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Politica internazionale
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Inviato il 25 gennaio 2015 20:06

Ucraina, l'OSCE rileva quello che già tutti sapevamo: il bombardamento di Mariupol lanciato da diversi territori ad est di Mariupol, territori controllati dagli invasori russi

http://www.kyivpost.com/content/kyiv-post-plus/osce-says-kremlin-backed-fighters-to-blame-for-mariupol-shelling-that-killed-30-civilians-378320.html

Sempre l'OCSE, denuncia il deterioramento della situazione

http://www.osce.org/ukraine-smm/136031

 

 

Possibile, anzi auspicabile, un nuovo giro di sanzioni.



joramun
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Inviato il 25 gennaio 2015 20:41

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^_^ ^_^ ^_^ ^_^ ^_^


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Inviato il 25 gennaio 2015 20:55

Grande vittoria di Tsipras, prendiamo esempio italiani! La Banca centrale tedesca subito richiama la Grecia a rispettare gli impegni capestro ma da Syriza dicono che l'austerity è finita. Basta con questa UE folle succube dei burocrati antipopolo ed eterodiretta dagli USA.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 25 gennaio 2015 21:18

sarà molto interessante vedere cosa riuscirà a fare veramente Tsipras.


È Frittella il nostro Re

Fa i pasticci, fa i bignè 

Io ne mangio pure tre

È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.

 

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La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )

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Inviato il 25 gennaio 2015 21:33

A parte deludere tutte le aspettative? :)



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Inviato il 25 gennaio 2015 21:47

Intanto ha vinto, quando meno di 2 anni fa nessuno lo riteneva possibile, e sembrava che la Grecia dovesse finire in mano ai nazi. Ora si vedrà. Per me se prende la maggioranza assoluta dei seggi, in Grecia potremmo assistere a qualcosa di molto interessante. Anzi rilancio e dico che ne vedremo delle belle anche a maggio in Spagna.



Lady Monica
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Inviato il 25 gennaio 2015 21:51

A parte deludere tutte le aspettative? :)

 

Mah, la linea del precedente governo non mi pare che abbia portato bene alla Grecia. con Tsipras magari non cambierà niente, oppure cambierà tutto, ma voglio essere ottimista e sperare che almeno il popolo greco stia meglio di come sta adesso. Le potenzialità le avrebbe.


È Frittella il nostro Re

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È Frittella il nostro Re!!! 

 

 

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Inviato il 25 gennaio 2015 22:04

Io spero che prenda la maggioranza assoluta dei seggi almeno non avranno questo alibi, tanto non è che hanno la bacchetta magica. Poi magari mi sbaglierò, ma il precedente governo aveva portato alcune misure drastiche e impopolari ma che andavano contro lo spreco di soldi pubblici.

Questi di Tsipras come contano di andare avanti? Come contano di dare lavoro? E dare lavoro intendo lavoro costruttivo, non gli stipendifici che sono stati tra le cause del debito pubblico greco incontrollato.

Se vogliono dare lavoro giusto per creare posti di lavoro fittizi gli serviranno molti più soldi, ossia tasse. E non li hanno. Possono uscire dall'euro, ma questo provocherebbe un'inflazione disastrosa che si mangerà anche le ultime possibilità di investimento. Per cui, a parte i proclami degni del giorno prima delle elezioni, sono abbastanza fiducioso che non si suicideranno con una mossa così controproducente.

 

 

Ah, giusto per inciso, prima che scoppiasse la crisi etc., ricordo che in parecchi tornavano dalla grecia dicendo che stavano meglio di noi. Si è rivelata tutta fuffa e posti non reali ma stipendifici. Detto altrimenti, è certo importante come si sta "oggi", ma è ancor più importante come si starà nei "prossimi anni". Le misure portate per l'austerity in grecia andavano nella direzione dei prossimi anni. Tornare al discorso di oggi per me è un passo indietro.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 25 gennaio 2015 23:26

l'unica cosa che a me fa pensare è come caxxo abbiamo fatto a trovarci in questa situazione.

i destini dell'UE non possono dipendere - o comunque venire pesantemente influenzati - dalle scelte di una piccola, povera nazione di 10milioni di abitanti (bravo o incapace che sia Tsipras)

 

è come se tutti gli Stati Uniti se ne stessero con il fiato sospeso in attesa di sapere chi sta per essere eletto governatore del nebraska.

 

ma siamo pazzi.

 

queste fragilità strutturali sono inaccettabile per un entità super-statale che pretende di essere protagonista sulla scena mondiale.


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Inviato il 26 gennaio 2015 12:27

l'unica cosa che a me fa pensare è come caxxo abbiamo fatto a trovarci in questa situazione.

i destini dell'UE non possono dipendere - o comunque venire pesantemente influenzati - dalle scelte di una piccola, povera nazione di 10milioni di abitanti (bravo o incapace che sia Tsipras)

 

è come se tutti gli Stati Uniti se ne stessero con il fiato sospeso in attesa di sapere chi sta per essere eletto governatore del nebraska.

 

ma siamo pazzi.

 

queste fragilità strutturali sono inaccettabile per un entità super-statale che pretende di essere protagonista sulla scena mondiale.

 

 

Il problema non dovrebbe essere la Grecia o qualunque altra nazione. Per carità avranno fatto i loro errori (truccato bilanci ecct.) come d'altronde abbiamo fatto noi ma questo non giustifica che si debba portare un popolo alla povertà e in miseria con politiche degne del peggior usuraio. Il problema è questa UE e l'euro per come è stato progettato come un surrogato del marco tedesco. Una moneta unica dovrebbe portare benefici e vantaggi a tutti i cittadini europei non solo alla Germania e a pochi altri. Ci dovrebbe essere maggiore solidarietà tra i popoli. Ovviamente i tedeschi di pagare per gli altri non ne hanno intenzione e li capisco ma quando fu fatta l'unificazione nel 1990 hanno ricevuto molti aiuti dall'Europa e anche da noi quindi ora dovrebbero riflettere su questa loro politica folle della difesa di questo parametro del 3% che è assurda e controproducente. Gli USA si sono ripresi con pesanti iniezioni di spesa pubblica nell'economia nonostante il loro deficit enorme e ora crescono tra il 3% e il 5% (le politiche Keynesiane vengono riscoperte lì dove Keynes veniva tacciato di socialismo e qui in europa è diventato un tabù?) mentre tutti i paesi del vecchio continente tranne appunto i "teutonici" remano ancora tra recessione e stagnazione. Dobbiamo tutti crepare di austerità? Tra l'altro neppure funziona questa linea ma imperterriti i burocrati e funzionari di Bruxelles coperti da frau Merkel non accennano a mutare indirizzi. Che Tsipras vinca poi in Grecia (e meno male, pensate se avesse prevalso Alba Dorata) e chissà domani in Francia il Fronte Nazionale della Le Pen significano due cose: che i popoli non ne possono più e che ancora l'economia e la moneta non controllano grazie al cielo la democrazia.

 

 

Intanto notizie inquietanti sull'Ungheria e un possibile golpe:

 

http://www.libreidee.org/2015/01/golpe-in-vista-gli-usa-si-preparano-a-rovesciare-lungheria/

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 26 gennaio 2015 16:58

Scusate chiedo venia ma devo rompere, non per esplicitare il mio pensiero o la mia opinione cosa che continueró a non fare, il fatto di non parlare più di guerra in Ucraina. Lo faccio come atto di controinformazione rispetto alle tante falsità che nei TG ufficiali vengono raccontate in questi giorni, poi ognuno di voi si farà come sempre le proprie idee ed analisi. Prendete questo filmato come appunto un'aggiunta di informazioni di cui mi faccio portatore, dopo il bus di Donetsk in cui vennero uccise 11 persone su bombardamento ucraino anche sul mercato di Mariupol sembrerebbe che le cose siano andate diversamente da come i media occidentali a spron battutto vogliono farci credere.

Nicolai Lilin:

Eccovi una video analisi molto accurata del bombardamento di Mariuopol che dimostra che il lancio è stato effettuato dalla nazguardia, tra l'altro non contraddice il rapporto Osce, lo completa con l'uso della tecnologia grafica. Ne viene fuori che l'artiglieria era posizionata a 13 km dal posto (non a 8 come dice l'Osce), e probabilmente sparava contro i miliziani che si muovevano per colpire il posto di blocco ucraino situato alcune centinaia di metri dal mercato. Alla fin fine l'artiglieria ucraina ha bombardato il mercato, poi ha cercato di correggere il tiro ma ha colpito le proprie truppe.

 

Intervista poi a Giulietto Chiesa dopo il suo recente ritorno in Estonia:

 

Giulietto Chiesa: “La mia difesa della democrazia europea”
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© Коллаж: «Голос России»

Dopo i fatti di Tallinn del mese scorso, Giulietto Chiesa racconta in un’intervista a “La Voce della Russia” il suo recente viaggio in Estonia, accompagnato dall’operatore di Pandora TV, Adalberto Gianuario, e dalla senatrice italiana Paola De Pin.

Quali sono state le motivazioni che ti hanno spinto a recarti nuovamente in Estonia?

“In Estonia ci sono venuto perché quello che mi è accaduto in dicembre è un episodio emblematico e senza precedenti che mette in discussione i principi fondamentali dell’Europa. Il problema non riguardava soltanto me stesso e l’essere stato fermato, perquisito, gettato in camera di sicurezza e infine espulso, ma un principio giuridico valido per tutti i cittadini europei che devono essere liberi di muoversi sul territorio dell’Europa senza limitazioni. Questo è il principio della cittadinanza europea, un principio fondamentale dei diritti democratici sanciti dai trattati europei. Io ho voluto che venissse confermato questo principio e quindi ho deciso di ritornare in Estonia non appena fossi stato giuridicamente in condizione di farlo, e, nello stesso tempo, ho deciso di venire a vedere se mi avrebbero fermato una seconda volta e se mi avrebbero espulso. Ciò non è avvenuto e questo significa semplicemente che avevo ragione. In questo modo ho potuto affermare un principio. Ora si potrà continuare a discutere tranquillamente delle possibilità di attuazione dei principi.

C’è una seconda parte che io intendo portare avanti, cioè quella giuridica. Io esigo che le decisioni che mi hanno riguardato siano cancellate in quanto illegali e mi muoverò perché questo avvenga. Ho pertanto fatto il primo ricorso al Tribunale Amministrativo di Tallinn per chiedere l’annullamento della decisione precedente. Inoltre farò un secondo ricorso riguardante le offese che mi sono state mosse. Le accuse che hanno motivato una decisione illegale sono, a loro volta, non solo illegali ma costituiscono anche delle offese rivolte alla mia persona e alla mia professione. In particolare, sono stato accusato di avere sostenuto e incoraggiato il genocidio del popolo estone ma quest’affermazione dev’essere dimostrata. Personalmente la ritengo calunniosa oltre che indimostrabile. Per tale motivo agirò legalmente contro il governo estone per calunnia e diffamazione e lo farò difronte a un tribunale estone, anche per verificare fino a che punto le istituzioni giuridiche estoni lavorano corrispondentemente ai criteri di democrazia sanciti dalla costituzione europea. Il terzo passaggio per me inevitabile, nel caso in cui non saranno state presentate modifiche da parte delle istituzioni estoni, sarà quello di fare ricorso alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo di Strasburgo attraverso un esposto che raccoglie l’intera esperienza. Ritengo fortemente che questo è quello che bisogna fare perché si tratta di una questione che riguarda non me personalmente – come ho detto prima - ma la cittadinanza europea nel suo complesso. Quindi è necessario che anche l’Europa, attraverso la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo di Strasburgo, si pronunci. In questo modo, mediante questi passaggi, anche burocratici, tutti potremo misurare la qualità della democrazia europea”.

Secondo il portavoce del Ministero degli Interni estone, il tuo obiettivo sarebbe stata la ricerca di provocazione e di attenzione, mentre lo stesso Ministero in un comunicato pubblico e ufficiale ha dichiarato che reiterando il divieto d'ingresso (valido dal 13 dicembre 2014 al 13 gennaio 2015) avresti avuto la possibilità di violarlo nuovamente (in dicembre a Chiesa non era stato comunicato dalle autorità estoni il divieto d’ingresso come persona ‘non grata’ prima del suo arrivo). Ciò avrebbe arrecato allo stato estone un danno maggiore a quello provocato consentendoti di relazionare alla conferenza ‘Ma la Russia è nemica dell’Europa?’ Come giudichi queste dichiarazioni?

“In primo luogo, quest’ultima dichiarazione è una critica esplicita nei confronti dell’autorità che mi ha impedito di fare la conferenza pechè loro stessi dicono che mi è stata offerta la migliore delle occasioni per tingere di nero lo stato estone. Non ho firmato io quel decreto e quindi risolvano da soli il problema. Personalmente, considero quest’affermazione un’autocritica delle istituzioni estoni. La comunicazione del portavoce del Ministero degli Interni, invece, è un’accusa di cui le stesse istituzioni si devono fare carico nei miei confronti, perché definire ‘provocazione’ una conferenza significa dire che questa conferenza non deve tenersi. Infatti, c’è una contraddizione. Se si ritiene che una conferenza è una provocazione allora si dovrebbe decidere e rendere pubblico il fatto che un’opinione è una provocazione. Io non sono e non ero sicuramente in grado di sovvertire l’ordine costituzionale dell’Estonia con una conferenza quindi ciò significa che si è messo in discussione il diritto di un cittadino europeo di esprimere il suo punto di vista pubblicamente in casa propria, perché, in base ai principi giuridici dell’Europa, l’Estonia è la mia casa, come lo è l’Italia, come lo è la Francia, come lo è qualunque parte della nuova configurazione statale che si chiama Europa. Perciò, se io non posso parlare neanche in casa mia, allora bisogna decidere chi è che ha il diritto di parlare. Siamo un po’ in una situazione simile a quella orwelliana.”

Come mai la conferenza di venerdì scorso si è svolta nella città di Maardu invece che a Tallinn, come previsto dall’associazione culturale Impressum che ti ha invitato?

Le due conferenze - dallo stesso titolo - avrebbero dovuto svolgersi entrambe a Tallinn. La prima fu impedita in dicembre. La seconda non è stata impedita e tuttavia io presumo ci siano state o pressioni o intimidazioni più o meno dirette verso le strutture che dovevano ospitarla tant’è che due tra i più importanti alberghi della città di Tallinn, l’Hotel Radisson Blu Olympia, della catena Radisson, e l'Hotel Meriton e Viru - ringrazio comunque la sorte per avermi concesso un soggiorno in uno splendido hotel 5 stelle nel centro storico di Tallinn- hanno rifiutato e di dare la sala per la conferenza e addirittura di darci la camera per l’alloggio. Resta il fatto che questi alberghi e altre istituzioni politiche hanno rifiutato la sala perché temevano ripercussioni politiche, disordini e chissà quali cose. Il dato rilevante è che il rifiuto all’alloggio non è avvenuto solo a me, ma anche ai miei accompagnatori, Adalberto gianuario, operatore di Pandora TV, e Paola De Pin, senatrice al Parlamento italiano, e quindi rappresentante delle istituzioni italiane. Così la conferenza si è svolta nella città di Maardu, situata a una ventina di chilometri da Tallinn, in una sala in cui non c’era la polizia nè contestatori, bensì un grande pubblico molto interessato a conoscere il mio punto di vista”.

Infine, una domanda di stretta attualità politica. Come valuti la vittoria di Tsipras alle elezioni greche avvenuta ieri?

“Considero che la vittoria di Tsipras sia strepitosa. Si tratta di un grande evento perché per la prima volta mette un paese dell’Unione Europea nelle condizioni di avere un governo che apertamente contraddice la linea delle politiche dell’UE e ne chiede una modifica. Per la prima volta Bruxelles e la Troyka si troveranno di fronte un ostacolo serio alla loro aggressione contro i popoli europei. Questo è un cambiamento importantissimo e radicale che muta la prospettive dei prossimi anni. Bisognerà ora vedere tante cose, come l’Europa di Bruxelles risponderà a questa situazione, come riuscirà Tsipras a portarsi dietro l’opinione pubblica greca, come reagiranno gli altri paesi dell’Europa, perché questa vittoria di Syriza è una vittoria elettorale che modificherà anche una parte dell’opinione pubblica europea. Tutto questo è da vedere perché sono certo che Tsipras sarà sottoposto a una micidiale pressione affinchè non riesca a ottenere nulla o pochissimo e quindi perché si rivolti contro di lui una parte dell’opinione pubblica che lo ha votato. Non posso quindi prevedere che per Tsipras saranno anni lieti e facili; tuttavia ritengo che questa sarà una grande svolta con enormi influenze.

Ciò detto, ho letto molti commenti che sono apparsi in calce alla mia dichiarazione sulla pagina Facebook inerente alla vittoria di Tsipras e con grande stupore ho visto che la quantità delle persone che non capiscono quasi nulla di politica è molto alta, c’è come una specie di rigurgito e di sospetto nei confronti di Tsipras in persona e di quello che è accaduto in questi due giorni di elezioni. Io ritengo che, da un lato, ciò sia una gigantesca illusione di una parte degli europei che non capiscono quello che sta accadendo e, d’altra parte, che questo è l’inizio dell’attacco contro Tsipras. In questi commenti si vede già la mano di un’operazione che punta a coprire d’insulti, di sospetti, di fastidio quello che sta facendo Tsipras. E’ l’inizio dell’attacco. Già so perfettamente che Tsipras sarà sottoposto a un fondamentale, sistematico, multilaterale attacco per demolirlo. E’ quello che accade negli interessi dei potenti europei che non vogliono ci sia nessun cambiamento. Proviamo a immaginare cosa stanno pensando e facendo al centro del Potere mondiale, a Washington, alla City of London, quelli di Goldmans Sachs e compagnia dominante. Cominceranno i ricatti, le minacce, gli sgambetti.

Per questa ragione io sto in questo momento dalla parte di Tsipras senza nessuna esitazione”.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 26 gennaio 2015 19:50

Interessante sapere quanta poca considerazione ha la propaganda russa per i propri lettori >_>

Dunque, tralasciando la documentazione che tanto è già presente, vediamo un attimo cosa vorrebbe farci credere la propaganda russa.

I fatti: i russi lanciano l'attacco contro Mariupol, in barba a Minsk e dopo aver già fatto capitolare l'aeroporto a Doenetsk etc. etc.

Nell'attacco con bombardamenti con centinaia e centinaia di razzi pesanti , vengono presi di mira (tanto per cambiare) checkpoints ucraini e la stessa Mariupol. Strage di civili.

I razzi vengono da batterie poste in profondità nelle linee russe.

 

Dunque, i russi sarebbero tanto poco svegli da lasciar penetrare batterie pesanti ucraine in profondità nel loro territorio in grado di scatenare una valanga di fuoco. E gli ucraini sarebbero stati talmente bravi da far penetrare in profondità batterie in area nemica, bombardare indisturbati, ritirarsi in buon ordine senza il minimo problema. Tutto questo ricordiamo con batterie pesanti montate su semoventi pesanti e in diversi punti. Molto interessante, davvero, la considerazione della propaganda russa dei propri lettori è praticamente nulla.

 

 

"queste fragilità strutturali sono inaccettabile per un entità super-statale che pretende di essere protagonista sulla scena mondiale."

Occhio però che gli stati uniti sono venuti su praticamente insieme dal nulla. L'europa è formata da parecchi stati con un'identità molto forte e spiccata e farla partire con qualcosa di diverso da una confederazione era praticamente impossibile (e meno di non ricorrere a un'altra guerra). Diciamo che quello che ci vorrebbe ora è la rinuncia a una fetta crescente di poteri locali, ma il caso grecia è esemplare di come piccole realtà resistano alla perdita dei poteri locali.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 26 gennaio 2015 20:24

l'unica cosa che a me fa pensare è come caxxo abbiamo fatto a trovarci in questa situazione.

i destini dell'UE non possono dipendere - o comunque venire pesantemente influenzati - dalle scelte di una piccola, povera nazione di 10milioni di abitanti (bravo o incapace che sia Tsipras)

 

è come se tutti gli Stati Uniti se ne stessero con il fiato sospeso in attesa di sapere chi sta per essere eletto governatore del nebraska.

 

ma siamo pazzi.

 

queste fragilità strutturali sono inaccettabile per un entità super-statale che pretende di essere protagonista sulla scena mondiale.

 

Il problema è che non siamo un'entità super-statale, ma neanche lontanamente.

 

E questa unione semimenocheparziale che abbiamo ora ha inasprito la crisi economica con una politica ultra-liberista della Bce che solo Draghi sta picconando, con tutte le forze dei wahabiti del monetarismo che gli remano contro.

 

E questo ha ovviamente allontanato il piccolo barlume di speranza sul completare l'unione a livello politico, accrescendo l'impopolarità dell'UE nella maggioranza degli europei.

 

Quindi, paradossalmente, combattere le politiche dettate dalla Troika è l'unica possibilità che abbiamo di salvare, nel lungo periodo, il progetto Stati Uniti d'Europa.

Modificato il 05 July 2024 17:07

Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

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"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

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Inviato il 26 gennaio 2015 21:08

Non sono d'accordo. Di fatto la grecia ha approfittato di una pioggia di soldi con i quali ha dopato un'economia che non aveva niente di speciale. Con l'allargamento ad est e il dirottamento dei fondi comunitari si è ritrovata a non aver creato un'economia sostenibile e con il peso degli stipendifici incrementato. Ovviamente le persone non hanno voluto rinunciare allo stile di vita acquisito e il deficit e conseguente debito è schizzato alle stelle (ovviamente in rapporto all'economia relativamente piccola).

La troika non ha fatto altro che indicare stipendifici e politiche da lasciarsi alle spalle per poter gettare le basi per un'economia degna di questo nome.

 

E onestamente non credo proprio che lasciare fare debiti a valanga sia un buon sistema per creare un'europa che abbia qualche senso.


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Inviato il 26 gennaio 2015 22:00

Il debito pubblico greco era alto ma niente di straordinario se rapportato ad altri debiti, primo tra tutti il nostro.

 

Con l'arrivo della crisi finanziaria, questa ha colpito gravemente noi e la Spagna ma per la Grecia è stato un vero e proprio tsunami. Se vediamo l'andamento del debito pubblico greco, soprattutto se rapportato alla media UE, questo è iniziato a lievitare dal 2009 e in tre anni è quasi raddoppiato.

 

Le cause, come sempre in casi mostruosi come questo, non sono rapportabili ad un solo fattore. Gran parte del debito accumulato pre-crisi ha un nome e un cognome, e fa PASOK di nome e ND (Nuova Democrazia) di cognome, cioè i due partiti, di centrosinistra e di centrodestra, che dagli anni '80 si sono spartiti all'incirca l'80% dell'elettorato greco alternandosi al governo e mettendo in piedi delle vere e proprie dinastie aristocratico-politiche.

 

In questo "ambiente" hanno prosperato clientelismi, spreco di denaro pubblico, evasione fiscale generalizzata (chiediamo agli oligarchi greci da quanto tempo non pagano delle tasse decenti e ci verrà risposto dai tempi di Metaxas) ma, ed è la cosa più grave, pesanti manomissioni su rapporti deficit/Pil e di rating che hanno occultato il problema. Senza questi ultimi aspetti la Grecia era una semplice Italia 2.0

 

Con lo scoppio della crisi le ricette di socialdemocratici e conservatori sono state: assunzioni pubbliche di massa. Stop. Lotta all'evasione e al mercato nero, zero, riduzione degli sprechi, zero, un bilancio di rientro del debito pubblico, zero, riforme strutturali, zero.

 

La "ricetta" della troika, d'altra parte, ha trasformato un problema finanziario, che partendo dal debito pubblico si propagava nei mercati e nelle Borse, in un problema economico reale che dalle Borse ha devastato in modo radicale un intero paese. Disoccupazione al 30 %, disoccupazione giovanile al 60 % (contiamoci pure che migliaia di giovani sono scappati all'estero), crisi politica ininterrotta e un debito pubblico che è continuato a crescere.

 

Questo perchè si è passati da un estremo all'altro, si sono tagliate le spese pubbliche in modo indiscriminato, anche quelle necessarie, si sono gettati milioni di Greci nella povertà più assoluta e, ovviamente, il debito pubblico ha continuato a crescere (tranne nel 2011, ovviamente non ai ritmi di prima) lo stesso, perchè senza occupazione le entrate scendono di conseguenza, hai meno tasse, contributi, l'economia si impalla e tutto rallenta e alla fine si blocca.

 

L'intervento così drastico di organi del tutto inadatti all'azione diretta in Grecia (come l'FMI) ha solo aggravato un problema portandolo dal piano finanziario (che era indubbiamente grave) a quello reale, trasformandolo in disastroso. Il tutto pilotato tranquillamente da quei simpaticoni di ND, cioè da quelli che avevano, insieme al Pasok, non solo messo le basi per la crisi greca, ma anche occultato il tutto corrompendo agenzie di rating e falsificando bilanci pubblici.

 

Ora, è ovvio che non tutte le proposte elettorali di Syriza siano attuabili tout court, pochi programmi elettorali lo sono, ma già che ci sia qualcuno che provi a cambiare ricetta, senza voltare la testa di fronte ai problemi, è una cosa molto positiva. Anche perchè la Grecia ha molto da perdere, ma anche delle leve di negoziazione molto importanti, soprattutto con Germania, Francia e Italia.

Modificato il 05 July 2024 17:07

Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

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