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Fantasy Death Match
di Lord Beric
creato il 30 dicembre 2010

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Starcatcher
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Starcatcher
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Inviato il 23 gennaio 2011 14:42

Sono entrambi personaggi bellissimi, dopo molte indecisioni voto Feanor!


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 23 gennaio 2011 14:48

ahahahah se è uno scherzo è bellissimo! <img alt=" />

 

 

in caso contrario, too late


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Guardiano della notte
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Guardiano della notte
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Inviato il 23 gennaio 2011 15:00

Vincere per un voto al golden goal non mi sembra dia tutta questa speranza ^^.

 

questo non sono prove, in quanto non sono né dati né fatti.

 

la Chiese si limitava a "citare" grandi studiosi e scrittori sacri del passato, e ad attribuire acriticamente alle loro affermanzioni il valore di dogma.

 

è esattamente come dire "è così perchè lo dico io o è così perchè lo dice Tizio"

 

 

vabbè...

Che siano vere prove o meno non importa, ho citato la Chiesa perchè almeno lei, diversamente da te all'inizio, qualche cosa a sostegno della sua discussione l'aveva portato. Che poi erano prove non valide lo sappiamo oggi, all'epoca non è che la cosa fosse così scontata.

 

il fatto che sia adatto al genere di nicchia di cui si sta parlando (e anche qui ci sarebbe da discutere) non cambia il valore la mia affermazione: ovvero che al 99% delle persone (op 95%, o 90%) non piace lo stile ripetitivo e ridondante.

 

il fatto che, tra quelli che leggono l'epica, la percentuale siano infintamente più bassa, è irrilevante, in quanto il 99% delle persone si asterrà dal leggere il Silmarillion e altre opere epiche, o le abbandonerà dopo poco, o né risulterà poco appagata stilisticamente.

Punto primo non vedo cosa ci sarebbe da discutere sul fatto che quei criteri sono adatti al genere di nicchia che dici, le cose stanno così, c'è poco da fare.

Punto secondo, se dobbiamo stare a discutere di quali generi siano i preferiti oggigiorno, allora è di base inutile discutere del Silmarillion, è ovvio che faccia parte di un genere che ora non suscita più tutto l'interesse che aveva prima. Però la discussione non era su questo, era sul fatto che tu continui a ripetere che il 99% delle persone non ama quelle caratteristiche e, tra questa percentuale, tu ci metti non solo i lettori, cioè il grande pubblico (la massa della quale hai così poca considerazione), ma anche i critici (cioè i custodi della cultura, come tu stesso hai detto). Citazione da un tuo post precedente:

 

"poi che a te piaccia la ridondanza e la ripetitività l'ho capito, ma ho già spiegato nella trascorso discussione che, quanto faccio le mie affermazioni di merito (es. stile scadente) mi baso sui criteri che oggigiorno sono accettati dal 99% della comunità degli scrittori, lettori e critici."

 

Ora, scrittori e critici sono i Saggi, i lettori sono la Massa. Se sono d'accordo con te nel dire che la Massa non apprezza in maggioranza il Silmarillion perchè i suoi gusti sono mutevoli (e comunque il tuo 99% resta una percentuale sparata a caso), le cose sono diverse per i Saggi. Che infatti ancora riconoscono un grande merito a Tolkien e alla sua opera. I Saggi sono in maggioranza contrari ad essa? Probabile, ma la tua percentuale del 99%, oltre che sparata a caso, mi pare pesantemente arrotondata per eccesso. Dovessi fare una stima tra Saggi contrari e Saggi favorevoli, direi che si attesta intorno al 50/50.

 

mah... un conto è essere ripetitivi e ridondanti in poesia (dove contano sì gli eventi, ma soprattutto conta il linguaggio, l'accostamento delle parole, i suoni) e un conto è essere ripetitivi in prosa.

 

bisognerebbe distinguere.

Non ci sono differenze invece. La differenza è semmai tra forma orale e forma scritta, laddove nella prima la ripetizione è indispensabile mnemonicamente, mentre nella seconda è una precisa scelta stilistica. Nella letteratura vi sono diverse opere che hanno la forma orale del racconto e che utilizzano i suoi stilemi. Inoltre per epica non s'intende solamente il poema epico, ma anche il romanzo epico. Pensa al romance arturiano ad esempio e ai suoi elementi tipici, come la descrizione di quanto ogni cavaliere fosse bello, bravo, forte, abile con le armi, ecc.

 

tante per il SdA... per il Silmarillion, molte meno.

e di quelle molte meno, quasi tutte hanno letto il Silmarillion sull'onda dell'entusiasmo per il SdA.

 

un po' come Indiana Jones 4 e Star Wars episodio I.

grandi successi di pubblico, ma realmente apprezzati?

E in base a cosa affermi queste tue congetture? Inoltre, cosa cambia il fatto che l'entusiasmo per il LOTR sia stata la molla iniziale, considerando il fatto che per molti la molla iniziale per leggere il LOTR è stata la trilogia cinematografica? Oppure chi inizia a leggere per un motivo diverso dal puro interesse incontaminato per l'opera in questione è inferiore a chi invece lo fa?

 

il giudizio negativo sullo stile ridondante e ripetitivo era in generale, ovvero riferito a romanzo e epica.

 

che poi, in astratto, in determinati contesti e con determinati requisiti (ma è davvero raro) un simile stile possa essere apprezzabile, può anche essere vero.

 

ma con riguardo al Silmarillion, è mia opinione che lo stile ridondante e ripetitivo non sia a livelli adeguati. In astratto uno stile del genere forse sarebbe potuto andare bene, ma in concreto mi sembra reso malino.

Qui ti stai arrampicando sugli specchi. Ti ho appena mostrato come lo stile che tu definisci ridondante e ripetitivo fa parte dell'epica e tu mi dici che può esservi adeguato solo in rari casi? E in base a cosa lo dici?

Inoltre, in base a cosa ti sembra reso malino nel Silmarillion?

 

ma la nostra discussione non verteva sul fatto che lo stile ridondante in astratto potesse ben adattarsi a determinate opere.

si discuteva se lo stile ridondante, in generale, fosse inviso o meno alla stragrande maggioranza del mondo della letteratura, non se in alcuni casi potesse essere accettabile o persino adatto.

Quello sarebbe stato tutto un altro discorso, discorso tra l'altra tirato fuori da alleraS, con cui mi era dichiarato d'accordo in linea di massima (pur ritenendo che Tolkien potesse fare meglio anche adottando uno stile del genere).

 

Non "in astratto", ma in concreto.

Quando al resto del quote, torno a ripetere (per l'ennesima volta), che il nostro discorso non era su questo. Il discorso è nato dal fatto che tu hai sparato il 99% come percentuale a sostegno della tua opinione circa l'inferiorità del Silmarillion. Io invece ti ho dimostrato che quel 99%, oltre a non avere alcun fondamento matematico (anch'io potrei affermare che il 20% non ama il Silmarillion e non avrei più ragione di te), è una percentuale errata perchè tiene conto SIA della Massa CHE dei Saggi (vedi una delle mie risposte precedenti). Ora, se tu stesso in post precedenti mi hai detto che la Massa conta come il due di bastoni con briscola a spade e che solo i Saggi contano davvero, non puoi sparare una percentuale del genere e aspettarti realisticamente che tutti tacciano e ne riconoscano la verità, perchè non è così. E non è così proprio perchè, come ti ho detto, quando si giudica un'opera si giudica anche il suo genere e nel suo genere il Silmarillion è scritto bene e la critica questo lo riconosce. Lo riconosce solo in una sua percentuale? Probabile, magari da qualche parte alcuni critici ritengono che, come epica, il Silmarillion sia scritto male. Ma quanti sono questi critici? Come ti ho già detto, il tuo 99% mi pare francamente esagerato, essendo io più propenso a credere ad una percentuale di 50/50.

 

il matto il prossimo turno verrà cacciato fuori a calci... qui non si trattava del matto vs feanor, ma del passato (perfetto ma sterile, autoreferenziale e autocompiaciuto) contro il futuro, magari imperfetto ma fecondo e pieno di prospettive interessanti.

Definire sterile Tolkien è talmente assurda come cosa che non merita risposta.


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Pilbur
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Pilbur
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Inviato il 23 gennaio 2011 15:01

La voce dell'innocenza....in base alle leggi non scritte (gli "agrafoi nomoi") secondo me bisognerebbe riaprire il match <img alt=" />


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Sir Rhaegar Targaryen
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Sir Rhaegar Targaryen
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Inviato il 23 gennaio 2011 15:04

il matto il prossimo turno verrà cacciato fuori a calci... qui non si trattava del matto vs feanor, ma del passato (perfetto ma sterile, autoreferenziale e autocompiaciuto) contro il futuro, magari imperfetto ma fecondo e pieno di prospettive interessanti.

 

In teoria dovrebbe proprio trattarsi di un personaggio contro un altro personaggio, non di un autore contro un altro autore o addirittura di scrittori del passato contro scrittori del futuro.

Detto questo, tutto si può dire delle opere di Tolkien (Silmarillion compreso), tranne che siano state sterili.

 

Molti scrittori Fantasy sono diventati tali proprio perchè le hanno lette.

 

Difficilmente ciò avverrà con i romanzi della Hobb, e di molti altri.


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Seetharaman Toral
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Seetharaman Toral
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Inviato il 23 gennaio 2011 16:28

 

@Ser Balon: se la speranza del Fantasy è la Hobb allora siamo apposto &gt;_&gt;

Penso che a ben pochi importi davvero qualcosa della Hobb. La speranza per il fantasy sta nel fatto che ci siamo tolti dalle scatole il Simarillion. <img alt=" />

 

<img alt=" />


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 23 gennaio 2011 16:40

Che siano vere prove o meno non importa

ok, basta quindi "portare una prova a casaccio". Non vedo che differenza ci sia con il non portarla affatto, ma vabbè.

 

la mia prova è che me l'ha detto Dio. Adesso falsificala con dati seri.

 

Punto primo non vedo cosa ci sarebbe da discutere sul fatto che quei criteri sono adatti al genere di nicchia che dici, le cose stanno così, c'è poco da fare.

Punto secondo, se dobbiamo stare a discutere di quali generi siano i preferiti oggigiorno, allora è di base inutile discutere del Silmarillion, è ovvio che faccia parte di un genere che ora non suscita più tutto l'interesse che aveva prima. Però la discussione non era su questo, era sul fatto che tu continui a ripetere che il 99% delle persone non ama quelle caratteristiche e, tra questa percentuale, tu ci metti non solo i lettori, cioè il grande pubblico (la massa della quale hai così poca considerazione), ma anche i critici (cioè i custodi della cultura, come tu stesso hai detto). Citazione da un tuo post precedente:

 

"poi che a te piaccia la ridondanza e la ripetitività l'ho capito, ma ho già spiegato nella trascorso discussione che, quanto faccio le mie affermazioni di merito (es. stile scadente) mi baso sui criteri che oggigiorno sono accettati dal 99% della comunità degli scrittori, lettori e critici."

 

Ora, scrittori e critici sono i Saggi, i lettori sono la Massa. Se sono d'accordo con te nel dire che la Massa non apprezza in maggioranza il Silmarillion perchè i suoi gusti sono mutevoli (e comunque il tuo 99% resta una percentuale sparata a caso), le cose sono diverse per i Saggi. Che infatti ancora riconoscono un grande merito a Tolkien e alla sua opera. I Saggi sono in maggioranza contrari ad essa? Probabile, ma la tua percentuale del 99%, oltre che sparata a caso, mi pare pesantemente arrotondata per eccesso. Dovessi fare una stima tra Saggi contrari e Saggi favorevoli, direi che si attesta intorno al 50/50.

 

 

discorso inutile.

 

dalla mia frase che hai citato (e anche le altre sull'argomento) si capisce chiaramente che sto facendo un discorso generale.

ovvero che secondo la stragrande maggioranza di lettori e critici, uno stile ridondante e ripetitivo non è una cosa positiva.

 

è come dire che secondo la stragrande maggioranza dei calciatori e degli allenatori e dei tifosi, fare 'er cucchiaio su rigore non è un gran pensata. Possono esserci particolari momenti e situazioni in cui può andare bene, o calciatori così forti in grando di farlo con sicurezza, ma l'affermazione in generale è del tutto condivisibile.

 

che poi possano esserci eccezioni, non ho problemi ad ammetterlo. Il Silmarillion fa parte di queste eccezioni? Se ne può discutere, ma come ho ripetuto mille volte le differenze con l'Iliade sono notevoli, da diversi punti di vista.

 

 

E in base a cosa affermi queste tue congetture?

che palle... <img alt=" /> perchè mi chiedi sempre di dimostrare l'ovvio, il risaputo, l'universalmente noto? E' un nuovo artifizio retorico? te lo dico, mi sembra molto scarso e pedante, come artifizio...

 

lo affermo in base alle recensioni, ai commenti sui forum, al numero di copie vendute, ai video e trasmissioni parodistici.

 

cribbio, sostieni che il (tiepido) successo del Silmarillion non sia da attribuire in gran parte a quello per il SdA?

che il sucesso di Indiana Jones 4 non sia da attribuire ai tre vecchi film?

 

Qui ti stai arrampicando sugli specchi. Ti ho appena mostrato come lo stile che tu definisci ridondante e ripetitivo fa parte dell'epica e tu mi dici che può esservi adeguato solo in rari casi? E in base a cosa lo dici?

Inoltre, in base a cosa ti sembra reso malino nel Silmarillion?

 

 

non ho mai negato che tale stile faccia parte dell'epica.

ho i miei dubbi che il Silmarillion possa essere accostato in toto all'Iliade e compagnia (discorso vecchio, vedi tutta la roba nozionista e di cosmogonia a inquinare il tutto, poesia vs prosa ecc.).

mi sembra reso malino perchè è uno stile ridondante e ripetitivo non applicato a un vero poema epico, e anche a volerlo considerare epico ritengo che l'Iliade, la chansone de Roland, l'Eneide ecc siano scritti nettamente meglio.

. Il discorso è nato dal fatto che tu hai sparato il 99% come percentuale a sostegno della tua opinione circa l'inferiorità del Silmarillion.

 

eh no carissimo, io non ho mai detto che il 99% dei lettori/critici ritiene un ce**o il Silmarillion.

ho detto che il 99% dei lettori/critici ritiene un ce**o lo stile ridondante e ripetitivo.

 

 

Probabile, magari da qualche parte alcuni critici ritengono che, come epica, il Silmarillion sia scritto male. Ma quanti sono questi critici? Come ti ho già detto, il tuo 99% mi pare francamente esagerato, essendo io più propenso a credere ad una percentuale di 50/50.

 

 

può benissimo essere come dici tu, il punto è che già dai primi post mettevo in dubbio che il Silmarillion potesse essere accostato all'Iliade e quindi all'epica.

 

tra i critici che ritengono il Silmarillion epica, magari lo stile è apprezzato.

io credo che non sia epica, ma sia qualcosa di diverso.

 

anzi lo stesso Tolkien parlava di mitopoiesi, un genere nuovo, moderno e quindi diverso dall'epica (pur avendo tratti comuni, e chi lo nega)


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Inviato il 23 gennaio 2011 19:34

tra i critici che ritengono il Silmarillion epica, magari lo stile è apprezzato.

io credo che non sia epica, ma sia qualcosa di diverso.

 

anzi lo stesso Tolkien parlava di mitopoiesi, un genere nuovo, moderno e quindi diverso dall'epica (pur avendo tratti comuni, e chi lo nega)

 

Sono uno di coloro che ritiene il Silmarillion un'opera epica soprattutto in alcuni passaggi, ed in quanto tale lo apprezza (senza negare che sia una lettura ostica, come del resto è l'Iliade).

 

La mitopoiesi è un'altra cosa, è il creare da zero una nuova cosmogonia/mitologia, spesso rifacendosi a cosmogonie/mitologie già esistenti.

Tolkien è forse il più alto esponente di tale pratica, avendo creato da zero un intero mondo partendo dalla sua creazione fino ai suoi linguaggi.

 

Per dirla in breve Epica e Mitopoiesi non si escludono a vicenda, ma anzi possono benissimo coesistere.


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 23 gennaio 2011 20:19

Per dirla in breve Epica e Mitopoiesi non si escludono a vicenda, ma anzi possono benissimo coesistere.

 

Non è che si escludano, però sono generi diversi. L'epica è la narrazione delle vicende di un popolo o di alcuni eroi.

 

nel silmarillion la vicenda epica è solo uno dei tanti filoni, e la presenza di altri elementi è tale, come numero e approfondimento, da escludere l'inserimento nella categoria delle altre opere epiche.


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Exall
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Inviato il 23 gennaio 2011 21:19

Visto che si accosta all'iliade, dati i parametri tirati in ballo, come andrebbe descritto Achille? un personaggio tagliato con la daga? E Ulisse? una comparsa? Ettore? Un personaggio troppo piatto? <img alt=" />



Lord Beric
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Guardiani della Notte
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Lord Beric
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Guardiani della Notte

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Inviato il 23 gennaio 2011 22:00 Autore

Per questo match si fronteggiano due personaggi di autori ancora inediti in questa serie di battaglie!

 

Ecco a voi

 

Anton Gorodetsky - Rand al'Thor

Anton Gorodetsky: Ciclo dei Guardiani, Sergei Lukyanenko. Membro riluttante dei Guardiani della Notte e Mago della Luce, via via che scopre e comprende i propri doveri abbandona il proprio stile di vita mondano e impulsivo per diventare sempre più cinico e disincantato. Possiede una pistola armata con proiettili d'argento, per combattere vampiri e licantropi.

 

Rand al'Thor: La Ruota del Tempo, Robert Jordan. Pastore dei Fiumi Gemelli, è il Drago Rinato, dotato della capacità di incanalare e destinato per questo alla pazzia. Il suo destino è confrontarsi con il Tenebroso nell'Ultima Battaglia, per imprigionarlo nuovamente ed evitare che questi possa stravolgere il Merletto delle Epoche a sua immagine e somiglianza. Alto, affascinante, con gli occhi azzurri ed i capelli rossi, è testardo e orgoglioso; via via che la responsabilità del mondo si accumula sulle sue spalle, diventa tuttavia sempre più freddo e distante.


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Inviato il 23 gennaio 2011 22:14

Voto Anton. Il primo volume mi è piaciuto parecchio. Il secondo no, è incoerente con il primo. Ma il personaggio di Anton mi piaceva. Meglio un ottimo programmatore che un buon combattente... anche se lui tutto sommato preferirebbe essere un combattente.


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Coll
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Inviato il 23 gennaio 2011 22:16

Voto Rand al'Thor!


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Lochlann
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Lochlann
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Inviato il 23 gennaio 2011 22:47
Rand al'Thor tutta la vita..

Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

200s6pw.jpg

"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

2ajc9r8.jpg

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Inviato il 23 gennaio 2011 23:10

 

ok, basta quindi "portare una prova a casaccio". Non vedo che differenza ci sia con il non portarla affatto, ma vabbè.

 

la mia prova è che me l'ha detto Dio. Adesso falsificala con dati seri.

Quando ho detto "che siano vere o meno non importa" intendevo dire (come era chiaro dal contesto) che la Chiesa ha avuto almeno la dicenza di portare degli argomenti a suo sostegno, argomenti che erano frutto di un determinato lavoro. Vuoi che fosse quello di altri studiosi (teoria eliocentrica), vuoi che fosse quello di suoi membri (passi della Bibbia scelti tra migliaia), resta il fatto che la Chiesa almeno portò delle prove. Che poi altre persone stroncarono con altre prove.

Ecco. Tu invece non le hai portate queste prove. L'unica che finora hai portato, di prova concreta, è il discorso sui manuali di scrittura.

 

discorso inutile.

 

dalla mia frase che hai citato (e anche le altre sull'argomento) si capisce chiaramente che sto facendo un discorso generale.

ovvero che secondo la stragrande maggioranza di lettori e critici, uno stile ridondante e ripetitivo non è una cosa positiva.

 

è come dire che secondo la stragrande maggioranza dei calciatori e degli allenatori e dei tifosi, fare 'er cucchiaio su rigore non è un gran pensata. Possono esserci particolari momenti e situazioni in cui può andare bene, o calciatori così forti in grando di farlo con sicurezza, ma l'affermazione in generale è del tutto condivisibile.

 

che poi possano esserci eccezioni, non ho problemi ad ammetterlo. Il Silmarillion fa parte di queste eccezioni? Se ne può discutere, ma come ho ripetuto mille volte le differenze con l'Iliade sono notevoli, da diversi punti di vista.

Non stai facendo per niente un discorso generale, visto che l'hai tirato fuori per stroncare il Silmarillion. Fosse stato un topic su "Meriti e demeriti dei vari stili letterari" allora avresti avuto in pieno ragione, ma qui stiamo parlando del Silmarillion e infatti tu l'hai tirato fuori proprio per quello.

Inoltre, come continuo a ripetere, continui a tirare in ballo la "stragrande maggioranza di lettori e critici" mescolando due campi che sono nettamente separati...COME TU STESSO HAI RICORDATO. Non puoi prima dire che hanno ragione i critici e poi, quando io ti mostro che le opinioni della critica non sono così concordi, appellarti alla massa dei lettori, che poco prima criticavi.

Balon, stai continuando a ripetere sempre la stessa cosa e non ti rendi neanche conto di farlo.

Ci sono solo due modi in cui potresti agire per dimostrare di avere ragione:

-ti appelli al gusto della Massa: così facendo neghi quanto detto da te sul fatto che sarebbero i Critici i veri arbitri del gusto. In tal caso, avresti ragione solo se effettivamente la maggioranza dei lettori di fantasy non amano il Silmarillion. A meno però di non portare dati un po' più sicuri, ma di fare solo appello a quanto emerso da questo FDM, hai torto: qui infatti il Matto ha vinto per un solo voto. Direi che il 995 è sbagliato.

-ti appelli ai Critici: anche qui, la percentuale del 99% è sbagliata, perchè anche solo girando su wikipedia realizzi come le opinioni siano estremamente discordi in proposito, ma non si può realisticamente dire che il 99% dei critici ritenga il Silmarillion un brutto libro.

 

In conclusione in entrambi i casi perdi. L'unico modo in cui "dimostrare" che hai ragione rimane allora quello di appellarti al gusto personale. In tal caso ok. Però ripeto che un modo per dimostrare in maniera incontrovertibile che il Silmarillion fa schifo, non c'è.

 

 

che palle... <img alt="> perchè mi chiedi sempre di dimostrare l'ovvio, il risaputo, l'universalmente noto? E' un nuovo artifizio retorico? te lo dico, mi sembra molto scarso e pedante, come artifizio...

 

lo affermo in base alle recensioni, ai commenti sui forum, al numero di copie vendute, ai video e trasmissioni parodistici.

 

cribbio, sostieni che il (tiepido) successo del Silmarillion non sia da attribuire in gran parte a quello per il SdA?

che il sucesso di Indiana Jones 4 non sia da attribuire ai tre vecchi film?

Non più del tuo ripetere in continuazione cose che non sei in grado di dimostrare.

Inoltre, io non ho negato che il Silmarillion sia stato letto sull'onda dell'entusiasmo per il LOTR. Rileggiti bene quanto ho scritto:

 

"E in base a cosa affermi queste tue congetture? Inoltre, cosa cambia il fatto che l'entusiasmo per il LOTR sia stata la molla iniziale, considerando il fatto che per molti la molla iniziale per leggere il LOTR è stata la trilogia cinematografica? Oppure chi inizia a leggere per un motivo diverso dal puro interesse incontaminato per l'opera in questione è inferiore a chi invece lo fa?"

 

Ripeto: anche ammesso che la molla iniziale sia stata il LOTR, perchè criticare ciò?

A me sembra che, più che fare appello all'ovvio e al risaputo, tu ti ci stia nascondendo dietro...ammesso che l'ovvio e il risaputo siano veramente quelli che dici. Un corretto appello all'ovvio e al risaputo sarebbe stato citare un qualche straccio di dato uberconosciuto che dimostrasse incontrovertibilmente che "lo stile ridondante è penoso sempre" oppure che "un'opera epica scritta come il Silmarillion è penosa" oppure che "il 99% dei lettori fantasy intervistati ha detto che il Silmarillion fa pena". Ecco, queste sarebbero state cose "ovvie e risapute" da sbattermi giustamente in faccia.

Quello che hai fatto tu è invece esprimere quelli che GIUSTAMENTE sono i tuoi gusti ma mostrandoli come se fossero l'opinione di una qualche maggioranza, per poter in tal modo dare un'oggettività ad un discorso che è e resta profondamente soggettivo. Stai cercando una validazione dall'alto che non c'è.

E non c'è, tra le altre cose, perchè sia che fai appello alla Massa, sia che fai appello ai Critici, comunque sia non la trovi (vedi la mia seconda risposta in questo post).

 

non ho mai negato che tale stile faccia parte dell'epica.

ho i miei dubbi che il Silmarillion possa essere accostato in toto all'Iliade e compagnia (discorso vecchio, vedi tutta la roba nozionista e di cosmogonia a inquinare il tutto, poesia vs prosa ecc.).

mi sembra reso malino perchè è uno stile ridondante e ripetitivo non applicato a un vero poema epico, e anche a volerlo considerare epico ritengo che l'Iliade, la chansone de Roland, l'Eneide ecc siano scritti nettamente meglio.

Che siano scritti meglio è un giudizio soggettivo, sul quale peraltro sono d'accordo (almeno per quanto riguarda Iliade e Odissea, non conoscendo bene la Chanson de Roland).

Sull'accostamente all'Iliade sono solo parzialmente d'accordo, perchè se è vero che l'Iliade è un poema epico mentre il Silmarillion è un romanzo epico, è anche vero che del genere epico fanno parte anche la materia di Bretagna e di Francia e a questa il Silmarillion è decisamente più simile. E poichè tutte queste varianti hanno in comune quegli elementi, ne consegue che essi ci stanno a fagiolo sul Silmarillion.

Se poi tu ritieni che personalmente il Silmarillion li usi male è un altro discorso, che in tal caso merita un discorso a parte, perchè si va sui giudizi soggettivi. Ma, ripeto, usare questo discorso soggettivo per screditare oggettivamente il Silmarillion è sbagliato.

 

eh no carissimo, io non ho mai detto che il 99% dei lettori/critici ritiene un ce**o il Silmarillion.

ho detto che il 99% dei lettori/critici ritiene un ce**o lo stile ridondante e ripetitivo.

E io cosa ho detto, scusa? Ripeto di nuovo:

 

"Il discorso è nato dal fatto che tu hai sparato il 99% come percentuale a sostegno della tua opinione circa l'inferiorità del Silmarillion".

 

In questa fase dico chiaramente che l'atto di sparare la percentuale è usato da te per sostenere la tua opinione, che però rimane da esso staccata. In pratica, tu dici che il Silmarillion è inferiore e, per corroborare ciò, vi porti in sostegno la percentuale del 99% dei lettori e scrittori (mescolanza strana, come detto da me sopra) che troverebbero errato quello stile. Tutto qua.

 

 

può benissimo essere come dici tu, il punto è che già dai primi post mettevo in dubbio che il Silmarillion potesse essere accostato all'Iliade e quindi all'epica.

 

tra i critici che ritengono il Silmarillion epica, magari lo stile è apprezzato.

io credo che non sia epica, ma sia qualcosa di diverso.

 

anzi lo stesso Tolkien parlava di mitopoiesi, un genere nuovo, moderno e quindi diverso dall'epica (pur avendo tratti comuni, e chi lo nega)

 

Come ha già detto Sir Rhaegar Targaryen, la mitopoiesi non esclude l'epica, ma anzi (aggiungo io) la raccoglie al suo interno. L'opera di Tolkien è una di questo tipo, quindi si, hai ragione nel post successivo a dire che sono due cose diverse, ma la loro diversità non è tale da implicarne la separazione. Anzi, possono benissimo fondersi e Tolkien l'ha fatto.

Ecco perchè la sua opera è mitopoiesi, cosmogonia ed epica insieme.


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