La Montalcini comunque è di gran lunga una delle migliori.
Oddio, se n'è uscita con certe sparate però... Tipo quelle omofobe... Siamo seri, non è che se una persona ha dei grandi meriti in un determinato ambito significa che è automaticamente uno stinco di santo.
Mi sfugge la dichiarazione omofoba della Montalcini. Cosa ha detto?
Io però mi riferivo proprio al suo ambito. E che tra i senatori è sicuramente una dei più intelligenti.
Ma ribadisco che sono per l'abolizione dei senatori a vita.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
ho trovato sta discussione solo ora... E ora parlo :p perdonate se ripeterò cose già dette.
La Costituzione Italiano così come è ora va bene, anche se effettivamente non serve nulla se Presidenti del Consiglio come questo se ne strafregano e fanno leggi anticostituzionali, prima che la Corte Costituzionale poi dica che effettivamente lo sono passano mesi ma intanto quelle leggi ci sono purtroppo.
Ecco andrebbe forse velocizzato il lavoro della Corte Costituzionale quello si.
Ma non solo il presidente del consiglio se ne frega, lo fanno pure altri.
Purtroppo la nostra classe dirigente, qualsiasi essa sia, non lavora per il popolo ma solo per se stessa e per quelli come loro. Per questo la nostra costituzione non è per niente considerata.
Effettivamente ha ragione chi diceva che alcune forti realtà come Confindustria o la Chiesa Cattolica hanno molto potere, è vero hanno il potere di influenzare il popolo e il voto e questo non è giusto. Bisognerebbe togliere a loro parte del potere che hanno.
I Senatori a Vita vanno mantenuti. Senza stipendio ma vanno mantenuti, è una carica onorifica tipo "cavaliere" o altro...
O almeno io l'ho sempre vista così tranne che per gli ex presidenti della repubblica.
Ho altro da dire? per il momento no appena mi viene in mente qualcosa scrivo :p
non uccidetemi per favore :p
La Montalcini comunque è di gran lunga una delle migliori.
Oddio, se n'è uscita con certe sparate però... Tipo quelle omofobe... Siamo seri, non è che se una persona ha dei grandi meriti in un determinato ambito significa che è automaticamente uno stinco di santo.
Mi sfugge la dichiarazione omofoba della Montalcini. Cosa ha detto?
Io però mi riferivo proprio al suo ambito. E che tra i senatori è sicuramente una dei più intelligenti.
Ma ribadisco che sono per l'abolizione dei senatori a vita.
Non ricordo esattamente cosa disse, fu anni fa... Se trovo le parole esatte le posto, cmq.
Anche io abolirei i senatori a vita... Il rischio Alzheimer è dietro l'angolo.
se l'imprenditore preferisce un bianco meno profesisonale ad un nero più qualificato, nessuno lo obbliga a prendere il nero.
a parte che non ne sono così sicuro... la regola vale anche per l'allontanamento? o senza andare sul razzismo, il diritto di non assumere una donna che progetta gravidanze, o licenziare chi ha tenuta nascosta la propria gravidanza...
insomma, io sarei per la massima libertà nell'impresa privata; in Italia non è proprio così...
che poi l'amministrazione funzioni male per gli sprechi è un discorso che attiene ai malcostumi delle persone
se domani Berlusconi dice (supponiamo a ragione) che per rendere l'amministrazione efficiente e in attivo bisogna licenziare 50.000 dipendenti, non ci sarebbero conseguenze legali, polemiche eccetera?
i malcostumi delle persone ci sono, hai ragione, ma se anche l'amministrazione fosse regolata da criteri di libera concorrenza, con meno tutele-infiniti regolamenti-burocrazia pachidermica, ci sarebbe molto più ricambio, e i più produttivi verrebbero premiati dai fatti
beh un allontanamento per causa di discriminazione razziale è contro la legge, qst è certo. al limite si possono licenziare i discriminatori. per le assunzioni, essendo esse ormai tutte a scelta (prima per i lavori di fatica si scendeva la graduatoria del collocamento), nessuno obbliga ad assumere qualcuno. sule donne incinte: abbiamo fatto il discorso già un'altra volta, e lo ribadisco: non assumere una donna che progetta gravidanze a breve è perfettamente legittimo, non lo è non assumere una donna perchè sposata e giovane, o licenziarla perchè incinta. sulla possibilità che lei tenga nascosto il suo stato al momento dell'assunzione, può essere giusta causa per un licenziamento, perchè lì c'è malafede, ovviamente.
sul'amministrazione: è fuor di dubbio che se si dovessero licenziare 50.000 persone in un colpo ci sarebbero ripercussioni enormi, da tutti i punti di vista. il vero problema dell'amministrazione è sempre quello di non licenziare chi non lavora, dipendente E controllore. d'altra parte, se una qualsiasi azienda dovesse licenziare 50.000 persone in una qualsiasi parte del mondo, ci sarebbero ripercussioni.
e cmq, ripeto, non vedo cosa c'entri questo con i principi del nostsro ordinamento
ragazzi cosa vi hanno fatto i senatori a vita, si può sapere? :wacko:
beh un allontanamento per causa di discriminazione razziale è contro la legge, qst è certo. al limite si possono licenziare i discriminatori.
non assumere una donna che progetta gravidanze a breve è perfettamente legittimo, non lo è non assumere una donna perchè sposata e giovane, o licenziarla perchè incinta
ecco, io invece dalla mia impresa vorrei poter allontanare chi mi pare e piace
e poi ci sono tutte le altre cose, come stipendi minimi, affitti massimi, tasse senza senso... eviterei qualunque intervento nello Stato nell'economia che non sia strettamente necessario.
e cmq, ripeto, non vedo cosa c'entri questo con i principi del nostsro ordinamento
le società moderne sono caratterizzate da una continua dialettica tra efficienza ed equità.
Lo Stato italiano chiaramente privilegia l'equità, ma proprio tanto. Io preferirei che si avesse un occhio di riguardo anche per l'efficienza.
la mia domanda è di nuovo: dove lo vedi scritto?
esplicitamente da nessuna parte, l'ho detto; però ci sono alcuni articoli che sono/possono essere interpretati in questo senso (35 al 47 la repubblica tutela il lavoro, il lavoratore, e le organizzazioni sindacali ecc), ovvero con una maggiore attenzione verso l'equità piuttosto che verso l'efficienza.
mh, ok, tuteliamo lavoratori, sindacati (nemmeno, l'art. 39 non è mai stato applicato), donne, minoranze. è quello che tutela OGNI SINGOLO PAESE AL MONDO. l'inghilterra fa così, la frrancia, la germania (che utilizza ancora il codice civile del 1900), l'austria, la spagna, gli stati uniti. in ogni paese si tutela il lavoratore contro lo sfruttamento, la discriminazione razziale, religiosa, politica, si tutelano le donne, le minoranze, gli handicappati. e allora cosa ci sarebbe che non va? solo perchè non puoi liberamente licenziare senza motivo? perchè devi dare un salario minimo e far lavorare un tipo per un tot di ore non 23? onestamente, non capisco perchè c'è tutta questa smania capitalista. onestamente, sono contento che un salario minimo mi venga garantito quando mi assumono, sono felice di poter essere reintegrato o risarcito se uno mi licenzia solo perchè vuole far posto al nipote raccomandato o perchè, dopo un paio d'anni di lavoro, voglio fare un figlio. credo che ci siano cose più importanti di un mercato efficiente, cose come la dignità, come la salute e come il rispetto. non mi piacerebbe un paese in cui potrei morire di fame per colpa di uno speculatore che ha deciso di rovinarmi, o in cui non fossi libero di scegliere se farmi una famiglia. tutti i discorsi sull'efficienza sono belli da sentire, ma, quante volte sei stato licenziato? quante volte hai sostenuto un colloquio di lavoro? quante volte hanno licenziato tua sorella o la tua ragazza quando erano incinte? in sostanza, sono discorsi, i tuoi, logici ed in gran parte aprrezzabili, ma sono i discorsi di chi non ha SPERIMENTATO sulla propria pelle le conseguenze di quegli abusi che la nostra costituzione aiuta a prevenire
Però in un certo senso il discorso sulla gravidanza tenuta nascosta mi pare giusto, ancora di piú se c'è un lavoro da finire con un termine: se eri incinta, e nemmeno lo hai detto, se il datore di lavoro pensa che sia venuto meno il rapporto fiduciario, che almeno in alcuni lavori è essenziale, a mio parere non ha tutti i torti, soprattutto, ripeto, per i lavori a tempo, in cui l'ipotetica lavoratrice si è fatta assumere sapendo che pochi mesi dopo si sarebbe messa in maternità, lasciando quindi vuoto il posto.
In altri termini: devo finire questo lavoro entro un anno, tu tra tre mesi entri in maternità e ci stai per un anno... non so quanto non assumere sia discriminazione, e non dire della gravidanza mi pare decisamente scorrettezza, che può giustamente far venire meno la fiducia.
l'ho scritto prima, se una donna si fa assumere nascondendo la gravidanza è malafede della donna e può essere licenziata.
Chiedo venia, me l'ero perso :wacko:
ti perdono, nella mia infinta bontà.. :wacko:
cmq, ribadisco di preferire una società più equa e meno efficiente, ad una efficiente in cui si lascia indietro chi non ce la fa a competere.società di quel tipo sono basate sul puro egoismo e la prepotenza.
io non teorizzo la legge della giungla come ordinamento della società. Però ultimamente il confine tra pubblico e privato sta svanendo... io non credo sia una buona cosa.
Il pubblico deve mantenere altà l'equità, anche a scapito di una certa dose di efficienza... non dico debba essere il rifugio di chi non sa rischiare, perchè altrimenti si fallisce alla grande, però concordo che debba mantenere elevati standard di tutele e regole.
Ma il privato... il settore privato dovrebbe essere caratterizzato da poche regole, chiare e precise (non nuocere con la violenza, dare al consumatore informazioni corrette ecc), e fine. I soldi dovrebbero girare a mille, chi ce la fa bene, chi non ce la fa, arrivederci e grazie.
e il non nuocere con la violenza che citi tu, come sarebbe rispettato quando si licenzia un nero perchè i colleghi sono dei bifolchi razziti, o una donna perchè incinta (escludiamo i casi di malafede della donna per piacere), o un dipendente perchè non è del tuo partito politico? ti sembra che lì non ci sia violenza? dove sta la non violenza nel chiedere completa libertà per il datore di lavoro di decidere orai e salari?
te lo ripeto balon, spero che tu non debba mai passare per una situazione del genere, ma se ci passassi come ci sono passato io cambieresti idea. non è piacevole essere licenziati perchè il tuo capo ha promesso il tuo posto al figlio di un suo amico (il quale peraltro dopo 2 mesi è scappato via da un giorno all'altro), dopo che tu per 6 mesi ti sei fatto il mazzo, e non troveresti giusto essere sbattuto fuori perchè qualche tuo collega non ti sopporta...
ognuno ha le sue ragioni e la sua storia, chiaro... io cerco di ragionare in astratto e in generale.
Più i soldi girano, anche se a scapito di alcuni singoli, più benessere generale si produce.