Sansa ha una reazione più fredda dinanzi al cadavere di Rickon in primis perchè lei lo considerava già morto da prima, conoscendo Ramsay, in parte poi perchè caratterialmente lei è più controllata, dissimulatrice, "ammaestrata", infine perchè ha sviluppato un cinismo maggiore rispetto a Jon.
Jon è maschio, è cresciuto con la spada in pugno, giocando a fare la guerra. Poi la guerra l'ha fatta sul serio, ha visto centinaia di morti (e non-morti), ha visto cose orribili alle quali però in un certo senso era preparato, di fronte alle quali doveva essere forte per farsi uomo. Ha visto morire i suoi amici, i suoi nuovi fratelli, la donna che amava, il tutto mentre le notizie sulle disgrazie abbattutesi sulla sua famiglia di sangue gli giungevano da lontano e avendo al suo fianco persone che gli volevano bene. Il cadavere di Rickon è il primo vero contatto tangibile che Jon ha con l'orrore insinuatosi in quello che è il mondo della sua infanzia, della sua spensieratezza perduta. Jon si crede cinico, dopo la resurrezione, ma il pugno allo stomaco che riceve alla vista della morte del fratello lo connette di nuovo con il suo mondo affettivo, lo fa tornare uno Stark.
Sansa la spensieratezza l'ha persa molto prima. Lei non era nata per gli orrori, eppure è lei che vive in prima linea tutti gli intrighi che coinvolgono la sua famiglia, e lo fa da prigioniera del nemico. Lei è l'unica tra i fratelli a vedere il padre morire. E' costretta a guardare la testa di Ned tra i merli della Fortezza Rossa, mentre Joffrey le promette anche quella di Robb. Il suo impatto con la morte è dei più violenti e traumatici (il primo cadavere che vede nella sua vita è durante un momento ludico come il Torneo del Primo Cavaliere). La morte dei suoi cari le viene sbattuta in faccia di continuo e con sadismo.
Ci sta che dei due sia Sansa la più cinica. La sepoltura di Rickon è per Jon il momento del dolore, per Sansa semplicemente qualcosa a cui è abituata.
Questo senza voler togliere a Sansa ogni briciolo di umanità, anzi...spero per lei in un futuro che le restituisca un briciolo di voglia di sognare...come ho scritto in un altro topic, un amore sincero e inaspettato...chissà?
Sono completamente d'accordo con shewolf: Sansa non dà Rickon per morto perché non sente niente per il fratello, ma perché sa che in mano a Ramsey non ha chances. Lei ha visto decapitare il padre, ha visto la sua testa su una picca, è stata torturata da Joffrey, presa in ostaggio dai Lannister, abbindolata dai Tyrrell, obbligata a sposare un Lannister, "maltrattata" dalla zia, venduta fa ditocorto che credeva suo salvatore ai Bolton. È normale che guardi con estremo realismo e distacco alla perdita di Rickon: ormai ha capito che accettando e digerendo ciò che capita il prima possibile, il prima possibile può vedere le cose con razionalità e andare oltre. Lei ha già sofferto e non ha più lacrime da versare, ma solo bisogno di rialzarsi da una posizione in cui si possa sentire finalmente al sicuro.
Anche perché piangere Rickon serve a poco, piuttosto la cosa utile sarebbe stata chiedere a Mel di riportarlo in vita.
Per Jon, Rickon è il primo familiare che muore davanti a lui, diventa così il simbolo della perdita di tutta quella che era la loro famiglia. È altrettanto normale che faccia di tutto, anche la follia di mandare a ramengo la strategia preparata, per salvarlo, e soffra in maniera più evidente.
"And now at last it comes. You will give me the Ring freely! In place of the Dark Lord you will set up a Queen. And I shall not be dark, but beautiful and terrible as the Morning and the Night! Fair as the Sea and the Sun and the Snow upon the Mountain! Dreadful as the Storm and the Lightning! Stronger than the foundations of the earth. All shall love me and despair!”
She lifted up her hand and from the ring that she wore there issued a great light that illuminated her alone and left all else dark. She stood before Frodo seeming now tall beyond measurement, and beautiful beyond enduring, terrible and worshipful. Then she let her hand fall, and the light faded, and suddenly she laughed again, and lo! she was shrunken: a slender elf-woman, clad in simple white, whose gentle voice was soft and sad.
“I pass the test”, she said. “I will diminish, and go into the West and remain Galadriel.”
***
"A ruler needs a good head and a true heart," she famously told the king. "A cock is not essential. If your Grace truly believes that women lack the wit to rule, plainly you have no further need of me." And thus Queen Alysanne departed King's Landing and flew to Dragonstone on her dragon Silverwing. [...] The queen died of a wasting illness in 100 AC, at the age of four-and-sixty, still insisting that her granddaughter Rhaenys and her children had been unfairly cheated of their rights. "The boy in the belly," the unborn child who had been the subject of so much debate, proved to be a girl when born in 93 AC. Her mother named her Laena. The next year, Rhaenys gave her a brother Laenor.
Intanto... a me pare che Rickon crepi ancora prima che la battaglia inizi.
Almeno questo è un fatto non soggetto ad alcuna interpretazione.
Quindi, che fosse spacciato - a prescindere - mi sembra ovvio come la luce del sole.
Le ragioni le spiega Sansa, ma potremmo anche arrivarci da soli.
Del resto la storia vera, da Cesarione fino allo zarevic Alexiej, è piena di esempi del genere.
Gli eredi intorno a cui un giorno - anche lontano - qualcuno (se non loro stessi) possa sollevarsi li elimini.
Punto.
Per cui, intanto l'idea di una Sansa disposta a sacrificare il fratello più piccolo mi sembra ingenua, per il semplice motivo che non si può sacrificare chi è già morto. O un morto che cammina. E lei - semplicemente - lo sa.
EDIT: e quando lo dice a Jon chiaramente, non è che lui le risponda che ha torto.
Evidentemente però, è convinto che ci sia altro da salvare: se stesso, Sansa, Bran, ovunque egli sia. Insomma, che il gioco valga comunque la candela. Indipendentemente da quello che accadrà a Rickon.
Secondo, soprattutto, significa che Ramsay non ha mai trattato con Jon e Sansa la liberazione di loro fratello sul serio, né mai lo avrebbe fatto, a nessuna condizione.
Anche questo è evidente come la luce del sole.
Semmai, c'è da chiedersi perché non l'abbia ucciso subito, non appena l'ha avuto tra le mani.
La risposta, dimostra ancora una volta (repetita iuvant) un'altra cosa: che intendeva usarlo per tendere una trappola, anzi due a Sansa e Jon.
La prima perché gli dessero esattamente quello che voleva: la "guerra".
Così, se tutto andava come voleva, si sarebbe liberato anche di Jon (per lo stesso motivo di cui sopra: bastardo o no, è comunque un figlio maschio di Ned Stark).
La seconda - poco prima della battaglia - quando in un solo colpo fa salare le strategie militari degli avversari provocando in Jon una razione emotiva (e se non va bene chiamarla trappola psicologica, la possiamo chiamare Ugo ma la sostanza non cambia) eliminando un istante dopo - anzi contemporaneamente - Rickon. Due metalupi con una freccia.
Detto questo,
@gedeont
Facciamo finta che Sansa dica a Jon dei cavalieri della Valle.
Se Jon "fosse abbastanza intelligente" da pensare usarli in un attacco a sorpresa... avrebbe rischiato comunque di morire prima.
Se no dov'era la sorpresa?
Quindi, se avesse fatto sua la strategia di Sansa non sarebbe cambiato assolutamente nulla rispetto alle sue possibilità di sopravvivenza.
Se invece li avessi piazzati sul campo sin dall'inizio, la strategia - qualunque fosse - sarebbe andata all'aria comunque.
Non ti piace dire che accade per via di una provocazione psicologica?
Continuiamo a dire che è per via "dell'effetto Ugo".
Ad ogni modo visto che le battaglie si preparano disponendo non a caso le forze in campo ma strategicamente (cioè razionalmente, con piano ben preciso) il risultato dell'effetto Ugo sarebbe stato comunque far saltare ogni tattica, ogni piano, ogni accordo. Tutto quello che Jon e compagnia avevano organizzato per affrontare l'avversario nel modo migliore. E dunque mettersi in difficoltà, senza neanche la possibilità (a quel punto) dell'attacco a sorpresa.
Cioè rischiare a maggior ragione di perdere la battaglia e la vita.
Quindi, anche in questo caso non sarebbe cambiata una cippa lippa. Anzi, era pure peggio.
Resta il fatto che poteva dirglielo. Ed è lecito domandarsi perché non l'abbia fatto.
La mia idea è che non l'abbia fatto proprio perché la cosa più ovvia - in quello scenario - era che Jon li usasse sin dall'inizio.
E anche se non sei una stratega, come non lo sono io, né lo è Sansa (per sua ammissione), né nessuno di noi (mi pare) a questa conclusione ci si arriva comunque. Jon (e buona parte di noi) lo avrebbe fatto perché quella sembra la scelta più sicura.
In teoria, disponendoli sin dall'inizio Jon rischiava meno.
In pratica - per quello che ho detto prima - sarebbe stato lo scenario peggiore.
Il più pericoloso, per l'esito della battaglia e dunque anche per la vita di Jon.
Sansa sa cosa farebbe Jon se sapesse dei Cavalieri della Valle: cioè al 99% usarli da subito, esattamente come molti di voi suggeriscono. Non nasconderli e tirarli fuori al momento giusto.
Ma sa anche Ramsay farà qualcosa che né Jon né i suoi alleati si aspettano - lo dice chiaramente - per mandare a monte i loro piani. Questo è il punto ed è per questo che non glielo dice.
Tra tutti i rischi che poteva correre, paradossalmente, ha corso quello minore..
In conclusione, non credo che aggiungerò altro, perché ho spiegato meglio che potevo il mio punto di vista.
Mi limiterò ad attendere le prossime serie per scoprire quale delle Sansa che descriviamo qui è quella che intendono darci D&D.
Alla fine, la risposta - a tutte le nostre impressioni - la troveremo lì.
P.s.
A me pare che spesso ci dimentichiamo che è di un programma TV che stiamo parlando e che le sceneggiature vengono scritte non a caso. Posto che la logica del "Sansa non dice nulla a Jon" ha una sua logica (quella che indicavo sopra), D&D avrebbero potuto comunque far entrare in scena "i salvatori" un po' prima che la battaglia raggiungesse il suo apice di crisi per Jon & company. Forse nella realtà - citofonare lord Stanley a Boswoth Field - sarebbe andata così. Ma siccome è TV magari la sequenza, la scena, la punta, anzi puntatona, è semplicemente più bella così...
Sansa non dice che potenzialmente potrebbero avere un aiuto dalla Valle semplicemente per una sceneggiatura debole, per non dire scarsa, da parte di D&D. Perché:
se l’ha fatto per poter superare i maschi della sua famiglia, allora poi doveva accettare la proposta di Ditocorto ed essere contro l’elezione di Jon e seguire così la logica della Dark-str..-Sansa;
se invece l’ha fatto perché lei, la quale per sua stessa ammissione dice di non conoscere le tecniche di guerra, sa/capisce che Jon non avrebbe mai concepito un attacco a sorpresa, ponendosi così ad un livello superiore di Jon da un punto di vista militare, decide che per far funzionare l’effetto sorpresa su Ramsay, allora la sorpresa doveva valere pure per Jon. Sansa, perciò, non affiderebbe a Jon nulla, né politica né guerra. Ne segue che, Sansa si fida di Jon, solo perché sa che “Stark-stupido” com’è non la tradirrà mai. Vi sembra quindi una Sansa che prova dell’affetto famigliare per Jon?
Resta il fatto che poteva dirglielo. Ed è lecito domandarsi perché non l'abbia fatto.
La mia idea è che non l'abbia fatto proprio perché la cosa più ovvia - in quello scenario - era che Jon li usasse sin dall'inizio.
E anche se non sei una stratega, come non lo sono io, né lo è Sansa (per sua ammissione), né nessuno di noi (mi pare) a questa conclusione ci si arriva comunque. Jon (e buona parte di noi) lo avrebbe fatto perché quella sembra la scelta più sicura.
In teoria, disponendoli sin dall'inizio Jon rischiava meno.
In pratica - per quello che ho detto prima - sarebbe stato lo scenario peggiore.
Il più pericoloso, per l'esito della battaglia e dunque anche per la vita di Jon.
Sansa sa cosa farebbe Jon se sapesse dei Cavalieri della Valle: cioè al 99% usarli da subito, esattamente come molti di voi suggeriscono. Non nasconderli e tirarli fuori al momento giusto.
Ma sa anche Ramsay farà qualcosa che né Jon né i suoi alleati si aspettano - lo dice chiaramente - per mandare a monte i loro piani. Questo è il punto ed è per questo che non glielo dice.
Tra tutti i rischi che poteva correre, paradossalmente, ha corso quello minore..
La motivazione che dai Ialt (non solo tu, ma anche altri), sottintende: la sicurezza di Sansa dell’arrivo di queste truppe, abilità militari di Sansa superiori a qualsiasi soldato presente sul campo, “stupidità” di Jon infinita. E’ da ciò che poi passano le caratterizzazioni di Dark-Sansa e Jon Occhioni-zerbino; caratterizzazione che sembra ben lontana dai personaggi che conosciamo, ma che invece sembra più fedele ai desideri dei fan telespettatori più accaniti.
L’effetto poi dell’arrivo delle truppe della Valle funziona perché D&D hanno deciso che avrebbe funzionato….come può essere arrivato un tale esercito senza che spie ed alleati di Ramsay se ne accorgessero? E ritorniamo al solito punto la sceneggiatura fa acqua da qualsiasi parte e D&D al posto di fare ammenda, ci “sguazzano” per poter motivare eventuali intrighi nelle prossime puntate.
L’arrivo dei soldati della Valle non ha stupito né me e né nessuno dei miei amici (lettori e non), perché Jon&Sansa non potevano perdere quella battaglia. Per quanto D&D abbiano voluto far apparire la situazione dei due Stark irrecuperabile, tragica, la loro vittoria e salvezza era più che “scontata”.
Per il discorso Rickon, Sansa è sì cosciente della “scontata” morte del fratello, ma questo non la redime comunque dal non provare almeno dispiacere nel vederlo morto. Se sapeste di un famigliare che ha un male incurabile, non sareste comunque dispiaciuti per la sua morte per quanto “scontata” sia? Quindi Arya che ha visto il padre morto non doveva dispiacersi dalla morte di Robb? Se Arya fosse testimone della morte di un altro famigliare come pensate potrà reagire? Questa freddezza di Sansa in presenza del cadavere di Rickon, vuole proprio sottolineare e marcare la caratterizzazione tenera di Jon “occhioni” (che in quella occasione è più che consona alla situazione) contro quella di Femme fatale di Sansa che non deve apparire “debole” altrimenti che donna “forte” sarebbe?
In futuro tra Jon & Sansa spero che lei, forte di questa convinzione di “superiorità” su tutti i campi tranne sul fatto di prendersi la camera patronale ;) , usi le sue abilità per difendere Jon e non per tramarci contro. Spero, quindi, che Sansa identifichi la salvezza personale insieme a quella famigliare e non diventi un’egoista o meglio una “Ditocorto” nell'aspetto più negativo del termine.
Facciamo finta che Sansa dica a Jon dei cavalieri della Valle.
Se Jon "fosse abbastanza intelligente" da pensare usarli in un attacco a sorpresa... avrebbe rischiato comunque di morire prima.
Se no dov'era la sorpresa?
Quindi, se avesse fatto sua la strategia di Sansa non sarebbe cambiato assolutamente nulla rispetto alle sue possibilità di sopravvivenza.
Avrebbe rischiato di morire, certo, ma non sarebbe stato per colpa (o addirittura volontà) di Sansa bensì per scelta sua, che è un pochino diverso. Il rischio sarebbe comunque stato infinitamente minore, perché la trappola sarebbe servita solamente a far uscire Ramsay da Winterfell: una volta ottenuto questo, l'esercito Bolton si sarebbe trovato allo scoperto e sarebbe stato uno scherzo per le forze della Valle farne polpette. Non ci sarebbe stato nessun bisogno di iniziare la battaglia e far massacrare le forze di Jon prima di far intervenire gli alleati.
Insomma per chiarire, all'inizio tutto si sarebbe svolto come abbiamo visto, Jon e i suoi da una parte e l'esercito dei Bolton dall'altra; poi però mentre Ramsay faceva lo splendido con Rickon, alle sue spalle sarebbero sbucati i millemila cavalieri della Valle che avrebbero immediatamente iniziato a fare polpette dei nemici. Certo lo scontro sarebbe durato pochissimo, sarebbe stato un massacro non una battaglia, ma sarebbe stata anche la strategia più sensata da adottare.
Poi nel caso le forze degli Stark/Arryn avessero dato il tempo a Ramsay di fare la sua scenetta con Rickon, è vero che Jon avrebbe avuto la stessa reazione scomposta ma non avrebbe rovinato i piani di battaglia.
Se invece li avessi piazzati sul campo sin dall'inizio, la strategia - qualunque fosse - sarebbe andata all'aria comunque.Non ti piace dire che accade per via di una provocazione psicologica?
Continuiamo a dire che è per via "dell'effetto Ugo".
Ad ogni modo visto che le battaglie si preparano disponendo non a caso le forze in campo ma strategicamente (cioè razionalmente, con piano ben preciso) il risultato dell'effetto Ugo sarebbe stato comunque far saltare ogni tattica, ogni piano, ogni accordo. Tutto quello che Jon e compagnia avevano organizzato per affrontare l'avversario nel modo migliore. E dunque mettersi in difficoltà, senza neanche la possibilità (a quel punto) dell'attacco a sorpresa.
Cioè rischiare a maggior ragione di perdere la battaglia e la vita.
Quindi, anche in questo caso non sarebbe cambiata una cippa lippa. Anzi, era pure peggio.
Il piano ben preciso è quello che ho descritto sopra, che non sarebbe stato minimamente inficiato dall'impulsività di Jon.
L'alternativa era un assedio: con le forze della Valle allo scoperto Ramsay non sarebbe mai uscito da Winterfell, era matto mica scemo. In questo caso ovviamente il resto del discorso cade all'istante.
Resta il fatto che poteva dirglielo. Ed è lecito domandarsi perché non l'abbia fatto.La mia idea è che non l'abbia fatto proprio perché la cosa più ovvia - in quello scenario - era che Jon li usasse sin dall'inizio.
E anche se non sei una stratega, come non lo sono io, né lo è Sansa (per sua ammissione), né nessuno di noi (mi pare) a questa conclusione ci si arriva comunque. Jon (e buona parte di noi) lo avrebbe fatto perché quella sembra la scelta più sicura.
In teoria, disponendoli sin dall'inizio Jon rischiava meno.
In pratica - per quello che ho detto prima - sarebbe stato lo scenario peggiore.
Il più pericoloso, per l'esito della battaglia e dunque anche per la vita di Jon.
Sansa sa cosa farebbe Jon se sapesse dei Cavalieri della Valle: cioè al 99% usarli da subito, esattamente come molti di voi suggeriscono. Non nasconderli e tirarli fuori al momento giusto.
Ma sa anche Ramsay farà qualcosa che né Jon né i suoi alleati si aspettano - lo dice chiaramente - per mandare a monte i loro piani. Questo è il punto ed è per questo che non glielo dice.
Risposto prima: schierare subito l'esercito completo sarebbe stata la cosa più ovvia per un cretino, o per uno che preferisce affrontare un assedio piuttosto che combattere una battaglia.
Sansa o è una stratega o non lo è: nel secondo caso non può sapere cosa farà Jon e perché.
A me pare che spesso ci dimentichiamo che è di un programma TV che stiamo parlando e che le sceneggiature vengono scritte non a caso. Posto che la logica del "Sansa non dice nulla a Jon" ha una sua logica (quella che indicavo sopra), D&D avrebbero potuto comunque far entrare in scena "i salvatori" un po' prima che la battaglia raggiungesse il suo apice di crisi per Jon & company. Forse nella realtà - citofonare lord Stanley a Boswoth Field - sarebbe andata così. Ma siccome è TV magari la sequenza, la scena, la punta, anzi puntatona, è semplicemente più bella così...
Punti di vista: la tensione era sotto zero perché era impossibile che Jon e Sansa perdessero la battaglia, l'arrivo dei cavalieri della Valle a salvare capra e cavoli era non scontato, qualcosa di più. In compenso per un "arrivano i nostri" all'ultimo momento che non ha sorpreso nessuno hanno sacrificato almeno due personaggi. Per me è stato un cambio pessimo, per altri magari no, ma la puntata non è certamente "più bella" così, al massimo lo sarà per te.
L'ho scritto anche in precedenza, si potevano avere entrambe le cose ("sorpresa" per gli spettatori e comportamenti sensati) semplicemente rivelando, a posteriori, che Jon e Sansa avevano deciso, all'insaputa degli spettatori, di fare proprio quello che ho scritto all'inizio del post.
Tutto molto machiavellico quello che scrivete, mi trovo d'accordo un pò con tutti e un pò con nessuno. L'unica cosa che posso commentare è che sono più curiosa che mai di leggere lo svolgimento di questa battaglia da Martin stesso, sono certa che certe trovate assolutamente valide e spettacolare da un punto di vista di sceneggiatura non ci saranno... e però sarà tutto molto più psicologicamente giustificato. Ci dobbiamo rassegnare al fatto che D&D hanno deliberatamente lasciato molte questioni in sospeso per far si che gli spettatori più attenti se le decidano a modo loro. Ricordiamoci che loro sono sceneggiatori e non autori di romanzi fantasy.
Per il discorso Rickon, Sansa è sì cosciente della “scontata” morte del fratello, ma questo non la redime comunque dal non provare almeno dispiacere nel vederlo morto. Se sapeste di un famigliare che ha un male incurabile, non sareste comunque dispiaciuti per la sua morte per quanto “scontata” sia? Quindi Arya che ha visto il padre morto non doveva dispiacersi dalla morte di Robb? Se Arya fosse testimone della morte di un altro famigliare come pensate potrà reagire? Questa freddezza di Sansa in presenza del cadavere di Rickon, vuole proprio sottolineare e marcare la caratterizzazione tenera di Jon “occhioni” (che in quella occasione è più che consona alla situazione) contro quella di Femme fatale di Sansa che non deve apparire “debole” altrimenti che donna “forte” sarebbe?
Di sicuro Sansa è un personaggio che patisce molto il condizionamento delle opinioni altrui per una questione di educazione, autocontrollo, ecc...Anche l'immagine che vuol dare di sè può influire, certo. Ma l'essere cinici e freddi non significa necessariamente assenza di sofferenza. Pensiamo alla reazione di Cersei alla morte dei figli:
Joffrey - isteria / desiderio di vendetta
Myrcella - lacrime / rimorso
Tommen - freddezza / stica, mi siedo sul trono
E parliamo di un personaggio mooolto più passionale di Sansa. Anche su di lei, però, il dolore ha l'effetto di indurirle il cuore. E nessuno può pensare che non abbia sofferto della morte di Tommen (anche lui dato per già "morto", nei suoi pensieri, come Rickon per Sansa).
Per cui, intanto l'idea di una Sansa disposta a sacrificare il fratello più piccolo mi sembra ingenua, per il semplice motivo che non si può sacrificare chi è già morto. O un morto che cammina. E lei - semplicemente - lo sa.
EDIT: e quando lo dice a Jon chiaramente, non è che lui le risponda che ha torto.
Evidentemente però, è convinto che ci sia altro da salvare: se stesso, Sansa, Bran, ovunque egli sia. Insomma, che il gioco valga comunque la candela. Indipendentemente da quello che accadrà a Rickon.
Sì e no. Forse Jon razionalmente condivide il discorso di Sansa, ma irrazionalmente non ne condivide la rassegnazione. Io credo che lui fino all'ultimo istante coltivi seriamente la speranza di salvare Rickon, non è che quando lo vede sul campo di battaglia si mette a correre solo perchè perde la testa.
Due parole sul famoso sguardo che Sansa lancia a Jon mentre riemerge dal mucchio di cadaveri. Ammetto che la cosa perplime anche me, che non sono una sostenitrice della teoria del complotto. Comunque mi sono data due possibili spiegazioni:
- Sansa non sta guardando Jon, ma la scena nell’insieme, e il suo disappunto non è riferito al vedere Jon vivo, ma Ramsay che fugge. Presumibilmente pensa “Quello si sta barricando dentro GI e voi ancora lì state?”
- L’attrice ha cannato l’espressione. Il che cozzerebbe però col perfezionismo del regista, che ha fatto girare non so quante volte a Sophie la scena finale coi mastini per avere la giusta “sfumatura” di sorriso.
- L’espressione di Sansa è un (volutamente) indecifrabile mix di freddezza (non vuole manifestare emozioni positive verso il fratellastro davanti a Ditocorto, non finché la battaglia non sia conclusa), determinazione (si sentirà carica a mille in quel momento), preoccupazione per ciò che ancora deve avvenire (ok la battaglia sul campo, ma riuscirà quel tonto di mio fratello a vincere quella fra le mura?), il tutto shakerato con altri ingredienti quali cinismo, soddisfazione, consapevolezza del tanto sangue versato e forse una punta di biasimo verso lo sgangherato esercito del fratello che l’ha “costretta” ad un compromesso che non avrebbe voluto fare.
In ogni caso, immaginiamo che sul serio Sansa stia facendo il doppio gioco e desiderasse la morte di Jon. Mi sorgono una serie di domande.
- Era fasullo anche il suo sollievo quando ha rivisto Jon a Castle Black?
- Perché litigare con lui sulla strategia militare secondo lei sbagliata, quando Jon sta facendo esattamente quello che le occorre? Non sarebbe più logico tacere per recitare il ruolo della ignorante in materia?
- Da quando ha iniziato a pensare che un bastardo possa rappresentare un pericolo per la linea di successione, lei così attenta alla forma e alle regole?
- Seriamente pensa di essere al sicuro senza Jon, che le porta in dote la fedeltà di un bel po’ di uomini, fedeltà che si è conquistato al Nord, mentre lei sedeva a tavola coi nemici?
Che possa rimaner male di essere scavalcata ci sta, che i suoi presunti piani di dominio sul Nord non includessero pure Jon, anche solo nella veste di suo braccio destro, un po' meno.
Ma infatti io non credo che Sansa stia tramando alle spalle di Jon né che lo farà in futuro, era solo un "what if", almeno per quanto mi riguarda. Può essere invece che gli autori siano stati volutamente ambigui proprio per indurre questo tipo di speculazione tra gli spettatori, insomma per alzare la curiosità e l'interesse verso lo show; oppure hanno semplicemente concepito male alcune scene, nessuna delle due ipotesi mi stupirebbe.
Quotissimo alle parole di Ichikyo, anche per me il problema di fondo è proprio dovuto al fatto che gli sceneggiatori non vogliono "esporsi" e per questo fanno agire i 2 personaggi in modo incoerente o comunque poco sensato. Di certo nelle ultime stagioni e nell'ultimissima soprattutto hanno puntato tutto sul sensazionalismo e sullo shockare lo spettatore buttando coerenza e approfondimenti psicologici dalla finestra.
cito un esempio a caso: Theon che salva Sansa non si capisce bene perché. Avrei dato la vita x te... e però la molla in mezzo alla neve perché per copione deve tornare a Pyke. Effetto comico garantito.
Per quanto riguarda il povero Rickon, io credo che pure Jon capisca benissimo che Rickon è spacciato ma vuole lo stesso fare un tentativo e rifiutarsi di darlo già per morto e perché? Perché non si abbandona un membro del branco, altrimenti che lupo e che fratello sei?
In quel frangente ho invece trovato eccessiva la freddezza di Sansa. Sta bene in Cersei forse ma non in Sansa, credo sia una forzatura.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Sansa non è una stratega per sua stessa ammissione, ma è brava in politica. Ora un esercito non ti aiuta senza qualcosa in cambio. Petry in quel momento era nella posizione in cui se avesse chiesto qualcosa a Jon lui non avrebbe potuto negarglielo. Se petry voleva la mano di Sansa per il piccolo Robin, non c'era nulla che avrebbe potuto fare per evitarlo. Sansa lo sà. Ma io credo che non sia neanche questo il motivo per cui non lo ha detto a Jon, dopotutto, da quello che ho capito del suo carattere, se il suo sacrificio era tutto ciò che era necessario per riprendere la sua casa e ristabilire gli Stark a Grande Inverno, io credo che sarebbe un sacrificio che avrebbe fatto volentieri.
Sansa non ha detto a Jon dell'esercito della Vale, perchè in tutta onestà, lei non si fidava di Petry. Petry poteva essere li con un esercito per aiutare lei, ma poteva essere li anche per aiutare Ramsey, dopotutto, da quello che lei ne sà, Petry e Ramsey erano in combutta, lei è stata venduta da Petry a Ramsey.
Quindi cosa doveva fare? Dire a Jon che c'è un altro esercito, che potrebbe aiutarci, ma potrebbe anche annientarci? DIstruggere tutte quelle speranze che aveva?
Se lo avesse detto le cose sarebbero state molto diverse è vero, ma non lo ha fatto, sapremo solo nella settima stagione quali sono le conseguenze dell'aiuto dei cavalieri della Vale. Spero niente di troppo dannoso, perchè ora l'esercito della Vale è necessario a Nord.
In quanto al rapporto di Sansa e Jon, beh! Penso che i due finiranno insieme, l'opinione generale che gira su internet è che Jon scopra della sua discendenza solo nel finale della settima stagione, questo implica che se ci sarà un romanticismo tra Jon e Sansa, dovremo aspettare lottava stagione.
E niente, quindi...
SPOILER Game Of Thrones Season 7
Esplode tutto come una bolla di sapone. Tanta costruzione e presunta suspence per un nulla di fatto, da ambo i lati. Si rimarrà dunque in un limbo privo di evoluzione, né in un senso né nell'altro. Nessun tradimento, ma neanche comprensione. Nessun voltafaccia, ma neanche l'inizio di un legame fraterno. Nessun azione subdola, ma neanche sviluppo introspettivo. Nessuna vicinanza nel cercare di comprendere i reciproci punti di vista, o le reciproche intenzioni. In poche parole saranno fermi al litigio della 6x09.
L'unica cosa interessante è il differente stile sull'approccio al comando del Nord, come ho già detto in un'altra discussione. Da un lato la benevolenza e il progressismo di Jon, dall'altro lato il desiderio di vendetta e la freddezza ormai innestatasi in Sansa.
Ma, per il resto, nisba.
Sicuramente se l'alternativa era rappresentata da una guerra fratricida con il solito intrigo della femme fatale, allora meglio così. Ma di certo il risultato non è incoraggiante. E pur non esulandomi mai dal criticare dove dovuto, devo anche ammettere che la costruzione iniziale era stata ottima, con quella tensione e quell'imbarazzo totali dei rancori passati e della non conoscenza. Purtroppo non hanno sviluppato ulteriormente quella tensione, né l'hanno portata ad evolvere o implodere in un senso o nell'altro.
Un vero peccato perché il dualismo e un eventuale rapporto Sansa-Jon sarebbero molto interessanti soprattutto dalla penna di Martin. E il perché è chiaro: non hanno conoscenza reciproca, sono agli estremi di due concetti della società e sono soprattutto una variante imprevedibile. E' impossibile giungere con sicurezza alla tipologia o allo stabilizzarsi di un loro confronto.
In definitiva, uno spreco.
Aspetto davvero, davvero con ansia i prossimi intrighi tra Sansa-Arya-Bran, con tanto di placet nei confronti di Ditocorto, un sempreverde degno di fiducia.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
A parte che io aspetterei comunque di vedere come andranno le cose sullo schermo, mi pare che il risultato non sia così sorprendente. Vuoi per questione di tempistiche ristrette, vuoi soprattutto per un trend già esplorato: non sarebbe la prima volta che DeD prendono uno spunto anche interessante e poi non se ne fa nulla.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Questo perchè lo spunto viene creato ad arte per creare suspance e non per aprire una nuova sottotrama.
L'evoluzione del rapporto, per come si evince dagli spoiler, è in linea con la logica dei personaggi ed è coerente a ciò che avevamo ampiamente previsto.
L'evoluzione del rapporto, [...]
In verità è proprio questo, alla fin fine, il punto...
Spoiler GoT 7
Non c'è un'evoluzione che possa chiamarsi tale. Si è sempre al punto di partenza, ovvero alla tenda della 6x09. Nessun passo avanti introspettivo. Solo un proseguimento confuso che sfocia in trame differenti, un susseguirsi di pura inerzia. Chiaramente non doveva essere un maestoso punto focale della narrativa, ma quanto avvenuto conferma le lacune di introspettiva quando si tratta di D&D. Un semplice taglio che rende tronco il tutto e spinge l'uno nel proprio compito e l'altra nel classico pseudo-intrigo.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
L'impressione che ho avuto io è che non sapessero bene cosa farne di questo spunto. Come a dire, intanto buttiamolo lá, poi decidiamo che farne.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi