Nel mio caso sarebbe banale e inutile votare in base alla simpatia e all’ammirazione personale ( " />" /> ), un vero e proprio voto sprecato direi.
Perciò…
Robert: condottiero di prima grandezza, amato dai suoi uomini e guerriero valoroso, si è però dimostrato totalmente incapace come governante. Inoltre, ha avuto anche la non scontata fortuna di saper scegliere un uomo valido quale il buon Jon Arryn come suo principale collaboratore, che per quindici anni è riuscito a gestire, con molto buon senso, gli affari di governo al posto suo, chissà come sarebbe andata senza di lui...
Viserys: un folle, degno erede del padre, oppure anche semplicemente un giovanotto troppo presuntuoso, ambizioso e vanesio. Nel migliore dei casi credo avrebbe finito per dimostrarsi totalmente inadeguato, nel peggiore avrebbe eguagliato il padre in scelleratezza.
Joffrey: idem come sopra. Dispotico, egoista e crudele.
Renly: fatta la doverosa premessa che fra tutti i cinque re che compaiono sulla scena all’inizio della guerra Renly è senza dubbio quello che compie le scelte migliori (alleanza con i Tyrell, matrimonio con la dolce Margaery), non ho la minima idea di come avrebbe governato il regno, una volta conquistato il trono. L’ho sempre considerato un personaggio piuttosto fatuo e vanesio, che non eccelle in niente, ma è anche vero che poteva contare su buoni consiglieri, un grande esercito con generali capaci, il tesoro e le risorse di Alto Giardino. Credo che probabilmente sarebbe stato ricordato come un buon re, inteso come popolare e molto amato dal popolo, ma non come un grande re.
Balon: il re ideale, ma solo per un popolo di pirati e di predoni. Dimostra anche una discreta visione strategica sia durante la sua ribellione, sia nel corso della guerra dei cinque Re, con quelle incursioni navali quasi giapponesi e con la facile conquista del Nord completamente sguarnito. Per quanto riguarda l’aspetto politico, temo di non conoscerlo abbastanza bene per dare un giudizio, ma mi pare uno che sa molto bene cosa significhi che è savio lo osare a tempo e l’attendere a tempo, non proprio un completo imb****le, insomma. Euron, al contrario, ha dimostrato finora di non avere neanche un briciolo del buon senso del fratello.
Tommen: boh… ha già capito una roba mica secondaria: il potere è di chi appone il sigillo !!! Grande Tommy !!!! " />" />
Aegon: il ragazzo mi piace, lo confesso, diciamo pure che dopo la tragica fine di Robb mi sono schierato con convinzione al suo fianco. Sembra avere delle qualità morali e caratteriali di prim’ordine, ha ricevuto una buona istruzione, sembra aver capito cosa significhi essere un sovrano e quali doveri comporti, ma purtroppo è anche lui drammaticamente giovane e non ha dei buoni consiglieri che possano aiutarlo nella crescita, ad eccezione ovviamente di Connington. In ultima analisi: non ha dimostrato ancora nulla… ma potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa !! " />
Mance: uomo lucido, pratico e lungimirante. E’ l’unico ad essere riuscito completamente nello scopo che si era prefisso, ossia mettere in salvo il suo popolo dalla possibile minaccia degli estranei. E’ vero che ciò non avviene certo per merito suo, dato che il suo attacco alla Barriera fallisce miseramente, ma comunque apprezzo il suo pragmatismo e il suo contadinesco buon senso. Resta tuttavia, come i Greyjoy con le Isole di Ferro, un re adatto solamente alle genti del Popolo libero, difficilmente sarebbe accettato e riconosciuto dalle genti e dai lord dei Sette Regni.
Stannis: il re perfetto ? Direi di si. Tralasciando gli errori strategici che Martin gli fa commettere alle Acque Nere, si è dimostrato un condottiero capace durante l’assedio di Capo Tempesta e un generale piuttosto preparato. E’ un uomo tenace e metodico, sembra essere moralmente giusto e retto (occhio però a quei fuochi sinistri e all’influenza che Melissa sembra esercitare su di lui). A suo favore ha anche il diritto, che non conterà nulla nei Sette Regni, ma che è un alleato pesante. I difetti: una conclamata rigidità mentale e il rischio concreto di una possibile deriva fanatico-religiosa.
Robb: alla sua età Alessandro Magno si occupava di reggere gli affari correnti di Macedonia, mentre il padre era in guerra, e Cesare si nascondeva come un topo, braccato com’era da Silla e dai suoi sicari. Ingiudicabile.
Daenerys: oddio, accumula errori su errori, anche se bisogna dire che si trova in un paese straniero del quale fatica a comprendere la lingua, i costumi e la gente. In lei non vedo delle grosse doti politiche, dimostra di possedere poche delle virtù che dovrebbe avere un buon sovrano, e onfine, cosa ancor più grave, non vedo neppure una traccia di quelle caratteristiche tipicamente femminili che hanno reso celebri alcune regine del passato.
In conclusione: ho votato per Stannis, anche se la figura di Mance m’intriga non poco.
Ho votato Tommen, il meno dannoso di tutti !!!!
La mia è stata una difficile scelta, ma alla fine ho votato per Rbb Stark. Non sono un fan della Casata Stark a priori, ma penso che sarebbe stato il migliore sovrano di Westeros.
Ha tutte le caratteristiche necessarie: onorabilità, autorità, animo gentile e rigoroso, rispetto per i suoi sudditi, spiccate capacità militari e anche politiche.
Di certo ha sbagliato, ma dal punto di vista puramente politico quale altro sovrano sarebbe riuscito a tener compatto i litigiosi Lord del Nord senza imporsi con crudeltà? Penso che Robb, da buon Stark, sarebbe stato anche un modello di austerità e limpidezza, tanto da poter essere in sintonia con i suoi sudditi. Sarebbe potuto essere un ottimo sovrano anche in tempo di pace.
Di errori, come dicevo, ne ha fatti; ma fin da subito, nonostante le vittorie sul campo, si è sempre mosso in situazioni avverse e se per un ragazzo di quell'età farsi accecare dall'amore (in un momento di debolezza) è un'errore grave, allora gli altri 4 sovrani ben più grandi sono ben peggiori peccatori.
Ad ogni modo la second ascelta sarebbe stata Stannis, ma non ho optato per lui perché lo ritengo un personaggio interessante e potenzialmente un ottimo governante. Ma è troppo debole, lo si capisce da come Melisande lo circuisce e, inoltre, la sua debolezza lo rende ferreo in ogni situazione. Anche quando un sovrano dovrebbe mostrarsi superiore.
Vedrei bene anche Tyron appollaiato sul trono.
Un re senza un popolo che lo ritiene degno come tale, non è un re.
Un re senza soldati disposti a morire per lui, per la sua saggezza e la sua guida o il suo coraggio, non è un re.
Un re che non sa coinvolgere e convincere tante persone, di diversa estrazione culturale, di diversi usi e costumi, non è un re.
Le guerre si vincono con i soldati...
Per me il re più re di tutti è e resta Mance Rayder.
Inutile dire che i signori non lo riconoscerebbero come tale... avesse la forza in campo "giusta"(i giganti???), i signori cambierebbero idea facilmente...
Altro candidato, inutile odiarla per questo, ma è così, si sta facendo le ossa, e la forza giusta ce l'ha... eccome se.
Daenerys Targaryen.
Chi segue queste due persone, lo fa per propria scelta. E' una grande forza.
E questo è solo il mio pensiero
Vedrei bene anche Tyron appollaiato sul trono.
Eh è vero. Indubbiamente non gli mancherebbero le qualità: discreto buon senso, spiccata intelligenza, capacità di pesare gli uomini e le motivazioni che li muovono (dote rara), lucidità anche nei momenti più difficili, larghezza di vedute, prontezza di spirito e una dose non comune di ingegno e astuzia. Catelyn parlando con Robb pronuncia però una frase che lo condanna praticamente senza appello: "La risata è il veleno del timore". Credo si adatti perfettamente al caso di Tyrion.
Nel mio caso sarebbe banale e inutile votare in base alla simpatia e all’ammirazione personale ( " />" /> ), un vero e proprio voto sprecato direi.
Perciò…
Robert: condottiero di prima grandezza, amato dai suoi uomini e guerriero valoroso, si è però dimostrato totalmente incapace come governante. Inoltre, ha avuto anche la non scontata fortuna di saper scegliere un uomo valido quale il buon Jon Arryn come suo principale collaboratore, che per quindici anni è riuscito a gestire, con molto buon senso, gli affari di governo al posto suo, chissà come sarebbe andata senza di lui...
Viserys: un folle, degno erede del padre, oppure anche semplicemente un giovanotto troppo presuntuoso, ambizioso e vanesio. Nel migliore dei casi credo avrebbe finito per dimostrarsi totalmente inadeguato, nel peggiore avrebbe eguagliato il padre in scelleratezza.
Joffrey: idem come sopra. Dispotico, egoista e crudele.
Renly: fatta la doverosa premessa che fra tutti i cinque re che compaiono sulla scena all’inizio della guerra Renly è senza dubbio quello che compie le scelte migliori (alleanza con i Tyrell, matrimonio con la dolce Margaery), non ho la minima idea di come avrebbe governato il regno, una volta conquistato il trono. L’ho sempre considerato un personaggio piuttosto fatuo e vanesio, che non eccelle in niente, ma è anche vero che poteva contare su buoni consiglieri, un grande esercito con generali capaci, il tesoro e le risorse di Alto Giardino. Credo che probabilmente sarebbe stato ricordato come un buon re, inteso come popolare e molto amato dal popolo, ma non come un grande re.
Balon: il re ideale, ma solo per un popolo di pirati e di predoni. Dimostra anche una discreta visione strategica sia durante la sua ribellione, sia nel corso della guerra dei cinque Re, con quelle incursioni navali quasi giapponesi e con la facile conquista del Nord completamente sguarnito. Per quanto riguarda l’aspetto politico, temo di non conoscerlo abbastanza bene per dare un giudizio, ma mi pare uno che sa molto bene cosa significhi che è savio lo osare a tempo e l’attendere a tempo, non proprio un completo imb****le, insomma. Euron, al contrario, ha dimostrato finora di non avere neanche un briciolo del buon senso del fratello.
Tommen: boh… ha già capito una roba mica secondaria: il potere è di chi appone il sigillo !!! Grande Tommy !!!! " />" />
Aegon: il ragazzo mi piace, lo confesso, diciamo pure che dopo la tragica fine di Robb mi sono schierato con convinzione al suo fianco. Sembra avere delle qualità morali e caratteriali di prim’ordine, ha ricevuto una buona istruzione, sembra aver capito cosa significhi essere un sovrano e quali doveri comporti, ma purtroppo è anche lui drammaticamente giovane e non ha dei buoni consiglieri che possano aiutarlo nella crescita, ad eccezione ovviamente di Connington. In ultima analisi: non ha dimostrato ancora nulla… ma potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa !! " />
Mance: uomo lucido, pratico e lungimirante. E’ l’unico ad essere riuscito completamente nello scopo che si era prefisso, ossia mettere in salvo il suo popolo dalla possibile minaccia degli estranei. E’ vero che ciò non avviene certo per merito suo, dato che il suo attacco alla Barriera fallisce miseramente, ma comunque apprezzo il suo pragmatismo e il suo contadinesco buon senso. Resta tuttavia, come i Greyjoy con le Isole di Ferro, un re adatto solamente alle genti del Popolo libero, difficilmente sarebbe accettato e riconosciuto dalle genti e dai lord dei Sette Regni.
Stannis: il re perfetto ? Direi di si. Tralasciando gli errori strategici che Martin gli fa commettere alle Acque Nere, si è dimostrato un condottiero capace durante l’assedio di Capo Tempesta e un generale piuttosto preparato. E’ un uomo tenace e metodico, sembra essere moralmente giusto e retto (occhio però a quei fuochi sinistri e all’influenza che Melissa sembra esercitare su di lui). A suo favore ha anche il diritto, che non conterà nulla nei Sette Regni, ma che è un alleato pesante. I difetti: una conclamata rigidità mentale e il rischio concreto di una possibile deriva fanatico-religiosa.
Robb: alla sua età Alessandro Magno si occupava di reggere gli affari correnti di Macedonia, mentre il padre era in guerra, e Cesare si nascondeva come un topo, braccato com’era da Silla e dai suoi sicari. Ingiudicabile.
Daenerys: oddio, accumula errori su errori, anche se bisogna dire che si trova in un paese straniero del quale fatica a comprendere la lingua, i costumi e la gente. In lei non vedo delle grosse doti politiche, dimostra di possedere poche delle virtù che dovrebbe avere un buon sovrano, e onfine, cosa ancor più grave, non vedo neppure una traccia di quelle caratteristiche tipicamente femminili che hanno reso celebri alcune regine del passato.
In conclusione: ho votato per Stannis, anche se la figura di Mance m’intriga non poco.
Ho votato per Stannis perchè condivido in pieno tutto questo
Aggiungo che il concetto di re dovrebbe, idealmente, rifarsi a quello di leader, in cui Jon Snow rientra pienamente, se non fosse per il dannato gioco del trono e tutte le politiche del brutto castello rosso " />
Aggiungo che il concetto di re dovrebbe, idealmente, rifarsi a quello di leader, in cui Jon Snow rientra pienamente, se non fosse per il dannato gioco del trono e tutte le politiche del brutto castello rosso " />
Eh.. guardacaso ha fatto proprio la stessa identica fine di Cesare... " />
e anche lui ha avuto il suo Spurinna !!! " />
dopo questa vado a nascondermi.
Robb: alla sua età Alessandro Magno si occupava di reggere gli affari correnti di Macedonia, mentre il padre era in guerra, e Cesare si nascondeva come un topo, braccato com’era da Silla e dai suoi sicari. Ingiudicabile.
Non ho ben compreso per quale ragione Robb sia ingiudicabile.
Eh è vero. Indubbiamente non gli mancherebbero le qualità: discreto buon senso, spiccata intelligenza, capacità di pesare gli uomini e le motivazioni che li muovono (dote rara), lucidità anche nei momenti più difficili, larghezza di vedute, prontezza di spirito e una dose non comune di ingegno e astuzia.
Probabilmente Tyron rappresenta il giusto mix di scaltrezza e intenti non del tutto malvagi.
Ad ogni modo anche Jon Snow diventa un leader davvero capace, si destreggia in una situazione molto difficile sulla Barriera senza potersi fidare di nessuno.
Robb: alla sua età Alessandro Magno si occupava di reggere gli affari correnti di Macedonia, mentre il padre era in guerra, e Cesare si nascondeva come un topo, braccato com’era da Silla e dai suoi sicari. Ingiudicabile.
Non ho ben compreso per quale ragione Robb sia ingiudicabile.
Ad essere onesti, come ho scritto anche l’altro giorno, l’ammirazione smisurata che nutro per Robb mi impedisce di dare una valutazione davvero imparziale della sua figura... un mio giudizio su di lui sarebbe totalmente inutile, dannatamente fazioso e assolutamente partigiano.
Per farla breve: è la classica figura di eroe tragico che affronta con abilità, dedizione e coraggio una situazione di cui non è personalmente responsabile e alla quale non è stato minimamente preparato, che non si fa troppe illusioni sulla sua sorte, ma che va incontro lo stesso con coraggio al suo destino. E' un condottiero dall'abilità innata che riesce ad ottenere alcuni importanti successi, senza riuscire però a sfruttarli adeguatamente, e si ritrova così a dover pagare, per ogni singolo errore commesso, un prezzo altissimo e spesso terribile. Mi hanno colpito la sua profonda solitudine e il suo lacerante tormento interno, il suo essere continuamente stritolato tra la necessità di dover adempiere a tutti costi i doveri (verso suo padre, la famiglia, la sua gente, il Nord) che gli vengono dalla sua nobile nascita, e la sua voglia intima e profonda, riemersa chiaramente durante il viaggio di ritorno verso le Torri Gemelle, di essere solo e semplicemente un giovane ragazzo di sedici anni.
Robb: alla sua età Alessandro Magno si occupava di reggere gli affari correnti di Macedonia, mentre il padre era in guerra, e Cesare si nascondeva come un topo, braccato com’era da Silla e dai suoi sicari. Ingiudicabile.
Non ho ben compreso per quale ragione Robb sia ingiudicabile.
Ad essere onesti, come ho scritto anche l’altro giorno, l’ammirazione smisurata che nutro per Robb mi impedisce di dare una valutazione davvero imparziale della sua figura... un mio giudizio su di lui sarebbe totalmente inutile, dannatamente fazioso e assolutamente partigiano.
Per farla breve: è la classica figura di eroe tragico che affronta con abilità, dedizione e coraggio una situazione di cui non è personalmente responsabile e alla quale non è stato minimamente preparato, che non si fa troppe illusioni sulla sua sorte, ma che va incontro lo stesso con coraggio al suo destino. E' un condottiero dall'abilità innata che riesce ad ottenere alcuni importanti successi, senza riuscire però a sfruttarli adeguatamente, e si ritrova così a dover pagare, per ogni singolo errore commesso, un prezzo altissimo e spesso terribile. Mi hanno colpito la sua profonda solitudine e il suo lacerante tormento interno, il suo essere continuamente stritolato tra la necessità di dover adempiere a tutti costi i doveri (verso suo padre, la famiglia, la sua gente, il Nord) che gli vengono dalla sua nobile nascita, e la sua voglia intima e profonda, riemersa chiaramente durante il viaggio di ritorno verso le Torri Gemelle, di essere solo e semplicemente un giovane ragazzo di sedici anni.
Nel cuore di ogni personaggio delle Cronache c'è il desiderio di "mollare tutto e di aprire un chioschetto di bibite alla Bahamas" (se mi passate l'esempio un po' fuori luogo). Solamente i personaggi più dilaniati dall'odio o dall'urgenza di altre emozioni, come Cat ad esempio, sono meno tormentati dal dubbio.
Lo stesso Tyron, per quanto si sia capito che il potere gli piaccia più di quanto sia mai piaciuto a Jamie, qualche volta ripensa a come sono trascorsi tranquilli quei giorni con Tysha.
Io continuo a pensare che Robb sia stato travolta dagli eventi e che sia stato il sovrano che ha incontrato più difficoltà degli altri ed è proprio come è riuscito a gestirle che mi ha spinto a votarlo.
E' vero, ma la maggior parte di loro sono ormai uomini adulti, hanno vissuto la loro vita, avuto dei figli, sbrigato i loro affari.
A Robb da un giorno all'altra viene rubata la giovinezza. Per carità, non accade solo a Robb, succede lo stesso ai suoi fratelli, a Gendry, al povero Edric, a Jon e ai suoi compagni, eccetera...
anche io sono abbastanza d'accordo con la tua visione su Robb eh, forse non son riuscito a spiegarmi bene... " />
Vedo, invece, che Stannis ha tantissimi sostenitori.
Stannis non mi dispiace, ma alle volte porta il suo concetto di giustizia all'estremo e, inoltre, lo trovo troppo influenzabile.
Vedo, invece, che Stannis ha tantissimi sostenitori.
Stannis non mi dispiace, ma alle volte porta il suo concetto di giustizia all'estremo e, inoltre, lo
trovo troppo influenzabile.
Infatti è proprio esagerato, non sa cosa sia la misericordia o l'amore, non riesce a socializzare con nessuno per non parlare del senso di superioritá che prova parlando degli altri "usurpatori" che poi dal momento che i veri re erano i Targaryen potrebbe quantomeno smetterla di parlare di diritti, perchè tanto sono convinto che la sua sia tutta scena e che in realtá pensa che Tommen sia il vero figlio di Robert, tutto questo senza contare che il suo modo per fare giustizia è esagerato come ad esmpio accorciare le dita a Davos
Io penso che Stannis non sia un uomo cattivo, Anzi ritengo che sia un abilite comandante e potenzialmente un abile regnante...
Solo che fin da piccolo il suo carattere più debole rispetto ai fratelli ha dovuto proteggersi con qualcosa.
Questo "scudo" è la giustizia calcolata e aspra che persegue nella vita, come a riparare i torti che ha subito in passato.
Ma rimane un uomo che non riesce a gestire appieno le sue debolezze, l'arrivo di Melisande lo fa capire in pieno
Cotesta missiva giunge da Tapatalco IV^
Ma rimane un uomo che non riesce a gestire appieno le sue debolezze, l'arrivo di Melisande lo fa capire in pieno
Cotesta missiva giunge da Tapatalco IV^
E' vero, la Melissa ha raggiunto una posizione di enorme influenza presso Stannis, tuttavia non è ancora riuscita ad avere accesso al suo animo più profondo, ad essere la voce più autorevole in tutti i suoi consigli e a farlo diventare un fanatico come invece è riuscita a fare con la moglie, la regina Selyse, una donna dal carattere fragile ed enormemente infelice. A sfavore di Melisandre giocano alcuno elementi:
Poi, chiaro: i rischi di una deriva ci sono tutti eh, ma per ora Stannis sembra destraggiarsi piuttosto bene.