Nooooo lo hai già guardato!!
Invidiaaaaa....
Ovviamente secondo voi resisto agli spoiler? Non esiste
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Enrico
Bello ,bravo e sembra Rhaegar Targaryen
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
@Iceandfire Hai visto anche tu l'episodio? Come ti è sembrato?
Poi mi piacerebbe un'opinione da chi ha letto i libri/giocato i videogiochi, che sicuramente colgono sfumature che a me sfuggono.
Si visto e mi è piaciuto anche visivamente e per le problematiche che evidenzia,la paura del diverso che a sua volta ha dolore nel percepirsi tale e peggio ancora la paura della donna diversa che ovviamente non può non essere una strega.
Enrico è bravissimo a rendere l'amarezza e la finta noncuranza per la sua condizione di mutante e non ammazza per il gusto di farlo o solo per soldi.
Credo che sia capace di amare e le scene in cui è rappresentato con la donna che lo ha colpito molto,sono belle ,delicate e affatto volgari ( o sono sua immaginazione ma è lo stesso).
Sembra un cavaliere tipo angelo decaduto che però non diventa mai black, nero , negativo, anzi è un portatore sano di speranza credo.
Le scene di battaglia ricordano quelle de il Signore degli Anelli e vogliono significare caos,irrazionalità,aggressività tutto nell'ottica di un violenza esagerata per ottenere potere.La magia c'è ma non disturba ,ho notato l'uso del ralenty nei duelli di Enrico ma tutto ciò non vanifica la coreografia , Enrico è bravissimo in essi : tonico,veloce,leggero,letale.E non è mai succube di nessuno : bello il suo
opporsi all'autopsia della ragazza che ha ucciso perchè questa sua opposizione svela un carattere nobile e deciso,mai domo
Ma ne parlo meglio dopo aver rivisto la 1 x 1
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Enrico ha detto che è meglio vedere gli episodi senza aver letto i libri che credo @JonSnow; abbia letto con attenzione
Aspettiamo lumi da lui
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15 minutes fa, Iceandfire dice:Enrico è bravissimo a rendere l'amarezza e la finta noncuranza per la sua condizione di mutante e non ammazza per il gusto di farlo o solo per soldi.
Quella dell'espressività sofferta è una caratteristica dell'Enrico. Si è vista anche in MoS e BvS, dove molti l'hanno scambiata erroneamente per indifferenza.
Molto bravo,la colonna portante di The Witcher
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25 minutes fa, Iceandfire dice:Enrico ha detto che è meglio vedere gli episodi senza aver letto i libri
Questo in effetti vale per ogni serie tv basata su romanzi. Anche per GOT.
Oh ma che è tutto sto Enrico di qua, Enrico di là... sappiate che vi sto invidiando tantissimo
Cmq mi fa piacere leggere recensioni così positive anche su Enrico
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Eh si è proprio in parte
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Non avevo così tanto hype per una Serie Tv da moltissimo tempo, ergo non ho resistito dal visionare subito il primo episodio. Quindi, sotto spoiler, le mie impressioni.
Recensione The Witcher - 1x01:
E' nell'aneddottica di una fotografia priva di tonalità vivide che avviene l'introduzione al mondo di The Witcher. Essenziale e brutale, ogni fotogramma è una sequela di didattiche su ciò che tale universo rappresenti: esoterico, opalescente, saturo di significati che si perdono e contorcono in rappresentazioni immaginifiche e irraggiungibili, quasi omaggiate dallo stridere di interiorità differenti, a loro volta disperse nella pluralità.
E ancora il dileggio del diverso.
Sin dai primi minuti si ha consapevolezza dell'ostracismo verso quella stessa diversità, sino a renderla oggetto di vilipendio, accerchiata dalla moltitudine di intransigenze e intolleranze, di incontrovertibili ed evidenti insicurezze verso un qualcosa che non è uniforme, che disarma, disattende e coinvolge. Tutto si disperde nella miseria della divisione, nella sua intruttuosità. L'umano è proteso dunque verso il peggio di sé, disturbato dall'alienata presenza di un qualcuno che pur simile a loro è in verità completamente e interiormente differente.
Il confronto tra Geralt e Stregobor non fa che confermare la morale di fondo che è insita nell'opera stessa: per quanto la terra sia pregnante e ottenebrata da nefaste e finanche mostruose presenze, nulla è più bestiale e mostruoso dell'uomo stesso, specialmente uomini che si ritrovano incapaci di sottrarsi all'amoralità e alla vanagloria, nonché una malignità congenita che perora e dispiega ogni singolo gesto compiuto. Ma lo Geralt di Rivia è Oltre l'uomo, e non solo con l'accezione Nietzsche. Egli è creatura profondamente morale, ove quella stessa morale lo segna e lo dirime, rendendolo mai incline al nutrire le peggiori parti di sé e a replicare all'odio con altro odio, tantomeno incline all'accettare di rendersi parte attiva, anche nel minimo, di un qualcosa di immorale e meschino.
Peculiare e acuto, Geralt, noto come Lupo Bianco, nel vedere il male nella perfezione e nello scorgere il bene nell'apparente mostruosità. Quantunque la fama sinistra preceda Renfri, egli ne comprende i patemi e, per sua costituzione, si estranea da qualunque volontà di giudizio che permea l'animo dell'essere umano. Renfri non è ai suoi occhi più di una creatura segnata e dannata quanto lo egli stesso. Figura straziante nel suo essere speculare e nel ricordargli cosa egli sarebbe potuto diventare se non avesse avuto la forza di sottrarsi e dare lustro alla sua vera individualità, totalmente disinteressata alla demolizione altrui, quanto alla strumentale e gratuita violenza.
E' in quel rifiuto di prendere parte, quel rifiuto verso entrambe le parti in causa che cercano di strumentalizzarlo e portarlo a uccidere l'altro fronte, che egli riscopre le migliori parti di sé. Per quanto il suo sia un fato malinconico, inusuale e inasprito nel giogo della dannazione, Geralt sceglie comunque di provare a servire il bene, di preservare la luce ancora presente dentro di sé, per quanto l'ombra possa divenire soffocante e inaudita. Il pragmatico e scorbutico Super-uomo si estende all'occasione di un'ideale di giustizia, puro e immacolato in un universo lercio e addensatosi nel macabro.
Non vi è gioia dunque nell'assassinare infine un suo simile, solo il rammarico di non averla potuta sottrarre al suo destino in nessun modo, né tantomeno esser riuscito a lasciarle accettare quella luce che, per quanto fioca, egli percepiva intensamente in lei. Così la lama argentea dello Strigo di Kaer Morhen si lorda ancora una volta di un rosso la cui corte mai avrebbe voluto accettare e mai accetterà sino in fondo. E in quella reazione così netta e incontrovertibile, così emotiva e contraddittoria della sua natura, si profonde la sua vendetta, un passionale amore verso la sacralità dell'esistenza stessa.
Dall'altra parte, Cirilla comincia il suo doloroso apprendistato, preda dell'osservanza verso un mondo e un ruolo che mai sentirà appartenerle, ma che per dovere e gratitudine dovrà imporsi di accettare. Totalmente disinibita, non può che essere attraversata dallo strazio della perdita ed una solitudine profonda che la rende sperduta alla vita quanto alla sua stessa intimità. Ella, pura pur non sentendosi tale, ancora innocente in una società che non ammette innocenza alcuna.
Alle volte strade diverse conducono allo stesso castello, diceva un uomo in un altra opera. Così varrà per lo Strigo quanto per la Principessa.
Passando a considerazioni più tecniche o comunque meno impegnative:
• Trasposizione né fedele né ribelle. I tratti dei Romanzi vengono in parte rispettati, ma la caratterizzazione tende a divergere e a porre l'accento su altri aspetti. Subito è marcato il carattere serio e mai disteso di Geralt, ma contemporaneamente è meno posto in essere il suo conflitto interiore, rendendolo fin troppo consapevole, per ora. Nei romanzi Geralt è molto più spezzato e meno ferreo di quanto appaia, ma sarà anche per il fatto che in quelle pagine si ha accesso diretto ai suoi pensieri.
• Musiche davvero eccellenti, per quanto non al livello della colonna sonora dell'opera videoludica, almeno non per ora. Non si può dire comunque che non siano capaci di rendergli giustizia.
• Fotografia altrettanto di livello, per quanto poco convincente quando le tonalità diventano più vivide.
• Il duello tra Geralt e Renfri è coreograficamente spettacolare e assolutamente fedele allo stile di combattimento dello Strigo, come del tipo di duello insito in quel mondo. Henry Cavill a dir poco straordinario nelle scene d'azione, mostrando una fluidità di reazione e di tempi che mi ha colpito abbastanza. Tra l'altro è emblematico come nel mostrare tale dinamismo riuscisse anche a mostrare tutto lo sconforto dovuto all'amarezza di portarlo avanti, quello stesso combattimento. Meno bravo mi è risultato invece nelle scene dei vari dialoghi. A tratti troppo caricaturale o impacciato, dove per impacciato si intende il mostrare una sicumera eccessiva nell'esporre la sicurezza di quello stesso personaggio. E' come se accentuasse fin troppo determinati lati di Geralt. Ma per ora è promosso.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
Visto il primo episodio, per stasera solo il primo, gli altri me li tengo anche io per le vacanze.
Che dire? In primo luogo, devo lodare l'Enricone. Come attore già in passato ho detto che non mi pareva poi chissà cosa, ma in questa serie lui è Geralt, e dal trailer in lingua originale si sente anche che l'ha azzeccato anche a livello vocale.
Per il resto, l'episodio riesce ad introdurre la figura dello strigo e di Geralt a livello personale in modo abbastanza rapido e tuttavia efficace. Bravissima anche la giovane Ciri.
Anche a livello visivo c'è abbastanza stacco dalla serie dei videogiochi, solo la colonna sonora è molto prossima al terzo capitolo, in particolar modo, ma è un punto decisamente a favore.
1 hour fa, Iceandfire dice:Enrico ha detto che è meglio vedere gli episodi senza aver letto i libri che credo @JonSnow; abbia letto con attenzione
Essendo la serie basata sui racconti di Sapkowski è chiaro che chi ha letto i romanzi parte avvantaggiato/svantaggiato rispetto a chi non li ha ancora letti. Avrei preferito che la serie avesse sviluppato una storia originale, com'è stato fatto per i giochi, ma comunque...
Ma ma ma... e io?
Per fortuna che qua la fan numero uno di Enrico sarei io
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Il 17/12/2019 at 22:02, Lyra Stark dice:Io lancio una scommessa: scommetto che dato l'attore scelto per il protagonista non si faranno sfuggire l'occasione per mostrare centimetri di pelle, perciò mi aspetto che già nella prima puntata avremo molto in bella mostra. Me lo aspetto così tanto che mi gioco 50 euro.
Avresti vinto, tra le altre cose (ma la mercanzia in mostra non dipende dall'Enricone)...
Ho visto anch'io il primo episodio (non ho letto i libri nè giocato il videogioco):
Quello che non mi è piaciuto:
- la parte di fantasy fin troppo classico (che spesso fa rima con stereotipato), con l'impero cattivo che attacca quello buono; re e regina che muoiono e l'erede che fugge; il protagonista reietto; principesse e maghi.
- I dialoghi. Basici, niente che risalti (a differenza di tanti del GOT delle prime stagioni)
- Inforigurgito (ovvero gli spiegoni): andrebbero inseriti in modo più naturale, o avere il coraggio di lasciare all'oscuro il pubblico.
- alcune stonature che fanno storcere la bocca. Un esempio: la ragazzina, Cirila, che, mentre fuggono inseguiti da uno che li vuole ammazzare, dice una cosa tipo "perchè sono stata protetta tutta la mia vita?" (ti pare che ti viene di farti sta domanda proprio quando hai uno che ti vuole fare la festa a pochi metri?). Cari scrittori, l'avevamo già capito che la ragazzina è speciale, e che deve capirlo pure lei: non c'è bisogno che, per sottolinearlo, gli fate dire frasi innaturali in momenti inappropriati.
Quello che mi è piaciuto:
- La fotografia sembra ben curata. Per quanto io non ci faccia molto caso, anche gli effetti mi paiono buoni.
- Le scene di combattimento. Non proprio realistiche, però coreografate bene. Molto meglio di quelle di GOT. Come fisicità e capacità, Cavill a Kit Harington je magna in testa, non c'è nemmeno confronto (lo paragono a Kit perchè viene considerato il migliore di GOT nelle scene d'azione, gli altri personaggi principali erano totalmente incapaci - tipo Coster Waldau che era inguardabile con una spada in mano -).
- Mi piaceva l'attrice e il personaggio di Renfri, ma l'hanno fatta fuori subito.
Sulla storia, i personaggi e le prove attoriali non mi posso ancora esprimere.