%d/%m/%Y %i:%s, JonSnow; dice:Nel momento più infido, nell'istante più ingannevole riceviamo il maggior messaggio: solo la morte batte la morte.
La sagoma di Arya si staglia nel vento per l'amara gloria. Emblematico è quell'atto. Il pugnale scivola dalla sua mano sinistra, segno del fallimento, per poi essere afferrato dalla destra, che assesta il colpo decisivo. Ella è da sempre mancina, eppure finisce per adoperare la mano più debole. Ciò testimonia una metafora umana necessaria: l'uomo non può scindersi dal cambiamento della sua natura, dall'accrescimento di sé e dallo sradicamento di convinzioni sbagliate. L'uomo non può esimersi da un'evoluzione identitaria, solo così può sopravvivere e trarre ciò che gli è dovuto. E quel cambiamento è scandito nel ritmo cadenzato da quell'alternanza di mani.
Il buio comincia dunque a dissiparsi. Ora è l'alba a divampare nei cieli, e la Donna Rossa non può che tenere fede al lamento di cui è profetessa. Una stanchezza di secoli lascia la vera vincitrice di questo conflitto. Un corpo stanco si accascia, ed una mente consapevole di aver svolto il suo ruolo si consuma. La conclusività di un'anima che ha ritrovato sé stessa nelle proprie convinzioni, in un attaccamento alla fede un tempo perduto. Ella ha creduto e gli eventi le hanno reso onore.
Lo sguardo attonito di un uomo ora cosciente di aver ottenuto giustizia firma l'ultimo frammento di un epilogo straziante.
Migliaia di vite hanno cessato di essere, ma altrettanto è cessata la società corrente. Le convinzioni individuali si sono provate sbagliate. Nella rinascita sarà ora compito dei ricostruttori far sì che sorga un nuovo ideale di società basato su prospettive meno egoistiche, ove la collettività dell'uomo si è provata determinante.
Allora si saprà se l'Uomo è bestia, incapace di scindersi dai suoi istinti e dai suoi desideri atavici, ripercorrendo così i medesimi errore, o se sarà creatura nuova, in grado di ricostruire sé stessa.
Onore ai caduti, poiché giunge con serenità la loro partenza, e mai più morte sarà possibile violare.Finita è la sopravvivenza.
Nell'alba c'è ora solo la vita.
Bentornato. Ci sei mancato. Decisamente.
Mi limito a sottolineare le parti che ho maggiormente apprezzato e con cui mi trovo più d'accordo. Non ho altro da aggiungere, o comunque lo direi peggio.
"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”
She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.
“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”
***
"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor.
Buongiorno, non ho mai commentato alle discussioni sulle puntate ma ho sempre letto i vostri messaggi con molto piacere e dopo una puntata simile, non potevo esimermi dal partecipare alla discussione. A me la puntata è piaciuta molto, sono riuscito a vedere bene o male tutto nonostante la decisione di lasciarci in questo buio e caos durante molti momenti della battaglia e anche le decisioni che sono state prese mi hanno convinto. Ho solo due cose che mi sono dispiaciute ovvero:
- La mancanza di un vero scontro tra Jon e il NK (Non dico una cosa lunga però è da sempre che Jon intuisce la minaccia ed è il primo e a volte l'unico a capire che questo scontro ha la priorità su tutto, ci hanno sempre contrapposto Jon al NK sicuri che dopo ore di sguardi si arrivasse allo scontro e invece no, grande peccato).
- Nonostante abbiamo pianto le morti di Theon e Jorah (oltre che dei pochi altri) ho la sensazione che alcuni personaggi fossero arrivati alla fine del loro arco narrativo e che avrebbero trovato una giusta e onorevole morte nella battaglia di GI e che invece ora sono ancora vivi a prendere parte a una guerra che non li riguarda (Tormund per esempio).
Oltre a questi due punti, ho davvero apprezzato le scelte sia registiche che di scrittura e ora vediamo dove vanno a parare con Cersei che, sinceramente, fa molta meno paura adesso anche se ha guadagnato un importante vantaggio.
Ah si, Bran che rimane tutto quel tempo con gli occhi girati mi fa pensare, visto che abbiamo solo visto girare con due corvi, non è che ha fatto o visto altro e non ce lo hanno voluto ancora dire? Si vedrà... buon proseguimento di visione a tutti!
È bello leggere come un sacco di gente sappia perfettamente cosa scriverebbe Martin in una realtà parallela in cui finisse mai sta saga
@AngorianSon d'accordo con te.
Ho pure l'impressione che si stiano confondendo i colpi di scena con impatti e conseguenze (oltre all'immancabile sovversione delle aspettative) con i colpi di scena fini a se stessi. Che ripeto, D&D hanno letteralmente confermato nel making of parlando di come abbian scelto Arya solo perché era la più inaspettata.
Sul discorso fantasy o meno, qui va davvero a gusti direi, ASOIAF ha sempre dato spazio alla parte politica e intrigante, drammi storici e personaggi complessi. Il fantasy è sempre stato gestito più con del misticismo e con i miti del passato che rendono la magia e gli elementi sovrannaturali che Martin sta costruendo nei libri per l'eventuale entrata in scena. Ma non diciamo però che non è mai stato un fantasy, che pure la serie come abbiamo visto ha dato tantissimo spazio alla Lunga Notte (almeno nel complesso) e al discorso dei draghi, immancabili punti di riferimento sia per gli showrunners che gli spettatori.
Pure io ho sempre adorato ASOIAF al di fuori del fantasy, perché ho inteso che non fosse il piano di Martin fare l'epic/heroic fantasy che esiste da un secolo, quanto più rivoluzionarlo. Però è sempre stato lento e nei libri sta ancora lavorando al build up. La serie mi ha fatto proprio innamorare degli Estranei e li ha resi concreti ai miei occhi, ecco perché fa ancora più male vedere come abbian deciso di tornare a Cersei dopo una scaramuccia notturna. Che poi per me non è neanche così tanto il problema di tornare alle guerre fra uomini per il potere, solo che di Cersei non me ne frega più nulla, non è un antagonista di riguardo da tempo ormai e la sua storia sapeva di conclusa da almeno una stagione.
Rimane questo il mio problema, la serie non ha nulla di così interessante ora per proseguire la storia, ecco perché ho pure paura che per alzare il tiro si inventeranno qualche altra cosa da shock value. Alla fine han tenuto tutto il cast inerme da questa battaglia per un motivo temo
Comunque io capisco tutte le perplessità sull'impianto narrativo (ne ho anche io e mica poche, sospese sino alla fine della 8x6)
Ma l'episodio, riguardato a mente "libera", è straordinario e onestamente delle incongruenze tattico-strategiche chissenefrega. L'ultima mezzora è cinema puro, gli ultimi quindici minuti praticamente senza dialoghi, accompagnati solo dalla musica di Djawadi e con una sequenza a 96fps praticamente infinita, sono di una audacia che non può non impressionare.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
41 minutes fa, joramun dice:Questo è il primo episodio squisitamente martiniano dopo stagioni e stagioni
Io aggiungerei anche il 8x02, molto Martiniano
A livello tecnico nulla da dire seppur i primi 20 minuti sono veramente un disastro a livello di luci e uso dei personaggi.
Le luci sono un problema di dove lo si guarda, ieri sera rivisto con la mia ragazza al buio totale e su TV migliore non ho perso mezza scena neanche dell'inizio
8 minutes fa, Angorian dice:Ribadisco, è una tua interpretazione.
No. Sono le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco per come le intende il suo autore. Lo ha detto e stradetto. L'impianto morale dell'opera è dichiaratamente cinico, ambiguo, centrato sulle meschinità e le passioni umane.
15 minutes fa, Angorian dice:Theon, Jeoffrey, Cersei, Tywin e compagnia ricevono tutti una “punizione” esemplare molto più grande della presunta stupidità dei buoni e quindi no, non mi sembra né trasparente né incontrovertibile.
Vediamo...nell'ordine hai descritto:
- Un tizio che fa lo st***zo traditore con chi lo ha accolto in casa, e che finisce ridotto ad un cane castrato per mano di un sadico.
- un altro sadico con un complesso edipico irrisolto che ammazza il protagonista del primo libro, passa 3 libri a delirare e frignare per poi finire avvelenato per una serie di intrighi di palazzo orditi da gente più st***za e scaltra di lui.
- una regina incestuosa col più clamoroso caso di invidia del pene mai visto in un opera letteraria, invidiosa, arrivista e senza scrupoli
- la versione fantasy di un padrino di Cosanostra, che finisce ammazzato sulla tazza del ces*o per mano del figlio nano e storpio che ha vessato per tutta la vita.
Ma sicuramente il cinismo è una mia "interpretazione" eh...
20 minutes fa, Figlia dell' estate dice:Ció che non condivido del tuo ragionamento é il fatto che gli Estranei siano solo una distrazione all'interno del gioco del trono.
Tra tutte, è la cosa che più mi auguro resti immutata nel passaggio tra serie tv ed opera letteraria. Sarebbe di una coerenza incredibile con quanto letto fino ad ora.
4 minutes fa, Fungo dice:Le luci sono un problema di dove lo si guarda, ieri sera rivisto con la mia ragazza al buio totale e su TV migliore non ho perso mezza scena neanche dell'inizio
Io ho avuto più problemi con l'audio. Con Now tv in generale sento tutto molto basso e non capisco perché. Devo riguardarmi l'episodio con le cuffie, così mi godo anche di più le musiche.
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
Premessa: se la vediamo come un puro momento di intrattenimento, è una gioia per gli occhi e le sensazioni, con momenti di regia notevole e gli ultimi minuti veramente pazzeschi come mix tra immagini e colonna sonora.
Ma purtroppo non riesco a vederla solo da quel punto di vista e allora gente, fa acqua da tutte le parti.
Posso passare sopra a tutto.
Alla (non) strategia/tattica per affrontare un esercito di zombie.
A Melissa che arriva dal nulla passando davanti al suddetto esercito.
A Ghost messo lì chissà a far cosa.
A Dothraki che boh, facciamoli sparire subito senza capire perché e come.
Ai draghi che non si capisce bene cosa facciano o vogliano fare.
A Bran che warga in qualche corvo per fare un giretto, o cosa chissà.
Alle capacità di combattimento di Sam che in teoria dovrebbe durare 30".
Alla badass little Mormont che morente fa fuori un gigante.
Agli Stark che si risvegliano nelle cripte che in teoria dovrebbero essere (quasi tutti) un mucchietto di ossa o polvere.
Ma l'epilogo del NK no, dai. La minaccia degli Estranei è la premessa da cui parte praticamente tutta la saga, c'è la percezione che la vera guerra è contro di loro e tutti i giochi del trono si riveleranno solo sciocchezzuole....e invece? Il NK, l'incarnazione della morte, che non ha altro scopo se non la distruzione del genere umano, fa una tranquilla passeggiata verso Bran (perchè poi ce l'ha tanto col Corvo a 3 occhi un giorno mi piacerebbe saperlo) e si fa fregare da un giochino da ninja da Arya, con una coltellata nella pancia. La grande minaccia degli Estranei si risolve con un pezzo di Barriera buttato giù, un po' di morti dei villaggi in mezzo (e quelli che sono rimasti a casa loro, hanno avuto ragione, a quanto ci è dato sapere, Umber a parte) e la distruzione dei Dothraki, Immacolati ed esercito del Nord. Avete ragione, c'è un solo vincitore in tutto ciò: Cersei.
Ripeto, me la sono goduta come uno spettacolo visivo, ma non ha compensato l'amaro in bocca di una serie di eventi che ormai non hanno nè capo nè coda.
13 minutes fa, Fungo dice:Le luci sono un problema di dove lo si guarda, ieri sera rivisto con la mia ragazza al buio totale e su TV migliore non ho perso mezza scena neanche dell'inizio
Vuoi dire che il mio 4K fa schifo?
Dai Fungo non sono l'unico che ha avuto problemi
Secondo me l’episodio sarebbe stato perfetto se fossero morti dei personaggi importanti, le cui linee narrative sono ormai giunte a conclusione, come Brienne e Tormund.
Ci avrei visto bene sinceramente anche Sam, dopo che Jon (giustamente eh) decide di non andare a salvarlo. Sarebbe stato un bel peso per lui.
In tal modo si sarebbe aggiunta quella drammaticità nel finale (appunto quando Jon, correndo per raggiungere Bran, guarda tutti i combattenti) che sarebbe stato il culmine di una bella puntata.
Comunque io la scelta di Arya l’ho trovata geniale. Ben venga che la sua storia fino a quel momento non c’entrava nulla con gli Estranei, anzi. È proprio questo il bello.
Rivedendo l’episodio ho apprezzato molto di più Jon. All’inizio mi sembrava girasse a vuoto, invece cerca davvero di salvare tutti convinto (come noi) di dover affrontare il Night King. E invece quello non se lo fila proprio (altra cosa secondo me geniale), magari consapevole che se si battesse con lui potrebbe rischiare, quindi fa quello che si è sempre fatto. Mettere morti tra lui e Jon. E quindi la corsa disperata di Jon e il suo sbroccare alla fine perché anche il drago gli impedisce di raggiungere Bran.
Mi piace pensare poi che Bran davvero sapesse tutto e che ha fatto in modo che tutto andasse come dovesse andare. Sin da quando diede la daga ad Arya. Ho letto che c’e chi non apprezza Avengers, però ho pensato proprio a SPOILER ENDGAME
Doctor Strange che dice a Tony che se gli dicesse cosa deve accadere per vincere poi non accadrebbe.
Credo alla fine che davvero Bran stava wargato nei corvi semplicemente per controllare che tutto stesse andando come doveva andare.
Ma infatti le luci sono un problema punto.
Ho capito la scelta artistica e motivata, ma la realizzazione rimane comunque pessima per la maggior parte dei momenti, pure la mia tv sta alla grande e me lo son visto alle 3 del mattino senza altre fonti di luci in casa
11 minutes fa, joramun dice:
No. Sono le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco per come le intende il suo autore. Lo ha detto e stradetto. L'impianto morale dell'opera è dichiaratamente cinico, ambiguo, centrato sulle meschinità e le passioni umane.
Ma che Martin abbia fornito una straordinaria varietà di caratteri è indubbio, è ciò che rende la sua opera splendida. La presenza dei sadici e degli ambigui è ciò che lo rende innovativo e veritiero. Ma che tutti questi personaggi negativi poi si prendano una padellata sulle gengive che neanche Manzoni con la sua Divina Provvidenza, per me è un fatto. Il cinismo c'è di sicuro, ma è limitante vederci solo quello.
Purtroppo solo il finale dei libri può dirci chi ha ragione, ma non li vedremo mai quindi bon.
La puntata per me non è nello stile martiniano, che costruisce minuziosamente ogni suo colpo di scena, tanto che a nessuno verrebbe in mente di contestare le Nozze Rosse. Qui c'era solo la volontà di colpire e stupire, in barba a ogni costruzione coerente.
«When you heard him play his high harp with the silver strings and sing of twilights and tears
and the death of kings, you could not but feel that he was singing of himself and those he loved.»
— A STORM OF SWORDS