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Stato della fantasy in Italia
Q di Qyburn
creato il 14 aprile 2009

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meloth
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Inviato il 29 aprile 2009 23:10

Sicuramente editor più attenti non farebbero male. Il punto è che il fantasy è considerato un genere dove poter scrivere le più emedite stupidaggini e chi non conosce bene la differenza tra fantasia e menzogna può essere tratto in inganno. Anche se ritengo che, come tutte le parole del resto, fantasy sia una parola puramente convenzionale.


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frankifol
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Inviato il 03 maggio 2009 12:05

1) nell'ultimo decennio l'offerta di opere fantasy da parte delle case editrici italiane specializzate e non sia migliorata o peggiorata (anche per quanto riguarda le traduzioni).

 

Si è molto ampliata. Di conseguenza sono aumentate le porcate ma sono arrivati anche molti ottimi autori. Mi viene da ridere quando leggo di chi si lamenta di questo fatto. Fino a qualche anno fa gli scaffali erano dominati dai soliti 4 o 5 autori, alcuni bravi (gemmell, la zimmer, howard, a chi piace eddings), altri drammatici (brooks su tutti) e poco altro. Ora, oltre ai suddetti, le librerie sono invase da schiappe tredicenni ma a guardare bene si trovano erikson, rothfuss, keyes, hobb, mieville il povero jordan abbandonato da mondadori, lo stesso martin e le prospettive future sono buone. Smettete di fare gli estimatori a partito preso dei bei tempi andati.

 

2) se siete abbastanza soddisfatti della politica relativa alle ristampe.

 

Non so esprimermi. Non ho mai cercato vecchie serie visto che le ho quasi tutte. L'unica saga letta in ristampa è stata death gate, con cui armenia si è comportata bene

 

Nord & Fanucci

 

Tra le due conosco meglio fanucci. Migliorata come offerta peggiorata per traduzioni e qualità dei tomi

 

4) il voto complessivo che date agli autori fantasy italiani

 

L'unico che ho letto con un minimo di gusto è D'Angelo.

 

5) la saga o le saghe ancora inedite che vi piacerebbe veder pubblicate nel nostro Paese.

 

Considerando che alcune saghe me le sto leggendo in inglese (williams, bakker, sanderson, erikson, esslemont), vorrei vedere abercrombie di cui molti parlano bene

 

6) la proposta editoriale fantasy dell'ultimo decennio di cui avreste fatto volentieri a meno.

 

Eragon, vampiri vari


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 03 maggio 2009 16:17
Mi viene da ridere quando leggo di chi si lamenta di questo fatto.

Smettete di fare gli estimatori a partito preso dei bei tempi andati.

Non c'è nessun motivo di giudicare le persone attribuendogli una motivazione gratuita...

 

Io i bei tempi andati non so nemmeno come fossero, leggo fantasy da pochi anni. Inoltre lo leggo prevalentemente in inglese, quindi conosco poco l'evoluzione della situazione italiana. Sono molto critica verso lo stato attuale delle cose perchè la pubblicazione, e soprattutto la visibilità data agli autori più commerciali non fa che rafforzare l'opinione comune che il fantasy sia un genere privo di dignità letteraria. Capisco che questo sistema faccia vendere, ma rende un pessimo servizio alla fama di questo genere in Italia.


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Lochlann
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Inviato il 03 maggio 2009 19:29
Sono molto critica verso lo stato attuale delle cose perchè la pubblicazione, e soprattutto la visibilità data agli autori più commerciali non fa che rafforzare l'opinione comune che il fantasy sia un genere privo di dignità letteraria. Capisco che questo sistema faccia vendere, ma rende un pessimo servizio alla fama di questo genere in Italia.

capisco molto bene quello che vuoi dire, però non è una situazione che è limitata al genere fantasy, è un pò tutto il settore letterario che in Italia (dato che non conosco le situazioni estere) oramai da diverso tempo si è commercializzato.

non è questo un problema centrale, per me, anche se condivido pienamente il fastidio che può dare (la metà dei titoli sul sito mondadori mi fa letteralmente ridere/piangere senza essere di genere comico/drammatico (; )

si può comunque continuare a leggere ad un livello decente, solo si fa più fatica. è un prezzo che si deve pagare per far si che il settore si possa ampliare il più possibile. non penso che "case editrici in fallimento/ridimensionamento" possa essere una situazione migliore di quella attuale.. :shock:


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

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"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

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meloth
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Inviato il 03 maggio 2009 20:43
Sono molto critica verso lo stato attuale delle cose perchè la pubblicazione, e soprattutto la visibilità data agli autori più commerciali non fa che rafforzare l'opinione comune che il fantasy sia un genere privo di dignità letteraria. Capisco che questo sistema faccia vendere, ma rende un pessimo servizio alla fama di questo genere in Italia.

Sono pienamente d'accordo, e sfrutto questa affermazione per rispondere ad una critica(tranquilli, non me la sono presa a male) mossami nella sezione di Scrittura Creativa. Perchè disprezzo ciò che scrive Licia Troisi e tutto il fantasy italiano? Non è per mancanza di umiltà, lo posso assicurare. Fossi stata superba, non avrei dato retta a nessuno degli ottimi consigli di questo forum su come migliorarmi. Non sono invidiosa, anzi mi ritengo fortunata ad aver capito il vero senso del genere fantasy! :shock:

Il punto è che uno scrittore non va ammirato per essere riuscito a pubblicare in giovane età, o perchè lo ha fatto con una grande casa editrice, men che meno se ha milioni di fans sparsi nel pianeta. A scrivere siamo capaci tutti, chi più chi meno. La differenza sta nel cosa si scrive, e soprattutto come lo si scrive. Con il come intendo qualcosa che va al di là dello stile, personale e quindi incontestabile, anche se in alcuni casi va criticato. A questo proposito, direi che la Troisi sul punto di vista dello stile non ha grandi pecche, anzi ha un modo di scrivere molto piacevole anche se spesso troppo semplice. Il problema è piuttosto quello che scrive e come lo struttura. Le idee di fondo, è innegabile, sono buone e molto interessanti. Tanto è che le prime pagine di Le cronache del Mondo Emerso le ho lette con piacere ed entusiasmo. Ma poi si cade nell'orrore. I personaggi non sono ben approfonditi, spesso fanno cose in aperto contrasto con il loro carattere, come se fossero marionette nelle mani di un burattinaio. Caso emblematico:Sennar. Non continuo altrimenti faccio spoiler. In alcuni tratti la storia è così intricata e confusa da risultare di difficile comprenzione. Questo accade in Le guerre del Mondo Emerso, soprattutto nel volume Un Nuovo Regno, nella parte riguardante i libri. Non posso dire altro, ma continuerei per pagine e pagine. Non mancano gli infodump molesti, che io detesto da morire, e per questo preferisco spesso spiegare le cose tramite dialoghi che non descriverle vomitando addosso al lettore valanghe di informazioni spesso inutili o inadeguate a quel momento. Ma le due cose più gravi, riguardanti la struttura, sono l'incoerenza e la mancanza di documentazione. Qui tocchiamo un argomento un po' più delicato, ovvero se nel fantasy si possano scrivere un mucchio di cretinate oppure ci si deve rifare alla realtà e quindi al verosimile. Da tolkeniana convinta quale sono, rispondo che la fantasia deve nutrirsi di realtà, o diventa menzogna basata sull'apparenza e sull'illusione. La Troisi se ne infischia di questo, e posso dimostrarlo con pochi esempi. Il Mondo Emerso non ha delle culture ben evidenziate, e questo è male. Anche senza approfondire come Tolkien, un universo secondario deve avere culture ben definite, o risulta vago e alla fine noioso. Tralascio i folletti con le alucce, non voglio ritrovarli nei miei incubi...ma devo fare una menzione d'onore a Nihal. Bella, brava, coraggiosa, capricciosa. Ottiene sempre tutto quello che vuole, se non con la forza, con il pianto. Dubito che una donna minuta come lei,e specie una bambina di 10 anni, possa portare una spada a due mani con disinvoltura. Dubito che si possa andare in battaglia senza elmo, e uscirne vivi. Dubito che un arco per essere teso non richieda forza(questa è grossa:il mito di Ulisse e dell'arco non lo ha mai sentito la Troisi?). Dubito che per combattere bene bastino intuito e fantasia, così come si possa saltare dal dorso di un drago in volo ad un altro ubriachi e ad occhi chiusi. Ma la cosa che più mi sconcerta è:come può una donna, che nella "cultura ufficiale" del Mondo Emerso è relegata al ruolo di casalinga o al massimo maga, diventare cavaliere a suon di capricci? Perchè una cosa è farla combattere per conto suo, senza entrare in Accademia, ma un' altra è farla accettare in una prestigiosa scuola di cavalieri solo perchè si siede nella sala giorno e notte a braccia e gambe incrociate. Questa cosa, persino se si vuole dare al fantasy la definizione di cretinata, è così inverosimile da risultare assurda.

La messa è finita, andate in pace. :shock:


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Eddard Seaworth
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Eddard Seaworth
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Inviato il 03 maggio 2009 21:12
ma se voi foste una ragazza inesperta come la Troisi, che a 18 anni ha pronto un libricino che fa girare per le case editrici e la Mondadori vi dicesse "Il libro è una ca***a pazzesca (detta come farebbe Fantozzi), ma tu sei giovane e potresti essere il caso editoriale dell'anno. Te lo pubblichiamo e ci prenotiamo anche i seguiti."

Variando la frase al sesso maschile....a me lo hanno detto!

O meglio, quel che io avevo proposto era "interessante, ma non rientra nei nostri piani editoriali" - quando avevo 18/20 anni. Dieci anni dopo rientrava nei piani editoriali ma "troppo articolato e inadatto al pubblico". E non parlo solo della fantasy....


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frankifol
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Inviato il 04 maggio 2009 14:39

questo accanimento dei confronti della troisi mi pare eccessivo. Di "monnezza" se ne trova in abbondanza, perchè si gira sempre e solo intorno alla troisi?Forse perchè ha molto successo? Un valzania, un farneti, e tutti gli autorucoli quindicenni, li ignoriamo?Effettivamente potremmo, visto che tutto sommato hanno scarso successo.... Sono sempre perplesso e sospettoso quando qualcuno si fissa così. Inoltre, a leggersi uno starzulla o come si chiama, che cosa ci si aspetta? Insomma, se lo si legge e poi ci si lamenta, beh, peggio per voi. Io lo evito a priori. Ci tengo al mio tempo libero.

Come evito a priori qualunque esordiente diciottenne che proclama la sua ADORAZIONE per tolkien. Lo evito per l'età (dubito che in 18 anni abbia letto un numero congruo di romanzi, sufficiente a dare una base per non scrivere ca***te) e ho pregiudizi su chi parte da tolkien. Il fantasy classico ha rotto e ha dato tutto quello che poteva dare. E' ora di darsi una svegliata.

 

Magari trovare un diciottenne esordiente che mi spiattella il suo amore per erikson, mieville, bakker, cook, abercrombie e soci....ma spesso e volentieri a 18 anni l'inglese non si sa nemmno cosa sia....

 

ps: non ho libercoli nel cassetto che spero vengano pubblicati. Lascio, saggiamente, la scrittura a chi ha talento

pps: non ho 70 anni, arrivo a 30 tra qualche giorno

 

Così, giusto per chiarire.


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Mornon
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Inviato il 04 maggio 2009 14:52
questo accanimento dei confronti della troisi mi pare eccessivo. Di "monnezza" se ne trova in abbondanza, perchè si gira sempre e solo intorno alla troisi?Forse perchè ha molto successo?

Forse per quello, e perché piú un autore ha successo, piú i suoi libri saranno presenti in libreria; ma lo spazio in libreria è prezioso, quindi ogni volume di un libro non meritevole toglie spazio a un volume di un libro che lo avrebbe meritato.

Questo senza dare giudizi di merito sulla Troisi, dico solo un'ipotesi in risposta alla tua domanda.

 

 

Come evito a priori qualunque esordiente diciottenne che proclama la sua ADORAZIONE per tolkien. Lo evito per l'età (dubito che in 18 anni abbia letto un numero congruo di romanzi, sufficiente a dare una base per non scrivere ca***te) e ho pregiudizi su chi parte da tolkien. Il fantasy classico ha rotto e ha dato tutto quello che poteva dare. E' ora di darsi una svegliata

Anche ammettendo che abbia dato tutto ciò che poteva dare, che abbia rotto è una considerazione puramente personale. Ancora oggi può piacere e può dare a chi lo legge.

Aggiunta: quanto sopra non è inteso come critica, semplicemente non mi trovo d'accordo con un giudizio cosí netto sul fantasy classico.


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xaytar
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Inviato il 04 maggio 2009 15:59
Variando la frase al sesso maschile....a me lo hanno detto!

O meglio, quel che io avevo proposto era "interessante, ma non rientra nei nostri piani editoriali" - quando avevo 18/20 anni.

 

stessa esperienza mia con l'armenia :wub:

 

Il fantasy classico ha rotto e ha dato tutto quello che poteva dare. E' ora di darsi una svegliata.

 

detto in maniera un pò rude, però in parte concordo. Il problema imho non è lo stato del fantasy: chissene, direi. Il problema è lo stato della letteratura in generale. Come ha detto la buona Lidia Ravera a Micromega:

"La politica è ormai così sputtantata che pensa di poterla fare chiunque, un pò come la letteratura: qualsiasi scemo che sappia mettere otto parole in fila scrive un romanzo. Perchè son diventati tutti bravi? No. Hanno disprezzo per la letteratura. E quindi qualsiasi boiata viene rilegata e diventa un romanzo." (anche lei, con un linguaggio un pò rude, ma mi sento di concordare :shock:)

Imho, la chiusura nel fantasy rischia il manierismo. Fortunatamente negli ultimi anni la situazione mi sembra migliore (gente come Martin o Erikson, cito solamente i miei preferiti, mi sembrano aver rotto con la maniera tolkeniana): abbandonare il canone specialistico e riprendere in più ampio contesto il genere fantastico mi sembra la via d'uscita migliore (a questo proposito, non posso che inchinarmi all'immenso Todorov e al suo La Letteratura Fantastica).

Tuttavia, non appena mettiamo dentro la questione finanziaria (le scelte economiche del produttore culturale) e editoriale, tutti i discorsi che ho fatto finora vanno a farsi benedire :shock:


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Inviato il 04 maggio 2009 19:00

ma cosa intendi/intendete con "maniera tolkeniana"? :shock:


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

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"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

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Inviato il 04 maggio 2009 19:28

non so gli altri, ma io intendo nani, elfi, umani, orchi/goblin/mostrini verdi, bene Vs male per partito preso. Il fatto che abbia dato tutto credo sia evidente (fino a prova contraria, spero). Ogni tanto provano a dare un ravvivata, ultimamente spostando il punto di vista su nani, troll o che so io, con risultati (almeno per quello che ho letto io) decisamente sottotono. Dire che il fantasy classico ha rotto può sembrare un'affermazione assoluta e personale. Posso essere anche d'accordo. Fatto sta che il lettore scafato di fantasy (per intenderci, quello che da da 20 anni è passato per tolkien e tutti i suoi amici) è attualmente orientato verso gli innovatori. E' nauseato dal "classicismo". Mi direte che sto facendo di tutta l'erba un fascio, ma sapete che c'è? se dopo 20 anni di lettura di genere qualcuno ancora si ravana dragonlance, ha qualche problema serio.


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Inviato il 04 maggio 2009 19:48
Fatto sta che il lettore scafato di fantasy (per intenderci, quello che da da 20 anni è passato per tolkien e tutti i suoi amici) è attualmente orientato verso gli innovatori. E' nauseato dal "classicismo"

Conosco persone che rientrano in quanto dici, ma non sono nauseate dal classicismo; non dubito che ci sia anche chi lo è, ma non è un fatto automatico.

 

 

Mi direte che sto facendo di tutta l'erba un fascio, ma sapete che c'è? se dopo 20 anni di lettura di genere qualcuno ancora si ravana dragonlance, ha qualche problema serio

O gusti diversi dai tuoi; con questo non voglio dire che Dragonlance sia un capolavoro, ma conosco gente che lo legge volentieri (io l'ho letto, non so se ora lo apprezzerei ancora), quello come la Troisi, ma non non mi pare una base per dire che abbia qualche problema serio.


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meloth
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Inviato il 04 maggio 2009 19:58

Intervengo a favore di Tolkien, il mio autore preferito dopo Manzoni e Tolstoj(ho 18 anni e di libri ne ho letti tanti, ma pochi mi hanno emozionato come quelli di questi tre autori).

Dire che Tolkien presentava tipologie di personaggio o tutti benigni o tutti maligni è sbagliato, significa che le sue opere non sono state analizzate in profondità. Persino nei più buoni, negli eroi tipo Aragorn e Boromir, c'è un filo di tenebra, così come nel cuore tenebroso di Sauron un tempo c'era stato il desiderio di fare del bene. Gollum è significiativo in questo caso. In una delle sue lettere, Tolkien spiega che Gollum non era assolutamente malvagio, perchè è difficile trovare esseri di questo tipo, ma che tendeva al male assoluto(il che è diverso dall'essere già marcio dentro dall'inizio). Parla della sua natura, insomma, ma dice anche che in lui brillava ancora un piccolo barlume di bontà. Bontà distrutta dalla sua ossessione morbosa per l'anello(mi ricorda quegli amori eccessivamente passionali che portano alla rovina dei due amanti). Lo stesso Frodo è un esempio di eroe contemporaneo, più di Aragorn. Non è un super uomo, ma un semplice ragazzo con nessuna capacità in particolare, se non il coraggio di difendere la terra che ama. Anche se dentro di se sa di non potervi riuscire solo con le proprie forze. E difatti il vincitore non è lui, perchè l'Anello alla fine lo irretisce, ma il Caos. Un Caos che però coincide con la Speranza. E chi vede in questo semplicemente la Provvidenza cristiana sbaglia, perchè il concetto della forza del bene che prevale sul male come destino inevitabile appartiene anche ad altre culture precristiane.

Dopo questa parentesi su Tolkien, vorrei dire che se mi accanisco in particolare con la Troisi è solo perchè da qualche anno a questa parte è considerata, ingiustamente, la regina del fantasy italiano. Dobbiamo smetterla di dare titoli onorari agli scrittori, vale anche per Tolkien, Martin e compagnia. Ogni romanzo è qualcosa di unico, e va inteso come tale. Può essere sicuramente di esempio per il confronto con altri racconti, ma la cosa deve fermarsi lì.

Sicuramente ci sono molti altri scrittori oltre la Troisi che hanno scritto fantasy non proprio decente(oltre Chiara Strazzulla mi viene subito in mente Federico Ghirardi)ma almeno non hanno ricevuto ancora la corona d'alloro.


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Brynden "PesceNero"
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Brynden "PesceNero"
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Inviato il 04 maggio 2009 20:50

ma sapete che c'è? se dopo 20 anni di lettura di genere qualcuno ancora si ravana dragonlance, ha qualche problema serio.

 

/moderator MODE ON

 

Citando la tua "intro"...sai che c'è frankifol? se dopo 5 anni dall'iscrizione in un forum qualcuno ha ancora difficoltà a discorrere mantenendo i toni adeguati, forse anche lui ha qualche problema serio.

 

Spero che questo basti come avvertimento a tornare a toni civili ed evitare frasi che possano offendere.

 

/moderator MODE OFF

 

Bry :shock:


A
Alexander
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Alexander
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Inviato il 04 maggio 2009 21:36
A questo proposito, direi che la Troisi [..]

La messa è finita, andate in pace.

 

un commento molto interessante! :shock: :shock:

 

 

 

ndLyra: ho corretto il quote troppo lungo e cerca di evitare lo spam


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