Personalmente ritengo la torre nera una caca*a inaudita, king al suo peggio, il classico esempio di saga sfuggita di mano all'autore, che è riuscito a inserirvi sia uno dei peggiori colpi di scena di sempre
i personaggi incontrano l'autore: ovvero come stuprare, torturare e infine assassinare ogni possibilità di suspension of disbelief
sia sicuramente il più trolloso e irriguardoso finale di sempre (considerato anche il tempo impiegato per arrivarci).
La torre nera (e il fatto che i suoi fan abbiano ingoiato queste e altre camionate di spazzatura lodandone il sapore) probabilmente è ciò che fa dormire sonni tranquilli a Martin. Tanto peggio non si può fare.
Roland, nonostante sia la versione un po' mezza sega di clint eastwood, ha un certo carisma e resta probabilmente l'unica cosa che rende tollerabile il tutto.
Tuttavia non è degno neppure di pulire le ghette al papero più ricco del mondo.
Voto Paperone
Beh, ognuno ha i suoi gusti. Non esageriamo via. :)
p.s. per la cronaca il like mi è scappato!
comunque, il papero più ricco del mondo accorcia le distanze
Roland Deschain 33
Paperon De' Paperoni 25
Ribadisco per chi avesse altri dubbi. I fumetti sono opere letterarie, alcuni vere e proprie opere d'arte, ergo, Paperone è un personaggio letterario. Uno di quelli che ci hanno accompagnato fin dall'inizio nel nostro viaggio di lettori, portandoci fino a questo forum.
Senza di lui, molti non sarebbero nemmeno qua ma, magari, a vedersi qualche telenovela (senza nulla togliere alle telenovela) o a drogarsi nei boschi vicino a casa mia (senza nulla togliere ai boschi vicino a casa mia).
Quindi:
VOTATE PAPERONE
Voto ovviamente Paperone!
*We are all bad in someone's story*
A significare che non bisogna preoccuparsi delle calunnie o delle malignità altrui, o comunque delle bassezze della vita.
Cito il sommo poeta:
“Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.”
La donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata. (William Shakespeare).
Voto PAPERONE
E visto che è in svantaggio e visto che mi sta simpatico, voto
Paperone
Voto Roland!!!
Ma è meglio farsi amico: un paperone che non sgancia mezzo quattrino e vi tocca pagare pure le patatine dell'aperitivo o un abile pistolero con il colpo in canna? =D
Abbiamo ricevuto un paio di colpi bassi ma noi “Bad Girls” della “Bad Company” siamo venute al mondo con una sei-colpi in mano, dietro una pistola daremo l'ultima battaglia.
Passi di: Stephen King. “La torre Nera 4 - La Sfera Del Buio”.
Dietro la tenda lampeggiavano luci rosse e verdi; dentro scatole di vetro ruotavano cilindri; dentro lunghe file di quadranti illuminati oscillavano aghi indicatori. Tutto questo Jake registrò solo meccanicamente, perché la sua attenzione era concentrata sull'uomo, quello che sedeva alla console, volgendo loro la schiena. I capelli sudici, imbrattati di terra e sangue, gli scendevano in stoppie compatte fino alle spalle. Aveva in testa un paio di cuffie e parlava in un piccolo microfono appeso davanti alla bocca. Poiché era girato dall'altra parte, sulle prime non si accorse che Oy ne aveva sentito l'odore e aveva smascherato il suo nascondiglio.
«ANDATEVENE!» tuonò la voce dalle canne... ma ora Jake vedeva da dove partiva veramente, «TORNATE DOMANI SE VI VA, MA ORA ANDATEVENE! VI AVVERTO!»
«Ma è Jonas davvero», bisbigliò Eddie. «Allora Roland non lo ha ucciso?» Ma Jake lo aveva riconosciuto per chi era in realtà. Per meglio dire, aveva riconosciuto la voce. Sebbene distorta dall'amplificazione delle canne colorate, l'aveva riconosciuta. Come aveva potuto credere che fosse la voce di Blaine?
«VI AVVERTO, SE RIFIUTATE...»
Oy abbaiò, un suono secco e un po' minaccioso. L'uomo nella nicchia cominciò a girarsi.
Dimmi, camerata, aveva intonato quella stessa voce prima che il suo proprietario si lasciasse incantare dalle discutibili attrattive dell'amplificazione. Dimmi tutto quello che sai dei computer dipolari e dei circuiti transitivi. Dimmelo e ti do da bere.
Non era Jonas e non era il Mago di un bel niente. Era il nipote di David Quick, era l'uomo Tick-Tock.
Jake era paralizzato dall'orrore. Non era la pericolosa creatura che viveva nei sotterranei di Lud con i suoi compagni: Gasher, Hoots, Brandon e Tilly; era qualcosa di diverso, forse il padre o il nonno di quel mostro.
L'occhio sinistro, quello che Oy gli aveva trafitto con le unghie, sporgeva bianco e deforme, in parte nell'orbita e in parte posato sulla guancia barbu-ta. Il lato destro della testa era scuoiato e in un lungo triangolo scarnificato biancheggiava l'osso del cranio. Nella mente di Jake affiorò il nebuloso ricordo di un lembo di pelle che ricadeva sulla faccia di Tick-Tock, ma a quel punto era stato sull'orlo dell'isteria... e lo era di nuovo.
Anche Oy aveva riconosciuto l'uomo che aveva cercato di ucciderlo e abbaiava come un forsennato, con i denti scoperti, la testa abbassata e la groppa arruffata. L'uomo Tick-Tock lo guardò sorpreso.
«Non badate all'uomo dietro la tenda», intervenne una voce alle loro spalle. Le parole furono seguite da una risatina. «Il mio amico Andrew sta passando un'altra di una lunga serie di giornatacce. Poveraccio. Forse ho sbagliato a prelevarlo da Lud, ma mi sembrava così sperduto... » Di nuovo la risatina.
Jake ruotò su se stesso. Sul grande trono sedeva un uomo in una posa disinvolta a gambe accavallate. Indossava jeans, una giacca scura con cintura stretta in vita e un vecchio paio di logori stivali da cowboy. Portava alla giacca un distintivo: una testa di maiale con un foro di pallottola tra gli occhi. E in grembo aveva una sacchetta con laccio. Si alzò in piedi sul sedile del trono come un bambino sulla poltrona di papà, e il sorriso gli scivolò via dalla faccia come una falda di cute morta. Poi i suoi occhi s'infuocarono e le sue labbra si dischiusero su enormi denti famelici.
« Prendili, Andrew! Prendili! Uccidili! Ammazza quei bastardi! »
« La mia vita per te! » strillò l'uomo nella nicchia e fu allora che Jake vide il mitragliatore appoggiato nell'angolo. Tick-Tock lo afferrò con una mossa repentina.
«La mia vita per te!»
Si girò e Oy gli fu sopra di nuovo. Spiccò il salto sferrando il suo attacco e affondandogli i denti nella coscia sinistra, appena sotto l'inguine.
Eddie e Susannah sfoderarono contemporaneamente le pesanti pistole di Roland. Spararono in sincronia, sovrapponendo perfettamente le detonazioni. Una pallottola scoperchiò la testa deturpata di Tick-Tock e andò a piantarsi nella console che sprigionò un potente scroscio elettrico, fortuna-tamente di breve durata. L'altra gli si conficcò in gola.
Avanzò barcollando. Un passo, poi due. Oy cadde sul pavimento e indietreggiò ringhiando. Un passo ancora e Tick-Tock uscì nella sala del trono vera e propria. Alzò le mani verso Jake, che gli lesse tutto l'odio che lo consumava nel solitario occhio verde; gli parve di intercettare l'eco del suo ultimo astioso pensiero: Oh, fottuto marmocchio.
Poi l'uomo Tick-Tock piombò a faccia in giù nello stesso modo in cui era stramazzato nella Culla dei Grigi... ma questa volta per non rialzarsi più.
«Così cadde Lord Perth e la terra tremò di tanto tuono», recitò l'uomo sul trono.
Che non è un uomo, pensò Jake. Non è per niente umano. Credo che alla fine abbiamo trovato il Mago. E già so che cos'ha in quella sacchetta.
«Marten». disse Roland. Allungò la mano sinistra, quella ancora integra.
«Marten Broadcloak. Dopo tutti questi anni. Dopo tutti questi secoli. »
«Vuoi questa, Roland?»
Eddie posò nella mano tesa di Roland la pistola con cui aveva ucciso l'uomo Tick-Tock. Dalla canna usciva ancora un filo di fumo azzurrogno-lo. Roland guardò la rivoltella come se non l'avesse mai vista prima, poi la sollevò adagio e la puntò sull'essere sorridente e dalle guance rosee che sedeva a gambe accavallate sul trono del Palazzo Verde.
«Finalmente», mormorò spostando indietro il cane con il pollice. «Finalmente nel mio mirino.»
Da “Fahrenheit 451”
«È un bel lavoro, sapete. Il lunedì bruciare i luminari della poesia, il mercoledì Melville, il venerdì Whitman, ridurli in cenere e poi bruciare la cenere. È il nostro motto ufficiale “Deve rimanere solo Paperone.”»
Se non volete che tutto ciò accada
Votate Roland
La donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata. (William Shakespeare).
Quali colpi bassi?
Ma è meglio farsi amico: un paperone che non sgancia mezzo quattrino e vi tocca pagare pure le patatine dell'aperitivo o un abile pistolero con il colpo in canna? =D
In squadra con Paperone c'erano Ben Lo Svelto e nonna Olga.
Io direi che Roland a Ben Lo Svelto gli fa un pelo di baffo. Roland, prima che ha estratto la pistola si ritrova a fare la calzetta con qualche demone in qualche mondo parallelo. E i manicaretti di nonna Olga dove li mettiamo?
:)
Avrei voluto astenermi perché amo entrambi i personaggi ma le capacità dialettiche di Balon mi hanno immancabilmente conquistato.
Indi per cui voto Roland!
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Avrei voluto astenermi perché amo entrambi i personaggi ma le capacità dialettiche di Balon mi hanno immancabilmente conquistato.
Indi per cui voto Roland!
Appunto. Cosa c'entriamo io e Timett. Tenete fuori le antipatie personali dal gioco a farci rimettere gli altri. La squadra è composta solo da noi due. Dici una cosa e poi trovi una scusa per farne un altra.
Avrei voluto astenermi perché amo entrambi i personaggi ma le capacità dialettiche di Balon mi hanno immancabilmente conquistato.
Indi per cui voto Roland!Appunto. Cosa c'entriamo io e Timett. Tenete fuori le antipatie personali dal gioco a farci rimettere gli altri. La squadra è composta solo da noi due. Dici una cosa e poi trovi una scusa per farne un altra.
Volevi essere ironico ma ti è venuta la motivazione di voto più stupid di tutto il DM.
No forse non ci siamo capiti zio.
Io pensavo una cosa e poi ho cambiato idea. A te non capita mai eh?
Faccio sempre (nei limiti del possibile e dell'ammissibile) quello che voglio e non cambio certo oggi.
Saluti
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."