2 hours fa, Menevyn dice:
Bjorn figlio di Rollo francamente spererei di no, e d'altra parte ha un'indole decisamente più simile a quella di Ragnar che non di Rollo; quanto alla profezia, è da un pò che accarezzo l'idea che sia proprio Bjorn a uccidere Lagertha. Che sia uno dei figli superstiti di Aslaug è fin troppo prevedibile, di certo Ivarr, Ubbe non riesco ancora ad inquadrarlo bene e Hvisterk al momento pare che proprio non trovino qualcosa da fargli fare.
Guarda, mi sono interrogata a lungo su chi possa essere
a far avverare la profezia su Lagertha, e credo sarà uno tra Ubbe e Bjorn. Ovviamente, se si da per scontato che Bjorn sia, come ci hanno finora detto, figlio di Ragnar, sembrerebbe alquanto strano che sia proprio lui a mettere fine alla vita della sua amata madre. Tuttavia non lo escludo come colpo di scena. Se fosse confermato invece Bjorn figlio di Rollo (ma qui i riferimenti storici vanno a farsi benedire) non mi stupirebbe se fosse proprio lui in preda alla rabbia per non aver saputo la verità così a lungo a compiere un gesto estremo.
Ubbe credo sia, tra i figli di Asalug, il più simile a Ragnar per riflessività, autocontrollo ed una certa eleganza; tuttavia, per lui l'arco narrativo credo sia ancora in evoluzione, non sappiamo cosa Hivtserk abbia promesso a Rollo in cambio del suo appoggio alla loro causa.. e se segretamente H. avesse scelto di tornare alla causa die Ubbe tradendo quindi Ivarr? Se Rollo si recasse a Kattegat per appoggiare Ivarr solo ufficialmente? in questo modo sia Hivtserk che Ubbe avrebbero una crescita non da poco, come personaggi.
Ivarr lo escludo, troppo scontato sia lui ad uccidere Lagertha, Per fortuna stanno dando tutte le puntate della V stagione in questi giorni, ne approfitterò per un re-watch.
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
___
"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
___
"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
___
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
2 minutes fa, porcelain.ivory.steel dice:Guarda, mi sono interrogata a lungo su chi possa essere
a far avverare la profezia su Lagertha, e credo sarà uno tra Ubbe e Bjorn. Ovviamente, se si da per scontato che Bjorn sia, come ci hanno finora detto, figlio di Ragnar, sembrerebbe alquanto strano che sia proprio lui a mettere fine alla vita della sua amata madre. Tuttavia non lo escludo come colpo di scena. Se fosse confermato invece Bjorn figlio di Rollo (ma qui i riferimenti storici vanno a farsi benedire) non mi stupirebbe se fosse proprio lui in preda alla rabbia per non aver saputo la verità così a lungo a compiere un gesto estremo.
Ubbe credo sia, tra i figli di Asalug, il più simile a Ragnar per riflessività, autocontrollo ed una certa eleganza; tuttavia, per lui l'arco narrativo credo sia ancora in evoluzione, non sappiamo cosa Hivtserk abbia promesso a Rollo in cambio del suo appoggio alla loro causa.. e se segretamente H. avesse scelto di tornare alla causa di Ubbe tradendo quindi Ivarr? Se Rollo si recasse a Kattegat per appoggiare Ivarr solo ufficialmente? in questo modo sia Hivtserk che Ubbe avrebbero una crescita non da poco, come personaggi.
Ivarr lo escludo, troppo scontato sia lui ad uccidere Lagertha, Per fortuna stanno dando tutte le puntate della V stagione in questi giorni, ne approfitterò per un rewatch.
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
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"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
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@Lyra Stark Tutte le serie, dopo un pò, iniziano a sentire un pò di peso sul groppone, e anche in Vikings ci sono degli elementi che dopo un pò mi hanno stufato, come
il tormento spirituale di Athelstan. Ok, monaco del IX secolo portato tra gli adoratori di Odino e Thor che inizia a porsi mille dubbi sulla propria fede, ma fargli vedere Cristo o la Madonna ogni due episodi e arrivare a dargli le "stigmate", dopo un pò ha avuto l'effetto di far sembrare alcune scene girate da Mel Gibson in The Passion...
Ciò non toglie che la serie si prende il tempo che le serve, anche con salti temporali mica da scherzare, fissa degli archi narrativi da impiantare, sviluppare e far finire. Con la quinta stagione, poi, con il mini-Esodo di Floki, sono riusciti a tirarsi un pò fuori dal pantano.
Bjorn e Ubbe sono i figli di Ragnar che più ne rispecchiano la vocazione originale, sete di conoscenza il primo e desiderio di prosperità il secondo. Ivarr secondo me rappresenta il lato più cerebrale e militare di Ragnarr, Ivarr è stato scelto per il viaggio finale di Ragnarr nel Wessex proprio perchè il vecchio Re sapeva come funzionava il cervello del figlio, che in effetti sta dando del filo da torcere praticamente a tutti.
La morte di Astrid ha gettato Lagertha nella disperazione, la mia "serie mentale" finisce con lei che inizia ad allontanare Bjorn tanto da spingere quest'ultimo a porre fine alla sua follia o alle sue sofferenze, dipende dalla strada che imboccherà Lagertha. Sul ritorno di Rollo a Kattegat francamente non mi esprimo, già l'aver portato i Franchi in Norvegia secondo me è una forzatura anche per gli standard non troppo rigorosi della serie, se proprio bisognava riporatre Rollo nella narrazione ci potevano essere altri modi.
Eh hai detto bene. Io dopo un po' anche per quello che hai posto sotto spoiler così come per
le allucinazioni di Ragnar o di Floki senza dimenticare tutta la strana faccenda dell'amante di Auslaug
ho raggiunto il livello di saturazione. Anche perché appunto grosso modo l'andamento di ogni stagione era ciclico, aumentava solo l'ampiezza dell'orizzonte geografico.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Come personaggio, Athelstan, ben caratterizzato, per carità...
... ma quando è morto, sinceramente, ho sentito un pò di simpatia per Floki!
Io per esempio ho amato moltissimo
il salto narrativo che fanno quando Ragnar ritorna a Kattegat dal suo esilio nei boschi. Un uomo solo, appesantito, invecchiato nel fisico, provato dalle perdite umane che ha subito, dalle sconfitte, dal fallimento di parte dei suoi altisonanti sogni, eppure mai domo nello spirito, con una luce negli occhi da fare invidia ad ognuno dei suoi figli. Egli ritorna ed è tutto diverso, il suo villaggio, la sua gente, la sua famiglia, i suoi figli, la sua memoria e la sua leggenda che ormai tendono a perdere smalto. Poi, torna, anonimo, uno tra tanti, quasi un mendicante, eppure ad ogni passo sparge intorno a sé un po' di quella leggenda che sembrava perdersi.. King Ragnar! Who wants to be king? Da lì in poi credo sia la parte decisamente più interessante della serie, forse perché in un racconto a me interessano sempre più i risvolti introspettivi ed intimisti rispetto alla spettacolarità della scena. Tutto ciò che accade da quel momento in avanti, il "perdono" di Floki, quello da parte di Lagertha, l'aiuto chiesto ai figli e negato da tutti eccezion fatta per Ivarr, la sua missione "suicida" in Wessex e in Northumbria, fino alla sua morte in quella modalità così didascalica, così auto determinata, così di impatto.. trovo che questa serie nel tempo abbia solo raggiunto un apice narrativo eccelso. Certo, Fimmel fa non tanto, fa tantissimo, forse tutto: ci si sente orfani di Ragnar perché ci si sente orfani del carisma di Travis Fimmel. Eppure, anche dopo la sua morte molto di buono è stato fatto, come per esempio caratterizzare al meglio Ivarr, un Jocker sadico e spietato ma di intelligenza sopraffina. Oppure, la partenza in solitaria di Floki, che si conferma il vero istrione che ha attraversato finora tutta la narrazione.
Non nego che la parentesi parigina di Rollo non mi ha convinta, un personaggio come lui ridotto quasi ad una macchietta, ma spero che le prossime dieci puntate gli rendano giustizia in questo senso.
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Ehm...
Io ci sono rimasta male perché speravo che Ragnar si defilasse una volta per tutte e invece rieccolo!
Comunque alcuni elementi secondo me strizzano l'occhio a GoT molto, forse troppo. Li avevo anche citati puntualmente nel commento alle puntate di ormai parecchio tempo fa.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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1 minute fa, Lyra Stark dice:
Se non ami il personaggio di Ragnar è presto spiegata la tua disaffezione alla serie. Tutto è ancora permeato di lui
anche molto dopo la sua morte.
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Come ho scritto non sono riuscita ad affezionarmi a nessuno. Motivo per cui dopo un po' mi è diventato indifferente il loro destino e non ho più seguito la serie ^^
Ma certo Ragnar insieme a Floki era uno di quelli che mi piaceva meno.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
@Lyra Stark ad ogni modo concordo sui punti di contatto con Got, in alcuni casi veri e propri richiami; Got ha fatto scuola in questo senso, lo si voglia o meno è il metro di paragone e di confronto di tutte le serie tv a sfondo storico che si vanno a produrre. Recupererò tutti gli interventi per capire meglio.
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7 minutes fa, porcelain.ivory.steel dice:
Io credo che il discorso di Bjorn dica tutto in merito.
''La gente ha iniziato a parlare di lui come un Dio, ma egli era soltanto un uomo, con tantissimi sogni e tantissimi fallimenti. Ma nonostante questo per me era l'uomo più grande del mondo''.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
16 minutes fa, porcelain.ivory.steel dice:Io per esempio ho amato moltissimo
il salto narrativo che fanno quando Ragnar ritorna a Kattegat dal suo esilio nei boschi. Un uomo solo, appesantito, invecchiato nel fisico, provato dalle perdite umane che ha subito, dalle sconfitte, dal fallimento di parte dei suoi altisonanti sogni, eppure mai domo nello spirito, con una luce negli occhi da fare invidia ad ognuno dei suoi figli. Egli ritorna ed è tutto diverso, il suo villaggio, la sua gente, la sua famiglia, i suoi figli, la sua memoria e la sua leggenda che ormai tendono a perdere smalto. Poi, torna, anonimo, uno tra tanti, quasi un mendicante, eppure ad ogni passo sparge intorno a sé un po' di quella leggenda che sembrava perdersi.. King Ragnar! Who wants to be king? Da lì in poi credo sia la parte decisamente più interessante della serie, forse perché in un racconto a me interessano sempre più i risvolti introspettivi ed intimisti rispetto alla spettacolarità della scena. Tutto ciò che accade da quel momento in avanti, il "perdono" di Floki, quello da parte di Lagertha, l'aiuto chiesto ai figli e negato da tutti eccezion fatta per Ivarr, la sua missione "suicida" in Wessex e in Northumbria, fino alla sua morte in quella modalità così didascalica, così auto determinata, così di impatto.. trovo che questa serie nel tempo abbia solo raggiunto un apice narrativo eccelso. Certo, Fimmel fa non tanto, fa tantissimo, forse tutto: ci si sente orfani di Ragnar perché ci si sente orfani del carisma di Travis Fimmel. Eppure, anche dopo la sua morte molto di buono è stato fatto, come per esempio caratterizzare al meglio Ivarr, un Jocker sadico e spietato ma di intelligenza sopraffina. Oppure, la partenza in solitaria di Floki, che si conferma il vero istrione che ha attraversato finora tutta la narrazione.
Non nego che la parentesi parigina di Rollo non mi ha convinta, un personaggio come lui ridotto quasi ad una macchietta, ma spero che le prossime dieci puntate gli rendano giustizia in questo senso.
Intervento perfetto.
la parentesi parigina di Rollo non è poi così una "parantesi", quanto la collocazione naturale del personaggio storico, Rollone, primo Duca di Normandia e bisnonno di quel Guglielmo il Conquistatore che diventerà Re d'Inghilterra. C'è un senso di snaturazione perchè le origini di Rollo sono state modificate e lo si è voluto ricondurre alla verosimiglianza storica tramite il senso di invidia verso Ragnar e il desiderio di costruire qualcosa di suo.
Quoto del tutto quello che scrivi su Ragnar. Vikings è fondamentalmente Ragnar, la sua visione, molto più pragmatica e laica di quanto la sua convinzione di essere un predestinato non lasci supporre, che finisce col ri-plasmare tutto un popolo di razziatori in una nazione più coesa e della quale dover temere l'ira, perchè è questo che Ragnar finisce col fare ai normanni, anche se si arriva a questa percezione solo dopo la sua morte.
Rollo non è meno profondo di quanto lo sia Ragnar. Se vogliamo è anche più umano. E non ha tutti i torti su molte cose.
Quanto alla teoria su Bjorn...
Non credo sia figlio di Rollo. Perché il Seer quando parla con Ragnar si riferisce a Bjorn proprio come progenie di Ragnar. Come egli stesso dice ''Quando parlavo dei tuoi figli mi riferivo a Bjorn''.
Per il resto, anche dovesse essere figlio di Rollo, il sangue è relativo. E di molto. Bjorn resta comunque il figlio di Ragnar.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
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Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
29 minutes fa, Menevyn dice:
Già, si può dire che Ragnar
abbia scelto non soltanto le modalità della propria morte, ma anche le conseguenze a cui i suoi aguzzini sono poi andati incontro. Re Ecbert che pensava di essere al sicuro quando al sicuro non era per niente, Aelle che si vede arrivare un intero popolo unito come non mai nel vendicare il proprio Re.. e poi, la citazione che amo.. How the little piggies will grunt when they hear how the old boar suffered. Se Re Aelle avesse intuito quanto avrebbe pagato l'assassinio di Ragnar, si sarebbe comportato allo stesso modo?
Bellissima la citazione di Bjorn di @JonSnow;, in pratica la descrizione di Ragnar più calzante, non a caso è suo figlio a farla, quello che più di tutti lo ha conosciuto, quello che più gli somiglia per spirito di avventura e di esplorazione dell'ignoto, per forza fisica e coraggio, il figlio da cui Ragnar non ha mai accettato di doversi separare.
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
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@JonSnow; è vero, non avevo pensato alle visioni del Veggente. E comunque sì, se anche Bjorn non fosse stato generato da Ragnar ma da Rollo, poco cambierebbe, per entrambi. Un figlio è di chi lo cresce, lo ama, lo educa, Rollo è stato parimenti importante nella sua formazione, da qui forse vogliono impiantare il seme del dubbio sulla effettiva paternità di Bjorn.
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