Ti sarà venuta in mente, perchè l'hai mentalmente associata a quest'altra barzelletta:
Bambino: Zio Martin, vorrei sapere la fine di ASOIAF.
Martin: No, dai, prendi questi racconti di Dunk&Egg
Adolescente: Zio Martin, vorrei sapere la fine di ASOIAF.
Martin: No, dai, ti regalo la serie tv.
Maggiorenne: Zio Martin, vorrei sapere la fine di ASOIAF.
Martin: No, dai, prendi TWOIAF e un paio di racconti sui Targaryen
Adulto: Zio Martin, vorrei sapere la fine di ASOIAF.
Martin: No, dai, prendi Fire&Blood e altri show.
Maturo: Zio Martin, vorrei sapere la fine di ASOIAF.
Martin: -
La storiella della pallina gialla la conosco pure io ma con la variante che c' era pure una pallina rossa e il racconto durava un paio di giorni..
11 hours fa, Metamorfo dice:Maturo: Zio Martin, vorrei sapere la fine di ASOIAF.
Martin: -
Nell'ultima penso che Martin non risponda per via del rigor mortis, perchè prima o poi...
Nessun rigor mortis..
Sigh, dopo questa storia della pallina rossa sono ancora più demoralizzata!
Il 6/5/2018 at 10:53, Metamorfo dice:Ti sarà venuta in mente, perchè l'hai mentalmente associata a quest'altra barzelletta:
Bambino: Zio Martin, vorrei sapere la fine di ASOIAF.
Martin: No, dai, prendi questi racconti di Dunk&Egg
Adolescente: Zio Martin, vorrei sapere la fine di ASOIAF.
Martin: No, dai, ti regalo la serie tv.
Maggiorenne: Zio Martin, vorrei sapere la fine di ASOIAF.
Martin: No, dai, prendi TWOIAF e un paio di racconti sui Targaryen
Adulto: Zio Martin, vorrei sapere la fine di ASOIAF.
Martin: No, dai, prendi Fire&Blood e altri show.
Maturo: Zio Martin, vorrei sapere la fine di ASOIAF.
Martin: -
con la differenza che ASOIAF è la macchina veloce/motorino che vorremmo, mentre Martin ci regala palline rosse, gialle e verdi.
È vero, ci sono molte opere che non hanno un finale, e vengono comunque lette e studiate. Il problema è che ad Asoiaf non manca il finale, manca circa un terzo dell' opera. Oltretutto Martin ha spostato gli avvenimenti chiave di ADWD in TWOW, mentre i primi quattro arrivano a un conclusione (sia pure provvisoria), il quinto lascia tutte le trame in sospeso. Se Martin vuole che la sia opera venga letta e ricordata tra una cinquantina di anni, deve pubblicare almeno il sesto libro, a mio parere.
"Gli dei esistono" ripetè a se stessa. "E anche i veri cavalieri. Tutto questo non può essere una menzogna".
Comitato Pro Brandon Stark; Comitato S.P.A. Salvate il piccolo Aemon (in difesa del figlio di Mance, del figlio di Gilly e di tutti gli altri bimbi di ASOIAF); Comitato QUANDO C'ERA LUI (Meglio Tywin di quella psicopatica di sua figlia); Comitato A.T.P.A. (Aemon Targaryen pro-pro-prozio dell'anno); Comitato E.S.S.S. (Eddard Stark Santo Subito); Comitato E.T.S.T. (Eddison Tollett li seppellirà tutti); Comitato M.E.F.H. (Martin esci fuori Howland) gemellato con M.E.F.W. (Martin esci fuori Willas); Comitato T.M.G.M.S. (Theon Mezzo Greyjoy Mezzo Stark); Comitato Y.L.J.E.M. (Ygritte levati, Jon è mio), Comitato T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito); Comitato Pro Jojen e Meera Reed; Comitato G.M.S.S. (Giù le mani da Sansa Stark); Comitato L'unico Vero Aegon (ovvero l'Egg delle novelle);
Ti darei ragione ma ...
sostenere "Se Martin vuole che la sia opera venga letta e ricordata tra una cinquantina di anni" contiene in partenza un grosso interrogativo : gliene frega qualcosa ?
beh... adesso dico una cosa che probabilmente qualcuno ha scritto mille post fa, quindi portate pazienza: Brandon Sanderson con Robert Jordan. ora, sono d'accordo che GRRM sia stato un maestro per la nuova concezione della struttura narrativa applicata al fantasy, ma non mi dite che al mondo non esistano scrittori tecnicamente al suo livello.Oltre a quello che dice MezzoUomo, ci sono proprio delle difficoltà "tecniche".
Soltanto Martin conosce in profondità cosa c'è nella testa dei propri personaggi, che "frequenta" da quasi 30 anni. Non è facile, nè una cosa breve, spiegarlo nel dettaglio ad un'altra persona. Nemmeno è facile spiegare come vuole siano fatte le descrizioni di persone e luoghi. Difficile per un altro scrittore ricreare perfettamente lo stile di Martin: il modo di porre le cose, la "voce" di ciascun personaggio nei dialoghi, e molte altre caratteristiche personali di scrittura.
Martin dovrebbe supervisionare e correggere. Ci metterebbe un sacco di tempo comunque. Il suo perfezionismo sarebbe una tortura per l'altro scrittore.
Considerando il livello qualitativo della scrittura di George, dovrebbe essere uno scrittore bravo, ma al contempo disposto a subire le continue spiegazioni e correzioni.
Molto difficilmente fattibile, e si risparmierebbe ben poco tempo.
Martin ha detto più volte che preferirebbe che l'opera rimanesse incompiuta piuttosto che commissionarla a un altro.
Ad ogni modo il problema non è il tempo checché ne dica Martin, ma la voglia. A prescindere che sia stufo o si trovi a un punto morto o non riesca a dirimere i nodi della trama o non riesca più a ritrovare la brillantezza di scrittura a cui auspica, è sempre la voglia che lo blocca e preferisce buttarsi in altri progetti.
I motivi possono essere molteplici e discussi tutti fino all'esasperazione. Ora arrivano anche le prime avvisaglie di una probabile bandiera bianca. A questo si aggiunge il fastidio di dover assistere alla ripetuta pubblicazione di opere di contorno ad ASOIAF senza che questa venga completata prima o quantomeno abbia la netta priorità di pubblicazione. Questa incoerenza di fondo mi infastidisce.
non so voi, ma la prospettiva di non leggere la fine di ASOIAF ha su di me l'effetto di perdere interesse anche nelle opere eventualmente collegate
anche perché si paventa la prossima pubblicazione di una cronaca della dinastia Targ, ma rimane non narrata la guerra di Robert, un tema che nel volumone "il mondo del ghiaccio e del fuoco" l'immaginario septon autore del libro liquida in una frase del tipo "tanto già le conoscete 'ste cose"
18 hours fa, AldoMoro123 dice:Martin ha detto più volte che preferirebbe che l'opera rimanesse incompiuta piuttosto che commissionarla a un altro.
Perfetto. Ora, capisco che il "padre" di un'opera è sempre e solo il suo autore; però nella situazione specifica questa logica alla "decidiamo solo io, io e me stesso" mi sembra della serie "e dei milioni di lettori grazie ai quali sono diventato quello che sono oggi, ricco e famoso e coccolato dalla HBO, me ne frego alla grandissima, bidonandoli altrettanto alla grandissima. Intanto, grazie a loro sono già arrivato dove volevo arrivare, trullallà".
E, per tornare alla'immagine iniziale, se mi passate la metafora un po' fantasiosa... neanche un padre è "padrone" dei propri figli. Soprattutto se questi figli hanno già fatto un bel po' di strada, nel mondo, coinvolgendo (e illudendo) un mare di altre persone.
nel rapporto tra scrittore e lettori, l'unica leva che possono avere i lettori di Zio George per fargli capire che vorrebbero leggere ASOIAF è dargli ad intendere che ai lettori non interessano altre cose scritte da lui
nel breve periodo, NON andare a comprare l'annunciata uscita riguardante la dinastia Targaryen
altri modi efficaci, secondo me, non ci sono
Eh sì. TWOIAF, Fire&Blood e altre opere dell'universo ASOIAF hanno permesso a Martin di tenere buoni gli editori.
Se Fire&Blood fosse boicottato e diventasse un totale flop commerciale, gli editori inizierebbero a fare pressioni pesanti...
intendiamoci, la mia posizione non è proprio quella del boicottaggio anche se l'idea mi stuzzica
la mia è proprio una sincera mancanza di interesse
nel breve termine per lo meno
un conto è reagire alla notizia dell'uscita di un libro con un "mi segno la data, lo comprerò", altra cosa è reagire come ho veramente fatto , con un "vabbè, leggetelo voi che io ho altro da fare"