AryaSnow:un riferimento alla pena magica 'è stato in una puntata"E' quasi magia Jhonny",ad esempio.
ma no chiedermi di più,perchè coi nomi sono negata:vado per associazione di idee! " />
Comunque,come ti dissi,l'idea finale mi risolleva tutto il racconto e lo rende personale " />
Tyron:sono onorata di essere,fino ad ora,tra le tue preferenze! " />
Passando da un discorso a un altro...per curiosità....si possono postare nei contest testi in inglese?Necessiterebbe di una traduzione a fronte? " />
Il problema forse potrebbe essere che alcuni lettori potrebbero essere poco invogliati a leggere un racconto in un'altra lingua. Immagino però che lecito lo sia...Passando da un discorso a un altro...per curiosità....si possono postare nei contest testi in inglese?Necessiterebbe di una traduzione a fronte? " />
Di "E' quasi magia Johnny" avrò visto si è no poche puntate, quindi non so^^
Capisco...forse è meglio continuare in italiano e basta " />
Undicesimo Contest di Scrittura Creativa: Scrivere e narrare: la storia di una storia
Foglio bianco
Gajfbalsb jas fa nnjsalns
John rilesse le ultime parole scritte. Le uniche che davano un minimo di colore alla pagina bianca.
Con un sospiro cancellò tutto e lo schermo del suo computer tornò immacolato.
“Maledizione!”.
Iniziò a disegnare improbabili forme con il mouse prima di ricadere immancabilmente sull’icona di internet.
Doppio click ed era collegato con tutto il sapere del mondo. Connettersi alla rete era diventata una cosa così semplice e banale che oramai pochi si rendevano conto di quanto era straordinaria.
“Stai perdendo tempo vecchio mio” si rimproverò “avanti, rimettiti a scrivere”.
Niente da fare.
“VAFFANCULO!” in un impeto d’ira prese il laptop e lo scaraventò contro la parete.
Con un tonfo sordo cadde a terra, lo schermo in pezzi e i tasti della tastiera tutt’attorno. Quando sua moglie fece capolino sull’uscio dello studio, John era ancora immobile al centro della stanza a fissare i resti del suo pc.
“Cosa è successo?” domandò spaventata.
“Niente” lo scrittore deglutì “niente. Mi dispiace averti svegliata”.
Gli occhi della donna perlustrarono rapidamente la stanza, fermandosi sul pavimento.
“E adesso?”
“E adesso tornerò alla macchina da scrivere” si avvicinò alla moglie “meno distrazioni”.
La strinse a se e la baciò. L’illuminazione per un romanzo non accennava ad arrivare, ma per il resto della notte, qualche idea ce l’aveva.
Le sue mani indugiarono sulla tastiera. Avrebbe voluto scrivere qualcosa, qualsiasi cosa, ma non ci riusciva. Aveva cambiato mezzo, ma la conclusione era la stessa: i suoi occhi stanchi che fissavano un foglio bianco.
Lo sguardo corse sulla libreria dove diversi volumi di autori famosi lo fissavano severi, quasi a volerlo rimproverare per la sua incapacità.
La sua mente veniva attraversata ogni giorno da centinaia di idee. Alcune erano pessime, certo, ma altre erano dannatamente buone. Ogni volta che si sedeva davanti ad un foglio però, che fosse elettronico o cartaceo, il risultato era sempre il vuoto.
Era ancora un ragazzino quando dentro di lui iniziò a formarsi il sogno di diventare uno scrittore famoso.
C’era stato un tempo in cui era riuscito a creare qualcosa di valido. Qualche racconto, magari anche un promettente inizio per un romanzo, ma niente di più.
L’unica persona che aveva sempre creduto in lui era sua moglie. Lei non aveva obiettato davanti alla scelta di lasciare il lavoro per inseguire la fortuna nel mondo della carta stampata.
John afferrò la foto sulla scrivania. Quella con loro due al mare e la contemplò a lungo.
Con un sospiro la rimise al proprio posto e si appoggiò allo schienale.
Davanti a lui il solito foglio bianco.
“Ce l’ho fatta!” annunciò esultante alla moglie “ho scritto un romanzo. Un romanzo maledettamente buono! E tutto in una notte!”
L’espressione orgogliosa della moglie lo riempì di gioia.
“Sta sera ti porto a cena nel miglior ristorante della città. Voglio festeggiare!”.
Era stata una serata magnifica.
Durante la cena John aveva raccontato alla moglie la trama del suo primo romanzo. Avevano parlato degli editori da contattare, delle cose che sarebbero cambiate in futuro dopo il suo successo, senza dimenticarsi di sottolineare l’importanza del suo supporto.
La gioia durò solamente fino al ritorno a casa.
Fumo nero si alzava copioso nella notte. Il loro palazzo era in fiamme.
Il volto di John si trasformò in una maschera di terrore.
“Non posso lasciare che bruci”.
Sara non ebbe il tempo di replicare che già il marito si precipitava all’interno della casa.
Quando ritornò stava bruciando.
John gettò la scatola che teneva in mano lontano da se ed iniziò a rotolarsi per terra. Quando il fuoco si spense restò immobile sul terreno.
Le luci sopra la sua testa, la mascherina che gli dava ossigeno, la flebo e gli occhi compassionevoli della donna che amava.
Capì subito di trovarsi in ospedale.
“Stai calmo amore” gli disse la moglie “Non ti agitare”.
Provò ad annuire, ma ogni movimento era un agonia di dolore.
“Andrà tutto bene, stai tranquillo” ma gli occhi pieni di lacrime raccontavano un’altra storia.
Lo scrittore tornò nel coma.
Quando riprese i sensi sua moglie era ancora lì, accanto a lui.
Con la coda dell’occhio vide che tra le mani stringeva una scatola. La riconobbe subito, dentro c’era la sua storia. Un sorriso compiaciuto gli deformò il viso ustionato.
“Ho qui il tuo.. capolavoro” la donna deglutì.
Le mani tremanti aprirono la scatola e ne estrassero un corposo mazzo di fogli che gli sventolò davanti.
“Sono fogli vuoti!” la donna lo guardò confusa “Sono pagine bianche!”
Per un attimo i pensieri dello scrittore si annebbiarono; poi ricordò.
Si era appoggiato allo schienale, aveva fissato il foglio bianco e… era scivolato nel sonno.
Si era addormentato e aveva sognato.
“Stai morendo John!” la voce rancore e angoscia “per cosa muori? Per una bugia?”
Un sorriso amaro gli comparve sulle labbra.
No, muoio per un sogno.
L’ultimo pensiero prima di tornare nelle tenebre.
In fondo al tunnel una luce bianca come un foglio vuoto.
Come ti avevo già detto, ritengo che sia un buon brano.
La scrittura va abbastanza bene, a parte alcune parole che toglierei ancora.
La trama è ben strutturata nelle varie parti e non è nemmeno tanto banale.
Già da prima, quando dice di aver scritto un intero romanzo in una notte, viene da sospettare qualcosa... però sul momento non avevo ancora capito come stavano le cose.
Anche la resa delle scene iniziali mi è piaciuta. Che poi... ci credo che non gli viene l'ispirazione, non mi sembra che starsene a fissare lo schermo di un PC sia un buon metodo " />
Racconto stupendo, Ser Lostdream. Solo per quanto bene è scritto, a mio parere meriterebbe il primo premio. L'idea del "blocco dello scrittore" è forse la più banale che possa venire in mente con questo tema, però l'hai saputa rendere con una maestria difficile da eguagliare. Per di più il finale è originale, davvero originale (il doppio senso di "morire per un sogno" è da brivido).
Questo per me è, in questo momento, il primo posto. E il secondo è la solita AryaSnow (maccheppalle...). Mi dispiace per Metal Duchess, perché il suo racconto per me era davvero stupendo, e vorrei premiarlo in qualche modo - ma ho solo due preferenze. Invito però tutti a considerare con attenzione il suo racconto, perché al di là di alcune imperfezioni merita davvero molto.
Ehi " />(maccheppalle...).
Belli i nuovi brani! Comincio ad essere indecisa.
Non è un motivo valido non votare due concorrenti perchè li hai già votati tante volte eh? ^^'
ma se sono bravi...
pernso che escluderò il racconto di Seetharaman, che mi è piaciuto tanto tanto, perchè un po' fuori tema imho: all'inizio sembrava che il tizio dialogasse praticmaente con se stesso, come i programmi degli oracoli, e lì ci stava la 'costruzione di una storia' tutto da solo. Pure originale. Ma se il firewall è così intelligente come sembra allora la storia è su un'evasione e basta...
Tyron:guarda che sinceramente a me non me ne importa nulla di essere votata o meno.Certo,se accade mi fa piacere,ma io ho sempre scritto per me,non per gli altri.L'importante è che sono soddisfatta io del mio lavoro " /> Ti rngrazio per l'interessamento,ma è del tutto superfluo.
Ser Lostdream:brano abbastanza buono,ma non mi ha comunicato nulla...bah...
Ad ogni modo,Per ora le mie preferenze sono Olyk e Erin.
È importante scrivere per gli altri, oltre che per sè stessi. E tu lo fai - dopotutto hai pubblicato il tuo racconto! " />Certo,se accade mi fa piacere,ma io ho sempre scritto per me,non per gli altri.
Si,ma così,tanto per! " /> Le ho condivise,ma non per voi...vi ho fatto partecipi di una cosa,certo,ma scritta in funzione di me stessa! " />
L'arte è comunicazione: altrimenti non ha ragione di esistere. Non ti pare?
Dipende...secondo me è anche uno strumento di introspezione.Anzi,la sua facoltà primaria è proprio quella di valvola personale per confrontarsi con sè stessi. " />
Direi proprio di no. Anzi, bisogna guardare il brano in modo completamente separato dalla persona " />Non è un motivo valido non votare due concorrenti perchè li hai già votati tante volte eh? ^^'
Anzi, se solo fosse possibile l'ideale sarebbe addirittura postare i brani in modo anonimo.
Mi è venuta in mente una mezza idea, ma è molto particolare e non sono pienamente sicuro sia in tema con il contest ^^'
Comunque adesso cerco di svilupparla per postare il racconto entro martedì ma dubito che piacerà a molti, è strana forte.. :P
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."