La mia domanda è questa, secondo voi che di Martin sicuramene (a giudicare da quanto ne parlate) ne sapete molto di più di quanto ne so io, nei prossimi decenni avremo a che fare con una gigantesca ondata di suoi imitatori? Cioè nelle librerie spunteranno centinaia di saghe infinite e complicatissime?
Credo che sia inevitabile. Ogni volta che i canoni di un genere vengono stravolti da una opera di grande successo, questa diventa il nuovo punto di riferimento. Così succede molto rapidamente e in continuazione nel mondo del cinema e nel mondo dell'arte. O si pensi alla musica pop/rock dopo i Pink Floyd, o ai videogiochi dopo Quake. Chiunque oggigiorno vorrà cimentarsi in un opera fantasy 'seria' dovrà necessariamente guardare a ASOIAF o verrà trattato come obsoleto (ad eccezione, ovviamente, di casi isolati in cui si vuole appositamente fare uso, per una qualsiasi ragione, del linguaggio di Tolkien).
Questo fino al prossimo cambio di paradigma.
Concordo assolutamente!
C'è da dire una cosa però.. non è necessariamente un male che, dopo un pioniere di un certo paradigma, molti altri guardino a lui, se riescono ad aggiungere anche solo qualcosina.
Lo stesso Martin dice che non è sbagliato guardare a Tolkien e ammette di farlo molto spesso, critica chi lo scimmiotta.
Ugualmente, se leggessi altri romanzi improntati su uno stile come quello di Martin, ma con una trama e dei personaggi originali, lo troverei interessante.
Invece se la cosa scade opere dove si uccidono i protagonisti solo per dimostrare il proprio cinismo, con sconcerie e scene di sesso buttate qua e là perchè fa figo (non faccio nomi, HBO).. lì la cosa diventa ridicola.
Tutti dicono che il trono di spade è più realistico del signore degli anelli solo perchè nel trono di spade la parola onore non esiste nemmeno sul vocabolario mentre nel signore degli anelli è legge ma ricordo che nel signore degli anelli incombe la fine del mondo mentre nel trono di spade incombe una battaglia per una sedia fatta di spade
Martin
Tutti dicono che il trono di spade è più realistico del signore degli anelli solo perchè nel trono di spade la parola onore non esiste nemmeno sul vocabolario mentre nel signore degli anelli è legge ma ricordo che nel signore degli anelli incombe la fine del mondo mentre nel trono di spade incombe una battaglia per una sedia fatta di spade
No: dicono che è più realistico perchè nelle Cronache, sembra non esserci un Male e un Bene assoluti, e i personaggi tendono ad essere grigi, con sfumature psicologiche e caratteriali diverse (superiori, per me) rispetto ai personaggi del Signore degli anelli.
Ma certo, se si ammazza per sete di potere è poco realistico, se si ammazza perché il padre ha detto che era meglio farla finita che vivere in quelle condizioni è molto realistico " />
Siamo tornati alla guerra di tr**a, decisamente realistico " />
Tutti dicono che il trono di spade è più realistico del signore degli anelli solo perchè nel trono di spade la parola onore non esiste nemmeno sul vocabolario mentre nel signore degli anelli è legge ma ricordo che nel signore degli anelli incombe la fine del mondo mentre nel trono di spade incombe una battaglia per una sedia fatta di spade
Anche loro si vogliono sedere???
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Tra l'altro le figure grige sono tranquillamente presenti nel signore degli anelli. Saruman e Boromir ne sono ottimi esempi. E, tra l'altro, è lo stesso Martin a dirlo nelle sue interviste.
Diciamo che chi tanto decanta Martin "su" tolkien farebbe bene a leggersele le sue interviste, avrebbe molti argomenti in meno.
Ma certo, se si ammazza per sete di potere è poco realistico, se si ammazza perché il padre ha detto che era meglio farla finita che vivere in quelle condizioni è molto realistico " />
Siamo tornati alla guerra di tr**a, decisamente realistico " />
Non c'ho capito una nespola di quello che tentavi di dire
Mi sembra una descrizione molto riduttiva.Tutti dicono che il trono di spade è più realistico del signore degli anelli solo perchè nel trono di spade la parola onore non esiste nemmeno sul vocabolario mentre nel signore degli anelli è legge ma ricordo che nel signore degli anelli incombe la fine del mondo mentre nel trono di spade incombe una battaglia per una sedia fatta di spade
Non c'è solo la battaglia per il trono di spade. Inoltre non è affatto vero che l'onore non esiste: c'è eccome, ed è in conflitto con altre cose (e non c'è una presa di posizione specifica dell'autore a riguardo).
Detto questo, preferisco Martin perché per vari motivi che ora non ho voglia di spiegare risponde molto di più alle mie esigenze. Tolkien mi annoia abbastanza.
Non è tanto una questione di realismo (mi sembra un po' esagerata e superficiale tutta questa importanza che si dà al realismo nelle storie di finzione e che si attribuisce a Martin), ma proprio che ritengo Martin più interessante (e in parte con questo c'entra anche un maggior realismo in alcuni ambiti, ma non è questo il punto principale).
Dieci, cento, mille volte Martin.
Certo l'importante è crederci
Francamente non capisco questo "accapigliarsi". Come sapete io adoro Tolkien, ho letto praticamente quasi tutto ciò che ha scritto e molti saggi e studi sulle sue opere e la sua vita, e come sapete tutti o quasi è considerato uno dei maggiori autori del secolo passato e il SDA uno dei più grandi capolavori della letteratura del' 900. Ora non posso dilungarmi nel descrivervi la profondità dell'uomo Tolkien, la si denota non solo nel SDA ma forse ancora di più in altre opere minori come Roverandum, Il Cacciatore di Draghi o nelle Lettere a Babbo Natale dedicate ai suoi numerosi figli, ma appunto oltre alla sua immensa conoscenza dei miti antichi e dei linguaggi ad essi legati il prof. per me nelle sue opere principali riesce a trasmettere l'enormità e la complessità del mondo da lui creato. A chi dice che il SDA è semplice, posso dire che forse lo ha letto con superficialità e che gli conviene anche leggere gli altri scritti dedicati alla Terra di Mezzo. Con questo non voglio sminuire Martin che è un grandissimo e certamente le Cronache sono un intreccio talmente ingarbugliato di fascino, mistero, thriller e magia degno dei più grandi autori di tutti i generi e chissà magari le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco alla fine degli anni duemila saranno considerate un po' come viene considerato ora il SDA.
Gil Galad - Stella di radianza
Bravo!!!!!!!!!!!!
Tra l'altro le figure grige sono tranquillamente presenti nel signore degli anelli. Saruman e Boromir ne sono ottimi esempi. E, tra l'altro, è lo stesso Martin a dirlo nelle sue interviste.
Diciamo che chi tanto decanta Martin "su" tolkien farebbe bene a leggersele le sue interviste, avrebbe molti argomenti in meno.
Eh, infatti.
La critica "tolkien è solo in bianco è nero" è cominciato il giorno dopo la pubblicazione del signore degli anelli e lui ha risposto subito cercando di spiegarsi, ma molte poche persone hanno capito.
Uno dei motivi per cui stimo Martin è che mi è sembrato tra i primi autori fantasy ad avere intuito questa cosa, oltre ad altre potenzialità ed intuizioni drammaticamente sottavalutate di tutte le opere di Tolkien, probabilmente messe in ombra dalla complessità di un mondo descritto nel minimo dettaglio.
Amo Martin, amo Tolkien, ma ribadisco che non ha senso confrontarli.. Martin si ispira a Tolkien, riprendendo alcune sue intuizioni a 50 anni di distanza.
E visto cos'è successo nella storia dell'uomo e della letteratura in questi 50 anni, confrontarli è come confrontare Galileo e Margherita Hack. (non mi veniva un esempio miglioreXD)
Tolkien tutta la vita. Martin può sembrarci migliore, la sua saga, almeno personalmente, mi ha sempre preso molto di più del SDA... ma non può esserci paragone. La vastità,la profondità e la grandezza delle opere di Tolkien non hanno nessun rivale nel fantasy odierno. Come intreccio, come novella Martin può essere più piacevole, ma io ritengo che Tolkien abbia creato il fantasy e sia anche riuscito a superarlo. Il Silmarillion è EPICA, non fantasy