Ho votato la resurrezione di Cat, ma più che la "magia", mi ha dato fastidio il fatto in se
In genere non mi piace troppo la magia fine a se stessa e quella "ingiustificata", nel senso che non si capisce bene da cosa derivi. Bene o male tutti i fatti magici delle Cronache hanno un loro perchè ed una loro motivazione, e quelli che non ce l'hanno possono contare sul fatto di essere cmq affascinanti e piacevoli (almeno per me )
Stagioni: sono una delle cose che all'inizio mi hanno affascinato di più
Estranei: sono la cosa che prima di tutti mi ha affascinato (grazie, stanno al Prologo " /> )
Draghi: mi piacciono sempre e comunque " />
Ombre assassine: all'inizio mi hanno lasciato perplesso, poi con l'andare dell'approfondimento della religione di R'hllor le ho "digerite"
Dondarrion: si poteva evitare, imho
Catelyn: si doveva evitare " />
La casa degli Eterni: bella, poi bene o male un fantasy senza "squarci nel futuro" non è fantasy
Le trasformazioni di Jaqen H'ghar: se non ne venivo a conoscenza sul forum neanche le avevo intuite " />
Il Portale delle Tenebre che trova Sam: teoricamente dovrebbe essere la tipica cosa che non mi "cala", però per come l'ha scritta Martin mi è piaciuto tantissimo (dai, come le lacrime)
Metamorfismo: ci ho messo un pò ad afferrarlo pienamente, ma è veramente l'elemento che mi è piaciuto di più nel primo libro e che mi ha spronato a continuare a leggere le Cronache più di ogni altra cosa..
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Bel sondaggio!
Devo premettere: la persona che mi ha fatto conoscere le Cronache la prima volta che me ne parlò mi disse di leggerle perché a differenza di altri fantasy c'era poca magia e molti intrighi politici, il che le rendeva più interessanti di altri mondi fantastici in circolazione. La qual cosa mi ha subito sedotto, infatti.
Quindi direi che questa è una delle ragioni fondamentali che mi hanno convinto ad acquistare il Trono di Spade, proprio perché non sono un amante di incantesimi e vicende improbabili.
Tuttavia ho trovato moderata la presenza di magia nella saga, senza troppi eccessi. Tranne uno, che è quello che ho votato: la resurrezione di Catelyn. Non è antipatia verso il personaggio (non ho mai odiato Catelyn e non vedo perché dovrei) ma il fatto in sé: quando uno muore, muore. Fosse pure un mondo assurdo e opposto al nostro, per me la morte deve rimanere una certezza assoluta e incontrovertibile. Preferisco così.
Di seguito le altre voci:
Le stagioni: Bello, molto suggestivo. Niente da ridire, anzi, una trovata affascinante.
Estranei e non-morti: Vada per i primi (anche se mi ricordano troppo i Nazgul, vabbè); i secondi sono un po' fastidiosetti, per le ragioni di cui sopra, però hanno un'attenuante: sono zombi, non hanno una consapevolezza come Catelyn rediviva, né hanno memoria.
I draghi: Non mi hanno fatto impazzire ma nemmeno li odio. Poi col tempo un po' mi sono affezionato a loro, sono sempre i figli di Daenerys. Tutto sommato vanno bene.
Renly e l'ombra: Scena bellissima, ci può stare. M'indispone il fatto che quella scema di Melisandre controlli un potere così grande, ma va bene lo stesso. Soprattutto perché questo assassinio dimostra a che cosa deve ricorrere Stannis per liberarsi dei rivali.
Dondarrion: stesso discorso di Catelyn.
Gli Eterni di Qarth: Gran bella scena, piena di metafore e allusioni. Non ci trovo nulla di eccessivo, soprattutto perché non è detto che quello che Dany vede avverrà sul serio, anzi. E' più simile a un viaggio onirico che a vere e proprie profezie, secondo me (un po' come nel SdA, quando Frodo vede nella fonte di Lothlorien cose vere o solo verosimili).
Jaqen H'ghar: Sono di quelli che non aveva colto la storia delle ripetute trasformazioni (sulla quale peraltro non mi sembra ci sia tutta sta certezza, o no?). In ogni caso non mi infastidisce, va bene così.
Il Portale delle Tenebre: Ecco, il portale delle tenebre mi ha lasciato piuttosto indifferente. Non è una cosa che mi ha emozionato né mi ha esaltato. Una trovata come un'altra, niente di che.
Metamorfi: questo mi piace molto, apre belle possibilità di punti di vista alternativi. Nulla da eccepire.
Tutto sommato bravo Martin, è riuscito a non essere stucchevole con le trovate magiche. Altrimenti l'avrei bello che abbandonato!
E dire che per me la resurrezione di Cat è il momento migliore della saga. ">
Non ho mai capito tutta questa avversione all'evento sinceramente. Forse per molti conta anche che Cat è antipatica, ma per il resto l'ho trovato un momento molto bello e suggestivo, descritto con maestria. Perlomeno io quando l'ho letto ci sono rimasto come un pesce lesso.
Per quanto riguarda il resto:
Le stagioni: sono il corollario che caratterizza la saga. Sono ciò che danno un tocco diverso, direi che sono fondamentali.
Estranei e non-morti: un nemico oscuro che si serve della morte. Non una novità ma essenziali alla trama. Segnano il confine tra i conflitti per il potere e quelli per la sopravvivenza.
I draghi: utili a dare consistenza alla minaccia di Dany.
Renly e l'ombra: l'arma segreta di Stannis, vale quanto i draghi per Dany. Senza Melisandre Stannis non vale nulla. E Melissa è un gran personaggio.
Dondarrion: giustifica Cat quindi OK
Gli Eterni di Qarth: penso che dicano la verità. Anche perchè molto di ciò che Dany vede si è già verificato.
Jaqen H'ghar: un tocco di mistero in più non fa mai male. Ok per le trasformazioni.
Il Portale delle Tenebre: un po' tortuoso, ma molto suggestivo. Mi è piaciuta la scena dell'ingresso di Bran.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Direi che invece c'è proprio una certezza.Jaqen H'ghar: Sono di quelli che non aveva colto la storia delle ripetute trasformazioni (sulla quale peraltro non mi sembra ci sia tutta sta certezza, o no?). In ogni caso non mi infastidisce, va bene così.
Arya lo vede trasformarsi ad Harrenhal e descrive nei dettagli il suo nuovo aspetto.
SPOILER fino a L'OMBRA DELLA PROFEZIA1fab3fba4db438c2faf6e9b73138cc26'1fab3fba4db438c2faf6e9b73138cc26
L'aspetto dell'alchimista è, guardacaso, identico. Uccide il ragazzino con un metodo tipico di un assassino FM.
Poi Sam vede il ragazzino, che dovrebbe essere morto, sano e salvo " /> Pensa anche che abbia qualcosa di inquietante.
C'è poco da dubitare.
Il bello è che le trovate magiche di per sè non sono niente di originale, sono quasi tutte cose viste e riviste 4567 volte.Tutto sommato bravo Martin, è riuscito a non essere stucchevole con le trovate magiche. Altrimenti l'avrei bello che abbandonato!
Eppure sono belle lo stesso, per il modo in cui sono inserite ed usate.
Ripeto che invece per me l'epilogo con la resurrezione di Cat è stata una fi***a e un colpo di scena grandissimo
è stato un colpo di scena perchè essendo un fantasy maturo e adulto nessuno si aspettava una caxxata di queste dimensioni, della serie "il ritorno del freddie-la vendetta"
e comunque sarebbe un gran colpo di scena anche se si scoprisse che melisandre e olenna sono la stessa persona, con poteri di trasformismo e ubiquità.
probabilmente mi ribalterei dalla sedia per la sorpresa, però sarebbe comunque una tamarrata senza precedenti
Catelyn non-morta. Cioè... Che peso. Già ci sono gli Estranei ed i loro amichetti a giocare questa parte " />
Concordo sul fatto che il Portale sia stato "una caduta di stile".
è stato un colpo di scena perchè essendo un fantasy maturo e adulto nessuno si aspettava una caxxata di queste dimensioni, della serie "il ritorno del freddie-la vendetta"
e comunque sarebbe un gran colpo di scena anche se si scoprisse che melisandre e olenna sono la stessa persona, con poteri di trasformismo e ubiquità.
probabilmente mi ribalterei dalla sedia per la sorpresa, però sarebbe comunque una tamarrata senza precedenti
Che seriosità. ">
Un fantasy non è maturo e adulto perchè c'è poca magia. Come ho già detto altre volte, se cerco il realismo leggo un bel saggione; in un romanzo fantasy quale le Cronache è la resurrezione è qualcosa di assolutamente legittimo.
Se vogliamo fare un'esempio, nessuno si scandalizza perchè nell'Orlando Furioso Astolfo se ne va sulla Luna a recuperare il senno di Orlando. Ma a nessuno viene da dire che L'Orlando Furioso è una m@@da.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Infatti la resurrezione di Catelyn come colpo di scena è riuscitissimo, il capitolo in cui avviene è scritto nella solita maniera superba del Martin in stato di grazia.
E' l'evento che mi fa un po'storcere il naso: vorrei che in un libro, anche in un fantasy, chi muore resti morto. Se no non ha senso, tutto può essere reversibile.
Per il fatto di Jaqen , le argomentazioni di AryaSnow sono convincenti, è che così su due piedi non me le ricordavo, perciò ero in dubbio.
Voi e le vostre teorie, mi rovinerete tutte le soprese!! " />
Se vogliamo fare un'esempio, nessuno si scandalizza perchè nell'Orlando Furioso Astolfo se ne va sulla Luna a recuperare il senno di Orlando. Ma a nessuno viene da dire che L'Orlando Furioso è una m@@da.
a livello stilistico sarà sicuramente un opera sublime, ma quella parte sì che è una mxxda. A meno che non sia allegorico, tipo la divina commedia. sinceramente non conosco affatto bene l'opera.
Un fantasy non è maturo e adulto perchè c'è poca magia. Come ho già detto altre volte, se cerco il realismo leggo un bel saggione; in un romanzo fantasy quale le Cronache è la resurrezione è qualcosa di assolutamente legittimo.
per me funziona così: magie "troppo grandi", che sovvertono completamente le poche certezze che abbiamo (continuità del tempo, chi è morto resta morto, non si può essere in due posti diversi contemporaneamente) creano una frattura tra autore e lettore.
Finchè si parla di cose che conosco, o che posso se non altro concepire "mitizzando un po'" la mia esperienza (amore, odio, battaglie, rapporti di famiglia... ma anche sogni metalupeschi o stagioni sballate) c'è contatto tra me e martin: lui parla di cose di cui ho, più o meno, esperienza: leggendo capisco, ricordo, mi stupisco "ah è vero..." "sì è così che funziona" "questo comportamento non è plausibile" "ma davvero si può diventare un mostro del genere?" "ma come ha reso bene questo momento" eccetera...
quando invece vengono fuori viaggi nel tempo, morti che risorgono, isole che appaiono e scompaiono, il legame si spezza.
in queste situazioni tutto può succedere... io non ho la minima esperienza di isole vagabonde e morti viventi... se martin decide che i morti viventi hanno la necessità impellente di grattarsi la pancia, cantare "ciao bella ciao" e andare a dormire a mezzogiorno, io non posso dire nulla. Cosa ne so io di morti viventi? il mio atteggiamente verso il racconto, da attivo, diventa passivo. "può essere", diventerà la mia risposta verso le curiose abitudine dei morti viventi.
stessa cosa per le isole slegate dallo spazio-tempo... se gli autori di lost decidono che certa gente sparisce e certa gente rimane, non è che posso mettermi a disquisire, analizzare, confrontare... "sì sì sarà come dicono loro" è l'unico atteggiamento possibile.
quindi per me un opera è più matura/adulta quanto più riesce a mantenere attivo e stimolante il contatto tra autore e lettore, ed è tanto più infantile quanto lo inibisce.
la magia è un inibitore potentissimo.
n.b: questo a livello razionale. non c'entra nulla con le emozioni/divertimento/suspance che un opera trasmette e che la magia può creare
Boh, io nella resurrezione non vedo un distacco così fastidioso e non mi diminuisce il contatto più di tante altre magie. Questione di sensibilità personali, immagino " />
Non è che adesso "tutto può accadere". Si capisce benissimo il motivo di quell'evento e difficilmente accadrà di nuovo. Non è che ora i morti risorgono dappertutto a caso.
Il colpo di scena non mi è piaciuto perchè "non mi aspettavo quella c***a"... ma perchè è stato un gran colpo di scena e basta. Mi avrebbe deluso con un altro personaggio: se fosse stato l'eroe principale della saga (sarebbe stato forzato che proprio L'Eroe Prescelto fosse resuscitato, egli avrebbe avuto più che mai un'aria da Mary Sue), molto amato (sarebbe stata una scelta molto commerciale), oppure un cattivo importante (della serie: il Male torna... tremateeee! E' più forte di quello che pensavate!). Invece far rescuscitare proprio lei è stata una scelta molto particolare e per questo la apprezzo.
Non è che adesso "tutto può accadere". Si capisce benissimo il motivo di quell'evento e difficilmente accadrà di nuovo. Non è che ora i morti risorgono dappertutto a caso.
Questo non possiamo saperlo, chi ce lo dice?
Una volta dichiarato che in quel mondo un fatto del genere è possibile, cosa vieta che si ripeta? La fiducia nel buonsenso dell'autore?
A maggior ragione se, come pare, questa facoltà dovesse rivelarsi esclusiva dei preti rossi: Thoros non è l'unico, c'è Melisandre e ce ne sono altri in giro per il mondo, cosa ne sappiamo delle loro intenzioni?
Un limite è comunque stato superato, il distacco di cui parla Balon è un'osservazione giustissima secondo me. La resurrezione dei morti fa perdere i riferimenti al lettore, allarga all'infinito i limiti del possibile, il che non mi piace molto. Per questo confido che la cosa non si ripeta, ma nessuno mi garantisce che non avverrà.
Ma non è una cosa facile della serie "uh, un morto! Abracadarba e resuscitiamolo". Io ho sempre capito che sia un potere concesso solo a particolari sacerdoti e in particolari circostanze.
Non è che adesso "tutto può accadere". Si capisce benissimo il motivo di quell'evento e difficilmente accadrà di nuovo. Non è che ora i morti risorgono dappertutto a caso.
Questo non possiamo saperlo, chi ce lo dice?
Una volta dichiarato che in quel mondo un fatto del genere è possibile, cosa vieta che si ripeta? La fiducia nel buonsenso dell'autore?
A maggior ragione se, come pare, questa facoltà dovesse rivelarsi esclusiva dei preti rossi: Thoros non è l'unico, c'è Melisandre e ce ne sono altri in giro per il mondo, cosa ne sappiamo delle loro intenzioni?
E sì, direi che ho fiducia nel buon senso dell'autore e non credo che si metta a resuscitare tutti i personaggi morti a destra e a manca " /> Certo, volendo potrebbe fare molte altre risurrezioni, ma non credo che lo farà ed è totalmente logico che non lo faccia.
Se mai lo facesse criticherò quelle resurrezioni successive. Quella di Cat di per sè mi piace.
Non è che sia giusta o ingiusta, capisco il discorso, ma è questione di sensibilità soggettiva.Un limite è comunque stato superato, il distacco di cui parla Balon è un'osservazione giustissima secondo me. La resurrezione dei morti fa perdere i riferimenti al lettore, allarga all'infinito i limiti del possibile, il che non mi piace molto. Per questo confido che la cosa non si ripeta, ma nessuno mi garantisce che non avverrà.
Personalmente non mi sento disorientata o allontanata.
Se vogliamo fare un'esempio, nessuno si scandalizza perchè nell'Orlando Furioso Astolfo se ne va sulla Luna a recuperare il senno di Orlando. Ma a nessuno viene da dire che L'Orlando Furioso è una m@@da.
a livello stilistico sarà sicuramente un opera sublime, ma quella parte sì che è una mxxda. A meno che non sia allegorico, tipo la divina commedia. sinceramente non conosco affatto bene l'opera.
Ma non è affatto detto che sia una m##da. Cioè lo puoi pensare ma non è un canone applicabile sempre che mancanza realismo=porcata.
Comunque la metafora c'è di sicuro, non so con esattezza quello che significa ma c'è.
quando invece vengono fuori viaggi nel tempo, morti che risorgono, isole che appaiono e scompaiono, il legame si spezza.
in queste situazioni tutto può succedere... io non ho la minima esperienza di isole vagabonde e morti viventi... se martin decide che i morti viventi hanno la necessità impellente di grattarsi la pancia, cantare "ciao bella ciao" e andare a dormire a mezzogiorno, io non posso dire nulla. Cosa ne so io di morti viventi? il mio atteggiamente verso il racconto, da attivo, diventa passivo. "può essere", diventerà la mia risposta verso le curiose abitudine dei morti viventi.
Ma uno non può cercare in un'opera qualcosa che esuli dalla realtà ">
E secondariamente la fantasia può anche, anzi spesso lo è, metafora di un mondo reale. Pigliamo il solito Tolkien: le razze e gli alberi che si muovono non sono fini a sè stesse ma vogliono trasmettere un'idea, un qualcosa che afferisce al mondo reale.
stessa cosa per le isole slegate dallo spazio-tempo... se gli autori di lost decidono che certa gente sparisce e certa gente rimane, non è che posso mettermi a disquisire, analizzare, confrontare... "sì sì sarà come dicono loro" è l'unico atteggiamento possibile.
A parte che c'è anche lo svago, comunque l'importante per me è la coerenza interna. Le vicende di una storia devono essere coerenti con il mondo interno creato dall'autore, non con quello esterno. La resurrezione di Cat è coerente con il mondo di Martin? Assolutamente si, perchè una cosa simile avviene già con Beric e perchè, più in generale, il mondo di Martin è un mondo immaginario e fantastico.
E aggiungo una cosa. Cat risorge ma non torna affatto uguale a prima. In realtà è come se ci fosse un nuovo personaggio che di quello precedente mantiene solo la memoria, ma che per tutto il resto è molto cambiato (anche fisicamente). Insomma se Cat tornava esattamente come prima era in effetti abbastanza ridicolo, ma non è così. I danni fisici che ha subito rimangono per esempio. Questo significa che, pur in un'evento eccezionale, Martin ha mantenuto una certa logica.
quindi per me un opera è più matura/adulta quanto più riesce a mantenere attivo e stimolante il contatto tra autore e lettore, ed è tanto più infantile quanto lo inibisce.
la magia è un inibitore potentissimo.
La mia perplessità è sull'accostamento maturità/realismo. La Divina Commedia è infantile? Cioè non critico che a uno possa piacere un racconto più "realista" ma che questo racconto sia di per sè indice di maturità. Facendo questo ragionamento Moccia è meno infantile Tolkien, tanto per dirne una.
[/b]
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Ma non e' detto: la "sfida" e' proprio quella di proporre queste cose esagerate senza che il legame si spezzi. E Martin ci e' riuscito - almeno con me. Appena-appena, ma ci e' riuscito. Bravissimo!quando invece vengono fuori viaggi nel tempo, morti che risorgono, isole che appaiono e scompaiono, il legame si spezza.
E sì, direi che ho fiducia nel buon senso dell'autore e non credo che si metta a resuscitare tutti i personaggi morti a destra e a manca " /> Certo, volendo potrebbe fare molte altre risurrezioni, ma non credo che lo farà ed è totalmente logico che non lo faccia.
Se mai lo facesse criticherò quelle resurrezioni successive. Quella di Cat di per sè mi piace.
Mi piace pensare come te che non succederà e ho fiducia nell'autore in questo senso, ma non me la sento di dirlo con la stessa certezza con cui lo dici tu.
"è logico" non vuol dire "è sicuro", if you know what i mean...
Possiamo solo congetturare sulla questione.