Entra Registrati
Contest di scrittura creativa
Q di Qhorin Halfhand
creato il 11 giugno 2009

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.
Y
Ygritte baciata dal fuoco
Confratello
Utente
892 messaggi
Ygritte baciata dal fuoco
Confratello

Y

Utente
892 messaggi
Inviato il 25 maggio 2014 19:49

Bene bene bene !

 

Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk


E
Emma Snow
Confratello
Utente
4567 messaggi
Emma Snow
Confratello

E

Utente
4567 messaggi
Inviato il 25 maggio 2014 21:28

Io conto di finirlo tra stasera e domani :) Sul filo del rasoio ma stavolta ce la farò!


K
kinginthenorth
Confratello
Utente
1462 messaggi
kinginthenorth
Confratello

K

Utente
1462 messaggi
Inviato il 25 maggio 2014 21:32

Rileggo, correggo e posto domani. Promesso. ;)<br /><br />Inviato dal mio GT-I9100 utilizzando Tapatalk<br /><br />

 

 

Io conto di finirlo tra stasera e domani :) Sul filo del rasoio ma stavolta ce la farò!

 

 

Doppio urrà per Maya ed Emma XD


Y
Ygritte baciata dal fuoco
Confratello
Utente
892 messaggi
Ygritte baciata dal fuoco
Confratello

Y

Utente
892 messaggi
Inviato il 25 maggio 2014 21:36

Hip hip hurra! Hip hip hurra!

 

Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk


H
hacktuhana
Confratello
Utente
5937 messaggi
hacktuhana
Confratello

H

Utente
5937 messaggi
Inviato il 26 maggio 2014 13:10

Se se, se non vedo non credo!!!

 

Postate i racconti!!!

 

Fatevi coraggio anche partecipanti di vecchia(ccia) data, e nuovi, timidi o quel che sia!

 

Anche una frase a volte fa la storia della letteratura!

 

Tipo: mi' lumino d'incenso!

Come non ricordare questa bellissima frase storica!!! <img alt=" />



Maya
GdN in the Sky with Diamonds
Guardiani della Notte
7210 messaggi
Maya
GdN in the Sky with Diamonds



Guardiani della Notte

7210 messaggi
Inviato il 26 maggio 2014 16:11

Come anticipato un po' trash e spero che sappiate leggere un po' di parlata romana.

 

 

XXVI CONTEST DI SCRITTURA CREATIVA

TEMA: I SETTE VIZI CAPITALI

 

TITOLO: Un botta di vita

caratteri: 4935 (letter count)

 

Quando l’avevano trovato, sdraiato sul letto, mezzo nudo, col sorriso stampato in faccia, i sei amici avevano intimamente convenuto che tutto sommato quella di Mino doveva essere stata proprio una bella morte. Oddio, tutti tranne forse Renato, detto “Braccino”, che quando aveva scoperto il costo in euro di quella botta di vita, quasi ci restava secco anche lui.

–Aò, se mo’ schiatti pure tu, ve seppellimo insieme. Sai che bel risparmio!- lo aveva canzonato Carlo, vedendolo trasalire.

 

Dopo tutto, forse, quella non era stata poi una grande idea: una sortita notturna in una rinomata casa di piacere clandestina, in barba alle famiglie distratte, alle infermiere baffute ed all’insopportabile direttore del pensionato per anziani che li tenevano reclusi, tutti loro, colpevoli di essere invecchiati fuori più in fretta che dentro e soprattutto di non essersene fatti una ragione.

 

Tutta la faccenda era stata organizzata da Carlo, detto “Bacco” per la sua irrefrenabile dedizione a vino, cibo e qualsivoglia altro piacere della vita. Ed il primo ad accettare era stato proprio Mino, i cui sforzi, negli ultimi anni, si erano invece concentrati su un’unica passione.

–Alcune c’hanno zi*** grosse come meloni-, gli aveva detto Bacco per convincerlo, ammesso che ce ne fosse stato bisogno. Per rendere chiaro il concetto, con le mani aveva anche mimato quelli che avrebbero potuto essere i più grossi meloni della storia dell’ortofrutta.

-A me vanno bene pure du’ susine-, gli aveva risposto Mino. –Nun so’ razzista e poi a 78 anni nun se’ po’ fa’ troppo i difficili-. I due avevano iniziato a sghignazzare come due adolescenti alle prime turbe.

-Per favore, diamoci un contegno -, li aveva richiamati, come era solito fare, Gaspare. -Che siamo bestie?-

-Sì. Vecchi caproni-, aveva convenuto con il solito tono monocorde Ermenegildo, anzi Ildo. Lui era il primo a non aver mai voglia di dire tutto il suo nome.

–Ma se quello de’ noi che sta mejo nun riesce a fa’ un piano de’ scale senza fasse poi un giro ner polmone d’acciaio-. Tonino, 85 anni, cardiopatico ed irascibile, era saltato dalla sedia come una molla. –Ma come je la famo?-.

-Co’ ‘sta pasticchetta!-. Con un gesto plateale, Bacco aveva tirato fuori dalla tasca una piccola pillola blu. -Tiè, poi nun dite che nun ve vojo bene-, aveva detto, distribuendo pillole a tutti. –Co’ queste tiramo avanti tutta la notte, mejo de’ un ventenne-.

–Sì, se non ci pisciamo addosso prima-. Ildo era rimasto a fissare la sua pillola con aria scettica.

-A me ‘ste cose non servono. Riprenditela pure-, aveva aggiunto Gaspare, ma non aveva fatto in tempo a renderla a Bacco che, rapido come una saetta, Braccino gliela aveva strappata di mano: -Se ti fa proprio schifo…-.

-Pe-perché t-tu? La mi-mia è pi-più p-piccola. G-guarda-. Gianni era sempre convinto che agli altri fosse toccato il meglio. Eppure, balbuzie a parte, era quello più in salute. –Spe… spe…-.

-See! Spe’, che te lo dice. Me state a fa’ veni’ il latte ai co**ni. Se volemo anna’, ‘namo. Ancora ‘n po’ e trovamo le prugne secche, altro che i meloni!-. Detto questo, Tonino aveva preso bastone e cappello e si era incamminato, seguito a ruota da tutti gli altri.

 

Le consultazioni erano continuate fino all’ultimo, ma alla fine erano partiti. Gaspare si era messo al volante del mini Van fregato al pensionato, con Tonino accanto che aveva passato il tempo a sbraitare contro gli altri automobilisti. Ildo, ancora scettico, si era seduto dietro tra Braccino e Gianni che avevano continuato a discutere su chi tra loro avesse diritto alla pillola in più ed in fondo Bacco e Mino, eccitatissimi.

Appena arrivati, una donna molto truccata e poco vestita li aveva accolti con un finto sorriso, per affidarli subito alle cure di sette deliziose creature ancor meno vestite di lei. In meno di un minuto gli amici erano spariti, ognuno in una sua stanza, ognuno determinato a cogliere il dolce frutto di una notte e perdersi in quella fantasia.

 

Le urla disperate avevano riportato tutti alla realtà. In pochi istanti, una folla di persone mezze nude si era riversata nella stanza in fondo al corridoio. Lì, in un tripudio di velluto rosso, avvolto da un aroma dolciastro, Mino se ne stava sdraiato, inerme e sorridente. Accanto a lui, una ragazza piangeva disperata, tenendosi stretto il viso tra le mani.

I sei amici erano rimasti a lungo a fissare Mino senza sapere cosa dire. Era stato Bacco a rompere il silenzio: -Beh, per conto mio, c’è so’modi peggiori de’ mori’-.

-Ef-ef-effettivamente-, aveva convenuto Gianni.

Poi tra loro era piombato di nuovo un silenzio carico di commozione, ma anche, inspiegabilmente, di sollievo e forse… di invidia.

Ad un certo punto, la voce di Braccino: -Scusi signorina?-.

La ragazza aveva alzato la testa. I suoi occhi a mandorla erano gonfi di lacrime. Il trucco si era sciolto formando una maschera grottesca sul suo viso.

–Scusi. Non è che per caso il signore qui ha avanzato qualcosa?-.


"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

Canale%20Telegram.jpgChat%20Telegram.jpgFacebook.jpgTwitter.jpgWikipedia.jpg

Y
Ygritte baciata dal fuoco
Confratello
Utente
892 messaggi
Ygritte baciata dal fuoco
Confratello

Y

Utente
892 messaggi
Inviato il 26 maggio 2014 16:22

@Maya

 

 

Cavoli che botta de vita! Mi è venuto in mente un film che stavo guardando un paio di giorni fa, in cui il nonno muore proprio dopo essere stato accudito da una sedicente insegnante di pianoforte, e il nipote sta festeggiando il compleanno nella stanza accanto e pensa solo alla ragazza che gli interessa. E invidia il nonno.

Simpatico questo ritrovo di vecchietti, forse unica pecca è che sono tanti e caratterizzarli tutti in poco spazio è difficile. Mi sono un po' persa chi faceva cosa e ho dovuto rileggere i nomi. Racconto ben scritto, piacevole da leggere e i sette peccati ci son tutti!

 

 

 

 

Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk



Maya
GdN in the Sky with Diamonds
Guardiani della Notte
7210 messaggi
Maya
GdN in the Sky with Diamonds



Guardiani della Notte

7210 messaggi
Inviato il 26 maggio 2014 16:28

@Maya

 

 

Cavoli che botta de vita! Mi è venuto in mente un film che stavo guardando un paio di giorni fa, in cui il nonno muore proprio dopo essere stato accudito da una sedicente insegnante di pianoforte, e il nipote sta festeggiando il compleanno nella stanza accanto e pensa solo alla ragazza che gli interessa. E invidia il nonno.

Simpatico questo ritrovo di vecchietti, forse unica pecca è che sono tanti e caratterizzarli tutti in poco spazio è difficile. Mi sono un po' persa chi faceva cosa e ho dovuto rileggere i nomi. Racconto ben scritto, piacevole da leggere e i sette peccati ci son tutti!

 

 

 

 

Inviato dal mio GT-I9300 utilizzando Tapatalk

 

Lo so...

 

...il limite dei troppi personaggi in poco spazio è la ragione che mi ha tenuto in ballo fino all'ultimo. Avrei avuto bisogno di molto più spazio per descriverli meglio e non sono riuscita a condensarli (forse perché non lo volevo davvero... quando li hai creati è difficile "ammazzarli"). Sono contenta che comunque sia almeno gradevole da leggere e che ti sia un po' piaciuto

 

 

Io il mio dovere come promesso l'ho fatto. Adesso mi aspetto un'ondata di altri racconti nelle prossime cinque ore (sono cinque?) ;)


"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

Canale%20Telegram.jpgChat%20Telegram.jpgFacebook.jpgTwitter.jpgWikipedia.jpg

K
kinginthenorth
Confratello
Utente
1462 messaggi
kinginthenorth
Confratello

K

Utente
1462 messaggi
Inviato il 26 maggio 2014 16:38

 

Io il mio dovere come promesso l'ho fatto. Adesso mi aspetto un'ondata di altri racconti nelle prossime cinque ore (sono cinque?) ;)

 

 

Esatto, brava Maya!! Adesso attendiamo Emma Snow!! <img alt=" />


A
Albert Stark
Alchimista del Ghiaccio e del Fuoco
Guardiani della Notte
8773 messaggi
Albert Stark
Alchimista del Ghiaccio e del Fuoco

A

Guardiani della Notte

8773 messaggi
Inviato il 26 maggio 2014 16:39

Li ho letti tutti (per ora) e sono indeciso tra 3 xD


I
Idriel Stark
Confratello
Utente
1639 messaggi
Idriel Stark
Confratello

I

Utente
1639 messaggi
Inviato il 26 maggio 2014 17:11

Eccomi!

 

Questo racconto nasce come divertissement e niente più. E' stato un piacere scriverlo... e un dolore aggiustare, tagliuzzare, eliminare, sostiutuire, rinunciare etc etc per poter rientrare nei 5000 <img alt=" /> Purtroppo, arrivata circa a metà racconto mi sono resa conto che come lo volevo io non sarebbe MAI entrato nei limiti, e ho dovuto modificarlo davvero tanto, il che mi dispiace molto, perchè ho dovuto rinunciare a parecchie delle frecciatine che si scambiano i protagonisti, e così com'è mi sa che non è divertente più per niente <img alt=" />

Ad ogni modo, ci ho lavorato e mi ci sono impegnata e quindi eccolo qua, spero solo che non sia troppo "insipido"!

 

 

XXVI CONTEST DI SCRITTURA CREATIVA: I VIZI CAPITALI

Conteggio caratteri: 4999 secondo Lettercount

Titolo: LO SPECCHIO MAGICO

 

 

«Specchio, Specchio delle mie brame, narrami la storia della più potente del reame!»

Un volto maschile sbuffò: «C'era una volta, tanto tempo fa...»

«Tanto?» squittì la strega «Insinui che io sia vecchia?»

«Giammai, mia Signora» rispose quello, seccato, e ricominciò: «C'era una volta la potente e bellissima Strega delle Nebbie. Si chiamava Nebel, e viveva in un oscuro castello sulla cima di un'oscura montagna. Il suo potere non aveva eguali: nessuna riusciva in incantesimi complessi quanto i suoi e nessuna manipolava uomini e donne bene quanto lei. Tuttavia la sua bellezza impallidiva al cospetto di Brise, la Strega dei Venti»

Nebel sbottò, ma fu ignorata: «I suoi capelli color del grano e i suoi occhi di smeraldo incantavano qualsiasi uomo. Il suo corpo...»

«Taglia corto!»

«Mia signora...»

«Sì?»

«Mi perdoni, potrebbe smettere di interrompermi?»

«COSA? Dovrei ridurti in pezzi per la tua insolenza!» una palla di fuoco le apparve in una mano, poi sparì. «Però... se lo facessi non potrei più ammirare il mio splendido viso e sentir tessere le lodi della mia magnificenza!» Fece una studiata pausa, le mani atteggiate in posa teatrale. «Continua! Tenterò di contenermi»

«Il suo corpo le regalava mille e più ammiratori» concluse lo Specchio, scandendo le parole «Così un giorno, invidiosa di tante attenzioni, la Strega delle Nebbie decise di punirla. Mandò i suoi scagnozzi a spiarla, per scoprire quale spasimante la Strega dei Venti preferiva ad ogni altro. Si trattava del principe di Lenusya: un giovane bello, valoroso, generoso, intraprendente...»

«Non credi di esagerare?» disse Nebel, braccia incrociate e sopracciglio alzato.

In risposta, lo Specchio riprese il racconto: «La Strega delle Nebbie decise arbitrariamente ed egoisticamente che...»

«Cosa hai detto?»

«Quand'ebbe visto il giovane, la Strega delle Nebbie fu presa dal desiderio di farne il suo amante, perchè era bello e muscoloso, e sarebbe stata una gran soddisfazione privare la Strega dei Venti del suo favorito»

«Molto meglio»

«Così elaborò un piano: si vestì da innocente fanciulla e mutò i suoi scagnozzi in lupi feroci, che la assalirono (o meglio, finsero di assalirla, pur se in modo molto convincente) appena prima che il principe la vedesse. Spinto dal suo grande coraggio, il giovane soccorse la fanciulla, e quando fu ricompensato con un bacio... si trasformò in un porcello»

La strega non trattenne le risate.

«Ridendo sguaiatamente» disse lo Specchio, guardando torvo Nebel «la strega prese in braccio l'animale e lo portò al castello. Lì giunta, lo adagiò sul letto e gli fece bere un filtro magico»

«Oh, questa è la parte che preferisco!»

«Il principe tornò uomo nell'aspetto... ma restò porcello nell'animo. Quando il suo sguardo incontrò quello della Strega (che intanto s'era vestita della sua migliore biancheria - davvero di pregio, va detto), diede sfogo ai propri istinti»

Un sorriso sornione illuminò Nebel.

«Passarono lunghi giorni, e notti ancor più lunghe, finchè un mattino giunse in visita la Strega dei Venti.

“Buongiorno, cara” disse con voce soave.

“Ciao, streghetta da due soldi” rispose l'altra “A cosa devo l'onore?”

Brise era lì per riprendersi il suo principe, ma la Strega delle Nebbie rise e disse: “E in che modo sarebbe tuo? L'hai comprato? Sposato? Stregato?”

“Lui era un mio amante, voleva me!” rispose, non più così soave.

“Appunto! Era, voleva! Adesso vuole me!”

“Come se non sapessi del filtro d'amore!”

Mentre i toni si scaldavano, l'oggetto della contesa era seduto in poltrona, le gambe incrociate e un gran sorriso, godendosi lo spettacolo: due bellissime donne che litigavano per lui. Palle di fuoco si scontravano contro turbini di vento, sfere di ghiaccio contro sinistre scariche verdi. Una di queste, per errore, colpì il principe, che restò stordito per qualche minuto. Quando si riebbe, l'effetto del filtro d'amore era svanito. Si guardò intorno confuso, poi esclamò: “Brise! Mia adorata!”

Le streghe si immobilizzarono.

Cosa?” tuonò Nebel.

“Maledetta manipolatrice!” le rispose il principe.

COSA HAI DETTO?”

“Maledetta manipolatrice!” ribadì.

Fu un attimo: un raggio verde lo investì, e al suo posto apparve uno Specchio magico di eccelsa fattura e grande...»

«Va' avanti!»

«Possibile ch'io non meriti neanche un attimo di gloria?» sbottò il principe di Lanusya.

Nebel non si degnò di rispondere.

«La Strega dei Venti tentò un controincantesimo, ma il potere dell'altra era tanto grande che fallì. Raccolse allora la sua scopa e fece per fuggire, ma fu colpita da una sfera di luce verde»

«“Finora ho scherzato; ora è il momento di chiudere il discorso!” Memorabile, vero?»

«Piuttosto banale, in verità. Ma, per concludere... Brise fu trasformata in uno scarafaggio. La Strega delle Nebbie si avvicinò e la schiacciò con la punta della scarpa. Fine.

E ora, la parte che io preferisco: da quel giorno, ella vive sola nel suo scuro castello, senza rivali da combattere né amanti con cui trastullarsi, il suo solo compagno...»

«...uno specchio indisponente!»

Da domani inizio a commentare i vostri racconti :)


K
kinginthenorth
Confratello
Utente
1462 messaggi
kinginthenorth
Confratello

K

Utente
1462 messaggi
Inviato il 26 maggio 2014 17:12

Idriel, proprio a pelo nel limite dei caratteri eh? XD


I
Idriel Stark
Confratello
Utente
1639 messaggi
Idriel Stark
Confratello

I

Utente
1639 messaggi
Inviato il 26 maggio 2014 17:21

Se consideri che in partenza erano 3500 solo la prima metà... <img alt=" /> da lì ho iniziato a contenermi, ed ero arrivata a un 5650 circa quando l'ho finito... e da lì taglia taglia taglia taglia... mi sono presa tutto quel che potevo <img alt=" /><img alt=" />



Maya
GdN in the Sky with Diamonds
Guardiani della Notte
7210 messaggi
Maya
GdN in the Sky with Diamonds



Guardiani della Notte

7210 messaggi
Inviato il 26 maggio 2014 17:28

Idriel is back! :)

 

 

@ Idriel

 

 

Un finale perfetto! Visto che le ultime volte ti ho sempre detto che avrei tagliato la frase finale, questa volta inizio proprio con il dire che la frase finale la trova particolarmente ben riuscita. Il tuo racconto è delizioso. I tuoi personaggi ben caratterizzati. C'è un mix molto ben calibrato di fascino, ironia ed amarezza. Se tu sei divertita a scriverlo, ti posso dire che io mi sono divertita a leggerlo.

 


"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

Canale%20Telegram.jpgChat%20Telegram.jpgFacebook.jpgTwitter.jpgWikipedia.jpg

E
Emma Snow
Confratello
Utente
4567 messaggi
Emma Snow
Confratello

E

Utente
4567 messaggi
Inviato il 26 maggio 2014 18:23

Eccomi finalmente! <img alt="> Anche stavolta (come per l'ultimo contest a cui ho partecipato, il XXIV) mi è venuto in mente un titolo inglese per il mio racconto... E adesso posso finalmente mettermi in pari con i racconti che mi mancano :)

 

 

XXVI CONTEST DI SCRITTURA CREATIVA

Caratteri con Letter Count: 4996

Titolo: And the winner is...

Jeremy non sapeva dov’era né come ci era arrivato.

Si trovava in una bella stanza all’ultimo piano di un grattacielo, arredata in modo lussuoso e con un grande tavolo circolare, attorno al quale erano sedute in riunione delle persone a lui sconosciute.

“E’ arrivato il nostro ospite.”

La voce arrivava da un angolo buio della stanza, da qualcuno seduto su una poltrona rivolta verso la finestra. Jeremy non riusciva a scorgere nulla di lui.

“Per favore, prenda posto.”

Jeremy si sedette, guardandosi intorno circospetto. Sentiva che in qualche modo era un luogo pericoloso e quella voce era davvero inquietante; ma la stanza non aveva porte e l’unica uscita, impraticabile per via dell’altezza, era la finestra.

Inoltre gli altri erano in sette, più la voce misteriosa, e lui da solo. Decise così di assecondarli mentre pensava a cosa avrebbe potuto fare.

La voce riprese a parlare: “Siamo qui oggi per assegnare il nostro tradizionale Premio Vizioso dell’anno a colui che più di tutti è riuscito a diffondere il suo verbo tra i mortali. Chi di voi ritiene di essere il vincitore?”

Una splendida donna fasciata in un abito rosso si alzò in piedi e prese la parola.

“Un momento” pensò Jeremy “ma quella è…”

“Beh, credo che nessuno metta in dubbio le mie capacità” disse Scarlett Johansson con la sua voce roca e sensuale.

“Basta vedere cosa sono riuscita a fare con quel politico italiano. I politici sono la mia specialità fin dai tempi di Clinton. Senza contare contare poi tutti i tradimenti, i giri di escort…”

“Se proprio vuoi buttarla sulla politica con me non hai scampo” ribattè un uomo dallo sguardo tagliente, seduto rigido come un militare.

Era davvero Putin? “Hai visto il lavoro che ho fatto in Russia mentre mi fingevo il loro Presidente… La superbia ormai è il loro pane quotidiano.”

“Ma non dire str***ate” esclamò Mike Tyson dall’altra parte del tavolo, sbattendo un pugno sul tavolo.

“Tu ti sopravvaluti un po’ troppo. Non puoi competere con le risse e i pestaggi che io scateno anche per motivi insignificanti, anzi soprattutto per quelli.”

“Ma ora sei un rammollito, anche se cerchi di far credere a tutti che sia solo una commedia” lo riprese subito un pagliaccio vestito di giallo e rosso, con una grande M stampata sulla maglietta.

“Il vero segreto è prendere gli umani per la gola, farli dipendere dal cibo e ingozzarli come oche!”

Jeremy udì una risata femminile e si girò.

“Tesoro, non hai capito niente. L’unico segreto per tenerli in pugno è l’invidia” affermò Jennifer Aniston “Fargli bramare quello che non hanno o che hanno perso fino a renderlo un’ossessione.”

Dall’altra parte del tavolo Paperon de’ Paperoni rispose subito “Puah, dilettanti. Io, da innocuo personaggio dei fumetti, posso fare più danni di tutti voi messi insieme, ispirando i mortali a essere spilorci fin dalla più tenera età!”

Bruno Mars, semisdraiato sulla sua sedia e con gli occhi chiusi, disse “A me è bastata una sola canzone e poche parole per raggiungere milioni di loro in tutto il mondo: Today I don’t feel like doing anything, I just wanna lay in my bed…” canticchiò battendo il piede a terra per tenere il tempo.

Iniziarono a parlare contemporaneamente, ognuno di loro convinto di meritarsi il premio e deciso a dimostrare il perché agli altri. Jeremy li osservava a bocca aperta, terrorizzato e curioso allo stesso tempo.

Dopo qualche minuto l’uomo in ombra sembrò averne abbastanza.

“Silenzio.”

Lo sussurrò appena, ma tutti smisero subito di parlare come se avesse gridato.

“Allora, Jeremy… Lei cosa ne pensa? Chi di loro si è guadagnato il titolo?”

“Non… Non saprei” balbettò Jeremy con la gola secca “E’ difficile sceglierne uno solo…”

“Mortali, sempre così indecisi… Conseguenze dell’avere un’anima” disse l’uomo in tono annoiato. “Ha una settimana di tempo per decidere. La troverò io.”

 

Jeremy si svegliò di colpo, coperto di sudore e ansimando come se avesse corso una maratona.

La sveglia segnava le 6 e i primi raggi di luce iniziavano a filtrare dalle imposte, creando sulla parete un gioco di luci e ombre.

Sentiva un peso opprimente sul petto e si ricordava di avere avuto un incubo.

“Mai più peperoni per cena” pensò tra sé e sé mentre il suo respiro si calmava e il cuore smetteva di battere all’impazzata.

Mentre scendeva al piano di sotto per bere dell’acqua ripensò al sogno che aveva fatto.

La cena doveva essergli rimasta proprio indigesta: era uno dei più bizzarri che gli fossero capitati.

Decise di uscire a fare due passi per cercare di togliersi di dosso la sensazione di malessere.

Camminò fino alla fine della strada senza incontrare anima viva, poi svoltò un angolo e si scontrò contro un passante, vestito di nero dalla testa ai piedi e con un cappuccio calato a nascondergli il viso.

“Mi scusi, ero distratto”.

“Non fa nulla” rispose l’uomo.

Mentre Jeremy stava per allontanarsi lo sconosciuto si piegò verso di lui. Jeremy sentì un lieve sentore di zolfo.

“Una settimana, Jeremy. La troverò io.”

Si rialzò, girò l’angolo e scomparve.


Messaggi
4.3k
Creato
15 anni fa
Ultima Risposta
10 anni fa

MIGLIOR CONTRIBUTO IN QUESTA DISCUSSIONE