beh certo è questo il limite del bicameralismo perfetto. ma cmq, come vedi, non è che PER LEGGE un ddl deve passare per 2 approvazioni in parlamento. se la legge, caso teorico, passasse senza emendamenti (perch magari il governo pone la fiducia o perchè largamente condivisa), basta un solo passaggio. invece i 2 passaggi sono obbligatori per le leggi costituzionali.
sharingan somarone, dietro la lavagna! :wacko:
sui codici non sono d'accordo. o meglio, l'unico codice da rivedere per intero è il c.p.p., un pastrocchio del 1988 che ha avuto come unico merito di introdurre il processo accusatorio in italia (per la differenza col modello inquisitorio, non mi dilungo, se vuoi poi lo spiego), ma che è confuso, pasticciato e troppo modificato. gli altri 3 codici, a partire dal codice penale, sono ottimi lavori, al punto che, nonostante fossero stati emanati in periodo fascista (nel 30 il c.p. e nel 42 gli altri 2), di fascista avevano ben poco, al punto che è bastato togliere qualche residuo ed essi erano alla pari dei migliori codici europei (soprattutto il c.c., che d'altra parte riprendeva moltissimo del codice tedesco in uso ancora oggi). poi, qualche aggiustamento sarebbe necessario ma, soprattutto per il processo civile, eviteri di creare una enorme confusione stravolgendo un codice che funziona bene (e lo scrive uno cui NON piace il diritto civile, che si esaspera nei tribunali civili e che vorrebbe inchiodare ogni singolo cancelliere
non è che li critico in quanto "fascisti" (che poi come dici tu non è vero)... ma, almeno il codice civile, ha una mole eccessiva. Dovrebbe contenere solo le norme realmente importanti a livello nazionale.
Che siano le regioni a regolamentare le distanze tra muri e fossi, su come andare a riprendere i colombi fuggiti dalla piccionaia e altre amenità del genere.
ah, e poi un fastidio prettamente estetico: tutti gli articoli abrogati, modificati... via. Cioè, in archivio. E alle stampe l'edizione aggiornata ogni 6 mesi.
Il Codice dovrebbe essere ragionevolmente sintetico, trattere esclusivamente materie di un certo peso, essere pulito, perfetto, logicamente coerente.
In gran parte lo è, intendiamoci, ma un bel lavoro di rifinitura e selezione non sarebbe male.
Sia chiaro, non è certo una priorità, in Italia ci sono ben altri problemi. Però a me non dispiacerebbe un maggior rigore/ordine/asciuttezza.
mah, ti dirò, la lunghezza del codice è esattamente quella che hanno tutti i codici europei, come quello tedesco (anzi è più lungo ancora), come quello francese (che è ancora quello napoleonico!), come quello spagnolo (che è in sostanza identico al nostro). il codice è così perchè tende ad uniformare la legislazione in tutto il territorio, lasciando poi la legislazione minuta agli enti territoriali. cmq, certe norme servono anche come parametro tecnico per i grandi lavori nazionali (es. la portata minima della servitù prediale degli elettrodotti).
sui tanti articoli abrogati, c'è un motivo per cui non vengono eliminati dal codice, e sti trovano tanti omissis.
pensaci un attimo: se togliamo gli articoli vecchi abbiamo poi quelli successivi che dovrebbero scendere di numero di volta in volta, giusto? ma se facessimo così giudici ed avvocati andrebbero in confusione totale. quindi gli artt. abrogati rimangono come omissis per una ragione di sistematicità. altrimenti dovremmo ogni anno scrivere un codice tutto nuovo, che non si farebbe mai in tempo ad imparare che subito verrebbe cambiato. tutto qua
pensaci un attimo: se togliamo gli articoli vecchi abbiamo poi quelli successivi che dovrebbero scendere di numero di volta in volta, giusto? ma se facessimo così giudici ed avvocati andrebbero in confusione totale.
es: CODICE 1
art 345: la proprietà dei conigli è inviolabile
art 346: l'usucapione si ottiene dopo 20 anni
art 347: il testamento dev'essere scritto
se io decido di abrogare l'art. 345, mantenere l'art 346 e modificare l'art 347, perchè non potrebbe risultare una cosa così?
CODICE 2
art 345:
art 346: l'usucapione si ottiene dopo 20 anni
art 347: il testamento dev'essere scritto con la biro nera
invece che con numeretti, rimandi, asteristiche, note ecc?
comunque va bene così, è solo che io sono un essenzialista, mi piace che le cose siano poche, ordinate e selezionate
Sugli altri aspetti invece sono federalista, o regionalista, o autonomista che dir si voglia; che decidano le regioni, anzi quasi quasi i le province o addirittura i comuni, in fatto di edilizia, caccia, pesca, acquedotti eccetera.
Solitamente i cittadini sono più interessati a rendere un posto migliore il loro paesotto, o la loro valle, piuttosto che l'Italia. Quindi che siano loro a gestire il loro paesotto con più competenze possibli, mentre lo Stato veglia dall'alto.
guarda la cosa funziona esattamente come dici tu, con la aggiunta della fonte che ha abrogato l'art. 345 in questione. qst ci deve essere per il semplice omtivo che è un atto normativo che abroga la legge. ora, metti caso che l'abrogazione possa suscitare dubbi di incostituzionalità. ovviamente ciò che potrebbe essere incostituzionale è la legge, per cui il riferimento sul codice è semplicemente un referente normativo per la consultazione.
poi, forse hai visto un codice esplicato, con note e rimandi. beh quelli sono codici ovviamente per operatori, che utilizzano la giurispurdenza e la dottrina. se compri un codice senza niente, trovi gli articoli puri e semplici e, ovviamente, all'inizio del libro, la costituzione.
ah, questa non la sapevo :scrib:
tu non sai GNENTE, jon snow! :scrib:
Balon Swann e Sharingan cazziati a dovere, senza possibilità di replica, nel giro di 24 ore e nella stessa discussione.
Scrivitelo nella firma, questo è un record. :scrib:
ci penserò...ahahahaha, vabbè dai in fondo è il mio lavoro... cmq questa discussione è interessantissima
Balon Swann e Sharingan cazziati a dovere, senza possibilità di replica, nel giro di 24 ore e nella stessa discussione.
Scrivitelo nella firma, questo è un record. :wacko:
Proprio vero.... comunque 77a0bc26950e980f8755fa717e19a26c'77a0bc26950e980f8755fa717e19a26c
Harry Potter meglio di Omero :scrib:
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
un altra cosa che cambierei riguarda il referendum... non ha senso che per essere valido debba partecipare il 50% degli aventi diritto al voto, chi vorrebbe abrogare è esageratamente penalizzato
Abbasserei questa percentuale esagerata al 20-25%.
Personalmente mi sono interrogato piú volte sulla possibilità di togliere del tutto il quorum: non ti interessa e quindi non vai a votare, accettando passivamente qualunque cosa esca? Allora accetta la decisione degli altri, non ha senso che il tuo disinteresse penalizzi chi è interessato. Se hai una preferenza vai a votare, se le opzioni sono per te equivalenti accetta cosa esce.
in effetti è una proposta avanzata da molti, e sono d'accordo. il quorum ha un senso, cioè il fatto che sarebbe una decisione alla quale hanno partecipato gli italiani in maggioranza. ma è anche vero che nessuno ci va mai, quindi ogni referendum va a farsi f.....e.
però....però mi sorge un dubbio: se togliamo il quorum, quanti referendum all'anno avremo? perchè il rischio, nemmno troppo velato, sarebbe il ricorso spropositato all'arma referendaria come mezzo di lotta politica, su ogni singola cosa. lo spauracchio del 50%+1 frena molti scellerati dal proporre referendum inutili. quindi, o si fa una modifica seria (nel senso per esempio di vietare referendum su determinate materie, o non superare un certo numero di referendum in un anno solare, ma togliendo il quorum), oppure mi sa che è meglio tenersi la percentuale...
Il problema è che con il modello attuale il non voto diventa un'arma per il no: numeri a caso, 50 favorevoli, 49 se ne fregano (si astengono), uno per il no, se quello per il no non va a votare riesce a ottenere quello che vuole, pur essendo la nettissima minoranza.
in effetti è vero, si potrebbe anche togliere del tutto il quorum...
le mie perplessità, forse ingiustificate, nascono dal fatto che, se adesso che il quorum è alto il referendum è tutto sommato una cosa rara ma viene pubblicizzato tantissimo, azzerando il quorum potrebbe diventare uno strumento con cui minoranze relative (servono comunque 500mila firme) si fanno i loro comodi, facendo passare in sordina l'evento.
un quorum basso ma comunque di un certo rilievo sarebbe la soluzione migliore, credo.