10 hours fa, Oathkeeper dice:

 

Ritiro tutte le mie perplessità sulla scelta di Cavill, vedendo questo video pare conturbante e oscuro quanto il Geralt dei libri/gioco.

 

Questa è una perplessità, che come dicevo nella pagina precedente, avevo anch'io ed è quanto più mi rendeva timoroso del risultato.

Il personaggio di Geralt non può essere scisso da parametri oscuri, dove per oscurità si intende la tendenza all'eterno conflitto interiore, morale, etico, emotivo sino al rischio di incomprensione e alienazione. Si tratta, per l'appunto, di un esistenza conflittuale e drammatica, a tratti logorante per sé stessa ma sempre lineare e fedele alla sua natura. Un contenitore di cicatrici ed esperienze devastanti.

Nei primi trailer mi è mancata l'aura che potesse essere emanata dai meccanismi di cui sopra, ma nelle ultime sessioni di fotogrammi noto che la tendenza si sia fortunatamente invertita.

Che dire, l'hype rimane elevato ma dubito si ricalcherà davvero il successo di romanzi e saga videoludica.

@JonSnow; Geralt è la personificazione degli opposti, Yin e Yang, forza e dolcezza, crudeltà e compassione. E' la summa dell'Uomo, con i suoi conflitti, come dicevi tu. Geralt vive nell'ombra, è un emarginato ma è anche necessario a una società che cerca di adattarsi a un mondo nuovo, dove le forze della Natura e della Magia sono preponderanti e non sono certo delicate.

Lui non è più un uomo, è un superuomo, è colui che a caro prezzo ha trasmutato la sua natura. I suoi simili lo odiano perché hanno paura di lui ma allo stesso tempo esigono che risolva i loro problemi. Mi piace il fatto che Geralt si è costruito negli anni un codice morale, che spaccia come un bushido dei witcher, ma di fatto è estremamente personale e si basa sulla valutazione della coscienza. Infatti non uccide alcuni tipi di creature, per quanto terribili possano essere agli occhi degli altri, per quanto denaro gli venga offerto in cambio della loro estinzione.

Inoltre nei libri è palese, grazie ai capitoli dedicati alle sue elucubrazioni interiori, che lui è anche un umano in costante divenire. E' un orfano, è sopravvissuto da bambino all'addestramento impietoso da witcher che avrebbe potuto costargli facilmente la vita e allo stesso tempo lo ha profondamente trasformato nel corpo e nella psiche, rendendolo una specie di creatura di confine, un po' uomo un po' mostro. In tutto questo, laddove altri non solo hanno fallito o sono morti, ma anche se vincitori hanno ceduto in cambio della vita la loro umanità, in Geralt questa non solo non è perita ma si è acutizzata.

E' ammirevole il fatto che egli non riesca ad odiare gli umani che lo disprezzano e che anzi giustifichi il loro comportamento perché consapevole delle motivazioni e anzi, un po' perché egli disprezza se stesso e ciò che è diventato.

Non può essere altro e pertanto continua a vagare di villaggio in villaggio, città in città, a cercare contratti, uccidere e poi riparte, rassegnato a un destino a cui sostiene di non credere.

Anche i rapporti intimi con le numerose donne che incontra sente che sono dettati più da una morbosa curiosità di queste ultime nel voler scoprire che sensazioni si prova nel fare sesso con un mutante, eppure lui con loro è sempre gentile, delicato e rispettoso, anche quando deve allontanarle. Quando poi conosce Yennefer e viene sconvolto dall'amore che credeva di non poter provare (i Witcher non provano sentimenti), mette ancora più in discussione la propria natura. Ma il rapporto tra i due non è sano, Yen è una strega, è egoista e ambiziosa e non si fida di Geralt, pur amandolo.

Infine c'è il suo rapporto con Ciri, la bambina che gli è stata promessa, che lui ha cercato in tutti i modi di allontanare da sè, anche con crudeltà e freddezza, pur di evitarle il destino di dolore e solitudine che a lui è stato riservato.

Geralt è un personaggio complesso, affascinante, misterioso e a volte fa davvero paura perché ci mostra quello che non vogliamo vedere di noi stessi, ognuno di noi nasconde dentro un mostro.

Oh no, un'altra di quelle vicende strappacuore cui giuro ogni volta di non volermi appassionare perché sono tristi e poi ci casco sempre. Uffa 

10 minutes fa, Lyra Stark dice:

Oh no, un'altra di quelle vicende strappacuore cui giuro ogni volta di non volermi appassionare perché sono tristi e poi ci casco sempre. Uffa 

E' molto cinica invece. Il cuore ti si strappa perché tutte noi abbiamo questo istinto da crocerossina che vorrebbe un Geralt redento e una lovestory a lieto fine 

Sfortunatamente per me, invece, io ho proprio un debole per le love story tristi e non a lieto fine, sussurrate, combattute, e mai completamente sbocciate e vissute. Ma aldilà del love, da come hai descritto la personalità e i conflitti interiori di Gerardo, è proprio una storia la sua che sento mi lascerà molto amaro in bocca.

Zio Martin mi ha abituata ad amare l'amaro in bocca, quindi spero che con questa serie sarà lo stesso. Non li voglio i finali Disney, non hanno nulla di realistico.

Anche se del resto è irreale pure il fatto che Yennefer possa fare la preziosa con uno come Cavill. 

A parte questo fangirling (credo di avere già una cotta per il Geraldo della serie), mi pare di avere inteso da questi trailer e featurette che il tono sarà comunque molto cupo. Mi piace, mi piace, mi piace.

5 minutes fa, Oathkeeper dice:

credo di avere già una cotta per il Geraldo della serie

Mi fa molto piacere, almeno mi ritroverò a sbavare in compagnia  

Comunque Enrico l'ho visto prima io... così tanto per specificare  

Ti dirò in realtà a me pare che tutta questa ondata di roba cupa nonché grim&gritty che va molto di moda negli ultimi anni sia tanto irrealistica quanto le principesse Disney. Ancor meglio, è proprio il discorso piace perché è realistica che mi sa di fuffa, in quanto appunto di realismo ne vedo ben poco. Ma magari sarebbe bello aprire proprio una discussione apposita.

%d/%m/%Y %i:%s, Lyra Stark dice:

Comunque Enrico l'ho visto prima io... così tanto per specificare  

Vabeh dai, gli chiederemo di scegliere 

%d/%m/%Y %i:%s, Lyra Stark dice:

Ti dirò in realtà a me pare che tutta questa ondata di roba cupa nonché grim&gritty che va molto di moda negli ultimi anni sia tanto irrealistica quanto le principesse Disney. Ancor meglio, è proprio il discorso piace perché è realistica che mi sa di fuffa, in quanto appunto di realismo ne vedo ben poco. Ma magari sarebbe bello aprire proprio una discussione apposita.

E' vero, va di moda ed è irrealistica per come viene presentata (molto gore e violenza gratuita) ma se tu abitassi in certe altre parti del mondo non ti sembrerebbe così irreale. La realtà supera la fantasia.

Sono comunque due facce della stessa medaglia. Ribadisco un po' ciò che ho scritto nella discussione sul Joker: i racconti alla Disney smuovono la nostra smania d'amore e idealizzazione dei personaggi (il principe e la principessa, per dire) mentre i racconti di oggi smuovono il nostro lato oscuro della Forza.

6 hours fa, Oathkeeper dice:

E' vero, va di moda ed è irrealistica per come viene presentata (molto gore e violenza gratuita) ma se tu abitassi in certe altre parti del mondo non ti sembrerebbe così irreale. La realtà supera la fantasia.

Purtroppo ne sono cosciente ma laddove appunto il fantasy è caposaldo della letteratura d'evasione, porta per altri mondi, se devo evadere dalla mia gretta realtà quotidiana evado per qualcosa di possibilmente meglio, certamente non peggiore o uguale a quello che vivo e sento già ogni giorno. Altrimenti non capisco il senso dell'operazione e difatti tutti questi appassionati di fantasy realistico io non riesco a capirli. È come andare a mangiare a un cinese e poi lamentarsi perché non fanno la pizza ^^"

9 minutes fa, Lyra Stark dice:

Altrimenti non capisco il senso dell'operazione e difatti tutti questi appassionati di fantasy realistico io non riesco a capirli."

Mi sembra che anche tu abbia letto ASOIAF.

L'ho letto appunto perché volevo capire e approfondire il fenomeno ma mi sembra di non aver mai nascosto una forte perplessità né il fatto che nella sua totalità quanto a messaggi e obiettivi l'opera non mi piace e ne preferisco altre ^^"

L'evasione non serve solo a scappare dal dolore, ma soprattutto dalla propria quotidianitá, dal proprio mondo. In questo senso anche un horror puó essere evasione (anche se a me questo genere non piace).

Comunque The Witcher sembra interessante.

11 hours fa, Lyra Stark dice:

Purtroppo ne sono cosciente ma laddove appunto il fantasy è caposaldo della letteratura d'evasione, porta per altri mondi, se devo evadere dalla mia gretta realtà quotidiana evado per qualcosa di possibilmente meglio, certamente non peggiore o uguale a quello che vivo e sento già ogni giorno. Altrimenti non capisco il senso dell'operazione e difatti tutti questi appassionati di fantasy realistico io non riesco a capirli. È come andare a mangiare a un cinese e poi lamentarsi perché non fanno la pizza ^^"

Beh però così parti dal presupposto che tutti nel fantasy cerchino quello che cerchi tu 

Il fantasy racconta l'essere umano pari pari a come è nella realtà, solo che lo fa in una forma e un contesto diversi. Un po' come un sogno o una parabola oppure le fiabe o i miti che si raccontano da millenni. Torniamo sempre lì. Non c'è una regola per cui un fantasy deve per forza dare un messaggio positivo mentre un libro "normale" può raccontare risvolti drammatici.

Ci sono libri che possono essere definiti fantasy anche se quasi tutto il racconto scorre nella normalità, salvo un avvenimento particolare che, diciamo, sposta l'attenzione su qualcosa di fantastico. 

Poi è sempre tutto soggettivo, tu in Got ci vedi quello che ci vuoi vedere in base alle tue esperienze di vita, la tua educazione, i tuoi valori e le tue idee, ma un altro lettore ci può trovare qualcosa di totalmente diverso, persino nel messaggio.

Questo è anche il bello dei libri e dell'arte in generale, sono interpretabili e ognuno di noi li ama se sono affini alla nostra natura o li odia se toccano certe corde che non vogliamo vengano toccate.

1 hour fa, Oathkeeper dice:

Beh però così parti dal presupposto che tutti nel fantasy cerchino quello che cerchi tu 

Il fantasy racconta l'essere umano pari pari a come è nella realtà, solo che lo fa in una forma e un contesto diversi.

E chi l’ha detto questo?

Il fantasy racconta mondi altri, di qualunque tipo, dove gli esseri umani potrebbero anche essere tutti azzurri o non esistere per nulla ^^ Io parto dal presupposto che il fantasy è letteratura di evasione, e mi fa strano qualcuno che voglia evadere per deprimersi o angosciarsi. Ma per carità ognuno è libero. Quanto al messaggio, giustamente, può essere variabile e qui entriamo nel campo delle preferenze e delle interpretazioni personali.

9 minutes fa, Lyra Stark dice:

Io parto dal presupposto che il fantasy è letteratura di evasione, e mi fa strano qualcuno che voglia evadere per deprimersi o angosciarsi. 

Ti rispondo in "Perché piace il fantasy" perché qui stiamo andando OT.