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Vikings
M di Manna
creato il 12 giugno 2013

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Lyra Stark
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Lyra Stark
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Inviato il 20 settembre 2019 11:17
13 hours fa, Corvina dice:

Come personaggio non mi è mai piaciuto, l'ho sempre trovato sopra le righe e, soprattutto, uno di quei personaggi pianificati a tavolino per colpire, piacere o viceversa essere odiati.

Non potrei essere più d'accordo. Peraltro lo trovo anche un po' improbabile nonostante il riferimento storico (dubbio però).

Lo stesso discorso vale per me per Floki che appunto, proprio come Ivarr, è diventato ben presto noioso nella sua ripetitività e suggerita profondità che però non viene mai sviluppata o approfondita. Ma questo è un po' il problema di tutto Vikings.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 
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rhaegar84
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rhaegar84
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Inviato il 20 settembre 2019 17:03

il problema di queste stagioni dal dopo ragnar è che sostanzialmente la trama non ha avuto grandi sviluppi. si battaglie ecc vince uno poi l'altro ma non c'è niente di definitivo. poi i personaggi sono stati un po sprecati. ivar soprattutto. che tra l'altro dopo il viaggio col padre pensavo avesse avuto uno sviluppo diverso invece lo hanno lasciato uguale sadico e un po pazzo. poi di quelli vecchi lagherta e floki avrebbero dovuto finire loro arco narrativo con ragnar. adesso sono lì ma non hanno molto più da dire. e infine bjorn che rispetto alle prime stagioni adesso trovo abb odioso, forse per l'attore che lo interpreta in maniera troppo esagitata. dovrebbe essere il nuovo ragnar anche per certi viaggi ed esperienze fatte ma non ha neanche un minimo di carisma o fascino. a sto punto vedrò la sesta giusto per capire come finisce e via.


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Jane Doe
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Inviato il 23 settembre 2019 19:11
Il 20/9/2019 at 17:03, rhaegar84 dice:

il problema di queste stagioni dal dopo ragnar è che sostanzialmente la trama non ha avuto grandi sviluppi. si battaglie ecc vince uno poi l'altro ma non c'è niente di definitivo.

 

Quoto in pieno. Sarà che per me Travis Fimmel è dotato di una presenza scenica incredibile, ma mi sembra che conclusosi il suo arco narrativo ci sia proprio un vuoto che non sono riusciti a riempire. Guarda caso i momenti che ho trovato più emozionanti sono quelli dove si parla di Ragnar, che comunque riesce ad emozionarmi pure quando non lo si vede sullo schermo. Floki (con la sua parentesi in Islanda, che francamente non ho capito dove volesse andare a parare) e Lagertha non mi sembra che abbiano più molto da dire, mentre i figli di Ragnar mi sembrano abbastanza statici e impantanati nella ripetitività e a lungo andare mi annoiano. Spero che l'ultima stagione riesca a riscattarsi, perché per me le prime 4 stagioni ( fino alla morte di Ragnar) hanno raggiunto un livello altissimo e sarebbe davvero un peccato se la serie prendesse l'andazzo di Game of Thrones per mancanza di stimoli o fretta di chiudere.



Corvina
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Corvina
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Inviato il 16 ottobre 2019 21:51

È uscito il trailer (credo teaser) della sesta stagione. Hype alle stelle a parte, è inevitabile notare - troppo evidente - come Hvitserk non appaia nel trailer, che pure è piuttosto lungo: segno rivelatore di una morte imminente o magari ci stupiranno con un ruolo importante? Oppure semplicemente sarà talmente inutile da non essere stato inserito? <_<



ryer
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ryer
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Inviato il 17 ottobre 2019 12:17

Ho visto il trailer, devo dire che almeno visivamente sembra promettere bene. Sempre molto fastidioso Bjorn che si atteggia come Ragnar e totalmente non credibile che Lagherta non invecchi mai dalla prima stagione. Ma quanti anni dovrebbe avere ora? Bah...

 

 

come immaginavo, Floki non è ancora uscito completamente di scena, spero gli diano una fine degna.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 03 dicembre 2019 19:05

Riporto in auge questo topic in vista dell'imminente uscita della sesta stagione, tra l'altro sto facendo un velocissimo recap di tutta la seconda parte della quinta e per essa non so se il riso o la pietà prevale.

Ho amato questa serie in maniera viscerale e totalizzante fino alla fine della quarta stagione, trovando bellissime sia le varie trame che si andavano ad intrecciare sia la caratterizzazione di praticamente tutti i personaggi, tanto i principali quanto i secondari. Eppure, come abbiamo anche qui rimarcato molte volte, tutto ciò che mi ha fatto amare questo prodotto per quattro lunghe stagioni è venuto meno con questa seconda parte di quinta, quando, come tutti voi avete notato, le trame si sono totalmente slegate da quella principale a Kattegat ed hanno perso gran parte della loro forza autoportante.

 

Il fatto che la narrazione si sia concentrata sui ragnarsson non può essere una attenuante, poiché almeno tre di loro (Bjorn, Ivarr ed Ubbe) sono stati fin da subito ben caratterizzati; allo stesso modo, l'aver dovuto dire addio a molti dei nostri beniamini (Ragnar, Athlestan, Rollo, Ecbert, ma anche le versioni originali di Lagertha e di Floki, delle quali le attuali sono una sbiadita triste copia) non sarebbe stato così traumatico se la trama fosse rimasta avvincente.

Il potenziale c'era tutto, ma l'impressione che almeno io ho avvertito è stata quella di una stanchezza generale da parte di Hirst, il quale pur continuando a dirsi entusiasta della sua opera (addirittura non esclude uno spin-off), di fatto ha imposto a Vikings una mutazione totale, snaturandolo e rendendolo uno scialbo teen drama che imita male prodotti popolari quali GoT. E di questo francamente non c'era alcun bisogno, poiché Vikings per come è nato si distingueva da qualsiasi prodotto del suo genere proprio perchè diverso, innovativo, accattivante, pur non possedendo chissà quale complessità narrativa.

 

Rivedendo questi ultimi dieci episodi mi sono resa conto di essermi del tutto disamorata di questo Vikings, e di non avere praticamente più alcuna aspettativa. Il mio unico sollievo è rappresentato dal fatto di essere convinta che peggio di quanto abbiamo visto non possiamo vedere: personaggi come Bjorn che scimmiotta, male, Ragnar, Floki che ha perso tutta la sua introspezione e la sua furia creatrice (sembra quasi che una parte di lui sia morto con l'amico Ragnar), Ivarr che si fa intortare dalla prima cotta adolescenziale, Hivtserk che vorrei ma non posso, Alfred l'incompiuto, Lagertha che non ha più nulla da dire e non da ora, Ubbe unica flebile speranza. Sono questi coloro che ci accompagneranno nel finale di questa epopea? Un grande mah.

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

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My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”

___

"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."

___

"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.

La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."

___

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

 

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia

perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.

 

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Inviato il 03 dicembre 2019 20:32

L'allontanarsi dalla natura del prodotto e da ciò che esso è sempre stato e scegliere dunque di rimodularsi per inseguire delle presunte e chimeriche tendenze mediatiche non può che essere stato fonte di danno ingente alla serie stessa. Nel momento in cui ci si allontana dalla coerenza e dall'essenza di ciò che si è, si finisce per diventare gusci vuoti, o rappresentazioni di un qualcosa di vago, distante da sé. Questo vale tanto nella vita come nella complessità delle funzioni televisive. Vikings ha scelto di evolversi e riformarsi, ma ha provato che talvolta la stasi e l'autoriflessione potrebbero essere preferibili ad un'evoluzione di cui non si ha vera presa o conoscenza di procedimento e destinazione.

 

Il dover poi fare a meno di presenze iconiche e carismatiche nel cast, quali Trevis Fimmel, Linus Roache, George Blagden - ma altrettanto il ritrovarsi un Clive Standen a mezzo servizio - hanno inciso non poco nel meccanismo di cui sopra, ritrovandosi così ad affidarsi ad un Cast meno idoneo, apparentemente imberbe, i cui stessi personaggi sono manchevoli della profonda introspezione e tendenza all'auto consapevolezza che è invece stato il propulsore primario del successo di Vikings. Per non parlare, poi, della totale inadeguatezza di alcuni interpreti che hanno su di sé la responsabilità di pg chiave, come Alfred.

 

Ancor più allarmante un'inerzia narrativa di fondo, che ha portato ogni personaggio ad essere solo una proiezione di ciò che potrebbe essere in realtà. Una sorta di indecisione, di incapacità di propendere al rischio. Elementi come Bjorn si ritrovano poco credibili nelle loro stesse istanze, diramati nelle complessità del potere e di coloro che continuamente lo ricercano. Altri, come Ubbe, frutto di decisioni controverse, incapaci di trovare un riequilibrio tra l'appartenenza a un contesto e a persone a cui si dovrebbe rimanere fedeli, e la volontà di un'emancipazione sociale. Altri ancora, come Hvitserk, sono pigramente ciò che sono sempre stati, ossia elementi collante, soggetti ombra.

 

Aggiungo inoltre che non c'è solo mancanza di spessore dei singoli, ma anche dei loro rapporti umani. Non vi sono più legami complessi o affascinanti, né tantomeno interazioni da cui assorbire qualcosa. I rapporti Ragnar-Rollo, Ragnar-Athelstan, Ragnar-Lagertha sono stati ad esempio un accattivante e mai prevedibile sottofondo della serie stessa.

 

Non ho idea di dove porterà tutto ciò - idealmente al Ragnarok - ma personalmente resto al mio posto, per quanto il mio amore verso la serie si ritrovi ad essere il sentimentale lascito di un lutto, la contemplazione di un legame che non sussiste più, ma di cui permangono possenti e disarmanti residui.

 

Verso il prodotto mi ritrovo pertanto partecipe ed esecutore umano delle medesime parole di Rollo,

 

« I cannot deny that part of me which is still Viking. No matter how hard I try. When you... when you hear thunder...  It's only thunder.  But for me... For me It is still Thor, beating his hammer! »

 

Una parte di me è dunque ancora legata a quelle memorie e alla serie stessa, e continuerà sempre a sentirsi richiamata da quel mondo; cupo, esoterico, complesso e indagatore nella sua assenza di tonalità vivide, irrimediabilmente colmo di conoscenza e significato, quanto di macabra e struggente bellezza.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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« I did what I thought was right. » Jon Snow

« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister

« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learnWinterfell is Our Home, we have to fight for it.  » - Sansa Stark 

« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark

« good act does not wash out the bad, norbad act the good. » - Stannis Baratheon

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

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Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.

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Inviato il 03 dicembre 2019 21:22

Non posso che fare mia ogni tua parola, io che sono oramai un'innamorata delusa dall'evoluzione in termini negativi dell'oggetto del suo amore. E se sembra inappropriato che io utilizzi tale espressione per una serie tv, sono anche conscia che è davvero ciò che ho provato a lungo per Vikings. Dunque la mia delusione per ciò che poteva essere e non è stato è proporzionale all'asprezza  e all'inclemenza del mio giudizio sullo stato dell'arte. Tuttavia, non posso che ricomporre ancora una volta le mie aspettative verso un prodotto che a lungo mi ha saputo regalare poderose emozioni, curiosità, introspezione e che ha esercitato su di me una fascinazione unica.

 

Detto questo, sono anche io convinta che buona parte del mancato miglioramento sia da attribuire, come tu dici, ad un cast non all'altezza di raccogliere l'eredità del precedente, tuttavia grande demerito va anche a chi ha pensato erroneamente di eliminare quasi in blocco personaggi carismatici senza che ci fosse un progressivo passaggio di consegne tra essi (c'è stato solo tra Ivarr e Ragnar con il loro primo ed ultimo viaggio insieme, quello sì, carico di grandissimo significato per entrambi; un lascito, un insegnamento, un atto d'amore di un padre alla fine della propria storia verso un figlio reso estremamente fragile dalla propria condizione ma che egli non percepisce affatto come un debole; lo spronarlo a non farsi sopraffare né dal mondo che lo vorrebbe mendicante, di amore e di altro, né dalla propria innata rabbia). 

 

L'essere personaggi in divenire mi poteva anche andar bene nella prima parte della quinta stagione, non mi sta più bene nella seconda dove si ha la pretesa di proporre, ad esempio, un Bjorn totalmente maturo e pieno di consapevolezza da leader commettere invece delle imitazioni improponibili della figura paterna, e prendere le redini di una Kattegat che passa di mano in mano, o meglio di scudo in scudo, apparentemente senza opporre alcuna resistenza.

O ancora, la peggior caratterizzazione a mio avviso dell'intera quinta, Alfred, che nelle intenzioni sarebbe dovuto essere la perfetta sintesi tra l'acume politico e diplomatico di nonno Ecbert e la capacità di contenere e far convivere dentro di sé, e per riflesso nel proprio regno, moltitudini di istanze a volte anche in contrasto netto tra loro con la saggezza e l'equilibrio umano e morale di Athelstan, si ritrova ad essere, come ben dici, interpretato da uno sbarbatello, mi si passi il termine, che mai potrebbe dare quel senso di magnificenza e di autorevolezza che la figura storica possiede. In balìa di una figura materna ingombrante e soffocante, risulta poco più che un fantoccio guidato sempre da altri.

 

Sicuramente la cosa che più mi manca e sempre mi mancherà del primo Vikings sono le storie, storie umane, di civiltà e di popoli, i sogni di gloria, ma anche  le cadute ed i fallimenti, le interazioni, le lacerazioni intime, profonde e, talvolta, le difficilissime riconciliazioni, non senza vittime, tra i grandi personaggi di cui abbiamo rivissuto la vita, l'ascesa, l'acme ed il declino. Tutto questo mi mancherà, ma non sono pronta a salutare questa grande narrazione, non ancora.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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JonSnow;
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Inviato il 03 dicembre 2019 22:01
45 minutes fa, porcelain.ivory.steel dice:

[...] E se sembra inappropriato che io utilizzi tale espressione per una serie tv, sono anche conscia che è davvero ciò che ho provato a lungo per Vikings [...].

 

Sono colpevole del medesimo sentimento.

In ogni caso, maggiore è l'istanza d'amore che si divulga dentro di sé, maggiore sarà il connubio tra aspettativa e risultato, lasciando che esso sfoci in un brutale ed eterno collidere, o in una soddisfazione perentoria e agiata. La passione porta all'emergere di proiezioni, e quando la creazione di tali proiezioni decade, lascia spazio ad una consapevole, chirurgica decadenza.

 

Il passaggio che citi su Ragnar ed Ivarr racchiude l'essenza di Vikings, poiché è sinonimo di duplicità, ambivalenza, lettura altrettanto duplice e latente. Nell'atto in sé Ragnar fa ciò che non ha fatto in passato, assurge a figura paterna in tutto il suo totalizzante divenire, adempie ad una responsabilità. Con il suo discorso ed i suoi comportamenti egli si fa latore dell'evoluzione del figlio. Gli fa il più grande dono che potesse fargli: consapevolezza e capacità di difendersi da solo in un mondo che lo ha sin lì solamente respinto. Egli sollecita dunque i tratti potenziali del suo erede, e li circoscrive ad una dimensione di grandezza. Al contempo però soddisfa e rende lecito un bisogno personale, rendendo difatti il figlio oggetto di una funzione: una vendetta completa per sé stesso ed il suo popolo, di cui Ivarr dovrà essere, in tal senso, apostolo primario. Conscio della furia insita nel figlio, Ragnar non esita a sfuggire ad un senso di morale pur di sfruttarla e aizzarla per un bene superiore. In eventi come questo c'è dunque ciò che Vikins è sempre stato, ossia un contenitore di azioni, funzioni e comportamenti emotivamente, razionalmente, pragmaticamente e filosoficamente potenti, che si prestano ad ogni sorta di lettura, in grado di scatenare conflittualità e assorbimento.

 

Come ho già detto, sono assenti anche legami di spessore, che un tempo sorreggevano la serie. Non vi sono più interazioni e legami complessi, né tantomeno passionale intensità.

 

Purtroppo un tale attaccamento ideologico e individuale alla serie stessa presume anche una tendenza pregiudizievole. Non potremo esimerci, dunque, dal rivedere la grandezza di Ragnar in ogni emulazione fallita del proprio primogenito. Non potremo esimerci, dunque, dal vedere la grandezza di Athelstan in ogni controversia e arrovellante vicenda di Heamund. Non potremo esimerci, pertanto, dal rivedere Linus Roache incedere nelle stesse aree laddove cammina oggi un erede acerbo e inadeguato. La nostra psiche continuerà a vedere volti che non vi sono più; l'insostituibilità e la grandezza di fantasmi irreplicabili, di cui tuona ancora il controverso e significativo lascito.

 

Vikings, quello vero, è sempre stato molto più di una serie di sequenze con uomini e donne che lanciavano urla e proferivano il proprio furore spada alla mano. E' una storia connaturata nell'esoterico e nella fallibilità dell'uomo, ricca di decadenza umana, di straordinaria filosofia e anche di aspetti tendenzialmente teologici. Uno su tutti, il tema del libero arbitrio e dell'incisività individuale a confronto con il predeterminato e il cammino inspirato dagli Dei.

 

Con una premessa del genere saremo sempre destinati a perdere. Come ora è destinato a perdere ciò che il prodotto è diventato. Si configura quindi come una manchevole parvenza, un conseguimento mancato.

 

Ciononostante, in virtù di quella grandezza precedenza, è forse impossibile non continuare a visitarne il giaciglio, a porvi tributo, a ribadire la promessa di un amore un tempo forte e altisonante.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 03 dicembre 2019 22:16

E non avendo io nulla da aggiungere alla tua perfetta analisi ed alla mia sofferta esternazione, perché entrambe già pregne di tutto quello che è il nostro tributo a Vikings, non ci resta che attendere la fine di tutte le cose.. skål^_^


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Iceandfire
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Inviato il 04 dicembre 2019 21:04


 

Ecco il trailer ufficiale di Viking 6 

https://youtu.be/Y7d0A5re7-0

Da quanto mostrato sembra che Bjorn la corazza abbia un ruolo da protagonista e che impersoni un grande re.

Ho sempre amato molto Bjorn perché è stato possibile seguirlo nella sua parabola da bambino primogenito di Ragnar a ragazzo ai primi combattimenti ,a ragazzo che decide di diventare un uomo forte andando a vivere da solo molto al nord in un ambiente gelido e disabitato.Poi man mano assume il comando e si mostra un uomo molto simile al padre Ragnar perché mai gratuitamente feroce e vendicativo nonché amante delle esplorazioni nel nuovo mondo .E mi ha fatto molto piacere che diventi re non scimmiottando il padre ma rendendogli omaggio per il grande uomo e grande re che era stato .Dal trailer credo che debba ancora combattere contro nuovi nemici e sono certa che lo farà alla grande grazie a tutte le esperienze fatte che lo hanno forgiato come uomo e come re.

In alcune scene si vede anche Ivar che si è trovato a prendere abusivamente il posto di Ragnar solo grazie alla sua ferocia senza limiti e a una certa dose di scaltrezza nel programmare diverse battaglie.Non mi piace Ivar perché troppo crudele e ansioso di vendicarsi ,credo che Bjorn la corazza figlio peraltro di Ragnar e della sua amatissima prima moglie Lagertha dimostrerà al senza ossa come si regna e come ottenere il rispetto e la considerazione di un popolo.

Vediamo scene in cui ci viene mostrata Lagertha donna vera vichinga ,piena di passione,audace,carismatica e sempre bellissima,che combatte come una vera vichinga deve fare .

Per fortuna ci siamo tolti dai piedi la seconda moglie che è l’opposto di Lagertha :opportunista ,egocentrica ,ingombrante ,compiacente per raggiungere i suoi scopi che non valeva nulla e pure, ciliegia sulla torta traditrice e mai leale con Ragnar :  meno male .

La quinta stagione di Vikings specie la seconda parte non è terribile per me come si dice in giro specie perché ora i figli di Ragnar hanno preso coscienza delle loro potenzialità e non sono più schiacciati dalla ingombrante figura del padre .
Vedremo cosa ci riserva questa nuova stagione ancora ricca di eventi.

Modificato il 05 July 2024 17:07

Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

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Figlia dell' estate
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Figlia dell' estate
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F

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Inviato il 05 dicembre 2019 9:50

È una mia impressione o Cocco di Mamma non appare neppure nel trailer? 

Comunque trailer stupendo, speriamo non sia solo uno specchietto per le allodole.


"Gli dei esistono" ripetè a se stessa. "E anche i veri cavalieri. Tutto questo non può essere una menzogna".

 

Comitato Pro Brandon Stark; Comitato S.P.A. Salvate il piccolo Aemon (in difesa del figlio di Mance, del figlio di Gilly e di tutti gli altri bimbi di ASOIAF); Comitato QUANDO C'ERA LUI (Meglio Tywin di quella psicopatica di sua figlia); Comitato A.T.P.A. (Aemon Targaryen pro-pro-prozio dell'anno); Comitato E.S.S.S. (Eddard Stark Santo Subito); Comitato E.T.S.T. (Eddison Tollett li seppellirà tutti); Comitato M.E.F.H. (Martin esci fuori Howland) gemellato con M.E.F.W. (Martin esci fuori Willas); Comitato T.M.G.M.S.  (Theon Mezzo Greyjoy Mezzo Stark); Comitato Y.L.J.E.M. (Ygritte levati, Jon è mio), Comitato T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito); Comitato Pro Jojen e Meera Reed; Comitato G.M.S.S. (Giù le mani da Sansa Stark); Comitato L'unico Vero Aegon (ovvero l'Egg delle novelle);


Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 05 dicembre 2019 10:08

Ti riferisci ad Alfred?

Non amo affatto Alfred che non so quali titoli abbia avuto per diventare re se non l'amore morboso della madre ( personaggio meschino che usa il suocero per raggiungere i suoi scopi) la cui figura è tutto un programma , ella è la madre dell'anno per il primo figlio che evidentemente non amava cui aveva rubato il diritto di successione non si sa in base a quali meriti,perlomeno questi meriti non ci sono mostrati nella serie.

Ad una prima impressione,visto che ci hanno mostrato anche Ivar non credo possa avere un ruolo di primo piano,almeno lo spero,ma staremo a vedere


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

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Figlia dell' estate
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Figlia dell' estate
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Inviato il 05 dicembre 2019 13:34

Sì, mi riferivo a lui. É stata la più grande delusione della quinta stagione, perché al di lá del confronto con Ecbert, la base di partenza per questo personaggio era abbastanza buona, invece ci ritroviamo un ragazzino imberbe e succubr della madre (molti tiranni hanno avuto madri del genere, stando alle biografie antiche). In ciò sta l'errore principale dell'ultima season: da un lato hanno fatto un ricambio generazionale (operazione rischiosa), dall'altro rimangono ancora aggrappati a figure come Floki, Lagherta, Rollo, Judith. 

Tra l'altro l'attrice di Judith non mi ha mai convinto del tutto, a differenza di Katheryn Wynnick.

Modificato il 05 July 2024 17:07

"Gli dei esistono" ripetè a se stessa. "E anche i veri cavalieri. Tutto questo non può essere una menzogna".

 

Comitato Pro Brandon Stark; Comitato S.P.A. Salvate il piccolo Aemon (in difesa del figlio di Mance, del figlio di Gilly e di tutti gli altri bimbi di ASOIAF); Comitato QUANDO C'ERA LUI (Meglio Tywin di quella psicopatica di sua figlia); Comitato A.T.P.A. (Aemon Targaryen pro-pro-prozio dell'anno); Comitato E.S.S.S. (Eddard Stark Santo Subito); Comitato E.T.S.T. (Eddison Tollett li seppellirà tutti); Comitato M.E.F.H. (Martin esci fuori Howland) gemellato con M.E.F.W. (Martin esci fuori Willas); Comitato T.M.G.M.S.  (Theon Mezzo Greyjoy Mezzo Stark); Comitato Y.L.J.E.M. (Ygritte levati, Jon è mio), Comitato T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito); Comitato Pro Jojen e Meera Reed; Comitato G.M.S.S. (Giù le mani da Sansa Stark); Comitato L'unico Vero Aegon (ovvero l'Egg delle novelle);


Iceandfire
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Iceandfire
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Inviato il 05 dicembre 2019 14:22

Concordo 

Ho sempre avuto la sensazione che Alfred fosse totalmente inadeguato al ruolo e che fosse stato fatto un torto al fratello erede legittimo ,ben più seguito dai vari cavalieri di lui .

Oltretutto il marito di Judith si comportava da padre per Alfred come se egli fosse il suo figlio legittimo ma ovviamente ella non gliene era grata ,anzi priva il figlio primogenito e legittimo del trono e arriva a fare una cosa contro natura per supportare in modo totale un figlio imbelle ed incapace ,in base a quello che ci viene mostrato.

Lei si era venduta ad Ecbert per poter fare quello che voleva  cioè essenzialmente ricopiare libri religiosi cosa vietata ad una donna e vive nel rancore dimenticando che per prima aveva tradito il marito .Si atteggia a vittima che non è,anzi .

La sua storia avrebbe potuto essere di grande interesse ma la totale inadeguatezza dell’interprete la sminuisce non poco e la priva di vero pathos  

Ed è vero i personaggi nuovi introdotti dopo la morte di Ragnar sono al momento impalpabili 

 

Modificato il 05 July 2024 17:07

Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

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