@***Silk***

Anche questo ennesimo gruppo superbo. Per quanto la magia di Everything In It's Right Place sia per me la loro massima.

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Molto significativa per me oggi. 

Everything in its Right Place è davvero stupenda. Un grande classico delle loro setlist e mi fa sempre andare la mente a Vanilla Sky.

In verità, i Radiohead sono una mia grande fissa e un'unica loro canzone non sono in grado di sceglierla, mi è difficile ritagliare anche un piccolo sotto-insieme di migliori, perché per me quasi ognuna di esse è un piccolo gioiellino a sé stante delle loro varie fasi. Nella loro fase elettronica di Kid A/Amnesiac, per quanto il più acclamato sia Kid A, personalmente sono più affezionata ad Amnesiac. Da un giudizio totalmente soggettivo e personale pescherei su tutte Like Spinning Plates. Cercando un'opinione di maggior distacco cito anche oltre alla tua, Pyramid Song, Life in a Glasshouse, How to disappear completely, Idioteque.

Ammetto di averle scritte quasi tutte, prima di postare.

Oggi mi hai resa un donna più erudita: non conoscevo gli Skillet!

Mi intrufolo anche se non c'entro nulla, perchè cambio completamente genere. In questi minuti la sto ascoltando quasi in loop...

Uno dei miei grandi amori (si fa per dire: magari!): Damien Rice

Un altro grande classico!

Album tra i più belli dei Queen, made in heaven, a mio parere.

Sì è uno dei miei preferiti!

Buongiorno e buon lunedì. Mood del giorno in atto

Dedicata al M5S vista l' affermazioni alle elezioni.

Scrivici anche il motivo della tua scelta, Jon.......non è mera prassi; è parte integrante del "gioco"

Ci sono gli amici che durano nel tempo. Anche per la vita, qualcuno. Ci sono i compagni di scuola che non vedi per decenni, poi li ritrovi -magari in una situazione non serena- e ti trattano come se ci si fosse visti due giorni prima, con la stessa amicizia di allora e un affetto anche maggiore, cresciuto, adulto (Ne ho in mente uno, in particolare, in questi giorni; ed è stata una sorpresa bellissima). Ci sono quelli con cui ci si lascia un po' per volta, senza rancore nè sscalpore, semplicemente perchè crescendo si cambia, e se a vent'anni si era uno lo specchio dell'altro, un po' per volta si diventa irrimediabilmente diversi.
E ci sono quelli che ti deludono. Che ti danno una bella coltellata, o che, semplicemente, si rivelano non essere le bellissime persone che avevi creduto, ma guitti mediocri che recitavano una parte. Ne ricordo in particolare due, negli ultimi anni. Uno, a dirla tutta, sembrava molto più di un amico; e io, scema, ci avevo pure creduto. E poi, invece, bidone del secolo; di quelli che si ricordano per anni.
La cosa curiosa (sai che roba) è che entrambi questi ultimi hanno lasciato, come solo retaggio -che tristezza- l'amore per qualche canante o gruppo, che mi hanno fatto conoscere perchè ne erano appassionati in modo sviscerato. Al secondo, devo i Baustelle (con Fossati non c'era riuscito, e neanche con i suoi fado portoghesi). Al primo, amico che non era mai stato tale, Kate Bush e Bjork (stava cercando di convertirmi anche ai Radiohead, ma le nostre strade si erano divise inesorabilmente in quei giorni). Scherzi della vita: credi di aver trovato delle persone speciali, e invece dopo un po' ti ritrovi al puno di partenza, soltanto con mezza dozzina di cd in più. E, eventualmente (nel secondo caso) una bella cicatrice.
Questa canzone mi ha sempre colpita per il testo, di una fisicità e intensità gridate, fortissime:

I'm a fountain of blood / in the shape of a girl...
 

Sono una fontana di sangue
sotto forma di ragazza
Tu sei l’uccello sul bordo
ipnotizzato dal turbinio
Bevimi, fammi sentire reale
...
Il gioco a cui stiamo giocando si chiama vita
...
La marea ti mostrerà la strada
Se dimenticherai il mio nome
fallirai come un’ orca assassina
intrappolata in una baia

...
Sei l’unico che può percorrermi
Io sono la tua unica strada

Sono il mormorio dell’acqua
Segreto perchè tu possa udirmi
...
Tu sei la mano intrusa
ed io il ramo che spezzi

6 hours fa, JonSnow; dice:

 

5 hours fa, Darklady dice:

Scrivici anche il motivo della tua scelta, Jon.......non è mera prassi; è parte integrante del "gioco"

Lo dico io: Perchè è bellissima!!!!!!!!!!!! 

Oltre a condividere il motivo di Lady Monica, devo dire che è stato un pezzo che ho sempre sentito molto, molto vicino e che di tanto in tanto ritorna preponderante. Esso è un inno alla negatività che si può avere dentro e a quanto essa possa essere decisiva, dominando l'individuo. Senza contare, ovviamente, che fa parte di One-X, raccolta che a mio parere racchiude da sempre il meglio dei Three Days Grace, i quali nonostante successivamente non abbiano prodotto cattive cose, per me hanno toccato l'apice con quell'album. 

Che bel testo! Atipico ed inquietante. Domani lo rileggeró con calma, per capirlo di più e vedere che pensieri e interpretazioni personali mi tira fuori "da dentro". Perché é qualcosa che mi ha colpito molto.

Che bel testo! Atipico ed inquietante. Più tardi lo rileggeró con calma, per vedere che pensieri e interpretazioni personali mi tira fuori. Perchè certi testi sono un po' come il test della macchia d'inchiostro: ognuno ci vede un pezzo di sè, qualcosa che ha dentro. Per ora, posso solo dire che mi ha colpito molto.

E, per pura assonanza, mi ha fatto venire in mente questa canzone del buon, vecchio, grandissimo Battiato.

Scoperta sentendola per la prima volta non da lui, ma... da due colleghi, in una cena in una baita in montagna, quando avevo, appunto, colleghi più vispi e meno formali (non come adesso). Lui, alla chitarra, bravissimo; lei che, a dire il vero, mi era antipatica al limite dell'idiosincrasia, ma avevo scoperto quella sera che aveva una voce che era meraviglia pura. Avevano cantato -improvvisandola- questa canzone, e l'avevano fatta talmente bene che, anche se stavamo cantando tutti insieme, di colpo si era fatto il silenzio, e avevamo lasciato che fossero solo loro due. Per me era stata una botta al cuore. Due minuti di inaspettata, soprendente, pura bellezza. Scusi, Maestro Battiato; ma a volte... vorrei poterla riascoltare cantata da quella voce, e con quella chitarra.

Comunque mi ci ritrovo tantissimo, anche nel testo. Nel desiderio -impossibile, per chi ha avuto il dubbio "dono" di nascere con una personalità complessa, analitica, pesante come la ghisa non tanto con gli altri (con gli altri posso scherzare, ridere e mostrare l'1 per cento del mondo complicatissimo che mi abita la testa) ma soprattutto per chi se la deve portare dentro- di poter affrontare la vita con un po' di lievità e leggerezza. Intrecciato ad un altro tema: l'aspirare ad una vita distaccata e fatta della capacità di cogliere gioie piccolissime, quasi immateriale, ed il contrasto con una parte istintiva e non controllabile, dentro: "l'animale", che quando cerchi di sollevarti ti ritrascina giù. Incatenandoti a terra, alla fisicità, alla forza di gravità del tuo essere persona pesante, di carne e sangue; al pensiero e al desiderio di una persona, di "quella" persona in particolare.
Vanificando in un attimo tutta la tua ricerca di distacco, il tuo cammino -lungo, e lento, costruito faticosamente passo dopo passo- verso un'autosufficienza anche emozionale. E rovinando a prescindere ogni tuo tentativo di trovare serenità nell'equilibrio e nelle semplici, piccole cose.

E questa -me ne sono accorta solo ora, scrivendola- è la descrizione esatta di un pezzetto della mia vita, due anni e mezzo fa.

Vivere non è difficile potendo poi rinascere
cambierei molte cose un po' di leggerezza e di stupidità.
Fingere tu riesci a fingere quando ti trovi accanto a me
mi dai sempre ragione e avrei voglia di dirti
ch' è meglio se sto solo...
Ma l' animale che mi porto dentro
non mi fa vivere felice mai
si prende tutto anche il caffè
mi rende schiavo delle mie passioni
e non si arrende mai e non sa attendere
e l' animale che mi porto dentro vuole te.
Dentro me segni di fuoco è l'acqua che li spegne
se vuoi farli bruciare tu lasciali nell' aria
oppure sulla terra.