Premesso che quando leggo un fantasy, mi aspetto sempre di trovare elementi metafisici, di magia e di mistero, come ho preso i punti elencati nel sondaggio, nel contesto delle cronache del ghiaccio e del fuoco(già dal solo titolo si dovrebbe capire che non si parla di storia e basta... anzi, direi che è proprio la forte caratterizzazione verso questo tema realistico-storico che fa di questa saga, una particolarità, e non la parte magica)?
1. Le stagioni interminabili: L'inverno sta arrivando è uno dei punti cardini della saga, con l'inverno arrivano...
2. Gli Estranei e i loro non morti: Mi piacciono molto gli Estranei, spero però che non risultino il solito "boss" finale da battere, mi piace molto meno la presenza degli zombie... a sto punto ci potevano stare pure scheletri e mummie... ma ok, accettato.
3. La nascita di draghi da uova fossilizzate: Il Drago è il simbolo della magia fantasy, quando rinascono... mi sembra di sentirne l'eco... Draghi forever!!! Ho paura anzi che Martin ne voglia dare una sua personalissima versione smitizzante... spero che non li massacri troppo... ecco.
4. L'uccisione di Renly da parte di un'ombra: Sinceramente l'ho trovato un espediente per accorciare la guerra... forse l'unica volta che Martin accelera qualcosa, al contrario di tutta la saga!
5. La quasi immortalità di Dondarrion: Niente di che, ma non mi ha entusiasmato per niente, e temo che la tendenza a vedere morti risorti non decada.
6. La resurrezione di Catelyn: Un bel colpo di scena, però boh... per ora non so a cosa sia davvero servito(ma la saga non è finita...), e poi se ci aggiungo Robert Strong... e i tanti finti morti che poi non son morti, da Sandor... a Brienne, da Davos a Jon Snow, più Aegon...(ok chissà se è lui, ma intanto arieccolo e con tanto di Jon Connington). Troppe sorprese in questo senso, che stroppiano, queste si, ci starebbe bene e congruente anche che tornino Robert e Ned, Rhaegar e Viserys, e pure khal Drogo col figlio, tutto può essere in un mondo descritto così, con tutti questi espedienti insomma.
7. La casa degli Eterni: Odio le profezie, specie quando si avverano! Ma me le aspetto sempre...
8. Le trasformazioni di Jaqen H'ghar: Sarà anche simpatico ma... a me ha un po' rotto le scatole, un prezzemolo sembrerebbe.
9. Il Portale delle Tenebre che trova Sam: Niente di che, un portale che piange, una sorta di albero diga, boh, non ci vedo nulla di male, anzi, proprio gli Alberi Diga mi piacciono molto!
10. Metamorfismo: Eh, questo è un tratto molto interessante, i figli Stark sembra che siano stati prescelti...(la cosa dei prescelti di solito mi disturba, vedi quel nefando Azor Ahai... ma in questo caso è particolare, e direi una bella certezza messa nello scacchiere martiniano), da vedere quanto sia legato all'essere uomini del nord.
Direi comunque che tutto sommato, nonostante un calo narrativo proprio in corrispondenza con l'aumentare delle manifestazioni magiche(che però imputo di più ad un tirare a campare di Martin, che non alla magia presentata in se), la saga si legge che è un piacere. Non c'è, secondo me, niente altro a questo livello, dopo il mondo di Tolkien(ovvio), e di tempo ne è passato eh...
Ho votato per la resurrezione di Cat.
Le stagioni interminabili: Un'idea geniale, sono proprio uno degli elementi che maggiormente caratterizzano la saga e che mi hanno impressionato favorevolmente fin dall’inizio.
Gli Estranei ed i loro non morti: Idem come sopra; imprescindibili ai fini della trama.
La nascita di draghi da uova fossilizzate: idea assolutamente stupenda e intrisa di una grande potenza simbolica. Ho trovato la nascita dei draghi un evento sconvolgente, quasi messianico oserei dire. Grazie alla lucida follia di una ragazzina tredicenne stravolta dal dolore, nel breve volgere di un’unica notte, si è compiuto un evento che era atteso da secoli e che tutti reputavano inmpossibile, la magia ha fatto finalmente ricomparsa. Questo è stato senza dubbio il punto di svolta fondamentale di tutta la saga: la magia, che in un lontano passato era stata una delle forze basilari del mondo di Martin e che era poi arrivata quasi al punto di scomparire del tutto, è tornata così a influenzare profondamente la storia del mondo e la vita degli uomini. Ho apprezzato tutto di quest’episodio: dal canto/preghiera sacrificale della maegi alle uova fossilizzate che si dischiudono col fuoco, dalla cometa rossa a Dany che entra viva nella pira.
L'uccisione di Renly da parte di un ombra: Un evento assai sinistro e pauroso, intrigante e assai inaspettato dal punto di vista narrativo. Sulle prime ho pensato più o meno “questo essere è un abominio, chissà quale terribile divinità può concedere ad un comune mortale simili poteri”, poi ho inquadrato meglio la religione di R'hllor e la concezione di dualismo manicheo tra Luce e Tenebre che sembra essere alla base del credo di Melisandre, e così ho rivalutato completamente l’episodio e l’ho anche accettato abbastanza di buon grado.
La quasi immortalità di Dondarrion & La resurrezione di Catelyn: Ha risposto Feanor per me.
La casa degli Eterni: Ottimo espediente per introdurre nella trama tutto quel succoso discorso legato alle visioni di Dany, rivelando praticamente tutto il rivelabile al lettore affamato di spoiler sui possibili sviluppi, ma lasciandolo al tempo stesso ad interrogarsi sui molteplici possibili significati delle varie visioni. Adoro tutte le profezie, i sogni profetici, le visioni. Mi sfuggono ancora tante cose su quest'episodio, per esempio non riesco a capire ancora oggi da dove derivi la capacità profetica degli Eterni e la loro capacità di vedere il futuro…
Le trasformazioni di Jaqen H'ghar: Non mi hanno entusiasmato ad essere onesti, ma ci possono stare.
Il Portale delle Tenebre che trova Sam: Geniale. Dimostra la grande potenza della magia che risiede nella Barriera, lo straordinario potere di chi la eresse e la mostruosità della minaccia che deve incombere sul mondo degli uomini.
Metamorfismo: decisamente suggestivo, per ora. Spero che Martin tenga ben dritta la barra del buon senso e non degeneri: l’ultima cosa che vorrei sarebbe proprio dover leggere un PoV con un metalupo come protagonista. Preferisco un Jon morto a un Jon metalupo, nessun dubbio su questo.
Personalmente anche io credo che la troppa magia non sia di gran gusto, ma apprezzo molte cose sovrannaturali delle serie:
METALUPI: sono una delle cose che più mi son piaciute in tutti i libri;
DRAGHI: non sono un fan ma effettivamente possono starci;
METAMORFI: molto buono anche loro;
STAGIONI: scelta azzeccatissima;
La cosa che invece non ho sopportato sono state le resurrezioni varie (Dondarrion, Catelyn e Snow prossimamente) perchè rendono ogni morte non definitiva da qua in avanti, e la cosa mi irrita terribilmente, perchè sono un appassionato delle uccisioni di Martin, e non me le possono togliere.. FEH!
Secondo me Asoiaf è un mondo con un perfetto equilibrio magico, non si può nè aggiungere nè togliere nulla... quindi voto che mi vanno bene tutte le magie.
Intanto non capisco perché tanti votano La resurrezione di Catelyn ma pochi La quasi immortalità di Dondarrion .. sono la stessa magia! O non vi vanno bene entrambe o nessuna.
L'ombra che ha ucciso Renly forse è l'unica cosa che stroppia, ma per il fatto che è usato come un deux ex machina, non per la magia in sè.
L' ombra di Renly, le resurrezioni di Cat e Beric sono insopportabili. Il resto va benissimo, senza la durata particolare delle stagioni ASOIAF non sarebbe piú la stessa, e lo stesso senze Estranei e Draghi :)
Le resurrezioni se le poteva anche risparmiare.
Per il resto, secondo me di magia ce n'è anche troppo poca, finora: gli Others dovrebbero essere il nemico principale ma si sono visti a malapena.
Probabilmente la resurrezione di Beric Dondarrion non dà molto fastidio perché è la prima che compare nella saga e riguarda un personaggio tutto sommato marginale, se Martin avesse usato questo tipo di magia solo per lui e non avesse tirato fuori Lady Stoneheart probabilmente ce ne saremmo pure dimenticati
Io ho votato la casa degli eterni.
Credo anch'io che, persino in un fantasy, sarebbe bene che chi muore rimanga morto, ma ad essere sincera avrei sopportato meglio un altro paio di resurrezioni che non tutte quelle profezie. Intanto mi piacerebbe che a "triofare" siano coloro che fanno le loro scelte nel modo migliore, o che comunque ognuno decida da sè il proprio destino, l'idea che ci siano dei prescelti mi disturba molto.
In secondo luogo... un po' più vaghe no? Sembrano oroscopi, è vero che offrono spunti per teorie ai limiti dell'immaginazione (alcune divertentissime) ,ma alla fine a Dany a cosa sono servite? solo a farsi (altre) paranoie su chi saranno i prossimi a tradirla senza darle nessuna indacazione su come riconoscerli e/o limitare i danni.
Per quanto riguarda le altre opzioni, vale quello che ho detto all'inizio sulle resurrezioni, anche se devo ammettere che per ora non mi sembra che si sia esagerato, anche perchè tutta la storia del bacio non viene descritta come una passeggiata, nè per chi lo da nè per chi lo riceve. L'ombra di Stannis che uccide Renly non è piaciuta nemmeno a me, ma almeno è stato chiaro che Mel non era una completa cialtrona.
Tutto il resto, estranei, draghi, metamorfi, faceless...dai, quelli sono forti!!
A me sembra di non poter giudicare alcune cose di troppo senza che la saga sia arrivata alla fine, magari si scoprira che Dondarrion è Azor Ahai
Ehm, Dondarrion è morto definitivamente quando ha riportato in vita Catelyn
Un Azor Ahai defunto sarebbe una bella trollata.
ho votato la ridicola ombra che uccide renly .... l'ho trovata una forzatura... penso che in tutta westeros ci siano abbastanza persone capaci di brandire un'arma e attentare alla vita di un auto dichiarato re... il tradimento di una guardia o magari la morte in combattimento o qualcos'altro non so, ma l'ombra noo dai...
Ho votato che vanno bene tutte.
La magia di Martin non mi sembra davvero magia, per lo meno per come la interpreto io. Sembra che vi siano cose che non si riescono a spiegare, "gli antichi poteri" li definisce Varys. Chi studia questi antichi poteri riesce a "sfiorarli", qualcuno li sfrutta, ma nessuno li padroneggia. Solo gli uomini senza volto riescono a padroneggiare il loro potere, ma sembra più qualcosa di "meccanico", lo stesso Jaqen dice ad Arya qualcosa come "è facile se sai come farlo"; loro inoltre non sembra entrino in contatto con poteri dotati di intelletto.
Sembra che quando qualcosa è misterioso, venga definito come "magia" o "divinità". L'esempio più pratico è quello degli antichi dei, che sembrano in realtà una semplice rete di informazioni (biologica invece che basata sul silicio come le nostre).
Preferisco questo a una magia che si impara come uno potrebbe imparare a usare le armi da fuoco e mostrarsi come determonante sul campo di battaglia (pensate a quanto pacchiano sarebbe un attacco degli uomini di ferro a Vecchia Cità, coi maestri che si posizionano sulle mura a lanciare palle di fuoco)
Intanto mi piacerebbe che a "triofare" siano coloro che fanno le loro scelte nel modo migliore, o che comunque ognuno decida da sè il proprio destino, l'idea che ci siano dei prescelti mi disturba molto.
Parole sante. Parole sante.
E sarei sinceramente sconvolto se uno scrittore come Martin, con le sue idee politiche e filosifiche, facesse trionfare il/i prescelto/i.
Io ho votato la risurrezione di Catelyn, ma sempre pronto a cambiare idea se George le darà senso
Ho votato tutte, perché non ce n'è una in particolare che non mi è piaciuta, anzi, penso che lo zione sia stato bravo a gestire la magia. Una delle idee che mi piace di più è quella delle stagioni, ma allo stesso tempo è quella che mi lascia più perplessità. Per avere specie viventi che resistono a inverni così lunghi queste specie dovrebbero essere ben diverse da quelle che abbiamo noi, mentre invece la biologia del vivente di Westeros sembra molto simile alla nostra, con poche eccezioni come i metalupi. Per non parlare della capacità umana di fare provviste per un periodo così lungo, cosa per niente facile, soprattutto con tecnologie medievali.
L'unica cosa che ogni tanto mi ha dato fastidio nella gestione della magia è che mi sembra manchi di coerenza interna in alcuni casi - come quando Dani riesce a schiudere le uova, un punto chiave, che però resta "miracoloso" e inspiegabile. Insomma la magia resta una cosa vaga, senza leggi precise che valgono sempre, e questo è un bene quando riesce a creare un'atmosfera di mistero e dubbio, male quando si ha la sensazione che le cose accadano per semplice esigenza di trama.
Le profezie mi piacciono perché sono incomprensibili... L'effetto psicologico che possono avere sui personaggi è enorme, e allo stesso tempo sono così vaghe, pure quando si rivelano esatte, che praticamente nessuno è in grado di interpretarle correttamente. Questo fa sì che alla fine i personaggi non siano guidati ma "vedano quello che vogliono vedere".
Ho apprezzato molto la faccenda degli dei del nord e spero che prima o poi ci verrà data qualche spiegazione in più sul dio rosso...