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The Witcher - la serie TV
L di Lyra Stark
creato il 20 luglio 2019

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Lyra Stark
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Lyra Stark
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Inviato il 20 dicembre 2019 22:15 Autore
4 minutes fa, Menevyn dice:

 

Avresti vinto, tra le altre cose (ma la mercanzia in mostra non dipende dall'Enricone)... :stralol:

Eh mi sa che devo verificare di persona allora prima di passare a riscuotere XD


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 
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Inviato il 20 dicembre 2019 22:17

Riscuoti pure, tanto io non ho scommesso...:salta:


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Inviato il 20 dicembre 2019 23:34

Come prima stagione non è stata per niente male, molto buono l'intreccio delle varie storyline, peccato per il finale un po' sottotono ma bene comunque.

Cavill davvero ottimo nella parte (e per le signorine spesso come mamma l'ha fatto) sono espressivi anche i suoi grugniti!!

Anche il resto del cast non mi è dispiaciuto (il mio preferito è Jaskier il bardo).

Adesso non resta che aspettare il 2021.


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Lyra Stark
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Lyra Stark
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Inviato il 21 dicembre 2019 9:33 Autore

E tu mi molli certi spoiler così? :stralol:

Comunque bene che con le scommesse riscattate mi faccio la settimana bianca.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 
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Oathkeeper
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Inviato il 21 dicembre 2019 16:19

Ho visto la prima puntata. 

 

La cosa che mi è piaciuta di più è stata quella a cui non avrei dato due lire, proprio Geralt. 

Cavill è perfetto, la voce, l'atteggiamento, persino il mugugno o il silenzio. E chi dice che è inespressivo è perché non ha letto i libri né giocato al gioco. Cavill è Geralt, punto. Bravo. 

 

La storia parte un po' in sordina, forse avrei gestito meglio il rapporto Ciri/Calanthe perché se nei libri un intero capitolo flashback racconta perché Ciri è legata al destino di Geralt, in questa puntata la spiegazione sembra "perché si" ma spero che chiariranno più avanti perché è interessante. 

 

Avrei anche voluto vedere qualcosa di più della battaglia e nel castello di Cintra sotto assedio sembravano esserci solo 10 persone però glielo concedo. Mostrare certe cose costa e di GOT la prima stagione l'hanno girata coi cartonati da teatro di paese, non è che si può pretendere di avere subito i fuochi d'artificio. 

 

Mi è piaciuto il primo mostro e soprattutto mi è piaciuta la prima coreografia della battaglia di Geralt. Sembrava di vederlo danzare e gli do mille punti in più perché Cavill ha voluto imparare invece di affidarsi a uno stuntman. 

 

Insomma prima puntata promossa. 


Questa è l'unica Odissea:  gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,

colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)

 

Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )

 

Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.

(benedettini disertori)

 



 


Euron Gioiagrigia
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Euron Gioiagrigia
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Inviato il 21 dicembre 2019 17:04

Vista la seconda puntata. Metto considerazioni varie sotto spoiler.

In pratica il filo conduttore è la sottotrama degli elfi, che viene detto aver insegnato la magia (racchiusa nel "caos") agli umani e poi essere stati massacrati da questi ultimi. La puntata si snoda su tre punti:

 

- La vicenda di Geralt e del bardo, che ha l'unica utilità di farli conoscere e proseguire il viaggio insieme. Per il resto tutta la vicenda del silvano e degli elfi è inutile;

- La storia di Yennefer. Qui alcune cose non mi sono chiare: Yennefer sembra avere scarsa propensione alla magia però poi riesce ad aprire portali. Inoltre ha sangue elfico nelle vene, e questo attrae l'attenzione di Stregobor. Ciò verrà spiegato successivamente?

- La vicenda di Ciri, come quella di Geralt, è molto "circolare", nel senso che termina come è iniziata, con lei in fuga dai nemici. Nel complesso non mi ha lasciato nulla, pure i dialoghi con la famiglia di fuggiaschi non mi sono sembrati chissà quale cosa.

 

Diciamo che mi è sembrata una puntata interlocutoria, con vicende non proprio determinanti salvo la sottotrama di Yennefer. Ma magari mi sbaglierò e tutto si spiegherà successivamente.


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Lyra Stark
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Lyra Stark
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Inviato il 21 dicembre 2019 19:00 Autore

Ebbene io ho attivato l'abbonamento e configurato la Smart TV così stasera studio per bene.

Già mi è uscito ovviamente The Witcher tra i consigliati e Cavill sul 40' in ultra HD è tanta ma tanta roba :wub:

Quindi se non mi sentite più fino a Natale sapete il motivo :yeah:


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

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ziowalter1973
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ziowalter1973
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Inviato il 21 dicembre 2019 23:13

Pure io ho visto le prime due puntate di the witcher.. Sono state le prime e le ultime.. Io l' ho trovato noioso ma girato bene. Non conosco il videogioco e qualunque altra opera collegata ma la mancanza di trama o di comprensione dei vari personaggi mi è stata indigesta dai primi minuti.. In ogni caso è girato bene e non è un fantasy posticcio. Qualche citazione di got qua e là.. Magari dovrebbero decidere in quale epoca ambientare i costumi visto che erano un miscuglio di stili e secoli.. 


J
JonSnow;
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3334 messaggi
JonSnow;
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J

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Inviato il 22 dicembre 2019 8:52

Presa visione anche dell'episodio 1x02. 

Di seguito le mie impressioni. 

 

 

Yennefer.

Un'esistenza caotica e straziata si manifesta finalmente a noi e al mondo, controversa e piagata dal rifiuto della vita stessa. Ella esterna il significato carnale di quanto pericolosa e autodistruttiva possa essere una creatura mai amata. La sua interiorità è dunque vulnerabile e attonita, sterminata dalla furia e dalla violenza di un corollario di vessazioni tangibili e metaforiche. Il suo Io spezzato si forma al di sotto di una vestigia di ossa contorte, superficie indifesa di una figura sofferente, incastrata in miserie che non le appartengono, Il suo sguardo spaesato un riflesso dell'eterna mortificazione  Eppure al di sotto di quella stessa vestigia si muovono onde di risentimento e disordine, potenti reazioni impossibili da ignorare, embrione di un ribellarsi che non le sarà mai proprio, così come quelle stesse onde sono la sollecitudine di un potere latente che invece le appartiene più che mai. Ancora e ancora il paradosso del rifiuto e dell'attaccamento: la sua personalità vive la prigionia dell'odio, del respingimento e della non-appartenenza a un contesto, ciononostante ella non è arrendevole a tale miseria, e si aggrappa ad essa con una forza e un potere che il suo fragile involucro mai lascerebbero intuire.

 

Così comincia il suo apprendistato, la possibilità di divulgarsi all'esistenza, la possibilità di riscoprirsi individuo, di riscoprirsi utile, di veder costruito lentamente il proprio Sé mediante il legarsi ad un ambiente e in un nucleo in cui ella possa avere un senso. Il criptico lascito della sua eredità biologica giunge a lei con insolito rimarcare. E lei, insieme di mille, espressive fattezze, ne afferra il significato. Non solo... Yennefer scopre per la prima volta in vita sua un contatto umano differente, che non comporti l'umiliazione costante, che non comporti la demolizione di sé stessa. Ella scopre il Possibile, la speranza, elemento accatastato in eventi e volti che si rivolgono alla sua interiorità con rispetto e cura. La delicata gioia di un'umanità che è insita in lei e dalla quale si auspica di fuggire per ascendere a dimensione divina. Come sempre, affascinante nella sua evidente profondità.

 

La strada del Lupo Bianco si intreccia con con la comica figura di Ranuncolo/Dandelion/Jaskier. La complessità e la morale a confronto con superficialità e comicità. Tuttavia la lealtà, e l'inevitabile sensazione di due nature attratte nella loro opposizione. La capacità di percepire il bene e di riconoscerlo nell'altro, a dispetto del pregiudizio e di ciò che è solamente apparente. Così il Bardo percepisce il suono dei mondi interiori che cozzano in Geralt, quanto lo strigo percepisce l'assenza di malizia e la possibilità di essere di più nell'intimità del rumoroso ed eccentrico compagno di viaggio.

 

Geralt e la morale, ora e sempre. Quella morale che mai lo abbandona. Quella morale che ritorna a lui e si rende sempre presente come un'ombra di cui è impossibilitato a liberarsi. La stessa che lo porta a non amare qualsivoglia uccisione. La stessa che lo porta a soluzioni più diplomatiche. Inevitabile il rifiuto incontrovertibile verso il possibile assassinio del Silvano. Il Lupo Bianco rispetta ciò che non danneggia la vita del prossimo, ciò che è differente, ciò che potrebbe esistere in perfetta armonia, mai potrebbe agire diversamente, rifiutando di fatto sé stesso in quello stesso algoritmo.

 

E' alla reazione al risentimento di Filavandrel che emerge tutto ciò da cui è composta la natura del Witcher: la consapevolezza del male in sé, ciononostante il rifiuto di perorarlo e il costante e nobile sforzo di agire su una via che sia retta e luminosa, o di morire inseguendone la chimera. Egli non consuma sé stesso contraccambiando l'odio dell'umanità, egli non rifiuta quanto egli viene rifiutato, egli non corrobora le istanze nefaste che sussistono dentro di lui e che vorrebbero sedurlo al fine di fargli fare altrimenti. Ha scelto da tempo un altro cammino, e la coerenza sarà sempre l'unica parte in causa a cui egli darà responso. L'eventualità della prosperità collettiva e la distanza dall'insensato, tutto ciò che Geralt offre a Filavandrel non è solo comprensione e misericordia: è speranza e possibilità di vita. Così continua a vivere la sua contraddizione, Witcher e Umano, duplice e irrimediabilmente segnato.

 

In tutto ciò il destino di Cirilla continua a richiamarla e a far sì che ella si disperda sempre più in sentieri e ambienti più caotici. Pesa su di lei il flusso di una perdita costante, che sgorga in ogni parte di lei, liquefatta e ingenerosa. Nondimeno, ella persiste, ed è in quell'inconsapevole persistere che la ragazzina risponde al richiamo del fato, diventandone parte attiva in modo inequivocabile ed inevitabile. Ogni volto filtrato e incrociato è solo un passaggio verso l'unico volto che sarà per lei determinate e attorno al quale la sua esistenza ruota.

 

Un altro episodio che si perde tra mostruosità e bellezza.

 

 

 

Note a margine:

 

• Henry Cavill sempre più positivo. In questa puntata molto più convincente anche nelle scene introspettive e di mero dialogo, dunque più disteso e coinvolto. Le scene con Ranuncolo, il modo in cui egli appaia burbero ed infastidito da una presenza così caotica e rumorosa, ecco, queste sottigliezze sono espresse in modo così decisivo ed evidente da avvicinarlo sempre più alle reazioni e alle attitudini del personaggio che interpreta. Ancora presto per formulare un giudizio completo su questo, ma va sottolineato quanto gli stia rendendo onore. A tal proposito, egli è stato sicuramente magistrale nelle scene d'azione, mostrandosi espressivo, coreografico e dinamico. Anche se finora tali scene d'azione sono state improntate più a duelli. Harington da questo punto di vista è altro soggetto ottimale, e si è dovuto confrontare con meccanismi più ad ampio spettro, con scontri in mischia più che pedissequi confronti ravvicinati, riuscendo però a mantenersi altrettanto lineare ed elegante.

 

• Con Yennefer è stato fatto un lavoro ottimale a livello di connessione empatica con l'audience.

 

• Continuo comunque a pensare che Eva Green sarebbe stata la scelta più sensata come casting di Yennefer. O se non lei, Katie McGrath. Le due attrici con maggiore richiamo al pg in questione per ciò che concerne apparenza, fascino negativo e meccanismi interpretativi in relazione a Yen, oltre che per il tipo di nero che perora ogni gesto della sua figura. Al momento ciò non pesa molto perché siamo ancora nelle fasi della Yen pre-metamorfosi, ma non dubito che la distonia tra interprete e personaggio sarà molta, e non solo per il tipo di look.

 

• Il tipo di humor è proprio quanto mi aspettassi, totalmente fedele a quello dei romanzi. Appunto eccentrico, eccessivo e portato allo stremo. Ma al tempo stesso mai fastidioso per struttura. Ranuncolo in questo senso è fedelissimo alle pagine che lo riguardano, trasposto meravigliosamente. Sono riusciti a non rendersi banali nelle parti più leggere.

 

• Instredd mi fa già moltissima pena e solletica, in questo senso, il mio umorismo. Poveraccio. Ma solo chi ha letto i romanzi capirà.

 

• Come già pensavo e come si sta confermando, più che un vero e proprio seguire la linea narrativa dei romanzi, si sta seguendo una linea puramente introduttiva dagli stessi. In pratica si è scelta la via di un racconto lento, che mantiene per un buon 80% una fedeltà agli eventi cartacei, ma sceglie di raccontarli con ritmi, tempi e tecniche del tutto differenti. Ciò, per chi non ha letto i libri, potrebbe risultare faticoso, ma dovrebbe rendere più fluide altre meccaniche. Ad ogni modo è chiaro che si siano scelti i passaggi più rilevanti che esplichino il come si arriverà ad un certo punto. Tale Season, proprio per questo, potrebbe risultare solo una grossa introduzione ai veri snodi ed eventi chiave che esistono nella saga di The Witcher. Ergo chi non è a conoscenza di essi potrebbe ritrovarsi deluso o percepirla eccessivamente lenta. C'è comunque molta rispettosità verso quei contenuti e verso l'autore, ciò non può che farmi piacere.

 

• Le ambientazioni subiscono il contraccolpo dell'assenza di un budget importante, ma riescono comunque ad essere credibili, per quanto non totalmente all'altezza dell'esoterismo e della fascinazione che permeano tale universo.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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« I did what I thought was right. » Jon Snow

« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister

« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learnWinterfell is Our Home, we have to fight for it.  » - Sansa Stark 

« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark

« good act does not wash out the bad, norbad act the good. » - Stannis Baratheon

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

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Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.

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Lyra Stark
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Lyra Stark
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Inviato il 22 dicembre 2019 10:49 Autore

Io volevo solo informare, per il momento, che sono sopravvissuta e più tardi vedrò di postare una recensione che forse potrebbe anche essere più obiettiva di quanto pensassi ^^"

Modificato il 05 July 2024 17:07

E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

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Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
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Euron Gioiagrigia
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Euron Gioiagrigia
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Inviato il 22 dicembre 2019 11:44

@JonSnow; @Oathkeeper voi che conoscete meglio l'opera, che ne pensate della violenza che si respira nella serie? È coerente con libri/videogiochi?



Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 22 dicembre 2019 13:05

 

 

Vista la 1x2 anche io

 

Prima osservazione : mi è piaciuta

 

Seconda osservazione : ci viene presentato il personaggio credo più contorto di aspetto e di fatto della serie

 

Terza osservazione  :The Witcher non è GoT ( e neanche sia chiaro Shannara) perché i rispettivi autori ci presentano sì un mondo similmedioevale dominato dalla violenza e dalla magia  ma con prospettive ed angolazioni differenti perché il racconto di The Witcher si presta molto meglio a sviscerare il tema della diversità non accettata e anzi perseguitata ,tema che GoT non tratta se non nel caso ,ma di sfuggita,  di Jon Snow -Kit ( bravissimo  e non a caso nominato agli Emmy) che era sì un diverso ma  non per questo era demonizzato,psicologicamente massacrato, “rigettato” dalla gente comune,anzi ( vedi popolo libero)

 

“I dubbi. Solo il male, signor Geralt, non ne ha mai.”

 

 

Questa puntata sembra essere interlocutoria e volta solo a delineare meglio un personaggio in fuga, una misteriosa ragazza  fino ad allora protetta e molto amata che risponde al nome di Cirilla -Ciri (la quale nasconde un oscuro segreto) ma che da quasi subito è supportata da un elfo ed aiutata  dalla moglie del sarto ucciso che aveva confezionato il suo mantello,donna distrutta dal dolore,vendicativa ma che nonostante tutto aiuta Cirilla.Questa parte diciamo che scorre via tranquillamente ,senza infamia e senza lode ma subito dopo ci viene presentato un altro personaggio chiave  che certamente prende lo spettatore.


Ella come e ben più di Geralt è una diversa che vive nel dolore e nella rabbia, controllata al momento , per come viene trattata ,non solo non è amata ,ma è dileggiata per la sua deformità da tutti ,dal patrigno che la odia perché  figlia non sua e la sopporta in quanto accudisce i maiali , ai vigliacchi che si accaniscono con chi ritengono un personaggio debole,mostruoso, che non vale nulla e che deve essere deriso.Ma che differenza di sensibilità c’è tra lei e la contadinotta vanesia che rifiuta delle margherite perché voleva rose ,margherite che Yennefer raccoglie con delicatezza come un regalo unico anche se non per lei!

E qui come non collegare i primi passi  di Yennefer con quelli di Phoenix Joker ?Entrambi diventeranno il male perché diversi,vessati,derisi .Con Yennefer però che alla fine della puntata  capisce di valere perché sa fare quello che le viene richiesto dalla maestra di arti magiche che le sorride.  E le basta quel sorriso appena abbozzato ma molto dolce per gratificarla e darle uno scopo: sono certa che il suo personaggio sarà davvero molto interessante,profondo e dilaniato tra bene e male

E il nostro caro Lupo Bianco?Eh ci viene fatto vedere ancora una volta che è un personaggio contorto ma ha una sua etica precisa nonostante tutto ,egli non ammazza solo per soldi ,anzi si rifiuta di farlo se constata che la sua presunta vittima è persona a suo modo giusta e anche caritatevole credo che con Yennefer farà scintille.

Per ora Geralt si presta a siparietti spezza tensione con il giovane cantastorie  che ha deciso di seguilo per imparare a cantare le gesta di un personaggio tutto particolare,uno che la diversità, le cattiverie e lo scherno subito per essa non hanno portato diciamo al suo  lato oscuro, non lo hanno reso una macchina per uccidere senza anima e passioni,egli è uno che rispetta il più debole e il diverso perché sa cosa vuol dire essere scherniti,minacciati,ghettizzati in un mondo di solo rancore e odio e appunto senza dubbi

 

Certo si avverte che per ora questa serie,agli inizi,non ha un grande badget ma le ambientazioni sono ben realizzate e anche le scaramucce fra diversi contendenti sono ben rese.Resto dell’idea che Enrico sia il grande polo di attrazione di The Witcher ma mi aspetto che anche Yennefer ,il suo essere contraddizione intrigante,violenza e tenerezza,rancore e voglia di essere amata, polarizzi l’attenzione.Non avendo letto i libri  trovo che la sua interprete sia all’altezza ma staremo a vedere     

Modificato il 05 July 2024 17:07

Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

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Lyra Stark
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Lyra Stark
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Inviato il 22 dicembre 2019 14:20 Autore

Ebbene dunque andiamo con le riflessioni personali.
Incredibilmente sono riuscita anche a essere abbastanza obiettiva per quanto diciamolo subito: Henry Cavill è una roba quasi da denuncia non solo perché è incredibilmente bello, grazie al fullHD ho potuto scoprirne ancora di più l'apprezzabilitá, ma per il modo in cui riesce a stagliarsi sullo schermo. E questo ruolo lo valorizza molto permettendogli di esprimere al meglio le doti attoriali fisiche e interpretative.

Per il momento ho visto i primi 3 episodi che recensiró sotto spoiler.
Serie tecnicamente nel complesso ben confezionata. Manca di una sigla ma mi piacciono le grafiche utilizzate. 
Belle e suggestive le location, tra l'altro mi sembra di poter dire tra la 1 e la 2 anche molto variegate, come suggestivo il modo di catturarle da parte della regia.
Sul lato costumi sono ancora indecisa ma capisco l'obiezione di zio Walter,  nemmeno a me piace quel taglio "moderno" agli abiti nelle serie fantasy, tuttavia non è una cosa che mi disturba così tanto.
La colonna sonora invece trovo sia un punto debole: praticamente è talmente anonima che è  come se non ci fosse e quando si innalza lo fa con toni dissonanti che personalmente non gradisco molto.
Gli effetti speciali sono buoni per la gran parte del tempo, anche se si nota quale svarione (tipo una parte di spada che si conficca in modo strano nel nemico e risulta galleggiante - cosa di un secondo ma purtroppo l'ho notata), a volte le ambientazioni in cgi forse anche a causa del FullHd paiono un po' sgranate e comunque posticcie, come laddove si integrano con attori e ambienti reali l'effetto è lievemente piatto e finto, specialmente con una fotografia chiara e luminosa, ma insomma tutto sommato, anche se non ho idea del budget, il comparto è accettabile. 
Il design delle creature invece forse soffre un po', terribile il fauno/silvano ma anche le orecchie degli elfi ma diciamo che la puntata 2 era molto delicata perché girata con una luce molto vivida che non aiuta nel caso di contesti così fantasy. Meglio ambientazioni con poca luce e desaturate, dove infatti la serie rende al meglio. 

La regia buona,  anche se i registi cambiano a seconda degli episodi. 

Nel primo era un po' fastidioso il modo in cui i dialoghi tra personaggi, anche importanti, venissero proposti con l'inquadratura sopra la spalla dell'interlocutore, con poca visibilità per la reazione della controparte, e questo nella scena Geralt/Renfri per esempio è stato un peccato perché avrei voluto vedere i volti di entrambi mentre si parlavano.

Eccezionale il comparto combattimenti e coreografie: davvero meravigliosi, non so se lo stile, molto particolare, si ispiri al videogioco, ma mi è piaciuto moltissimo. Anche l'uso della spada specie da parte di Geralt con dinamiche nuove, o almeno per me finora mai viste, mi ha davvero catturata. Personalmente credo la serie meriti la visione solo per questo.
Certo in generale è una serie molto fantasy, di quel fantasy magico creaturistico che non mi piace molto, metto subito le mani avanti, perciò alcuni frangenti non sono stati di mio massimo gradimento, forse appunto anche per la resa delle creature. 
In generale l'idea è quella di episodi molto introduttivi a un qualcosa che avverrà tuttavia è anche vero che in 3 episodi di un'ora ciascuno, a parte presentarci un po' i protagonisti, si temporeggia molto e si conclude poco. Colpi di scena non ce ne sono ed è tutto molto prevedibile.
Per quanto riguarda i personaggi sicuramente emerge Geralt che, non so se sia così anche nei libri e nei videogiochi, per il modo in cui viene delineato qui pare pensato apposta per rubare il cuore: è fin troppo cavaliere triste, tormentato e solitario, ma anche tutto il disgusto e diffidenza che dovrebbe incutere negli umani non è chiaro a cosa siano dovute, essendo lui fin troppo condiscendente e gentile.  Forse manca un po' di contestualizzazione riguardo i rapporti umani/witcher perché a parte qualcuno che continua a ripetere che non ci si può fidare e che fa capire come siano malvisti non si capisce mai veramente perché. Certo la diversità e la paura verso chi ha capacità sovrumane però non è contestualizzato molto bene.
In generale tutto il discorso sulla magia è buttato là in modo abbastanza incasinato ma come ho sottolineato più volte anche io sono molto restia all'argomento.
Sempre per quanto riguarda la presentazione dei witcher viene fatto intendere che non dovrebbero avere sentimenti e scrupoli? - forse sono temuti anche per questo? - tuttavia Geralt pare fin troppo sentimentale, anzi l'unico ad avere una profondità rispetto ai personaggi con cui si interfaccia, nonché essere soggetto all'innamoramento facile. Quindi insomma ho davvero le idee molto confuse su queste figure ^^"
Cirilla ha la storyline più sacrificata nel senso che di lei non ci viene detto nulla, viene buttato là qualche hint ma tutta la sua vicenda è condotta in modo fin troppo sbrigativo, tanto che il regno di Cintra pare un regno di mentecatti, neanche in grado di abbozzare un minimo di difesa quando il nemico, che per il momento è molto e troppo X, arriva alle porte o un piano di fuga decente dato che si capisce come Ciry sia importantissima ma resta abbandonata a sé stessa dopo 1 nanosecondo.
Tuttavia spero che nel corso delle puntate si scoprirà qualcosa di più.
Paradossalmente quella meglio abbozzata per il momento pare Yennefer, ma qui passo alla parte spoiler. 
In generale mi pare un prodotto concepito per non neofiti, se lo era per neofiti forse si potevano gestire meglio tante cose all'inizio perché dalle prime puntate temo risulti troppo vago e ripetitivo e che non possa catturare l'attenzione come dovrebbe.
Tuttavia ammetto anche di essere una spettratrice difficile quindi magari le mie sono paure infondate. Lo sforzo produttivo e attoriale comunque merita e spero sarà ricompensato. Anche perché 
ho trovato molto interessante e straordinariamente attuale il leit motiv dietro tutta la storia: le dinamiche di iterazione col diverso. Tema che a memoria non ho visto così ben approfondito in altri fantasy - e difatti appare chiaro da subito che la dimensione fantasy è solo un espediente per la trattazione di situazioni invece molto "umane".

 

 

Dopo questo intervento ritengo abbastanza obiettivo posso aggiungere: adoravo Enricone già da prima ma ci mancava solo questo ruolo per farmi proprio perdere la testa :wub:

Modificato il 05 July 2024 17:07

E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 
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Lyra Stark
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Inviato il 22 dicembre 2019 15:00 Autore

Recensione episodio 1

L'episodio inizia subito presentandoci il protagonista al lavoro con una sequenza molto buona per una serie TV ottimamente girata. Ci viene subito fatto capire la diffidenza verso la sua "genia" anche se come dicevo sopra non è ben chiaro il motivo. Forse si ricollega a quelle che, durante gli studi di antropologia sociale, vengono definite figure di margine o confine tipo gli sciamani, temuti ma allo stesso tempo riveriti e cercati per le loro abilità nell'entrare in contatto con altri mondi. Abilità che appunto è utile ma in qualche modo li connota come figure diverse e pericolose, da temere e da collocare ai margini della società. Curioso anche perché è un tema molto studiato per l'ambito dell'est europeo/sovietico, chissà se l'autore ci si è ispirato. 
Ad ogni modo pare che Geralt non rappresenti mai una minaccia per il villaggio e in generale preferisca evitare lo scontro che cercarlo, non è chiaro a questo punto della storia se per sua inclinazione personale o per etica di corporazione. Il fattore delle emozioni mi era stato anticipato da voi ma in realtà, a parte qualche riferimento buttato là , pare tutto il contrario. Geralt pare prendere subito in simpatia la ragazzina e predisposto all'iterazione, così come poi è molto preoccupato per lei o ci resta molto male quando lei lo congeda. Mi ero fatta l'idea di qualcuno di più burbero e chiuso alle relazioni. Naturalmente si crea subito una certa connessione con Renfri, anche lei ritenuta diversa e da temere per un motivo ancor più inconsistente rispetto a Geralt, superstizioni e dicerie (non mi è chiaro però a livello del mondo in cui si muovono i personaggi quanta consapevolezza vi sia in questo). Emerge però forte grazie a Geralt il tema della scelta: più che quello che gli altri pensano di noi, sono le scelte che facciamo a qualificarci. Quella è la vera libertà dell'essere umano (o del witcher) e questo è un messaggio potentissimo che si ritrova anche nel Signore degli Anelli e che come prospettiva condivido in pieno.
Da parte sua sembra che Geralt abbia ben chiaro cosa voglia essere e appare chiaro anche come lui cerchi disperatamente, oserei dire già a questo punto, un legame di qualche tipo, un modo di confermare forse anche a sé stesso che c'è del buono in lui. 
Non è un caso penso che l'altra protagonista della storia sia proprio Cirilla, principessa in difficoltà, che scopriamo in un veloce riferimento dovrà trovare proprio Geralt. Nel caso di Ciry tutto si svolge in modo fin troppo semplice e veloce, tanto che mi ha fatto un po' sorridere, pur gettando qualche riferimento strano, anche se forse troppo veloce e confuso.
Notevolissima la scena del combattimento finale, che ho amato alla follia anche per l'uso nuovo e creativo della spada: maneggiata non solo con l'elsa ma proprio prendendo la lama a mani nude. È chiaro che Geralt non vuole combattere con Renfri pertanto cerca di trattenersi, ma purtroppo nulla può contro la scelta che ha deciso di intraprendere lei. Il bello del loro confronto è che non si capisce però fino in fondo se lui sia stato effettivamente ammaliato da lei o se sia solo frutto di un'estrema connessione che ha smosso in lui sentimenti d'amore. O meglio forse a posteriori si capisce, però non è chiaro se c'entri anche un qualche tipo di magia perché in effetti il tutto accade in modo abbastanza repentino anche considerando che Geralt come viene presentato dovrebbe essere uomo di mondo, cinico e abbastanza disilluso (alla prova dei fatti però non direi affatto perché pare subire parecchio il fascino femminile). Poi gli parte l'ormone a palla così... mah!
Sicuramente comunque più di Renfri la vera figura inquietante dell'episodio e non ben chiara è il mago Stregobor. 
Due parole infine sul cavallo Rutilia (in inglese qualcos'altro che non ho capito) cui Geralt si capisce subito tiene molto in quanto unico essere vivente con cui abbia una connessione stabile e che diventa un simpatico interlocutore per monologhi che ci fanno sapere qualcosa di più sul protagonista. Espediente davvero molto carino.

 


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Inviato il 22 dicembre 2019 16:55 Autore

Passo anche a una veloce recensione dell'episodio 2:

Episodio 2
Ebbene episodio che non mi ha convinto molto, difatti poi ho proseguito col 3 per avere molta più soddisfazione.
Soffre in primis di una scarsità di materiale di fondo per cui, in pratica succede quasi niente. Geralt gira a caso, Ciry gira a caso, e conosciamo la terza protagonista Yennefer pur non capendo molto del contesto magico.  
La cosa peggiore è stata l'uso della luce chiara e luminosa che ha reso un po' tutto, dal trucco alla parruca di Enrico agli effetti in cgi, molto posticcio. Aldilà di questo di nuovo bellissime location, con anche variazioni di tono generale interessanti (la parte di Geralt pare molto "leggera" e quasi divertente rispetto ad altri momenti, pur non avendo rilevato chissà quale umorismo)  che sono curiosa di vedere se continueranno. 
La puntata contiene comunque 2 elementi importanti: dapprima ci presenta Yennefer, che però conosceremo molto meglio dalla 3 in poi, diciamo che qui sono gettati alcuni semi e mi chiedo se non sia voluta una presentazione in un certo senso fuorviante. Ella infatti appare da subito vittima e rifiutata, venduta per meno del costo di un maiale.

Alla "scuola di magia" poi non sembra combinare molto, non mi è chiaro se per incapacità o mancanza di fiducia in sé stessa, dimostrando però ben presto un desiderio feroce di emergere al di sopra di ogni altra cosa. Chiaro che il rapporto col misterioso tizio della grotta non andrà a finire molto bene. 

L'altro elemento, presente nella storyline di Geralt è Filavandrel che ho idea si rivelerà una parentela importante, anche se potrei sbagliarmi. Personaggio che serve anche a introdurre, malino,  la questione elfica.
Di nuovo emerge qui la visione principe di Geralt: abbandona il rancore, ció che ti causa sofferenza, scegli una nuova vita. Tu che puoi, sembra quasi di sentirglielo dire. Si capisce direi che è ciò che vorrebbe fare lui ma che per qualche motivo, che ignoro, gli è impossibile.

Ps: il design degli elfi è abbastanza brutterello, dovrebbero bandire quel tipo di orecchie a punta fintissime dal mercato del fantasy.

 


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