Non so...Se questo divario è colmabile al Moat Cailin, non lo è via mare.
Le uniche flotte con una certa capacità di trasporto truppe sono probabilmente quella del Ferro e quella di Arbor.
Ammesso e non concesso che non si scannino a vicenda sui mari fino a diventare l'ombra di se stesse, potrebbero trasportare non + di 25 000 uomini x volta. Uno scontro in campo aperto sarebbe quanto mai dannoso per il Nord, ma dover combattere contro sacche di uomini appena sbarcati dovrebbe essere + semplice, in quanto non hanno il tempo e lo spazio per riunirsi ed organizzarsi.
Assomiglierebbe molto al D-Day, in cui a detta di tutti gli Alleati riuscirono ad averla vinta solo per l'incapacità germanica di reagire in quel preciso momento.
Un'azione tempestiva dovrebbe portare a una vittoria nordista.
Sempre che un'esercito riesca a schierare i 300 000 uomini accennati. Il Sud non mi sembra in grado di unire i suoi eserciti come successe per l'attacco alle Isole di Ferro e un esercito minore difficilmente rischierebbe buona parte dei suoi uomini in un'azione arrischiata come uno sbarco.
il problema è che le coste del Nord sono partocolarmente estese, impossibile controllarle tutte.
Ma state pensando davvero a un'invasione sudista al Nord o sono solo congetture alla "Risiko"?
congetture.
Come mai state prendendo in considerazione l'idea di attacchi al Nord da parte dei regni del Sud?
A parte il fatto che state facendo congetture c'è una qualche motivazione particolare?
Cmq il Nord è il regno nettamente più esposto perchè in proporzione è il meno popolato e con le coste più grandi.
Il Moat Cailin è una valida difesa solo via terra.
Le navi farebbero la differenza sbarcando una parte di un esercito alle spalle dei difensori del Moat Cailin, tagliando viveri e comunicazioni.
Così su due piedi non mi viene in mente altro.
Le navi farebbero la differenza sbarcando una parte di un esercito alle spalle dei difensori del Moat Cailin, tagliando viveri e comunicazioni.
Certo, ma a questo punto anche loro si troverebbero isolati, nella stagione meno favorevole per campagne militari a lungo termine (assedio a una postazione fortificata quale è il Moat Cailin e che mi sembra difendibile da attacchi sia dal nord che dal sud, se ben guarnito) e dove una tattica di "terra bruciata" operata dalla gente del nord renderebbe viveri e biada introvabili. Attacchi sporadici di Crannogmen indebolirebbero forza e morale e se l'esercito sudista decidesse di abbandonare l'assedio sarebbero circondati dalla neve e dalle foreste.
Il Moat Cailin potrebbe resistere un bel po', se opportunamente rinforzato e "ristrutturato" (l'ultima volta che ne ho sentito parlare era in condizioni pietose), e se ricevesse seppur sporadici rifonimenti dai Demoni delle Paludi.
Certo, l'ideale sarebbe evitare uno sbarco o almeno farlo fallire sul nascere.
Aegon,Si tratta di pura speculazione. si parlava della possibilità di regni separati e della loro capacità di mantenersi tali.
Un esercito sbarcato alla spalle dei difensori del Moat Cailin non sarebbe isolato ma costantemente rifornito di armi e uomini.
L'unico problema è quello che tu giustamente hai sollevato sulle incursioni dei Crannogmen ma il loro numero sembra talmente esiguo da metterli fortemente a rischio in ogni attacco.
Una ritirata dal Moat Cailin non credo che darebbe particolari problemi. Gli uomini del Nord non potrebbero abbandonare la fortezza senza rischiare un'imboscata.
Un esercito sbarcato alla spalle dei difensori del Moat Cailin non sarebbe isolato ma costantemente rifornito di armi e uomini.
E da chi?
Certo, potrebbe essere rifonito via mare, ma solo finchè resta vicino alle coste (a parte il fatto che non ci sarebbe alcuna garanzia di rifornimenti costanti e adeguati). Inoltre resta il fatto che non tutte le coste sono adatte a uno sbarco.
Con un assedio da nord e da sud il Moat Cailin potrebbe col tempo effettivamente cadere, ma a quel punto la stagione sarebbe diventata ormai troppo proibitiva per continuare la campagna verso nord. Ricorderebbe l'Operazione Barbarossa o la campagna di Russia di Napoleone, una disfatta di proporzioni immani, in cui a vincere è il generale Inverno (e non un inverno di pochi mesi, ma di diversi anni).
L'esercito potrebbe essere rifornito dalle stesse navi che lo hanno sbarcato.
Credo che il Moat Cailin non resisterebbe assolutamente ad un attacco congiunto da Nord e da Sud.
E cmq le forze necessarie per resistere ad un tale attacco richiederebbero quasi tutti gli uomini di cui il Nord dispone.
Gli uomini del Moat Cailin dovrebbero concentrarsi sugli uomini sbarcati alle loro spalle per evitare che questi si dirigano a Nord verso i territori più popolati.
Così facendo si scoprirebbero inevitabilmente agli attacchi da Sud.
E poi lo schema di attacco dei Greyjoy ha dato i suoi frutti e loro sono davvero in pochi. Pensa a cosa farebbe un esercito più consistente.
Certo; per il Moat, nelle condizioni in cui è adesso, resistere ad un attacco proveniente da due fronti è impossibile.
Ma pensa ha una fortezza in cui tutte le torri diroccate di cui si parlava sono rimesse in sesto e pullulano di un paio di migliaia di arcieri ( se il nord non ha 2000 arcieri poco male: chiunque può usare un arco).
Anche contro forze venti volte superiori non avrebbe problemi. Gli strumenti d'assedio non sono efficaci in terreno paludoso, si impantanano, ecc.
E se l'esercito sudista al nord abbandona l'assedio e marcia verso Grande Inverno, che faccia...
Non so quante miglia di strada senza città, con poco cibo e con un freddo terrificante (allontanandosi dalle coste che lo riforniscono).
Davvero questa sarebbe la campagna di Russia...
Per quanto riguarda i Greyjoy, loro l'hanno avuta vinta solo per il fattore sorpresa. I difensori non si aspettavano certo che Balon girasse le navi contro il Moat piuttosto che contro Lannisport.
Il Moat Cailin potrebbe resistere in condizioni ottimali per un tempo indefinito ma adesso è tutto tranne che in condizioni ottimali.
Dici che un esercito che va a Nord si troverebbe in un'altra campagna di Russia?
Io dico di no, gli uomini del Nord non mi sembrano gente che brucia campi, case e coltivazioni per fare terra bruciata.
E poi l'estensione sarebbe talmente grande che ne porterebbero le conseguenze per anni, causando fame cercando di salvare il loro popolo.
usare la stessa tattica dei Russi è impraticabile. Che senso può avere bruciare i propri castelli? se anche poi l'attacco fallisse ci si ritroverebbe privi di centri di comando. una catastrofe.
Hai colpito nel segno.
Stavolta ci troviamo d'accordo
Quindi gli uomini del Nord si ritirerebbero lasciando tutto a posto...
Bene, ma l'esercito sudista avrebbe cmq a mio avviso poche speranze, e potrebbe scegliere, sempre nel caso in cui desideri avanzare, tra due soluzioni:
-Dividere le forze per mantenere l'assedio al Moat e per poter avanzare verso nord;
-Fregarsene del Moat e spostarsi in massa a nord.
Il primo caso vedrebbe le forze sudiste in marcia sempre più lontane dalle coste, sempre + bersaglio di imboscate dell'esercito nordista e a fare i conti con un clima freschino...
Se proprio ce ne fosse bisogno, cioè se Grande Inverno o qualche altro centro importate rischiasse di cadere si potrebbe sempre decidere di dar battaglia, ma in un luogo scelto, preparato e conosciuto dalle truppe del nord.
Nel secondo caso l'assedio da nord al Moat Cailin sarebbe spezzato, i rifornimenti potrebbero affluire nuovamente alla fortezza, e il Nord potrebbe addiruttura riconquistare in parte il controllo delle coste.
Per quanto riguarda l'esercito in marcia verso nord, esso sarebbe si + numeroso e quindi + avvantaggiato in battaglia, ma questo significa anche che i morti per freddo sarebbero proporzionalmente maggiori e che i viveri razziati finirebbero prima.
I nordisti dovrebbero aspettare che sia immobidito e poi colpirlo sempre in un campo di battaglia favorevole
A conti fatti, con molte difficoltà e una buona dose di fortuna, il Nord potrebbe spuntarla. (A prezzo di perdite pesanti, è chiaro, ma nessuna guerra è indolore: rimane da vedere se il gioco vale la candela)