Coraggio?....Sam ammette da subito di essere un "codardo",ed io sono d'accordo con l'affermazione di Jon ("ci voleva una strana forma di coraggio per ammettere ciò che Sam Tarly aveva ammesso").....per me Sam è anche più coraggioso del Monco,perchè per il sottoscritto "ci vuole molto più coraggio a vivere da vili che a morire da eroi" (Corto Maltese)
...e analogamente, ecco perché Tyrion è un gigante anche se è un nano. Grandissimo post Joramun!!! :(
Peccato che io adori Tyrion come personaggio, tanto per fare un esempio banale, che è nano, brutto, sbilenco e che di "sturm und drang" non ha proprio nemmeno l'ombra.
È biondo... >_>
"ci vuole molto più coraggio a vivere da vili che a morire da eroi" (Corto Maltese)
mamma mai che cavolata pazzesca
mamma mai che cavolata pazzesca
Potresti essere più......come dire....."costruttivo"???....se mi dici "che cavolata pazzesca" senza spiegare il perchè,non è che facciamo molta strada..... >_>
SPOILER da IL PORTALE DELLE TENEBRE1a9800811935ca5507bf9785c36b4771'1a9800811935ca5507bf9785c36b4771
Quando convince i comandanti a votare per Jon se la va decisamente a cercar, mica c finisce per caso!
Mah...sono l'unico che non vede l'andare a parlare con un Ufficiale Superiore un atto di eroismo, ma una cosa assolutamente normale?
Voglio dire, è andato li a perorare la causa di Jon...contro del resto un avversario ridicolo come Janos Slynt, dev'essere stato sufficientemente convincente (per quanto appunto, non era cosi difficile) e va bene, ma non mi sembra proprio che questo possa essere identificato come un atto di coraggio.
Cioè, non è che per il fatto che lui è un codardo patentato, ogni minima azione umana anche normale che non rientri nel "oddio oddio ho paura" diventa un'impresa epica.
SPOILER PORTALE
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Non si lmita a "parlare" con Mallister e Pyke (in ogni caso, non è neanche semplicissimo quello: prova a immaginarti al giorno d'oggi l'ultimo degli stagisti di un'azienda moderna che va a parlare con il megadirettoretotale dell'azienda per proporgli qualcosa: è cosa così semplice?), ma arriva a mentire, millantando un appoggio di maestro Aemon che non poteva realmente fornire (Aemon lo aveva incoraggiato, ma non aveva mai realmente promesso di aiutarlo per via dei giuramenti), e raccontando ai due comandanti bugie speculari sul possibile comportamento di Stannis (se e quando rileggi, vedrai che Sam dice all'uno che Stannis avrebbe scelto l'altro), in modo da incentivare la loro rinuncia in favore di Jon.
Se fosse stato scoperto avrebbe rischiato molto... io direi che rischiare punizioni da parte di superiori per aiutare un aico è decisamnte segno di coraggio, e di coraggio consapevole.
Voto Sam :( >_>
Potresti essere più......come dire....."costruttivo"???....se mi dici "che cavolata pazzesca" senza spiegare il perchè,non è che facciamo molta strada.....
perchè ci vorrebbe coraggio a vivere da vile? è un po' un controsenso, perchè vile è proprio colui che vive senza coraggio.
i vili solitamente si caratterizzano per "status quo"... viver quieto, no emozioni, no cambianti, terrore di rischiare nuove esperienze, paura di mettersi in gioco... la morte è esattamente all'opposto dello "status quo"... è un enorme cambiamento, un rischio non da poco.
capisco che si possa definire coraggio il vivere da disabile, vivere da umiliato e torturato, vivere sapendo di avere una malattia incurabile, vivere dopo aver perso tutto... ma "è coraggioso perchè vive da vile" mi suona senza senso.
poi dipende se vivere è inteso come "vivere la vita pienamente" oppure "sopravvivere"... direi il secondo, perchè nella frase c'è la contrapposizione con la morte.
se invece il senso è il primo posso anche essere d'accordo... un poveretto come sam che trovasse il coraggio di andare a invitare una ragazza a ballare sarebbe molto più ammirevole di un esaltato come Loras Tyrell che si lancia alla carica della fanteria nemica.
perchè ci vorrebbe coraggio a vivere da vile?
A vivere, Balon... l'enfasi è su vivere (contrapposto a morire)... >_>
La frase sottolinea che è facile morire per una causa, ma vivere per essa è di gran lunga più arduo... e quindi più eroico.
se invece il senso è il primo posso anche essere d'accordo... un poveretto come sam che trovasse il coraggio di andare a invitare una ragazza a ballare sarebbe molto più ammirevole di un esaltato come Loras Tyrell che si lancia alla carica della fanteria nemica.
Beh il senso è proprio questo,in soldoni..... ;)
Insomma Sam è uno dei pochi personaggi delle Cronache che dimostra di preferire i proverbiali 100 giorni da pecora che quel singolo giorno da leone.....poi scopriamo anche che tanto "pecora" non è quindi.......
Sia chiaro che non nego affatto che Sam sia a tutti gli effetti quello che oggi definiremmo "sfigato"....io dico che la cosa non ha per me alcuna accezione negativa,visto che non tutti siamo alti,belli,determinati e ambiziosi,amanti del rischio e convinti dei nostri mezzi .
Ci sono anche i Sam Tarly,che non desiderano altro che leggere,ascoltare musica e avere una vita tranquilla,che anche se hanno delle grandi doti (Sam è colto intelligente,generoso e leale) non nè fanno una ragione per sentirsi superiori agli altri e rimangono umili.
Sam è molto umile,e in un mondo composto per tre quarti da gente arrogante e presuntuosa,è prorpio questo il motivo per cui (pur non essendo uno dei miei preferiti) mi piace come personaggio....
>_> :( :D
però non è affatto stereotipato di più o di meno della maggior parte dei personaggi. dare la cosa addirittura per scontata mi sembra una forzatura e una professione di fede un poco campata in aria :D
Chiaro come il sole PER TE magari. Questa è la TUA idea e non puoi pretendere che sia VERBO.Secondo me ci sono tantissimi personaggi nelle cronache che hanno qualche caratteristica che sa di stereotipo, tra questi anche Sam, ma non più di tanti altri personaggi.
Ahhh che vi devo dire, a me sembra una cosa lampante...di personaggi come il suo il fantasy e non solo non è colmo, è STRAcolmo.
Se fosse come dite voi, ovvero che tutti gli altri personaggi si attestano al suo stesso livello di "stereotipo", vorrebbe dire che le Cronache sarebbero un romanzo fantasy classico, i cui personaggi sono le icone del fantasy classico.
E cosi ovviamente non è, grazie a Dio.
Poi ovvio, non posso darvi la dimostrazione matematica che Sam è uno stereotipo totale, ma con un minimo di buon senso e di comparazione ci si arriva senza troppi problemi.
Liberi di pensarla diversamente, ovvio.
perchè ci vorrebbe coraggio a vivere da vile?
A vivere, Balon... l'enfasi è su vivere (contrapposto a morire)... >_>
La frase sottolinea che è facile morire per una causa, ma vivere per essa è di gran lunga più arduo... e quindi più eroico.
Posto che morire per una causa è tutto tranne che facile, i vili per definizione non combattono per nessuna causa, altrimenti non sarebbero vili :(
Se nella frase di Corto Maltese ci fosse stato scritto: "ci vuole più coraggio a vivere per qualcosa, che a morire per essa", sarei stato d'accordo.
Ma lui ci caccia dentro il "vivere da vili", che ribalta completamente tutta la questione.
Se nella frase di Corto Maltese ci fosse stato scritto: "ci vuole più coraggio a vivere per qualcosa, che a morire per essa", sarei stato d'accordo.
Ma lui ci caccia dentro il "vivere da vili", che ribalta completamente tutta la questione.
Hai ragione. Io avevo letto la frase proprio nel senso che tu avresti accettato. È vero che quel "vili" rovina tutto... A mia discolpa ti dirò che la frase mi aveva instantaneamente ricordato quella di J.D.Salinger, nel suo The Catcher in the Rye (Il giovane Holden):
Mi scuso anche con Balon... >_>
OH MY SEVEN GODS! :shock:
Un derby Martell! :shock:
Vabbè, mi spiace per Sam, ma voto Ellaria Sand tutta la vita! :wub:
:shock:È vero che quel "vili" rovina tutto...
è proprio quel "vili" che differenzia la frase dalla retorica di sempre (cioè quello che Pratt voleva fare)
naturalmente la frase estrapolata dal contesto (le avventure di Corto) non è proprio la stessa..
per Sam imho calza molto bene..
quest'altra invece Uno l'autorità ce l'ha fino a che non è costretto ad esercitarla invece mi fa pensare al rapporto Tywin/Tyrion o anche a Cersei..
Per quanto riguarda il discorso originalità imho Sam non è il più stereotipato dei personaggi martiniani, personalmente non trovo neanche che essere stereotipati sia un peccato mortale, nel senso che si può apprezzare cmq, dipende sempre dall'autore (infatti Martin lo rende accettabile, non solo Sam ma in generale)
Poi come sempre dipende dalla percezione dei singoli e aggiungo anche dalle letture che si sono fatte..
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
è proprio quel "vili" che differenzia la frase dalla retorica di sempre (cioè quello che Pratt voleva fare)naturalmente la frase estrapolata dal contesto (le avventure di Corto) non è proprio la stessa..
Si in effetti messa li non è che sia chiarissima....e non pretendo di chiarire Pratt con una frase...però il punto (per quanto vi possa sembrare strano) è proprio quello di ribaltare la retorica del "meglio 1 giorno da leone che 100 da pecora"....e affermare che il coraggio sta più in chi sceglie di vivere sapendo di essere una me**a,che in chi muore per dimostrare di essere fatto d'oro.....
Boh spero di essermi chiarito.....comunque leggete Pratt....mi sa che è meglio.... :shock:
:shock: :wub: ^_^
Samwell Tarly
Eccomi!
Richiesta: vorrei votare Ellaria con la (quasi) sicurezza di supportare il grandissimo Sam in seguito...ma dipende a quanto stanno e non faccio in tempo a contare stasera o domani: mi lasciatela classifica così me la trovo al lavoro?? ^^
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