E' notizia di questa mattina che Lino Banfi sarà il nuovo ambasciatore Unesco dell'Italia e la frase d'antrata è "Basta con tutti questi plurilaureati nelle commissioni, io porterò un sorriso."
Con tutto il rispetto per la persona di Banfi, mi sembra che questa scelta sia l'ennesimo schiaffo alla cultura: una volta chi si laureava era considerato uno importante, perchè aveva investito molti soldi e tempo. Adesso la cultura viene vista come qualcosa di "sbagliato", come se essere competenti su un argomento avesse un secondo fine o che non te lo sei meritato, ma solo aiutato da altri.
Non si contano atteggiamenti simili ormai: i medici sono tutti guidati dalle case farmaceutiche; gli economisti dicono quello che vogliono i potenti, la Ka$ta non ve lo dice, ma mio Cugggggino sa. E' svilente come cosa e lo dico da non laureata.
Come e cosa si può fare per far cambiare sta cosa?
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
dipende dalla laurea
per quanto riguarda la cultura , ovvio che non è un peso ma una cosa personale
per quanto riguarda l'Unesco , va benissimo Lino banfi o Jerry calà , per quanto conta
Personalmente penso che la cultura, intesa come tempo e fatica, oltre che soldi ma quello è già secondario, spesi a studiare, approfondire e imparare vada sempre riconosciuta come un valore e ritenuta importante. Indipendentemente da quello che si studia, un percorso di formazione e approfondimento ritengo migliori sempre e comunque l'individuo, le sue capacità relazionali e di analisi della realtà, per quanto possibile. Ma anzi mi viene pure da dire che tanti atteggiamenti cui assistiamo oggi sono anche un po' figli della mancanza di cultura, che non va intesa come mero nozionismo. Forse è quello che viene criticato, ma appunto la cultura è una cosa ben diversa.
Nel caso specifico è molto triste vedere che il meglio che si è saputo esprimere è una persona seppur sono certa di valore totalmente incompetente nella materia e lo devo dire fuoriluogo. Ancora più triste l'ironia e i motivi dietro la scelta. Per quello che serve, citando il collega forumista prima di me, quantomeno un cultore della materia (di una delle materie per meglio dire) a caso avrebbe potuto rappresentare un contributo serio e efficace oltre che un segno di riconoscimento a tutte quelle persone che ogni giorno si impegnano proprio per tutelare la tanto vituperata cultura. Che poi a livello materiale è anche una delle maggiori ricchezze del nostro paese, che vanta la più alta concentrazione al mondo di beni protetti dall'UNESCO.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
3 hours fa, Loki di Asgard dice:l'Unesco , va benissimo Lino banfi o Jerry calà , per quanto conta
Diciamo che negli ultimi anni l'Unesco ha iniziato a concerede il suo ambito "bollino" un pò a tutto, ok, ma come dice giustamente @Lyra Stark in Italia abbiamo una concentrazione tale di beni protetti, e di tale importanza, bellezza e qualità che male non avrebbe fatto nominare un'esperto, un'esponente del mondo della cultura o dell'arte, insomma, qualcuno la cui nomina aiutasse a far vedere l'impegno quotidiano degli addetti del settore, e di riflesso, quanto l'Italia ci tenga, al proprio patrimonio artistico e culturale.
Se questi sono i tempi che ci aspettano, qualcuno dica a De Sica e Boldi di stare pronti, un'ambasciata o un ministero a questi non glieli leva nessuno.
Ma io infatti ce l'ho con l'unesco ,io ci avrei mandato un cane da pagare in croccantini
Alle nostre cose dovremmo pensarci eccome
Diciamo poi che l'UNESCO non si occupa solo di beni culturali, e fare di Banfi un membro di quella cerchia di professionisti che si occupa delle attività dell'ente nel nostro Paese significa proprio non pensarci poi così tanto, alle "nostre cose". Ricordo quando attaccarono Franceschini per la nomina di stranieri a capo di alcuni musei italiani. Lui almeno andò a pescare tra professionisti di primo livello.
Banfi farà tanta simpatia, ma poi non so.
Ormai lo spregio per qualsiasi forma di competenza o preparazione ha smesso da tempo di essere una di quelle cose criticabili ma accessorie che ogni partito o governo si porta dietro (tipo le battute sessiste di Berlusconi).
Qui siamo al punto programmatico, al fondamento ideologico apertamente rivendicato e sbandierato con orgoglio. Robe come questa hanno lo scopo di comunicare che per il governo la lotta alla competenza, alla preparazione e alla cultura (ai "professoroni", per sintetizzare con una parola) ha la stessa importanza della lotta alla corruzione o della creazione di nuovi posti di lavoro.
Il problema è che ormai il mantra "i professionisti/competenti hanno fallito, questi non possono fare peggio" è entrato a far parte della routine quotidiana, o quasi. Come se i governi precedenti avessero fallito proprio perchè c'era dentro gente con un minimo di preparazione o di competenza.
Che poi ci pensavo adesso: ma il diktat non era che i cantanti dovevano pensare solo a cantare?
Se vogliamo dirla tutta l' unica utilità dell' unesco è il bollino che fa marketing. Il resto è un organismo sotto l' egida di paesi come il qatar che in ogni report condanna israele. Lino banfi potrà fare la sua parte ma il problema è l' unesco e chi ne fa parte..
29 minutes fa, joramun dice:ma il diktat non era che i cantanti dovevano pensare solo a cantare?
Credo valga solo per i non schierati, o per gli ostili. Banfi, da quanto ne so, simpatizza sia per la Lega che per i grillisti, dunque è uno da premiare.
17 minutes fa, ziowalter1973 dice:Il resto è un organismo sotto l' egida di paesi come il qatar che in ogni report condanna israele.
Quali sarebbero questi rapporti UNESCO in cui il Qatar condanna Israele? E Perchè?
Quando l'ex ministro della cultura del Qatar è diventato capo dell'UNESCO, due o tre anni fa, USA e Israele hanno annunciato che sarebbero usciti dall'organizzazione perchè il Qatar è un Paese islamico fondamentalista. In generale però ha pesato anche la decisione dell'UNESCO di includere la Palestina quale Stato membro e i vari trascorsi di Israele con le Nazioni Unite, tipo il mancato riconoscimento di Gerusalemme come capitale e simili.
Ma l'unesco non tutela i patrimoni culturali?
Come la mia brutta bruttissima impressione è che si punti a sminuire e demonizzare la cultura, la competenza e l'istruzione perché sono cose che portano a pensare e a farsi delle idee proprie e che quindi potrebbero portare a critiche e disapprovazione.
Che poi va bene niente professoroni ma ci fosse un ministro non dico competente nel suo settore ma almeno laureato tout cour.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Adesso, Lyra Stark dice:Ma l'unesco non tutela i patrimoni culturali?
Credo che al 90% non faccia altro, ma teoricamente porta avanti programmi che dovrebbero promuovere la pace, scienza, informazione, educazione, diritti umani, dialogo internazionale e simili.
3 minutes fa, Lyra Stark dice:Che poi va bene niente professoroni ma ci fosse un ministro non dico competente nel suo settore ma almeno laureato tout cour.
Ce ne sono, tipo Moavero Milanesi, Tria o Costa, ma, sarà un caso, mi sembrano anche i ministri meno consultati e più bistrattati dell'esecutivo. Strano, vero?