Cat (come ogni volta per i suoi capitoli eccovi il papirozzo )
A me fa piacere leggere i papiri sui capitoli di Cat!
Solo che poi resto senza cose da dire io
Sono un attimino in ritardo, ma conto entro oggi di commentare i capitoli Sam/Arya/Cat/Davos!
Edit: Commento direttamente nello stesso messaggio!
Sam. Interessanti le parole di Grenn sull'essere coraggiosi, e il fatto che Sam vorrebbe essere chiamato solo Sam Tarly, lui è quello, niente soprannomi, che siano usati per prenderlo in giro o in qualsiasi altro senso . Il Vecchio Orso si rende conto che tutti si sono dimenticati che la Barriera non è stata fatta per dividere uomini da altri uomini, ma per fermare qualcosa di molto peggiore... Molto triste la sua morte, è un personaggio che mi piace molto. E anche le sue parole finali, in cui dice che il suo ultimo desiderio è che Jorah prenda il nero, e lo perdona...
Naturalmente questo capitolo è pieno di eventi... c'è anche la morte di Craster, Gilly che partorisce, e Sam che prende il bambino e Gilly con sé... ogni tanto mi chiedo dove sia andato ad incastrarsi Sam!
Una delle solite perle di Edd: "Once they figure a way to work a dead horse, we'll be next. Likely I'll be the first too. 'Edd,' they'll say, 'dying's no excuse for laying down no more, so get on up and take this spear, you've got first watch tonight.' Well, I shouldn't be so gloomy. Might be I'll die before they work it out".
Arya. Sapendo come va a finire, è un po' triste vedere Arya che spera con tutte le sue forze che il Mastino venga ucciso... prima gli fanno fare un duello, invece di giustiziarlo, e poi il duello lo vince... Molti personaggi sono cambiati, in questo capitolo, e si fa fatica a riconoscerli. Thoros, non più pelato, Beric Dondarrion, molto imbruttito, senza un occhio, con tutte le altre ferite e cicatrici... Arya, che come sempre viene scambiata per un ragazzino e riconosciuta dal Mastino solo in un secondo momento.
Cat. Lyra Stark ha già commentato molto il capitolo e non ho molto da aggiungere, se non che praticamente vorrei citare ogni frase di questo capitolo, che è molto bello. La corona che pesa sul capo di Robb, la frase:
"The kings make much of kings who die valiantly in battle, but your life is worth more than a song. To me at least, who gave it to you".
Interessante anche che i fratelli di Jeyne ricordino un po' i fratelli di Robb (uno ricorda Bran, l'altro un misto tra Jon e Theon), come nota subito Cat...
E Robb si dice che avrebbe dovuto scambiare Jaime con Sansa, e farla sposare ai Tyrell, ma ormai è troppo tardi...
Molto bella anche la parte iniziale del funerale di Holster.
Stannis. Sembra proprio di vederlo davanti agli occhi, Stannis dimagrito tanto da vedergli le ossa e il teschio... Stannis paragona ancora una volta se stesso a Robert: Robert ispirava lealtà, lui ispirava tradimento. Si riferisce a Robert ancora, quando parla del dono naturale di Edric di affascinare la gente, dono ereditato dal padre.
E quando Davos chiede a Stannis cosa voglia veramente, Stannis risponde, naturalmente "It is not a question of wanting. The throne is mine, as Robert's heir. This is law. After me, it must pass to my daughter, unless Selyse should finally give me a son. I AM king. Wants do not enter into it. I have a duty to my daughter. To the realm. Even to Robert." Ecco il pensiero di Stannis riassunto da Stannis!
E naturalmente la parte finale con le sanguisughe e i nomi dei 'tre usurpatori'.
E viaaaa!
Questa settimana ho avuto ben poca soddisfazione però.
Jaime
Ovvero la verità su quel famoso giorno nella Sala del Trono di Spade, i complotti di Bolton e la capa dura di Brienne.
Il lupo e il leone: anche se l’azione che ha valso il soprannome di Jaime, scopriamo, è stata dettata da un certo buon senso e, come riconosce lui stesso, probabilmente è stata fino a questo momento l’unica veramente coraggiosa da parte da parte sua, credo che Jaime abbia poco da lagnarsi nei confronti di Eddard Stark perchè quel famoso giorno lo ha guardato storto. Aldilà della moralità di Jaime, Ned dalla sua aveva i fatti: una guardia reale (che ha prestato giuramento solo per continuare a farsi la sorella, tra l’altro) che ha ucciso il suo re stravaccata sul trono di spade (Ned stesso ci ricorda l’episodio parlando con Robert in uno dei suoi primissimi POV). Lo avrei guardato storto anche io, credo. Penso che sarebbe stato più giusto fargli prendere il nero, invece Jaime è stato oltremodo fortunato ad essere perdonato e come ricompensa ha servito bene Robert, anche troppo. E ha fatto anche in modo di pareggiare i conti con Ned in seguito.
Mi dispiace ma a me Jaime non fa proprio nessuna pena, soprattutto perché invece di farsi un esamino di coscienza va a biasimare gli altri. Comincia da te e poi ne riparliamo.
Dopo la famosa confessione ai bagni, la cena con Bolton.
E’ chiaro che Roose ha già predisposto tutto il suo piano, persino la parte con la falsa Arya.
«È poco cavalieresco minacciare l'ospite che ti offre formaggio e olive» rimproverò il lord di Forte Terrore. «Per noi uomini del Nord le leggi dell'ospitalità rimangono sacre.»
Eccome no, applausi.
Tyrion
Arriva Oberyn!
Bella la parte iniziale con la descrizione del contingente dorniano.
Belle anche le schermaglie tra i 2, molto triste invece il ricordo su Tyrion neonato (davvero pessima Cersei) e il desiderio di vendetta di Oberyn per la sorella che continua a tormentarlo.
Arya
Toccante la parte in cui Beric Dondarrion racconta la verità su di lui, sul fatto che ormai ha perso quasi tutti i ricordi della sua vita umana e tenera Arya che vorrebbe poter riportare indietro suo padre.
Di nuovo ritornano anche qui le Piogge di Castamere.
Bran
La parte più bella di questo capitolo è… la sua continuazione nel capitolo successivo. Il modo in cui i POV di Bran e Jon per un momento si sfiorano.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Jaime. Mi piace tantissimo la prima parte del capitolo con Jaime e Brienne ai bagni, e il racconto di Jaime di cosa è veramente successo con Aerys... Se c'è qualcosa di cui non l'ho mai incolpato (a differenza di altre cose che ha fatto nel corso dei libri) è stato uccidere Aerys. Sì, non ha mantenuto fede al suo giuramento, ma Aerys era completamente pazzo, e avrebbe voluto che Jaime gli consegnasse Tywin, oltre a bruciare la città...
Trovo molto bello che Jaime pensi 'My name is Jaime' quando Brienne chiama aiuto per il 'Kingslayer', perché lui è Jaime, e vorrebbe essere chiamato Jaime. Ma come diceva Tyrion a Jon parlando del termine 'bastardo', potrebbe usare il nome 'Kingslayer' come un'armatura, invece che prenderlo come un'offesa. Nessuno dimenticherà che lui ha ucciso Aerys, tanto vale farne un punto di forza! Detto ciò, non trovo che sia molto giusto da parte sua biasimare Ned, Ned non aveva davanti che i fatti: Aerys morto e Jaime seduto sul trono, e Jaime non ha mai spiegato cosa era successo come ha fatto con Brienne, quindi Ned ha tratto le sue conclusioni...
Fa star male anche leggere che Aerys aveva trattenuto Elia e i bambini, invece di mandarla via con Rhaella e Vyseris, avrebbe potuto evitare la brutta fine di lei e dei bambini. Ma naturalmente, se stiamo là a dire 'se solo x avesse fatto questo', la storia non sarebbe quella che è. Interessante anche il colloquio con Bolton, che come ha fatto notare anche Lyra Stark, dice che l'ospitalità al nord è ancora una cosa sacra, che simpatico...
Tyrion. Pod qui mi ricorda molto Sam, passa tempo sui libri e si ricorda nomi e sigilli di tutte le casate... avevo grandi speranze per Dorne, dopo aver conosciuto Oberyn e mi era piaciuta anche l'introduzione iniziale come la distinzione tra salty, sandy e stony Dornishmen, ecc., ma devo dire che i capitoli di Dorne nel libro successivo non mi sono piaciuti molto. Preferisco di gran lunga questi.
Da notare naturalmente il passaggio in cui Tyrion osserva che i Martell non avevano scelto un bel periodo per visitare Casterly Rock- dopo la morte di Lady Joanna- e che Tywin la amava e si dice appunto che la parte migliore di sé fosse morta con lei. Mi piacerebbe sempre saperne di più dei tempi passati, adoro questi riferimenti così come quelli alla Robert's Rebellion.
Arya. Commovente quando Arya chiede se possono far ritornare un uomo senza testa, e quando si chiede se Robb sarà davvero disposto a pagare per riaverla... fa anche un po' tenerezza, dopo tutte quelle che ha passato, vederla preoccuparsi del suo aspetto, che non piacerebbe a Catelyn... e molta tristezza sentire Beric che giura che la 'riconsegnerà a Catelyn'. E adesso anche Gendry, dopo Hot Pie, sta per lasciarla.
Bran. Devo dire che mi diverte quando Bran dice a Hodor 'Stop hodoring!' Anche qui Bran vorrebbe andare a Castle Black, e rivedere Jon e Benjen (che per forza deve essere ormai tornato, si dice). A me piacerebbe che qualcuno degli Stark si ritrovasse, ma quelli rimasti sono sparpagliati da talmente tanto tempo...
Sto recuperando xD
Intanto ho EDITATO i vecchi quattro
Ecco i capitoli di questa settimana :)
Via ai commenti
"Pensavo che il mio canto fosse solo all'inizio quel giorno, invece era quasi alla fine"
Ed eccoci anche questa settimana...
Jon
Bello tutto il capitolo. Tenera la parte in cui Jon sogna di mostrare a Ygritte Grande Inverno, anche se subito dopo riflette su quel dopo. Interessante anche il ricordo dell’idea di Ned di fare nuovi lord e dare loro le terre del dono per difenderle dai Bruti, buona mossa.
Divertente lo scambio di opinioni tra Jon e Ygritte, che ci fa capire il punto di vista dei bruti e delle donne dei bruti.
Molto toccanti invece i dubbi morali di Jon che da un lato è preoccupato per i suoi e si prepara a compiere il proprio dovere, mentre dall’altro si impone di non affezionarsi a Ygritte e ai bruti. E sente molto anche la mancanza di Spettro.
Quasi per metterlo alla prova, subito dopo Jon è chiamato a uccidere quel poveraccio trovato tra le rovine ma nonostante le giustificazioni che cerca di trovare, alla fine si rifiuta ed è Ygritte ad agire per lui.
E poi arriva Estate che ci mostra cosa può fare un metalupo e Jon coglie al volo l’occasione. Freccia a parte, gli va davvero di lusso.
Daenerys
Dany si rivela abbastanza valida sia come stratega militare che come politico (anche se non ha idea dell'impresa in cui va a impelagarsi. Già si rende conto di non sapere come risolvere il problema della colonna di gente morta di fame che le va dietro, figuriamoci poi).
Prima apparizione di Daario: la sua descrizione fa venire il mal di testa!
Grazdan invece parla come il maestro Yoda.
Dopo la ramanzina a ser Jorah stuoino, ma che ci vuoi far Daario ha gli occhi azzurri, molto bella la parte in cui Barbabianca parla a Daenerys di Rhaegar. Interessante quel suo essere intriso di catastrofe, e anche i rimandi a Sala dell’Estate.
Arya
Bello il capitolo di Cuore Alto, anche se mi dispiace per Arya che una volta in più vede allontanarsi la sua libertà.
Già l’inizio è suggestivo con la tempesta sul Nord, il vento che strattona il mantello di Arya (o gli spettri), la storia di Thoros e le parole di Beric Dondarrion «Il fuoco consuma.» «Consuma... e quando questo è compiuto, non rimane nulla. Nulla.»
E poi il secondo incontro con la vecchina e le sue visioni. Ci viene confermato che Balon è morto, viene fatta una profezia su Vargo Hoat e poi le altre due:
«Ho sognato un lupo che ululava nella pioggia, ma nessuno era lì a udire la sua sofferenza» riprese la donna-spettro. «Ho sognato di un tale fragore che pensavo che mi scoppiasse la testa, tamburi e corni e trombe e urla, ma il suono più triste di tutti era quello delle campanelle. Ho sognato una fanciulla a una festa con serpenti nei capelli, e veleno che le gocciolava dai denti. E dopo ho sognato di nuovo quella fanciulla, intenta a uccidere un gigante selvaggio in una fortezza fatta di neve.»
La prima si riferisce sicuramente alle Nozze Rosse e il lupo è il povero Vento Grigio che cerca in tutti i modi di avvertire Robb, che però non vuole più ascoltarlo. La seconda credo sia Sansa, prima alle Nozze Viola e poi, in futuro a Grande Inverno?
Evocativo anche il passaggio su Arya, e poi di nuovo viene nominata Sala dell’Estate.«Sei crudele a venire sulla mia collina, crudele. Mi sono strangolata di dolore a Sala dell'Estate, non voglio nessuna parte del tuo dolore. Vattene via da qui, cuore nero. Vattene via!»
E poi ancora pioggia e pioggia, è uno dei tratti che mi sono rimasti più impressi di ASOS, tutta questa acqua nelle Terre dei Fiumi. E il senso della tragedia incombente, incredibile quanti rimandi siano disseminati tra le pagine.
La seconda parte interessante di questo capitolo riguarda invece una vecchia storia, quella di Ashara Dayne, che si intreccia con un’altra storia, quella della balia Wylla ,ed è il giovane scudiero Ned a raccontarla. Quello stesso Ned che da subito aveva colpito Arya proprio per via del suo nome.
«Fratelli di latte. Non di sangue. La lady mia madre non aveva latte quando io ero piccolo, così fu Wylla ad allattarmi.»
«Wylla?» Arya era sempre più confusa. «E chi è Wylla?»
«La madre di Jon Snow. Lui non te lo ha mai detto? È stata al nostro servizio per tanti anni. Da prima che io nascessi.»
CARRAMBA CHE SORPRESA!! Ma sarà proprio vero?
«Ma chi sei?»
«Mia signora?» Ned appariva imbarazzato. «Io sono Edric Dayne, il... il lord di Stelle al Tramonto.»
«Ci fu un Arthur Dayne» ricordò. «Lo chiamavano la Spada dell'alba.»
«Mio padre era il fratello maggiore di ser Arthur. Lady Ashara era mia zia. Io però non l'ho mai conosciuta. Si è gettata in mare dalla Spada di Roccia Pallida prima che io nascessi.»
«E perché ha fatto una cosa del genere?» Arya era turbata.
E di nuovo Ned apparve a disagio. Forse temeva che lei gli lanciasse addosso qualcosa. «Il lord tuo padre non ti ha mai parlato di lei?» chiese. «Lady Ashara Dayne di Stelle al Tramonto.»
«No. La conosceva?»
«Da prima che Robert diventasse re. Lady Ashara incontrò tuo padre e i suoi fratelli al torneo di Harrenhal, l'anno della falsa primavera.»
«Oh.» Arya non sapeva che cosa dire. «Ma perché si è gettata in mare?»
«Aveva il cuore spezzato.»
«E chi fu a spezzarglielo?»
«Mia zia Allyria dice che lady Ashara e tuo padre s'innamorarono a Harrenhal.»
La storia di Ashara è una di quelle sottostorie di ASOIAF che più mi affascinano. Io da parte mia sono convinta che lo Stark che aveva rubato il cuore di Ashara fosse Brandon, ma chi può dirlo, magari era davvero Ned. Peccato per il caratteraccio di Arya che invece di approfondire se ne va, per fortuna poi incontra Harwin, anche se sarebbe stato interessante sentire entrambe le versioni. Di sicuro comunque quel nominare Jon Snow, Wylla e così a stretto giro Ashara e la storia d’amore con Ned fa suonare tanti campanelli di allarme. Io da parte mia sono abbastanza sicura che le origini di Jon siano altre, ma se così non fosse sembra strano che la madre di Jon sia proprio Wylla, se quella di cui si era innamorato Ned era Ashara.
«Aye, lo ha detto anche a me. Lady Ashara Dayne. È una vecchia storia, quella. L'ho sentita tanto tempo fa, a Grande Inverno, quando avevo più o meno la tua età.» Si protese ad afferrare solidamente le briglie di Arya e fece voltare il suo cavallo. «Dubito che ci sia qualcosa di vero. Ma se anche fosse, che cosa cambia? Quando il lord tuo padre ha incontrato questa signora dorniana, suo fratello Brandon era ancora vivo, ed era lui a essere il promesso sposo di lady Catelyn, non lord Eddard. Quindi non c'è nessuna macchia sull'onore di tuo padre. E non c'è niente come un torneo per far bollire il sangue degli uomini. E delle donzelle. Per cui forse qualche parola è stata davvero sussurrata dentro una tenda, una notte, chi può dirlo? Parole o baci, forse anche qualcosa di più, ma che male c'è in questo? La primavera era arrivata, o almeno così pensavano, e nessuno dei due, lord Eddard e Lady Ashara, era impegnato.»
Proprio per gli stessi argomenti che usa Harwin secondo me è possibile che lo Stark fosse Brandon. Lei avrà fatto il nome di Ned perché all’epoca lui non era fidanzato, ma di nuovo chi può dirlo. Sarebbe bello sapere che persino Ned per una volta non è stato solo l’onorevole Ned. Mi dispiace per Ashara però.
E ancora visioni sul futuro: Il prete rosso sedette sui talloni di fronte a lei. «Mia lady» disse «il Signore della luce mi ha concesso una visione di Delta delle Acque. Un'isola in un mare di fuoco sembrava. Le fiamme erano leoni in pieno balzo con artigli d'oro. E come ruggivano! Un mare di Lannister, mia signora. Molto presto, Delta delle Acque sarà attaccata.»
Parole che alle orecchie di Arya suonarono come rulli di tamburo. Parole che di colpo furono più di quanto lei potesse sopportare. Era Delta delle Acque che lei voleva, non Sala delle Ghiande. Erano sua madre e suo fratello Robb che voleva, non lady Smallwood, non uno zio che neanche aveva mai conosciuto. Roteò su se stessa e schizzò verso la porta. Harwin cercò di afferrarla, ma lei gli scivolò via, rapida come un serpente.
… Per finire dritta nelle grinfie del Mastino!
Povera Arya, niente dev’essere così brutto come vedere qualcosa che si desidera tanto a portata di mano e vederselo strappato via.
JAIME
«Presenterai i miei più cordiali saluti a tuo padre?»
«E tu presenterai i miei a Robb Stark?»
«Su questo puoi contare.»
Nooo, maledetti giù le vostre zampacce da Robb!!
Nel capitolo precedente si è citato il torneo di Harrenhall, lo stesso in cui Jaime è stato ordinato cavaliere. Aerys lo aveva scelto per recare oltraggio a suo padre, per privare lord Tywin Lannister del suo erede diretto. Sicuramente da parte di Aerys c'è stata della malizia, ma anche Jaime era conscio di cosa comporta diventare cavaliere della Guardia Reale.
Interessante la parte del sogno di Jaime, in cui prima è costretto a cadere da una manipolo di uomini armati di lancia che lo punzecchiano e poi avverte un forte senso di minaccia legato all’acqua. E nella caverna c’è anche Brienne. Entrambi hanno delle spade che sembrano emanare luce azzurrognola nel buio.
E in retrospettiva, potrebbe trattarsi delle due lame forgiate da Ghiaccio, la creatura che viene dall’acqua da cui guardarsi potrebbe essere Lady Stoneheart e gli uomini i suoi fuorilegge.
La seconda parte del sogno, invece, fa pensare anche un po’ agli Estranei, solo che poi gli Spettri si rivelano gli altri cavalieri della Guardia Reale venuti a presentare il conto assieme a Rhaegar. La presenza di quest’ultimo sembra un po’ strana, ma giustamente lui aveva affidato moglie e figli anche a Jaime ed è stato proprio il padre di Jaime a lasciare che venissero uccisi.
Suggestivo anche il fatto che Jaime faccia questo sogno e al risveglio si accorga di essersi addormentato accanto a un albero diga.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Jon. Mi fa sorridere Ygritte che scambia una torre per un castello, chi è che non sa niente ora? E Jon che pensa che sarebbe bello portarla a Winterfell, ma Winterfell non sarà mai sua, è di Robb... non poteva sapere cosa gli avrebbe proposto Stannis in futuro!
Jon poi non vuole affezionarsi troppo ai bruti o sapere troppo di loro perché sa che prima o poi li tradirà, e infatti alla fine li abbandona... e bella la frase "I am going home [...] But if that was true, why did he feel so hollow?"
E naturalmente l'intervento di Summer, che lui scambia prima per Ghost, e poi si chiede se possa essere Grey Wind.
Daenerys. Come sempre i suoi capitoli un po' noiosi, questo ravvivato dai Second Sons e gli Stormcrows... non mi ricordavo neppure che i suoi pensieri sull'assurdo Daario iniziassero fin da subito, come quando dice "He brings us the Stormcrows" ma pensa anche "And he has blue eyes" O come quando lo paragona a Jorah, in quanto sono all'opposto in tutto. Mi infastidisce come sempre quando se ne esce con frasi come "She does. She commands."
Arya. Molto bello questo capitolo, con la vecchia e i suoi sogni/profezie, l'immagine di Grey Wind e poi di Sansa (al matrimonio di Joffrey) con serpenti nei capelli, e veleno che stilla dai loro denti... e poi 'slaying a savage giant in a castle built of snow'... io non sono molto brava a fornire possibili significati di profezie e sogni vari a dire il vero, ma la ragazza in questo caso comunque è Sansa... E poi anche la conversazione con Ned/Edric Dayne, che riporta le cose in buona fede, e che Arya si rifiuta di credere... io sono del parere, come dice Lyra Stark, che Ashara fosse innamorata di Brandon. I Dayne sono comunque una casata molto affascinante. Soliti battibecchi con Gendry, che si lamenta di questi 'lords and ladies', quando lui stesso è il figlio illegittimo di un re!
E Arya finisce nelle grinfie del Mastino!
Jaime. Oltre al sogno parecchio complicato (tra l'altro le spade con la luce azzurrina mi fanno pensare troppo a Il Signore degli Anelli!), il famoso ritorno e salvataggio di Brienne! Può dirsi quanto vuole che non gli interessa e non gli dovrebbe interessare nulla di lei, e che l'ha già aiutata troppo... alla fine si lancia nell'arena per aiutarla.
Ecco i nuovi capitoli :)
Cat
Sam
Arya
Jon
Via ai commenti!!
Eccomi anche questa settimana.
Catelyn
Capitolo molto bello, emozionante, in cui ancora una volta si percepiscono contrasti e dualismi.
Adesso la Sansa che è in me prende il sopravvento… Quanto è commovente l’inizio? Quando Robb saluta la sua regina per tre volte. E la terza lei gli corre dietro col cavallo schiumante implorandolo di portarla con sé? Robb fu commosso da quel gesto, Catelyn lo vide con chiarezza, ma ne fu anche contrariato. Era una giornata grigia, umida, aveva cominciato a cadere una pioggia esile, e l'ultima cosa che Robb Stark voleva in quel momento era interrompere la marcia per rimanere impalato sotto il diluvio per consolare debitamente la sua piangente giovane moglie davanti a metà del suo esercito. Le parla con gentilezza" pensò Catelyn nell'osservarli uno di fronte all'altra "ma c'è rabbia sotto la superficie."
Da un lato quindi Robb pubblico, il re, che vuole mostrarsi freddo, marziale e che si distacca dal Robb più privato che sembra tenere sinceramente alla moglie (questo tra l'altro è uno dei punti chiave in cui si capisce che Jeyne ama davvero Robb, e anche lui prova qualcosa per lei). E dall’altro il contrasto tra lui e la madre, sempre più cinica e fredda. Quanto non la sopporto in questo passaggio. Mi viene da pensare se non ci sia anche una punta di gelosia da suocera mode verso il figlio che sembra felice solo con Jeyne, mentre con lei è sempre più freddo e severo.
Passaggio però molto significativo: ho sempre trovato molto strano il gesto di Jeyne, perché un’ora dopo la partenza di Robb, decide di rincorrerlo fino a sfiancare il cavallo? Mi sbaglierò, ma io ho sempre creduto che in quell’ora Jeyne sia venuta a sapere qualcosa o abbia cominciato a sospettare qualcosa. Forse quello che sta per accadere, o magari che la posizione di sua madre è una bufala o magari che c'è proprio un bambino in viaggio.
«Non dubito che tu sia abbastanza forte da sopportare il berciare di quel vecchio in nome della sua alleanza, ma c'è troppo di tuo padre in te per restartene buono mentre Frey insulta Jeyne apertamente.»
Bellissima questa uscita, scopriamo che è stata Cat a suggerire di lasciare Jeyne a Delta delle Acque, a ben vedere, anche se Robb non sembra troppo entusiasta. E scopriamo anche che, stranamente: Dei sei Westerling venuti da Crag al seguito di Robb, solamente uno era rimasto al suo fianco: ser Raynald, fratello di Jeyne, vessillifero reale. Mentre tutti gli altri vuoi per altri compiti o per non arrecare insulto sono convenientemente rimasti a Delta delle Acque.
Bella anche la parte in cui Cat enumera tutti gli avvicendamenti di persone intorno a Robb, tesi soprattutto a non far incavolare di più Walder Frey e, sentendo la mancanza del Pesce Nero, ne cita le abilità.
Al contrario invece quel povero trota di Edmure, preoccupato solo per l’aspetto della futura moglie, riceve una sferzata di cui Catelyn ben presto però si rammarica.
Eddard era più basso di statura e aveva lineamenti più ordinari, e poi era talmente austero. Parlava con la dovuta cortesia, ma dietro le sue parole Catelyn aveva percepito una freddezza che ne faceva l'opposto di Brandon, le cui emozioni, invece, erano intense quanto i suoi accessi furiosi di rabbia. Perfino quando Ned aveva preso la sua verginità, nel loro amore c'era stato più dovere che passione. "Eppure generammo Robb, quella notte. Assieme, Ned e io generammo un re. E dopo la guerra contro Aerys, a Grande Inverno, una volta che ebbi scoperto quale cuore caldo e delicato si celasse dietro il volto solenne di Ned, ebbi dentro di me più amore di qualsiasi altra donna.
Molto commovente il passaggio in cui Cat ricorda la prima volta che vide Ned, molto diverso dal fratello Brandon, e il modo in cui poi lei ha imparato ad amarlo. Ti è andata bene Cat, credo che Brandon si sarebbe rivelato un marito ben diverso. Quanto a Robb, decisamente è un predestinato: persino concepito sotto il segno del dovere. Nel suo caso il dualismo dovere e amore era proprio inevitabile.
Bella anche la parte in cui Cat e Robb si soffermano a Vecchie Pietre e lei narra la storia del sovrano che vinse 99 battaglie ma perse l’ultima… ricorda un po’ Robb che ha vinto tutte le battaglie ma sta perdendo la guerra.
Robb fece scorrere una mano sulla pietra corrosa. «Avevo sperato di lasciare Jeyne in attesa di un figlio... abbiamo tentato e tentato, ma non sono certo...»
Ahh, Robb, sapessi noi quanto speriamo!
Anche in questo frangente Robb si rivela molto più accorto e assennato della madre preoccupandosi del futuro del suo regno. E dimostrandosi ragionevole, mentre Cat sembra quasi una bambina capricciosa, rifiutando di vedere la realtà.
«Madre dimentichi qualcosa. Dimentichi che mio padre ha avuto quattro figli maschi.»
No, Catelyn non lo aveva dimenticato. Semplicemente, si era rifiutata di vedere. Ma la realtà non cambiava. «Uno Snow non è uno Stark.»
«Jon è uno Stark, ben più di molti di quei signorotti della Valle che non hanno neppure mai visto Grande Inverno.»
Bendetto Robb!
«Jon non farebbe mai del male a mio figlio.»
«Vuoi dire non più di quanto Theon Greyjoy ne avrebbe fatto a Bran o a Rickon?»
Vento Grigio balzò sulla cripta di re Tristifer, con le zanne snudate. L'espressione di Robb era gelida. «Questo, madre, non è solo crudele, è ingiusto. Jon Snow non è Theon Greyjoy.»
«Così tu preghi che sia. E le tue sorelle? A loro hai pensato? Ai loro diritti hai pensato? Sono d'accordo che non si debba permettere che il Nord passi al Folletto, ma che ne sarà di Arya?
L'unico fratello che mi rimane è Jon. Se io dovessi morire senza eredi, voglio che sia lui a succedermi quale re del Nord. Avevo sperato che tu appoggiassi la mia scelta.»
«Non posso farlo» rispose Catelyn. «Ti do il mio appoggio in qualsiasi altra scelta, Robb. Qualsiasi altra scelta. Ma non in questa. Non chiedermelo. »
«Io non devo chiedere niente, madre. Io sono il re.» Robb le voltò le spalle e se ne andò. Vento Grigio saltò giù dal sepolcro e lo seguì.
"Che cosa ho fatto?"
Alla faccia Cat! Robb è un santo a sopportare certe uscite!
Bellissimo il contrasto tra la reazione di Vento Grigio che snuda le zanne contro Cat, mentre Robb la guarda gelido: mi sono sempre piaciuti questi momenti in cui il lupo mostra la rabbia che Robb tenta di mascherare. E ha ragione Robb, l’uscita di Cat è davvero fuori luogo: Jon non può essere paragonato a Theon, non è solo un amico fraterno di Robb, ma è proprio figlio di Ned, ha lo stesso sangue di Robb. E comunque se Robb e Cat solo sapessero, nemmeno Theon avrebbe mai fatto del male a Bran e Rickon. Una volta in più mi domando, davvero, quanto avrebbe fatto la differenza per Robb sapere che Theon non è il responsabile della morte dei due ragazzi, né della distruzione di Grande Inverno.
Inoltre Cat che si preoccupa delle faide interfamiliari sembra fuori dalla realtà: naturalmente Robb può fare un decreto in cui legittima Jon solo nel caso in cui lui morisse senza eredi. Se si verificasse questo, non ci sarebbe motivo di preoccuparsi: con Robb, dati per morti Bran e Rickon, la linea maschile degli Stark finirebbe. E giustamente meglio Jon che un Lannister padrone del Nord e Grande Inverno. Su Arya poi non mi sento di biasimare Robb.
Nei giorni che seguirono, Robb fu dovunque. Cavalcò alla testa dell'avanguardia assieme a Grande Jon, andò in esplorazione con Vento Grigio, galoppò fino alla retroguardia di Robin Flint. Con orgoglio gli uomini del Nord dicevano che il Giovane lupo era sempre il primo a levarsi all'alba e l'ultimo a coricarsi la notte. Ma Catelyn si domandava se Robb si coricasse davvero. "Sta diventando scarno e furioso come il suo meta-lupo."
Che bello vedere come Robb stia tornando il Giovane Lupo di un tempo ora che è di nuovo a fianco di Vento Grigio!
Belli anche i passaggi che ci portano a conoscere un po’ più da vicino gli alfieri al seguito di Robb, come le Mormont.
Dacey Mormont alzò lo sguardo al cielo. «Preferisco che a martellarmi sia la pioggia piuttosto che un nugolo di frecce.» Un mito, Dacey!
E bella anche la parte successiva in cui veniamo a sapere cosa succede sulle Isole di Ferro e subito dopo i piani di Robb per oltrepassare il Moat Cailin e ritornare al Nord. Negli ultimi POV di Cat si percepisce bene quanto lui sia maturato, anche a livello politico, non solo come uomo, ma come re, basta vedere il modo in cui le parla. Molto accorto anche nel voler separare i suoi tesori: Jeyne a Delta delle Acque, la madre a Seagard.
Capitolo denso di dualismi, dicevo, all’inizio.
Cat sempre più in disperazione e sfacelo mode, che tuttavia pur continuando a presagire la sventura non ha il minimo sentore della trappola in cui sta andando a cacciarsi con suo figlio e 3500 uomini del Nord, paradossalmente si preoccupano tutti molto più della sicurezza di Jeyne, nonostante più di una volta ricordi che Walder Frey è un vecchio astioso e di cui non bisogna fidarsi.
Mentre Cat sprofonda sempre più nella disperazione, nonostante i tentativi di farsi forza – anche se la capisco – Robb sembra ritrovare più fiducia in sé stesso, elaborando nuove strategie militari e ritrovando la vicinanza dei suoi uomini e di Vento Grigio. E’ questa la parte più bella del capitolo: leggere di come Robb si dia da fare, organizzi piani di battaglia per riconquistare il Nord, dimostri di ragionare da stratega brillante e da politico accorto nel caso dei Greyjoy e dell’eredità del suo regno.
E’ la speranza prima della mazzata finale.
Sam
Tristezza nella parte iniziale, in cui una volta in più Sam ricorda quanto suo padre lo detestasse. Grande emozione nella parte finale con la fuga dai non morti, l’albero coperto di corvi - non so perchè mi ha sempre impressionato molto - e l’incontro con lo sconosciuto!
Arya
Arya nelle mani del Mastino, eppure lui non sembra mai realmente una minaccia, nonostante quello che pensa lei.
Strana anche la parte in cui non vuole che lei parli di Mycah, forse non va fiero di quello che ha fatto.
Bella soprattutto la parte finale in cui il Mastino stupisce Arya dicendole che la sta portando proprio dove lei voleva andare: dalla sua famiglia.
Jon
"Hai sbagliato ad amarla" sussurrò una voce dentro di lui. "Hai sbagliato a lasciarla" sussurrò una voce diversa.
Che bella questa parte, che torna anche più avanti nel capitolo.
Un Jon malridotto raggiunge finalmente la Barriera, e la sua preoccupazione è tutta per i Confratelli.
Bella la figura di Donal Noye.
Toccante soprattutto la parte in cui Jon si risveglia e come ciliegina sulla torta gli raccontano di Grande Inverno e dei suoi fratelli.
"Non possono essere morti. Theon non farebbe mai una cosa del genere.” Toccante anche questo pensiero, nonostante tra Jon e Theon non sia mai corso buon sangue, lui dubita subito, e a ragione.
Strano il sogno finale, bello all’inizio, con Ned alberizzato nel Parco degli Dei, ma poi Ygritte che si dissolve nello stagno fa un po’ impressione.
I prossimi 4 capitoli vorrei evitare di leggerli, sono una delle parti più dolorose di tutta la saga.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Jaime
Adoro la scena nella vasca, la adoro!!
Dalla rabbia per una situazione in cui nessuno ha mai chiesto il suo parere
"Ma con quale diritto il lupo giudica il leone? Con quale diritto?"
Fino al rivendicare il proprio nome e dimostrarsi per la prima volta ferito dal suo soprannome...
"Jaime...il mio nome è Jaime"
Quindi il giusto commento su Robb:
"Ha vinto la guerra sul campo e l'ha perduta nella camera da letto, povero stolto."
Tyrion
L'arrivo di Oberyn su tutto!!
"Soffro la fame da lungo tempo. Per quanto non fame di cibo. Dimmi, ti prego, quandò verrà servita la giustizia?"
Arya
Di questo capitolo mi fa sempre tenerezza la frase di Arya, che per un attimo torna ad essere una bambina e una figlia:
"Potresti riportare indietro un uomo senza testa?"
Bran
Capitolo breve, con il primo warg di Bran in Hodor.
Catelyn. Cat centra il punto proprio quando parla di Maege e Dacey Mormont, paragonandole a Brienne. Loro sono guerriere e sono donne al contempo, come se fosse la cosa più naturale del mondo, mentre Brienne non è a suo agio nella sua pelle.
Quando riflette su Edmure che continua a lamentarsi per il fatto che deve sposare una Frey, ripensa a Ned, e mi piacciono molto questi momenti... "Ned was shorter and plainer of face, and so somber", tutto il contrario dell'appassionato Brandon, ma "I found the good sweet heart beneath Ned's solemn face".
Nel suo odio cieco nei confronti di Jon, Catelyn non riesce nemmeno a pensare all'opzione di Jon come erede di Robb, e, come dice Robb stesso, crudelmente arriva addirittura a suggerire che Jon potrebbe fare a Robb quello che gli ha fatto Theon... la cosa ironica è che Sansa, Arya, Rickon e Bran sono tutti vivi, mentre Jon sarebbe potuto persino morire tra i bruti senza che loro lo sapessero!
Arriva poi la notizia della morte di Balon, e i piani di Robb sugli ironmen.
Sam. E' un bel momento quando Sam canta, seppure legato ai tristi ricordi del padre che non voleva che cantasse e ballasse, o che 'rovinasse' suo fratello Dickon con le canzoni, e poi naturalmente l'attacco di Small Paul e degli altri wights, e l'arrivo di Coldhands!
Arya. Non ho molto da dire, tranne il fatto che il Mastino finalmente dice ad Arya che non la sta riportando a King's Landing, ma vuole essere pagato per averla riconsegnata alla famiglia... e naturalmente il divertimento del Mastino all'idea che la Montagna si sia fatto sfuggire Arya, e il suo desiderio di ucciderlo.
Jon. Finalmente il ritorno alla Barriera, ammetto di preferire Jon alla Barriera rispetto a Jon con i bruti, per qualche motivo non ricordavo che confessasse già così presto quello che era successo con Ygritte. Mi fa sorridere quando Donal Noye, con un braccio solo, riesce a tenerlo e spostarlo come se fosse un bambino. Povero Jon, quante notizie gli vengono date in un colpo solo: la morte del Vecchio Orso, la possibile morte di Sam, la presa di Winterfell e la presunta morte di Bran e Rickon...
Ecco i nuovi capitoli :)
Con un giorno di ritardo
Catelyn
Arya
Catelyn
Arya
Via ai commenti :)
"Pensavo che il mio canto fosse solo all'inizio quel giorno, invece era quasi alla fine"
Uh mamma sono in super ritardo! Sarà perchè non mi decido a leggere quel famoso capitolo di Catelyn...
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Anche io, ma voglio recuperare per questi capitoli xD
Anche questo lunedì ho fatto i compiti a casa (doppi, perchè ero rimasta indietro).
4 POV dolorosissimi, personalmente peggiori di quello che racconta la morte di Ned, perchè per me segnano da una parte la fine delle possibilità di vendicarlo, dall'altra la fine del Nord che conoscevamo.
Togliamoci subito il pensiero...
Catelyn
Stiamo per arrivarci…
La prima parte con l’arrivo di Robb e dell’esercito alle Torri è costellata delle insolenze dei Frey e dei tentativi del Re del Nord di fare buon viso a cattivo gioco.
Tanta compassione per Vento Grigio che percepisce subito che qualcosa non va. E da parte sua anche Catelyn ha dei presentimenti, tant’è vero che dice a Robb di mangiare così da essere protetti dalle leggi dell’ospitalità.
Lord Walder è il solito bavoso insolente e viscido.
Veniamo anche a scoprire che ne è di Theon, e di come la maggior parte dei presenti sia schifato del trattamento Bolton, Catelyn a parte. E della buona reputazione di cui gode Ramsay che “avrebbe salvato la gente di Grande Inverno portandola a Forte Terrore”. In questo frangente, più che in altri, si nota come Lord Bolton sia molto attento a usare le parole dicendo tutto sommato la verità, ma omettendo dei particolari o rimanendo sul vago sicchè non si potrebbe neanche tacciarlo di aver mentito al suo re. Anche in questo frangente, inoltre, appare chiaro che Roose ha già dei progetti sull’ostaggio Theon.
Arya
Pure Arya ha un brutto presentimento nell’avvicinarsi alle Torri: invece di essere felice si sente inquieta a causa di uno strano sogno che però non ricorda.
Catelyn
"La sofferenza... è così terribile. I nostri figli, Ned, tutti i nostri dolci figli. Rickon, Bran, Arya, Sansa, Robb... Robb... ti prego, Ned, falla cessare... Fa' cessare la sofferenza..."
C'è poco da commentare, questo capitolo è un pugno nello stomaco, uno dei momenti peggiori della saga. E’ stata dura rileggerlo di nuovo…
Attraverso Catelyn si percepisce subito che l'atmosfera è pesante, soffocante... fino a quando non scoppia il bagno di sangue.
Robb e i suoi alfieri, Catelyn e Vento Grigio uccisi così, a tradimento, in modo indegno da una masnada di codardi viscidi.
Accade tutto velocissimamente, i Nordici freddati senza quasi poter reagire, e dopo rimane tanto amaro in bocca.
E Martin è stato veramente crudele a farcelo vedere attraverso gli occhi di una madre che si vede uccidere sotto gli occhi l’ultimo figlio.
Arya
Da qualche parte, chissà dove nella tempesta, Arya udì l'ululato di un lupo. Non era molto forte a confronto del frastuono degli accampamenti, della musica, del basso, sinistro rombo del fiume. Ma lei lo udì ugualmente, forse non con le orecchie. Quel richiamo ancestrale percorse il suo corpo come una lama, un fendente fatto di furore e di sofferenza.
Molto toccante questo passaggio, soprattutto quell’udì, forse non con le orecchie. Parte che fa da contraltare al Vento Grigio bisbigliato da Robb appena prima di essere colpito a morte. Una volta in più viene sottolineato il legame dei loro padroni coi metalupi e il legame tra gli stessi fratelli Stark.
L'accampamento si era tramutato in un campo di battaglia. "No... nell'antro di un macellaio."
Veramente viscidi i Frey, che fanno strage degli uomini di Robb, tra l’altro in modo brutale, bruciandone vivi molti grazie alle tende, che sembra avessero intriso di materiale infiammabile.
Molto forte il contrasto con il Mastino, che per Arya è quasi la rappresentazione del male, ,ma che tutto sommato sembra quasi una brava persona al confronto dei Frey e che per fortuna si trova nei paraggi, altrimenti avremmo perso anche Arya.
Coccola lei che vorrebbe andare a salvare se non Robb, almeno la madre.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi