Niente paura, allarme rientrato.
La giornalista di Libero Laura Tecce ci spiega che no, non è un atto terroristico, ma semplicemente un episodio di guerra tra religioni e culture diverse.
E io che mi stavo preoccupando... se è terrorismo potrei pensare che certi toni e atteggiamenti lo stiano fomentando, ma se è "solo" una guerra di religione mi basta affidarmi ad un valente condottiero per essere al sicuro, che so... un Capitano!
In tal senso è da lodare la sensibilità di Salvini, per il quale l'unico estremismo da tenere d'occhio è quello islamico...
In Danimarca netta vittoria del csx, che dovrebbe avere la maggioranza assoluta dei seggi.
Ora... non per sparare a zero sull'eccellente stato del giornalismo nostrano, ma... prendiamo un quotidiano a caso, La Repubblica, che in questo istante titola:
Danimarca, gli exit poll: trionfa la sinistra grazie alla linea dura sull'immigrazione
Poi uno va a vedere i dati... i Socialdemocratici danesi, con la loro svolta anti-immigrazione, sono rimasti sostanzialmente fermi al valore delle scorse elezioni (anzi, calo dello 0,1%).
Rosso-verdi e liberali, apertamente critici con le politiche "salviniane" in tema immigrazione operate dallo scorso governo, hanno invece gonfiato i consensi.
Ah, e il partito di destra autore tali politiche, il DF, dimezza i voti.
Insomma, i partiti che hanno incrementato i consensi erano quelli contrari a tale linea.
Trovo desolante dover fare debunking a quello che dovrebbe essere uno dei massimi quotidiani italiani. E vista la testata non si tratta nemmeno di scelta politica: Repubblica ad oggi è schierata per l'accordo PD-M5S, non è portatrice d'acqua della Lega. Si tratta proprio di pressapochismo, sensazionalismo titolistico, magari solo un povero stagista che non sa nulla di Danimarca (e magari nemmeno di politica) che deve capirci qualcosa da queste elezioni.
Che destino inglorioso.
C'è da dire che la Danimarca ha da anni una politica molto dura sull'immigrazione, quindi non credo che l'aumento dei consensi verso i partiti liberali sia dovuto a questo.
Comunque sì, il giornalismo italiano odierno è pietoso. Anche il Fatto Quotidiano (!) riportava lo stesso titolo che dici tu.
Usciti i dati macroeconomici UK di aprile (primo mese del delay):
Produzione del settore edile in G.B. (Annuale) (Apr) +2,4% contro un previsto di +3,3%
Costruzioni (Mensile) (Apr) -0,4% contro un previsto di +0,6%
PIL (Mensile) -0,4% contro un previsto di -0,1%
PIL (Annuale) +1,3% contro un previsto di +1,8%
Produzione industriale (Mensile) (Apr) -2,7% contro un previsto di -0,7%
Produzione industriale (Annuale) (Apr) -1,0% contro un previsto di 1,0%
Produzione manifatturiera (Mensile) (Apr) -3,9% contro un previsto di -1,1%
Produzione manifatturiera (Annuale) (Apr) -0,8% contro un previsto di 2,2%
Immagino di che i Boris Johnson di turno daranno la colpa di questi numeri al fatto che sono ancora dentro la UE.
E siamo solo all'antipasto; quasi tutti i potenziali successori della May sono favorevoli ad una Brexit dura, e la Commissione UE ha dichiarato, dopo la conclusione dei negoziati nel 2018, che non tornerà a trattare a meno che Londra non metta sul tavolo un'offerta più ricca di quelle avanzate fino a qui.
Tradotto, sarà un bagno di sangue.
Il 25/1/2019 at 17:15, Lord Beric dice:Vorrei portare all'attenzione il caso di tal Dyson James. Proprio quel Dyson, la marca degli aspirapolveri. Lui, patron dell'azienda, è inglese, Brexiter convinto e arrabbiato.
Alcuni giorni fa è uscita ma passata in sordina la notizia che la Dyson ha spostato la sua sede legale dal Regno Unito a Singapore. Ufficialmente per essere più vicina ai "mercati emergenti". Ma non può certo sfuggire il fatto che Singapore è tra i Paesi asiatici ad avere un accordo di scambio commerciale agevolato con la UE.
Cos'è che diceva Pio XI (l'attribuzione al Divo Giulio Andreotti è un falso) a proposito del pensar male?
Il patriottico Ser Dyson continua la sua opera di smantellamento, un back-office di cento persone appena delocalizzato da UK in Asia.
E' facile fare la Brexit con il lavoro (e il c..o) degli altri
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Ogni tanto una bella notizia. La UE ha chiuso definitivamente la procedura di infrazione per deficit eccessivo per la Spagna.
Dei 24 Paesi (su 28!) per cui era stata aperta nel 2010-2011 ora non ne resta più nessuno.
Nel mese di maggio è partito il progetto CoolRail Europe, una linea ferroviaria AV tra Valencia e Rotterdam dedicata al trasporto dei prodotti freschi del sud-Europa agricolo al nord-Europa consumatore, che andrà a rimpiazzare gli attuali trasporti su gomma. Per non parlare del fatto che Rotterdam è il maggiore porto d'Europa, quindi uno sbocco commerciale imponente.
Non è come spedire le arance in Cina in aereo, per carità, però...
Non ditelo ai NO TAV...
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Mentre l'Italia decide di vendere l'argenteria (dividendi di Bankitalia e CDP) per evitare la procedura di infrazione, il Consiglio Europeo di ieri è andato in stallo sulle nomine per le 4 maggiori cariche della UE (presidente del Parlamento, presidente del Consiglio d'Europa, presidente della Commissione Europea, Alto Rappresentante per la Politica Estera, per la BCE si gioca un'altra partita).
Però è interessante come si è arrivati al blocco: il modo in cui Weber è stato bruciato per la Commissione lascia chiaramente intendere come gli interessi dei gruppi parlamentari abbiano prevalso rispetto a quelli degli Stati. In pratica, ALDE e S&D hanno bocciato il popolare Weber alla Commissione in blocco, anche i tedeschi. Idem per i candidati degli altri gruppi.
Pur in modo informale, si sancisce quindi che il presidente della Commissione Europea non può più essere scelto dal Consiglio d'Europa in forma di spartizione tra Stati, ma deve anche essere frutto di una trattativa con i gruppi politici del Parlamento Europeo.
Certo, gli Stati pesano ancora tantissimo attraverso il Consiglio, e la Commissione non è soggetta al voto di fiducia del Parlamento, ma nella doppia ottica di avere finalmente vere famiglie politiche europee e di eliminare un livello di intermediazione tra i cittadini e le istituzioni europee, si tratta di un segnale molto incoraggiante.
La commissione è soggetta al voto di fiducia del parlamento, sia in fase costruttiva (votando prima il presidente della commissione e poi la commissione nel suo complesso con relativo programma politico) sia in fase distruttiva (con la mozione di censura che è una mozione di sfiducia con nome diverso). Comunque sì la piega che sta prendendo il negoziato è interessante, la rottura del monopolio PPE-PSE sta'già dando i suoi frutti.
Ops, brutta gaffe, ero rimasto indietro di 30 anni.
Capita a tutti, specialmente con un'organizzazione ingarbugliata come l'UE.