto lì : a questo punto Jon davvero uccidere  il male assoluto 

Modificato il 05 July 2024 17:07

Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

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''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 


Euron Gioiagrigia
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Euron Gioiagrigia
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Inviato il 29 novembre 2019 18:25
35 minutes fa, Iceandfire dice:

E la butto lì : a questo punto Jon davvero uccidere  il male assoluto 

 

Il male assoluto credo fosse il Re della Notte. Daenerys è una figura più complessa, anche se le sue azioni sono state comunque pesanti.


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Lyra Stark
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Inviato il 29 novembre 2019 18:30

Parafrasando credo intendesse il male o meglio le minacce per l'umanità in tutte le sue varie forme.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

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Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
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A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 

Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 29 novembre 2019 18:34 Autore
9 minutes fa, Euron Gioiagrigia dice:

 

Il male assoluto credo fosse il Re della Notte. Daenerys è una figura più complessa, anche se le sue azioni sono state comunque pesanti.

Diciamo che Dany era un essere umano che voleva distruggere esseri umani come lei ,non era una creatura aliena anche se il NK era un ex uomo 

Modificato il 05 July 2024 17:07

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JonSnow;
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Inviato il 29 novembre 2019 19:23

Sì, come ben dite la maggior parte degli elementi fa pensare ad un collegamento diretto tra Estranei e Daenerys.

Per quanto ella sia stata una figura centrale e controversa a livello individuale, è come se alla fine la sua esistenza si ascrivesse alla funzione di portare i Draghi alla Barriera. Cosa che, almeno nella serie, è altrettanto necessaria al crollo della stessa. Inoltre è impossibile non rilevare quanto ella, pur essendo umana, si configuri come al di sopra dell'umano per molte connotazioni, e ciò è una prerogativa di altri Targaryen come lei. Alla fine i Targaryen stessi possono essere percepiti come una sorta di Merovingi o Akhenaton, proprio per la serie di dubbie letture e percezioni sui loro tratti umani e dinastici. Daenerys  rappresenta poi un unicum tanto fisico quanto caratteriale e potenziale, è come se fosse eterea e irraggiungibile, a suo modo predestinata, pur non nella maniera che intende lei. Perciò sì può associare a ciò che dice proprio Maestro Aemon, che la legge al medesimo modo quando ci ricorda l'asessualità nel mito di Azor Ahai. Volente o meno, poi, Jon si fa carico delle due minacce peggiori per l'umanità stessa, compiendo il suo dovere e pagandone le conseguenze come le ha pagate lo stesso Mentore.

Modificato il 05 July 2024 17:07

I1er4og.png

« I did what I thought was right. » Jon Snow

« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister

« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learnWinterfell is Our Home, we have to fight for it.  » - Sansa Stark 

« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark

« good act does not wash out the bad, norbad act the good. » - Stannis Baratheon

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

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Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.

S
Stella di Valyria
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Stella di Valyria
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Inviato il 29 novembre 2019 21:43

Curioso come, con questa lettura, "il ghiaccio ed il fuoco" che sono il filo rosso che corre lungo tutto ASOIAF (a partire dal titolo, lungo la profezia, attraverso i luoghi fisici e, in GOT, fino a Jon) a questo punto si riferirebbero, con accezioni molto diverse, sia all'Antagonista per eccellenza, ossia Jon (evito di parlare di Bene e Male perché non riesco ad associare questi concetti a Martin), unione di sangue Stark e Targ, sia al "nemico", NK da Nord e Daenerys da Sud.

Se questa sorta di simmetria (inattesa, perché meta di essa si svela soltanto nelle ultime fasi di un ciclo colossale) fosse un' idea di Martin, sarebbe una struttura narrativa veramente raffinata e di grande eleganza.

(Segnalo solo una pura coincidenza, che non credo abbia alcun significato, ma é suggestiva proprio in quanto casuale: sia i WW che i Targ sono legati all'ossidiana. 

Riguardo ai primi, almeno in Got, l' ossidiana ne é stata l' origine, eppure é ciò che li può distruggere. Riguardo ai secondi, Dragonstone sorge -potremmo quasi dire che vi affonda le radici- sopra un enorme giacimento di ossidiana. Vetro di drago e Roccia Di Drago...

Ancora sul piano, irrazionale quanto, per cosi dire, poetico, delle coincidenze, proprio uno dei grandi mentori di Jon, Maestro Aemon, con il suo percorso di vita sembra gia  tracciare un sentiero sottilissimo,  un' esile sequenza di impronte nella neve,  che poi diverrà la maestosa, portentosa strada maestra che darà significato e compimento a tutto GOT: lui, un Targ, fuoco di drago, si ritira a vivere all' estremo Nord, nell' ultimo avamposto considerato al limite della società civile. Quasi anticipando, sottovoce, quello che poi, narrativamente, esploderà spaventoso ed immane come un tuono su tutta Westeros. Ancora una volta, mentre si prepara "Lo scontro" che segnerà un' epoca, Fuoco e Ghiaccio si incontrano e si intrecciano.

Dal completarsi reciproco di due esperienze, quella del Fuoco e quella del Ghiaccio, nasce la saggezza di colui che sarà un grande mentore di Jon, Canzone Del Ghiaccio E Del Fuoco. Che, compiuto il proprio lungo, doloroso, spesso straziante percorso di formazione, sarà infine chiamato ad affrontare la Minaccia Assoluta. Composta, anch'essa, di Ghiaccio e Fuoco...)

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

                              

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Figlia dell' estate
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Inviato il 29 novembre 2019 22:12

Sicuramente esiste un parallelismo tra Estranei e draghi, evidente soprattutto nella loro creazione: gli Estranei per opera dei Figli della Foresta, i draghi grazie a sacrifici di sangue fatti su delle viverne. Tuttavia non credo che la profezia di Azor Ahai o del Principe che fu Promesso  (che per me sono la stessa cosa) si riferiscano a lei perché la stessa figura di Azor Ahai rimanda esplicitamente alla Lunga Notte, cosí come il riferimento alla Battaglia dell'Alba e a Portatrice di Luce. Vi é il concetto di ciclicitá: lo stesso evento che ritorna dopo ottomila anni. Dany é solo l'ultimo terrificante capitolo di una storia che é iniziata cinquemila anno prima, ricordo il brutale genocidio dei Rhoynar, la riduzione in schiavitú di intere popolazioni, la sperimentazione magico-genitica su esseri umani, e poi il rogo di Harrenhal, la guerra di Maegor, gli eventi terribili della Danza dei draghi. Viceversa l'arrivo degli Estranei é un unicum, essi rappresentano l'ignoto, qualcosa contro cui non si sa come combattere. I draghi sono un nemico conosciuto e contro il quale si sono giá sviluppate delle tecniche (giavellotti negli occhi, veleno, esplosioni accidentali di vulcani, ecc...)

Modificato il 05 July 2024 17:07

"Gli dei esistono" ripetè a se stessa. "E anche i veri cavalieri. Tutto questo non può essere una menzogna".

 

Comitato Pro Brandon Stark; Comitato S.P.A. Salvate il piccolo Aemon (in difesa del figlio di Mance, del figlio di Gilly e di tutti gli altri bimbi di ASOIAF); Comitato QUANDO C'ERA LUI (Meglio Tywin di quella psicopatica di sua figlia); Comitato A.T.P.A. (Aemon Targaryen pro-pro-prozio dell'anno); Comitato E.S.S.S. (Eddard Stark Santo Subito); Comitato E.T.S.T. (Eddison Tollett li seppellirà tutti); Comitato M.E.F.H. (Martin esci fuori Howland) gemellato con M.E.F.W. (Martin esci fuori Willas); Comitato T.M.G.M.S.  (Theon Mezzo Greyjoy Mezzo Stark); Comitato Y.L.J.E.M. (Ygritte levati, Jon è mio), Comitato T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito); Comitato Pro Jojen e Meera Reed; Comitato G.M.S.S. (Giù le mani da Sansa Stark); Comitato L'unico Vero Aegon (ovvero l'Egg delle novelle);

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Inviato il 29 novembre 2019 22:48

Mentore #4: Stannis Baratheon

 

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« The Leader has to be practical and a realist, yet must talk the language of the visionary and the idealist. » - Eric Hoffer

 

Il conflitto morale proposto dal filosofo statunitense Eric Hoffer è la base della contrapposizione tra Stannis Baratheon e Jon Snow. Egli reputava obbligatoria la nascita di un'autorità che si auto-strutturasse come il risultato di un'ambivalenza ideologica, una costituzione ibrida tra le visioni più disparate, in un orizzonte socio-politico che fosse adibito a luogo d'incontro tra pragmatismo e flusso incontrastato di idee. Di più, il potere e il seguito non potevano avere vera essenza se non partoriti da una condizione di isolamento, ove l'alienazione dal contesto sociale avrebbe identificato una maggior inclinazione alla comprensione.

 

Nella fattispecie il mentore inconsapevole e l'allievo inconsapevole sono la trasposizione di cotanto incontro, ove la mitigazione d'intenti è un obbligo latente, pur non autonomamente ispirato e garantito. Il puro pragmatismo tende di conseguenza ad attestarsi con fermezza e ad essere sconcertato dal basico meccanismo istituito da ciò che ad esso appare come un sollazzo di chimere. Contemporaneamente l'esercizio del potere idealistico tende ad adeguarsi e ridimensionarsi al seguito di controverso contatto, dando vita al dubbio e alla ricerca di una solidità di pensiero.

 

Stannis rappresenta dunque il primo vero esercizio socio-politico a cui Jon Snow è costretto ad affacciarsi, e al tempo stesso il primo filtro di risolutezza con cui sublimare lo status conseguito. La mentalità aperta giunge a decimare le proprie istanze in virtù di una diplomazia costrittiva e mai arrendevole. I comportamenti vengono riflessi da un processo che vira nel paritario e nel raggiungimento di un'apparenza relazionale profondamente equa, scaturigine di orgoglioso confronto.

 

L'ultimo dei Baratheon si configura così nella percezione di Jon Snow come il manifestarsi di un'autorità rigida e inflessibile, in cui l'assenza di compromesso strutturale è un limite determinante e castrante di ogni mira progressista. Ciononostante la moltitudine di comportamenti votati alla distanza e all'approccio di soluzioni pratiche si configura altrettanto come valida e necessaria, facendo sì che l'idealismo venga incanalato e adibito a punto di vista di uno spettro più ampio, che esulasse da un'empatia invalidante.

 

Se l'empatia è da sempre il motore relazionale dei rapporti che il Bastardo di Grande Inverno tende a instaurare, la presenza di Stannis è ispirazione di un ferale ritorno ad ambienti più razionali. Il comando, di natura rigida e puramente logica, è così espresso come l'algoritmo che garantisca le soluzioni più pratica e immediate. Il rapportarsi al singolo e il manifestargli la propria comprensione e vicinanza emotiva divengono una riserva che è bene non sciogliere mai nel breve termine.

 

« With too much kindness people won't fear you. If they don't fear you, they won't follow you. »

 

L'insegnamento di Stannis si costituisce in un promemoria di doveri e dignità. Egli è la chiave di volta che innesca in Jon la consapevolezza e la fiducia del ruolo a cui è assurto e lo allontana pertanto da atteggiamenti più giovanili. Si tratta della scaturigine primaria e finale: fermezza e coscienza personale divengono così tratti principali dell'attitudine al comando. Nel rapportarsi al Cervo il Lupo non può che giungere ad essere cosciente del fatto che la lontananza dal contesto e dai cuori del circondario può essere parimenti rilevante e irrimediabile della vicinanza a cui era abituato.

 

La decapitazione di Janos Slynt è di conseguenza l'emblema ed epicentro della contrapposizione tra Lupo e Cervo. I meccanismi di pietà vengono pertanto soffocati con la nascita di un'individualità apparentemente anelastica; il freddo raziocinio e il peso del dovere soggiogano l'idealismo di un tempo e l'obbedienza diviene una richiesta ineluttabile, non per la soddisfazione del proprio Io ma per il compimento di un bene superiore. Altresì inevitabile l'assimilazione del portamento e della condotta che l'uomo al comando è tenuto ad esternare. Non v'è spazio per crepe, non v'è spazio per l'esibizione di dubbi morali e strategici, non v'è spazio per inclinazioni enfatiche.

 

La solitudine, pratica ed ideologica, torna ad essere un sottofondo irrinunciabile e consequenziale. Come è necessario che chi comanda si avvicini al circondario, parimenti è necessario che egli si astragga ed isoli da ciò che permea determinati contesti, distanziandosi altrettanto da un ricettacolo di influenze morali ed emotive che inficiano la funzionalità e la capacità di esercitare il ruolo con la solerzia e la lucidità adeguate.

 

Attraverso un tale confronto Jon Snow, come precedentemente affermato, continua a definirsi e sublimarsi, assimilando tanto tratti limitanti quanto utili e al tempo stesso riconciliandosi con una sicurezza di pensiero e d'azione da sempre in egli latenti ma di cui solamente dopo avrà profonda padronanza e consapevolezza.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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« I did what I thought was right. » Jon Snow

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« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark

« good act does not wash out the bad, norbad act the good. » - Stannis Baratheon

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

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Iceandfire
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Inviato il 29 novembre 2019 22:51 Autore

"Noi non scegliamo il nostro destino, ma dobbiamo compiere il nostro dovere. Grande o piccolo che sia, è il nostro dovere."
Stannis Baratheon

E ancora

Robert era vero acciaio. Stannis è puro ferro, nero e aspro e forte, ma anche fragile, proprio come può diventare il ferro. Si spezzerà piuttosto che piegarsi. Renly? Lui è rame, chiaro e lucente, carino da guardare, ma di ben poco peso quando il gioco si fa duro. Questo è ciò che disse Donal Noye a Jon Snow

Stannis è l’uomo in grigio di GoT troppo rigido,troppo intransigente , troppo carente in fascino e carisma per essere tratteggiato adeguatamente nella serie da showrunners che ne danno una lettura superficiale fatta per delineare un personaggio che catalizzi le antipatie dei non lettori.Ma è tutto vero? Stannis ha grande senso dell’onore,è icona della giustizia e dell’etica del lavoro, il suo marchio ,di fabbrica è l’ inflessibilità ,inflessibilità che agli occhi del popolo tramuta il senso di giustizia in ingiustizia ( e qui sta il suo grande tallone di Achille) Infatti , Stannis non intende mai scendere a compromessi con i propri valori per compiacere il popolo Stannis non si è mai lamentato del trattamento avuto dal fratello Robert, perché sapeva quale importanza avesse il sacrificio per chi deteneva una posizione come la sua (anche se questo nella serie è solo accennato).
 

Dopo la morte di Robert è di certo il vero erede al trono di spade,al momento, e lui ne è consapevole ,ma ha un suo preciso ed alieno concetto di sovranità: a differenza degli altri pretendenti, non vuole un regno da dominare e schiacciare, vuole regnare con giustizia e rettitudine. Giustizia e fermezza per lui sono l’ unico mezzo per curare la dilaniante corruzione morale dei Sette Regni . Fratricidio, sacrifici umani, crimini aberranti… tutto ciò è compiuto da Stannis in nome del suo nuovo Dio e del ruolo che lui ha nel Suo Progetto.Ergo del leader vero ha progettualità,la capacità di perseguire il suo scopo con determinazione,la capacità di guidare senza tentennamenti la sua gente ( e qui è certamente un mentore importante per Jon dato che è anche un RE) .

 

Ancora, cosa molto importante , Stannis ispira fedeltà tra i suoi soldati e questo perchè ha sopportato le loro stesse difficoltà : se un comandante o un capo ‘ è giù nel fango’ con le sue truppe, le sue truppe saranno fieramente leali e emuleranno quel comandante che di fatto non ha privilegi per se stesso, vuole essere come uno di loro.Ancora ,almeno inizialmente Stannis da buon leader ,abbracciando la religione di R'hillor, il Signore della Luce.,sfrutta le capacità di Melisandre per avere successo e la compiace in quelle che sono le sue settarie follie

Stannis "Che cos'è mai la vita di un solo ragazzo bastardo contro un intero regno?"
Davos: "Tutto"


E Davos si mette poi al servizio di Jon perché lo ritiene persona degna e con un codice morale inderogabile : Jon in prospettiva è il re capace di guidare l’alleanza dei vivi nel modo migliore perché non accetterebbe mai di compiere crimini contro l’umanità meno che mai nel nome di un dio feroce, o in nome di personali deliri di onnipotenza, costi quel che costi .

Stannis Baratheon di errori ne ha fatti parecchi a partire dalla sua cieca fiducia nella strega rossa,nelle varie stagioni di Got prima di incontrare Jon ed siccome crede fortemente a quello che essa le ha profetizzato tende fortemente a realizzarlo nha un modo di vedere le cose .

 

Egli arriva al Castello Nero quando c’è più bisogno di lui. I Bruti stanno assediando la Barriera, Jon Snow, da solo, si trova all’avamposto di Mance Rayder deciso ad assassinarlo e pronto a sacrificarsi per salvare i Guardiani della Notte, esattamente come gli aveva insegnato Qhorin il monco.


E proprio sul più bello l’armata di Stannis invade il campo e sbaraglia i Bruti male addestrati, facendo parecchi prigionieri, tra i quali Mance.Alla fine della battaglia Stannis incontra Jon ed i due si pesano per la prima volta.Stannis vede in Jon un ragazzo fiero,un combattente .il figlio di Ned Stark che per primo gli ha giurato fedeltà come lui credeva fosse giusto e doveroso e che non si è alleato con il fratello Renly che tale diritto non aveva.

 

Jon vede in Stannis un comandante che ha combattuto con le sue truppe e che rende onore alla memoria del padre e che ha diritto dovere di regnare.Entrambi quindi si mostrano uomini di onore e di dovere. Stannis che risponde alla chiamata degli uomini che presidiavano il muro è uno dei momenti più belli della sua parabola, lui è nello specifico,come re e generale, colui che ha capito quanto sia di importanza vitale ciò si manifesta al Nord della barriera (intelligenza politica la sua).


Stannis non opera solo per se stesso e la sua famiglia, ha grande dignità,sa riconoscere le persone di valore,in un primo momento Davos e poi lo stesso Jon che apprezza e aiuta anche a crescere .Ma non basta ,colpito dalla dignità e serietà di Jon si informa su come venisse considerato tra i suoi confratelli,ovviamente tramite un grande conoscitore di uomini e situazioni e cioè il suo primo cavaliere Davos colui che lo aveva salvato da un lungo assedio ,e che prima aveva sanzionato con il taglio delle dita per la sua attività illegale di contrabbandiere per poi elevarlo a titolo di primo cavaliere pur conoscendo le sue umili origini ma apprezzando le sue doti .
 

E illustra a Jon i vantaggi della scelta di schierarsi con lui dato che oltretutto non è amato da molti confratelli e anzi è ferocemente avversato dal papabile più realistico alla carica e cioè Alliser Thorne che gli avrebbe reso la vita impossibile.Ancora ,da ottimo comandante militare sa che ha bisogno del Nord e si adopera per convincere Jon Snow ad allearsi con lui offrendogli quello che più desiderava,una legittimazione ,la possibilità di fregiarsi del nome Stark.Certo Jon lo deluderà ma gli darà una motivazione che lui uomo inflessibile e affatto malleabile nel profondo del suo cuore accetterà e comprenderà.

 

Jon non è voluto venir meno al giuramento fatto ,era un Lord Commander : come non ammirarlo per una decisione sabotava il suo desiderio maggiore e cioè essere uno Stark di Grande inverno?Cerca di insistere ma Jon è irremovibile anche alle ragioni illustrategli da Davos, certamente condivisibili ( e condivise successivamente quando la morte avrà liberato Jon dal giuramento che però lo permeerà sempre totalmente )

 

Certamente gli showrunners di GoT che di certo non lo hanno amato e non hanno realizzato la sua tragica caratura si sono divertiti a mostrarne un lato intransigente e fanatico , ma ne hanno anche mostrato un lato "umano" quando fanno vedere come segue Jon mentre si allena con un confratello a tirare di spada ( il figlio che non ha avuto ,e Dillane a mostrare il suo desiderio celato con poche espressioni anche se lo difende dagli strali dell’acida moglie Selise che ha colto questo desiderio, una volta tant).
 

E  ,ripeto ,Stannis stima Jon al quale da anche insegnamenti precisi


Innanzitutto ha una intuizione che Jon farà sua e cioè quella di utilizzare i Bruti per la conquista giusta del trono di spade in cambio di terre e appoggi vari.Ma siccome era un comandante con peculiarità opposte a quelle di Mormont , integerrimo, tutto d’un pezzo, ottuso troppo rigido,troppo inflessibile, troppo convinto di avere ragione ,insomma troppo tutto ( che stroppia sempre ) tratta Mance da traditore e gli ordina di inginocchiarsi o morire bruciato.

 

Non si è chiesto neanche per un attimo che cosa spingesse i Bruti in massa a voler oltrepassare la Barriera. Non ha voluto ascoltare le parole sagge di un re molto più valoroso di qualunque altro al di qua della Barriera.Stannis non ha ascoltato, non ha voluto comprendere, ed ha commesso un grande errore

 

Diversamente da Stannis, Jon Snow ha capito, ha compreso e ha avuto una lungimirante visione di insieme,non ha solo dato ascolto al suo buon cuore ma ha ragionato con un solido buonsenso. Se Stannis Baratheon non avesse deciso di sacrificare al dio della luce Mance Rayder, ma se avesse stretto un’alleanza con lui cosa sarebbe accaduto? Oltretutto i Bruti erano uomini abituati ai rigidi inverni del Nord e sarebbero stati di gran lunga più utili nella battaglia campale contro Ramsay Bolton


Jon capisce tutto ciò e farà una scelta che lo distinguerà totalmente da Stannis e questa è la chiave di volta della profezia di Melisandre che guarda nel fuoco e vede solo Snow..Nel momento in cui Stannis sacrifica Mance Rayder,egli cambia le proprie sorti, cambia il suo destino e si rivela non essere il giusto re dei Sette Regni, non può essere lui Azor Ahai come credeva.Non ha capito che un vero RE si pone al servizio della sua gente , tutta, e non di se stesso

"Non vi sto chiedendo di dimenticare i vostri morti. Io non dimenticherò mai i miei. Ho perso cinquanta fratelli la notte in cui Mance attaccò la Barriera. Ma vi sto chiedendo di pensare ai vostri figli adesso. Non avranno mai dei figli loro se non ci alleiamo. La Lunga Notte sta arrivando, e con essa arrivano i morti. Nessun clan può fermarli. Il popolo libero non può fermarli. I Guardiani non possono fermarli, e neanche i re del sud possono fermarli. Soltanto insieme. Tutti noi. E potrebbe non bastare, ma almeno li metteremo in difficoltà " 


Discorso di Jon re corvo da vero lord commander ad Aspra dimora

Ma qualcosa Stannis insegna a Jon e cioè che il dovere riguarda anche l’obbligo di eseguire un ordine anche se non gradito.Jon è uno Stark e sa che Ned gli ha insegnato che chi emette la sentenza deve oscillare la spada perché deve farsi carico totale delle sue decisioni ( e del loro peso morale)cui deve rispondre anche a terzi.

 

Nella riunione in cui Jon con grande magnaminità ( non ascoltando il consiglio di Stannis di mandare Thorne potenziale traditore lontano da lui) nomina primo ranger un uomo che lo odiava e che di certo non ne accettava l’autorità ( ma che essendo un militare DOVEVA obbedire agli ordini senza discutere) ha uno scontro pesantissimo con il miserabile Slynt che si rifiuta di ottemperare agli ordini di Jon e per buon peso lo insulta pure.Bene Jon non ha esitazioni e decapita il traditore .

 

Era suo dovere farlo per la carica che rivestiva che non ammetteva alcun ammutinamento per nessun motivo:Stannis che sempre lo segue quasi di nascosto ha per Jon un segno quasi paterno appena percettibile di approvazione che peralytro Jon cerca perché giarda nella sua direzione,E sempre lo stesso Stannis non prende provvedimenti contro di lui per aver ucciso Mance al fine di risparmiargli sofferenze inaudite,

 

Questo gesto di carità di Jon colpirà Tormund che ha le lacrime agli occhi per la ingiusta fine terribile e non meritata del suo re ,tale gesto inatteso sarà il presupposto di una grande amicizia e solidarietà che saranno rinforzate alla fine della storia quando un Jon amareggiato si troverà Tormud ed il poplo libero supersiste ad accoglielo con stima ed affetto a Castello nero, il solo fiale agrodolce di GoT a ben vedere.

 


Stannis alla fine servirà come lezione per Jon sulla gravità del ruolo che deve svolgere soprattutto come predestinato: essere predestinato è un dovere solenne che il prescelto deve accollarsi profondendo tutto se stesso e non arrendendosi mai ,superando ogni remora e avversità ma senza mai superare la stretta linea rossa tra quello che è giusto fare rispetto a quello che può essere solo cinico e controproducente arbitrio

Un’azione per avere valore morale deve essere fatta dal dovere -Immanuel Kant


Quando l’Inverno arriverà,
Non sentirai alcun leone ruggire.
Nessun cervo pascolerà i campi, e nemmeno una rosa crescerà nei prati;
Non ci saranno serpenti nascosti nella sabbia.
I calamari congeleranno ovunque proveranno a nuotare, e i cadaveri essiccheranno sotto la neve.
Non ci saranno trote nei fiumi, né falchi in cielo.
Nemmeno il fuoco di drago ti riscalderà nei tuoi saloni:
Ci saranno solo i lupi, che ululeranno nella notte


L’Inverno è arrivato

Modificato il 05 July 2024 17:07

Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

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« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 


the neck
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Inviato il 29 novembre 2019 23:51

la contrapposizione tra WW e daenerys, con l'ossidiana che assume un ruolo in entrambi i casi, è una chiave di lettura che, volendo fare un collegamento sicuramente temerario, ricorda uno dei teaser dell'ultima stagione...

 

che fosse un messaggio neanche troppo criptico?


" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "

 

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Iceandfire
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Inviato il 30 novembre 2019 8:06 Autore

L’argomento è interessante e meriterebbe l’apertura di un altro 3D.

Tornando in topic ribadisco che Stannis,un re ben diverso dal fratello Robert,è anche lui un mentore chiave per Jon su quello che un re deve e non deve fare 


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

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''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

F
Figlia dell' estate
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F

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Inviato il 30 novembre 2019 15:56

Stannis raporesenta la fermezza, ció é evidente soprattutto non solo nello sguardo che rivolge a Jon dopo la decapitazione di Janos, ma anche nel dialogo su Thorne:

"Dicono che sia meglio tenersi i nemici vicini"

"Lo dice chi ha pochi nemici"

In ogni caso il rapporto tra Jon e Stannis é molto ambiguo, sia nei libri che nella serie: c'é stima reciproca, ma anche distacco:

"Chi ti credi di essere, Jon Snow?"

"La spada nelle tenebre"

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

"Gli dei esistono" ripetè a se stessa. "E anche i veri cavalieri. Tutto questo non può essere una menzogna".

 

Comitato Pro Brandon Stark; Comitato S.P.A. Salvate il piccolo Aemon (in difesa del figlio di Mance, del figlio di Gilly e di tutti gli altri bimbi di ASOIAF); Comitato QUANDO C'ERA LUI (Meglio Tywin di quella psicopatica di sua figlia); Comitato A.T.P.A. (Aemon Targaryen pro-pro-prozio dell'anno); Comitato E.S.S.S. (Eddard Stark Santo Subito); Comitato E.T.S.T. (Eddison Tollett li seppellirà tutti); Comitato M.E.F.H. (Martin esci fuori Howland) gemellato con M.E.F.W. (Martin esci fuori Willas); Comitato T.M.G.M.S.  (Theon Mezzo Greyjoy Mezzo Stark); Comitato Y.L.J.E.M. (Ygritte levati, Jon è mio), Comitato T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito); Comitato Pro Jojen e Meera Reed; Comitato G.M.S.S. (Giù le mani da Sansa Stark); Comitato L'unico Vero Aegon (ovvero l'Egg delle novelle);


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Iceandfire
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Inviato il 30 novembre 2019 16:36 Autore

Giusta osservazione ma questo perché Jon ammira il militare Stannis per i motivi che sono stati esposti ma ha una proprietà che a Stannis manca e cioè l’empatia ( ancora di più dopo la rinascita ).

Stannis è molto migliore del fratello crapulone Robert ma ,nella serie ovvio,arriva a bruciare sul rogo una figlia che aveva detto di amare e che era intelligente e affettuosa con lui ,pur di raggiungere il potere  .

Jon non ama il potere anche perché sarebbe costretto a snaturarsi per esso e non può apprezzare chi va oltre ogni minima regola etica pur di raggiungere il suo scopo .Non a caso ho riportato lo scambio di battute tra Stannis e Davos ,egli voleva sacrificare Gendry per i suoi scopi,sangue del suo sangue .

Non era degno di essere re ( come non lo era il fratello Robert ) figurarsi di essere il predestinato!

Modificato il 05 July 2024 17:07

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