7 ore fa, Metamorfo ha scritto:
Non è nemmeno necessario enfatizzare lo "scherzosamente": ha soltanto voluto dire che F&B sta ad ASOIAF più o meno come il Silmarillion sta a LOTR, quinsi non che F&B sia uguale o migliore di quell'opera di Tolkien, ma che c'è un simile collegamento: un racconto principale, seguito da una storia passata che aumenta la lore.
Ma appunto, non è una questione di quale vale di più, ma proprio di collegamento non così pregnante perchè c'è davvero tanta differenza tra le 2 opere che risultano imparagonabili. Diciamo che se proprio voleva poteva scegliere un esempio migliore, ma non lo ha fatto perchè appunto si è costruito (lui o altri e lui lo reitera) questo mito del Tolkien americano, l'antiTolkien etc etc. Comunque direi che è meglio abbandonare il discorso Tolkien che poveraccio ha dedicato la sua vita alle sue opere per dare un'epica alla sua terra senza peraltro neanche ricavarci chissà che dollaroni ed è un po' triste vedere che c'è anche chi cerca di sminuire il suo lavoro per giustificare gli errori del proprio beniamino che invece sta ancora in alto mare.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
3 ore fa, Metamorfo ha scritto:La storia è stata gonfiata perchè a Martin piace il worldbuilding, inventare e immaginare, e non sa resistere al buttare in mezzo tutte le idee che gli vengono in mente, anche quando non perfettamente attinenti alla storia che sta raccontando.
E di nuovo torniamo alla mancanza di pianificazione e incapacità di gestione del proprio scritto.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Il 18/3/2022 at 17:24, Lyra Stark ha scritto:è un po' triste vedere che c'è anche chi cerca di sminuire il suo lavoro per giustificare gli errori del proprio beniamino che invece sta ancora in alto mare.
Non ho ben capito a chi sia riferito.
Nel caso in cui tu ti stia riferendo al fatto che ho scritto, riguardo Tolkien, che "non sono mai riuscito ad apprezzarlo particolarmente, pur riconoscendo la sua immensa importanza nel fantasy", allora ti dico, cortesemente, che avresti fatto meglio a risparmiarti questa infelice battuta, perché tradisce una spiccata incomprensione del testo.
Se invece era un riferimento ad altri e sono stato io a equivocare (in tal caso chiedo venia), allora sarei curioso di sapere a chi ti riferivi.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
3 ore fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:
Non metto in dubbio che a GRRM piaccia il worldbuilding, però il salto temporale gli avrebbe evitato la necessità di parlare in maniera estesa di cose "secondarie", come Braavos e la Baia degli Schiavisti, per fare un paio di esempi.
Questo è vero, ma per trame come quella del Nord sarebbe stato molto difficile, metti Stannis, mica poteva restarci anni al Nord no ?
In fondo certe trame non credo siano impossibili da semplificare, la serie c'è lo ha gia mostrato. O meglio, la trama di Dany mi pare piuttosto semplice, un po complessa quella del Nord con i suoi mille intrighi...
Volendo affrontare il discorso:
Nord: Jon tornerà di sicuro, il problema è cosa potrebbe fare ? Se Stannis e alleati vincono contro i Bolton poi Jon cosa farà ? E Rickon e la missione di Davos ?
Dany: Con Drogon al suo fianco, Dany non dovrebbe avere problemi a comandare i Dothraki, l'assedio a Mereen sarà sicuramente respinto, il problema sarà far interagire la Targaryen con personaggi come Tyrion, Victarion, Moqorro ecc. I problemi della Baia dovrebbero essere irrilevanti a questo punto.
Arya e Bran: Sono al momento una grande incognita, perchè se è vero che la storyline di Bran potrebbe avere un ruolo nel grande schema delle cose, quella di Arya pare quella priva di sbocchi:
Da un lato abbiamo una setta di assassini specializzati in sofisticate tecniche di lavaggio del cervello per cancellare l'identità e lo spirito critico dei propri adepti e dall'altro lato una bambina di 11-12 anni. Ora:
1) Se Arya lascia i SV come nella serie, loro ci fanno la figura degli idioti;
2) Se Arya finge di aver perso la sua identità, ma usa le capacità dei SV per uccidere chi le pare, come ha fatto nel capitolo Mercy e loro glielo lasciano fare, o sono idioti o sono piú tolleranti di quanto sembrino
3) Se Arya diventa veramente una SV rinunciando alla sua identità muore sostanzialmente come personaggio; e ciò non avrebbe senso considerando che parliamo di uno di personaggi principali della saga che non ha ancora interagito nella macrotrama.
Qua capisco come mai Martin si sia incartato.
Westeros: La grande incognita sarà il personaggio di Aegon e il ruolo che dovrà svolgere nella storia....
Proviamo a semplificare il più possibile:
Jon: il nostro bastardo preferito e redivivo scende il prima possibile a sud contro Ramsay, che intanto casca nel tranello di Stannis finto morto e viene preso a tenaglia dai due eserciti di Jon e Stannis. I nordici mettono Jon sul trono del Nord e isolano Stannis, che è costretto a tornare al Forte della Notte. Intanto, Davos trova Rickon e lo porta subito a Winterfell, oppure lo lascia a Skagos (ci sono teorie su entrambe le due possibilità).
Dany: la Targaryen torna a Meereen coi Dothraki, mentre gli schiavisti assedianti sono già stati battuti, fa a pezzi ciò che resta dei suoi nemici e incontra i nuovi alleati, parte il più presto possibile verso Westeros facendo qualche breve e infuocata sosta intermedia (Volantis e Pentos).
Arya e Bran: con qualche escamotage (per esempio, prende l'identità di Jeyne Poole) Arya torna a Westeros, incontra e uccide Lady Stoneheart e va a Winterfell; intanto, la caverna di Bloodraven è attacatta dagli Other e Bran fugge a casa in maniera analoga ad Arya
Aegon: conquista il trono abbastanza velocemente, grazie all'aiuto degli "amici dell'Altopiano" e di Dorne.
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George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
A questo punto vale la pena chiedersi come Martin faccia cosi fatica ad uscire fuori da queste trame.....
E' davvero cosi difficile far uscire Arya da Braavos ? Considerato che Martin tempo fa disse di aver scritto circa 300 pagine su quella trama solo per poi cestinare il tutto, il dubbio mi viene....
O anche Lady Stoneheart.
Ok, la sua presenza era indicata da vari sogni e profezie, il personaggio è ritenuto abbastanza importante da Martin tanto da arrabbiarsi per il fatto che fosse stato cestinato da DeD....ma esattamente cosa vuole farci ?
Mi aspetto che LSH abbia due funzioni:
1) Vendetta per le Nozze Rosse, che sarà tutto tranne che un evento piacevole per il lettore, contrariamente a ciò che ci si aspetterebbe
2) Punto di svolta per Arya, che vedendo cosa la madre è diventata abbandonerà i suoi propositi di vendetta
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3 ore fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:Proviamo a semplificare il più possibile:
Jon: il nostro bastardo preferito e redivivo scende il prima possibile a sud contro Ramsay, che intanto casca nel tranello di Stannis finto morto e viene preso a tenaglia dai due eserciti di Jon e Stannis. I nordici mettono Jon sul trono del Nord e isolano Stannis, che è costretto a tornare al Forte della Notte. Intanto, Davos trova Rickon e lo porta subito a Winterfell, oppure lo lascia a Skagos (ci sono teorie su entrambe le due possibilità).
Dany: la Targaryen torna a Meereen coi Dothraki, mentre gli schiavisti assedianti sono già stati battuti, fa a pezzi ciò che resta dei suoi nemici e incontra i nuovi alleati, parte il più presto possibile verso Westeros facendo qualche breve e infuocata sosta intermedia (Volantis e Pentos).
Arya e Bran: con qualche escamotage (per esempio, prende l'identità di Jeyne Poole) Arya torna a Westeros, incontra e uccide Lady Stoneheart e va a Winterfell; intanto, la caverna di Bloodraven è attacatta dagli Other e Bran fugge a casa in maniera analoga ad Arya
Aegon: conquista il trono abbastanza velocemente, grazie all'aiuto degli "amici dell'Altopiano" e di Dorne.
Mereen secondo me è perduta. Vedi giumenta pallida e i draghi che volano liberamente sulla città.. E Daenerys che abbraccia il moto di Casa Targaryen nel suo ultimo POV
Aegon potrebbe scontrarsi con Euron Greyjoy per riconquistare/liberare Città Vecchia
Su Arya e Jon non mi sbilancio ho letto tutto e il contrario di tutto
Bran potrebbe fuggire dalla caverna di Bloodraven appena prima della caduta della Barriera.
Escludo che leggeremo le stesse trame/sottotrame viste nella serie tv..
"Power resides where men believe it resides. No more and no less."
16 ore fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:
Non metto in dubbio che a GRRM piaccia il worldbuilding, però il salto temporale gli avrebbe evitato la necessità di parlare in maniera estesa di cose "secondarie", come Braavos e la Baia degli Schiavisti, per fare un paio di esempi.
Secondo me, questa storia del salto temporale è stata troppo sopravvalutata dai lettori, e per Martin più che altro usata come scusa per giustificare i ritardi di scrittura e la voglia di espansione.
George è stato felicissimo di poter allungare una saga già allora di successo (anche se non enorme come quello ottenuto con la serie tv) in un periodo in cui non aveva altri progetti a cui stare dietro.
Immagino non avesse comunque intenzione di concludere in tre libri e di espandere una saga che gli stava dando soddisfazioni e soldi (perchè da quel punto di vista, meglio proseguire con una saga che ha fidelizzato dei lettori, che fare un salto nel buio con una nuova storia).
14 ore fa, Lyra Stark ha scritto:E di nuovo torniamo alla mancanza di pianificazione e incapacità di gestione del proprio scritto.
Che non sappia o voglia pianificare è sicuro.
Non soltanto nella scrittura, ma in tutto: basti vedere le tante promesse che si è dovuto rimangiare, le affermazioni perentorie poi contraddette dai fatti...
Forse è una cosa sopravvalutata, ma mi sembra che la faccenda del salto temporale sia una delle dimostrazioni più rilevanti del fatto che GRRM non eccelle nella pianificazione a lungo termine. Lo sa lui stesso, che infatti ci ha ricamato sopra un inside joke (parlo del passaggio in ADWD in cui deride i continui cambi di piani di Illyrio) e lo si evince dal fatto che ha riconosciuto di aver sbagliato l'età di partenza dei protagonisti. Per giunta, esistono delle teorie interessanti inerenti all'impatto del mancato gap nella trama, per esempio quelle che riguardano il ruolo originario di Ned Dayne o il fatto che la compagnia Windblown (nomen omen) sia una rappresentazione di ciò che dovevano diventare alcuni personaggi con il gap, ma di questo è meglio parlare altrove.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
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Più che altro ricordiamoci che nei piani di Martin Daenarys doveva arrivare a Westeros gia nel secondo libro.
Direi che i primi allungamenti sono iniziati già a partire da ACOK, visto che nel capitolo della Casa degli Eterni che si fa la prima menzione di Aegon.
Un'analogia riguardante gli aggiornamenti di Martin:
In ASOS invece il libro finiva in una posizione ideale per giustificare un salto temporale alcune sotto trame, il problema è che per altre era molto difficile..
Le storie di Dorne e gli Uomini di Ferro non avrebbero avuto senso con il salto di cinque anni. Le morti di Balon e Oberyn richiedevano risposte immediate.
A parte i casi giù citati di Stannis e degli Estranei, Brienne avrebbe cercato Sansa e Arya per cinque anni?
Niente di tutto ciò avrebbe senso, anche con tonnellate di flashback, che avrebbero finito comunque per vanificare lo scopo del salto.
ASOS finiva con così tanti fili appesi, che è difficile credere che Martin abbia passato anni pensando di poter far funzionare questo espediente in primo luogo.
Magari avrebbe avuto senso se Martin avesse finito ASOS in un altro modo.....
27 minuti fa, King Glice ha scritto:Direi che i primi allungamenti sono iniziati già a partire da ACOK, visto che nel capitolo della Casa degli Eterni che si fa la prima menzione di Aegon.
Il piano originario era una trilogia, poi tra il 1994 e il 1996, prima di far uscire AGOT, passò a quattro e a sei libri (doppia trilogia separata dal gap). Infine, siamo arrivati a sette, che però difficilmente basteranno senza una divisione in volumi (tipo TWOW, Volume 1 e 2).
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