Tolkien viene superato solo da gente come socrate
Allora non perderti le ficcanti argomentazioni dell'autore del topic " />Non ho ancora letto il thread ma trovo veramente interessante la discussione, soprattutto se fatta da persone competenti in materia.
" />Allora non perderti le ficcanti argomentazioni dell'autore del topic " />
Non ho ancora letto il thread ma trovo veramente interessante la discussione, soprattutto se fatta da persone competenti in materia.
Allora non perderti le ficcanti argomentazioni dell'autore del topic " />
Non ho ancora letto il thread ma trovo veramente interessante la discussione, soprattutto se fatta da persone competenti in materia.
Ahahahahahah!!! no comunque mi ricordo che anch'io dopo aver visto il film ho avuto una certa difficoltà a leggere il libro, sarà che avevo 11 anni ma dopo aver visto al cinema quasi tre ore di colpi di scena prendere il libro e trovarsi 40-50 pagine di descrizione della contea e festa di Bilbo, beh non è facile!
Comunque per la cronaca, Socrate era analfabeta, quindi è impossibile sapere come scrivesse dato che le sue opere le ha scritte in gran parte Platone!
Personalmente non ho votato anche se ritengo di gran lunga superiore Tolkien.Tutti quelli che non hanno votato non riescono ad accettare la grandezza enorme sotto tutti gli aspetti di Tolkien perchè LOTR è secondo me nella top ten dei migliori romanzi mai scritti di tutti i generi mentre martin è nei migliori dieci dei fantasy
Martin è un ottimo autore, anche se nella sua saga ben due libri su cinque lasciano veramente a desiderare.
Tolkien ha dalla sua un bel numero di elementi a favore visto che:
- ha rivoluzionato il fantasy (Martin si è limitato a un'innovazione in linea con il suo tempo, visto che le spiccate caratterizzazioni sono comuni oggi)
- ha creato un mondo coerente
- non si limitava a prendere una pera e a dire "toh, ecco una baia", ogni baia ha una storia, un contesto coerente con le regole della geografia politica
- non buttava tutto sul complotto quando non sapeva più come riempire millemila pagine del libro (avete presente una delle ultime interviste di martin? non riusciva a tenere vive le sue tartarughe e dava la colpa ai complotti " /> )
- ha creato una storia epica
...
Insomma, Tolkien è superiore. Martin può piacere e non ci trovo niente di strano che piace (specialmente a quelli che buttano tutto in complotto), ma Tolkien è immortale.
E con buona pace di opere come uno nessuna e centomila e altre cose simili (ma non Dostoevskij, questo no! " /> )
Che ne pensate?
Ho finalmente letto il thread ed ora mi appresto a leggere la discussione precedente!Comunque se n'era già abbondantemente discusso in questo topic: http://www.labarrier...topic=7084&st=0
Ovviamente io non voto e non mi esprimo perchè non ho mai letto Tolkien (come ho già detto ci ho provato ma non l'ho trovato un romanzo che ti avvince fin dalla prime pagine!)
Per Jon snow 01: ma stai scherzando o le cose che hai scritto le pensi davvero?
Ci stai prendendo in giro? Ti va di trollare?
Non ho nulla da ridire sul fatto che tu preferisca Tolkien ma il tuo atteggiamento è strano.
Mai porre una domanda se non si è pronti a ricevere la risposta (anche quella che non vorremmo sentire).
Ci sono risposte esilaranti su questo sondaggio..
Tolkien è il sommo supremo, d'accordissimo, però -temo- esistono persone -immagino che bruceranno all'inferno- a cui non piace. Per non parlare di quelli che non possono essere nominati! (cioè coloro a cui non piace il genere fantasy!!)
Scherzi a parte..su Tolkien vs Martin ho ampiamente detto la mia.
Su Tolkien vs tutti.. io credo sia stupidissimo parlare di una "top-ten" dei migliori scrittori.
Quindi lo faccio.
E Tolkien ce lo metto.
Ho letto molti dei "classici" e alcuni li ho odiati talmente tanto da aver nascosto i libri. E' normale, perchè molte cose purtroppo sono decise dal gusto personale.
I meriti oggettivi esistono e possono essere ritrovati nell'aver saputo rinnovare un genere, raccontare un momento storico/politico, etc. etc. Più una profondità del messaggio che una persona intelligente deve riconoscere anche agli scrittori che odia, se c'è.
Tolkien è la pietra miliare di un genere (nello specifico il mio genere preferito, quindi un punto in più)
Altro punto in più è per l'essere stato e l'essere ancora profondamente incompreso e vittima di pregiudizi politci ai limiti dell'assurdo (e fascisterie varie) a cui si aggiungono gli ampiamente discussi pregiudizi sul "bene e male" e chi lo dipinge come una favoletta, o al massimo si punta sui temi della caducità o di tecnologia vs natura.
Tralasciando tutti gli scritti con cui ha costellato un mondo assolutamente possibile, nel suo capolavoro preso da solo, il problema della morale e della sua ambiguità è preponderante. E solo 1 critico su 10 lo capisce, cosa abbastanza triste. E pensare che lui l'ha anche detto, mica ne faceva un segreto.
Si dice che Martin è un innovatore per i suoi personaggi -ed è effettivamente vero-. Bene, Tolkien mezzo secolo prima ti scrive una vera e propria epica, fomentandoti al massimo, per poi prendere a protagonisti dei bambini pelosi e poco intelligenti e far risolvere la vicenda a un giardiniere e Gollum, manco all'unico hobbit un po' meno scemo. E tornati a casa, nessuno gli dice manco grazie. Anti-epico a stecca.
Questi sono i meriti oggettivi di Tolkien -con altri-, che per me lo fanno entrare nell'olimpi degli scrittori.
Poi, c'è chi come me ama anche il suo modo di scrivere.
Ma se a qualcuno fa schifo, è giusto così, non si può pretendere il contrario, non è cattiveria.
PS
Mi dispiace ma a "il mondo è diviso in bianco e nero, lotta tra bene e male" ho chiuso. L'autore ha letto un altro libro, non il signore degli anelli, in cui il cattivo principale era buono, i buoni diventano cattivi e molti personaggi sono entrambe le cose costantemente.
Esempio banalissimo, Eddard Stark. Cioè, scusate, Boromir.
Mah, sta gente che scrive sti articoli è molto difficile che i libri li abbia letti.
Mi dispiace ma a "il mondo è diviso in bianco e nero, lotta tra bene e male" ho chiuso. L'autore ha letto un altro libro, non il signore degli anelli, in cui il cattivo principale era buono, i buoni diventano cattivi e molti personaggi sono entrambe le cose costantemente.
Esempio banalissimo, Eddard Stark. Cioè, scusate, Boromir.
Se leggi bene, la spiegazione è molto più articolata. E la reazione astiosa e di chiusura verso le critiche dei fan di Tolkien è abbastanza indicativa di quello che dicevo prima. Diversamente chi segue Martin mi pare abbia uno spirito molto più propenso alla discussione e al dibattito e meno fideistico.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Ma certo:
- chi la pensa diversamente è uno che fa bene ad andare su un altro forum
- chi la pensa diversamente è saccente
- chi la pensa differentemente vuole mostrare la sua cultura
- chi la pensa differentemente fa trollate multiple
- ma chi cavolo è Sun Tzu?
- ma l'hai mai vista una galea?
- non capiscono che è diverso!
- E' fantasy ma è diverso!
...
C'è da farci un'antologia in merito " />
Mi dispiace ma a "il mondo è diviso in bianco e nero, lotta tra bene e male" ho chiuso. L'autore ha letto un altro libro, non il signore degli anelli, in cui il cattivo principale era buono, i buoni diventano cattivi e molti personaggi sono entrambe le cose costantemente.
Esempio banalissimo, Eddard Stark. Cioè, scusate, Boromir.
Se leggi bene, la spiegazione è molto più articolata. E la reazione astiosa e di chiusura verso le critiche dei fan di Tolkien è abbastanza indicativa di quello che dicevo prima. Diversamente chi segue Martin mi pare abbia uno spirito molto più propenso alla discussione e al dibattito e meno fideistico.
No, mi dispiace, io ho detto e ripetuto nel post diecimila volte di essere fan di entrambi alla pari e ho anche detto che è giusto che a qualcuno non posso piacere etc. etc.
Non è una questione fideistica.. mettiamola così. Hai un cane?
La prima volta che alle 2 di notte abbaia, vai fuori e con calma lo fai stare zitto. Alla seconda pure. Alla terza sei un po' stizzito. Alla quarta gli tiri appresso una scopa.
La discussione Tolkien benevsmale va avanti da 50 anni nella sua interezza e da una decina della mia vita, a un certo punto sentire sempre lo stesso argomento diventa logorante, per quanto uno si possa barcamenare per farlo sembrare nuovo.
Poi se altri hanno voglia di parlarne, non mi oppongo. Però non leggerò mai la discussione, tutto quiXD
Sopra la parte che tu hai evidenziato del post avevo passato molto tempo a dire perchè, pure se secondo me è un capolavoro, capisco che a molti il SDA possa non piacere o altro.. quindi no dai, del fanatico religioso di tolkien no:P
Occhio ragazzi, la discussione riguarda la contrapposizione letteraria tra Martin e Tolkien, non le reciproche accuse tra i rispettivi fan.
Di per sé contrapporre i due autori ha poco senso.
Scrivono in epoche diverse, hanno mentalità diverse, pubblico diverso, trattano tematiche sostanzialmente diverse e hanno scritto le loro opere in contesti completamente diversi.
Una differenza su tutte, Martin scrive per vivere, esercita la professione di scrittore, Tolkien no, aveva altre fonti di reddito, e questo gli ha permesso di prendersi tutto il tempo che ha voluto per scrivere il suo masterpiece (14 anni, qualcosa del genere, non ricordo di preciso) prima di darlo alle stampe tutto in un colpo solo. Cosa che, evidentemente, Martin avrebbe voluto ma non ha potuto fare (come da sue interviste).
Esulando dai meriti storici (apprezziamo in pieno oggi quelli di Tolkien, occorrerebbe fornire a Martin lo stesso tempo per vederne gli impatti culturali) che non ritengo confrontabili per i motivi riportati tra parentesi, ritengo il campo in cui Tolkien è maestro indiscusso la precisione geografica delle sue vicende.
Solo geografica, non storica, almeno non nel rapporto con Martin.
In Tolkien ci sono esseri immortali, quindi ha senso che la storia del mondo sia conosciuta con una precisione sbalorditiva.
Nel mondo di Martin non ci sono esseri analoghi, e non ci sono metodi di registrazione storica paragonabili a quelli reali, quindi ci sta che dopo alcune generazioni gli eventi inizino a sfumare nella leggenda, presentare contraddizioni e versioni discordanti e via dicendo.
In Tolkien un'ambiguità storica paragonabile a quella della paternità di Daeron II (con conseguente motivazione alle pretese di Daemon), per quanto siano passati meno di duecento anni dall'evento al tempo delle Cronache, non sarebbe pensabile.
Al contrario, sarebbe un errore se Martin descrivesse la storia del suo mondo senza incertezze, senza ambiguità: non sarebbe corretto in quanto nel suo mondo una cosa del genere non sarebbe plausibile.
Al contrario, reputo Martin nettamente migliore a livello di intreccio narrativo (e non mi riferisco solo a ASOIAF paragonato a TLOTR, ma all'intero corpus dei due autori: i racconti brevi di Martin hanno per me un'autoconsistenza, un equilibrio e una scorrevolezza che raramente ho incontrato altrove), e a livello stilistico.
Tolkien fa scelte stilistiche a mio parere assolutamente discutibili, come il modo in cui è stato diviso Le Due Torri, e ci sono capitoli che francamente trovo piuttosto pesanti e privi di emozioni, tipo l'attraversamento delle paludi e in generale tutta la marcia di Frodo dallo scioglimento della Compagnia all'incontro con Faramir.
Al contrario, in Martin ogni capitolo ha saputo riservarmi emozioni.
Naturalmente sono opinioni personali - so che per diverse persone i capitoli di questo o quel POV sono noiosi, vedi Bran o Brienne che per inciso sono tra i miei preferiti - tuttavia quello che non mi spiego è che mentre chi preferisce Martin accetta che altri abbiano opinioni diverse, da parte di molti fan di Tolkien ci sono reazioni piuttosto di chiusura verso chi non la pensa come loro e non mette il Prof. di Oxford al primo posto nell'Olimpo del fantasy... cosa che è un peccato, perché su un forum il confronto e l'accettazione delle opinioni altrui sono la base delle relazioni tra gli utenti.
In fondo, è la semplice differenza tra il dire "io ho ragione" e "io la penso così" che rende gradevole o meno una discussione.
No.Dimostra solo che i fan di Tolkien,quando si parla di Tolkien, sono peggio degli Avventisti del Settimo Giorno.Comunque vi faccio notare che in un forum su Martin c'è un testa a testa fra i due... presumibilmente la stessa cosa succederebbe su qualsiasi altro forum dedicato ad altri autori fantasy... ad eccezione di quelli dedicati a Tolkien stesso perchè li stravincerebbe... questo sottolinea l'insuperabilità del maestro assoluto del genere fantastico
Non è questione di realismo ma di profondità nel character design.Ma certo, se si ammazza per sete di potere è poco realistico, se si ammazza perché il padre ha detto che era meglio farla finita che vivere in quelle condizioni è molto realistico
- Perchè Sauron è cattivo?
- Perchè si
-Perchè Jaime è cattivo?
-Quanto tempo hai?
La ricchezza del background di un personaggio è fondamentale per renderlo verosimile ed organico al racconto (che non vuol dire realistico nel senso che intendi tu);sono tecniche di scrittura creativa che oggi sono diventate di uso standard (paradigmatiche,come ha detto qualcuno),come dire che una descrizione in cui "marco è brutto" è meno incisiva di una in cui "marco ha gli occhi storti,il naso adunco con un orribile bitorzolo sulla punta e le orecchie a sventola".
È probabile che ai tempi di Tolkien tali tecniche fossero ancora di la da venire.
O forse no,ma non è questo il punto:non è che Tolkien non abbia arricchito il background dei suoi personaggi perchè fosse un incapace (il character design lo sapeva curare,se ci si metteva....vedasi Gollum) ma perchè per il romanzo che aveva in mente lui questi non erano elementi essenziali,dal momento che il focus del Signore degli Anelli raramente arriva alla sfera individuale dei personaggi,ma si mantiene molto allargato.
Ecco diciamo che la differenza che c'è tra Martin e Tolkien è che il primo è come un cronista che sta in mezzo al campo di battaglia,e descrive le smorfie di agonia di quel soldato lì,le lacrime e le preghiere di quell'altro,la storia di quel soldato li in fondo che sta disertando per tornare dalla famiglia,eccetera eccetera......Tolkien invece sta sulla collina:descrive gli spostamenti delle armate,ci racconta la storia del luogo in cui sta avvenendo la battaglia,ci descrive quell'ansa del fiume laggiù...dietro al faggeto....e ci racconta la storia della famiglia che abitava in quel mulino abbandonato.Si tratta di due approcci che richiedono modi di scrivere completamente diversi.
Non sai cosa darei per poter leggere entrambe queste top tenLOTR è secondo me nella top ten dei migliori romanzi mai scritti di tutti i generi mentre martin è nei migliori dieci dei fantasy
Tifi Fiorentina,per caso?Tolkien viene superato solo da gente come socrate