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Politica internazionale
S di sharingan
creato il 05 gennaio 2009

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sharingan
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Inviato il 18 gennaio 2009 11:15 Autore

Non è esatto: è solo ai "pacifisti" che non importa un ca**o dei razzi Qassam su Israele.

 

 

Mi riferivo alle reazioni internazionali e/o mediatiche. Oramai si va per numeri: i razzi di Hamas non sono visti come una cosa così orribile perchè non fanno un gran numero di morti e anche i Governi mondiali non intervengono di certo per una cosa di così poco conto (non è il mio pensiero sia chiaro). Invece l'alto numero di vittime provocato da Israele nell'operazione è indicato come sintomo di barbarie. La litania che viene ripetuta è che 1000 e passa vittime contro 12-13 sono una "sproporzione". La ragione non è più nella politica ma nel numero.

 

Per quanto riguarda i pacifinti non mi meraviglio di certo. La vera sproporzione è proprio nella scelta delle loro manifestazioni che sono di natura esclusivamente ideologica: il cattivo è sempre l'ebreo o l'americano o la Chiesa. Mai visti cortei così imponenti contro il massacro del Darfur, della Cecenia, il regime cubano o i talebani.

 

A questo proposito sul Corriere della Sera c'è un bell'articolo di Gian Antonio Stella sui rapporti tra la sinistra europea e l'antisemitismo:

 

«Genocidio nazista a Gaza», spara il Partito Marxista Leninista intimando «lo scioglimento di Israele e la costituzione di un solo Stato per due popoli». Per carità, guai a prendere sul serio un gruppuscolo infinitamente minoritario che mette Stalin e Mao tra i Maestri: è il ruggito d'una mosca. Ma sarebbe un errore non vedere che nei dintorni di una certa sinistra stanno tornando a galla, sia pure arginati da una specie di pudore, sentimenti «antisionisti» dietro i quali si intravede l'ombra della solita bestia razzista.

 

Sono segnali, capiamoci: solo segnali. Facili da spacciare come casi isolatissimi all'interno di una reazione corale sobria e saggia. Un paio di bandiere con la stella di David sostituita dalla svastica al corteo di ieri della sinistra extraparlamentare. Un altro paio di bandiere israeliane bruciate nei giorni scorsi. E-mail immonde smistate da internauti «rossi» che incitano a ribellarsi contro «il mostro giudaico-talmudico-sionista che ci domina» e lanciano la parola d'ordine: «Distruggiamo quest'incubo razzista e genocidario infame!». Sventurate dichiarazioni alle agenzie dell'«esule» rifondarolo Marco Ferrando, fondatore del lillipuziano Movimento per il Partito comunista dei lavoratori secondo il quale chi brucia le bandiere israeliane non deve «vergognarsi di nulla» perché brucia «non la bandiera dell'ebraismo, ma la bandiera del sionismo: cioè di uno Stato coloniale nato dal terrore contro il popolo arabo e che si perpetua, da 50 anni, con i metodi del terrore». Frattaglie. Impossibili da spacciare, nemmeno in giornate come queste dominate dalle immagini spaventose di una guerra sconvolgente, per «antisemitismo di sinistra».

 

Come spiega Amos Luzzatto, a lungo presidente dell'Unione comunità ebraiche italiane e autore del libro «Conta e racconta. Memorie di un ebreo di sinistra», «l'antisemitismo "di sinistra" come atteggiamento innato e necessario di un'idea di sinistra non c'è. Ma certo, dell'antisemitismo esiste anche a sinistra. D'altra parte, se la sinistra appartiene a questa società...». Un paio di anni fa suo figlio, Gadi Luzzatto Voghera, docente di Storia dell'ebraismo a Venezia e certo estraneo alla destra, ha scritto un libro («Antisemitismo a sinistra ») per dimostrare che «sinistra e antisemitismo non sono incompatibili» fin dai tempi in cui il «mito dell'ebreo capitalista, ricco, usuraio» entra «nell'immaginario della sinistra nella seconda metà dell'Ottocento e non ne esce più». Tesi condivisa, ad esempio, da Shalom Lappin, del King's College di Londra, protagonista del «Manifesto di Euston», secondo cui «grandi fette d'una sedicente sinistra fanno causa comune con estremismo, totalitarismo ed antisemitismo». O ancora da chi in Francia, come racconta un'inchiesta di Paolo Rumiz, denuncia il triangolo perverso «fra tre antisemitismi: quello del nazionalismo arabo, quello dell'estrema destra e quello dell'estrema sinistra antimondialista».

 

Certo, siamo lontani dagli abissi ricostruiti da Riccardo Calimani in «Ebrei e pregiudizio». Dove si racconta, ad esempio, che quando Stalin (che pure favorì la nascita di Israele «prima con aiuti massicci di armi cecoslovacche all'Haganah, l'esercito clandestino ebraico, e poi con il voto all'Onu e il riconoscimento formale del nuovo Stato») scatenò «la sua offensiva con gli oppositori, gli agitatori politici alimentarono l'odio contro Trockij e contro Ztnovev lasciando intendere che non era un caso che entrambi complottassero e fossero ebrei». Alla larga dai paralleli.

 

C'è però un fastidiosissimo «link» tra gli orrori di ieri e le storture di oggi. Ce lo dice il libro «La confessione» dove Arthur London, un ebreo cecoslovacco, comunista, precipitato nell'incubo dei processi staliniani, ricorda il suo interrogatorio: «Il giudice istruttore mi domanda bruscamente di precisare per ognuno dei nomi che verranno citati nell'interrogatorio se si tratti o meno di un ebreo; ma ogni volta nella sua trascrizione sostituisce la designazione di ebreo con quella di sionista: "Facciamo parte dell'apparato di sicurezza d'una democrazia popolare. La parola giudeo è un'ingiuria. Perciò scriviamo sionista"». Assurdo, si ribella London. Il giudice fa spallucce: «Del resto anche in Urss, l'uso della parola giudeo è proibita». Basta sostituirla e, oplà, ecco l'antisemitismo politicamente corretto. Fatta la tara all'immensa diversità della situazione, è proprio così diverso, oggi, il gioco di un pezzo, minoritario, di sinistra?

 

Piero Fassino, qualche anno fa, rispose così: «Rappresentare Israele come uno Stato militarista, aggressore o, come qualcuno dice, fascista, è una sciocchezza, come lo è non riconoscere che Israele è una società democratica. Identificare la politica della destra israeliana con Israele tout court è un'operazione che non viene fatta con nessun Paese al mondo». Era, allora, il segretario dei Ds e riconosceva che «ci sono settori della sinistra che hanno parole d'ordine fondate su un pregiudizio ideologico e manicheo verso Israele, che spesso "coprono" il resto» e disse di riconoscersi nella tesi di Adriano Sofri. Il quale, denunciando i ritardi e le ambiguità di «tanta sinistra», aveva tagliato corto: «Non possiamo confidare nell'Europa e tanto meno amarla se non amiamo lo Stato di Israele (in nessun altro caso userei un'espressione come «amare uno Stato») e il suo popolo misto, coraggioso e spaventato. Il suo popolo, non soltanto le minoranze ammirevoli, i pacifisti che fraternizzano con gli arabi di Israele e di Palestina, i riservisti renitenti, le donne che difendono la vita e un'altra idea di coraggio, gli intellettuali che onorano la verità e non la sottomettono a una nazione».

 

C'è chi dirà: ma li avete visti, oggi, i bambini di Gaza? Immagini che fermano il respiro. Ma proprio per questo, a chi come l'ex deputato rifondarolo Francesco Caruso disse (in momenti diversi) che era «meglio essere uno di Hamas all'italiana, che un Mastella alla palestinese», vale la pena di ricordare quanto spiegò anni fa Giorgio Napolitano. Riconoscendo che «prima che nel Pci, a partire dagli anni 80, si affermasse una posizione politica coerente, se c'era antisemitismo si presentava nelle vesti di antisionismo». Ricordò, il futuro capo dello Stato, che «si protrasse a lungo l'equivoco di una contrapposizione al sionismo: come se questo costituisse un'ideologia reazionaria che nulla aveva a che vedere con la storia del popolo ebraico, e come se fosse l'incarnazione di un disegno di oppressione nei confronti dei palestinesi, un disegno di potenza dello Stato d'Israele». Ecco, possibile che quell'«equivoco» possa protrarsi ancora?

 

PS.: la tregua in realtà è piuttosto fragile. Hamas non ha rinunciato a lanciar razzi e Israele continua comunque a occupare la striscia.


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 18 gennaio 2009 12:01

Quale frase di Platone?

<img alt=" /> infatti ho specificato attribuita a Platone :P

il cattivo è sempre l'ebreo o l'americano o la Chiesa. Mai visti cortei così imponenti contro il massacro del Darfur, della Cecenia, il regime cubano o i talebani

su questo non hai ragione, di più! è verissimo quello che dici, d'altronde il fatto è che c'è chi se ne sbatte del darfur, della cecenia, di cuba, dei talebani & di gaza e di guantanamo ecc.

La litania che viene ripetuta è che 1000 e passa vittime contro 12-13 sono una "sproporzione". La ragione non è più nella politica ma nel numero

a me non pare mica una litania. certo c'è il danno psicologico/fisico dei razzi qassam, ma c'è lo stesso tipo di danno che grava sui palestinesi a gaza no? quindi dato che con il prezzo di 1000 morti Hamas è sempre là, quali sono stati i risultati?

 

Oltre al fatto che Hamas si è quasi finita i razzi, per quanti ne ha sparati 'sti giorni, si sono chiusi i tunnel (che va benissimo per le armi iraniane che vanno ad Hamas, ma con i rifornimenti per la popolazione come la mettiamo?) ma la cosa più importante è che Kadima vincerà le elezioni in scioltezza (o almeno questo spera il governo israeliano)..

Modificato il 05 July 2024 17:07

Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

200s6pw.jpg

"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

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Inviato il 18 gennaio 2009 12:43

Non è esatto: è solo ai "pacifisti" che non importa un ca**o dei razzi Qassam su Israele.

 

Mi riferivo alle reazioni internazionali e/o mediatiche.

 

Hai ragione, scusa... è che sono un po' incavolato...

Per quanto riguarda i pacifinti non mi meraviglio di certo. La vera sproporzione è proprio nella scelta delle loro manifestazioni che sono di natura esclusivamente ideologica: il cattivo è sempre l'ebreo o l'americano o la Chiesa. Mai visti cortei così imponenti contro il massacro del Darfur, della Cecenia, il regime cubano o i talebani.

 

A dire il vero non ne ho mai visti di cosí nemmeno contro la chiesa... <img alt=" />

A questo proposito sul Corriere della Sera c'è un bell'articolo di Gian Antonio Stella sui rapporti tra la sinistra europea e l'antisemitismo:

 

Sí, è un bell'articolo... ma non mi sembra sottolineato che c'è stato anche un periodo in cui Israele e la sua fondazione è stata tempo fa molto sostenuta dalle sinistre. Il "rifugio" per gli ebrei nella Palestina pareva molto collegato a una "riparazione" a quanto successo nella guerra a causa di fascisti e nazisti: Israele era "di sinistra". I kibbutz erano "di sinistra", quanto di più veramente comunista si potesse immaginare. Secondo me il cambiamento delle simpatie (dei governi dei vari paesi in generale, e poi anche dalle sinistre per trascinamento) è molto collegato alla dipendenza dal petrolio, e a non inimicarsi troppo gli arabi.

PS.: la tregua in realtà è piuttosto fragile. Hamas non ha rinunciato a lanciar razzi e Israele continua comunque a occupare la striscia.

 

Già. Hamas ha capito che Israele vorrebbe concludere la cosa prima della salita di Obama, e quindi ritiene che tenendo duro ancora un po' potrà ottenere lo sgombero degli israeliani senza dover concedere nulla. D'altra parte, se non si firma la pace (non una tregua: la pace) non vedo come si possa pretendere che Israele apra i valichi... e cosí il problema si mantiene sempre irrisolto.

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Inviato il 18 gennaio 2009 13:07

Quale frase di Platone?

<img alt=" /> infatti ho specificato attribuita a Platone :P

 

Va bene, ma quale frase? ;)

certo c'è il danno psicologico/fisico dei razzi qassam, ma c'è lo stesso tipo di danno che grava sui palestinesi a gaza no? quindi dato che con il prezzo di 1000 morti Hamas è sempre là, quali sono stati i risultati?

 

Il risultato è la morte di 1013 persone per niente. Ma che altro si potrebbe fare? Se Hamas fa 13 morti sa che una risposta di Israele ne farebbe 1000. Lo fa lo stesso perché sa che i "pacifisti" perdonano i loro missili. Se i "pacifisti" condannassero con orrore ogni missile, ogni pallottola, ogni assassinio, da ambo le parti, se la violenza di una parte non fosse approvata, allora nessuno vedrebbe alcun vantaggio politico a sparare per primo. Nessuno ragionerebbe: "Noi facciamo 13 morti, loro ne faranno 1000 - benone!!!". Mandela, Ghandi, Martin Luther King non ragionavano cosí. Il vero problema è che in realtà viviamo in un mondo in cui persino i "pacifisti" godono alla vista del sangue. Preferisco la Hillary Clinton (che detesto!), quando riconosce che la propaganda martellante sui bambini palestinesi da parte di Hamas è puro e semplice "child abuse". E lo è. Fai una ricerca su UTube, "Hamas TV", e guarda cosa viene mostrato ai bambini. C'è un film allucinande dove una bambina si chiede perchè la mamma, invece di prendere in braccio lei, "prende in braccio" delle bombe (se le mette addosso). Poi la bambina guardando la TV vede la mamma che si fa saltare in aria in un attacco kamikaze: la bimba giunge alla conclusione che "le bombe sono più importanti dei bambini", e nell'ultima scena si vede lei che estrae altre bombe da un cassetto e dice "farò come la mia mamma".

 

Come si fa a spezzare questo circolo vizioso? Niente pace --> chiusura dei valichi --> disperazione dei palestinesi --> odio --> votano Hamas --> Hamas lancia i missili --> pacifisti approvano --> Israele risponde --> pacifisti condannano --> niente pace --> ...

Oltre al fatto che Hamas si è quasi finita i razzi, per quanti ne ha sparati 'sti giorni, si sono chiusi i tunnel (che va benissimo per le armi iraniane che vanno ad Hamas, ma con i rifornimenti per la popolazione come la mettiamo?) ma la cosa più importante è che Kadima vincerà le elezioni in scioltezza (o almeno questo spera il governo israeliano)..

 

Probabile...

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Iskall Ytterligare
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Inviato il 18 gennaio 2009 15:13

@ Tyrion Hill

Solo i morti hanno visto la fine della guerra

pensa che mai come adesso la frase attribuita a Platone calzi a pennello

Prova a indovinare da solo qual'è la frase di Platone... <img alt=" />

 

Tornando IT, è vero che il paragone con i nazisti è forte abbastanza da giustificare di essere usato per richiamare l'attenzione su quanto sta succedendo, ma visto che suscita reazioni molto controverse non sarebbe più utile lasciarlo da parte e concentrarsi su una denuncia dettagliata e forte delle azioni israeliane?

 

Poi, per me Hamas ha delle responsabilità: se avesse deposto le armi subito e invocato la protezione internazionale contro il massacro avrebbe fatto passare gli israeliani dalla parte del torto, e subito.

 

Imho i pacifisti servono a poco o niente, avrei preferito una marcia seria di forte denuncia morale per le morti innocenti. Fare casino non aiuta nessuno, e sul piano concreto non ho ancora visto petizioni o pressioni sulle organizzazioni internazionali. Così è solo sventolare bandiere contro, pro, e fare spettacolo.

 

Giusto per correttezza, io sono dell'idea che lo stato israeliano non dovrebbe esistere.


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sharingan
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sharingan
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Inviato il 18 gennaio 2009 15:47 Autore

a me non pare mica una litania. certo c'è il danno psicologico/fisico dei razzi qassam, ma c'è lo stesso tipo di danno che grava sui palestinesi a gaza no? quindi dato che con il prezzo di 1000 morti Hamas è sempre là, quali sono stati i risultati?

 

Oltre al fatto che Hamas si è quasi finita i razzi, per quanti ne ha sparati 'sti giorni, si sono chiusi i tunnel (che va benissimo per le armi iraniane che vanno ad Hamas, ma con i rifornimenti per la popolazione come la mettiamo?) ma la cosa più importante è che Kadima vincerà le elezioni in scioltezza (o almeno questo spera il governo israeliano)..

 

Beh c'è un punto entro il quale è difficile per noi andare. Come si può definire questo tipo di guerra "vinta"? Questa non è una guerra tradizionale come quelle del passato dove due eserciti si confrontano e c'è un vincitore chiaro. Quindi bisognerà attendere le decisioni politiche. Se col passare del tempo l'attività del lancio di missili sarà fortemente ridimensionata o addirittura cesserà Israele ha vinto, altrimenti no. In secondo luogo se alle prossime elezioni palestinesi Hamas perderà consenso allora Israele avrà vinto, altrimenti no.

 

Poi ci sono le elezioni israeliane altrettanto importanti. Ci vuole un consenso per Kadima e i laburisti tale da impedire la conquista del potere del Likud, con la quale la pace tramonterebbe per sempre.

 

Quindi è ancora difficile dire se la guerra sia servita a qualcosa oppure no.

 

Ma riguardo ai morti la mia obiezione era questa: chi ha più morti dalla sua parte non ha più ragione dell'altro. Altrimenti con un ragionamento simile durante la Seconda Guerra Mondiale dovremmo considerare la Germania vittima della Gran Bretagna.

 

Sí, è un bell'articolo... ma non mi sembra sottolineato che c'è stato anche un periodo in cui Israele e la sua fondazione è stata tempo fa molto sostenuta dalle sinistre. Il "rifugio" per gli ebrei nella Palestina pareva molto collegato a una "riparazione" a quanto successo nella guerra a causa di fascisti e nazisti: Israele era "di sinistra". I kibbutz erano "di sinistra", quanto di più veramente comunista si potesse immaginare. Secondo me il cambiamento delle simpatie (dei governi dei vari paesi in generale, e poi anche dalle sinistre per trascinamento) è molto collegato alla dipendenza dal petrolio, e a non inimicarsi troppo gli arabi.

 

I Governi sicuramente ( e anche perchè hanno paura dei musulmani che abitano nei loro Paesi) ma gli intellettuali, gli artisti e la cultura credo lo facciano per mera ideologia. La sinistra europea si è evoluta ma in alcuni strati rimangono tracce della vecchia dottrina e molti riescono agevolmente a sostituire la lotta di classe con l'islamismo radicale. Poichè israeliani e americani sono ricchi sono automaticamente cattivi, gli arabi sono poveri perciò degni di stima (semplificando molto).

 

Poi, per me Hamas ha delle responsabilità: se avesse deposto le armi subito e invocato la protezione internazionale contro il massacro avrebbe fatto passare gli israeliani dalla parte del torto, e subito.

 

Che è un po' come chiedere al diavolo di togliersi le corna.

 

Giusto per correttezza, io sono dell'idea che lo stato israeliano non dovrebbe esistere.

 

Spiega e poi posso fare una valutazione. Fermo restando che lo Stato israeliano ormai esiste, come tanti altri.

 

A dire il vero non ne ho mai visti di cosí nemmeno contro la chiesa...

 

Sì di queste proporzioni no. Però a sinistra c'è una certa doppiezza a riguardo. Mi riferisco a coloro che si battono per la laicità dello Stato italiano e poi vanno ad abbracciare gli Hezbollah tutti felici e contenti.


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 18 gennaio 2009 16:07

@ Tyrion Hill

 

 

Solo i morti hanno visto la fine della guerra

pensa che mai come adesso la frase attribuita a Platone calzi a pennello

Prova a indovinare da solo qual'è la frase di Platone...

infatti <img alt=" />

 

Ma che altro si potrebbe fare? Se Hamas fa 13 morti sa che una risposta di Israele ne farebbe 1000. Lo fa lo stesso perché sa che i "pacifisti" perdonano i loro missili. Se i "pacifisti" condannassero con orrore ogni missile, ogni pallottola, ogni assassinio, da ambo le parti, se la violenza di una parte non fosse approvata, allora nessuno vedrebbe alcun vantaggio politico a sparare per primo. Nessuno ragionerebbe: "Noi facciamo 13 morti, loro ne faranno 1000 - benone!!!". Mandela, Ghandi, Martin Luther King non ragionavano cosí. Il vero problema è che in realtà viviamo in un mondo in cui persino i "pacifisti" godono alla vista del sangue

davvero credi che sia colpa dei pacifisti? o.O

secondo te i missili di Hamas non vengono condannati? o non vengono condannati abbastanza?

se i pacifisti condannassero Hamas come Israele Hamas per te smetterebbe di lanciare qassam?

io dico: MAGARI! purtroppo però non è affatto così.

i più contenti dell'attacco israeliano? HAMAS! hanno compattato i palestinesi di Gaza e Israele ha creato (consapevole o no) la prossima generazione di terroristi kamikaze, come se non ce ne fossero abbastanza, con tutti quei morti.

Poi ci sta anche da dire, ad essere corretti in tutto, che se Hamas con anni di lanci di missili ha fatto poche decine di morti, purtroppo (purtroppo seriamente, non sono ironico) non è mediaticamente rilevante così come 1200 morti in pochi giorni.. ed è anche comprensibile no?

Per rispondere alla tua domanda su cosa si può fare: bè, prima cosa, cosa si è comprato pagando con 1200 vite umane? qualcosa di altrettanto prezioso? no. ed allora era meglio non fare nulla!

purtroppo per la situazione politica israeliana contingente, e per le azioni e gli atteggiamenti di Hamas, il popolo israeliano è incaxxato nero e il governo ha agito di conseguenza: 1200 palestinesi morti sono stati ritenuti accettabili..

Tieni presente però che se facciamo ricadere tutte le colpe su Hamas non si completa il quadro, nonostante le colpe siano tutte vere, sia chiaro. Innanzi tutto come Hamas ammassava razzi, da lanciare allo scadere della tregua, così Israele preparava le truppe, attaccando quasi subito. Poi se ci sono i confini ermeticamente chiusi la popolazione che deve fare? Si deve appoggiare per forza ai tunnel ai confini con l'Egitto e mettere tutto in monopolio ad Hamas, razzi & viveri..

Quindi così si rafforza ulteriormente Hamas. Poi, Hamas=nazisti? ti dirò tranquillamente: no. Hamas è terrorismo, ma non solo quello. Vuole la distruzione di Israele ed in questo è antisemita come i nazisti, ma se Arafat ha fatto dei colloqui di pace, perchè non Hamas? Perchè, credete che Fatah non fosse come Hamas, fino a pochi anni fa? Anche Fatah, anche l'Olp hanno un braccio armato, terroristi e quant'altro.

Hamas ha raccolto le posizioni più estremiste, lasciate vacanti dalla moderazione delle posizioni dell'Olp, ma queste posizioni sono radicate nei palestinesi, come negli israeliani, a causa del conflitto stesso. Quindi avranno sempre una loro rappresentanza. Tutto sta nel trovare uno sbocco a queste istanze per evitare che portino alla violenza.

Per me i colloqui di pace, anche con Hamas, sono la soluzione.

Interposizione internazionale ai valichi per fermare le armi di contrabbando ma allo stesso tempo garantire i rifornimenti alla popolazione ormai stremata. Ritorno di Fatah a Gaza. Possibilità di aiuti internazionali ai palestinesi. Questi sono tutti punti di incontro per me focali.

Il problema è se Hamas acconsentirà a tutto questo. O se lo farà Israele. Se Hamas, per esempio, nn vuole la forza internazionale, bè a quel punto sarebbe proprio il caso che l'Onu la finisca di lavarsene le mani e finalmente allestisca le truppe necessarie per l'interposizione. Con o senza l'accordo con hamas.

Modificato il 05 July 2024 17:07

Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

200s6pw.jpg

"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

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Inviato il 18 gennaio 2009 16:37

@ Tyrion Hill

Solo i morti hanno visto la fine della guerra

pensa che mai come adesso la frase attribuita a Platone calzi a pennello

Prova a indovinare da solo qual'è la frase di Platone... <img alt=" />

 

Che tonto... ;)

Poi, per me Hamas ha delle responsabilità: se avesse deposto le armi subito e invocato la protezione internazionale contro il massacro avrebbe fatto passare gli israeliani dalla parte del torto, e subito.

 

Non vedo davvero come, visto che ha iniziato Hamas stessa il lancio di razzi. Lanciano i razzi, Israele reagisce, e loro smettono invocando la protezione internazionale? Dai...

Giusto per correttezza, io sono dell'idea che lo stato israeliano non dovrebbe esistere.

 

Ma guarda, secondo me non dovrebbe esistere nessuno stato. Naturalmente è un sogno, almeno per il momento... intanto Israele esiste. Esisterebbe anche la Palestina, se solo la volessero.

 

I Governi sicuramente ( e anche perchè hanno paura dei musulmani che abitano nei loro Paesi) ma gli intellettuali, gli artisti e la cultura credo lo facciano per mera ideologia. La sinistra europea si è evoluta ma in alcuni strati rimangono tracce della vecchia dottrina e molti riescono agevolmente a sostituire la lotta di classe con l'islamismo radicale. Poichè israeliani e americani sono ricchi sono automaticamente cattivi, gli arabi sono poveri perciò degni di stima (semplificando molto).

 

Certo (semplificando molto).

Però a sinistra c'è una certa doppiezza a riguardo. Mi riferisco a coloro che si battono per la laicità dello Stato italiano e poi vanno ad abbracciare gli Hezbollah tutti felici e contenti.

 

Esatto... hanno proprio una faccia come il c**o.

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Inviato il 18 gennaio 2009 17:16

davvero credi che sia colpa dei pacifisti? o.O

"Pacifisti": io uso le virgolette, e non a caso. Pacifisti erano M.L.King, Ghandi, Mandela, Gesù, il Dalai Lama. Certo, è colpa dei """pacifisti""", e ho spiegato perché: perché dando sempre torto a Israele e sempre ragione ad Hamas si finisce con l'incoraggiare la continuazione del conflitto. Si sancisce l'inutilità di trattare la pace. Si permette il calcolo: "Mi servono 1000 morti per danneggiare la figura di Israele".

secondo te i missili di Hamas non vengono condannati? o non vengono condannati abbastanza?

Come detto: non gliene frega un ca**o a nessuno. Quando Hamas spara missili non lo sa nessuno - a meno che Israele non reagisca...

se i pacifisti condannassero Hamas come Israele Hamas per te smetterebbe di lanciare qassam?

Esatto.

io dico: MAGARI! purtroppo però non è affatto così.

i più contenti dell'attacco israeliano? HAMAS!

Appunto... <img alt=" /> Vuoi vedere che finalmente ci capiamo? I responsabili morali di quelle morti sono i leader di Hamas. Esattamente allo stesso modo in cui i responsabili morali delle morti dei bombardamenti Alleati sulle città italiane sono i fascisti.

hanno compattato i palestinesi di Gaza e Israele ha creato (consapevole o no) la prossima generazione di terroristi kamikaze, come se non ce ne fossero abbastanza, con tutti quei morti.

Poi ci sta anche da dire, ad essere corretti in tutto, che se Hamas con anni di lanci di missili ha fatto poche decine di morti, purtroppo (purtroppo seriamente, non sono ironico) non è mediaticamente rilevante così come 1200 morti in pochi giorni.. ed è anche comprensibile no?

No, non è comprensibile, perché se quei missili cadessero in territorio italiano, o vicino a casa tua, allora sí che troveresti la notizia mediaticamente interessante... e perché? Non siamo forse tutti fratelli? Non siamo tutti esseri umani uguali? Cos'è, di Israele non ce ne deve fregare una cippa, perché tanto è "lontano"? Per farti alzare un sopracciglio occorre almeno un migliaio di morti? Ed ecco perché te li danno, questi morti, su un piatto d'argento: perché se sono tanti, allora alzi indignato il dito condannatore. Ma ci sono stati altri morti, prima. Ci sono state altre trattative di pace, prima. Perché falliscono sempre? Scusa, Israele ha fatto 1000 morti, in questa guerra: ne avrebbe potuti fare tranquillamente un milione e mezzo - il potenziale ce l'ha. Perché non l'ha fatto? Secondo te, se fosse Hamas ad avere il potenziale bellico di Israele, nella stessa situazione credi che un milione e mezzo di morti non li avrebbe fatti? Dopotutto, dalle loro TV ci annunciano che intendono conquistare il mondo nel nome di Allah.

Per rispondere alla tua domanda su cosa si può fare: bè, prima cosa, cosa si è comprato pagando con 1200 vite umane? qualcosa di altrettanto prezioso? no. ed allora era meglio non fare nulla!

Questo devi dirlo ad Hamas, visto che a guadagnarci (lo dici tu stesso...) è stata proprio Hamas. Per ogni delitto, la prima domanda che ci si chiede per trovare il colpevole è: chi ci ha guadagnato? Hamas, mi pare. Per Hamas la vita della loro gente non ha il minimo valore - ha valore solo la loro morte. Sparare dagli edifici riservati all'ONU: a che serve? Dimmelo tu a che serve...

purtroppo per la situazione politica israeliana contingente, e per le azioni e gli atteggiamenti di Hamas, il popolo israeliano è incaxxato nero e il governo ha agito di conseguenza: 1200 palestinesi morti sono stati ritenuti accettabili..

Da Hamas. A priori.

Tieni presente però che se facciamo ricadere tutte le colpe su Hamas non si completa il quadro, nonostante le colpe siano tutte vere, sia chiaro. Innanzi tutto come Hamas ammassava razzi, da lanciare allo scadere della tregua, così Israele preparava le truppe, attaccando quasi subito.

Ma che stai dicendo? Israele ha attaccato in risposta! Ci mancherebbe che non si preparasse, con la fine della tregua che si avvicinava. Ma a cosa ti appigli, adesso? ;)

 

 

Poi se ci sono i confini ermeticamente chiusi la popolazione che deve fare?

La pace. Firmare la pace. O, ma è dura da capire? Non ci sono confini aperti fra paesi in guerra - stai sognando? Che la smettano di accumulare armi. Gaza gli è stata data. Potevano decidere di viverci in pace.

Si deve appoggiare per forza ai tunnel ai confini con l'Egitto e mettere tutto in monopolio ad Hamas, razzi & viveri..

Quindi così si rafforza ulteriormente Hamas. Poi, Hamas=nazisti? ti dirò tranquillamente: no. Hamas è terrorismo, ma non solo quello. Vuole la distruzione di Israele ed in questo è antisemita come i nazisti, ma se Arafat ha fatto dei colloqui di pace, perchè non Hamas?

Hamas non è nazista per l'antisemitismo... Lo è per il tipo di ideologia che sostiene, per il tipo di propaganda che fa, per il tipo di obbiettivi che si prefigge. ca**o c'entra l'antisemitismo? Quello è solo il contorno. Ci va, come il sale sulla minestrina del nazismo...

Perchè, credete che Fatah non fosse come Hamas, fino a pochi anni fa? Anche Fatah, anche l'Olp hanno un braccio armato, terroristi e quant'altro.

Hamas ha raccolto le posizioni più estremiste, lasciate vacanti dalla moderazione delle posizioni dell'Olp, ma queste posizioni sono radicate nei palestinesi, come negli israeliani, a causa del conflitto stesso. Quindi avranno sempre una loro rappresentanza. Tutto sta nel trovare uno sbocco a queste istanze per evitare che portino alla violenza.

Per me i colloqui di pace, anche con Hamas, sono la soluzione.

Tu dovresti farti un serio giretto su Google per informarti bene di cosa è Hamas...


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Lochlann
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Lochlann
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Inviato il 18 gennaio 2009 17:34

Tu dovresti farti un serio giretto su Google per informarti bene di cosa è Hamas...

guarda, se mi devo documentare su una cosa su google o youtube, allora resto ignorante, grazie tante.

la questione è semplice: fatah è moderata. è un fatto. lo è sempre stata? no. quindi perchè hamas non può fare la stessa cosa? certo, ci vuole tempo e altri razzi verrano sparati, ma se per ogni razzo sparato israele bombarda gaza come risposta, la guerra non finirà mai.

Per ogni delitto, la prima domanda che ci si chiede per trovare il colpevole è: chi ci ha guadagnato? Hamas, mi pare.

vero, ma anche un certo governo.. tu parli di responsabilità morale. verissimo, tutto quello che dici. però oltre al mandante va in galera anche l'assassino. ci siamo capiti?

La pace. Firmare la pace. O, ma è dura da capire? Non ci sono confini aperti fra paesi in guerra - stai sognando? Che la smettano di accumulare armi. Gaza gli è stata data. Potevano decidere di viverci in pace.

 

scusa ma adesso non capisco se non vuoi capire o altro... ma stiamo parlando della stessa Hamas di cui parlavi tu no? e allora ti aspetti che firmi la pace? boh. oppure lo deve fare la popolazione? che è sempre quella tenuta in ostaggio da hamas no?

c'è una popolazione tenuta in ostaggio da hamas ---> se si chiudono i confini quella popolazione come sopravvive??? una risposta sarebbe gradita.

Lo è per il tipo di ideologia che sostiene, per il tipo di propaganda che fa, per il tipo di obbiettivi che si prefigge

ok. anche l'olp era nazista allora. aveva gli stessi obiettivi che adesso ha hamas, la stessa propaganda ecc

Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

200s6pw.jpg

"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

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Inviato il 18 gennaio 2009 18:37

Tu dovresti farti un serio giretto su Google per informarti bene di cosa è Hamas...

guarda, se mi devo documentare su una cosa su google o youtube, allora resto ignorante, grazie tante.

 

Grazie a UTube puoi vedere cosa trasmette la TV di Hamas. Per me questo è documentarsi. La tua frase è vergognosa. Non disprezzo gli ignoranti, ma quelli che lo vogliono rimanere apposta e se ne vantano sí, mi fanno schifo. Non leggo nemmeno il resto del tuo mail, con te ho chiuso definitivamente.

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Skie Lannister
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Skie Lannister
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Inviato il 18 gennaio 2009 19:34

purtroppo rientro dopo un po', causa linea ballerina. in mezzo a tutto 'sto macello di israele e hamas, l'unica cosa che mi viene da pensare è che hamas a definitivamente rotto le scatole con questa poltica del logoramento continuo, quindi la reazione israeliana era scontata. eppure....

eppure ci vuole proporzione, anche nella vendetta. buttare cluster bombs sulle scuole e sugli ospedali è TERRORISMO puro e semplice tanto quanto quello di hamas con i kamikaze e quei disgustosi spot che avete citato. onestamente, non mi chiedo più chi ha ragione o chi torto, le cose sono davvero andate troppo in là. però, a mio modestissimo modo di pensare, lo stato di isarele ha una parte di responsabilità più grande. e, prima di ricevere tutti li antisemita del mondo, spiego: hamas è un'organizzazione terroristica e criminale. è normale pensare ed aspettarsi che agisca in modo criminale, anche se qst non significa che sia giustificato. israele però, pur nel suo diritto a difendersi, sta usando gli stessi mezzi di hamas, solo aggravandoli. non è più occhio per occhio, è 1000 occhi per uno solo. il che, per un paese democratico quale israele, non è tollerabile, almeno la vedo così. c'è un punto in cui uno stato, una nazione civile, deve dire basta. perchè il segno è superato, perchè con la pura e semplice vendetta non si vince, perchè alla lunga si passa dalla parte del cattivo, proprio perchè da una parte si è nazione, dall'altra no. e la sproporzione dei mezzi rende anche più odiosa la vendetta. credo che sarebbe necessario cambiare tattica, per israele. e potrebbe essere qst. per citare alcune parole di obama (ancora non mi convince ma ammetto che sta iniziando molto bene): "combatteremo i terroristi e difenderemo la democrazia utilizzando i valori più alti della democrazia stessa". che, mi permetto di aggiungere, non sono le bombe. o almeno in israele siamo arrivati al punto in cui non servono più.


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sharingan
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sharingan
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Inviato il 18 gennaio 2009 20:00 Autore

purtroppo rientro dopo un po', causa linea ballerina. in mezzo a tutto 'sto macello di israele e hamas, l'unica cosa che mi viene da pensare è che hamas a definitivamente rotto le scatole con questa poltica del logoramento continuo, quindi la reazione israeliana era scontata. eppure....

eppure ci vuole proporzione, anche nella vendetta. buttare cluster bombs sulle scuole e sugli ospedali è TERRORISMO puro e semplice tanto quanto quello di hamas con i kamikaze e quei disgustosi spot che avete citato. onestamente, non mi chiedo più chi ha ragione o chi torto, le cose sono davvero andate troppo in là. però, a mio modestissimo modo di pensare, lo stato di isarele ha una parte di responsabilità più grande. e, prima di ricevere tutti li antisemita del mondo, spiego: hamas è un'organizzazione terroristica e criminale. è normale pensare ed aspettarsi che agisca in modo criminale, anche se qst non significa che sia giustificato. israele però, pur nel suo diritto a difendersi, sta usando gli stessi mezzi di hamas, solo aggravandoli. non è più occhio per occhio, è 1000 occhi per uno solo. il che, per un paese democratico quale israele, non è tollerabile, almeno la vedo così. c'è un punto in cui uno stato, una nazione civile, deve dire basta. perchè il segno è superato, perchè con la pura e semplice vendetta non si vince, perchè alla lunga si passa dalla parte del cattivo, proprio perchè da una parte si è nazione, dall'altra no. e la sproporzione dei mezzi rende anche più odiosa la vendetta. credo che sarebbe necessario cambiare tattica, per israele. e potrebbe essere qst. per citare alcune parole di obama (ancora non mi convince ma ammetto che sta iniziando molto bene): "combatteremo i terroristi e difenderemo la democrazia utilizzando i valori più alti della democrazia stessa". che, mi permetto di aggiungere, non sono le bombe. o almeno in israele siamo arrivati al punto in cui non servono più.

 

No. La differenza la fa il fine non il risultato.

 

Israele non bombarda perchè vuole vendetta ma perchè vuole difendersi. Al contrario Hamas ha come obiettivo la distruzione di Israele.

 

Il terrorismo è l'attacco deliberato ai civili che è quello che fa Hamas. Israele non bombarda per colpire i civili. Ma se l'avversario costruisce apposta le sue postazioni tra i civili e si fa scudo di essi di chi è la colpa?

 

Obama dice cose giuste ma l'America non è un Paese che rischia l'estinzione. E poi egli stesso ha detto che se vivesse con la minaccia giornaliera che vivono gli israeliani farebbe di tutto per difendere il proprio Paese (non è proprio così, comunque il succo è questo).

 

Non capisco poi la questione della sproporzione dei mezzi. Se uno dei contendenti ha la superiorità militare perchè non dovrebbe usarla? Idem per le vittime: nella Seconda Guerra Mondiale la Germania ha avuto 7 milioni di morti, la Gran Bretagna 410000. La GB ha responsabilità maggiori?

 

Infine la guerra non è estranea alla democrazia. E le democrazie se si sentono minacciate reagiscono come gli altri.


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

S
Skie Lannister
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Skie Lannister
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Inviato il 18 gennaio 2009 20:20

No. La differenza la fa il fine non il risultato.

 

Israele non bombarda perchè vuole vendetta ma perchè vuole difendersi. Al contrario Hamas ha come obiettivo la distruzione di Israele.

 

Il terrorismo è l'attacco deliberato ai civili che è quello che fa Hamas. Israele non bombarda per colpire i civili. Ma se l'avversario costruisce apposta le sue postazioni tra i civili e si fa scudo di essi di chi è la colpa?

 

Obama dice cose giuste ma l'America non è un Paese che rischia l'estinzione. E poi egli stesso ha detto che se vivesse con la minaccia giornaliera che vivono gli israeliani farebbe di tutto per difendere il proprio Paese (non è proprio così, comunque il succo è questo).

 

Non capisco poi la questione della sproporzione dei mezzi. Se uno dei contendenti ha la superiorità militare perchè non dovrebbe usarla? Idem per le vittime: nella Seconda Guerra Mondiale la Germania ha avuto 7 milioni di morti, la Gran Bretagna 410000. La GB ha responsabilità maggiori?

 

Infine la guerra non è estranea alla democrazia. E le democrazie se si sentono minacciate reagiscono come gli altri.

 

infatti israele ha tutto il diritto di difendersi, infatti lo fa. che hamas debba essere cancellato dalla storia nessuno lo nega, anzi. quello che non mi piace è che si giustifica il terrorismo di stato. perchè israele sta colpendo appositamente scuole ed ospedali. ed è nauesante, non importa quale sia la giutificazione addotta.

usare la superiorità militare è un conto, sparare sui civili come un qualunque terrosita di hamas è ben altro, non so se mi spiego. ribadisco il mio concetto di base: israele ha ragione. però ha passato il segno.

p.s.

ovviamente obama si riferiva al suo paese, nella frase che ho citato. ma è molto bella lo stesso


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Mornon
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Mornon
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Inviato il 18 gennaio 2009 20:35

infatti israele ha tutto il diritto di difendersi, infatti lo fa. che hamas debba essere cancellato dalla storia nessuno lo nega, anzi. quello che non mi piace è che si giustifica il terrorismo di stato. perchè israele sta colpendo appositamente scuole ed ospedali. ed è nauesante, non importa quale sia la giutificazione addotta

Qui si torna alla domanda già fatta: se gli attacchi partono da scuole e ospedali, come si dovrebbe usare il proprio diritto alla difesa?

 

 

usare la superiorità militare è un conto, sparare sui civili come un qualunque terrosita di hamas è ben altro

Un qualunque terrorista spara sui civili per colpire i civili, se Israele prende di mira obiettivi civili perché da essi partono razzi la situazione non mi pare la stessa.

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