Ho letto la Troisi: nulla di eccelso ma nemmeno così orrida, ho letto di peggio.
Per quanto riguarda invece Drizzt ribadisco che egli è un personaggio, a mia opinione, costruito senza nè capo nè coda: innanzitutto un qualsiasi individuo nato in una società con determinati valori unanimamente accettati, senza influenze esterne, se togliamo quella piuttosto debole del maestro-padre, non può sviluppare dal nulla una coscienza intrisa di una tale quantità di moralismi cristianeggianti e bigottagini varie: la morale, così come la coscienza individuale, non si creano dal nulla e quella di Dritzz non trova nel libro una spiegazione plausibile nemmeno lontanamente; tutto ciò che ci è dato sapere è che secondo Drizzt Do'Urden la morale dei suoi avi, di tutta la sua famiglia e dell'intera società dorw è sbagliata, non si sà come sia giunto a questa conclusione, si sà solo che dopo tanto pensare è stato illuminato ad una causa superiore dal niente.
Il fatto che sia odioso poi è dato più che altro dal fatto che l'autore partegggia anche abbastanza palesemente per lui, l'unico essere buono e colmo di valori giusti, l'unico che possiede i requisiti per giudicare tutti dall'alto della sua bontà..
Suvvia questo non è un personaggio creato bene; non c'è spessore, non c'è coerenza e nemmeno onesta incoerenza, non c'è nulla in effetti.
Certo se il libro avesse trattato di come Drizzt arriva a pensare le insulsità che pensa forse sarebbe stato interessante davvero.
Questo ovviamente il mio parere " />
Veramente è spiegato. Drizzt viene, fin da piccolo, sottoposto al "sistema educativo" drow, ma diversamente dai suoi compagni non reagisce accettando quei valori, ma rifiutandoli: cosa in un certo senso logica, se ci pensi, visto che per colpa di quei valori lui è stato maltrattato. Sottovaluti inoltre il fatto che sia un maschio, quindi situato su un livello gerarchico più basso nella società drow. I maschi drow, come è chiaramente spiegato nel romanzo, si trovano perciò a competere costantemente tra di loro per essere notati (o, in alcuni casi, ignorati) dalle femmine, che detengono il potere. Drizzt è però fortunato perché il suo rapporto maschile primario, quello che lo forgerà per il resto dell'esistenza, è con Zacknafein. Tu lo definisci un rapporto debole, ma è quello che di fatto lo renderà quello che è: l'influsso di Zacknafein su Drizzt è più forte di quanto non sembri.
Lo definisci poi bigotto: considerando il significato del termine, Drizzt è quanto di più lontano vi possa essere. E questo senza considerare che nel mondo dei FR gli dei esistono e hanno un modo tutto loro di far sentire la loro presenza (mi riferisco naturalmente ai poteri magici che garantiscono ai loro chierici e ai loro frequenti interventi nella vita dei Reami), il che darebbe un senso perfettamente logico alla "bigotteria" di Drizzt: seguo fedelmente Mielikki perché così avrò più potere.
Quanto alle insulsaggini che pensa, è ovviamente questione di gusti personali. Io personalmente ho condiviso quasi tutte le sue scelte, ma ho sempre trovato che i suoi valori siano giusti. In fin dei conti, voler essere migliori della realtà che ci circonda, giudicata negativamente, non è una cosa così strana per un italiano, se ci pensi bene.
In sostanza, Drizzt non è costruito così male come può sembrare. Certo, gli approfondimenti psicologici non sono il massimo (l'idea di farli tramite i pensieri dello stesso Drizzt all'inizio di alcuni capitoli fa un po' troppo "narratore che interviene") e le scene d'azione, in alcuni casi, sono un po' troppo farraginose. Ma, nel complesso, l'elfo scuro si piazza come uno dei personaggi maggiormente di nota del fantasy. Cosa che Nihal e le altre sciacquette della Troisi non hanno nemmeno sfiorato.
Sul fatto che esista di peggio della Troisi sono d'accordo, la Strazzulla è un validissimo esempio. Ma se prendi Nihal e la paragoni a Drizzt (soprattutto alle pagine di riflessioni personali di Drizzt), l'elfo scuro al confronto diventa Tyrion Lannister per profondità, buona costruzione ed interesse. Il tutto senza dover citare le ormai trite boiate della Troisi, tipo la totale incomprensione di qualsivoglia concetto di strategia militare (in una storia che parla di guerra, tra l'altro), la creazione di clichè ad ogni piè sospinto (almeno in Drizzt essi hanno una logica, visto che i romanzi di Salvatore non nascondono il fatto di essere stati scritti per la TSR/Wotc, ovvero il trionfo del clichè), i diversi passi illogici dei romanzi e lo stile da quarta elementare.
I libri di Drizzt potrei anche pensare di venderli: nel peggiore dei casi il lettore capirà quali errori uno scrittore deve evitare, ma si sarà letto una bella storia e avrà conosciuto tre personaggi interessanti (Drizzt, Artemis, Jarlaxle). Se invece avessi fatto l'errore di comprare quelli della Troisi mi vergognerei persino a regalarli. Un sano rogo è quello che ci vuole, almeno sarebbero utili per una bella sbraciolata (ma avrei paura ad assaggiare la carne).
Quel che io intendevo è che il trattamento crudele dei maschi da parte delle femmine era la norma tra i drow, perciò questo non è un elemento sufficente a spiegare la devianza di Drizzt, anche perchè se così fosse una buona parte dei drow maschi dovrebbe manifestare simili pensieri discostanti dalla mentalità comune ma non lo fà.
Ora, mi va benissimo che Drittz sia un individuo particolare, va bene anche l'influenza di Zacknafein, ma io non noto proprio la profondità del personaggio nè delle sue riflesssioni, sinceramente un pò trite.
Ad ogni modo è inubbiamente meglio della Troisi, la quale non è malaccio in quanto a ritmo narrativo ma va letta proprio a tempo perso.
Veramente Drizzt non è l'unico ad avere simili pensieri, semplicemente lui reagisce in una maniera diversa. Altri drow maschi hanno reagito in maniera diversa, tipo Zacknafein (rassegnato alla sua sorte, si sfoga uccidendo drow) e Jarlaxle (sfrutta a suo vantaggio le divisioni di Menzoberranzan per far prosperare la sua società segreta e ritagliarsi un posto di potere).
Quanto alla Troisi, nemmeno a tempo perso andrebbe letta. Sarebbe più educativo un libro di ricette, piuttosto che una lettura della trilogia di Nihal o, peggio ancora, quelle successive.
Probabilmente qualcuno mi "salterà" addosso dato che era ed è considerato uno dei migliori autori fantasy, tuttavia ho letto i primi due volumi della sua principale saga qualche anno fa e mi sono fermato lì dato che proprio non mi "acchiappava". " /> Sto parlando della saga dei Drenai di David Gemmell. Ora non fatemi nero!
Gil Galad - Stella di radianza
E perché dovrebbero farlo? E' perfettamente lecito non gradire un autore se questi non "ci acchiappa". I gusti personali sono sempre gusti.
Il vero problema è quando un autore è oggettivamente incompetente, come nel caso della Troisi o della Strazzulla. Si può blaterare quanto si vuole "Licia è la mejo!" o "Strazzu 6 mitika!", del resto il gusto dell'orrido ha numerosi proseliti, ma davanti agli schiaccianti FATTI della loro incapacità a scrivere, non si può non riconoscere la loro incompetenza. La tecnica narrativa (la prima cosa per cui giudicare uno scrittore) e l'originalità, per fortuna, non sono ancora due cose da valutare secondo opinioni personali, come le fungirls (il "fun" è voluto) delle due scribacchine vorrebbero far credere a tutti.
E perché dovrebbero farlo? E' perfettamente lecito non gradire un autore se questi non "ci acchiappa". I gusti personali sono sempre gusti.
Il vero problema è quando un autore è oggettivamente incompetente, come nel caso della Troisi o della Strazzulla. Si può blaterare quanto si vuole "Licia è la mejo!" o "Strazzu 6 mitika!", del resto il gusto dell'orrido ha numerosi proseliti, ma davanti agli schiaccianti FATTI della loro incapacità a scrivere, non si può non riconoscere la loro incompetenza. La tecnica narrativa (la prima cosa per cui giudicare uno scrittore) e l'originalità, per fortuna, non sono ancora due cose da valutare secondo opinioni personali, come le fungirls (il "fun" è voluto) delle due scribacchine vorrebbero far credere a tutti.
La Troisi non la considero neppure, non ho mai neanche sfogliato un suo libro neppure casualmente dai suoi esordi quando la critica letteraria Simonetta Bartolini la stroncò nettamente in un confronto spietato addirittura con Tolkien.
Gil Galad - Stella di radianza
beh, verità per verità, anche a me Gemmel alla lunga ha stancato...o meglio: dopo un po' i suoi libri mi sono parsi ripetitivi ed il tentativo di creare un unico grande ciclo che ricollegasse continuamente i personaggi ha appesantito tutto, facendomelo trovare ancora meno gradevole. La Leggenda dei Drenai, Le Spade dei Drenai e Waylander dei Drenai li ho graditi molto, ma Le Leggenda di Druss mi è sembrata sottotono rispetto a quanto avevano fatto credere gli accenni degli altri libri, e sia Il Lupo dei Drenai che L'Ultimo Eroe dei Drenai non mi sono affatto piaciuti...anzi, posso proprio dire che l'ultimo citato era assolutamente risparmiabile sotto ogni punto di vista.Sto parlando della saga dei Drenai di David Gemmell.
Il vero problema è quando un autore è oggettivamente incompetente, come nel caso della Troisi o della Strazzulla. Si può blaterare quanto si vuole "Licia è la mejo!" o "Strazzu 6 mitika!", del resto il gusto dell'orrido ha numerosi proseliti, ma davanti agli schiaccianti FATTI della loro incapacità a scrivere, non si può non riconoscere la loro incompetenza.
ma infatti in topic come questo bisognerebbe sempre premettere: NON VALE nominare la Troisi (e il 'teen fantasy' italiano in generale), sia perchè appunto, altrimenti non c'è storia, sia perchè così li si dignifica di un appellativo ('libri') che quelle robe non meritano.
ecco, una volta esclusi questi, allora poi uno si può scervellare e magari odia la Zimmer B., o Brooks, o Weiss&Hikmann o altri autori/trici di successo. ma se non si esclude a priori la Troisi, è inutile il sondaggio
Per quel che riguarda Terry Brooks, come ho già detto altrove, ho letto quasi tutto, sia Landover (che adoro), sia Shannara, sia il Verbo e il Vuoto, ma dopo il Druido Supremo non sono riuscita ad andare avanti con Shannara...era palesemente finita. Per cui non ho letto la Genesi di Shannara. Hanno voluto stiracchiare fin troppo il successo di Shannara, con risultati abbastanza prevedibili.
Infine la Rowling: ho iniziato quasi per caso a leggere HP (ero in partenza per un viaggio e pensavo di aver portato troppo pochi libri da leggere, così ne ho preso uno di HP in aeroporto, tra l'altro poi è risultato essere il secondo =.=), prima la snobbavo di brutto, proprio per tutto il merchandising che circondava Harry Potter che mi aveva stancato prima ancora di leggere i libri. E me ne sono innamorata.
Verissimo che i primi 3 sono decisamente infantili, ma secondo me una delle cose belle della saga di HP è che il modo di scrivere si modifica e cresce con i personaggi: il primo libro è adattissimo a un bambino di 10 anni, ma già il quarto è nettamente più complesso e i libri diventano ancora più complessi poi. E poi, un'altra cosa bella: la saga si conclude così come era previsto, in 7 libri. Qui alla Rowling il merito di non essersi lasciata tentare, come a volte succede, e di aver tenuto fede al suo progetto.
Di Twilight ho visto solo i film, perchè una mia amica mi ha convinto che erano grandi commedie, con cui divertirsi di gusto. E in effetti aveva ragione: mai riso tanto in vita mia, soprattutto per il malriuscito tentativo di creare qualcosa di nuovo dal vecchio.
Mi dicono anche che i film sono un netto miglioramento rispetto ai libri, il che non mi invoglia molto a leggerli (tanto meno a comprarli...fortunatamente esistono le biblioteche), ma prima o poi lo farò, per verificare di persona gli schifosi stereotipi sulla donna e non solo di cui, mi dicono, sono infarciti. Per ora ho letto solo le recensioni sul blog www.malvestite.net, che fanno ridere da morire.
In una cosa però la Meyers è riuscita in pieno: ha trovato la formula perfetta per vendere alle moderne 14enni, tanto glitter e gel ovunque!
Per quanto riguarda Harry Potter concordo, il linguaggio evolve nel corso dei libri anche se la prima volta che li ho letti avevo la stessa età dei personaggi e evolvi, cresci con loro. Li ho riletti qualche mese fa e me ne ero accorta di questo cambiamento di complessità di scrittura, anche se devo dire Martin è molto più "complesso". Con complesso non intendo "difficile". Inutile dire che adoro tutta la saga. I miei personaggi preferiti sono Sirius e Piton.
Terry Brooks. Come sanno bene alcuni membri del forum, fra cui Isilnar, sono una sua fan, sono iscritta al forum italiano e ho letto quasi tutti libri (me ne mancano 5 credo fra cui tutto il verbo e il vuoto) e devo dire che alcuni sono fantastici, per esempio le pietre di shannara. Landover in certi punti l'ho trovato semplicistico, a volte sembra che Terry si sia immedesimato molto nel personaggio e che abbia creato una sorta di fiaba anzichè una serie fantasy. La genesi di shannara l'ho preferita a Landover anche se nel finale si dilunga troppo poco. In questo differisce molto con Martin credo. Qui i miei personaggi preferiti sono Allanon, Walker, Wren e Grianne. Anche Amberle.
Twilight. Ho visto tutti i film fin ora usciti e devo ammettere che non ho capito gran chè, forse perchè li ho visti a grande distanza gli uni dagli altri. Sono contenta che la serie tv di Got sia molto diversa dai questi film che davvero, sembrano fatti per ragazzine. Forse i libri sono diversi e più per adulti ma non saprei. I film mi hanno un po' delusa e quindi non credo che comprerò i libri.
Non ho provato a leggere altro a parte lo Hobbit (Lotr l'ho visto in film e non mi accingo a leggere il libro dopo aver mollato dopo 700 pagine il Conte di Montecristo).
Ok anzi ho letto pure un mini fantasy chiamato Le pietre scritto da una ragazza se non ricordo male.
Dai film mi ispiravano Le cronache di Narnia e Eragorn...voi che mi dite? Anche Persy Jackson non sembrava male. Attendo pareri ^^
MODERATORE MODE ON
Ulteriori discussioni relative al tema Licia Troisi e il pessimo fantasy italiano vanno proseguite nel topic aperto appositamente. Grazie.
MODERATORE MODE OFF
Per fortuna che mi sono accorta della moderazione, stavo facendo un post kilometrico sull'argomento " /> Lo dividerò in due.
Come ho scritto nella presentazione sono una lettrice fantasy sui generis, quindi il mio è un commento forse un po' troppo parziale.
Tra ciò che ho letto io, l'autore che mi è piaciuto meno è C. S. Lewis con Le Cronache di Narnia. Non mi ha per niente coinvolto e l'ho trovato troppo "pasticciato", con un sacco di elementi tra loro discordanti. Probabilmente l'ho letto troppo tardi, come età intendo .
Non ci penso nemmeno lontanamente a prendere in mano i libri di Paolini e men che meno quelli della Meyer, mi sono bastati i film " />
Non mi esprimo sulla Troisi, perché non ho letto nulla di suo e soprattutto avete spostato tutto " />
Ho evitato le Cronache di Narnia da quando, studiando Tolkien e la relativa critica, mi resi conto di come lo stesso Tolkien, che non può certo essere accusato di laicità, ne criticava l'impostazione troppo smaccatamente cattolica, che a suo dire finiva per risultare nociva allo stesso messaggio cristiano. Non è un caso del resto che questo passi molto più efficacemente nel LOTR che non in Narnia.
Concordo, è uno dei pochi libri che abbia piantato di leggere dopo poche pagine.Il peggiore in assoluto: R.A. Salvatore, La trilogia degli elfi scuri.
Che cos'è, una battuta? Non la capiscoGiampaolo Pansa.
Qui penso che mi attirerò gli strali di un buon numero di utenti: io detesto Robin Hobb. Ho letto la sua trilogia dell'assassino e l'ho trovata terribile. Il terzo libro della trilogia è tra i peggiori libri che io abbia mai letto, di ogni genere ed ogni epoca.